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1/72 e dintorni : Articoli : 10 utili consigli per incominciare con l'1/72
Inviato da Alanray71 il 10/6/2005 23:55:45 (3721 letture)

1/72 e dintorni : Articoli
Piccolo è bello! Se anche voi volete entrare nel mondo dei mezzi corazzati 1/72, ecco 10 utili consigli che fanno per voi! ;-) ;-) ;-)


Siete da sempre alle prese con kit "esageratamnete" grandi e esagerati"? Siete quelli che impazziscono per tutto ciò che è super, come fuoristrada, barche a vela stile "Flavio và in vacanza e si porta tutta l'aziendina", abbondanti misure stile Ferilli o Folliero?
Bene, allora lasciate stare questo articoletto insulso e scritto in un momento di insana follia.
L'1/72rolo che pratica l'1/72 è un tipo che è poco propenso a tutto ciò che è grande. Egli, cioè lo sventurato, viaggia in Fiat 126, in vacanza a mare và col pedalò e rischia di essere picchiato da mogli o fidanzate se soltanto osa immaginare misure extra che non siano quelle della propria compagna. E' il DNA che gli impone la passione per tutto ciò che è piccolo. E nella fattispecie, la sua beneamata scala, l'1/72. Se tu, amico modellista, ti identifichi in questo breve profilo, allora benvenuto e buona lettura. Incominciamo!

  1. la scelta del mezzo Il mercato al giorno d'oggi, non è più quello di 15-20 anni fa. Oggi si trova di tutto in 1/72 e spesso è possibile scegliere tra più marche secondo i propri gusti e le proprie tasche. Oggi nei negozi di fiducia è possibile trovare il proprio soggetto preferito: dalle blindo ai semicingolati, dai mezzi corazzati ai mezzi da sbarco. In genere, il modellista che si avvicina all'1/72, spesso è un modellista collaudato che viene attratto dal modello montato ed imbasettato dal "cugino" 1/72rolo e quindi già orientato verso un mezzo militare ben preciso che o per passione o per esperienza modellistica conosce bene. Tuttavia non è raro che vi sia anche chi si avvicini al modellismo attratto unicamente dalla nostra scala. Per tutti coloro che si avvicinano per la prima volta ad un mezzo corazzato 1/72, il consiglio generale è sicuramente quello di evitare per i primi tempi kit in resina (anche se questi ultimi, oggi, sono qualitativamente alla portata di tutti) vista la complessità del montaggio di tali kit, le fragili e minute parti contenute nelle confezioni e le difficoltà di lavorazione di tali prodotti nonchè per l'ampia presenza, spesso, di matasse derivate da procedimenti di lavorazione. L'ideale è puntare su kit non troppo complessi, come mezzi corazzati di medie dimensioni, facili da lavorare sia per il distacco delle parti, l'incollaggio dei dettagli più piccoli che per la successiva verniciatura. Molti modellisti spesso consigliano a chi si avvicina per la prima volta al modellismo militare, mezzi dalle tonalità monocromatiche, come quelli americani, verniciati nella realtà nel classico olive drab piuttosto che mezzi dalle mimetiche complesse (come quelli tedeschi). Ciò non è sbagliato, ma nemmeno esatto. Incominciare con un mezzo dalla mimetica complessa è difficile si, ma affascinante ed istruttivo allo stesso tempo. Bene o male, amici 1/72roli, dovrete incominciare a riprodurre una mimetica complessa e non perchè ve lo dice un 1/72rolo, ma per il fascino disumano che un carro con mimetiche complesse produce. Quindi, nessuno scoraggiamento! Prendete pure il soggetto che più vi attira, anche se con mimetiche complicate: meglio provare fin dall'inizio piuttosto che rinunciare
  2. lo studio studiate, studiate gente che vi fa bene! :-D naturalmente non dovrete studiare geografia o matematica, per carità! si tratta semplicemente di prendere il foglio di istruzioni allegato in ogni kit e guardarlo attentamente. Il segreto non sta nel seguire le istruzioni passo passo e procedere al montaggio, ma leggere più volte il foglio delle istruzioni e guardare le parti indicate in esso. Esaminate, osservate, studaite ogni singolo pezzo del kit. Dopo vi verrà naturale montarlo sul vostro mezzo. Purtroppo, il tranello malefico in cui incappano molti neofiti è quello di montare il modello seguendo passo passo le istruzioni. Ciò è pericoloso , in quanto, spesso , le parti del modello, ed a maggior ragione nella scala 1/72, richiedono delle modifiche o dettagli supplementari che il preventivo montaggio indicato dalle istruzioni non consente. Rischiate così di montare un pezzo del moldello che magari doveva essere dettagliato o modificato con la conseguenza che dovrete andare a staccarlo dal mezzo, ricarteggiarlo , stuccarlo, modificarlo, impazzire dietro lui, chiudere il tutto per mettere un bel programma sulle piante grasse e dimenticare il tutto dentro il cestino della pattume...
  3. distacco Siete lì col vostro bel bisturi o tagliabalse belli pronti a staccare il minuscolo pezzo dalla sprue. Siete pronti quando... Stacchete! Un rumore agghiacciante avvolge la stanza. le lancette dell'orologio si fermano alle 24,20 stile "affondamento Titanic". Il pezzo in questione, trafitto dalla pesante (e parecchio affilata) lama del vostro bisturi si è letteralmente diviso in 2 parti più piccole con la conseguente,totale, scoraggiante... inutilità. Attenti al distacco gente, meglio operare con una pressione delicata e costante tra il pezzo e la parte di plastica che lo attacca alla spure che mandare giù un colpo di karate. Un taglio netto è spesso pericoloso e disastroso. Cercate sempre di indirizzare la lama del vostro tagliabalse dal lato più esterno del pezzo da staccare, quello cioè, più vicino alla sprue. E' anche utile adoperare forbicine per staccare il pezzo che in seguito verrà rifinito con la lama del vostro bisturi. Meglio un pezzo "lavorato" in più fasi e lentamente che uno buono per tirarlo in testa dal quinto piano a quella gran rompiscatole della vostra vicina
  4. incollaggio Valgono tutte le colle più conosciute e disponibili sul mercato che vedete utilizzare dai cugini delle altre scale. L'Attack è sicuramente la colla per eccellenza amica del modellista, ma ha tempi di lavorazione molto rapidi, cioè, una volta depositata sulla parte interessata, dovrete attaccare il pezzo e farlo in maniera esatta. Tamiya e altre colle con caratteristiche simili, hanno invece, tempi di lavorabilità più lunghi che vi consentiranno di rimediare a quel margine di errore che nella nostra scala, viste le dimensioni ridotte dei dettagli è sempre onnipresente. In genere, l'1/35rolo o il modellista che lavora con scale grandi, può permettersi di dare ampie pennellate di colla liquida: ampie superficie=ampie pennellate di colla. In caso di errore e di relativo "strasbordamento" del collante, potrà permettersi il lusso di carteggiare l'eccesso. Signori, noi no! Un eccesso di colla è pari a un'"inondazione" dei minuti dettagli circostanti alla zona inondata, con la conseguenza che un successivo carteggiamento della parte interessata, comporterà l'allegro addio ai dettagli in questione stile "ciaobuonviaggioeognitantoscrivici". Cercate di usare stuzzicadenti o altri utensili dotati di punte sottili per depositare i collanti. Evitate di utilizzare i pennellini dei collanti stile "Tamiya". I giapponesi non sanno che ci siamo anche noi e il loro pennellino dentro la loro allegra boccetta di colla è un'arma alquanto pericolosa per qualsiasi 1/72rolo... Attingete dalla boccetta orientale con lo stuzzicadente o con quanto vi venga utile, ma evitate iil pennellino: sarebbe come andare in una cristalleria con un bulldozer...alquanto pericoloso ed inopportuno
  5. stuccando si impara lo stucco è l'invenzione più utile, dopo i ciucciotti per i neonati che aiutano a dormire la notte ed i guinzagli per le suocere che aiutano a campare meglio, che si ricordi a memoria d'uomo. Senza lo stucco i nostri modellini sarebbero nella realtà dotati di aria condizionata tante sarebbero le fessure che ne provocherebbero l'entrata di spifferi... Ci sono diverse marche che potrete utilizzare e non voglio fare pubblicità perchè qui non caccia un soldo nessuno (anche se qualche soldo farebbe comodo :-D ) Diciamo che nella nostra scala è consigliato l'utliizzo di stucco a grana fine e a grana medio-fine. Il Molak ricade nella prima categoria di stucchi ed è ottimo per coprire piccole fessure o rifinire zone non troppo ampie. Il Tamiya inceve è deputato al ruolo di "tappabuchi" per zone medio-ampie e buono quindi per sopperire a stuccature da modifica o da aucostruzione con relativa fessura stile "Fossa delle Marianne". Utilizzate sempre uno strumento appuntito come l'onnipresenter amico stuzzicadente e depositate lo stucco su un piano separato, come un foglio di cartoncino, una porzione di legno etc. Ricordate, non versate mai lo stucco direttamente sul mezzo o sulla parte da stuccare. Attingerete comodamente dal piano separato la quantità di coprente desiderata. Non carteggiate mai dopo la prima passata di stucco: lo stucco tende a "ritirarsi" per cui dopo la prima mano (bene asciutta) datene una seconda ed attendetene l'essicatura che avviene di norma entro i 20-25 minuti(a seconda del prodotto comunque). La carteggiatura La carteggiatura è un arte, non un opinione. Lo sapevano i fenici,lo sapevono i romani, lo sapevano i ...mericani ed adesso lo sapete anche voi. Di carta abrasiva nei negozi di ferramenta e colori ne potete trovare di tutte le misure colorazioni, e profumi. Le nostre però, si aggirano come grana, tra la 600 e la 1200. E' lì che l'1/72rolo si distingue dagli altri modellisti. Quando entra dal ferramenta, infatti, prende la carta abrasiva più fine e liscia che si conosca, tant'è che l'amico ferramenta potrebbe benissimo scambiargliela con un rotolo di carta igienica (ma non il contrario!) che il modellista nemmeno si accorgerebbe al tatto della differenza... L'utilizzo di questa è sempre da attuare con le dovute precauzioni. Non carteggiate mai parti di un modello circondate da piccoli ed indifesi dettagli. Carteggereste la parte interessata ma anche tutto il resto con il risultato di un orizzonte davvero...piatto! Conviene utilizzare un trucchetto indegnamente scopiazzato da molti modellisti ai chirurghi ospedalieri: creare una protezione con nastro carta (la comune carta adesiva da vernicuatura) tutta intorno la parte interessata da carteggiare. Si provvede così: si crea un rettangolo con 4 striscie di carta carrozziera tutta intorno la parte da carteggiare. Questa, dovrà essere lasciata scoperata in modo da consentire alla carta abrasiva di lavorare senza che i dettagli vengano cancellati per sempre (il che suona molto lugubre, vero? vedeste i salti di gioia che facevo io quando mi succedeva...) tolto l'incerottamento, come lo chiamo io, conviene passare del cotone imbevuto di alcool al fine di togliere i residui adesivi del nastro carta e la polvere della plastica carteggiata (usate mascherine per grandi superfici da carteggiare, la polvere della plastica, per non parlare di quella della resina non è compatibile con i vostri polmoni, modellisti avvisati...)
  6. parti davvero delicate Come le bocche delle canne, le ruote del treno di rotolamento del vostro carro o le ruote trattrici del mezzo (quelle dentate per intenderci) In tutti questi casi si tratta di avere pazienza, calma e..furbizia! Le canne si sà, sono croce e delizia di noi modellisti 1/72roli. Mentre quelle degli 1/35roli sono praticamente perfette (adesso molte marche ditte gliele fanno trovare nelle confezioni in ottone belle e già lucidate, i soliti fortunati! ;-) ) voi dovrete accontentarvi di soffrire nell'aprire le bocche di fuoco delle vostre, chiuse come una cassaforte svizzera. In genere molti modellisti, tra cui i più audaci, utilizzano una lama da bisturi per sopperire alla bisogna. E' un buon metodo, ma se non si indovina il centro della bocca, si rischia spesso di avere un foro non centrale con la conseguenza di ottenere una corona della bocca non simmetrica. Il trucco c'è anche qui: il mandrino a mano o più comunemente chiamato mini-trapano. L'attrezzo in questione si avvale della forza motrice delle vostre dita e della relativa...punta. Molti di voi diranno: bene! niente di più semplice! Grazie! ed io allora che ci sto a fare qui? :-D A parte gli scherzi, l'errore più comune è quello di montare sul trapano una punta del diametro leggermente inferiore al diametro della bocca di fuoco e partire con la foratura. Ciò non è sbagliato, ma vista la dimensione della bocca, il colore della plastica con cui essa è fatta (che spesso trae in inganno il modellista con la conseguenza di non fare combaciare correttamente la punta sul centro della bocca) e soprattuto , la punta utilizzata che essendo di un diametro non indifferente, tende a sfuggire sulla plastica liscia, rischia di farvi ottenere un risultato finale poco convincente. Conviene allora partire con una punta piccola, una 0,5mm che vi consentira di rimediare a possibili "decentramenti". Effettuata una prima foratura con questa si passerà ad una punta più grande, ritenuta più adatta alla definitva apertura della bocca. La punta più piccola vi avrà fatto da apripista e da solco per la più grande che non sbaglierà l'aggancio e potrà perforare in totale sicurezza. Le ruote del treno di rotolamento sono delle gran bastarde! Primo, i loro dentini sono delicati e molte ditte che producono mezzi 1/72 usano attaccano direttamente su questi la sprue. Risultato: non appena andrete a staccare la ruota dallo stampo il dentino salterà via come un tappo di champagne. Secondo, una volta fissate, vi renderanno la vita un inferno se dovrete posizionarvi sopra i cingoli, maglia per maglia o vinile che siano. Il consiglio, nel primo caso, è quello di tagliare il più in profondità possibile, verso la sprue. Avrete la possibilità così, di lavorare in seguito direttamente sulla sprue rimasta attaccata al pezzo con bisturi e carta abrasia senza che il dente sia messo in pericolo da un distacco netto e diretto dalla sprue. Nel secondo, conviene utilizzare un perno d'acciaio o di ottone al fine di rendere libera la ruota trattrice. Basta perfore la parte di scafo del mezzo dove la ruota trattrice andrà ad alloggiare ed inserire sulla ruota un perno in acciaio avendo cura di versare qualche goccia di collante. Una volta asciutto il tutto, potrete inserire la ruota trattrice munita del suo bel perno nella fessura ricavata sullo scafo avendo però cura di non siggillarla con del collante. La vostra ruota sarà così libera di girare su stessa e di consentirvi i movimenti necessari al montaggio dei cingoli
  7. cingoli ci sono 3 tipi di cingoli: quelli maglia per maglia, quelli in vinile e quelli in ottone fotoinciso. Quelli maglia per maglia sono i classici cingoli in plastica che trovate nella loro appostia stampata e che sono tra le 3 cause principali in Italia di infarto. (le altre due sono quando vostra moglie vi dice: "caro mia mamma viene a stare per un pò a casa da noi e quando vi arriva la bolletta a casa perchè la mamma in questione fa tutto il santo giorno a fare telefonate intercontinetali per sdapere com'è il tempo in Paraguay) I cingoli maglia per maglia sono, infatti, complicati, maledettamente fastidiosi da montare e dei gran bastardi dentro. Infatti, non ve ne sono mai abbastanza in un kit. Ne manca sempre qualcuno che si è buttato dalla vostra scatola per andare a finire chissà dove. L'unico consiglio che posso dare, è quello di cimentarsi in estenuanti prove a secco sul treno di rotolamento del vostro modello al fine di scegliere il posizionamento migliore. Quelli in vinile sono un discorso a parte. Molti modellisti li odiano, sia per la loro tendenza a tirarsi via tutta ruota trattrice, sia perchè spesso risultano difficili da verniciare. Il materiale vinil-gommoso di cui sono composti infatti, spesso rende ardua ogni vernicatura. Conviene fare i questo modo: lavarli con acqua e sapone da cucina, passare una mano (massimo due al fine di non annegare i forellini presenti sul cingolo) di primer spray tipo Tamiya e ad asciugatura effettuata verniciare il cingolo ad aerografo. Se non si dovesse possedere un aerografo, utilizzare allora uno smalto a pennello abbastanza diluito. Il diluente non dovtrebbe creare grossi problemi alla gomma dei cingoli vista la preventiva mano di primer siggillante. I cingoli fotoincisi sono tra i più facili da montare e rendono bene eil cosìdetto effetto "sagging" ovvero il peso che si può notare sui cingoli tra una ruota e l'altra. Forse, hanno un solo piccolo diffetto: non rendono bene l'idea dello spessore a causa del loro procedimento di assemblaggio, ma il dettaglio della maglia è davvero eccezionale. Il prezzo purtroppo è un pò altino
  8. vernciatura Se sei arrivato fin qui, amico 1/72rolo, allora significa che il tutto è andato per il meglio. E' il momento di passare alla vernciatura del tuo modello. E' bene ricordare che per una ottima riuscita della verniciatura sia essa a pennelo o ad aerografo è importante che il modello arrivi in fase di vernciatura perfettamente pulito e libero da impurità come residui di stucco, carteggiatura, impronte digitali. Il consiglio classico è quello di sciaquare delicatamente, con acqua versata da un bicchiere il modello all'interno di una bacinella. Va bene anche l'alcool: pulisce, sgrassa ed evapora all'istante senza lasciare traccia. Delitto perfetto! Fatto ciò, operate sempre in ambienti aerati, sia per la vostra salute che per evitare che vi sia nell'ambiente polvere in sopsensione che ricadrebbe sul vostro modello. Indossate sempremascherina e guanti. La mascherina è per proteggervi dall'eventuale inalzaione di vernici e solventi, i guanti per operare in modo neutro sul modello senza lasciare impronte digitali. Delitto stra-perdetto! Utilizzate una base in polistirolo come appoggio per il vostro carro che maneggerete non a mani nude(mai farlo) ma con l'ausilio di un bastoncino di balsa fissato sul fondo interno dello scafo o su quello della torretta. Vanno bene quelli comuni da aeromodellsimo: leggeri facili da tagliare, poco costosi. Adesso non vi rimane che scegliere come e con cosa verniciare il vostro modellino. Su questo argomento si potrebbe scrivere per giorni. E' meglio incominciare con il pennelo o con l'aerografo? Scuole differenti con teorie differenti. Indubbiamente l'aerografo è un attrezzo che si distingue per risultato finale ottenuto su un modello. Ma è un accessorio delicato e richiede una certa esperienza per potere dare i risultati sperati. Meglio un classico pennellino ed un classico colore a smalto. Ne trovate di tutti i tipi e sono anche molto economici. Oltretutto il pennelo vi accompagnerà spesso nel vostro hobby, visto che continuerete ad utilizzarlo anche se deciderete di passare all' aerografo, per la verniciatura di piccoli attrezzi o dei figurini del vostro carro. Non abbiate timore di verniciare un mezzo. Provate magari su un blocco di legno a riprodurre una mimetica o stendete le linee su u foglio di carta: la bravura viene col tempo e con tanta pratica
  9. lo stivaggio della reliquia Niente è al sicuro in una casa. Ci possono essere mille imprevisti e mille insidie. Figuriamoci per un modello 1/72 delicato ed indifeso. Ci sono 4 possibili categorie di rischi per il vostro modello: animali, bambini, mogli sbadate, suocere (le quali rientrano nella prima categoria, quella degli animali...) Ognuna di queste quattro categorie ha uno scopo ben preciso nella vita: imparare al vostro modello l'arte del volo. Volo dal piano di lavoro, volo dalla mensolina, volo dalla tavola della vostra cucina. Loro non sanno, però, che i vostri modelli, a differenza di quelli aereonautici pariscala, non sono adatti a volteggiare in simpatici tonneau o immelman... si schianteranno a terra e basta! e la conseguenza la conoscete ben tutti! Bene amico 1/72rolo! Adesso sei davvero pronto a realizzare il tuo primo modello in 1/72. Armati di pazienza e passione e non cedere mai alle prime difficoltà!
Ricorda: piccolo è bello! ;-) ;-) ;-)

 

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