| Alla recente prima edizione dell'Euromodels di Novegro sono riuscito a "mettere le zampe" su una novità assolutamente appetibile per tutti gli appassionati di mezzi italiani della Seconda guerra Mondiale, e non solo per loro: il semovente da 75/34 su scafo M42 della Brach Model. |
Non mi dilungo a parlare del masterista, ben noto a chi "bazzica" la 1/35 e vengo al kit.
Già kit, perchè aprendo la confezione di cartoncino,e verificandone il contenuto, si potrebbe fare la battuta che la principale differenza con un kit in plastica sta... nella mancanza delle stampate di sprue!!!
I pezzi sono contenuti un tre buste di plastica e la scomposizione non è quella tipica dei modelli in resina con, ad esempio, lo scafo o il treno di rotolamento in un pezzo unico (stile Modeltrans, per intenderci..) ma sembra piuttosto quella di un kit in plastica, con le fiancate separate dal fondo dello scafo e dalla sovrastruttura e casamatta, il tutto in una finissima resina grigia che, almeno nella mia confezione, sembra priva di ogni ritiro o svergolamento. La casamatta è corretta, cioè diversa da quella del 75/18 su scafo M40/41 ed abbiamo la piastra anteriore dello scafo con i portelli di raffreddamento della trasmissione staccati e posizionabili aperti!!! Non 'è traccia però degli interni, anche perchè sembra che Brach intenda commercializzare i set di dettaglio a parte (dura lex dell'aftermarket....). E' però presente la culatta del pezzo da 75/34 in una bustina a parte corredata di una splendida canna in metallo tornito(!!!). Sono fornite due opzioni per le ruote motrici (una per la versione italiana una per quella tedesca) con già i gingoli fissati a completamento di un modello che setta standard nuovi per i kit in resina. Una busta di fotoincisioni con i particolari piu' minuti, come le staffe di fissaggio per le taniche supplementari o l'insegna dello Stato (....!) ed anche del filo di rame già sagomato per l'occhione del gancio di traino.
Da ultimo le decal: un piccolo ma bel foglietto della A.W.D. con le insegne per tre mezzi: Cavalleggeri di Alessandria (del R.E.), un unità panzerjager della Wehrmacht in Italia, ed un esemplare del raggruppamento Leoncello (R.S.I.). Che dire? Volendo proprio trovare il pelo nell'uovo, oltre alla già citata mancanza degli interni, si potrebbe dire che i cingoli sembrano un po' spessini ma, come anticipato, è proprio un cercare il pelo nell'uovo... Il prezzo non è proprio popolare, ma stante la qualità, si tratta comunque di euro (modellisticamente) ben spesi e non posso che augurarmi il proseguimento della serie, magari fino ad arrivare al mitico (per me..) "bassotto" da 105/43.
Fabrizio