Forum : Storia contemporanea

Soggetto : Privatizzano le Forze Armate

 hueyfan :

21/12/2009 12:14
 Ho postato qui e non in "Altro" perche' l'argomento - uso un eufemismo - non mi sembra del tutto estraneo ai temi ed ai frequentatori del forum (se cosi' non fosse, fate vobis, che nessuno s'offende):

http://www.grnet.it/news/95-news/829-forze-armate-e-privatizzate.html

Notare poi l'inciso sullo sfruttamento di marchi, mimetiche, emblemi e stemmi di reparto.

Luca
LIN

 erganapi :

21/12/2009 13:09
  Ciao a tutti,
avevo sentito parlare dell'istituzione di Difesa Servizi ma non pensavo che si arrivasse ad una attuazione così veloce.
Come l'aveva descritta il Ministro tempo fa sembrerebbe un ottimo mezzo per sbloccare un po' di situazioni in sospeso da anni (alienazione di beni demaniali, problematiche legati alla "brandizzazione" di prodotti etc.) e per togliere un po' di lavoro non strettamente "militare" ai militari.
Se sono queste le intenzioni reali allora da militare non posso che esserne entusiasta, da contribuente poi mi va benissimo che un po' di introiti della Difesa siano "autogenerati".

Il titolo del topic mi sembra quindi un po' fuorviante...

Non sono prettamente un tecnico della materia e non so esattamente come verrà strutturata la cosa, sono giusto le mie spicciole considerazioni.

Bye

Ernesto

 erganapi :

21/12/2009 13:23
  Un altro ARTICOLO con toni "leggermente" meno tragici.
(Vivo dentro un aeroporto militare e mi spaventava l'ipotesi che Difesa SPA mi costruisse una centrale nucleare davanti a casa, più che altro perchè mi rovinava il panorama delle isole! :-D)

Bye

Ernesto

 Fabio :

21/12/2009 13:31
 Secondo me si tratta dell'ennesimo esempio di una notizia non riportata in maniera asettica, così come si dovrebbe fare, ma interpretata secondo quello che è il pensiero di chi scrive.
Oggi come oggi ci lamentiamo che ad esempio i musei militari vengano chiusi o non siano pienamente fruibili ma forse non sappiamo che per come le cose sono strutturate al momento le FFAA non possono, per legge, incassare un solo centesimo di un eventuale biglietto di ingresso. Con Servizi Difesa questo diventerebbe possibile ed i musei potrebbero trarre vantaggio dalla situazione. E come questo ci sono moltissimi altri esempi. E poi Servizi Difesa è al 100% di proprietà dello Stato...
Ciao
Fabio

 Wanderer :

21/12/2009 13:39
 Concordo in toto con quanto scritto in modo lapalissiano da Fabio.
L'Esercito allo stato attuale non può incassare una lira da privati e questo in occasione di manifestazioni con un eventuale concorso di privati alle spese oppure i costi di gestione di grossi patrimoni museali è un serissimo problema. Se questa società di servizi consentisse di poter aumentare le risorse economiche per i nostri Musei Militari sarebbe una cosa davvero positiva.

 Andrea Sansoni :

21/12/2009 14:27
 Non si tratta solamente di gestire in maniera "manageriale" i musei militari, cosa che apprezzerei assai, specie dovo avere visto come gli inglesi gestiscono i loro.

Qua il punto - il nocciolo dell'affare - è un altro: si tratta, in pratica, di istituire una centrale di committenza, destinata a gestire la gran parte degli acquisti (beni e servizi) delle forze armate, ed alla gestione del patrimonio immobiliare (non la vendita che rimane al ministrero delle finanze

Sulla carta è presto per dire se le critiche dell'articolo siano fondate: alcune centrali di committenza hanno funzionato bene (Toscana energia, p.e.) altre meno (Consip).

Certo che è molto discutibile il mezzo utilizzato per una riforma così incisiva: alcuni commi della finanziaria, approvati a colpi di fiducia, delegando l'approvazione dello statuto ad un decreto del ministro della difesa
Quest'ultimo fatto mi pare davvero molto discutibile, sol che si consideri che nello statuto saranno previste le procedure e modalità di controllo, che saranno decise dal Ministro senza possibilità di intervento del Parlamento.

E se il Ministro dovesse introdurre limitazioni o deroghe ai poteri della Corte dei conti?

Altra cosa che non convince è il consiglio di amministrazione compsto da 8 membri nominati dal ministro senza altri vincoli o specificazioni: se è centrale di committenza non ha alcun momento politico-decisionale, ma solo tecnico, che ci stanno a fare gli 8 membri del cda? Meglio sarebbe stato prevedere che fosse costituito dai vertici delle varie forze armate, facendone un organo tecnico.
Così come previsto, nella migliore delle ipotesi, si tratta di otto stipendi inutili; nella peggiore lascio ai maligni ogni supposizione ...

Poi se lo stato riesce a ricavare qualche soldo dallo sfruttamento di stemmi, simboli ed altro, non mi lamento di sicuro, ma, ripeto, il nocciolo è un altro

 Fabio :

21/12/2009 15:09
 Andrea,
non entro nel merito di alcuna valutazione politica in quanto non è questa la sede e poi come va qui credo sia sotto gli occhi di tutti. Tecnicamente mi pare diffcile che ci sia una S.p.A che non abbia un consiglio di amministrazione (la cui composizione varia a seconda della capitalizzazione). Operativamente un'entità del genere se gestita come dovrebbe esserlo, credo che possa portare dei vantaggi tangibili alla FFAA in termini sia di immagine, se vogliamo assolutamente secondari, che di apertura al paese e di gestione di un patrimonio che dei comandanti di uomini, quali sono i quadri che vi operano, non sono al momento formati per fare e, con la costante riduzione degli effettivi, difficilmente potrebbero portare avanti.
Anche il comitato di tecnici da te auspicato potrebbe senz'altro con grande competenza apportare il suo contributo, ma ci sono ambiti in cui tale apporto non sarebbe possibile. Per esperienza diretta ti posso portare un piccolo altro esempio che è la netta dicotomia che esiste nell'editoria fra gestione aziendale e gestione editoriale...
Ciao
Fabio

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