Home Page   1/72 e dintorni   Aeronautica   Diorami & C.   Figurini & C.   Navi & C.   Veicoli civili   Veicoli militari   Modellazione 2-3D
Login
Nickname

Password


Hai perso la password?

Non sei registrato?
Fallo ora!
Interface language
 
English Italiano

Translate page with Google
 

Menu principale
Home Page
Spazi personali
Ultimi aggiornamenti
Scegli spazio

Info ed uso sito
Norme utilizzo sito
Guida Editor
Domande frequenti
Mappa del sito
Guida Editor
Contattaci
Trova utenti
Link al nostro sito

Campagne
In essere
Concluse
Regolamento

Contenuti
Novità dal mercato
Visti per voi
Articoli
Guide
Da AFV Interiors
Schede tecniche
Storia
Utente del mese
Guide uso sito
Invia contenuto

Forum
I più recenti
I più letti
I più attivi
I più recenti (arg.)
I più letti (arg.)
I più attivi (arg.)
WIP terminati

Tabelle colori
Le Gallerie di M+
Riferimento
Musei
Campagne
Album personali
Mostre
Box art
Altro
App carica Foto

M+ goes Social
Facebook

Download
Invia
Club
Utility
Istruzioni
Più scaricati

Mostre
Indice
Mostre in essere
Mostre passate

Ricerca
Sito: (Avanzata...)
Gallerie: (Avanzata...)
Tabelle colori:

Riviste:

Monografie:

Negozi di modellismo:
Musei:

M+ Shop locator

Chi è online
Visitatori:42
Utenti registrati:0
M+ Club chat:
Utenti on-line:42
 Utenti registrati:7345

Ultime visite:
Ettore da 58'
lopos494 da 1h 31'
matte da 3h 47'
Elgabro da 4h 47'
Kestrel3D da 4h 51'
manovi da 5h 16'
Ayurpao da 5h 17'
Oppiogod da 5h 26'
VanBasten da 5h 29'
haste da 5h 42'
Daniele65 da 6h 13'
Michele Raus da 6h 19'
jEnrique61 da 6h 24'
AndRoby da 6h 34'
Oberst_Streib da 6h 45'
wcentoquattro da 6h 59'
Portos da 7h 3'
enrico63 da 7h 6'
gizpo da 7h 13'
arie56 da 7h 14'

Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
 
Espande/Riduce le dimensioni di quest'area
  Scegli spazio    Ultimi aggiornamenti    Guida  

Spazio personale: vetrina

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Thu 27 Dec 2018 19:12
Categorie : Generale

Spazio personale: Sulla Sabbia

3) Marzo-Maggio 1941 ROMMEL: ANGRIFF



LA MOSSA DI APERTURA DI ROMMEL :  ATTACCO

Dopo la disfatta della X armata e la perdita della Cirenaica Mussolini accetta l'aiuto tedesco in Africa.
A meta' Febbraio il generale Rommel giunge a Tripoli con avanguardie della 5' divisione leggera, il suo compito e' solo costituire una forza di blocco per impedire ulteriori avanzate da parte inglese ma lui e' di diverso avviso.

In Cirenaica gli Inglesi hanno posizionato fanteria indiana, australiana e parte della 2’ divisione corazzata,  costituita dal 3’ Ussari su carri leggeri Vickers, dal 5’ RTR su Cruiser, dal 6’ RTR su M13/40 di preda bellica italiana.
I Cruiser hanno sui cingoli piu’ di 2400 KM, da cui una inaffidabilita’ meccanica, gli M13 vanno a gasolio mentre tutti i carri britannici sono alimentati a benzina, da cui problemi logistici per il rifornimento, lo stesso comandante la divisione prevede che, in caso di battaglia manovrata, i carri saranno soggetti a rotture meccaniche.
D'altronde gli inglesi, supportati dalle decrittazioni di ULTRA,  non credono che Rommel sia in grado di attaccare in profondita', cosi' come non lo credono i superiori comandi tedeschi ed italiani.



Invece il 1 Aprile Rommel attacca e, sovvertendo un radicato principio militare, divide le sue forze in quattro colonne costituite da gruppi tattici leggeri, gli Inglesi intendono ritirarsi ordinatamente o almeno provano a farlo.
In realta' l'avanzata italo-tedesca e' un affannoso arrancare delle quattro teste di colonna, pur con problemi di rifornimento, in una specie di gara contro il disperato retrocedere dei reparti nemici che via via perdono coordinamento e orientamento trovandosi completamente sbilanciati.
La divisione indiana viene travolta, la brigata corazzata perde tutti gli M13 e buona parte dei Cruiser, non in combattimento, ma per mancanza di carburante e problemi meccanici.
Entro il 6 Aprile tutto e’ finito per la 2' corazzata, la divisione e' distrutta, sciolta e non verra'  piu’ ricostituita, il quartier generale catturato e con esso anche O'Connor, trionfatore a BedaFomm solo qualche mese prima.

In questo quadro disastroso per gli Inglesi,  almeno gli Australiani riescono a ripiegare ordinatamente entro la cinta fortificata di Tobruk.
Rommel non frappone indugi ed ordina un attacco con i Panzer e un battaglione mitraglieri al seguito.
Questa volta il bluff non riesce, gli Australiani sono 'tosti' e resistono, i Panzer sono investiti da un micidiale fuoco di artiglieria che li costringe a ritirarsi con perdite, la fanteria bloccata in terreno aperto e' decimata.
Tra Aprile e Maggio Rommel ordinera' nuovi attacchi con l'appoggio italiano ma la cinta difensiva di Tobruk resiste.
E' la prima battuta di arresto per l'esercito tedesco nel corso della guerra e una amara lezione per Rommel perche' Tobruk si rivela '...una noce troppo dura da schiacciare...'.





META' FEBBRAIO 1941  TRIPOLI   PANZER IB e PANZER I COMANDO     5' LEICHTEDIVISION

I Panzer I della 5' divisione leggera, reduci dalla campagna di Francia, sono appena sbarcati nel porto di Tripoli.
Gli equipaggi indossano ancora le divise nere del teatro europeo, presto saranno cambiate con quelle tropicali in verde salvia. Il Panzer IB, predisposto per il trasporto via nave, deve ancora essere approntato per le condizioni di combattimento. Il Panzer comando e' una trasformazione sullo scafo del Panzer IB. I carri vanno in battaglia ancora in grigio panzer o sommariamente mimetizzati. 










31 MARZO 1941        DA AGHEILA AD AGEDABIA       PANZER IA e PANZER IIF        5' LEICHTEDIVISION

Una parte delle forze corazzate tedesche e' ancora costituita dai carri leggeri armati di mitragliatrici (panzer I) o cannoncini da 20 mm (panzer II) entrambi impotenti contro i Cruiser, tantomeno i Matilda, britannici. Ben presto i Panzer I verranno radiati dai ruoli di combattimento.
Come gia' in Francia, da parte tedesca non c'e' una macroscopica superiorita' per potenza quanto una superiore capacita' tattica e logistica.

 








31 MARZO 1941      ANTELAT     CRUISER A10 CS (CLOSE SUPPORT)       5'RTR       2' ARMOURED DIVISION

Gli ultimi rinforzi alla 2’ corazzata arrivano solo a fine Marzo, dopo molti guasti nel tragitto.
Il carro Cruiser A10CS non e' armato di un cannone anticarro ma di un obice per supporto con proiettili esplosivi.
E' portato in linea su un poderoso Scammel dal leggiadro nomignolo di Biancaneve, giusto in tempo per essere coinvolto nell'attacco tedesco.
L'elmo piumato e' il simbolo della 2' divisione corazzata, il carro appartiene al quartier generale.





  WIP






CIRENAICA   SEMICINGOLATO SDKFZ10 con PAK37  e PAK47 AUF PZKPFW I    PANZERJAGER  5'LEICHTE    

Nelle colonne di attacco sono presenti nuclei di Panzerjager (cacciatori di carri) dotati di cannoni anticarro da 37mm al traino di mobilissimi semicingolati leggeri ed anticarro da 44 mm (ex cecoslovacchi) montati sullo scafo di  Panzer I.  Questi anticarro, nonostante il calibro ridotto, sono ancora validi contro i Cruiser, affiancano i Panzer III nel combattimento e, manovrati con esperienza, costituiscono un valido schermo controcarro.










CIRENAICA     CONTRAEREA 20mm SU SEMICINGOLATO SDKFZ10       5' LEICHTEDIVISION    

I Tedeschi fanno buon uso della mobilita' dei loro semicingolati montando cannoncini a doppio uso contraereo e contropersonale ed adottano una tattica spregiudicata di assalto che rende bene su un nemico disorientato e privo di coordinamento. La divisa rappresenta il primo tipo tropicale adottato con casco coloniale e stivali alti che verranno appena possibile abbandonati per berretto a visiera e scarpe in tela piu' comode.








CIRENAICA       AUTOBLINDO SDKFZ 222 E SIDECAR ZUNDAPP KS750      GRUPPO ESPLORANTE 5'LEICHTE

A inizio guerra i reparti esploranti tedeschi hanno aliquote di moto e sidecar ma, data la vulnerabilita'  della moto come mezzo da esplorazione, sono presto sostituitae da blindo e semicingolati, relegando la moto a compiti di collegamento.  La mobilita' delle blindo 222 e' appena sufficiente nel deserto dove meglio operano le blindo a 8 ruote. Anche gli Italiani inquadrano i bersaglieri in battaglioni motociclistici.
'Le motociclette della compagnia sono circa 140. Frequenti sono le forature per il terreno pietroso. E' impossibile ripararle, mancano mastice e rappezzi... Faccio un appello alla mia fidanzata. Vada dai biciclettai ad Arezzo e racimoli quanto mastice puo'... e' bello fare la guerra all'Inghilterra a proprie spese!  Non abbiamo elmetti ma caschi di sughero. Come al tempo di Romolo Gessi nel 1882 in Somalia... Inutili e fastidiosi col vento in moto...' Da 'Fronte d'Africa: c'ero anch'io'   Sottotenente Domenico Raspini   5'Reggimento Bersaglieri









CIRENAICA  OBICE 100/17 AL TRAINO DI TL37 e CANNONE 75/27   1'ARTICELERE EUGENIO DI SAVOIA     DIVISIONE BRESCIA

Nelle colonne di attacco sono presenti elementi della divisione Ariete, non ancora giunta al completo, e della Brescia il cui reggimento di artiglieria e' il 1' articelere 'Eugenio di Savoia'.
Il TL37 con al traino un obice 100/17 sorpassa un pezzo da 75/27,  il TL37 e' un' ottima trattrice leggera a 4 ruote motrici ma le artiglierie risalgono alla grande guerra ed sono inferiori a quelle britanniche come gittata, gli artiglieri italiani debbono combattere come  'un pugile col braccio piu' corto'  e farsi sotto.
...'Domattina all'alba, dice il generale Zambon, il 1' Articelere andra' all'attacco. Una colonna a destra della Balbia, una a sinistra, in testa le sezioni da 20, niente fanteria, a mezzogiorno a Tobruk'. 'Un'autentica pazzia, mi dico, domattina andiamo tutti a crepare'. Nessuno fiata, il generale si guarda attorno, lo sa benissimo che e' una pazzia e si aspetta, magari, che qualcuno gielo dica. Colgo un lampo ironico negli occhi di un capitano mentre tutti pensiamo piu' o meno 'se ti aspetti che qualcuno dica Ahi, aspetti un pezzo'. Il generale ha un mesto sorriso di stupore...  Da BU-NGEM di E.GENOVESI 









CIRENAICA       AUTOCARRO DOVUNQUE 35 CON BREDA 35 e MOTO GUZZI ALCE          DIVISIONE ARIETE

Il Dovunque 35 e' un ottimo autocarro con capacita'  fuoristrada e spesso monta la Breda 35 da 20mm in configurazione fissa antiaerea e controcarro. I bersaglieri utilizzano le fidate Guzzi per ruoli da portaordini e collegamento ma anche per esplorazione, in questo ruolo i battaglioni motociclisti verranno fatti a pezzi durante i primi scontri '...li ho visti partire ma nessuno e' piu' tornato...'










10 APRILE       DAVANTI A TOBRUK      PANZER III F e BATTAGLIONE MITRAGLIERI MOTORIZZATO      5'LEICHTE

Il Panzer III costituisce il nucleo delle forze corazzate tedesche, un buon carro per l'epoca ma non tale da surclassare i carri britannici. E' pero' un carro ben bilanciato fra armamento (50mm), corazzatura, velocita' e affidabilita' e sopratutto i Tedeschi sono ben addestrati ad un impiego per gruppi tattici multiarma tali da enfatizzare le prestazioni in battaglia.
Il carro e' pronto ad entrare in azione contro il perimetro di Tobruk, carico di mitraglieri armati fino ai denti di granate e mitragliatrici Mauser,  saranno decimati!








MAGGIO 1941       INTORNO A TOBRUK          PANZER IV D         5'LEICHTE

Il panzer IV E e' dotato di un 75mm, e' un pezzo con gittata superiore ai pezzi dei carri inglesi e a quelli dei Panzer III, per cui combatte restando dietro allo schermo dei controcarro e dei Panzer III, sfruttando tale superiorita'.
In questa versione la corazzatura e' sottile e viene rinforzata da lamiere aggiunte davanti e lateralmente.
Dopo la presa della Cirenaica e' possibile per i Tedeschi riparare i propri mezzi colpiti ed immobilizzati e reinviarli in battaglia.







                        

      

AIN EL GAZALA    APRILE 1941              CACCIA BF 109E TROP                I STAFFEL/JG 27

Giungono i caccia tedeschi reduci dalla battaglia d' Inghilterra e si dimostrano superiori agli Hurricane avversari. Sfruttando le doti di velocita' in picchiata le piccole sezioni (rotte) di caccia BF109  attaccano le piu' numerose formazioni avversarie, penetrando il loro cerchio difensivo ed eventualmente cavandosi d'impaccio scampando in picchiata per poi riacquisire quota ed attaccare ancora.




  WIP


Normal 0 14 false false false IT-CH X-NONE X-NONE /* Style Definitions */ table.MsoNormalTable {mso-style-name:"Tabella normale"; mso-tstyle-rowband-size:0; mso-tstyle-colband-size:0; mso-style-noshow:yes; mso-style-priority:99; mso-style-parent:""; mso-padding-alt:0cm 5.4pt 0cm 5.4pt; mso-para-margin-top:0cm; mso-para-margin-right:0cm; mso-para-margin-bottom:8.0pt; mso-para-margin-left:0cm; line-height:107%; mso-pagination:widow-orphan; font-size:11.0pt; font-family:"Calibri",sans-serif; mso-ascii-font-family:Calibri; mso-ascii-theme-font:minor-latin; mso-hansi-font-family:Calibri; mso-hansi-theme-font:minor-latin; mso-bidi-font-family:"Times New Roman"; mso-bidi-theme-font:minor-bidi; mso-fareast-language:EN-US;}





-RICOGNITORE HENSCHEL HS 126-  14 GRUPPE 2 STAFFEL – LIBIA 1941

Nella Lufwaffe la ricognizione tattica e’ affidata al grosso HS126, aereo con buone capacita’ STOL e ottima visibilita’ grazie all’ala a parasole ma lento, praticamente indifeso e preda della caccia avversaria, a terra ed in volo.



WIP



CASTEL BENITO     PRIMAVERA 1941     CACCIA MC200     373 SQ.     ASSO DI BASTONI

Per parte italiana arrivano i caccia monoplani ad integrare i sorpassati biplani CR42. I FIAT G50 e sopratutto i Macchi MC200 possono finalmente competere con gli Hurricane. Pur handicappato dal motore radiale il Macchi raggiunge i 503 Km/h ed ha una buona autonomia,  l'armamento e' pero' sempre 2 Breda-SAFAT da 12,7 sparanti attraverso l'elica, di conseguenza con una cadenza di tiro limitata dalla sincronizzazione ed inoltre  saranno dotati tardi di apparati radio riceventi.
...a Maggio 42 cominciammo a fare le prime esperienze di collegamento radio. Dal trasmettitore a terra (a bordo si aveva il solo ricevitore) mi dicevano 'se mi senti, fai un tonneau' e io lo facevo, 'se mi senti, vira a sinistra' e io viravo, 'se mi senti, lanciati col paracadute' e io feci finta di non sentire...
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO  di Ten.C.Petrosellin 8' GR.C.T.









LYBIA 1941 CURTISS TOMAHAWK MK II SGT. WILLIAM EARL HOUSTON 112'SQUADRON  RAF

Gli Inglesi ricevono dagli USA lotti di P40 Mk I destinati originariamente alla Francia e ulteriori quantitativi di Mk II, preferiscono riservare alla madrepatria i migliori Spitfire e inviare in Africa Hurricane e i P40 ribattezzati Tomahawk. Il velivolo e' inferiore ai BF109 ma e' un buon incassatore con buona potenza di fuoco, la 112 Sq. RAF si batte adottando la bocca di squalo sul muso.
Nessuno riusciva a stare dietro ad un P40 in picchiata. Vero finche' non entrarono in lizza i Messerschmit 109 E (SIC).  I P40, lenti a cabrare, usarono questa manovra evasiva finche' un pilota di ME109E non mostro' sportivamente ad un pilota sudafricano cosa poteva fare il suo aereo, questi si vide superare in picchiata dal tedesco che sollevo' due dita della sinistra nel segno di vittoria.
Da L'ASSO DELLA BOTTIGLIA di PAPPY BOYINGTO
N


  WIP

 
Data inserimento : Fri 28 Dec 2018 18:15
Categorie : 3RommelAngriff

Spazio personale: galleria di modelli

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Mon 31 Dec 2018 14:20
Categorie : Generale

Spazio personale: marcos

Il mio primo contenuto

Testo aggiunto in automatico al momento della creazione dello spazio.
 
Data inserimento : Tue 1 Jan 2019 15:09
Categorie : Generale

Spazio personale: LA LUFTWAFFE STRANIERA

premessa





 
Data inserimento : Sat 5 Jan 2019 22:29
Categorie : premessa

Spazio personale: Sulla Sabbia

4) Maggio-Dicembre 1941 OPERAZIONE CRUSADER




BATTAGLIA PER TOBRUK

Tra Maggio e Dicembre 1941 le battaglie nel deserto divampano attorno a due nodi cruciali:
1) Tobruk assediata  dalle divisioni Brescia, Pavia, Bologna. Assediata per modo di dire, perche'  la marina britannica rifornisce nottetempo la guarnigione ed riesce pure ad avvicendare i reparti australiani con quelli polacchi.
2) Il passo Halfaya presidiato dalla divisione Savona e aliquote panzerjager che respingono tutti gli attacchi frontali.  
Le battaglie manovrate coinvolgono le 15' e 21' divisioni corazzate e 90' leggera tedesche, da parte italiana il corpo di manovra (CAM) con le divisioni Ariete corazzata, la Trieste e la Trento motorizzate oltre al raggruppamento esplorante (RECAM)I britannici impiegano l'ottava armata con la 7' corazzata e divisioni indiane, neozelandesi, sudafricane.
Gli Inglesi lanciano le operazioni Brevity e Battleaxe, ma non prevalgono, Rommel risponde con l'infruttuosa Sommernachtstraum (Sogno di una notte di mezz'estate).

  Il generale inglese Wavell viene allora sostituito da Auchinleck che lancia l'ambiziosa operazione Crusader nel tentativo di infrangere il blocco all' Halfaya e liberare Tobruk.



Gli Inglesi godono di una superiorita' quantitativa e di rifornimenti ma Rommel manovra le sue forze per affrontare il nemico separatamente in modo di mantenere una superiorita' tattica, utilizzando le fanterie italiane come fulcri di forza sacrificabili e richiedendo al CAM prestazioni ben oltre le reali possibilita'.
Rommel consegue diversi successi locali e prova a sbilanciare l'avversario abbandonando il campo di battaglia attorno a Tobruk per lanciare le sue divisioni corazzate in una folle corsa verso le retrovie nemiche.
I generali inglesi vorrebbero ritirarsi ma Auchinlek, tramite le decrittazioni di ULTRA, conosce l'intrinseca debolezza delle forze dell'Asse, non demorde e prosegue nella pressione verso Tobruk, cosicche' Rommel e' costretto a tornare indietro.
Crusader si trasforma in una battaglia di logoramento fino a che Rommel, in crisi di rifornimenti, decide di effettuare una ritirata strategica fino ai margini occidentali della Cirenaica.
Questa volta gli Inglesi non riescono a distruggere le forze corazzate del nemico in ritirata ma liberano finalmente Tobruk e prendono l'Halfaya.




PANZER IIC            STAFF 21 PANZER DIVISION         DAK
Il panzer II, pur ancora presente in un certo numero nel 1941, non e' piu' utile come carro da battaglia in quanto debolmente armato e viene utilizzato per esplorazione, dai comandi, dai servizi o dai genieri per la rilevazione dei campi minati.








PANZERBEFELHSWAGEN  IIIH       CARRO COMANDO         21 DIVISIONE        DAK
In questa versione comando il carro possiede piu' apparati radio, sia ad antenna che a telaio, ma la torretta e' fissa e il cannone falso. La bandiera contraddistingue un comando di divisione.








PANZER IIIG         15' DIVISIONE      DAK
Il panzer III costituisce il nucleo delle forze corazzate e successive versioni vengono prodotte per migliorare corazzatura ed armamento, spesso si condividono sottoassiemi con le versioni precedenti per evitare soluzione di continuita' nella produzione.








PANZER IVE         15' DIVISIONE      DAK
Anche il Panzer IV subisce continui miglioramenti, nel tentativo di aumentare la protezione si usano corazzature distanziate o imbullonate su tutti i lati e vengono portati frontalmente cingoli e rulli di scorta. Il pezzo da 75 corto costituisce il plus sui carri nemici per la sua potenza e gittata, in un periodo in cui i carri inglesi sono dotati del 2 Pounder (40mm). 







AUTOBLINDO AB41   BATTAGLIONE ROMOLO GESSI   POLIZIA AFRICA ITALIANA   RECAM
Le blindo AB41 cominciano ad arrivare in Africa con la PAI, 10 blindo con equipaggi ben addestrati, e sono subito utilizzate nel RECAM (raggruppamento esplorante del corpo armato di manovra). Purtroppo subiscono perdite in un episodio di fuoco amico (bombardamento da Stuka) e in scontri col nemico. Le blindo superstiti vengono frettolosamente contrassegnate dai colori nazionali sopra i precedenti contrassegni (strisce nere o bianche) ed affiancate dalle sopraggiunte blindo della cavalleria (Nizza e Lodi).
'Signor Tenente, me' pare che sono in avvicinamento...'
'Tranquillo Brigadiere, sono dei nostri, Stuka diretti su Tobruk...'
'Azzo, allora non so' tranquillo pe' gnente...'



  WIP


-BLINDO AB41 e LANCIA APRILIA COLONIALE – NIZZA CAVALLERIA RECAM
Le blindo AB41 furono adottate anche dalla cavalleria, prima da Nizza con un plotone sperimentale, poi nel ’42 si formarono i gruppi per costituire la componente esplorante delle divisioni corazzate, fino a quel momento prive.
...La rosa delle granate e' sempre piu' ristretta, stanno aggiustando il tiro. Scendo dalla 'mimetica', dando ordine all'autista di rientrare al comando tattico e, strisciando, mi avvicino ad una blindo il cui motore fa un chiasso d'inferno. Riconosco nell'uomo annerito dal fumo e madido di sudore il mio vecchio compagno di camerata nell'ospedaletto di Bardia, quello che si teneva accanto il libriccino del Vangelo, il tenente Silvio Lodena. 'Tu? Cosa fai qui?' 'Dammi un passaggio, ti spieghero' ma presto, fammi aprire' Una pioggia di schegge sbatte sul lato opposto delle lamiere, riesco a stento ad infilarmi mentre la macchina con un ruggito si sposta, ci stringiamo la mano. 'Scusa non e' molto comodo ma bevi qui' e mi allunga una borraccia inglese di gin allungato con acqua freschissima, 'L'abbiamo presa ad un capitano del 7' ussari che da ieri ci dava la caccia. Due ore fa l'abbiamo spedito in paradiso' Mi viene da pensare al suo Vangelo perche' non ha detto di averlo mandato all' inferno ma gli ha augurato il posto migliore, bevo per primo, poi bevono lui, il caporale pilota e il mitragliere. Con un cenno mi fa osservare dalla feritoia, ci guardiamo muti, un'intera brigata d tanks si sta schierando in linea di fronte, le bandierine colorate garriscono al vento mentre si va alzando una nuvola di polvere dai cingoli in moto. Il tenente urla al pilota alcune cifre aggiungendo 'a tutta velocita'', puntiamo a sud poi ci fermiamo in un uadi per riferire in fonia al comando. Alla fine Silvio dice tranquillamente 'Ora andiamo dai tuoi' ... Da PER IL DUCE, PER IL RE di G.Bladier




WIP



CARRO M15/40  SQUADRONE COMANDO VII BATTAGLIONE DIVISIONE ARIETE  CORPO ARMATO DI MANOVRA
CAMIONCINO FIAT 1100 UFFICIO PROPAGANDA REGIO ESERCITO

Nel seconda parte del 1941 finalmente la divisione Ariete puo' combattere a ranghi riuniti e completi,dopo aver abbandonato i CV35, costituisce una forza addestrata ed omogenea sugli M13 dotati di un buon cannone, per l'anno, da 47mm. Il carro, pur con i suoi limiti, puo' competere con l'avversario e l' Ariete lo dimostra conseguendo un successo tattico a BirElGobi contro i Crusader inglesi ma anche in questo caso il carro, sottopotenziato motoristicamene, non puo' sfruttare la vittoria quando i mezzi nemici, piu' veloci, si ritirano.
  'A quell'ora parve agli Inglesi di aver vinto. Il presidio di Bir el Gobi, formato da poche compagnie di soldati gallina, era tagliato fuori, in breve avrebbero spezzato la cerchia che assediava Tobruk. Ma proprio allora un inatteso sinistro spettacolo si scopri' ai loro occhi. Un chilometro e mezzo piu' a Nord, ordinate e compatte, scintillavano al sole del deserto le cento torrette lunate degli M13.... Le sorti rimasero per due ore indecise... Poi dal corpo della formazione italiana si videro partire due braccia a tenaglia, come quelle di un granchio... Allora la massa nemica sbando', riflui' disordinatamente... Non tutto cio' che avvenne ricordo... A destra un carro inglese e' attaccato dai nostri, il comandante la batteria lo insegue, furioso, sulla 1100... Il motociclista corre verso di me gridando cose che non capisco, ho nei timpani il grido trionfante di un capopezzo: Ne ho preso un altro, un ferito mi guarda, angosciato... Alle cinque non piu' un fischio di proiettile, cosi' calava il giorno in cui l'Ariete era nata.'
Da DIARIO DI UN COMBATTENTE NELL'AFRICA SETTENTRIONALE di OSCAR PISCICELLI TAEGGI



  WIP






CRUSADER I      7'HUSSARS       7'BRIGATA       7'DIVISIONE CORAZZATA
Il Crusader e' un carro molto veloce ma inaffidabile meccanicamente, l'armamento e' il solito 2 pdr (40mm), la corazzatura spaziata e poligonale. Il mezzo alimentato a benzina, se colpito, e' soggetto ad incendio cosa che non capita a piu' lenti M13 perche' alimentati a gasolio. Qui il carro e' abbandonato nel deserto, si nota la penetrazione della torretta frontalmente sotto lo scudo.
 'Il primo carro armato nemico che ho visto incendiato lo avevo sulla destra. Ricevette un colpo al motore e subito prese fuoco avvolgendosi di fumo azzurro, si apri' uno sportello ma nessuno ne usci'...'
Da FRONTE D'AFRICA, C'ERO ANCH'IO Ten. ENRICO SERRA VIII Battaglione 132' Carri Ariete









CRUSADER II      COUNTY OF LONDON YEONMARY       22'BRIGATA      7'DIVISIONE CORAZZATA
Per migliorarne l'efficienza, gli Inglesi potenziano la corazzatura frontale dello scudo ed eliminano la torretta con la mitragliatrice ausiliaria perche' poco utile in campo aperto. I marchi bianco-rosso-bianco sono tipici dell'operazione Crusader.
...Dal comando di battaglione giunse l'ordine 'MOTORIIII'... ancor oggi mi viene la pelle d'oca, ogni uomo degno di tale nome, credo che quando vede la morte vicina abbia paura, per non averne occorre essere pazzi od incoscienti. Alzai le braccia e le allungai in direzione del nemico, in un attimo tutti i portelli chiusi ed avanti in prima ridotta 'In bocca al lupo, ragazzi!'...
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO Ten. R.Rosselli  VIII Battaglione 132' Ariete









STUART LIGHT TANK          B SQUADRON         8'KING'S ROYAL IRISH HUSSARS      4'BRIGATA     XXX CORPO
Il primo carro di produzione americana fornito ai Britannici e' un carro leggero per corazzatura e armamento ma veloce e  meccanicamente molto affidabile, tanto che viene soprannominato HONEY dai carristi.
La suddivisione, tutta Inglese, fra carri veloci (CRUISER) e carri da fanteria lenti (MATILDA) causa una disomogeneita' nelle tattiche fino a che non e' abolita da Montgomery che ad ElAlamein potra' disporre di un carro tuttofare come lo Sherman.
 'Il primo ordine e' Pilota avanti!'... il cannoniere fa del suo meglio per inquadrare il nemico durante il movimento... poi 'Pilota alt!'... non appena il carro e' fermo e il nemico sulla linea di mira il cannoniere apre il fuoco senza ulteriori ordini... lo sparo e' il segnale per il pilota a riprendere il movimento... quattro secondi fra stop e ripartenza...se il carro resta in movimento forse si puo' salvare...
By BRAZEN CHARIOTS     BOB CRISP    3th RTR Leader








SEMICINGOLATO SDKFZ10  DA 1 TON    CON PEZZO PAK 50MM
Occorre sottolineare come i cannoni anticarro da 50mm siano usati in modo molto aggressivo, affiancandosi ai carri in battaglia e causando piu' perdite dei carri stessi negli scontri ravvicinati potendo sfruttare la maggior potenza del 50mm lungo rispetto al corto. I panzerjager sono perfettamente addestrati ma occorre comunque coraggio per combattere senza corazzatura in mezzo ad una battaglia manovrata di carri.
 'Ed ecco i Tedeschi in azione: Li vedo puntare a gran velocita' verso i carri nemici, poi, a distanza di tiro utile, con rapido dietro-front, si fermano, gli uomini balzano a terra , staccano il pezzo, divaricano le code, sparano quattro o cinque colpi, riattaccano il pezzo e si spostano in altra zona ove ripetono il tutto. E' gente che ci sa fare, vedo i carri inglesi fumare, equipaggi rovesciarsi dalle torrette in fiamme...'  
Da GUERRA DEI CORAZZATI IN AFRICA SETTENTRIONALE  di ARMANDO LUCIANO








CANNONE ANTICARRO/ANTIAEREO 88 MM FLAK18
Spesso decisivo e'  l'uso anticarro dell'88mm in dotazione sia alle divisione dell'esercito che a quella di aviazione presente in Africa. Lo stesso carro Matilda, pesantemente corazzato, non puo' resistergli e gli inglesi considerano sleale,  'unfair', il suo utilizzo controcarri. L'88, anche se facilmente individuabile per mole e fumo prodotto dal tiro,  e' difficilmente battuto dai cannoni dei carri per mancanza di gittata e perche' questi ultimi non sono dotati di munizionamento esplosivo, almeno fino alla comparsa degli Sherman.
Il FLAK 18 ha un carrello unidirezionale da dove, in caso di emergenza, puo' anche far fuoco. I serventi sono pero' addestrati allo sgancio e alla messa sulle crociere in pochissimo tempo. 
 'In un lampo la batteria tedesca da 88 mise le crociere a terra, sparo' una prima salva a tergo della formazione aerea avversaria, dopo un tempo che parve lunghissimo una seconda salva davanti agli aerei i quali proseguirono tranquilli senza modificare quota ne' rotta. Altro intervallo e, quando mi parvero fuori tiro, parti' la terza salva che esplose in mezzo alla formazione. Due Bristol-Blenheim precipitarono. La batteria allesti' per la marcia e riparti'...'
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO  Ten.ENNIO CALABRESI  1'Articelere Eugenio di Savoia     Div.Ariete 









AUTOCANNONE 100/17      OBICE DA 100/17 SU AUTOCARRO LANCIA 3RO      RECAM
Gli Italiani montano l'obice da 100/17 sull'autocarro pesante Lancia 3RO. Con tutti i limiti della trazione a 2 ruote motrici e l' altezza da terra, la combinazione si dimostra efficace nel tiro controcarro data la potenza del proiettile. Anche in seguito, ad ElAlamein, la Folgore richiede all'artiglieria di portare il 100/17 in trincea per contrastare i carri nemici con il primo arco della traiettoria di tiro.



  WIP




AUTO HORCH CON MITRAGLIERA 20MM          LUFTWAFFE      DAK
Reparti della Luftwaffe si affiancano ai reparti Heer sia per protezione antiaerea che per tiro a terra, la 19' divisione Flak e' organicamente integrata nella 21' Panzer.
Per aumentare la mobilita' l'armamento al traino viene spesso installato a bordo con modifiche di ripiego, riutilizzando il carrello come trasporto munizioni.












BREDA 20MM SU CAMIONETTA CHEVROLET DI PREDA BELLICA    RAGGRUPPAMENTO ESPLORANTE RECAM 
Gli Italiani si ingegnano a montare la Breda 20mm ovunque, anche su mezzi di preda bellica, privilegiati per la loro mobilita' su terreno vario, cosi' lo strafing degli aerei nemici non e' piu' privo di rischi.
La croce bianca e' per identificazione aerea, cio' che non impedisce il verificarsi di diversi episodi di 'fuoco amico' con gli Stuka che picchiano sulle forze italiane. La prima batteria di autocannoni viene distrutta cosi'.








CONTROCARRO 2PDR PORTEE
I Britannici montano il loro pezzo controcarro da 2 libbre su autocarri Chevrolet per aumentarne la mobilita', il pezzo puo' essere smontato a terra ma viene preferibilmente utilizzatro da bordo anche se cio' espone i serventi a gravissimi rischi.
  Sidi Rezegh Novembre 1941 3th Royal Horse Artillery
Il nemico sparava con tutto quello che aveva a disposizione, con le mitragliatrici dei carri e della fanteria di appoggio, coi mortai, coi cannoni dei Mark IV e dell'artiglieria campale. I nostri due pezzi da 2 libbre autoportati e il Bofors antiaereo risposero come meglio potevano. I colpi del Bofors arrivavano a segno ma non sembravano provocare danni. I serventi, calmi e imperterriti, venivano abbattuti uno dopo l'altro. Uno dei cannoni venne distrutto, il Bofors fu incendiato. Tutti i serventi dell'ultimo 2Pdr furono feriti o uccisi e il conduttore, con decisione tutt'altro che illogica, comincio' a portarlo lontano dal campo di battaglia.
Il comandante ordino' a Ward Gunn : -Va' a fermare quel buono a nulla - e persino in quel momento sembro' ingiusto definire in quel modo un uomo che, morti tutti i serventi, provava a mettere in salvo il suo mezzo.
Ward corse immediatamente allo scoperto, impose al conduttore di fermarsi, insieme scaricarono i cadaveri quindi mise in azione il cannone, presto raggiunto da Bernard Pinney.
Un cagnolino correva di trincea in trincea cercando accanitamente il padrone e mostrandosi pericolosamente amico di tutti, pericolosamente perche' i suoi movimenti attiravano un grandinare di proiettili.
I due carri piu' vicini erano in fiamme ma anche l'ultimo pezzo autoportato fu incendiato, la ruota anteriore destra fu colpita e il pneumatico prese fuoco, anche due casse di munizioni cominciarono a bruciare.
Pinney riusci' a spegnere il fuoco con l'estintore, Ward, che non aveva smesso di sparare, fu colpito in fronte ed ucciso sul colpo. Pinney spinse il cadavere da parte e continuo' fino a che il cannone fu messo fuori uso, quindi condusse il mezzo lontano, senza riportare una sola scalfittura. Il giorno seguente, in una zona relativamente tranquilla, fu ucciso da un proiettile vagante.
Ward e Pinney furono proposti per la Victoria Cross che Ward ottenne, alla memoria. 

 
Sidi Rezegh  Novembre 1941  capitano Schimidt 115' reggimento panzergenadier
'ANGRIFF!'  e il colonnello si pose in testa, ritto sulla sua auto scoperta, era seguito dal maggiore e subito dopo dalla mia auto. Puntammo verso la 'barricata' nemica, dietro di noi autotrasporti di fanteria, blindati e trattori d'artiglieria, unita' antiaeree motorizzate. Guardavo davanti affascinato, i proiettili sibilavano, i difensori stavano facendo fuoco con tutti i cannoni da 25 libbre e i piccoli pezzi anticarro da 2 libbre. Proseguimmo ad un'andatura suicida, l'auto del comandante ondeggio' e si fermo' di botto, un colpo in pieno. Il colonnello cadde come un albero abbattuto ma lo superai in un baleno, davanti a me riconobbi posizioni difensive di fanteria. Un brivido di freddo mi percorse la spina dorsale vedendo forellini formarsi sul parabrezza della mia auto, il conduttore si chino' di piu' sul volante. Anche l'auto del maggiore sussulto' e si schianto' su un fianco. Poi ci fu un sobbalzo violento e improvvisamente eravamo fermi, scorsi una trincea e mi ci tuffai dentro. Il conduttore mi segui' ma prima di potersi buttare pancia a terra si irrigidi', giro' su se stesso e rimase li'.
Mi appiatii: Dove diavolo erano finiti tutti quelli che ci seguivano? Non c'era piu' nessuno!
Scoprii piu' tardi che, vedendo i loro ufficiali cadere, la truppa aveva esitato e si era ritirata ma un sottotenente ancora illeso li avrebbe poi riuniti e avrebbe ripreso l'attacco, comportamento che gli sarebbe valsa la Rittenkreuz...  Da TOBRUK di M.Carver

WIP








TRATTORE PAVESI E CANNONE DA 105/28        SEMICINGOLATO 3 TON E CANNONE 105 LEFH 18
L'artiglieria italiana e' antiquata, con pezzi definibili 'da museo' risalenti alla prima guerra mondiale.
Il 105/28 e' un pezzo con buona gittata e potenza ma mobilita' ridotta dato il peso e sopratutto si usura rapidamente nel movimento e nel tiro, il trattore Pavesi su quattro ruote motrici con avantreno e retrotreno snodati e' geniale ma progettato per sentieri di montagna, lento e chiaramente inadatto al deserto.
Il pezzo tedesco ha lo stesso impiego ma e' molto piu' mobile dato il suo sistema di sospensioni e l'efficienza fuoristrada del semicingolato.
 'Avevamo perso tre autocarri e un trattore, su una macchina erano caricati tutti i nostri viveri, le sigarette, il cognac il vino... fu percio' grande il nostro dispiacere ma quando il comandante l'artiglieria venne a sapere che era stato abbandonato anche un cannone per mancanza di automezzi, diede l'ordine di andare a recuperarlo anche se era ormai in territorio ostile... Si torno' indietro con la dovuta cautela, le macchine ancora bruciavano...'  Da L'ALLEATO di ANDREA INNOCENZI











STRADA DELL'ASSE ASSEDIO DI TOBRUK    SEMICINGOLATO da 12 TONNELLATE e KANONE 18 da 17CM 
Per l'assedio di Tobruk i tedeschi utilizzano artiglieria pesante, sia di produzione nazionale che di preda bellica francese. Il traino e' assicurato dal piu' pesante semicingolato in dotazione all'artiglieria, piu' potente del semicingolato da 8 tonnellate.
Le batterie di artiglieria d'assedio, una volta iniziato il tiro, subiscono il tiro di controbatteria da parte di Tobruk e cio' le costringe ad interromperlo prima che possano essere individuate con precisione.
Per gli assediati la vita e' dura sotto i bombardamenti d'artiglieria e gli Stuka ma gli assedianti non stano meglio, anzi dal punto di vista logistico stanno decisamente peggio.










SIDI REZEGH   SOLOTHURN CONTROCARRO 20MM     9'REGGIMENTO  BERSAGLIERI  DIVISIONE TRIESTE 
La fanteria italiana oltre al cannone controcarro 47mm 'Elefantino', ancora valido nel 41, ha in dotazione un elevato numero di pesanti fuciloni Solothurn di produzione svizzera. Purtroppo tutti i modelli di fuciloni controcarro, in tutti gli eserciti, sono ormai sorpassati e non hanno piu' alcuna utilita'.
 'La paura...Eccola la paura! Ma non quella di un attimo, al primo sibilare vicino di una pallottola...Qui e' altro: sul ponte della nave, di notte, intorno un mare ribollente di scie spumose, sopra un pazzo carosello di luci e il crepitio della contraerea... Perdio! E i miei bersaglieri? Giu' sottocoperta a perdifiato...ed eccoli li', con gli occhi bassi, appoggiati contro le paratie, accovacciati sui rotoli delle gomene. Anche per loro la paura... Eppure fra qualche mese a Sidi Rezegh alcuni avrebbero intinto col sangue le loro medaglie d'oro e tutti avrebbero fatto ben piu' del loro dovere...'  Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO sottotenente GIORGIO COSSUTTA XXVIII battaglione 9' Bersaglieri Div.Trieste



  WIP





-MORTAIO da 81 - BATTAGLIONI GIOVANI FASCISTI- BIR EL GOBI
Nonostante una travagliata gestazione con l’esercito che non li voleva, il partito che li rivoleva tutti a casa,
la milizia che li snobbava e durante la quale i 25000 giovani radunati nei quartieri della Fiera Campionaria
di Padova si erano ridotti per sfinimento a 2000, c’erano anche loro. Due sparuti battaglioni di volontari,
inquadrati da ufficiali e sottufficiali del Regio Esercito. Erano stati mandati in retrovia, a Bir El Gobi… solo
che nel deserto non era cosi’ facile distinguere una prima linea da una retrovia.
…una volta abituati alla desolata apparente uniformita’ del deserto che ci circondava, scoprimmo
che non eravamo soli. I bersaglieri ci spiavano da sopra i sacchi di sabbia che proteggevano le loro
buche e un paio di L3 erano parcheggiati in una depressione. Volti scarni incipriati di polvere, occhi
bruciati dalle veglie, ora spalancati per la sorpresa e l’incredulita’ al vedere quel che sembrava una
ciurma di ragazzini.
‘Balilla?’ adocchiavano con sospetto i nostri fez neri ‘No. Esercito. Volontari!’
‘Firmaioli?’ insorgevano, come li avesse morsi una vipera ‘Giovani Fascisti!’ ma i soldati di naja
non gradivano firmaioli e snobbavano milizia e fascisti, anche se giovani. Ora apparivano
preoccupati, come la avrebbero presa gli Inglesi a trovarli in cosi’ ambigua compagnia?
‘Che ci fate voialtri, qui?’ chiese un gigantesco caporale dei carristi ‘Come fai ad entrare dentro
quella scatoletta?’
gli replico’ irridente uno di noi indicando il carro L3.
‘Fatti miei!’ ribatte’ l’altro seccamente ‘E ho chiesto cosa siete venuti a fare’ ‘E voi?’ era intervenuto
il sergente Bartoloni, il carrista adesso lo studiava…‘Tu sergente sei dell’esercito, che ci stai a fare
con questi?’
Il sergente gli offri’ una sigaretta e l’accese ‘Vedrai! Sono bravi figlioli’
‘Non abbiamo bisogno di raccomandazioni’ se ne sbotto’ fuori un altro dei nostri, il caporale
carrista e il sergente finsero di non udirlo. ‘Hum…’ brontolo’ il primo, assaporando la prima tirata e
l’incidente si chiuse cosi’… Da MUSSOLINI’S BOYS di A.Pagin

WIP




SID REZEGH     DICEMBRE 1941      FIAT G50     352 SQ.       20'GR.       51'ST. C.T.
Il FIAT G50,  pur essendo un monoplano superiore al biplano CR42, non puo' competere con gli Hurricane ed e' presto relegato alla scorta degli Stuka o all'assalto, i piloti degli Stuka germanici apprezzano molto la tecnica di difesa ravvicinata dei FIAT contrapposta alla protezione dall'alto praticata dai BF109.
Qui il caccia risulta danneggiato in una delle incursioni del SAS  e poi volontariamente sabotato nei piani di coda a seguito della necessita' di abbandonarlo, l'effige del 51' Stormo, col gatto nero che acchiappa i sorci verdi, rimanda bombardieri 'sorci verdi'.
Occorre ricordare la definizione del tempo per l' aviazione come l'arma piu' veloce in cielo ma piu' lenta in terra, volendosi significare che la predisposizione dei servizi a terra costituisce un impedimento critico per la sua operativita'.








SIDI REZEGH       DICEMBRE 1941       MACCHI MC202        81SQ.       1'STORMO     C.T.
Verso fine anno finalmente giunge un caccia competitivo il Folgore MC202, derivato dal  MC200, ha un motore in linea AlfaRomeo Monsone (DB601 su licenza) che gli permette una velocita' di 600 Km/h con ottima manovrabilita', nulla ha da invidiare ai caccia avversari salvo l'armamento che rimane basato sulle due SAFAT da 12,7mm a bassa cadenza perche' sincronizzate con l'elica.








STUKA PICCHIATELLO        JU 87        209 SQ         102' GR.AUT.  B. a T.  
Dopo il fallimento dei progetti italiani per un aereo da bombardamento a tuffo, i Tedeschi forniscono addestramento e velivoli con cui si formano alcune squadriglie da picchiata. Lo Stuka e' un'arma molto efficace e precisa ma, data la sua vulnerabilita', solamente in un contesto di superiorita' aerea e contro bersagli  non troppo protetti.
Nella scena uno Ju 87 della 209' Sq in un campo allagato, non raramente nell'inverno libico i fortunali colpiscono localmente un campo d' aviazione rendendolo impraticabile e consentendo attacchi di sorpresa senza contrasto all'aviazione avversaria. Il tempo nebbioso e' anche concausa per la 209' Sq del suo annientamento.
'Il Comandante la 209' Sq aveva iniziato a circuitare in attesa di veder emergere i suoi 12 Picchiatelli dallo spesso strato nebbioso, aveva scorto la salita della formazione tedesca ma, degli Italiani, neanche l'ombra...quindi si era messo in rotta in coda agli Stuka germanici sperando di vedersi raggiunto dai suoi, ma nulla...dopo l'azione il comandante rientrava al campo base, anche qui nessuna notizia, eppure erano decollati per partecipare all'azione sotto il suo comando...superato il limite concesso dall'autonomia dei velivoli iniziarono frenetici scambi di messaggi radio, nessuno li aveva piu' visti... si inizio' una intensa attivita' di ricerca, senza esito...'
Da GUERRA AEREA IN AFRICA SETTENTRIONALE  1940-1941     BORGIOTTI-GORI 








EGITTO  TARDO 1941     MARTLET  F4F-3A     805' SQ. FLEET AIR ARM  
Le prime versioni del Wildcat sono ribattezzate con humor britannico Martlet (Rondone), uccello dalle zampe tozze e sgraziate. I primi sono prelevati dal lotto destinato alla Grecia e, pur assegnati alla FAA, data la mancanza di ali ripiegabili che li rende inadatti alle piccole portaerei britanniche, sono utilizzati solo con l' 805' Squadron da aereoporti costieri in Africa per protezione convogli.
A Dicembre il sottotenente Griffin, decollato da solo in ritardo per noie tecniche, intercetta 4 siluranti S79 in fase di attacco ad un convoglio e riesce ad abbatterne uno ma, colpito, a sua volta precipita in mare.



WIP



 
Data inserimento : Fri 11 Jan 2019 15:56
Categorie : 4OperazioneCrusader

Spazio personale: enrico63

Pallet e transpallet



 
Data inserimento : Sun 13 Jan 2019 20:58
Categorie : I miei Download

Spazio personale: enrico63

Maz 537G + ChMzap 9990 + IMR 1

Questo è stato il mio primo lavoro di progettazione integrale di un modello così complesso ed è durato credo almeno 3 anni.  E' stata comunque una grande soddisfazione riuscire a portarlo a termine.
E' naturalmente un paper model ed è visionabile qui











 
Data inserimento : Sun 13 Jan 2019 21:19
Categorie : Modelli di carta

Spazio personale: Sulla Sabbia

5) Gennaio-Giugno 1942 Operazione Venezia


OPERAZIONE VENEZIA     BATTAGLIA AD AIN EL GAZALA

A inizio 1942 Rommel, dopo aver ricevuto rinforzi attraverso il Mediterraneo, riprende l'iniziativa e conseguendo diversi successi tattici induce i Britannici a ripiegare fino alla linea di Ain El Gazala, da loro predisposta a protezione di Tobruk.
Le forze dell'Asse vi giungono vittoriose e col morale alto dopo aver inflitto al nemico perdite per 377 mezzi corazzati, 192 pezzi d'artiglieria, 1220 automezzi, 50 aerei e 3300 prigionieri e senza aver subito perdite significative, segue un periodo di stasi operativa, da Febbraio a Maggio.
Gli Inglesi si sono attestati sulla linea che, dalla costa, si estende a Sud fino a Bir Acheim, in pieno deserto. La difesa e' impostata con capisaldi di brigata protetti da estesi campi minati con alle spalle le forze corazzate.
I Tedeschi dispongono di 320 carri e gli Italiani 240, contro ci sono 850 Inglesi, chi sara' il primo ad attaccare?

Il piano di attacco di Rommel (operazione Venezia) scatta per primo, prevede di aggirare da Sud lo snodo di Bir Acheim per poi piegare a Nord e piombare sul retro della linea fortificata.
Nella notte del 26 Maggio tutta la massa di manovra inizia il movimento aggirante.
Tuttavia le cose prendono una brutta piega, una volta completato il movimento ed aver sbaragliato una prima imprevista resistenza delle brigate indiane, le forze corazzate dell'Asse si trovano incapsulate fra la solida linea dei capisaldi di brigata e le potenti divisioni corazzate inglesi.
Le perdite subite sono ingenti, anche a causa dell' inaspettato incontro col nuovo carro americano Grant, ma, quel che e' peggio, gli Inglesi riescono a troncare il flusso dei rifornimenti attorno a Bir Acheim.
A sera la 21' corazzata rimane con 80 carri e benzina per poche ore mentre la 15' con solo 29 carri e' praticamente immobilizzata, l'Ariete e la 90' sono isolate in mezzo al nemico che pero' non sfrutta il vantaggio e l'opportunita' di annientare l'armata di Rommel.
Apprezzata la situazione, questi riunisce le sue forze disponendole 'ad istrice',  facendo massa con l'artiglieria, e respinge gli attacchi con un formidabile schermo controcarro.
Finalmente la divisione Trieste, che non e' riuscita a seguire l'armata nel movimento aggirante, si apre frontalmente e sanguinosamente la strada attraverso i campi minati e riesce ad proteggere uno stetto corridoio ove passano i primi rifornimenti. Rommel puo' quindi intrappolare la 150' brigata nel 'Calderone' con due cerchi concentrici di forze, uno rivolto all'interno l'altro a protezione esterna, riuscendo a liquidarla e sgombrare da questa minaccia il suo vitale flusso logistico.
Riacquistata liberta' di manovra, Rommel affronta le forze nemiche in numerosi scontri ove gli Inglesi, pur superiori di numero, mancano ancora di coordinamento, subiscono perdite elevate ed infine cedono.
Viene dapprima presa Bir Acheim alle forze della France Libre quindi cade l'ultimo nodo difensivo di Knightbridge presidiato dalla brigata Guardie.
Il 15 Giugno Rommel resta padrone del campo di battaglia avendo annientato le forze corazzate avversarie ma avendo anche subito perdite importanti che hanno indebolito la sua armata.

-SONDERKOMMANDO BLAICH – OASI di HON
Nel Gennaio 1942 il Sonderkommando Blaich effettua una incursione aerea su Fort Lamy in Ciad, base logistica della Francia Libera.
Dopo una furiosa tempesta di sabbia, l’ Hauptmann Theo Blaich, controllato lo stato del suo insabbiato Taifun, legge avidamente la Berliner Zeitung con il resoconto della sua recente impresa che viene descritta con toni epici dal corrispondente di guerra Fritz Dettmann, membro esso stesso dell’equipaggio, azione coronata da successo per il rotto della cuffia. Dopo essere decollati, carichi di bombe e carburante, da una pista di fortuna al confine Sud della Libia con il loro HE111, hanno perso la rotta a causa dei venti contrari. Per trovare il loro obiettivo hanno dovuto sorvolare il tortuoso corso di un fiume sapendo che non sarebbero potuti tornare al campo base per il troppo carburante consumato. Giunti in vista del lago su cui sorge Fort Lamy hanno velocemente sganciato le bombe sui depositi di benzina lasciandoli in fiamme ma, rientrando, sono stati costretti ad un atterraggio in pieno deserto prima dell’esaurimento del carburante. Erano ormai privi d’ acqua quando i loro deboli segnali radio sono stati captati da una stazione ricevente sulla costa libica. Un Ghibli della Regia li ha individuati e uno JU52 ha recato il rifornimento necessario al rientro. ‘Certo, un solo bombardiere non e’ che abbia fatto grandi sconquassi ma sicuramente l’equipaggio sara’ decorato con la croce di guerra o almeno con una medaglietta italiana’, pensa Blaich. Ironicamente l’azione verra’ considerata utile solo per il suo aspetto propagandistico e verra’ decorato il solo Dettmann, il corrispondente di guerra.

WIP

-PROFONDO SAHARA -SONDERKOMMANDO DORA e MEHARISTA
Il Sonderkommando Dora si forma senza specifici compiti di guerra guerreggiata, e’ composto da specialisti militarizzati quali geografi, geologi, cartografi, astronomi, meteorologi, esperti di strade, col compito di redigere mappe del Sahara libico con riguardo a transitabilita’ e risorse idriche. Con base l’oasi di Hon, vengono eseguite esplorazioni nel profondo Sud, nel Fezzan ad ovest di Murzuk fino al rilievo del Tibesti. Iniziativa singolare perche’, mentre i Britannici con il LRDG e il SAS effettuano escursioni nel deserto per sorvegliare le retrovie avversarie ed attaccarne gli aeroporti, i Tedeschi intraprendono questa operazione che risulta fine a se stessa. Le mappe realizzate non saranno mai utilizzate a fini tattici perche’ lontane e su direttici diverse dal teatro bellico.
Il giro fu abbastanza breve, non c’era molto da vedere ma il maggiore mi mostro’ con orgoglio tutto, come si visitasse la linea Maginot. La gente, i soldati nazionali ed arabi, apparivano tranquilli nelle loro abitazioni e nelle loro postazioni e capisaldi, maneggiando le armi con disinvoltura come si trattasse di oggetti strani messi li’ per fare figura, lucide e forbite nelle loro custodie e inattive da chissa’ quanto per non sprecare munizioni inutilmente. Dietro alla pesante gli artiglieri avevano piantato un orticello con bietole e insalata, nel campo di tiro fra due mitragliatrici Schwarzlose dell’altra guerra era steso un filo con biancheria ad asciugare, piu’ avanti era stato composto un mosaico con pietruzze ‘viva la 16’ batteria’. Alla richiesta di ‘Novita?’ il caporale aveva risposto sull’attenti con l’aria di dire una gran cosa ‘Stanotte e’ scappato un cammello ma l’hanno ripreso’ Poi le palme, il verde finalmente, i pozzi indigeni, le tende cenciose, i cammelli dall’aria ottusa che brucavano gli sterpi, quel formicolio di calma e tranquilla attivita’ che sorge nel deserto dove c’e’ l’acqua e che mi infondeva, venendo io dal turbinare violento della guerra, un turbamento strano di esistenza irreale. La sera rinfresco’ rapidamente e, sotto le stelle grosse come arance, si alzo’ un canto lento e piagnucoloso mentre si accendevano i fuochi rossastri e fulliginosi di sterco di cammello sui quali l’arabo arrostiva la schiacciata di acqua e farina e preparava il te’, condendo il tutto con una manciata di datteri. Anche di notte sentivo l’oasi vivere, palpitare, il fruscio delle palme come un respiro calmo e regolare, quanto diverso dal fragore delle esplosioni o dall’ansia di un silenzio foriero di agguati. Un’accorata tristezza mi prese al pensare che la guerra vera si avvicinava a grandi passi a quel luogo di pace sublime, lo avrei voluto dire al vecchio maggiore insabbiato, che la guerra non era piu’ quella che gli avevano fatto fare anni prima ma mi manco’ il coraggio. Tanto poi a che sarebbe servito? Laggiu’ rinforzi e carri armati non li avrebbero inviati di certo… In seguito non mi riusci’ di sapere molto perche’ la cosa non era di capitale importanza, anzi era prevista. Ci fu comunicato solo che l’oasi, dopo accanita e valorosa difesa, era caduta nelle mani del nemico. Tratto da I FALCHI DEL DESERTO di S.Flaccomio
WIP





-FREE FRENCH a BIR HACHEIM – LEGION ETRANGERE e SOIXANTEQUINZE
Bir Hacheim e’ presidiata da forze della Francia libera, legione straniera e truppe coloniali appoggiate dai 75mm, il glorioso soixante-quinze. Il caposaldo e’ circondato da campi minati. Nella notte la forza corazzata italo-tedesca si muove in massa con un ampio gancio destro per aggirare la linea fortificata nemica.
L’Ariete procedeva secondo il raggio di volta minore avendo a sinistra i Francesi trincerati in Bir Hacheim, a destra le tre divisioni tedesche e in testa lo squadrone blindato di Nizza. Improvvisamente il primo colpo esplose fra le autoblindo come una lampadina che si fulmina, erano gli Indiani della III brigata, giusto di fronte e inaspettati. Dalle piazzole scavate a filo terra veniva un fuoco radente che solcava il terreno, le blindo, segnalato l’ostacolo, ripiegarono dietro ai carri. Albeggiava e tocco’ all’ VIII carri medi del capitano De Bustis attaccare. Quando furono a cento metri si trovarono sotto il tiro teso delle batterie controcarro e campali, attaccavano in quaranta carri e la meta’ venne distrutta in pochi minuti. I carri superstiti travolsero le difese e penetrarono nel caposaldo. Sorprendentemente dalle buche cominciarono ad uscire uomini bruni e barbuti con in capo l’elmetto a padella o il turbante, sorgeva il sole e quelli con le mani alzate sembrava pregassero, si arrese il loro comandante, un colonnello inglese. I bersaglieri di supporto tardavano ad arrivare, la situazione era ambigua e confusa, fu allora che il tenente colonnello Prestisimone, col suo IX medi e una compagnia del X, decise di proseguire e, incontrata un’altra linea di resistenza, ordino’ ‘testa sotto e avanti’ senza rendersi conto che si trattava del caposaldo francese. Incappo’ nei giardini del diavolo, molti carri saltavano sulle mine e sotto il tiro dei 75, nel terso mattino le vampe sembravano tizzoni che si sbriciolassero in faville contro le grevi corazze. Salto’ anche Prestisimone e, bevuto un sorso di grappa, sali’ su un altro carro ma, saltato anche questo su una mina, bevuto un altro sorso, esasperato si isso’ sulla prua di un terzo. I piloti lo scorgevano dagli iposcopi che incitava indicando la direzione di attacco, immagini riflesse sugli spessi cristalli, e procedevano come in un mondo virtuale, almeno fino a quando un colpo violento non li riportasse alla cruda realta’. Si vide Prestisimone saltare col terzo carro, era ormai giunto quasi all’interno del caposaldo ma dietro la maggior parte dei carri era in fiamme, l’assalto era stato respinto. Fu, questa carica disperata, un errore? E se lo fu, quella contro gli Indiani che fu? La guerra e’ fatta di errori, anzi e’ tutta un errore, ma quel che piu’ conta e’ la fortuna e Prestisimone fu sfortunato, i Francesi avevano avuto tutto il tempo di stendere ampi campi minati, quel tempo che non avevano avuto gli Indiani.
Da FERREA MOLE, FERREO CUORE di D. Campini
Le colonne nemiche hanno preso l'avvio di una carica e si avvicinano. Le nostre granate perforanti sollevano attorno ai carri zampilli di polvere ocra. Di tanto in tanto un carro e' colpito e si immobilizza, una fiammata lo avvolge. Si sviluppano diversi incendi provocando uno schermo di fumo nero e denso che si disperde lentamente verso sud. Altri carri continuano ad emergere da questo schermo opaco e avanzano malgrado il fuoco e le perdite. La carica si mantiene esattamente nella sua direttrice iniziale. Il capitano Morel, vedendoli avvicinarsi al suo posto di comando, brucia gagliardetto e documenti ma i carri sono bloccati dall'ultimo campo minato e i cannoni fanno il resto. Il loro colonnello e' fatto prigioniero, seriamente ustionato, davanti a noi 32 relitti in fiamme.
Da BIR HACHEIM di P.Koenig generale comandante








PANZER IV F1         15' PANZERDIVISION
La versione F1 del Panzer IV potenzia la corazzatura frontale a 50mm ma mantiene il cannone corto da 75 che, in combattimento,  e' inferiore al 75 lungo dei Grant. La capacita' penetrativa del suo cannone e' efficace solo a corto raggio ma, utilizzando il pezzo nel secondo arco di traiettoria con proiettili ad alto esplosivo, puo' provocare danni ingenti a maggiori distanze.
Cingoli fissati anteriormente e rulli di scorta in torretta contribuiscono ad aumentare la protezione.






PANZER III J   SPECIAL        15' PANZERDIVISION
Anche la versione J del Panzer III vede incrementata la corazza frontale a 50mm e potenziato il cannone con il L60/50mm lungo, un notevole progresso rispetto al corto e in grado di penetrare fino a 72mm a 500m, contro i precedenti 46mm, ma pochi di questi carri sono disponibili a Gazala.
Per distinguerli dalla stessa versione, prodotta pero' col cannone corto, vengono rinominati 'SPECIAL' .
Il cesto di torretta e' pitturato di rosso per riconoscimento aereo.



 




GRANT       3th ROYAL TANK REGIMENT     4th ARMOURED BRIGADE     7th ARMOURED DIVISION
Gli Americani armano i loro carri pesanti con il 75mm ma, in attesa dello Sherman, nel Grant installano l'arma lateralmente in casamatta con limitato brandeggio mentre il 37mm in torretta e' praticamente inutile.
Viene fornito agli Inglesi in buon numero e, al suo apparire, sorprende nettamente i Tedeschi che si trovano surclassati e debbono serrare le distanze e colpire manovrando sul fianco.
Lo squadrone A del 3' RTR comincia a colpire i carri nemici col 75, sorprendendoli quando ancora si considerano fuori gittata e costringendoli a farsi sotto... molti vuoti nella linea dei panzer ma vengono rapidamente colmati dalle seconde schiere... I Grant colpiscono duro pero' sono subissati dal fuoco nemico... i tiri dei panzer non penetrano ma cingoli e rulli sono spazzati via, i cannoni scossi dai continui colpi a segno sulla corazzatura...  in 15 minuti lo squadrone e'  'andato' e l' unico Grant sopravvissuto si ritira...
Da THE LEE/GRANT in BRITISH SERVICE          BRYAN PERRET       OSPREY VANGUARD N.6








STUG III AUSF D ASSAULT GUN        SONDER VERBAND 288      90' LEICHTE AFRIKA DIVISION    
I semoventi di artiglieria consentono di prolungare la vita operativa degli chassis panzer III e non sono un ripiego in quanto progettati da tempo come cannoni d'assalto per accompagnamento carri.
Rommel necessita di artiglieria semovente e controcarro ma il teatro africano e' considerato secondario non appena i Tedeschi si trovano completamente impegnati nella vasta e drenante campagna di Russia.
Solo tre mezzi di questo tipo arrivano all' Afrika Korp e partecipano agli scontri da Bir Acheim a El Alamein.








SEMOVENTE DA 75/18 e CARRO COMANDO SU SCAFI M13         DIVISIONE ARIETE
Constatata la rapida obsolescenza del carro medio M13, si provvede a realizzare sullo stesso scafo un semovente di artiglieria dotato di un ottimo pezzo da 75mm, le batterie cosi' formate sono guidate da carri comando dotati di due radio ed apparati per il controllo del tiro.
Il semovente e' pensato per appoggio artiglieristico ma l'esperienza sul campo induce a rinforzare i battaglioni carro mescolando i semoventi e carri per sfruttarne la maggiore potenza del colpo e la sagoma bassa.
Purtroppo non si vuole o non si puo' spostare tutta la produzione M13 su questi mezzi per cui i semoventi sono drammaticamente pochi quando, nel 1942, il carro M13, pur presente in notevole quantita', e' ormai irrimediabilmente inutile.
'Con i laringofoni alla gola, le cuffie d'ascolto alle orecchie, richiusi nei giacconi di cuoio, infreddoliti in quell'ora che precede il mattino, ci si prepara mentalmente e spiritualmente all'azione... i motociclisi, senza luci, guizzano nell'oscurita' che sta gia' svanendo... albeggia rapidamente, non c'e' piu' tempo per pensare, meglio cosi'...MOTORIIIII'   Da FERREA MOLE, FERREO CUORE      DINO CAMPINI









MARMON HERRINGTON MARK II         SOUTH AFRICAN ARMOURED CAR 
Queste blindo sudafricane equipaggiano anche i reggimenti di cavalleria britannici, secondo la dottrina inglese e diversamente dai Tedeschi, non hanno compiti offensivi ma solo di ricognizione.
L'enorme colonna di 10000 veicoli viene osservata ed ombreggiata dalle blindo Sudafricane che trasmettono i loro rapporti... per qualche ragione queste notizie non arrivano alla 4' brigata corazzata che si trova giusto sul cammino della Panzerarmee... lo squadrone leggero dell'  8' Ussari reagisce con prontezza e si getta sul nemico nel tentativo di guadagnare tempo per il resto del reggimento... in pochi minuti lo Stuart del maggiore Hacket e' in fiamme, pur essendo ustionato questi continua il comando su un altro carro...

Da THE LEE/GRANT in BRITISH SERVICE          BRYAN PERRET       OSPREY VANGUARD N.6



WIP

I reparti esploranti tedeschi ed Italiani sono armati con le 20mm che i Britannici non possiedono per cui, quando possibile, le loro blindo sono riarmate con cannoncini di preda bellica. A volte le blindo passano di mano e combattono sotto due bandiere.










SD.KFZ. 250/25mm HOTCHKIS  AUFKLARUNGS ABTEILUNG 33  15' PANZER
Le blindo a 4 ruote SdKfz222 in dotazione ai reparti esploranti si rivelano inadatte ai fanghi russi e alla sabbie libiche per cui nel '42 arrivano al 33' battaglione esplorante della 15' Panzer 25 semicingolati di cui 10 dotati del pezzo annticarro da 25mm Hotchkiss, pezzo francese di preda bellica. Il pezzo, ormai inutile come controcarro, si rivela utile contro le male armate blindo avversarie.






AB 41        VIII BATTAGLIONI BERSAGLIERI CORAZZATO         DIVISIONE TRIESTE

Le blindo vengono fornite alla cavalleria e ai bersaglieri, specificatamente la divisione motorizzata Trieste ha in organico un battaglione blindo di bersaglieri e un battaglione carri M13. La AB41 e' un'ottimo mezzo purche' venga utilizzato nel suo ruolo.
...Occorre congiungersi a Rommel che e' scarso di carburante, munizioni ed acqua ma la Trieste cozza contro il caposaldo inglese senza riuscire a penetrare la fascia minata, profonda e ben dissimulata...
Dal comando superiore giunge allora all' VIII battaglione bersaglieri l'ordine di avanzare senza attendere l'apertura dei varchi nei campi minati... Il magg. Bernardis raduna gli ufficiali e ne dispone l'immediata esecuzione, con parole ferme ma con gli occhi lucidi... Alla testa del suo reparto, muove verso l'obiettivo impossibile... Scoppi di mine e fuoco di artiglieria investono le blindo, è distrutto il plotone del s.ten. Castelnuovo ma si va' avanti....
Da AGGREDISCI E VINCERAI, DIVISIONE MOTORIZZATA TRIESTE      SALVATORE LOI








CANNONE 10,5 CM SK18 AL TRAINO DI UN SEMICINGOLATO SDKFZ7 DA 8 TON
L'artiglieria divisionale e di armata tedesche non eccelgono e questo cannone non fa' eccezione. Il costo e la complessita', pur nell'eleganza della linea, non compensano lo scarso peso del proietto e la gittata non eccelsa. E' migliore il corrispondente obice 15 CM SFH 18 sullo stesso carrello che, pur con meno gittata, scaglia un proietto di ben maggiore potenza.  In generale l'artiglieria campale inglese surclassa per mobilita' e potenza quella italo-tedesca. Il semicingolato e' ottimo ed e' lo stesso che traina anche l'88mm a uso controcarro e controaereo.













SDKFZ 250/3 FUNKWAGEN           SEMICINGOLATO PER OSSERVAZIONE D'ARTIGLIERIA
Dal semicingolato SdKfz10 da 1Ton si realizzano diverse versioni di semicingolato corazzato leggero ma pochi mezzi raggiungono il DAK. Questa versione per osservazione avanzata d'artiglieria e' dotata di un tetto corazzato, 2 apparati radio (uno a stelo e l'altro a ringhiera)  e un cesto posteriore per aumentare il poco spazio disponibile a bordo.








SDKFZ  251/8 KRANKENPANZERWAGEN      AMBULANZA SEMICINGOLATA CORAZZATA
Anche dal semicingolato SdKfz11 da 3Ton. si ricavano molte versioni delle quali vediamo l'ambulanza corazzata per il soccorso in pieno campo di battaglia. Il mezzo non e' armato e presenta vistose croci rosse ma cio' non e' sempre garanzia di salvaguardia.
Nonostante l'asserita FAIR DESERT WAR, si verificano diversi episodi in cui non si rispettano le convenzioni riguardo i prigionieri e la Crocerossa.
'...Mi vengono addosso tre Australiani, sparo con la pistola, colpisco uno dei tre in faccia, gli vola via l'elmetto, il suo compagno mi centra con una fucilata al petto, sono a terra, stordito... gli Australiani, forse ubriachi, finiscono i bersaglieri a baionettate... mi si lancia addosso un energumeno con la baionetta alzata, lo guardo negli occhi, da terra, lo fermo per un attimo... poi carica il fucile e spara, perdo i sensi...'
Da 'Fronte d'Africa: C'ero anch'io'     Sottotenente Domenico Raspini     5' Reggimenzo Bersaglieri 








SDKFZ 223 KLEINER PANZERFUNKWAGEN           BLINDO RADIO   
L'equipaggio di quattro uomini di questa blindo-radio opera in uno spazio ristretto e scomodo ma i collegamenti radio sono vitali per la reattivita' e flessibilita' delle tattiche utilizzate dai Tedeschi. La possibilira' di comunicare in movimento e con una protezione corazzata e' impagabile. A volte un ufficiale della Luftwaffe a bordo consente il coordinamento con gli stormi Stuka. Gli Italiani debbono invece sostare per operare sulle loro radio a lunga portata.




 

 

BF 110 E3 TROP  14' STORMO RECON e OPEL BLITZ TANKWAGEN
Dopo aver palesato la sua inferiorita' come caccia durante la Battaglia di Inghilterra, il BF110 viene relegato a ruoli di caccia bombardiere e ricognizione e solo successivamente assurgera' a nuova vita come caccia notturno.
Qui e' rappresentato del 14' stormo da ricognizione con mimetica di circostanza, nocciola italiano sopra i verdi originali.
RAUCHEN VERBOTEN... Pero' io ho bisogno di fumare, mama' ha scritto che la Gestapo ha portato via il nonno... certo all'osteria sparlava del nostro amato fuhrer e della guerra ma e' solo un vecchio scemo, eroe nella prima e poi non faceva del male a nessuno... come hanno potuto, schweine!!!





  WIP


-CACCIA CURTISS KITTYHAWK- CLIVE CALDWELL 112' SQD. RAF - LIBIA 1942
Nonostante sia il Tomahawk che il Kittyhawk siano considerati inferiori al BF109E ed F, nelle mani di un pilota esperto l’esito dello scontro e’ indeterminabile. Clive Caldwell, soprannominato ‘killer’ per la orrenda pratica di mitragliare i piloti avversari quando si lanciavano col paracadute, ne e’ la dimostrazione. Nell’agosto ’41. mentre vola da solo verso la base col suo Tomahawk, viene attaccato simultaneamente da due BF109E, uno e’ pilotato daun famoso asso tedesco, tenente W.Schroer. Caldwell subisce tre ferite da schegge, il suo aereo e’ colpito da piu’ di 100 proiettili da 7.92 mm e 5 colpi da 20 mm, ma riesce ad abbattere il gregario di Schröer e ne danneggia l ‘8 nero’, forzandolo a disimpegnarsi.
Nel febbraio ‘42, al comando di una formazione di 11 Kittyhawk sul suo GAY-AK772, avvista uno stormo di Bf 109F che vola circa 2000 piedi piu’ in alto. Subito Caldwell imposta una picchiata per prendere velocita’, quindi spinge il suo aereo in una cabrata verticale. Col P-40 "appeso all’ elica" spara una raffica all’ultimo BF109, pilotato dall’experten tenente H.Stahlschmidt il cui velivolo si scuote come un tappeto sbattuto prima di rovesciarsi fuori controllo. Caldwell risultera’ l’asso con piu’ abbattimenti su P40 e con piu’ abbattimenti in Africa.


WIP





-BOMBARDIERE BOSTON III    12'SQD  3'WING  SAAF - LIBIA 1942

Due squadroni (12' e 24') con equipaggi della SouthAfricanAirForce sono i primi ad essere dotati del nuovo e veloce bombardiere medio dagli USA.

Sabato 21 Marzo 1942 Come diversione in appoggio al convoglio per Malta, l’ordine per il 3’Wing della SAAF e’ di effettuare raid sui campi di volo di Martuba e Tmini e ancora piu’ a Ovest. Nel primo raid quattro Boston, guidati dal ten. Col. Mossop arrivano su Barce dal mare e, in una coltre di nubi, sganciano distruggendo un BR20 quindi, liberatisi delle nuvole costiere, filano via a bassa quota sul deserto. Sanno che e’ la tattica di fuga migliore perche’ Jerry scende raramente di quota e, se lo fa, si limita ad un solo passaggio, verranno disillusi perche’ quella mattina una sezione di BF109, pilotati dai ten. Korner e Von Lieres, e’ gia’ in volo per una missione di interdizione. Sono appena passate le 8 quando Mossop chiede all’osservatore ‘What time we would be back for breakfast?’ ‘Thirteen minutes after nine’ e’ la risposta quando… ‘Enemy fighters at 200 feets’ il Flt Sgt Van Eyssen e’ il primo a dare l’allarme. I Boston volano a 250 Mph, molto bassi di quota e in formazione, cosi’ che non e’ possibile alcuna azione evasiva, le mitragliere di coda aprono il fuoco immediatamente. I caccia tedeschi questa volta mantengono un attacco continuato sui Boston, il capt. Verster, da soli 11 giorni al fronte e al suo primo volo operativo, ha un motore in fiamme e il mitragliere di coda ucciso. In un secondo passaggio anche l’altro motore e’ colpito: ‘I decided to put down the machine as soon as possible and landed at about 150 mph. Parts of the control had already been shot away and were beginning to feel sloopy in my hands but by good luck I pulled off a smooth landing’. Verster e’ ferito gravemente alla spalla dal Bf109 che torna a mitragliare il Boston a terra. Intanto anche il Boston di Mossop e’ colpito, con la coda a pezzi e il fumo della cordite in fusoliera, Mossop stesso e VanEyssen sono colpiti alle gambe mentre il mitragliere di coda e’ in stato di shock. Allora Mossop tira giu’ l’aereo violentemente al suolo. Il resto dell’equipaggio riesce ad abbandonare la carlinga, Mossop con le gambe spezzate no, il caccia tedesco fa un altro passaggio e lo colpisce ancora perforando il seggiolino del pilota. Infine i caccia se ne vanno e Mossop viene portato al sicuro. Seguiranno giornate di inedia, con poca acqua sotto il sole del deserto, nelle quali qualcuno andra’ a piedi a cercare aiuto finche’ un Lysander non atterrera’ vicino ai relitti e portera’ in salvo quelli gravemente feriti. Il miglior apprezzamento sul colonnello Mossop che ha salvato l’equipaggio con un atterraggio di emergenza verra’ da un membro del suo equipaggio: ‘The old man is a hell of a stout fellow’, il vecchio ha solo 30 anni! Nell’altro campo, l’abbattimento guadagnato dal ten. Korner risulta il 1000’ del I/JG 27 e viene festeggiato fra boccali di birra.



WIP






 
Data inserimento : Sat 23 Feb 2019 17:35
Categorie : 5OperazioneVenezia

Spazio personale: Sulla Sabbia

6) 15/30 Giugno 1942 IL MIRAGGIO DEL NILO



TOBRUK > MARSA MATRUH > FUKA:  IL MIRAGGIO DEL NILO

Dopo la netta sconfitta subita, l'8' armata britannica crolla. Tobruk e' presidiata dai Sudafricani che non reggono l'urto dei guastatori italiani e dei pionieri tedeschi. L'anno passato la piazzaforte ha resistito a 8 mesi d' assedio, ora si arrende in 24 ore procurando 33000 prigionieri ma sopratutto 2000 automezzi, 30 carri armati, 5000 tonnellate di viveri, 2000 tonnellate di benzina, grandi quantita' di munizioni e altro materiale.
...Innanzi, a 50 metri, vi e' un grosso serbatoio d'acqua sopraelevato. Sparando l'occupiamo con la mitragliatrice mentre gli Inglesi ci tirano addosso. Acqua da tutte le parti: sdraiati a terra i miei soldati ed io beviamo da tutti i rivoli che scendono in bocca, sul viso, sui vestiti. Non si pensa piu' al pericolo, forse siamo ubriachi d'acqua... Sapremo poi che combattevamo contro l'unico battaglione scozzese e che il loro comandante, chiamate per radio le altre postazioni, gia' messe a tacere, ha accettato la resa dopo aver inveito contro gli Inglesi chiamandoli 'vigliacchi'... Alle prime luci, con la bandiera bianca innanzi, incolonnati con una cornamusa, sfilano gli scozzesi, col mio plotone saluto...
Da FRONTE D'AFRICA C'ERO ANCH'IO  Ten.G.Salinardi 65' Fanteria Motorizzata Div. Trieste

Rommel decide di proseguire l'offensiva senza indugio, fidando nel tracollo morale avversario e nei rifornimenti predati. Saltando la via gerarchica, convince Hitler a dargli carta bianca posticipando lo sbarco a Malta,  e insegue il 'Miraggio del Nilo'.
Giunge a Marsa Matruh con un velo di truppe che pero' hanno ancora una volta la meglio sui demoralizzati avversari, catturando 6000 prigionieri e molto altro materiale, non si puo' pero'  impedire al grosso il ripiegamento verso Est.
Nell'inseguimento si supera anche Fuka... e via verso Alessandria, il delta del Nilo, le piramidi...

N.B. Citazioni a seguire in grassetto da 'ALAMEIN' di Paolo Caccia Dominioni



21/6/1942   TOBRUK        31' GUASTATORI DEL GENIO
La mattina alle 8, dopo l’apertura dei varchi nei campi minati, sui fossi anticarro e tra i reticolati, sono stati espugnati, per primi, i fortini 48, 49, 50,51 e 53. La relazione ufficiale subito telegrafata a Roma e a Berlino recita testualmente : ‘ Primi ad irrompere sui fortini di prima linea sono i guastatori italiani del genio, 31’ battaglione, seguiti dalle unita’ corazzate tedesche e dalla fanteria.’ Propaganda o meno, la medaglia d’oro al caporalmaggiore guastatore Leccis, primo fra i reticolati, e’ guadagnata a caro prezzo, alla memoria.
wip





21/6/1942   TOBRUK        SDKFZ 263       BLINDO-RADIO PESANTE
La SdKfz 263, un blindato per le comunicazioni radio,  sta impegnando un dei varchi aperti dai pioneri d'assalto nelle trincee anticarro attorno a Tobruk.
Tutto e' successo molto in fretta, in poche ore sono state riconquistate le fortificazioni, transitando sui passaggi improvvisati dai genieri si penetra la cinta.... La piazzaforte, immenso cadavere che scotta e sussulta ancora, e' tutta macerie e ferraglia... Alte colonne di fumo nero si levano in cielo, le retroguardie hanno incendiato i depositi di carburante ma gli inseguitori domano le fiamme e salvano il salvabile... Il rifornimento per almeno 10 giorni e' assicurato.








21/6/1942   TOBRUK    SDKFZ 250/3 SEMICINGOLATO-RADIO COMANDO    HQ PANZERARMEE AFRIKA
Il semicingolato leggero corazzato usato da Rommel in prima linea porta il nome 'GREIF' (Grifone) ed e' dotato di apparati radio per mantenere sempre in contatto il comando con l'armata.
Rommel vuole vedere Tobruk, troppo e' durata la sua curiosita', quindici mesi di lotta furibonda e la cittadina non era visibile, insaccata fra le alte scogliere. Si spinge avanti col suo Kampfstaffel corazzato, una specie di guardia pretoriana. La rada e' una pennellata di cobalto, alcune navi, sorprese alla fonda, salpano le ancore e cercano di prendere il largo, Rommel ha con se' qualche pezzo antiaereo, una dopo l'altra, sei navi colano a picco in mezzo al porto... Piu' in la' la sagoma del Regio Incrociatore San Giorgio, spezzata in due neri tronconi, e' orlata di schiuma bianca sotto l'impeto delle onde lunghe... 





22/6/1942  TOBRUK     KFZ11 HORCH CABRIO     HQ PANZERARMEE AFRIKA

...E' crollato di schianto un altro fabbricato che trascina con se il relitto di un automezzo ma restano ritte e solide le mura del nostro comando marina e il bell'intonaco bianco ha raccolto i graffiti di guerrieri di ogni razza, tranne i Tedeschi che sono nuovi a Tobruk. Tra due stilizzazioni erotiche di carattere internazionale campeggia una scritta di indubbia nazionalita' : -Un di' il caprone, fuggito via dal gregge, pianto' le corna nel culo di chi legge-  - Oh Lord God, have mercy on us-  Sta invece scritto nella sdrucita bibbia inglese raccolta a terra- ... Pieta' di noi, risparmiaci dal caprone! 









22/6/1942  TOBRUK        PANZER IIIJ

Questo PANZER IIIJ e' ancora dotato del 50mm a canna corta, ormai superato, ma gia' adotta la corazzatura frontale distanziata, e' un esempio di come la produzione fosse senza soluzioni di continuita' fra le varie versioni.
Il retro del carro e' sovraccarico di materiale predato nei magazzini della sussistenza inglese a Tobruk.
Villaggi interi di magazzini, alte piramidi di birra in lattina, sacchi di farina bianca, sigarette, tabacco, uniformi di tela kaki, e marmellate, scatolame, whisky... Scarpe di pelle scamosciata e suole in para... Un sergente del 132' Ariete, arrivato in tempo, dice:  'Con queste, se porto la pelle a casa, mi scelgo la morosa che voglio io, non quella che mi tocca'...  I primi che arrivano arraffano tutto il possibile, sovraccaricando carri e camion, ma ora le sentinelle sono raddoppiate e sono prussiani dalla fucilata facile...









22/6/1942  TOBRUK        SDKFZ 251/3 AUSF.B          COMANDO 90' LEICHTE DIVISION
Il semicingolato pesante corazzato e' dotato di ben tre apparati radio con antenne a telaio, stelo e telescopica, quest'ultima puo' essere eretta per un migliore collegamento. La famosa macchina ENIGMA e' in dotazione ai comandi che ripongono la massima fiducia in questo sistema cifrante, in realta' decodificato dagli Inglesi. 
La gran notizia dilaga fra l'entusiasmo:  Si va avanti senza perdere tempo... Vengono diramati gli ordini operativi che si intrecciano nell'etere scendendo giu' per la catena di comando... Ci si butti avanti a rotta di collo,  ignorando la spossatezza e lo scheletrimento di reparti che combattono da ventiquattro giorni...  Avanti prima che gli Inglesi si possano riprendere...








25/6/1942   A EST DI TOBRUK    SDKFZ 232 (FU) BLINDO PESANTE 8RUOTE     
Questa blindo a 8 ruote e' armata con un cannoncino da 20mm e una mitragliatrice da 7,92mm,  e' dotata di un' antenna a telaio per le comunicazioni radio. Le sue prestazioni sono nettamente superiori al SdKfz 222 a quattro ruote  ma inferiori a quelle dei semicingolati nel fuori strada accidentato. Come sempre, i due reparti esploranti tedeschi,  3' e 33',  sono partiti in testa: hanno armi e veicoli efficienti con equipaggi che considerano il deserto una Selva Nera un po' spelacchiata, ogni tanto rallentano per non lasciare troppo dietro il grosso che arranca, rastrellando i resti dell' 8' Armata. I veicoli catturati sono l'85% del totale e gli uomini si sono rivestiti a nuovo con il kaki inglese... Si infilano nelle retroguardie nemiche e dopo un po' si rivelano a suon di mitraglia ingrossando le file dei prigionieri...






28/06/1942 MARSA MATRUH -CARRO VICKERS MEDIUM MK** -
Questo dinosauro d’altri tempi, abbandonato, rappresenta la temporanea disfatta dell’8’ armata che si ritira
anche da Marsa Matruh senza opporre una convinta resistenza.
Marsa Matruh e’ accerchiata, se si puo’ dire cosi’, perche’ la Trento, la Brescia e la Pavia, con poche
artiglierie e la striminzita Littorio, formano una rete, rada e discontinua, di pochi battaglioni rachitici
per investire una piazzaforte irta di campi minati e difese permanenti, con uno sviluppo di oltre 22
chilometri, mentre i Tedeschi tengono a bada piu’ a Sud una forza corazzata ancora imponente ma
che rinuncia a combattere. Sfuggono agevolmente, attraverso i vuoti e col favore del buio, interi
reparti della X brigata indiana. L’indomani, entrano nella citta’ espugnata, come una raffica di vento,
i bersaglieri del colonnello Scirocco. I prigionieri sono solo 6500, avrebbero potuto essere il triplo,
peccato. Ma l’orrore e la monotonia del deserto finora percorso si risolvono in stupore abbagliato
non appena, improvvisamente, arrivando sul ciglio dell’alto gradino roccioso, si apre alla vista la
scena incantevole della rada, del mare blu cobalto, della spiaggia con dune come di neve e si
percepisce il soffio della brezza marina. Da ALAMEIN di P.C.Dominioni

WIP




30/6/1942   FUKA    FIAT 1100 MIMETICA
La 'mimetica'  e' la jeep o la kubelwagen italiana, a due ruote motrici. Per il teatro africano usualmente e' mimetizzata color sabbia ma non e' raro vedere esemplari ancora con la colorazione mimetica del teatro europeo in due toni di verde.
Ora tutti puntano su Fuka, dove l'acquedotto da Alessandria, una potente tubazione da 8 pollici, butta acqua dolce, fresca, eccellente. Presto! Presto, bisogna rifornirsi prima che gli Inglesi se ne accorgano e chiudano il rubinetto a monte e prima che i crucchi... Ecco che arriva un gigantesco sergente bavarese per disciplinare la distribuzione, taccuino alla mano...  A lui dovranno obbedire tutti, anche i colonnelli prussiani, anche i generali piemontesi...





01/07/1942 ALAMEIN -BLINDO CINGOLATO SDKFZ 254 SAURER BEOBACHTUNGSPANZER-
Questo raro veicolo di origine austriaca, usato come osservatorio avanzato di artiglieria, e' dotato di un
complesso ma fragile meccanismo per alzare o abbassare le ruote cosi' da permettere la marcia su
pneumatici o su cingoli.
Si giunge ad Alamein ma la battaglia inasprisce. Al tiro di moltissime batterie, evidentemente in
posizione da tempo, si aggiunge l’incessante bombardamento da cielo e mare. Rommel si rende
conto che questo e’ un osso duro. Forse l’altro ieri, forse ancora ieri mattina avrebbe potuto andare
oltre, verso Alessandria, trascurando Alamein che sarebbe poi crollata da sola. Forse il momento
buono e’ passato. Scrive alla moglie ‘La resistenza e’ troppo grande e la nostra forza e’ esausta’.
Da ALAMEIN di P.C.Dominioni






-CACCIABOMBARDIERE JUNKER JU87 R2 STUKA- 6' STUKAGESWADER/2 IMMELMANN
Lo Stuka e' molto preciso nel bombardamento e, nell’assalto a Tobruk, viene ancora una volta utilizzato come artiglieria volante contro fortini, reticolati e campi minati per aprire un varco ai pionieri e ai carri. Le ondate in picchiata hanno buon gioco perche’ la RAF si e’ ritirata in Egitto altrimenti… come racconta l’asso australiano Clive Caldwell con 5 centri al suo attivo in una sola missione:
Ricevo un avviso radio che una vasta formazione nemica si sta avvicinando da nord-ovest. Lo Squadrone N.250 si mette in linea dietro di me e quando lo Squadrone N.112 ingaggia i caccia nemici di scorta, attacchiamo gli JU dalla tre quarti posteriore. A 300 iarde sparo con tutte le armi contro il leader di una delle tre sezioni arretrate, con un angolo di deflessione minimo, e colpisco il n.2 e il n.3, uno dei quali prende fuoco immediatamente, l'altro va giù fumando e va in fiamme dopo aver perso circa 1000 piedi. Poi stringo sul capo della sezione posteriore, da sotto e da dietro, aprendo il fuoco a distanza molto ravvicinata. L'aereo nemico si capovolge e precipita rapidamente, apro allora il fuoco su un altro Ju 87 di nuovo molto vicino, il nemico esplode e si schianta. Sono ancora in grado di tornare su sotto la pancia di uno dei velivoli arretrati, trattenendo la raffica fino a colpo sicuro. Il nemico si incendia e picchia giu’ fino a terra.
WIP







 
Data inserimento : Mon 4 Mar 2019 12:56
Categorie : 6MiraggioDelNilo

<< Precedente Successivo >>