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Spazio personale: Sulla Sabbia

7) Luglio 1942 ALAMEIN DEADLOCK

DEADLOCK : STALLO NELLA PRIMA BATTAGLIA DI ALAMEIN

Rommel arriva di fronte ad El Alamein con forze sparute, si tratta di una strozzatura di 65 km fra il mare e la depressione impraticabile e non aggirabile di Qattara, strozzatura desertica intervallata da basse creste e avvallamenti.

Dal 1' al 3 Luglio i Tedeschi attaccano in continuazione, cercando di oltrepassare di slancio, ma ovunque vengono accolti da un fuoco concentrato di artiglieria e da micidiali bombardamenti della Western Desert Air Force, trovando una forte opposizione e non riuscendo a fare progressi. La 90' leggera viene decimata, i suoi veterani cedono con episodi di panico, le 15' e 21' divisioni corazzate si riducono da 55 a soli 26 Panzer,  i Neozelandesi sorprendono l' Ariete, ormai priva di carri, in una conca e ne distruggono l'artiglieria, praticamente annullandola come forza combattente.

Rommel sospende l'attacco ma e' allora che Auchinleck ordina il contrattacco che si sviluppa nei giorni successivi colpendo a Nord, travolgendo e annientando la divisione italiana Sabratha appena entrata in linea e penetrando fino a distruggere l'unita' tedesca di intercettazione radio il che, combinandosi con la cessazione delle informazioni dal Cairo, priva Rommel delle sue fonti di intelligence. Il crollo della Sabratha viene contenuto con l'afflusso della 164' divisione da Creta e con febbrili contromanovre. A spizzichi sopraggiungono i battaglioni carri della seconda divisione corazzata italiana, la Littorio.

Nelle settimane successive attacchi e contrattacchi si susseguono senza soluzioni di continuita' nel tentativo di guadagnare posizioni dominanti sulle basse creste o eliminare salienti di infiltrazione. I Neozelandesi conquistano l'altura del Ruwesait  a spese delle divisioni Pavia e Brescia ma il 15 Luglio sono addirittura le forze di ricognizione tedesche ad impegnare battaglia, travolgendo il quartier generale della 4' Brigata Neozelandese. In un sol giorno la WDAF effettua 611 sortite, un record, consolida la sua superiorita' aerea e l' efficace appoggio alle truppe sul terreno.

Il 22 Luglio attaccano le divisioni indiane e neozelandesi, seguite dai carri britannici che pero' perdono 132 carri contro 3.  Il 26 Luglio gli Australiani e i Sudafricani attaccano nuovamente, conquistano posizioni ma l'appoggio dei mezzi corazzati non arrriva a presidiare quanto guadagnato che va di nuovo perso, assieme alla fiducia della fanteria d'oltremare nei corazzati britannici.

Come due pugili sfiniti si abbracciano in un deadlock, cosi' dopo un mese di lotta ininterrotta i due eserciti si fermano per sfinimento e si pongono sulla difensiva... Et le combat cessa, faute de combattants.





CANNONE DA 88/55 AL TRAINO DELL'AUTOCARRO LANCIA 3RO E AUTOCARRO FIAT 626
I Tedeschi cedono al Regio un certo numero di batterie da 88. Non disponendo di semicingolati, vengono messe al traino dei Lancia 3RO, i 'pesanti' pur se con sole 2 ruote motrici. Sono utilizzate con successo dal 1' Articelere soprattutto nel ruolo anticarro ma vengono perdute con tutta l'artiglieria dell' Ariete a Deep Well (Alamein).
Il Fiat e' un autocarro moderno, per concezione e disposizione del motore, ma in numero insufficiente per le enormi necessita' logistiche imposte dalla lunga tratta Tripoli - Tobruk - Alamein.
....Diedi l'ordine di aprire il fuoco a volonta', abilita' o fortuna fece si' che il primo colpo raggiungesse un Matilda a circa 800 mt, disintegrandolo, poi vennero colpiti due Crusader.  Cio' galvanizzo' i serventi che iniziarono un fuoco d'inferno con risultati materiali non proporzionati alle granate sparate (i tiratori avevano preso la mano ai puntatori), scoraggiando pero' gli altri carri che si ritirarono coperti dal fumo.  Il puntatore in alzo del 1' pezzo ebbe il braccio trapassato da una pallottola ma rimase al suo posto. Caddero morti, colpiti da palla di cannone, il puntatore del 3' pezzo e l' aiutante del 4'...
... Individuo una colonna di 15 Pilot che da un canalone stanno sboccando 600 mt di fianco a noi.  I primi sono gia' visibili fino ai cingoli, faccio mettere in batteria un pezzo, in rapida successione il puntatore fa partire 5 colpi e 3 carri sono colpiti.  Altri 2 carri, ignari, escono allo scoperto e vengono neutralizzati. Il resto della colonna si arresta e, dopo aver lanciato fumogeni, rincula per un po', poi fa inversione e si allontana...  
...Uno dei serventi grida: 'Signor tenente, i 75 scappano'.  Effettivamente in mezzo ai pezzi da 75 girano alcuni Bren-carrier e i nostri hanno le mani alzate, alcuni bersaglieri corrono verso di noi, uno arriva alla mia piazzola, salta dentro e in quell'attimo vedo nettamente formarsi due buchi sul collo.  Non capiro' mai come, ma non si accorge neppure di quanto gli e' successo ed eccitato mi racconta che loro non hanno neanche una mitragliatrice, sono rimaste sugli autocarri...

Da  FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO    Ten. E.Calabresi   1' Articelere Eugenio di Savoia   div.Ariete






   





AUTOCARRO CENTRO RADIO MERCEDES con GRUPPO ELETTROGENO e MOTO BMW R12
 COMPAGNIA DI ASCOLTO E INTERCETTAZIONE DEL CAPITANO SEEBOHM
I Tedeschi dispongono di una efficientissima unita' di intercettazione radio, agli ordini del capitano Seebohm, che e' in grado di interpretare gli intendimenti avversari. Inoltre, avendo gli Italiani procurato il codice di cifratura americano (Black Code), sono anche in grado di decifrare i rapporti che giornalmente partono dal Cairo verso gli USA. L'attacco neozelandese, dopo aver annientato la divisione italiana Sabratha, travolge anche l'unita' di Seebohm. L'intelligence Inglese si accorge della decrittazione, prende le necessarie contromisure e cosi' cessa un flusso di informazioni preziosissimo per Rommel.
...A fine novembre '41 due agenti, agli ordini del maggiore dei carabinieri Talamo, erano riusciti a duplicare le chiavi della cassaforte nell'ambasciata USA di via Veneto poi, introdottisi nella palazzina, avevano fotografato il Black Code, forse la migliore operazione del SIM di tutta la guerra. Purtroppo Talamo, per la sua fedelta' al re, dopo l'8 Settembre '43 sara' inserito dal famigerato Kappler nella lista dei 335 ostaggi da fucilare alle Fosse Ardeatine... Da L'ONORE D'ITALIA di A.Caruso
WIP







 

'Dispaccio urgente per il Maresciallo, dovresti trovarlo alla 21' da Von Bismark, se non e' li' fatti dire dove diavolo e' andato. devi trovarlo assolutamente, VAI ORA!!!'





FIAT500 'TOPOLINO'     TRATTRICE BREDA 32      CANNONE DA 149/40 MOD.35      33' GRUPPO ARTIGLIERIA
Il cannone da 149/40 e' un ottima arma, con una gittata superiore a tutti i pezzi inglesi, buona celerita' di tiro e messa in batteria in un tempo relativamente breve con la messa a terra del sottoaffusto a ruote sollevate, il che lo rende molto stabile. Purtroppo deve essere suddiviso in due carichi per il trasporto da parte delle lente trattici Breda 32 che, pur se di adeguata potenza, non sono comparabili ne' coi semicingolati tedeschi ne' coi trattori Scammel inglesi dalla profonda scolpitura nei pneumatici.
...Gli Australiani hanno travolto la Sabratha e tentano la penetrazione nelle retrovie... La 99' batteria 33' gruppo, a cavallo della litoranea, ha esaurito le cariche minori ma possiede ancora 400 colpi a carica massima, pronti. Il nemico e' vicino, ingombra la piana con pattuglie e camionette, ma il comandante, capitano Comi, non esita e apre il fuoco ad alzo zero come se invece dei pesantissimi 149 lunghi avesse mitragliatrici. A ritmo rapido, con le canne orizzontali, la piana viene spazzata. Le vampate poderose arano il suolo per quasi 20 metri, sollevando un inferno di polvere, fumo, sabbia e pietre. L'acciaio si fa rovente, i serventi sono ustionati, ad ogni rinculo la glicerina emulsionata zampilla dai freni di sparo. Davanti la piana si svuota, rimangono solo automezzi in fiamme e cadaveri australiani. I 400 colpi finiscono giusto quando arrivano scaglioni della 164' divisione che passano al contrattacco... Da 'ALAMEIN'   di  P.C.Dominioni 





 
WIP







HORCH 901 TYP 40 KFz 15  e  2,8CM SPZB41       164'DIVISIONE
La 164 divisione di fanteria viene urgentemente trasferita da Creta ad ElAlamein via aerea, a bordo degli JU 52, per essere immessa rapidamente in battaglia e tamponare le falle apertesi con il crollo della Sabratha. La divisione e' in pratica senza mezzi di trasporto che le vengono lentamente e parzialmente assegnati. In questa Horch e' presente il simbolo della divisione, l'Africa sormontata da due sciabole incrociate e il guidone giallo/nero di una unita' di esplorazione. Al traino il cannoncino anticarro da 2,8cm che sfrutta il principio della decalibrazioni con canna conica e proiettili al tungsteno.
...Nel pomeriggio un altro camerata tedesco viene a raggiungere gli altri 5 del piccolo cimitero che ormai si e' avvicinato a pochi metri dalla mia buca. Provo a scambiare qualche frase con un sottotenente e un capitano tedeschi, poche parole italiane, latine, francesi e molti disegni sulla sabbia.  Alla mia domanda di quando arriveremo ad Alessandria il capitano, mostrandomi le tombe dei suoi caduti, risponde 'Ci arrivero' solo!'
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO Ten. G.Salinardi 65' Fanteria motorizzata Div. Trieste

WIP











15 CM S.I.G.33 B SELBSTFAHRLAFETTE  e  OPEL BLITZ    DEPOSITO DI RIFORNIMENTO AVANZATO 90' DIVISIONE LEGGERA
Nel tentativo di meccanizzare l'artiglieria di appoggio i Tedeschi rivedono completamente lo chassis del superato carro Panzer II (lo allungano con una sesta ruota e ne spostano il motore posteriormente e trasversalmente) per poi montare l'obice da 15 cm.  Alla 90' divisione leggera vengono assegnati 12 di questi mezzi ma si dimostrano subito inefficienti a causa del rapido surriscaldamento del motore. In pratica i mezzi non entreranno mai in combattimento e verranno lasciati in officine campali abbandonate nel corso della ritirata. L'Opel Blitz e' il mulo dell'esercito tedesco anche se Rommel ritiene piu' adatti al deserto gli pneumatici a spalla larga dei camion inglesi rispetto alle doppie ruote posteriori del Blitz.
...Su ordine del comando divisionale, ho ispezionato i mezzi presenti a Segnali-Sud. Dei sei cannoni, uno con trasmissione e cambio danneggiati e' al campo officina, un altro si e' fermato ritornando dopo la riparazione. Gli altri quattro, dopo soli 15 minuti di marcia, avevano il motore surriscaldato e si sono dovuti fermare per raffreddarli. Un motore emetteva rumore battente ed e' stato trainato....  Waffenoffizier Major Ing. Litmann
Da ROMMEL'S FUNNIES  di  T.L.Jentz









SEMOVENTE 15 CM S.I.G.33 su PZ III -AUTOGRU BUSSING-NAG
Verificato il fallimento dei semoventi su scafo Panzer II, una officina campale ne recupera l’ obice da 15 cm
per piazzarlo su uno scafo Panzer III con torretta rimossa perche’ danneggiata. Tale soluzione verra’ in
seguito ripresa e perfezionata in fabbrica prevedendo una casamatta.

 wip1           wip2





7,62 CM  F.K.(r) AUF GP. SELBSTFAHRLAFETTE SD.KFZ.6/3 (DIANA)     90' DIVISIONE LEGGERA
Rommel necessita di rinforzi per le sue unita' di panzerjaeger e cosi' il cannone anticarro russo di preda bellica viene montato sul semicingolato da 5 Ton. La soluzione e' una improvvisazione, con una corazzatura scatolata piuttosto alta e visibile, ma il cannone da 7,62 e' piu' potente del 50 mm tedesco ed e' molto efficiente. Vengono realizzate solo poche unita' inviate tutte alla 90' leggera.
Da un rapporto dell'ufficiale tecnico agli armamenti: ...E' troppo alto, presenta un bersaglio grande quanto il portone di un fienile, la corazza e' troppo debole , non protegge neppure dal fuoco di mitragliatrice. Quando colpito prende facilmente fuoco ed e' troppo lento...  Da ROMMEL'S FUNNIES  di  T.L.Jentz








VALENTINE II      'C' SQN.  40 RTR  23' ARMD.BDE.  8' ARMD.DIV. 
Il Valentine, nella concezione britannica di carro da fanteria, sostituisce il Matilda e, nonostante il solito armamento inadeguato, grazie alla sua ridotta sagoma puo' combattere a pancia sotto (hulldown position). Cio' non serve a molto, vista la tattica inglese del periodo, che consiste in attacchi e cariche contro gli schermi controcarro avversari.
Il 22 Luglio, il tenente Wiard, su questo Valentine, riesce a raggiungere l'obiettivo della brigata sotto il diluvio di fuoco dello schermo anticarro del quartie generale DAK prima di essere messo fuori combattimento e fatto prigioniero.
Da BRITISH TANK IN N.AFRICA 1940-42  di B.Perret (OSPREY VANGUARD 23)





 

 


-CACCIABOMBARDIERE JUNKER JU87 D3 STUKA- STAFF 3' STUKAGESWADER
Lo Stuka e' di una precisione micidiale, le bombe cadono nel raggio da 5 ai 30 mt dal bersaglio, ma e' lento e indifeso contro la caccia avversaria, deve essere costantemente protetto da forti scorte e ormai non ci sono sufficienti BF109 di fronte alla massiccia potenza della WDAF. Le missioni di appoggio su Alamein sono quasi un suicidio.
Il 3/7/1942  per la SAAF (SOUTH AFRICAN AIR FORCE) e' il giorno dello STUKA PARTY
....Il maggiore Le Mesurier e’ al comando di 11 Hurricane II del 244 Wing 1’ Sqdn  SAAF, con protezione dall’alto di Hurricane RAF, quando vengono avvistati 15 Stuka a 1980 mt sopra le posizioni della 2’ brigata Sud Africana, Il maggiore Lemmie ordina il ‘Tally Ho’…

  La fanteria sottostante vede improvvisamente lo stormo di Stuka liberarsi delle bombe, ondeggiare e picchiare violentemente mentre attorno a loro compaiono caccia eruttanti fumo dalle ali…

 Il maggiore spara cinque corte raffiche contro uno Stuka che esplode in volo poi pensa a coprire i suoi ragazzi dai 109 che vengono giu’ dall’alto…

 Colin Sinclair dopo aver evitato i detriti dell’ areo abbattuto dal maggiore si trova a puntarne uno che vola ad appena 15 mt dal suolo, gli tira una lunga raffica a 180 m
t e lo vede finire dritto in terra…

 Tony Biden punta  lo Stuka piu’ in alto in quota e vede il pilota saltare fuori mentre il velivolo va in fiamme poi vira verso la costa per evitare tre 109, uno di questi gli passa davanti, incassa una raffica in deflessione e subito si infila in mare…

 Bobby Pryde, in coda alla sezione rossa, gia’ vede tre Stuka esplodere in volo, tre altri abbattersi nel deserto e tre roghi bruciare al suolo…

 Peter Metelerkamp, alla guida della sezione gialla, colpisce uno JU87, lo vede rovesciarsi al suolo poi ne punta un altro che apre i freni di picchiata prima di esplodere, un terzo perde pezzi sotto la sua raffica che deve interrompere quando si accorge di avere un 109 in coda…

 Ray Connell, leader della sezione blu, colpisce l’ala sinistra di uno Stuka finche’ l’estremita’ non va in pezzi ma il mitragliere dorsale riesce a colpire il suo motore che spruzzando olio e fumo lo costringe ad un atterraggio in emergenza, ritornera’ alla base coperto d’olio su un camion…

 Moon Collingwood si trova a tirare su un altro che, cercando di sfuggirgli a bassissima quota, tocca con l’ala destra il deserto, cappotta e va in pezzi esplodendo. A sua volta deve evitare un 109 che gli tira addosso con ‘traccianti rosso fuoco come palle di ping pong in fiamme‘, quindi gira attorno ad un altro Stuka e lo butta giu’, un altro va’ giu’ vicino ad una strada…

 Le truppe del Transvaal Scottish e Rand Light a terra sono estasiate dallo spettacolo escono dalle trincee e  ridono e urlano i loro hurra’ mentre vedono gli Stuka come impazziti volteggiare poco piu’ alti dei pali del telegrafo nel disperato tentativo di sfuggire alla morte

Alla fine g
li 11 Hurricane abbattono 13 JU87 e un 109 confermati contro la perdita di uno solo dei loro.

Da SPRINGBOK FIGHTER VICTORY  di M.Schoeman
WIP






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Data inserimento : Sun 31 Mar 2019 9:22
Categorie : 7AlameinDeadlock

Spazio personale: Modelli

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Tue 2 Apr 2019 19:11
Categorie : Generale

Spazio personale: Sulla Sabbia

8) Alam Halfa - L’ultima occasione per Rommel


La battaglia di Alam Halfa  31 agosto - 5 Settembre 1942

Dopo lo stallo della prima battaglia di Alamein, Churchill, insoddisfatto, rimuove Auchinleck  e lo sostituisce con Montgomery a capo dell' ottava armata. Quest' ultimo sa che il tempo gioca a suo favore, cospicui rifornimenti  stanno giungendo dagli USA ormai in guerra e quindi non ha nessuna fretta di prendere l'iniziativa prima di aver forgiato l' esercito secondo i propri criteri.
D'altra parte Rommel, sapendo che il divario delle forze in campo puo' solo peggiorare, decide di attaccare. Ha ricevuto rinforzi costituiti dalle forze paracadutiste originariamente destinate a Malta, la brigata Ramke e la divisione Folgore, e le forze corazzate hanno ricevuto i rincalzi. Dispone di 200 carri tedeschi e 243 italiani, pero' solo 26 panzer IV e 71 Panzer III sono in versione special col cannone a canna lunga, i carri italiani sono praticamente inutili nel combattimento carro versus carro, salvo i pochi semoventi da 75, come inutili sono gli ulteriori 67 carri leggeri.
La strozzatura di El Alamein non e' aggirabile e la terra di nessuno e' disseminata di campi minati per cui Il piano prevede:
1) la sorpresa, da realizzarsi nottetempo con un concentramento di forze a Sud, dissimulandolo di giorno.
2) la penetrazione in velocita' dei campi minati, da effettuarsi nella notte del 31 Agosto.
3) L' aggiramento da Est del rilievo di Alam Halfa per piombare alle spalle dell'ottava armata.
Ma:
1) Montgomery conosce il piano nei dettagli, grazie alla decrittazione fornita da Ultra dei rapporti stessi di Rommel. 
2) I campi minati sono stati disposti dagli Inglesi, oltre che Nord-Sud,  anche Ovest-Est, ben in profondita' proprio sulla direttice di attacco.
3) Le forze corazzate Inglesi a scafo sotto e la massa degli anticarro si posizionano sulla cresta di Alam Halfa.
Quindi:
1) Viene a mancare l'effetto sorpresa.
2) L'attraversamento dei campi minati e' lentissimo, con notevoli perdite mentre l' armata impantanata fra le mine viene bombardata con precisione dall' aviazione e dall' artiglieria.
3) Una volta usciti dai campi minati in forte ritardo e con consumi di carburante superiori al previsto, i Tedeschi sono costretti ad accorciare il raggio ed attaccare frontalmente la cresta di Alam Halfa ma ne vengono respinti.

A questo punto l' armata italo-tedesca va in crisi di rifornimento perche' dellle promesse 5000 tonnellare di benzina  ne pervengono meno di 900 e si trova esposta, quasi immobilizzata, su un terreno piatto in mezzo al nemico e sotto continui bombardamenti aerei di giorno e di notte. Corre il rischio di essere distrutta per cui il 2 Settembre Rommel ordina una ritirata graduale.
Montgomery non ha nessuna intenzione di provare a distruggere le forze nemiche, dovrebbe agire di rimessa e con flessibilita' ma, memore degli insuccessi di Auchinleck, preferisce rimandare lo scontro finale a quando potra' essere lui a pianificarlo in dettaglio e farlo eseguire di conseguenza .
Non seriamente pressate, le forze di Rommel riescono lentamente a sfilarsi dalla scomoda situazione, rifluire verso i varchi aperti nei campi minati e tornare alle posizioni di partenza.
Rommel pero' sa di aver perso l'ultima possibilita' e, stanco, sfiduciato e in cattiva situazione di salute, chiede di essere sostituito e torna in Germania.





BMW R75 COMBO e WV TYP 82 KUBELWAGEN DI SANITA'       BATTAGLIONE VAN DER HEYTE BRIGATA RAMKE

Rinunciando all'attacco dall'aria su Malta, rinforzi di paracadutisti italiani e tedeschi vengono dirottati su Alamein per essere utilizzati come semplice fanteria, senza propri mezzi di trasporto e artiglieria e con scarse capacita' anticarro, ma dimostreranno tutto il loro valore.
La brigata Ramke partecipa alla battaglia di Alam Halfa con una puntata attraverso i campi minati. Nella confusione della notte succede anche che si sparino addosso reparti della Ramke e della Folgore e, prima di chiarire l'equivoco, i Tedeschi alzino le mani per arrendersi.
Un plotone della Ramke monta in linea sfilando di fronte a una sezione di sanita':
'Buona fortuna signor tenente, attento a voi stesso'...   'Auf Wiedersen in Marienplatz, Otto, facciamo in modo che non ci si veda piu' prima della vittora, Heil!'









SENTINELLA SULLA DEPRESSIONE DI QATTARA      187' REGGIMENTO PARACADUTISTI DIVISIONE FOLGORE

I paracadutisti sono stati lungamente e costosamente addestrati per l'assalto dall'aria ma ora gli uomini della Folgore partecipano all'attacco di Alam Halfa come semplici fucilieri di fanteria e subiscono ingenti perdite.
...Orologio alla mano, ancora cinque minuti... Le staffette corrono curve: 'Attenti al segnale!  Razzo rosso: inizio assalto. Razzo verde:allungare il tiro'... Il tenente medico sbraita: 'La barella! E gli aghi, porcaccia, ripescatemi gli aghi o vi faccio un'endomuscolare nel sedere col pugnale'... Il capitano:  'Pronta la pistola Very? prepara il razzo rosso'...  Tre minuti, due, uno... Ma in quel momento, stupefacente e anacronistico, s'ode nel boato sordo della battaglia uno squillo. E' una tromba che suona la carica. Par di essere cent'anni addietro. Un attimo di silenzio, come se tutti fossero ammutoliti di stupore.  E' Rossi, non puo' essere che il maggiore Rossi. Poi l'urlo del battaglione che assalta: 'FOLGORE!!!'... Povero Rossi, l'indomani lo rivedremo in barella con gli occhi gia' velati...  Da 'I RAGAZZI DELLA FOLGORE' di Alberto Bechi Luserna



  WIP






LG.S.F.H.13 (SFL.) AUF LORRAINE-SCHLEPPER   PANZER-ARTILLERIE-REGIMENT 155   21' PANZER DIVISION
Per potenziare l'artiglieria di accompagnamento ai carri, Rommel riceve prima della battaglia di Alam Halfa, 21 di queste improvvisazioni con l' obice da 15 cm montato sul cingolato di preda bellica francese. Il mezzo, con la sua velocita' di 8 km/ora fuoristrada e' lento per poter tenere il passo dei carri, la corazzatura e' leggera, reca a bordo solo 8 colpi di pronto impiego, l'equipaggio di 4 artiglieri affolla lo stetto spazio ma la necessita' di supporto ai carri per contrastare le postazioni anticarro e di artiglieria e' impellente e non c'e' nulla di meglio da inviare in Africa.
Il Waffenamt liason officer riporta che '...Nella 15'  Panzer 12 mezzi sono concentrati in una batteria con 3 plotoni di 4 cannoni ciascuno che sono assegnati al comando del reggimento panzer per fornire supporto ravvicinato. Saranno in grado di attaccare domani col reggimento...'  Da ROMMEL'S FUNNIES Funnies di T. L.Jentz 









MAGGIORE DEL GENIO e CARRO LEGGERO L6 GRUPPO CORAZZATO LANCIERI DI NOVARA  DIVISIONE LITTORIO
Nel 1942 il carro leggero L6 con arma da 20 mm e' praticamente inutile sul campo di battaglia, mezzi simili sono stati ormai da tempo giubilati sia dai Tedeschi che dai Britannici, nonostante tutto e consapevoli di cio',  i lancieri del Novara entrano in battaglia nella notte del 31 Agosto.
Poco dopo mezzanotte siamo improvvisamente investiti da fuoco di mitragliatrici, dopo percorsi un centinaio di metri il primo carro L esplode su una mina. Io e la squadra dei genieri saltiamo a terra e cominciamo a delimitare con fettuccie bianche il tratto da liberare... sotto il tiro dei traccianti verdastri, strisciando, cerchiamo le mine... una mezz'ora per disseppellirne una ventina... mentre dissotterriamo le ultime, con una precisione spaventosa, nei pressi dei nostri carri si abbatte un infernale tiro di artiglieria...  I genieri strisciando si riparano dietro il carro L sventrato ma io, ragionando sulla provenienza del tiro, scelgo l'altro lato... 'Signor maggiore, vuol farsi ammazzare, venga qua da noi' mi grida il tenente ma io penso 'la pelle e' mia e faccio a modo mio'... Ed ecco che un dannato colpo da 88 scoppia fragorosamente proprio sulla loro fiancata... lo spostamento d'aria mi sbatte contro un cingolo, sono stordito, mi porto sull'altro lato e vedo lo scempio... Un geniere giace bocconi, squartato in due dietro la schiena. Un suo compagno con la gamba destra completamente asportata e' in fin di vita. Riverso sulla schiena, immoto, il ten. Donnarumma par che dorma. Con il viso insaguinato un altro sminatore e' immobile, sicuramente morto. Mi chino sul geniere Tassi, con un fil di voce invoca la sua mamma mentre sembra guardarmi fissamente con gli occhi ormai spenti...
Da  FRONTE
 D'AFRICA C'ERO ANCH'IO  del Magg. Enrico Bigliani








ANTICARRO DA 57 MM PORTEE     9' DIVISIONE AUSTRALIANA
I Britannici ricevono e portano in linea dalla vicina base di Alessandria nuovi armamenti, finalmente dispongono di un pezzo anticarro efficace da 57 mm (6Pdr) nettamente superiore al precedente 2 pdr ma anche al 50 mm lungo dei panzer III come potenza e portata. Il suo impiego come portee (autoportato) gli consente la necessaria mobilita' per dispiegarsi nel modo piu' opportuno sulla direttrice di avanzata dei carri nemici, sulle alture di Alam Halfa. Le forze corazzate dell'Asse invece entrano in crisi di rifornimenti prppio nel picco della battaglia.
...Il guaio grosso e' la lentezza di arrivo dei rinforzi, dei mezzi, delle munizioni, del carburante. In pochi giorni vengono affondate le navi Camperio, Istria, Delphi, Fassio, Abruzzi, Tergeste e la grossa petroliera Pozzanica da dodicimila tonnellate. Che cosa contano le misere trecento tonnellate di gasolio sbarcate a Bengasi dal piroscafo Unione?  Da ALAMEIN di P.C.D.










DINGO SCOUT CAR e CANNONE DA 88 AL TRAINO DEL QUAD
Il cannone inglese da 88 e' un ottimo pezzo di artiglieria da campagna, potente e maneggevole. Trainato dal Quad che gli consente una elevata mobilita' viene spesso utilizzato in colonne mobili per colpire le lente fanterie italiane. Alcuni di questi cannoni sono catturati durante l'avanzata da AinElGazala e la presa di Tobruk e riutilizzati da Tedeschi ed Italiani.
Marconigramma al generale Barbasetti di Prun: 'Decisione scioglimento 3' celere Duca d'Aosta est stata accolta con grande costernazione da artiglieri tutti. Tra due giorni potrebbe rientrare in linea con tre pezzi da 88 di preda bellica che habet recuperato et riparato, et cinque mitragliere da 20, il tutto motorizzato. Permettomi supplicare V.E. mantenere in vita per partecipare ulteriori operazioni con suo stendardo piu' brillante reggimento artiglieria italiano'   Da ALAMEIN di Paolo Caccia Dominioni
In questo caso il Quad col suo rimorchio completo e' stato rozzamente contrassegnato con svastiche bianche  ma, danneggiato e in crisi di carburante, e' stato abbandonato durante la ritirata da Alam Halfa. Con un Dingo da esplorazione del genio gli Inglesi ne stanno riprendendo possesso.






-CANNONCINO ANTIAEREO QUADRINATO FLAKVIERLING 38 – 19’ DIVISIONE LUFTWAFFE
Per contrastare la minaccia posta dai P40 con bombe a spillo e dagli Hurricane ‘can-opener’ dotati di
cannoncini CC da 40mm, risultarono efficaci le nostre Breda 35 e le Flak 38 tra cui la quadrinata
Flakvierling dei reparti antiaerei della Luftwaffe sicuramente era la piu’ micidiale contro il volo radente,
potendo palesarsi con tutta la sua potenza di fuoco all’ultimo momento, quando ormai il cacciabombardiere
non aveva piu’ rotte di scampo. Non e’ ben chiaro dai rapporti gonfiati dei piloti quanto questo tipo di
attacco fosse efficace, certo e’ che questi mezzi contraerei nulla potevano contro le sempre piu’ numerose
fornazioni di bombardieri a quote piu’ alte mentre gli 88 erano sempre piu’ impegnati da ruoli controcarro.


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FIAT CR 42  BOMBE ALARI    50' STORMO D'ASSALTO
Il Fiat CR42,  non piu' idoneo a ruoli di cacciatore, viene convertito all' assalto dotandolo di 2 bombe alari. Evidentemente una soluzione di necessita' che prevede il sacrificio cosciente dei piloti su aerei di cui il nemico ha scritto: Vedo passare sul mio capo, bassissima, una formazione di biplani Fiat. Non so se ridere di scherno o piangere di commozione.
'Come si svolgera' l'azione?'  chiede uno.
'L' azione e' ad imitazione, quel che fasso mi', fe' vualtri. Agli apparecchi' 
Non si puo' dire che il tenente colonello Vosilla al comando del 50' stormo, non sia conciso...

I motori impazziscono puntando verso terra, le crociere vibrano, con il cuore in gola ma mano salda sulla cloche e indice sulla levetta delle mitragliatrici vediamo la terra avvicinarsi, precisarsi tende, autocolonne, carri, batterie, allora via le bombe e con una leggera pressione giu' raffiche. Un po' piu' a destra, una toccatina alla pedaliera, dentro, tatatata, fumo e fiamme e poi basta, su la cloche. Il cielo ti risucchia , l'azzurro e' immenso, respiri ma intanto vedi il compagno davanti rovesciarsi e ributtarsi giu' a peso morto e cosi' fai tu, cloche a sinistra, il muso si appesantisce e di nuovo giu' nell'inferno incandescente di traccianti...
Poi il compagno ti sfila davanti in una scia di fumo e scoppia a terra, il cuore morde ma la mano deve rimanere salda...  Da ALAMEIN di P.C.Dominioni



     





BF 109 F4 TROP   14 GIALLO di HANS JOACHIM MARSEILLE a 50 VITTORIE   MARTUBA FEBBRAIO 1942   
La versione F del BF 109 e' un netto miglioramento rispetto alla E, e' superiore a tutti i caccia alleati anche se rimane surclassato nel numero. L'asso tedesco Hans Joachim Marseille raggiunge nel corso del 1942 le 158 vittorie affinando una tecnica personale e solitaria per penetrare il circolo difensivo LUFBERRY, adottato dai caccia avversari per coprirsi reciprocamente. Per evitare di essere preso in mezzo, usa attaccare di fianco entrando ed uscendo nel cerchio ripetutamente con virate strette che lo rendono praticamente invisibile, mirando a motore e cockpit e tirando in deflessione pochi colpi con esiti letali. Durante la battaglia di Alam Halfa, in un sol giorno il 1' Settembre 1942, riesce ad abbattere ben 17 caccia (Kittyhawk e Spitfire). Ma il 30 Settembre l'ultimo suo volo si chiude tragicamente mentre tenta di abbandonare l'aereo col motore andato in panne e in fiamme.



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-CACCIA HURRICANE MKIID 6 SQD FLYING CAN-OPENER –
La WDAF e’ la prima aviazione a schierare un aereo nel ruolo anticarro, l’Hurricane MKIID armato con due
cannoni Vickers da 40mm a proiettili di tungsteno. In azione da giugno ’42 a Bir Hacheim, i piloti del 6’ sqd
conseguono successi ma anche dolorose perdite. Il peso dei cannoni e della corazzatura riduce la velocita’
a 210 mph inoltre, nell’attacco a volo radente mentre si e’ molto vulnerabili al fuoco antiaereo, il rinculo
abbassa il naso dell’aereo cosi’ che, dopo la prima coppiola a 1000 yard, solo un’altra o due possono
essere sparate prima di interrompere. Ad El Alamein, nel mese di ottobre, il 6’ Sqd dichiara 43 carri
tedeschi distrutti con la perdita di 9 aerei e questi successi valgono al 6’Sqd il nome di ‘flying can-opener‘
‘apriscatole volante’. Peraltro mancano conferme di tanta efficacia. Nei 6 giorni della battaglia di
HalamHalfa le perdite dovute alla RAF sono valutate dai Tedeschi di 170 mezzi (di cui un carro) e 270
danneggiati (di cui due carri) mentre ad Alamein sono i bombardamenti notturni degli Wellington e quelli
diurni dello squadrone bianco ad essere i piu’ sofferti. Nota la spesso controversa attribuzione degli
abbattimenti aerei, occorre considerare quanto piu’ risulti difficile per un pilota una valutazione del risultato
ottenuto su un obiettivo a terra, spesso falsata dall’eccitazione dell’azione: ‘It was a pretty poor show as
one truck gota away, when last seen it was bounding across the desert touching the ground every
one or three 100 yards’

 
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Data inserimento : Fri 19 Apr 2019 18:12
Categorie : 8UltimaOccasione

Spazio personale: LA LUFTWAFFE STRANIERA

AUSTRIA

 



 
Data inserimento : Mon 22 Apr 2019 16:18
Categorie : AUSTRIA

Spazio personale: Sulla Sabbia

9) COMMANDO RAID SU TOBRUK


13 SETTEMBRE 1942  RAID DI COMMANDO E MARINE SU TOBRUK

Dopo che ha resistito a 8 mesi di assedio nel 1941, la caduta in soli due giorni della piazzaforte di Tobruk e' per gli Inglesi un colpo molto piu' grave dal punto di vista propagandistico-psicologico che tattico-stategico. Considerazioni di prestigio e di rivincita li spingono ad elaborare un complesso piano di assalto combinato per distruggere gli impianti e i depositi di Tobruk. Montgomery trova il piano gia' predisposto e lo approva  nonostante sia ormai inutile, dato lo squilibrio nei rifornimenti che pervengono ai due eserciti.

Il piano, oltre ad azioni secondarie contro Bengasi, Barce e Gialo, prevede che, nella notte del 13 Settembre 1942:
1) La RAF deve effettuare un lungo bombardamento diversivo dal cielo.
2) Una unita' di commando, con travestimento da guardie tedesche e prigionieri inglesi, guidati da nuclei del LRDG (Long Range Desert Group) attraverso il deserto, deve penetrare in Tobruk fino alle batterie costiere per provvedere alla loro neutralizzazione e rendere sicuri gli approdi per le forze da sbarco.
3) Marines e fanteria, imbarcati su due cacciatorpediniere e motosiluranti, debbono sbarcare sia a rinforzo dei commando che su una spiaggia a Ovest per prendere possesso del porto e provvedere alle distruzioni.

Gli Inglesi stimano che le forze a difesa siano sopratutto italiane, di terz'ordine e poco combattive. In effetti due battaglioni tedeschi di notte vengono decentrati per evitare i bombardamenti e non sono presenti ma il battaglione San Marco che presidia la costa di Tobruk non e' precisamente di terz' ordine.
Il piano inizialmente si svolge come previsto, la forza navale giunge davanti a Tobruk senza essere avvistata, i commando passano attraverso i posti di blocco e raggiungono una batteria da 105, uccidendone gli artiglieri presi di sorpresa... poi, sempre di notte, tutto comincia ad andare storto.

1) Nell'attacco ad un' altra batteria da 152 i commando vengono respinti dagli artiglieri allarmati e postisi a difesa dei pezzi. Un cacciatorpediniere, illuminato per un attimo da un proiettore, viene colpito dalle batterie costiere e infine affondera'...  gli artiglieri italiani si dimostrano spiacevolmente combattivi.
2) Le motosiluranti si avvicinano a rinforzo dei commando ma vengono accolte e respinte dal fuoco di motozattere poste a difesa delle ostruzioni retali... anche i marinai italiani si dimostrano combattivi.
3) Dal comando del San Marco si organizza un gruppo di intervento contro i commando che, pur nella confusione della notte, riesce a fissare il pericolo congelandone qualsiasi ulteriore iniziativa...  i fanti di marina italiani si dimostrano molto combattivi.
4)  I 500 Marines che debbono sbarcare sulle spiagge vengono accolti dal fuoco delle postazioni del San Marco e infine solo 150 giungono a riva ma vengono cola' bloccati.

Il piano e' ormai fallito, all' alba il San Marco passa all'attacco contro marines e commando, il capo di questi, Ten.Col. Haselden, viene ucciso e i superstiti si arrendono. Le motosiluranti e le navi al largo vengono assaltate dal cielo, un altro caccia e un incrociatore affondano, le motozattere italiane raccolgono i naufraghi.
Un' operazione fallimentare cosi' sanguinosa e solo per motivi di prestigio !?!




LRDG LONG RANGE DESERT GROUP    CHEVROLET 1533X2 30CWT   
Sin dall'inizio della guerra l' LRDG assolve compiti di ricognizione, sorveglianza e intelligence, infiltrazione ed estrazione di agenti e commando. A Tobruk provvede a infiltrare dal deserto interno i commando che poi si scontrano col San Marco.
Le pattuglie del LRDG avevano camionette specializzate, comando/radio, servizio medico e meccanico, e la 'pesante' con Breda 20mm montata dietro per coprire le ritirate, i suoi membri provenivano da tutti gli angoli dell'impero e vestivano in modo non convenzionale, Rommel li considerava magnifici banditi.
Le camionette sbucarono rapide e ci vennero addosso zigzagando e sparando raffiche di Thompson. La reazione dei marinai fu immediata. Raffiche di mitra, colpi di moschetto, bombe a mano investirono gli automezzi. Una camionetta si capovolse, l'altra spari' nella notte. Subentro' un silenzio irreale ma duro' poco... Una voce con un forte accento straniero si levo' dal buio davanti a noi: 'Italiani! Figli di p... adesso vi facciamo fuori tutti!' Fu come una frustata, in quella voce un brutale compiacimento, come se fosse sicuro di avere a che fare con un branco di conigli spaventati. Pensavo ai ragazzi... Si' e' vero, un' accozzaglia di cuochi, sarti, magazzinieri, autisti, gente racimolata in fretta al comando ma... erano pur sempre del San Marco!
Da 'Ventiquattr'ore a Tobruk' di R.Migliavacca, testimonianza del Ten. E.Busca  compagnia comando San Marco
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SAS SPECIAL AIR SERVICE    WILLYS MB JEEP
Il SAS e' specializzato in colpi di mano contro gli aeroporti per distruggere gli aerei a terra, prima del passaggio di convogli da Gibilterra nel canale di Sicilia. A Settembre le incursioni su Bengasi e Gialo falliscono ma a Barce riescono a distruggere o danneggiare una trentina di velivoli. La successiva fuga nel deserto e' tormentata dalla reazione dell'aviazione dell' Asse.
Non si deve credere alla guerra in Africa come priva di episodi infami perche'  la guerra delle forze speciali non e' una guerra 'pulita'.
Il 13 settembre sei avieri, privi di armi, furono sorpresi da una camionetta britannica e, da principio, trattati normalmente. Poi, dopo aver effettuato un collegamento via radio, i Britannici aprirono il fuoco a freddo sui prigionieri. Dei sei uno, ferito non gravemente, si finse morto e, una volta partita la camionetta, riusci' a salvarsi. I morti furono portati al mio ospedale. Il Ten.medico Casella, per recuperare la vera, nuovissima, del nostro ufficiale trucidato, dovette amputargli il dito.
Da 'Ventiquattr'ore a Tobruk' di R.Migliavacca, testimonianza di N.Di Giovine 17' ospedale da campo 

 










MARO' DEL SAN MARCO E ARTIGLIERE CON MITRAGLIATRICE BREDA 37 SU MOTOTRICICLO BENELLI
I Royal Marine sbarcano proprio davanti e in mezzo alle postazioni antisbarco del San Marco. Dopo il combattimento e la resa degli attaccanti, maro' e artiglieri raccolgono il prezioso bottino costituito dalle armi automatiche del nemico.
Udii un grido d'allarme: 'Le maone! Le maone da sbarco!' Nonostante il buio pesto, contro l'orizzonte illuminato dal fuoco delle navi al largo s'intravvedevano numerose imbarcazioni che si avvicinavano a riva. 'Cribbio, ma sono centinaia!' 'Il comando, avvertiamo il comando!'  Ottenuta la comunicazione col comando Marina, parlai, ascoltai e poi: 'Tenuta da combattimento e attendere ordini!'  Dopo poco eravamo pronti, nessuno parlava, io avevo la bocca secca'
 ...
Alle prime luci dell'alba intravidi tante paia di gambe sbucare da sotto i cespugli davanti a noi, dopo lo scontro notturno i marines si erano gettati al riparo ma ormai il buio non li proteggeva piu'. Rabbrividii, cominciai a sudare freddo, il panico si impossessava di me perche', vedendosi allo scoperto, ora i marines avrebbero solo potuto attaccare e cosa potevamo fare noi tre armati di moschetto contro una ventina di Thompson?
La paura, un abisso di paura mi stava per sommergere ma mi imposi la calma, dovevo pensare... Ma si', in fondo poteva essere... Certo, poteva essere che anche loro fossero paralizzati dalla paura, immobili e stesi a terra con la testa fra i cespugli... Tanto valeva rischiare... E allora ecco...una bomba lanciata fra i cespugli, tanto rumore, poco danno ma... improvvisamente vidi le mani alzate e, sotto gli elmetti a padella, le facce guardinghe, si arrendevano !!!
Da 'Ventiquattr'ore a Tobruk' di R.Migliavacca, testimonianza di G.Calzi  marinaio scelto del San Marco  









LUFTWAFFE ANTIAEREA                 AUTOCARRO PROTZE CON 2CM FLAK 30
A Tobruk i tedeschi delle unita' antiaeree a protezione del porto partecipano al combattimento contro il naviglio e all' alba danno man forte al San Marco contro i Commando.
Fu una cosa lunga. Appena fu chiaro attaccammo alternandoci a gruppi tra fuoco e avanzamento, metro per metro. Alle 7,30 ci eravamo ormai fatti sotto ma i commando sparavano come matti coi Thompson e a corta distanza i moschetti dei miei marinai erano meno efficaci. 'Se continua cosi' dovremo arrivare a tiro delle bombe a mano'  pensai 'e non mi piace per niente, sara' una strage senza senso per tutti'. Ed ecco arrivare un gruppetto di tedeschi con una mitragliera, li comandava un ufficiale che veniva avanti dritto come un fuso. 'Giu' kamarad, nieder! nieder!' gridai. Forse era un novellino o forse voleva darsi delle arie, come nulla fosse porto' il binocolo agli occhi e con tutta calma, ritto in piedi, comincio' a... 
Ci lascio' subito la pelle, centrato da una raffica, cadde e non si rialzo' piu'. Poi dalla mitragliera parti' una scarica di colpi e noi riprendemmo a sparare. Allora, inaspettatamente, i commando si arresero.
Da 'Ventiquattr'ore a Tobruk' di R.Migliavacca,  Ten.B.Schillani compagnia comando San Marco









SAHARIANA ARMATA DI FUCILONE CONTROCARRO SOLOTHURN DA 20 MM     COMPAGNIA SAHARIANA
Gli Italiani sin dall'inizio della guerra dispongono di unita' specializzate per il controllo del deserto interno, le compagnie auto-avio-sahariane. All'inizio su camionette AS37 e poi sulle 'sahariane', entrambi mezzi efficienti e ben armati, combattono nella difesa delle oasi e contro la penetrazione anglo-francese dal Ciad e dall'Egitto. Conseguono alcuni successi sulle unita' speciali britanniche, catturando il capo del LRDG e successivamente quello del SAS.  
Il caporale libico Hamar Ben Hamor vide per primo la nuvola di sabbia, intui' che doveva essere un automezzo e non il vento. Manovro'  la mitragliera da 20mm puntandola sulla sommita' della duna. Al comparire della camionetta, senza attendere ordini, lascio' partire una corta raffica che centro' il radiatore e feri' il guidatore. Gli occupanti scesero e provarono ad allontanarsi ma gli altri automezzi inglesi, temendo un'imboscata, si ritirarono. Allora, con gesto sconsolato, il capo venne verso di noi e si presento' al comandante la compagnia sahariana Cufra. Cosi' cadde prigioniero, a fine gennaio 1941, il maggiore Clayton capo del LRDG.
Da 'Fronte d'Africa, c'ero anch'io' del capitano A.Manzoni   2'compagnia sahariana Cufra



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MACCHI  MC200 BOMBE ALARI       77' Sq (cuore rosso) XIII Gr 2' St. C.T.
Anche il Macchi MC200 risulta ormai sorpassato come aereo da caccia pura e viene relegato a protezione convogli sotto costa e a ruoli di assalto, dotandolo di bombe alari. In tale configurazione il XIII Gruppo ha una giornata campale contro il naviglio britannico nella rada di Tobruk.
...Il telefonista mi disse: 'Comandante,  gli Inglesi sono sbarcati qui davanti, ci faranno prigionieri e io ho un mucchio di sigarette e 1500 lire' - 'Porta a me tutto che lo distribuisco!', rimase indeciso, poi capi' che scherzavo... Non resistetti piu' e alle 5,30 decollai. Dall'alto uno spettacolo impressionante, per le vampate delle salve dell'artiglieria costiera la linea di terra sembrava ardere tutta mentre le navi al largo vomitavano fuoco da sembrare vulcani in eruzione...
...Picchiai e a meno di 100 mt sganciai sul cacciatorpediniere, vidi le bombe scoppiare vicino alla prua. 'Se non gli ho fatto un gran male certo stava meglio prima' pensai. Mi diressi verso le motosiluranti, ne puntai una attraverso un nutrito fuoco antiaereo e sparai, dalla coperta si alzarono istantaneamente le fiamme, come avvicinare un fiammifero alla benzina... poi un'altra, lo stesso. Evidentemente avevano caricato fusti di carburante sul ponte per aumentare l'autonomia, vidi gli uomini gettarsi a mare fra le esplosioni...  
Tornato al campo seguivo dai rapporti dei piloti della seconda ondata l'azione sul cc.tt. che doveva andare giu' ad ogni costo : 'Ha rallentato la sua corsa', 'L'ho certamente colpito ma sta ancora a galla', 'E' fermo',  'Sta inclinato sul fianco'... l'entusiasmo di tutti era al colmo, di triste solo un sergentino cui avevano sottratto l'aereo proprio mentre stava per decollare.
Da 'LE MACCHINE E LA STORIA'  testimonianza del Maggiore Viale comandante 13' gruppo





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Data inserimento : Wed 24 Apr 2019 19:58
Categorie : 9CommandoRaid

Spazio personale: Shawnee

I miei modelli

Ciao sono Francesco e come tanti, se non tutti i modellisti, ho iniziato a incollare plastica da ragazzino, poi crescendo vari periodi di pausa, ma la passione resta. Ho piacere nel condividere i modelli sinora realizzati negli anni. Buoni modelli a tutti!






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Data inserimento : Fri 7 Jun 2019 17:58
Categorie : Elicotteri

Spazio personale: Shawnee

Aerei 1/48










































 
Data inserimento : Mon 10 Jun 2019 16:44
Categorie : Aerei 1/48

Spazio personale: Le auto di Sly

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Wed 19 Jun 2019 16:22
Categorie : Generale

Spazio personale: MQ9

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Sat 13 Jul 2019 17:15
Categorie : Generale

Spazio personale: Galleria

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Sat 10 Aug 2019 15:49
Categorie : Generale

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