Forum : Veicoli militari

Soggetto : Abrams IP M1

 Tomcat71 :

24/4/2020 09:45
 Ancora bloccato all'estero e impossibilitato a finire i modellini gia' iniziati, comincio anche questo:



La scatola si presenta bene, con un bel disegno.
Il contenuto e' imballato accuratamente. Le istruzioni sono in bianco e nero, chiare e facili da seguire, mentre le due opzioni di colorazione sono illustrate a colori su un foglio separato:



I pezzi sono tutto sommato contenuti, tranne i cingoli scomposti in 4 parti per maglia. La lastrina fotoincisa e' essenziale ma contiene tutto cio' che serve, compresa una dima per verniciare le ruote (non menzionata nelle istruzioni). I cavi di traino sono filo metallico attorcigliato, molto realistici.



Si nota subito la presenza di due torrette: si usera' quella con la corazzatura frontale incrementata dell'IP, ma quella dell'M1 originale puo' tornare utile per aggiornare il vecchio kit Tamiya (che ha la torretta del prototipo).
Apprezzabile l'idea di includere il munizionamento e relativi tubi e casse di trasporto, ma il dettaglio e' piuttosto mediocre e non ci sono le decals per rifinirli a dovere.
Le opzioni previste sono i maniglioni di torretta in 2 tipi (iniziale e tardo, entrambi usati sull'IP) e l'ultima porzione delle corazzature laterali (intera o ridotta, entrambe usate sull'M1 ma solo quella ridotta sull'IP, che impediva l'accumulo di fango tra ruota motrice e corazzatura stessa).

Piu' tardi postero' le decals e le opzioni di colorazione e una breve disamina sui pregi e difetti del kit.

Saluti,
Paolo Fanin

 willydav :

24/4/2020 12:24
 Ciao Paolo

Ottimo inizio, ti seguo da subito.
Sono curioso di vedere colorazione e quali decals utilizzerai.

Buon lavoro !

 merki41 :

24/4/2020 12:25
 Si questo mi piace, ti seguo e ti aggiungo tra i preferiti, io all'epoca presi e montai il vecchio tamiya, non sapevo che la torre fosse quella del prototipo, e interessante il fatto che ne abbiano messo due, quindi c'è la possibilità di fare anche la versione iniziale, bello.
Lucio

 Antonio 13 :

24/4/2020 18:39
 CRIC...CRAC...CROC....è il rumore delle patatine che sto mangiando , sono gia' in prima fila! 

 Fabrizio1966 :

24/4/2020 21:23
 belo bello bello bello stra bello...! Seguo!
Fabrizio

 Tomcat71 :

25/4/2020 10:59
 Grazie a tutti.

Prima di passare alla plastica, vediamo le varianti di colorazione proposte.

La scelta e' limitata a due soggetti: non e' molto ma sono entrambi accattivanti.
I carri sono stati inizialmente consegnati in Forest Green (FS 34079), successivamente e' stata adottata la mimetica MERDC (in tutte le sue varianti, tutte bellissime!), per poi passare alla definitiva mimetica a tre toni, in comune con i mezzi dell'esercito tedesco.
Il kit permette di realizzare un carro in verde uniforme e uno con la mimetica a tre toni, entrambi decorati con vistose insegne:





Entrambi i carri sono ben documentati, ma la mia scelta e' caduta sul carro in verde, che ha partecipato al Canadian Army Trophy del 1987, vinto proprio dal reparto rappresentato dopo lunghi anni di predominanza tedesca.
Mi sono pertanto concentrato su questo esemplare, cercando di documentarmi il piu' possibile.

Le decals sono stampate ottimamente, ma i pregi finiscono li'...



Analizziamo ora le insegne, partendo dalle targhe.
Il carro che e' possibile riprodurre e' quello del vicecomandante di compagnia (D65, D66 e' il comandante di compagnia).
La targa identifica il carro all'interno della compagnia: il D14, carro con il migliore punteggio nella competizione, e' quindi il quarto carro del primo plotone, il D23 e' il terzo carro del secondo plotone e via dicendo.
Per l'occasione, al fine di identificare i carri a distanza, sono state dipinte delle strisce colorate sul cannone: rosso per il 1' plotone, bianco per il 2' e blu per il 3', con il numero di strisce corrispondenti al numero del carro. I carri del comandante e del vicecomandante di compagnia non hanno queste strisce.
Per semplificare, in questa foto si vedono il 3' carro del 2' plotone (3 strisce bianche) e il 4' carro del 1' plotone (4 strisce rosse), pur senza leggere le targhe:



Altro elemento identificativo era un grosso pannello di compensato fissato sul cesto posteriore, dipinto in bianco con una grossa lettera maiuscola nera ad identificare il carro (A il 1' carro, B il 2', C il 3" e D il 4'), come si vede in questa brutta foto:



In questa foto si vede un altro elemento comune a tutti i carri: lo stemma della Divisione dipinto su un pannello circolare sul cesto di torretta. Lo stemma e' fornito in decal, mentre il pannello deve essere ricavato da un foglio di plastica: le istruzioni indicano un diametro di 26 mm.
Questo pannello era dipinto in verde su entrambi i lati, mentre quello quadrato con la letterona era bianco sul lato a vista e in legno naturale sul retro.

Passando al frontale della torretta, ci sono gli altri due elementi comuni a tutti carri del reparto: a destra lo stemma del Canadian Army Trophy (CAT) e a sinistra Bill the Cat, protagonista di un fumetto USA dell'epoca.
Se lo stemma del CAT e' riprodotto ragionevolmente bene, lo stesso non si puo' dire del gatto, ed e' un vero peccato perche' e' sicuramente un'insegna che attira l'attenzione...
Il gatto e' infatti decisamente rachitico rispetto all'originale, basta confrontare la foto delle decals piu' sopra con questa stupenda fotografia pescata su internet (che ritrae lo stesso carro della foto sopra):



Si nota immediatamente che il gatto e' meno smilzo di quello in decal e che l'occhio destro e' decisamente piu' grande. Anche la tonalita' di arancione e' diversa, ma questo potrebbe dipendere dalla foto.
Che fare quindi per il gatto? Una soluzione potrebbe essere quella di ricorrere al vecchissimo foglio di trasferibili della Verlinden, che ho a casa:



Qui il gatto sembra riuscito meglio, ma come si comporteranno trasferibili vecchi di 30 anni?... L'unica e' provarli e sperare per il meglio!
I trasferibili serviranno anche per la scritta DANGER ZONE: il foglio decals ne fornisce 2 per l'evacuatore, ma in diverse foto appare chiaro che va applicata anche sullo scudo frontale, appena sopra il cannone. Attenzione pero' che questa scritta non era presente su tutti i carri, quindi va scelto con cura l'esemplare da riprodurre, come sempre.

Tornando all'ultima foto del carro vero, possiamo ripassare tutti gli elementi che abbiamo visto finora: si tratta del 3' carro del 2' plotone (D23 e 3 anelli bianchi sul cannone), DANGER ZONE in 3 posizioni, stemma del CAT e gatto sulla fronte, quadratone bianco (retro in legno) e parte superiore del cerchio (in verde, come il carro) con lo stemma della Divisione fissati sul cesto di torretta. Si nota inoltre un gagliardetto rosso con 3 bianco (terza Divisione?) fissato sull'antenna destra e le bandierine USA e canadese, la cui posizione non era la stessa per tutti i carri (motivo in piu' per sceglierne uno specifico!).
Nella foto si nota inoltre uno strano cilindro verde che spunta dall'angolo sinistro del cofano motore: appartiene al carro (come sembra) o e' un elemento sullo sfondo (come spero!)?!

Per ora credo sia tutto.
Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere, doamni postero' una disamina delle parti in plastica con relativi pregi e difetti.

Buon sabato a tutti,
Paolo Fanin

 GP1964FG :

25/4/2020 11:37
 Un bel soggetto, si preannuncia un modello molto interessante.
Hai un "follower" in più...😀

Ciao e buon lavoro
Gianfranco Pesola

P.S. Ma le insegne di Verlinden sono trasferibili a secco? Se fosse così non dovresti avere problemi di adesività e silvering.

 merki41 :

25/4/2020 12:10
 Quote:

GP1964FG ha scritto:



P.S. Ma le insegne di Verlinden sono trasferibili a secco? Se fosse così non dovresti avere problemi di adesività e silvering.


Quoto, anch'io ho dei transfer di Verlinden vecchissimi e tutt'ora li uso senza alcun problema.
Sta diventando mooolto interessante questa discussione.
Lucio

 lagu :

25/4/2020 16:48
 e il "mitico" Black Abrams??

 Tomcat71 :

26/4/2020 08:14
 Quote:

merki41 wrote:


GP1964FG ha scritto:



P.S. Ma le insegne di Verlinden sono trasferibili a secco? Se fosse così non dovresti avere problemi di adesività e silvering.

Quoto, anch'io ho dei transfer di Verlinden vecchissimi e tutt'ora li uso senza alcun problema.
Sta diventando mooolto interessante questa discussione.
Lucio


Grazie, questo mi conforta: un problema risolto!

Saluti,
Paolo Fanin

 Tomcat71 :

26/4/2020 08:19
 Quote:

lagu wrote:

e il "mitico" Black Abrams??


Se i trasferibili Verlinden funzionano, perche' no?!
Ma casomai piu' avanti: e' un M1, io voglio fare un M1 IP.
Questa decorazione era anche una delle opzioni del vecchissimo kit ESCI, sia in 35 che in 72.

Saluti,
Paolo Fanin

 merki41 :

26/4/2020 09:22
 Paolo, dalle foto della stampata non riesco a capire, le ruote motrici sono già forate o sono piene?
Lucio

 Tomcat71 :

26/4/2020 09:44
 Diamo ora uno sguardo alla plastica.

Nel complesso la stampa e' di buona qualita': le due parti dello scafo sono stampate perfettamente, senza svergolature.
Gli attacchi agli sprue sono pero' piuttosto grossi, rendendo fastidiosa la pulitura dei pezzi piu' piccoli.
In questa foto si apprezza la finezza dello stampaggio dei nastri cal. .30 e .50 per le due mitragliatrici ma anche gli attacchi agli sprue, che in alcuni punti "invadono" i pezzi:



Ripeto, nulla di grave, solo un fastidio. Ben piu' grave invece la presenza di ritiri della plastica, anche in pezzi ben visibili, come sui lancianebbiogeni:



Anche i supporti degli stessi non sono perfettamente definiti, ma sostituiro' tutto il complesso con quelli in resina e fotoincisione di Verlinden (che pero' sono piu' lunghi di 1 mm abbondante :-? )

Purtroppo sono presenti delle bave anche importanti, che riducono il piacere del montaggio, come sui maniglioni di torretta:



Altri particolari sono invece stampati molto bene, come le taniche (fornite in tre modelli diversi) o il vivo di volata forato della Browning:





Anche il cesto posteriore, in plastica e fotoincisioni, e' fatto bene (fatte salve le bave!), comprendendo anche i piccoli anelli nella parte inferiore (qui ripassati con un trapano a mano):



Come dicevo nel primo post, e' incluso anche il munizionamento e relative casse, ma il dettaglio e' piuttosto grossolano, non all'altezza di quello delle taniche:





Chiudiamo questa piccola carrellata con uno sguardo a ruote e cingoli.
I bracci delle sospensioni sono in posizione fissa e non comprendono le intere barre di torsione, come pare vada di moda oggi. Non si incastrano con precisione, quindi occorre incollarle saldamente curando l'allineamento.
Le ruote, che ho gia' montato, sono stampate molto bene, con il giusto numero di bulloni e la profondita' del mozzo che appare corretta:



Hanno anche la raffinatezza di avere il tappo dei mozzi correttamente in plastica trasparente, dettaglio omesso anche da produttori piu' blasonati (Tamiya e Meng fra tutti).
Le ruote motrici presentano i corretti fori scacciafango e la corona antiscingolamento (omessa nei modelli successivi) e sono dettagliate anche sul retro.
Le ruote non hanno i gommini interni (alla Tamiya, per capirci) per poterle fissare saldamente sui bracci senza colla: qualcuna entra senza sforzo e si mantiene, qualcuna e' lasca e qualcuna deve essere sforzata, sullo stesso lato dello scafo. :-?
I cingoli sono a maglia singola e sono montabili senza colla. Sono composti da 4 pezzi per maglia.
Nel carro reale la parte in gomma si usura molto facilmente: ho quindi provveduto a passare una fresetta su tutte le maglie, in modo casuale e senza esagerare.



Qui le maglie necessarie per un cingolo. So come passare la domenica...



I cingoli sono stampati molto bene, ora vediamo come si montano.
Purtroppo, hanno un difetto non correggibile che vi svelero' domani :-D

In sostanza, si tratta di un kit onesto ma non sontuoso per qualita' di stampaggio (aggettivo che di solito riservo ai nuovi Tamiya, per intenderci), ad un prezzo non proprio concorrenziale (sui 40 euro). Le opzioni di montaggio sono limitate (il cannone non rimane mobile, ad esempio), non ha soldatini (che apprezzo sempre, anche se non so dipingerli bene) e i pochi accessori forniti sono piuttosto mediocri (a parte le taniche).
E' pero' l'unico kit in commercio che permette di realizzare questa versione dell'Abrams da scatola, senza ricorrere a taglia e cuci o a miscugli tra diverse scatole.

Vedremo come sara' il montaggio: c'e' da dire che il modellino presenta diversi difetti, alcuni facili da correggere, altri pressoche' impossibili senza ricorrere all'aftermarket, ma sicuramente tutti evitabili con uno studio piu' accurato della documentazione o di un esemplare reale, come purtroppo spesso accade...

Per ora e' tutto, mi butto sui cingoli!

Domani faro' una lista dei difetti che ho trovato, studiando il kit e leggendo diversi commenti online.

Buona domenica a tutti,
Paolo Fanin

 Tomcat71 :

26/4/2020 09:45
 Quote:

merki41 wrote:

Paolo, dalle foto della stampata non riesco a capire, le ruote motrici sono già forate o sono piene?
Lucio


Ti ho risposto qui sopra :-D
Sono gia' forate e sono fatte piuttosto bene.

Saluti,
Paolo Fanin

 Tomcat71 :

30/4/2020 07:36
 Ho finito di costruire i cingoli.
Si montano senza problemi e senza colla, rimanendo perfettamente snodati come previsto.
Sono fatti davvero bene, senza segni di estrattori o altre imperfezioni. Credo sia la prima volta che monto cingoli maglia a maglia in plastica senza romperne almeno 1!
Alla fine sono servite 78 maglie per lato. L'unica stranezza e' che le istruzioni indicano di montare i cingoli invertiti :-?





Sono quindi andato avanti nell'assemblaggio dello scafo.







Nell'ultima foto e' evidente il problema piu' grosso di questo kit: i cingoli sono sbagliati, perlomeno a meta'!

L'M1, l'IP e i primi esemplari di M1A1 erano dotati di cingoli T156, con i pattini di gomma (a forma di V) solidali alla maglia. Successivamente e' stato adottato il tipo T158 con pattini in gomma (di forma ottagonale) sostituibili. Con il modello precedente, una volta rovinata la gomma (circa 2000 miglia di percorrenza), occorreva sostituire l'intero cingolo, con il T158 (tuttora impiegato) basta sostiture la pattinatura. Lo stesso principio e' adottato su tutti i carri occidentali moderni.

Ebbene, la Panda ha stampato correttamente la parte esterna della maglia del T156, ma la parte interna e' del T158!
Le differenze sono ben visibili in queste foto.

T156


T158


La parte incriminata e' cerchiata in rosso. Almeno il dente di lupo centrale e' corretto!

Che fare in questo caso?
1- ignorare il problema e proseguire: del resto, i cingoli sono molto belli e si adattano perfettamente al treno di rotolamento;
2- modificare le maglie con stucco e pazienza: non se ne parla! 312 modiifche tutte uguali non sono alla mia portata;
3- rivolgersi all'aftermarket. Trumpeter ad esempio produce un bel set di T156 per una quindicina di euro, che avevo comprato per l'M1 Tamiya e non ancora usato.

Credo scegliero' la 3!

Il problema e' davvero incomprensibile e denota uno studio approssimativo del soggetto. Peccato, bastava davvero poco per realizzare un cingolo vendibile tranquillamente anche separatamente.

Saluti,
Paolo Fanin

 Pierantonio :

1/5/2020 07:43
 Il problema dei cingoli è dovuto semplicemente al fatto che hanno adattato quelli per i loro precedenti M1A1 facendo una ricerca solo parziale sulle diversità o, più difficilmente, volendo risparmiare sulle modifiche degli stampi.
Di solito questo è dovuto al semplice fatto che disegna il pezzo non è un ottimo conoscitore del soggetto e quindi banalmente non si accorge dei certe differenze. Nei casi peggiori si tratta di persone che nemmeno hanno interesse nel modellismo e semplicemente lavorarono su commissione senza che poi ci sia un controllo serio di quanto hanno fatto Oggi progettano un modello di carro e domani un pezzo di una cucina.
Il tutto alla fine si riconduce alla mancanza di consulenti o alla mancanza di volontà di ascoltarli.
Ciao
Pierantonio

 Tomcat71 :

1/5/2020 09:00
 Quote:

Pierantonio wrote:

Il problema dei cingoli è dovuto semplicemente al fatto che hanno adattato quelli per i loro precedenti M1A1 facendo una ricerca solo parziale sulle diversità o, più difficilmente, volendo risparmiare sulle modifiche degli stampi.
Di solito questo è dovuto al semplice fatto che disegna il pezzo non è un ottimo conoscitore del soggetto e quindi banalmente non si accorge dei certe differenze. Nei casi peggiori si tratta di persone che nemmeno hanno interesse nel modellismo e semplicemente lavorarono su commissione senza che poi ci sia un controllo serio di quanto hanno fatto Oggi progettano un modello di carro e domani un pezzo di una cucina.
Il tutto alla fine si riconduce alla mancanza di consulenti o alla mancanza di volontà di ascoltarli.
Ciao
Pierantonio


Non so se Panda sia la costola di qualche altra marca di modellismo, ma non esiste un M1A1 a marchio Panda, quindi e' possibile che l'errore sia originale.

Sicuramente non c'e' stato un controllo del prodotto finito, oppure non hanno proprio interesse a farlo (magari per risparmiare, boh), perche' altrimenti un errore cosi' importante sarebbe subito stato notato.

Saluti,
Paolo Fanin

 merki41 :

1/5/2020 14:33
 Credo proprio che a loro non freghi na mazza dell'accuratezza dei kit, vero che ci campano ma il semplice fatto che arrivino a tali livelli di inaccuratezza dimostra ciò che dico, non può essere sempre una svista, è il loro lavoro, sarebbe come se un falegname facesse un tavolo senza un piede, una prova lampante è lo M103A1 Dragon.
Lucio

 Antonio 13 :

1/5/2020 15:26
 Che dici....può essere un'idea "affondare" poi leggermente il carro su un terreno soffice per nascondere parzialmente la parte più esterna dei connettori?
Però non sò su quale tipo di terreno facevano la competizione e/o la situzione meteo, hai altre immagini ?

 Tomcat71 :

2/5/2020 08:12
 Quote:

merki41 wrote:

Credo proprio che a loro non freghi na mazza dell'accuratezza dei kit, vero che ci campano ma il semplice fatto che arrivino a tali livelli di inaccuratezza dimostra ciò che dico, non può essere sempre una svista, è il loro lavoro, sarebbe come se un falegname facesse un tavolo senza un piede, una prova lampante è lo M103A1 Dragon.
Lucio


Concordo al 100%.
Una cosa sono le semplificazioni dovute ai limiti di stampaggio della plastica, un'altra errori di questo tipo, dovuti ad uno studio insufficiente del soggetto.
Purtroppo anche le case piu' blasonate non ne sono esenti: ricordo le placche di rinforzo sull'F-4C e J Tamiya in 1/32, presenti sull'esemplare musealizzato preso a riferimento ma non sui primi esemplari dell'aereo vero... oppure l'F-8E Monogram in 1/48 con il seggiolino dell'F--14, anche li' ibrido da museo!

Per fortuna che esiste l'aftermarket, ma questo dovrebbe essere una scelta e non una necessita' per riprodurre correttamente un mezzo!

Saluti,
Paolo Fanin

 Tomcat71 :

3/5/2020 10:18
 Quote:

Antonio 13 wrote:

Che dici....può essere un'idea "affondare" poi leggermente il carro su un terreno soffice per nascondere parzialmente la parte più esterna dei connettori?
Però non sò su quale tipo di terreno facevano la competizione e/o la situzione meteo, hai altre immagini ?


Grazie Antonio, ma l'idea non e' realizzabile.
In tutte le foto ed i video che ho trovato in rete il tempo e' sempre bello ed il terreno asciutto e compatto. :-(
Inoltre, per nascondere le parti di cingolo che vanno alle ruote motrici ed ai rulli di rinvio dovrei affossare il carro fino a meta' scafo! :-D

Meglio i cingoli aftermarket...

Saluti,
Paolo Fanin

 Tomcat71 :

4/5/2020 16:15
 Dopo aver analizzato il treno di rotolamento nel suo complesso, vediamo ora altri particolari del kit.

Cominciamo dalla torretta.

1) MANIGLIONI LATERALI
La scatola fornisce, come gia' accennato, i maniglioni laterali di due tipi, iniziale e tardo, anche se le istruzioni indicano di montare quest'ultimo. Il tipo iniziale e' lo stesso gia' montato sugli M1; solo i primi IP lo hanno avuto, poi e' stato adottato un tipo piu' ampio, raccordato al cesto posteriore (introdotto sull'IP ma a quanto pare retrofittato anche su alcuni M1).
Questa opzione e' ottima, in quanto permette di avere piu' scelta negli esemplari da riprodurre: quello che voglio fare io ha i maniglioni del primo tipo, non raccordati al cesto. Bisognera' stuccare gli inviti dei supporti in torretta, in quanto in posizione leggermente diversa, ma niente di complicato.

2) TANICA
Nulla da dire: il supporto e' in fotoincisione ed e' perfetto in quanto a forma e dimensioni. Sono forniti 3 tipi di tanica diversi: non ho usato quello indicato dalle istruzioni in quanto ho preferito basarmi su una foto di un carro reale.
Come detto, le taniche sono dei piccoli capolavori: le scritte di servizio si leggono perfettamente!



3) MITRAGLIATRICI SERVENTE E CAPOCARRO
Riprodotte molto bene, sia le armi che i supporti. Cosa molto buona, dato che in tutte le foto che ho trovato della competizione (anche della mostra statica) nessun carro montava le mitragliatrici esterne. Quindi installero' solo i supporti.

4) LANCIANEBBIOGENI
Un disastro: sottodimensionati, con ritiri molto evidenti. Li sostituiro' con i Verlinden in resina e fotoincisioni.

5) CESTO DI TORRETTA
Molto bello e di facile montaggio, non complicato come quello dell'M60! Bisogna solo avere cura di allargare gli inviti sulla torretta, che sono sottodimensionati per i perni presenti sui supporti del cesto.



Nella foto si vede che il foglietto di fotoincisioni e' ricoperto di residui di colla: e' rivestito su entrambi i lati da una pellicola trasparente che lascia questo residuo. Fastidiosissimo da togliere con cotton fioc imbevuto di diluente: e' molto resistente e bisogna insistere!

6) CANNONE
Stando a quello che si dice in rete, la canna e' piu' corta di 2 mm tra evacuatore e volata e mi pare anche piuttosto ciccia. Non avendo disegni affidabili sotto mano, mi sono fidato e l'ho sostituita con quella in resina di Verlinden per l'M60, usando soltanto la volata del kit.



Non e' il massimo, ma per ora non ho alternative... lo infilo nello scudo senza colla, poi eventualmente lo sostituiro'.
Nella scatola e' presente anche una discreta riproduzione del simulatore di scoppio Hoffman, da montare sull'evacuatore, che naturalmente non usero'.

7) PORTELLI CAPOCARRO E SERVENTE
Ben dettagliati sia internamente che esternamente, anche se presentano segni degli estrattori da rimuovere. Possono essere posizionati aperti o chiusi e hanno gli iposcopi in plastica trasparente.

8) PROTEZIONE OTTICHE DEL CANNONIERE
Viene fornita la prima versione, corretta per M1 e per i primi IP. Successivamente sugli IP e' stata montata la versione piu' corazzata tipica anche delle versioni successive del carro.
Il pezzo lascia delle fastidiose fessure, che ho riempito con stucco acrilico Ammo tolto immediatamente con un cotton fioc imbevuto di acqua, cosa che consente di non carteggiare.




Nelle foto qui sopra si vedono anche le due casse portaoggetti laterali, molto ben realizzate con le fini maniglie separate e le relative battute in fotoincisione.

Si notano anche le saldature, molto fini e realistiche.

9) PORTELLI ANTIESPLOSIONE
Argomento molto dibattuto in rete: la sagoma dei portelli e' corretta o no?
Le due torrette nella confezione presentano portelli diversi: in quella dell'M1 sono leggermente trapezoidali , in quella dell'IP sono rettangolari.




Mentre per l'M1 e' certo che siano corretti, per l'IP le opinioni sono discordanti: Pawel Krupowicz (noto modellista e consulente di Dragon per i sui bei kit di M1A1 e A2) afferma che in entrambe le versioni sono trapezoidali (anche se di poco), mentre Steven Zaloga e Richard Hunnicutt (che non hanno bisogno di presentazioni!) sostengono essere rettangolari sull'IP...
In mancanza di prove certe, ritengo validi quelli del kit :-D

10) CAVI DI TRAINO
Nulla da dire: ottimamente realizzati, con occhielli in plastica molto fini, cavetto in rame e supporti in fotoincisione.
Ho solo sostituito il cavo con un cavetto d'acciaio, ma non e' necessario.

11) SCUDO DEL CANNONE
...che molti chiamano mantello: non ho mai capito perche'...
Dopo i cingoli, la parte peggiore del kit! :-x
Merita un post a parte, lo trattero' nell aprossima puntata. :-D

Saluti,
Paolo Fanin

 merki41 :

4/5/2020 23:15
 Concordo sul cannone, nemmeno il Verlinden mi pare un granchè, dietro l'evacuatore dei fumi pare essere quasi a forma di salsiccia, decisamente strano, per il resto la torre è davvero bella, bei dettagli e ottimo review.
lucio

 Tomcat71 :

5/5/2020 06:56
 Quote:

merki41 wrote:

Concordo sul cannone, nemmeno il Verlinden mi pare un granchè, dietro l'evacuatore dei fumi pare essere quasi a forma di salsiccia, decisamente strano, per il resto la torre è davvero bella, bei dettagli e ottimo review.
lucio


Grazie Lucio.
No, nemmeno il cannone Verlinden e' un granche', ma per il momento mi devo accontentare...

Ecco una foto della torretta come si presenta ora:



Saluti,
Paolo Fanin

 merki41 :

5/5/2020 09:01
 Bellissimi i cavi di traino, ma questi quindi li hai fatti tu o era un set a parte?
Lucio

 Tomcat71 :

5/5/2020 16:02
 Quote:

merki41 wrote:

Bellissimi i cavi di traino, ma questi quindi li hai fatti tu o era un set a parte?
Lucio


Grazie.
Ho sostituito il filo di rame compreso nella scatola con un cavetto di acciaio della New Connection Model (ditta che credo non esista piu'), il resto e' da scatola.
Il filo di rame, comunque ben fatto e realistico, mi sembrava sprecato in quella posizione bella dritta: me lo conservo per carri dove e' sistemato in modo piu' contorto!
Il cavetto d'acciaio e' molto meno malleabile ma li' ci sta benissimo.

Saluti,
Paolo Fanin

 Antonio 13 :

5/5/2020 18:20
 Tutto molto squisito in questo wip.

 Tomcat71 :

7/5/2020 08:49
 Quote:

Antonio 13 wrote:

Tutto molto squisito in questo wip.


Grazie Antonio.

Intanto proseguo con il montaggio.
Due esempi di cosa intendo per attacchi agli sprue piuttosto grossi ed invasivi:



Notare il pezzo 24... che non ho ancora capito cosa sia!



Se non fosse per questo e per diversi ritiri, il montaggio filerebbe liscio. Bisogna comunque fare diverse prove a secco perche' alcuni perni sono sovradimensionati rispetto alle loro sedi e le istruzioni riportano alcuni errori di numerazione dei pezzi.

Saluti,
Paolo Fanin

 mardin :

7/5/2020 20:26
 Paolo...molto bello
mi raccomando....spiegazioni dettagliate sulla fase di verniciatura e weathering

 Tomcat71 :

14/5/2020 11:02
 Quote:

mardin wrote:

Paolo...molto bello
mi raccomando....spiegazioni dettagliate sulla fase di verniciatura e weathering


Grazie Marco, chissa' quando lo potro' dipingere...

Ma veniamo allo scafo.
Del treno di rotolamento ho gia' detto.
Passando alla parte superiore, il difetto piu' evidente e' l'errato orientamento dei tappi dei serbatoi posti a sinistra, sia davanti che dietro. Questo errore e' davvero incomprensibile (quelli sul lato destro sono corretti!), ma per fortuna facilmente correggibile: quello anteriore puo' essere riposizionato dopo aver eliminato il perno inferiore, quello posteriore deve essere modificato, ma e' un intervento molto semplice.





Le catenelle provengono da avanzi di fotoincisione.
Il portello del pilota e' un pezzo a parte e si puo' fissare anche aperto, benche' dentro lo scafo non ci sia nulla da vedere!. Gli iposcopi, come quelli in torretta, sono forniti in plastica trasparente.

Anche i gruppi ottici anteriori e posteriori e le relative protezioni sono ben fatti e precisi (i fanali hanno le coperture trasparenti), per cui nulla da dire.

Come si nota, i dettagli sul cofano motore sono ben definiti. Completano il tutto delle belle griglie in fotoincisione, che si adattano perfettamente alla loro sede:



Nella parte anteriore gli occhioni di traino vanno spostati in avanti, a filo con lo scafo, come si vede in questa foto. Gli inviti sono troppo arretrati nel kit.



Nella parte posteriore invece le griglie che coprono prese d'aria e scarico sono sovradimensionate. Per ora le ho incollate cosi' come sono, ma le dovro' modificare:



Sullo scafo non c'e' altro da dire: le scudature laterali sono molto fedeli e precise e si montano senza problemi.

Sono ormai in dirittura d'arrivo: l'ultimo grosso lavoro e' la correzione dello scudo del cannone.

Alla prossima.

Saluti,
Paolo Fanin

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