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Abrams IP M1 |

Generale di Brigata
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Ancora bloccato all'estero e impossibilitato a finire i modellini gia' iniziati, comincio anche questo:

La scatola si presenta bene, con un bel disegno. Il contenuto e' imballato accuratamente. Le istruzioni sono in bianco e nero, chiare e facili da seguire, mentre le due opzioni di colorazione sono illustrate a colori su un foglio separato:

I pezzi sono tutto sommato contenuti, tranne i cingoli scomposti in 4 parti per maglia. La lastrina fotoincisa e' essenziale ma contiene tutto cio' che serve, compresa una dima per verniciare le ruote (non menzionata nelle istruzioni). I cavi di traino sono filo metallico attorcigliato, molto realistici.

Si nota subito la presenza di due torrette: si usera' quella con la corazzatura frontale incrementata dell'IP, ma quella dell'M1 originale puo' tornare utile per aggiornare il vecchio kit Tamiya (che ha la torretta del prototipo). Apprezzabile l'idea di includere il munizionamento e relativi tubi e casse di trasporto, ma il dettaglio e' piuttosto mediocre e non ci sono le decals per rifinirli a dovere. Le opzioni previste sono i maniglioni di torretta in 2 tipi (iniziale e tardo, entrambi usati sull'IP) e l'ultima porzione delle corazzature laterali (intera o ridotta, entrambe usate sull'M1 ma solo quella ridotta sull'IP, che impediva l'accumulo di fango tra ruota motrice e corazzatura stessa).
Piu' tardi postero' le decals e le opzioni di colorazione e una breve disamina sui pregi e difetti del kit.
Saluti, Paolo Fanin |
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» 24/4/2020 08:45 |
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Re: Abrams IP M1 |

Generale di Brigata
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Grazie a tutti.
Prima di passare alla plastica, vediamo le varianti di colorazione proposte.
La scelta e' limitata a due soggetti: non e' molto ma sono entrambi accattivanti. I carri sono stati inizialmente consegnati in Forest Green (FS 34079), successivamente e' stata adottata la mimetica MERDC (in tutte le sue varianti, tutte bellissime!), per poi passare alla definitiva mimetica a tre toni, in comune con i mezzi dell'esercito tedesco. Il kit permette di realizzare un carro in verde uniforme e uno con la mimetica a tre toni, entrambi decorati con vistose insegne:


Entrambi i carri sono ben documentati, ma la mia scelta e' caduta sul carro in verde, che ha partecipato al Canadian Army Trophy del 1987, vinto proprio dal reparto rappresentato dopo lunghi anni di predominanza tedesca. Mi sono pertanto concentrato su questo esemplare, cercando di documentarmi il piu' possibile.
Le decals sono stampate ottimamente, ma i pregi finiscono li'...

Analizziamo ora le insegne, partendo dalle targhe. Il carro che e' possibile riprodurre e' quello del vicecomandante di compagnia (D65, D66 e' il comandante di compagnia). La targa identifica il carro all'interno della compagnia: il D14, carro con il migliore punteggio nella competizione, e' quindi il quarto carro del primo plotone, il D23 e' il terzo carro del secondo plotone e via dicendo. Per l'occasione, al fine di identificare i carri a distanza, sono state dipinte delle strisce colorate sul cannone: rosso per il 1' plotone, bianco per il 2' e blu per il 3', con il numero di strisce corrispondenti al numero del carro. I carri del comandante e del vicecomandante di compagnia non hanno queste strisce. Per semplificare, in questa foto si vedono il 3' carro del 2' plotone (3 strisce bianche) e il 4' carro del 1' plotone (4 strisce rosse), pur senza leggere le targhe:

Altro elemento identificativo era un grosso pannello di compensato fissato sul cesto posteriore, dipinto in bianco con una grossa lettera maiuscola nera ad identificare il carro (A il 1' carro, B il 2', C il 3" e D il 4'), come si vede in questa brutta foto:

In questa foto si vede un altro elemento comune a tutti i carri: lo stemma della Divisione dipinto su un pannello circolare sul cesto di torretta. Lo stemma e' fornito in decal, mentre il pannello deve essere ricavato da un foglio di plastica: le istruzioni indicano un diametro di 26 mm. Questo pannello era dipinto in verde su entrambi i lati, mentre quello quadrato con la letterona era bianco sul lato a vista e in legno naturale sul retro.
Passando al frontale della torretta, ci sono gli altri due elementi comuni a tutti carri del reparto: a destra lo stemma del Canadian Army Trophy (CAT) e a sinistra Bill the Cat, protagonista di un fumetto USA dell'epoca. Se lo stemma del CAT e' riprodotto ragionevolmente bene, lo stesso non si puo' dire del gatto, ed e' un vero peccato perche' e' sicuramente un'insegna che attira l'attenzione... Il gatto e' infatti decisamente rachitico rispetto all'originale, basta confrontare la foto delle decals piu' sopra con questa stupenda fotografia pescata su internet (che ritrae lo stesso carro della foto sopra):

Si nota immediatamente che il gatto e' meno smilzo di quello in decal e che l'occhio destro e' decisamente piu' grande. Anche la tonalita' di arancione e' diversa, ma questo potrebbe dipendere dalla foto. Che fare quindi per il gatto? Una soluzione potrebbe essere quella di ricorrere al vecchissimo foglio di trasferibili della Verlinden, che ho a casa:

Qui il gatto sembra riuscito meglio, ma come si comporteranno trasferibili vecchi di 30 anni?... L'unica e' provarli e sperare per il meglio! I trasferibili serviranno anche per la scritta DANGER ZONE: il foglio decals ne fornisce 2 per l'evacuatore, ma in diverse foto appare chiaro che va applicata anche sullo scudo frontale, appena sopra il cannone. Attenzione pero' che questa scritta non era presente su tutti i carri, quindi va scelto con cura l'esemplare da riprodurre, come sempre.
Tornando all'ultima foto del carro vero, possiamo ripassare tutti gli elementi che abbiamo visto finora: si tratta del 3' carro del 2' plotone (D23 e 3 anelli bianchi sul cannone), DANGER ZONE in 3 posizioni, stemma del CAT e gatto sulla fronte, quadratone bianco (retro in legno) e parte superiore del cerchio (in verde, come il carro) con lo stemma della Divisione fissati sul cesto di torretta. Si nota inoltre un gagliardetto rosso con 3 bianco (terza Divisione?) fissato sull'antenna destra e le bandierine USA e canadese, la cui posizione non era la stessa per tutti i carri (motivo in piu' per sceglierne uno specifico!). Nella foto si nota inoltre uno strano cilindro verde che spunta dall'angolo sinistro del cofano motore: appartiene al carro (come sembra) o e' un elemento sullo sfondo (come spero!)?!
Per ora credo sia tutto. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggere, doamni postero' una disamina delle parti in plastica con relativi pregi e difetti.
Buon sabato a tutti, Paolo Fanin |
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» 25/4/2020 09:59 |
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