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Aerei ed elicotteri : Articoli : Fiat CR42 Falco - Revell 1/72
Inviato da Giulio_Gobbi il 2/11/2004 13:10:10 (3273 letture)

Aerei ed elicotteri : Articoli
Esistono riproduzioni in scala più "moderne" e fedeli del CR42 rispetto alla vecchia scatola Revell, ma avevo questa nella pila, sono affezionato a questo tipo di scatole e non da ultimo mi piacciono i kit dove metterci parecchio di mio, quindi ho cominciato.



Fedele alle mie tradizioni, è inutile quantificare il tempo che mi ci è voluto, avendo scelto il velivolo di Visentini in AOI, la ricerca di documentazione è stata un lavoraccio, per questo devo rivolgere un ringraziamento agli amici di Lilliput, al forum di M+ ed in particolare a Riccardo Trotta (Rick), Ettore Giordano (Colibrì) e Gabriele Luciani .
La scatola Revell risente degli anni, credo che risalga al 1960 o giù di li, ma con un pò di lavoro consente una riproduzione onesta.
La scala e la sagoma sono rispettate, ma forse i pregi finiscono qui e cominciano i guai:

Montaggio
NACA - Se la si lascia cosi com'è, è di pura fantasia, è errata nel profilo della parte anteriore, ma si può riportare alla ragione con carta abrasiva e pazienza, inoltre mancano le pannellature che ho reinciso dopo aver eliminato completamente gli orrendi flabelli stampati tuttuno con essa, dopo aver rifatto i pannelli usando come guida del nastro adesivo e la punta di un ago, ho rifatto con minuscoli pezzetti di sprue filato le caratteristiche bugne, e con del lamierino di rame (fornitura vitalizia ottenuta da Silvano Mussone) ricostruito i flabelli corretti, ho inoltre leggermente accorciato la presa d'aria sotto al muso.

Abitacolo - Il kit non fornisce nulla, tranne un seggiolino che non assomiglia neanche lontamente a quello originale, ed un brutto pilotino che pietosamente cerca di coprire tutto. Armato di foto degli interni facilmente reperibili fra libri e rete, ho ricostruito tutto, preziosi sono stati in questa fase Ettore Giordano e Riccardo Trotta, per alcuni particolari e la colorazione degli interni. Ho eliminato tutto quello che c'era ed armato di sprue filato, cavetti di rame vari e plasticard, ho rifatto tutto quello che si poteva vedere meglio che mi veniva......mi sono divertito però!

Fusoliera
- Una volta chiusi i semigusci l'unico lavoro da fare è quello di arrotondare con qualche colpo di carta abrasiva la deriva, le stuccature sono minime.
Semiali inferiori - Vanno arrotondate pure loro, bisogna forare le due prese d'aria dei radiatori dell'olio appena abbozzate nel kit, e nella parte inferiori eliminare completamente gli sfoghi dell'aria calda e rifarli da zero con del lamierino di ottone, stucco e pazienza. L'unione con la fusoliera necessita di una buone dose di stucco
Carrello - Meglio non confrontare quello fornito dal kit con i disegni in scala a stomaco pieno! A vederlo come forma sembra corretto, invece a parte le carenature delle ruote, e completamente sottodimensionato. Ho salvato quindi parte delle carenature ed il resto è stato rifatto sulla base dei disegni con plasticard, lamierino e carta abrasiva. Il risultato è sicuramente migliore di quello del kit!
Montanti alari - Osservando le foto, è facile notare che ne mancano un paio nella zona della fusoliera, nulla di irrimediabile comunque, quelli che ci sono corretti. Mea Culpa: mi sono anche appuntato di aggiungerli, naturalmente mi è passato di testa ed altrettanto naturalmente mi è stato fatto notare da Manuele Villa quando era troppo tardi.......pazienza, lo so che non è modellisticamente corretto ma pazienza......
Ala superiore - A parte la solita arrotondata, nulla da dire.
Motore - E sicuramente una delle parti meglio riuscite, nel senso che è abbastanza fedele all'originale, con una buona foto e un pochino di pazienza si tira fuori qualcosa piu' che accettabile.
Elica - Dopo un sommario esame, ogiva ed elica hanno fatto un artistico volo nel cestino della spazzatura, ho frugato nella scatola degli avanzi ed ho trovato alla fine qulacosa che andasse bene, anche se forse le pale avrebbero dovuto essere più affusolate.
Trasparenti - Spesso ma corretto quello fornito nel kit, i puristi potranno ristamparlo in acetato, io che purista non sono, l'ho colorato e montato.
Decal - E le hanno chiamate pure decals? Brutte da morire ed approssimative, cestinate!

In conclusione, mi sono montanto il classico kit dei tempi eroici, mi sono divertito a rifare tante piccole cosette e dico anche che lo rifarei.......

Colorazione


Ho scelto il Falchetto di Visentini, in Africa Orientale Italiana, le evidenze fotografiche sono scarsine, e sono stati pubblicati diversi profile piu' volte corretti, per i colori sono andato abbastanza ad occhio, nel senso che ho scelto quelli che piu' mi soddisfacevano, pescando fra la gamma acrilica Gunze e Tamya. La mimetica di base e le chaizze verdi e marroni, sono state realizzate con il modello completamente montato, mentre le superfici in grigio sono state realizzate a pennello. Non sono un drago dell'aereografo, e dopo che il mio vecchio e caro ACM Spitfire ha tirato le cuoia, sono passato ad un doppia azione della Modelmaster/Italeri, consigliatomi da Maurizio Bartoli, titolare di Criel Model, che ha secondo me diversi pregi, oltre al costo contenutissimo, fra cui spiccano una estrema praticità di uso ed una facilità di pulizia impressionante, mi ci sono trovato subito bene.
Le chiazze le ho fatte a mano libera, era la prima volta che mi cimentavo in una mimetica simile, e mi sono stati preziosi gli utili consigli ottenutio da Mario Capra di Lilliput, spruzzando con l'ugello appena aperto ed il colore molto diluito. Ho fatto qualche prova sulla solita cavia che tengo apposta (dovreste vedere che bello un F4F Wildcat con mimetica alare africana, fusoliera bianco/blu Us Navy e ventre rosso Ferrari....).
La curiosa ogiva tricolore e l'elica celeste chiaro/nero, è il frutto delle puntuali e precise indicazioni di Gabriele Luciani e Riccardo Trotta.
Ho dato una mano di cera per sigillare tutto, ed ho eseguito un lievissimo lavaggio con del nero opaco per profilare i pannelli e le parti mobili di ali e coda. Ho scoperto che mia moglie usa una lacca per capelli all'olio di lino ed ho voluto fare una prova, l'ho spruzzata sul modello ed ho fatto qualche lavaggio con del Buff Tamya sulla parte inferiore per siimulare la polvere, questa lacca asciuga molto lentamente e l'olio di lino presente nella miscela mi ha permesso di tirare il colore con molta calma, oltre ad avere il pregio di profumare di lavanda il modello e l'ambiente di lavoro!
Per le decals, ho utilizzato un foglio Tauro per fasci,coccarde alari e croce Sabauda in coda, mentre i codici e lo stemma di squadriglia, me lo sono stampato da solo con la mia Ink-Jet ed i preziosissimi consigli ottenuti da Fabio d'Inzeo.
Per l'ambientazione mi sono ispirato in maiera assai libera ad una foto di un aereoporto in AOI.


La galleria delle foto è a questo link
Qui invece trovate una breve scheda tecnica

 

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