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Giusto per non perdere la mano con gli aerei, dichiaro subito il mio prossimo kit. Ancora un classico, visto che faccio pochi aerei e' naturale, oltretutto limitati al mio teatro operativo... eccolo: immagine inclusa ai soli fini di discussione modellistica
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Si apre la scatola, un ITALERI 1/48! Non faccio il Picchiatello perche' gia' fatto secoli fa' ( era in positivo con rivettatura da M13 ) e presente in capitolo 4 del mio Battaglie nel Deserto A presto col cockpit
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Fatto il cockpit, invecchiato e lumeggiato il giusto (senza ammattircisi dentro) e chiusa la fusoliera. Intelligente la scomposizione che aiuta l'ottimo fit, brava Italeri, c'e' solo un po' di gap fra cruscotto e cofan ma e' interno e si aggiusta. Alla prossima...
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Si procede, ora dovro' decidere la scomposizione cofanatura per il motore parzialmente a vista... Per il visore ventrale, che ho menzionato in altri post, vedo che e' un elemento prismatico per cui forse consentiva la visibilita' anche con bomba ventrale. Non so perche' non c'e' una corrispondente finestra nel pavimento della carlinga, forse un sistema di periscopi rimandava la visione al cockpit o la riproduzione non e' accurata, boh?
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Come non detto, l'aggeggio altro non e' che il sistema per fissare la bomba ventrale. Il mio ricordo di una sfinestratura ventrale per controllare il raggiungimento di un traguardo sull'obbiettivo e quindi iniziare la picchiata e' evidentemente fallace. Forse si riferiva ad un altro velivolo, in ogni caso, guardando varia documentazione e disegni tecnici, non ve ne e' traccia. Ciao
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Lo Stuka procede ma ha bisogno di manutenzione e rifornimento per cui lo affianchero' ad una autocisterna in un piccolo diorama... Ho gia' visto che realizzare l'autocisterna sara' piu' complicato del velivolo ma, come noto, quest'ultima mi perdonera' tutti gli errori di costruzione e verniciatura, l'aereo no!
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Lamb innanzitutto complimenti per i capitoli sulla guerra nel deserto, sono molto belli. Se per caso ti capita di leggere " il pilota di ferro" di Rudel, il quale è stato appunto un pilota di stuka, diceva che il pavimento del cockpit aveva una finestra, tra le gambe del pilota, la quale serviva a vedere il bersaglio. Dopo che lo stesso era scomparso dalla vista, sì contava fino a 6 e si rovesciava il veivolo per iniziare la picchiata d'attacco. Complimenti ancora per i lavori. Cordiali saluti Alvise
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GRANDE GRANDE GRANDE Alvise... pensavo di essere rincitrullito con questo mio ricordo... invece ho letto quella biografia a 20 anni (SOB) e qualcosa era rimasto in un recesso della mia scatoletta...