Forum : Marina italiana - Navi e storia

Soggetto : ct RN Nazario Sauro, 1:350 finito - foto ct SAURO a Crotone

 marcellodandrea :

18/2/2012 09:37
 ciao a tutti

sarebbe mia intenzione provare a riprodurre il cct Nazario Sauro (classe Sauro) waterline in scala 1:350 e in plastica, fotoincisioni e affini.

La discussione iniziale su questo argomento si trova nella sezione "Navi" di questo forum, dove avevo segnalato questo filmato (interessante di per sé) sui 4 cct di questa classe in bacino di carenaggio a La Spezia.

I 4 cct in questione sono: Nazario Sauro (SU), Daniele Manin (MA), Francesco Nullo (NL), Cesare Battisti (BT). Erano navi a due fumaioli entrate in squadra nel 1928. Furono modificate in alcune sovrastrutture nel 1933 e in seguito vennero assegnate più o meno stabilmente in Mar Rosso (Massaua) dove poi furono affondate tutte negli anni 1940-41.

Le note che scrivo qui sono frutto delle mie ricerche così come dell'aiuto di altri modellisti di questo forum o del forum di betasom.it che ringrazio tutti qui (benedetti i forum di mdellismo da quando esistono, altrimenti per fare le stesse cose una ventina di anni fa ci sarebbero voluti mesi e considerevoli spese...)

I piani che esistono in commercio (Navimodellisti Bolognesi) fannno riferimento ai disegni di cantiere del 1926-28 ma, come detto, le navi subirono un primo aggiornamento intorno al 1933. In questa occasione furono fatte sicuramente (foto alla mano) modifiche macroscopiche ai telemetri, albero e armamento AA, tutte relativamente facili da fare.

Tuttavia sarebbe mia intenzione costruire il Sauro come era nel 1941, anno dell'affondamento. Lavorando a stretto rigore storico, per fare questo dovrei riprodurre anche una seconda modifica, effettuata qualche anno dopo (ma non so esattamente quando) e cioè  l'installazione di un sistema di condizionamento dell'aria per operare in climi tropicali: questo implica per forza di cose qualche tipo di presa d'aria esterna ma al momento non so nulla della sua forma o sistemazione (immagino che in realtà ce ne fosse più di una).

E' possibile quindi che debba accontentarmi del Sauro così come era nel 1934, subito dopo il primo aggiornamento ma prima della modifica "tropicale".

Nel prossimo messaggio inserirò alcune fonti di foto del Sauro, disegni e ricostruzioni digitali,  nelle due configurazioni principali. Mi prendo un attimo per ritrovare le fonti web da cui ho preso le immagini, così da poterle citare qui.

Nel frattempo posso dire, riguardo al modello, che dai piani ho ricavato la sezione alla linea di galleggiamento e la chiglia. Ora sto disegnando le ordinate (devo farle una per una in scala più grande e poi ridurle alla scala giusta, altrimenti non riesco a lavorarci bene). Il modello in scala 1:350 dovrebbe essere lungo f.t. 25,76 cm, cosa che cercherò di approssimare meglio possibile.

 Pietro :

18/2/2012 09:47
 Ciao Marcello, seguirò con interesse questo tuo nuovo progetto!
Metterai a disposizione i tuoi disegni tecnici per permettere a qualche "folle" di seguirti in questa impresa?!?
Pietro

 svt67 :

18/2/2012 10:15
 Appena ho letto le tue intenzioni mi sono andato a spulciare la mia cara e vecchissima Encicopledia " Storia della Marina" ( avevo 12 anni quando iniziaila raccolta a fascicoli).

Non so se ti servano le sole due foto dedicate al Nullo presenti nel volume o se ne sei già in possesso, fammi sapere che eventualmente scannerizzo.

Ciao, Salvatore

 marcellodandrea :

18/2/2012 15:59
 Citerò qui una serie di fonti documentarie, così ho occasione di rispondere anche alle varie domande di cui sopra.


Foto del Sauro:

per avere un'idea si può cominciare da wikipedia ovviamente sia sulla classe che sul Sauro in particolare e da tutti i link citati in fondo nella medesima pagina.
discussione su betasom.it con foto ufficiale della Marina e altre cose ralative all'attrezzatura  a questo link
foto datata 1934 su Navi e Armatori
foto sicuramente anteriore al 1933 a questo link
una serie di disegni digitali (su una quantità di navi, non solo i Sauro - ma non garantisco l'attendibilità al 100% su italiandestroyers.com.ar, un sito che purtroppo a volte si apre facilmente, a volte non si apre affatto.
due disegni: su questo sito la versione più recente, su questo indirizzo la versione anteriore

ne manca una, ripresa dall'Almanacco Navale del 1942, di cui per il momento non ritrovo l'indirizzo web (ritrae il Sauro in configurazione recente ma senza il codice SU sul fianco, non so se si tratta di censura oppure c'è stato un momento in cui il codice non c'era).

c'è poi questo pdf con una breve storia e le solite foto/disegni

Poi naturalmente ho i disegni editi dai Navimodellisti Bolognesi. E' da quelli che tiro fuori chiglia e ordinate, quindi non credo di poter pubblicare qui i relativi disegni, ci sarà un copyright presumo. Idem per le sovrastrutture - salvo le modifiche che ci farò. Ma se volete delle fotocopie penso di potervele mandare tranquillamente.

Infine ci sarebbe questo libro ma a quanto pare va comprato a scatola chiusa e non ho idea (dato i costi) della sua attendibilità.

Foto di altre unità

Riguardo le altre unità della classe (Battisti, Nullo, Manin)  alcune foto si trovano in questi siti:
a questo link due foto del Battisti prima e dopo l'aggiornamento

in questo forum c'è una pagina con una quantità di foto delle navi e mezzi coinvolti nelle operazioni in Mar Rosso, purtroppo le foto sono accessibili solo agli iscritti (mi sono iscritto per scaricarle, comunque le foto dei cct Sauro sono sempre le solite)

Ovviamente ricordo il filmato che ho citato all'inizio di questa discussione dell'Istituto Luce (vd. sopra)

Le fonti per Manin, Nullo e Battisti sono le medesime del Sauro: ci sono alcune foto su Wikipedia, su Navi e Armatori (usare la funzione "cerca"), qualcosa di interessante è su Regiamarina,

Il Manin e il Nullo nel 1935 a Massaua  (scaricate la foto e schiaritela, si vedono bene i codici)

un bel profilo a colori (pre 1933) del Nullo si trova nel libro citato qui

una bella foto di queste unità tutte assieme si trova qui, un'altra è qui ma di scarsa utilità

Direi che a grandi linee è tutto quello che ho trovato. In molti altri siti si ritrovano le stesse foto.
ciao a presto :-)









 Pietro :

18/2/2012 21:42
 Marcello, la mia richiesta dei disegni era riferita non tanto a quelli dell'ANB (grazie per la disponibilità alle copie), quanto a quelli che tu realizzerai per il modello in 1/350, moooolto più utili per noi modellisti delle scale medio/piccole.
Sinceramente vista la tua abilità e l'interessante soggetto non mi dispiacerebbe seguirti passo passo nella autocostruzione...senza la fatica dello studio preliminare 
Ciao.
Pietro

 Panzer 8 :

18/2/2012 21:52
 La Rivista Storia Militare spesso e volentieri parla della nostra Marina , Io ho tutti i numeri e fra questi
ho ricavato queste immagini relative al Manin ed al Nullo .











Spero ti siano utili per il tuo lavoro
Il Manin è a Venezia nel'33  Il Nullo nell'ordine nel '18 , '20 e '40

 enrico63 :

18/2/2012 22:06
 Bel progettino Marcello!!!!

ti seguirò,  buon lavoro

ciao

 marcellodandrea :

18/2/2012 23:14
 Quote:
Pietro ha scritto: Marcello, la mia richiesta dei disegni era riferita non tanto a quelli dell'ANB (grazie per la disponibilità alle copie), quanto a quelli che tu realizzerai per il modello in 1/350, Ciao.
Pietro


sì forse non mi sono spiegato bene, comunque ci proverò a fare disegni comprensibili :-)

Intanto sto terminando le ordinate. Se una volta montate tutto torna bene, le renderò disponibili per cominciare.

 marcellodandrea :

18/2/2012 23:26
 Quote:
Panzer 8 ha scritto: La Rivista Storia Militare spesso e volentieri parla della nostra Marina , Io ho tutti i numeri e fra questi
ho ricavato queste immagini relative al Manin ed al Nullo .
.....

Spero ti siano utili per il tuo lavoro
Il Manin è a Venezia nel'33  Il Nullo nell'ordine nel '18 , '20 e '40



Grazie, sia per la prima (che avevo ma molto più piccola) che per l'ultima, che non avevo ! :-)

 Comunque devo fare una correzione.

prima immagine: il Manin (classe Sauro) a Venezia nel 1933 è improbabile, perchè le modifiche che già ci sono dovrebbero essere di quell'anno e colto proprio sul fatto (?!?) ... forse è più probabile uno-due anni dopo ma insomma va bene.

seconda e terza immagine: è "un" Nullo (immagini molto belle tra l'altro. di nuovo grazie :-)  un classico 3 pipe della prima guerra) , ma NON è la classe Sauro, infatti le immagini sono datate al 1918-20, mentre il Nullo (Sauro) e gli altri 3 cct della stessa classe sono stati varati nel 1926. Penso si tratti, se ho capito bene le note storiche che ho cercato, di un cct classe Rosolino Pilo, che fu ribattezzato "Fratelli Bandiera" nel 1921, riclassificato torpediniera nel 1929, prese parte alla guerra civile spagnola  e affondò nel dicembre 1940 presso misurata in Libia, urtando una mina.

quarta immagine: è il Nullo (Sauro) ma non può essere sicuramente il 1940, perché è ancora nella configurazione iniziale, quindi è anteriore al 1933.

Se confronti la prima e la quarta immagine (anche se sono cct diversi erano praticamente identici) puoi capire come fare a datare queste navi "prima" e "dopo" le modifiche: dopo il 1933 è stato sostituito il telemetro sulla plancia con una torretta che si trova standard anche in altre classi di cct; dietro la torretta c'è sempre un'altra struttura cilindrica (al posto della piattaforma del vecchio telemetro) che ignoro a cosa servisse; sotto la piattaforma del proiettore sull'albero è stata montata una coffa coperta piuttosto voluminosa; il telemetro posizionato tra i due complessi lanciasiluri è coperto da una cupola in tela.

 Panzer 8 :

19/2/2012 00:22
 Mi fa piacere che lefoto ti interessino ,in quanto alla date mi son rifatto alle didascalie delle foto.
Il nullo ,fasullo  :-P :-P, è stato fotografato a Fiume durante l'occupazione della città .

 marcellodandrea :

19/2/2012 12:40
 Quote:
Panzer 8 ha scritto: Il nullo ,fasullo  :-P :-P, è stato fotografato a Fiume durante l'occupazione della città .


No  no non è un Nullo  fasullo  :-)  è proprio il Nullo, solo che è un'altra nave  (ma belle foto, le ho archiviate).


Tornando al Sauro, comincio postando la migliore foto che ho trovato in circolazione sulla nave in configurazione post 1933.

La foto è tratta da "naviearmatori.net" ed è di Aldo Fraccaroli (così è scritto).



La descrizione nella scheda di naviearmatori indica che è stata scattata a Taranto nel 1934.  Taranto è corretto e la data probabilmente, comunque è posteriore al 1933.

Chiamo qui subito a raccolta gli altri modellisti del forum per aiutarmi a interpretare le diverse tonalità di nero/grigio sotto la linea di galleggiamento., Non mi interessa tanto il colore dell'opera viva (rosso o verde che fosse all'epoca) ma quello della banda alla linea di galleggiamento sì (visto che faccio il modello waterline) , e presumo che fosse nero come al solito.
Qui a guardare la foto sembra proprio che ci sia una banda grigia più chiara alla linea di galleggiamento e al di sotto un'opera viva molto più scura. Se la banda fosse nera e l'opera viva rossa o verde, nella foto mi sarei aspettato tonalità opposte.
QUALCHE IDEA???
:-? :-? :-?

Quella che metto poi è il lavoro che sto facendo sulle ordinate. Devo tirarle fuori una per una da un disegno in scala maggiore, altrimenti non si capisce niente (in scala giusta è quello piccolo su fondo bianco a destra in basso...).  Dopo averle isolate tutte, le fotocopio in scala corretta e me le ritrovo pronte. Ho fatto solo metà ordinata, poi duplico il tutto e attaccherò le due parti ai due lati della chiglia (incollata a sua volta sulla sezione alla linea di galleggiamento.




Queste pagine le scannerizzo, così che sia possibile stamparle in formato A4 come i miei originali. Se qualcuno intanto le vuole penso di potergliele spedire per email. Idem per chiglia e sezione alla linea di galleggiamento.

Link all'album

 tonno :

19/2/2012 15:20
 che gran lavoro marcello ..complimenti
solo 2 domande
- hai deciso di usare  il plasticard per riprodurre le ordinate e la forma centrale (non sò come si chiama diciamo così la "spina centrale" su cui incastrerai le ordinate)
- ma qualcuno si è mai cimentato in un mega lavorone di riproduzione dell'arsenale di taranto comprese le opere portuali / bacini di carenaggio & Co..... gran bel luogo taranto

 marcellodandrea :

19/2/2012 19:42
 non è poi un lavoro così grande, ma la piccola scala costringe a qualche surplus...   e speriamo che la decisione di utilizzare le ordinate sia ragionevole, altrimenti dovrò riesumare le sezioni sovrapposte.  Comunque penso di utilizzare il plasticard per tutto quanto, sì, per quanto fare l'ossatura in legno non sarebbe poi così scandaloso. 

Come rivestire lo scafo è una cosa, comunque, che merita riflessione. Anche perché confesso che in questa maniera non l'ho mai fatto. Cioè, ho fatto navi in legno, ho fatto qualcosa anche a sezioni sovrapposte in plastica e questo è tutto.

Vedrò - dipende dalle curvature - se è il caso di utilizzare almeno in gran parte murate intere o dovrò ritagliare una serie di listellini di plasticard e rivestire come una nave di legno (mi costa meno che comprare un set di listelli già tagliati - in ogni caso poi si dovrà lisciare e stuccare, quindi tanto vale farli da sé) . Spero il primo. Nel primo caso (murate intere) per la poppa penso che userò il milliput per scolpire la forma giusta. Il vantaggio di questi materiali è che puoi stuccare e lisciare tutto e non si vede più niente.

L'arsenale di Taranto?  Mah, c'è un set di edifici in resina o gesso, non so, che riproduce l'uscita dal Mar piccolo in 1/700, ma per il resto sinceramente non saprei :-)

 tonno :

20/2/2012 14:52
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: non è poi un lavoro così grande, ma la piccola scala costringe a qualche surplus...   e speriamo che la decisione di utilizzare le ordinate sia ragionevole, altrimenti dovrò riesumare le sezioni sovrapposte.  Comunque penso di utilizzare il plasticard per tutto quanto, sì, per quanto fare l'ossatura in legno non sarebbe poi così scandaloso. 

Come rivestire lo scafo è una cosa, comunque, che merita riflessione. Anche perché confesso che in questa maniera non l'ho mai fatto. Cioè, ho fatto navi in legno, ho fatto qualcosa anche a sezioni sovrapposte in plastica e questo è tutto.

Vedrò - dipende dalle curvature - se è il caso di utilizzare almeno in gran parte murate intere o dovrò ritagliare una serie di listellini di plasticard e rivestire come una nave di legno (mi costa meno che comprare un set di listelli già tagliati - in ogni caso poi si dovrà lisciare e stuccare, quindi tanto vale farli da sé) . Spero il primo. Nel primo caso (murate intere) per la poppa penso che userò il milliput per scolpire la forma giusta. Il vantaggio di questi materiali è che puoi stuccare e lisciare tutto e non si vede più niente.

L'arsenale di Taranto?  Mah, c'è un set di edifici in resina o gesso, non so, che riproduce l'uscita dal Mar piccolo in 1/700, ma per il resto sinceramente non saprei :-)


grazie marcello
 ho ricevuto i piani del diciotti, un pattugliatore della nostra guardia coste.. sperando di riuscirci per la campagna mezzi di soccorso.....
speravo di fare l ossatura in plasticard ma non mi piace l effetto dato (provato su altri piani costruttivi),il mio unico dubbio è che essendo la mia prima realizzazione , la pratica e gli attrezzi non sono adeguati all obiettivo
grazie comunque comincerò aprendo il post nella campagna e poi vediamo
PS oltretutto i piani in 1/50 mi fanno un pò paura per le dimensioni definitive del mezzo

 marcellodandrea :

20/2/2012 19:27
 Anche quelli del Sauro sono in 1:50, li ho ridotti usando Corel Draw, adesso sono più maneggevoli :-)

Poi per la riduzione finale ho usato ugualmente il computer salvo che per le ordinate, se no diventavo matto, lì ho fatto con le fotocopie ma (sorprendentemente) sono venuti molto precisi.

 Maurizio Maggi :

20/2/2012 20:12
 Chiamo qui subito a raccolta gli altri modellisti del forum per aiutarmi a interpretare le diverse tonalità di nero/grigio sotto la linea di galleggiamento., Non mi interessa tanto il colore dell'opera viva (rosso o verde che fosse all'epoca) ma quello della banda alla linea di galleggiamento sì (visto che faccio il modello waterline) , e presumo che fosse nero come al solito.
Qui a guardare la foto sembra proprio che ci sia una banda grigia più chiara alla linea di galleggiamento e al di sotto un'opera viva molto più scura. Se la banda fosse nera e l'opera viva rossa o verde, nella foto mi sarei aspettato tonalità opposte.
QUALCHE IDEA???


Marcello la banda al galleggiamento era nero opaco, l'apparente differenza di colore può dipendere da quanto  tempo la parte esposta al sole è rimasta esposta,  da quanto tempo non veniva fatto carenaggio ; insomma varie cause, ma di sicuro era nera come prescritto nelle norme di pitturazione.
Per farti un esempio , alcuni anni fà ho visitato l'arsenale della Spezia nel giorno in cui è aperto al pubblico ( quando è la festa del patrono di Spezia). Si possono anche visitare le navi presenti , beh quel giorno c'erano affiancate tre fregate classe Maestrale,  il colore della vernice ( sempre quella standard prevista dalle vigenti normative) era differente da unità a unità. Una semilucida, una opaca, una fresca di pacca. Su una delle navi la banda nera al galleggiamento era talmente " vissuta " che il nero era diventato un grigio scuro/nero, ben differente da quello della nave in migliore stato.
Ciao Maurizio 

 GS49 :

20/2/2012 21:07
 Ciao Marcello.
Quoto Maurizio per la banda che era "nero opaco".
Come sai il nero sbiadisce col tempo e a causab degli agenti atmosferici per cui.............
Un consiglio........se non hai intenzione di far vedere la struttura interna dello scafo ti consiglio di utilizzare il compensato multistrato da 2-3mm al posto del plasticard. A meno che tu non voglia usare plasticard di spessore 1,5-3mm ti troveresti male con il rivestimento dello scafo soprattutto se intendi fare in plasticard pure quello.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

21/2/2012 00:01
 In prima approssimazione, per la sezione al galleggiamento, la chiglia (chiamo chiglia per semplicità la sezione centrale longitudinale, a cui vengono attaccate le ordinate metà per parte)  e probabilmente le ordinate volevo usare il plasticard dei fondi di torte (si trova al supermercato e costa pochissimo), è spesso 1,5 mm e rigido, l'ho utilizzato anche per alcune navi precedenti. E' identico a quello dei modellini e si incolla benissimo con la colla per il plasticard appunto.

Considerando il costo minimo (perdita di tempo a parte - per tagliare le ordinate con precisione, considerando la scala e il loro spessore, dovrò utilizzare una lama di seghetto molto sottile e procedere molto lentamente, sennò si fonde tutto per l'attrito) penso di poter provare e vedere.

Quello che intendo fare è incollare la chiglia sulla sezione al galleggiamento. Una volta che questi due pezzi sono bel saldati, sistemare le ordinate ai due lati, cominciando da quelle centrali e poi andando verso le estremità. Finita questa fase, la struttura dovrebbe essere molto solida. Se necessario si può ulteriormente rinforzare negli spazi vuoti con spezzoni di sprue e simili.

Un piccolo problema pratico consiste nel mantenere su sezione e chiglia le tracce per sistemare le ordinate (non posso lasciare la carta altrimenti come faccio a incollarle?). Ci sto pensando, ho varie possibilità. Poi vi farò sapere, anche perchè ormai i disegni dei pezzi sono tutti pronti e in scala. Domani vado al supermarket a comprare due fondi rettangolari per torte poi si parte davvero.

L'opzione "compensato" la conservo come piano B.

 alcione :

21/2/2012 16:16
 LINK ,
è del Turbine, successivo ai Sauro; particolari della plancia e coffe varie.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

21/2/2012 23:44
 Grazie, ottimo link  :-)  :-)  :-)

qualche foto l'avevo (perchè ho cominciato a cercare anche il Turbine, appunto...)  ma altre sono  nuove.

Solo... come le scarico ???   sob...



nel frattempo ho acquistato i famosi (ormai) fondi di torte in plasticard 100%, al prezzo di 1,29 euro ognuno (dischi rigidi bianchi di 36 cm di diametro e 1,5 mm di spessore).

domani pieno con la scuola, ma nel frattempo ho finito il mio carrarmatino 1/72 per la campagna "Fronte Occidentale" e così nel giro di un paio di giorni conto di disegnare e tagliare la sezione al galleggiamento e la chiglia. Poi vi faccio vedere ovviamente.
ciao a-ri-grazie



 Pietro :

22/2/2012 06:40
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: Grazie, ottimo link  :-)  :-)  :-)

qualche foto l'avevo (perchè ho cominciato a cercare anche il Turbine, appunto...)  ma altre sono  nuove.

Solo... come le scarico ???   sob...



Ciao Marcello, per salvare foto che non permettono lo scaricamento premi il tasto STAMP poi apri il programma Paint e fai modifica-> incolla e poi salva con nome.
Avrai così salvato tutto quello che c'è a schermo, dopo ritaglia la parte che interessa per "ripulire" l'immagine.
Pietro

 alcione :

22/2/2012 11:29
 Bene, mi fa piacere.......qualcosa in + del C.ti ne sappiamo ;-) :-D
Come sei messo con i disegni del 120/45 V.T binato - culla unica - mod. 1924,
40/39 V. mod. 1915 e Breda mod. 1931 ( H ) da 13,2 ?
per i lanciasiluri sei a posto e se ti servono le mine   LINK
- Elia, Bollo, Coloniale -
Le nuove centrali di tiro ( OLAP, RM2 ) prevedevono anche apparecchiature esterne
accessorie;
potenziato, per l'impiego in colonia, impianto frigorifero e ventilazione; alcuni locali 
furono condizionati e furono creati alloggi per gli Ascari imbarcati - inquadrati nella
R.M. - e divisi da quelli dei nazionali. - fonte USMM -
ciao,
Francesco :-)

 alcione :

22/2/2012 13:35
  LINK, dallo stesso
forum guarda la terza foto - forse la coperta di una Gabbiano e/o una Torpediniera , dove vedi
il sistema di ritenuta dei Carley.
LINK ;-) ti ricorda
qualcosa :-? :-D
E dire che l'ho scoperto per caso.
Ciao,
Francesco

 marcellodandrea :

22/2/2012 15:06
 Dunque, prima di tutto gli avanzamenti.
Ho incollato con colla UHU le sagome di sezione e chiglia al disco di plastica.  Le parti rimanenti ai lati le posso usare per le ordinate (almeno quelle più grosse (per le più piccole potrebbe essere oggettivamente difficile lavorarle con precisione e userò plasticard più sottile, da 0,5 mm) oppure per fare le tavolozze per dipingere i figurini, come uso di solito.






Ho evidenziato il bordo delle sagome con una matita per renderle evidenti contro la plastic abianca. Ho cominciato poi a tagliare la sezione al galleggiamento con un seghetto fine. Faccio un po' per volta perché è faticoso ed è meglio andare piano ed essere precisi. Una lisciatina di cartavetrata sistema tutto. Il bordo già tagliato è venuto preciso e pulito in effetti. La sezione è lunga 255 mm. La nave f.t. è lunga 256 mm (più qualche decimo di millimetro ma questi li approssimo), però il ponte è spostato in avanti di 1 mm rispetto alla linea di galleggiamento (guardate la sagoma della chiglia) per cui ciò che si perde a poppa si guadagna a prua: il risultato è che la sezione al galleggiamento e la sagoma del ponte in pianta sono lunghi uguale, appunto 255 mm (ma il secondo è spostato in avanti rispetto al primo di 1 mm e qualche decimo).

Come dicevo adesso devo studiare un sistema per togliere la carta dalla sezione lasciando le linee delle posizioni delle ordinate. Ho due metodi: 1) riportare sul bordo le due estremità di ogni linea, una per parte, e unirle sull'altro lato; 2) incidere con il cutter lungo le linee, poi togliere la carta: dovrebbe rimanere l'incisione al di sotto. Vedremo cosa sarà meglio e più semplice.

Appena incollata la chiglia alla sezione posto le nuove foto.


Ho scaricato le foto di Turbine e Espero, grazie anche per la piccola lezione di tecnica informatica  :-)

Per le armi, insieme ai piani, ho ricevuto anche i disegni dei cannoni binati e delle mitragliatrici Vickers.
So delle modifiche e come diceva Maggi dovrebbero esserci delle prese d'aria per i condizionatori,ma queste potrebbero essere un problema (dove erano e come erano fatte?). Credo siano state messe dopo il 1935. Se non trovo nulla potrei essere costretto a fare la nave nel 1934-35 (senza i condizionatori) invece che nel 1940.
Per i nuovi telemetri ho solo le foto. Comunque grazie di avermi segnalato le sigle, provo a cercare qualcos'altro.
Per le mine ho i disegni sui piani, ma non sempre vedo montate le roatie, nell'incertezza potrei non metterle.

 marcellodandrea :

22/2/2012 15:55
 Quote:
alcione ha scritto: [dallo stesso
forum guarda la terza foto - forse la coperta di una Gabbiano e/o una Torpediniera , dove vedi
il sistema di ritenuta dei Carley.
Ciao,
Francesco


grazie, ottima foto !!!   però non è una Gabbiano, i carley erano tenuti quasi orizzontali a poppa.


il secondo link con il telemetro - abbi pazienza - ma non mi ricorda niente... sob, invecchio. Di che si tratta?   Lì per lì pensavo alla torretta circolare coi due telemetri sulla plancia dei  Sauro,ma è diversa (a vedere le foto - anche se il principio costruttivo dei due telemetri sarà uguale immagino).


Io ho trovato sul solito sitoquesto, l'A.P.G., che si vede per l'appunto sopra la torretta circolare dei Sauro.

E, per quanto capisco, potrebbe essere anche quello che si vede dietro la torretta (tra la torretta e l'albero) in cima ad una nuova struttura cilindrica (si trova al posto della vecchia piattaforma del telemetro sulla plancia nella configurazione 1927) che non capivo a che servisse. Che dite ???
:-o

:-)  :-)  :-)

 alcione :

22/2/2012 16:27
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: alcione ha scritto: [dallo stesso
forum guarda la terza foto - forse la coperta di una Gabbiano e/o una Torpediniera , dove vedi
il sistema di ritenuta dei Carley.
Ciao,
Francesco

grazie, ottima foto !!!   però non è una Gabbiano, i carley erano tenuti quasi orizzontali a poppa.


il secondo link con il telemetro - abbi pazienza - ma non mi ricorda niente... sob, invecchio. Di che si tratta?   Lì per lì pensavo alla torretta circolare coi due telemetri sulla plancia dei  Sauro,ma è diversa (a vedere le foto - anche se il principio costruttivo dei due telemetri sarà uguale immagino).


Io ho trovato sul solito sitoquesto, l'A.P.G., che si vede per l'appunto sopra la torretta circolare dei Sauro.

E, per quanto capisco, potrebbe essere anche quello che si vede dietro la torretta (tra la torretta e l'albero) in cima ad una nuova struttura cilindrica (si trova al posto della vecchia piattaforma del telemetro sulla plancia nella configurazione 1927) che non capivo a che servisse. Che dite ???
:-o

:-)  :-)  :-)


La foto relativa al Carley lo devo studiare, l'ho segnalata al " volo "; tra l'altro la posizione della
lancia mi fa ben sperare di trovare l'unità a cui appartiene.
Per il telemetro .......lo stesso fantomatico delle Gabbiano   :-P
L' APG è quello della torretta circolare, la cui cuffia con l'ottica è sopra la struttura; francamente
cosa contenesse la piattaforma dietro alla stessa mi risulta.... :-? sarà uno dei due apparati che
ti segnalavo ?
La pizza quando la inforni ???? :-P
Le ferroguide - rotaie -  delle mine erano amovibili e venivano montate quando si decideva la
posa di un campo minato; gli equipaggi non amavano montarle e rimontarle, ma tantè......
Ciao,
Francesco :-)

 alcione :

22/2/2012 16:54
  Quote:
Pietro ha scritto:
marcellodandrea ha scritto: Grazie, ottimo link  :-)  :-)  :-)

qualche foto l'avevo (perchè ho cominciato a cercare anche il Turbine, appunto...)  ma altre sono  nuove.

Solo... come le scarico ???   sob...



Ciao Marcello, per salvare foto che non permettono lo scaricamento premi il tasto STAMP poi apri il programma Paint e fai modifica-> incolla e poi salva con nome.
Avrai così salvato tutto quello che c'è a schermo, dopo ritaglia la parte che interessa per "ripulire" l'immagine.
Pietro


Grazie, della serie che non si finisce mai di " imparare " :-P a questo servono gli amici ;-)
Ciao,
Francesco :-)

 Cesko :

22/2/2012 18:54
 Che lavoro impressionante. 

 marcellodandrea :

22/2/2012 20:20
 Quote:
alcione ha scritto:
Per il telemetro .......lo stesso fantomatico delle Gabbiano   :-P

L' APG è quello della torretta circolare, la cui cuffia con l'ottica è sopra la struttura; francamente
cosa contenesse la piattaforma dietro alla stessa mi risulta.... :-? sarà uno dei due apparati che
ti segnalavo ?

La pizza quando la inforni ???? :-P

Le ferroguide - rotaie -  delle mine erano amovibili e venivano montate quando si decideva la
posa di un campo minato; gli equipaggi non amavano montarle e rimontarle, ma tantè......

Ciao,
Francesco :-)



1) il telemetro misterioso delle gabbiano, ma certo !!!

2)  quella dietro la torretta era un'altra torretta cilindrica, sembra poco più alta, con in cima una cosa che sembra proprio un (altro) APG. Alle brutte la rifaccio tale quale (più o meno... :-)  )

3) le teglie sono per le torte. le pizze su cartone, giovedì sera e/o domenica sera  :-)

4) le rotaie non le metterò, anche perchè non saprei come farle convenientemente in 1/350. Potrei usare delle scalette fotoincise ma mi danno da pensare le curvature.



IMPRESSIONANTE E' LA COLLABORAZIONE CHE SI RIESCE A METTERE INSIEME NEI FORUM.
:-) :-) :-)

e a questo proposito...

PERO' E' PROPRIO UN PECCATO CHE TUTTI NOI NON RIUSCIAMO A FARE UN GRUPPO SULLA REGIA MARINA (date anche un'occhiata al wip sulla Roma, nella sezione "navi") . POSSIBILE CHE NON CI SIA MODO DI TRANSIGERE PER POCHI ISCRITTI ???  ESERCITO E AVIAZIONE Sì E MARINA NO NON E' TANTO LOGICO (fosse la marina di qualsiasi altro stato capirei, ma proprio la nostra...).

 alcione :

23/2/2012 09:33
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: alcione ha scritto:

IMPRESSIONANTE E' LA COLLABORAZIONE CHE SI RIESCE A METTERE INSIEME NEI FORUM.
:-) :-) :-)
e a questo proposito...
PERO' E' PROPRIO UN PECCATO CHE TUTTI NOI NON RIUSCIAMO A FARE UN GRUPPO SULLA REGIA MARINA (date anche un'occhiata al wip sulla Roma, nella sezione "navi") . POSSIBILE CHE NON CI SIA MODO DI TRANSIGERE PER POCHI ISCRITTI ???  ESERCITO E AVIAZIONE Sì E MARINA NO NON E' TANTO LOGICO (fosse la marina di qualsiasi altro stato capirei, ma proprio la nostra...).

  VOTO PER  GIS R.M.

     Italiani.....lo volete voi ?????

                                                                           

                        SI

L'ora delle decisioni  irrevocalbili è giunta !!!!!

Francesco :-)

 marcellodandrea :

23/2/2012 23:24
 Quote:
alcione ha scritto:

  VOTO PER  GIS R.M.

     Italiani.....lo volete voi ?????

                                                                           

                        SI

L'ora delle decisioni  irrevocabili è giunta !!!!!

Francesco :-)



Mi associo di nuovo. Se Fabio capita da queste parti e ci fa un pensierino su...  :-D


Piccolo passo avanti. Ho messo insieme sezione e chiglia e incominciato a mettere su qualche ordinata. ...





beh, queste sono davvero piccole e per quanto lavori piano piano non riesco a tagliarle precisissime (la mezza ordinata più grossa è lunga appena 12 mm).  Sono certo che una volta ben incollate, rinforzate e bloccate in posizione, si possano convenientemente scartavetrare e raccordare , comunque ho sfruttato un po' di tempo per riguardare meglio le sezioni sui piani costruttivi. Perdendoci un bel po' di tempo e di vista, lavorando sul file al massimo ingrandimento, è effettivamente possibile riuscire a sciogliere l'ingarbugliamento a centro nave e tirare fuori le varie sezioni. Ogni sezione NON ha un segno grafico diverso, purtroppo, a coppie prossimali sono uguali e così nascono i casini. Diciamo che quello è il piano B, se proprio le ordinate mi venissero male (non credo, ma meglio avere un'alternativa). D'altra parte, mi fa anche piacere poter pubblicare una via più semplice per fare questa nave e le sezioni sono senza alcun dubbio più semplci, quando si riesce a identificarle.
Prossime foto con lo scafo a ordinate complete e decisione sul da farsi (continuare così o passare alle sezioni).

 alcione :

24/2/2012 09:39
 Data la piccola scala io lo avrei fatto a linee d'acqua e capisco bene - ho incominciato
così, da più giovane, - la difficoltà che trovi a ricavare le stesse dai piani, ma quando sono
sui libri è ancora più complicato    :-P
E' un percorso che devi fare, anche per le costruzioni future   :-(  purtroppo....
Venendo alla fontomatica apparecchiatura posta dietro la torretta telemetrica principale azzardo
l'ipotesi che vi fosse una colonnina per il tiro notturno, in minima parte confortato - haimè - dal
fatto che le ns c.li telemetriche non erano idonee al tiro notturo; in Regia di notte non si combatteva,
come purtroppo ci si dovette rendere conto nei frequenti  scontri notturni , e non sempre il Radar
o enigma la fecero da padrona ma, purtroppo, mancavano apparati - anche binocoli idonei - e non
era stato fatto un serio addestramento degli equipaggi tutti.
Ciao e buon lavoro,
Francesco  :-)

 marcellodandrea :

24/2/2012 23:12
 Accetto l'ipotesi della colonnina per il tiro notturno, ma non ho idea di come fossero su altre navi. Hai qualche riferimento da darmi? (solo per curiosità si intende).


Riguardo il modellino, mai dire mai...   ho messo metà delle ordinate (un po' a destra un po' a sinistra per bloccare tutto) e le altre sono venute benino, con qualche piccola imprecisione ma benino (certo andranno lisciate, questo sì).



Proseguo e finisco lo scafo  :-)

Link alla galleria

 marcellodandrea :

25/2/2012 17:24
 Scafo finito  :-)  :-)  :-)

Ora aspetto che si saldi tutto per bene, poi liscio e metto i ponti.




Poi dopo i ponti utilizzerò, penso, un po' di milliput per riempire poppa e prua. Infine le murate.

 marcellodandrea :

25/2/2012 17:53
 A proposito di ponti, il ponte del castello è disegnato così:

(disegno elaborato dai piani dell'Associazione Navimodellisti Bolognesi)




Qualcuno ha idea di che cosa siano le linee verticali sul ponte ?   Forse le lastre di acciaio della copertura?  Però il ponte di coperta, a poppa, ha il fondo bianco. Queste linee compaiono solo sul castello (e non hanno niente a che vedere con le ordinate sotto).

 alcione :

25/2/2012 18:12
 Quelle dovrebbero essere le linee dei bagli orizzontali, che poggiando sui braccioli - a murata -
facevano a mò di " mensola " per il ponte di castello.
Bel lavoro Marcello, a questo punto potresti riempire lo spazio vuoto tra un'ordinata e l'altra e ot-
tenere lo scafo ;-)
La notizia della colonnina per il tiro notturno, che presumo esserci sui Sauro, l'ho estrapolata
da uno studio di Bagnasco e Cernuschi sull'evoluzione dei cctt. italiani - Maestrale / Comandanti -
su Storia Militare; non che dicano che sui Sauro ci fosse la colonnina, ma dalla foto di un modello
di studio di un ct. classe Comandanti in controplancia vi è la colonnina, e pochè le ns. torrette
telemetriche non erano idonee al tiro notturo.....ho presunto la cosa.
Le ricerche continuano....ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

25/2/2012 21:37
 I bagli? Non c'erano bagli a reggere il ponte di coperta? (= perché dietro non sono segnati?) Bene, comunque quello che conta è che non sia una struttura visibile in superficie (pensavo potesse essere l'andamento delle lastre di lamiera che ricoprivano il ponte).   Per la colonnina per il momento paziento, in ogni caso mi limiterò a riprodurre la struttura meglio possiible, a prescindere dall'utilizzo.

Riempire gli spazi tra le ordinate mi sembra un lavoro lungo. Le ordinate sono abbastanza fitte e ho già provato, stasera , a dare una lisciatina, vengono abbastanza bene già così. Domani continuerò e poi provo a montare i ponti. Devo montare i ponti prima per poter riempire la poppa (ed eventualmente la prua) con il milliput. Poi sistemerò le murate e riguardo i raccordi a poppa e prua (ci sarà da aggiungere del milliput e lisciare ancora evidentemente) vedrò sul momento.

Quando lo scafo sarà finito ci prendiamo una pausa di riflessione e poi cominciamo a sistemare tutto il necessario, da prua a poppa  :-)

sono ottimista, forse l'ostacolo maggioe è superato   (anche se concordo pienamente sul fatto che, ripetendo l'esperienza, sia senz'altro il caso di usare le sezioni sovrapposte)  
:-D :-D :-D

 alcione :

25/2/2012 22:04
 Le sezioni di lamiera dei ponti sono ad andamento orizzontale ...
hai visto la tua posta ?
ciao,
Francesco :-)

 GS49 :

25/2/2012 22:19
 Ciao Marcello.
Certamente sono le ordinate del ponte. Nel disegni si usa rappresentarle specialmente se dal ponte partono pareti verticali di locali superiori.
Come vedi le pareti verticali scaricano i pesi proprio sui bagli trasversali. Non solo ma intervallati di 2-4-6 ordinate c'erano anche Bagli Rinforzati che probabilmente corrispondono alle pareti trasversali dei locali del castello.
Inoltre sotto alle pareti longitudinali dei locali del castello e delle virole dei cannoni c'erano delle Anguille (si definiscono così le strutture longitidinali rinforzate proprio perche si comportano come l'omonimo anfibio).
Una Anguilla era a mezzeria nave e due a Ds e Sn in corrispondenza delle pareti longitudinali e alla stessa distanza verso la murata Ds e Sn.
La prua e la poppa le puoi fare con la balsa che trovi anche a quadrelli da 2x2 cm e che si lavora meravigliosamente e si stucca altrettanto facilmente.
Provare per credere.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

26/2/2012 09:32
 Grazie per le interessanti delucidazioni.
Per poppa e prua vedrò, il problema è trovare la balsa ma forse in qualche negozio di bricolage potrebbe esserci (qui non ci sono negozi di modellismo). Quello che mi rende un pelino dubbioso rispetto al milliput è la differenza di durezza tra balsa e plastica. Ho paura che mettendo la balsa e poi lisciando, si rischi di togliere troppa balsa rispetto alla plastica ...

 GS49 :

26/2/2012 13:08
  Ovvio Marcello.
Prima liscia per bene le ordinate in plastica poi quando sei soddisfatto del lavoro applichi la balsa e lavori quella. Vedrai che non avrai problemi. Eppoi se lo ritieni necessario puoi sempre stuccare la balsa per rifinirla e renderla piu consistente (a volte io applico anche un paio di mani di vernice tipo turapori per legno).
La balsa la trovi in qualunque Brico sia in quadrelli e listelli che in fogli piu o meno spessi (almeno a Genova è così).
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

26/2/2012 14:53
 Annoto il sistema. Non prometto che ci proverò ora, perché il mio tempo è sempre molto limitato e il negozio in questione è fuori città. Però se posso lo faccio. Grazie :-)

 Maurizio Maggi :

26/2/2012 20:04
 Marcello hai altri disegni in pianta e profilo del Sauro o hai  solo quelli comprati dal Gruppo Cult. ....?
Te lo chiedo perchè mi sono ricordato di avere un disegno del Turbine , pianta e profilo, ( e l'ho anche ritrovato) di come era a metà degli anni 30'. Dato che  erano uguali, diciamo al 95%, potresti ricavare le forme delle alette di plancia e altre differenze rispetto a come la nave era alla consegna. Guardando le foto del Sauro e gemelli la plancia con le succ.ve modifiche mi sembra identica ai Turbine. In caso faccio come l'altra volta, copia e spedisco.

Penso che ciò a cui ti riferisci nel msg siano le linee presenti sul disegno, quoto le indicazioni di Giulio spesso i disegni sono così. Comunque le lamiere del ponte erano posate in senso verticale , da prua a poppa, e non trasversale. Hai fatto un lavorone, di ordinate ne bastavano molte meno. Nel caso tuo, che usi fare i modelli waterline incollandoli sulla base con il mare  , è tutto molto più stabile e fermo a differenza di uno scafo intero che necessita di essere più robusto per evitare scollamenti e svirgolamenti. Sapessi quante volte uno scafo , tirando la colla, viene a banana !
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

26/2/2012 23:04
 SE MI MANDI I DISEGNI DEL TURBINE TE NE SARO' GRATO  :-D :-D :-D

In quanto alle ordinate ho messo tutte quelle che erano disegnate. Così è molto robusto infatti. Incollando insieme chiglia e sezione al galleggiamento e fissando tutto su un piano mentre incollano è rimasto tutto perfettamente in linea , niente imbarcate.

 marcellodandrea :

28/2/2012 12:18
 Ho messo i ponti. Prua e poppa li ho rinforzati con il magic sculpt (non avevo più il milliput).





Alla prossima metterò le fiancate.

Link alla galleria

 frengo :

28/2/2012 12:23
 che dire? un ottimo lavoro che promette bene!

 marcellodandrea :

28/2/2012 23:36
 oggi mi sono messo a "tirare fuori" il disegno della fiancata dai piani, evidenziando tutti gli oblò. Sorpresa, quelli sul castello sono la metà di quelli presenti sulla nave vera (e in verità non ho controllato quelli a poppa). Lì per lì ho pensato che dopo l'aggiornamento del 1933 potessero aver aperto altri oblò ma no, ho una foto con la configurazione 1928 e gli oblò sono uguali. Ci vorrà un po' di tempo in più, a questo punto devo ricontrollarli uno per uno e cercare di metterli nella posizione giusta.

 Lav :

28/2/2012 23:41
 Complimenti Marcello,
Vederti alle prese con sti lavori è un piacere.....
Paolo LAV
;-) ;-) ;-)

 svt67 :

29/2/2012 10:42
 è un piacere seguirti, questo è vero modellismo.

 tonno :

29/2/2012 12:08
 marcello hai gli occhi addosso...ora ti tocca finirlo per forza !

 GS49 :

29/2/2012 14:48
  Occhio Marcello .............mi sa che sti cabibbi ti stanno mettendo in mezzo ....
Bel lavoro comunque.
Ciao.
Giulio

 Alle :

29/2/2012 20:27
 C'è sempre da imparare con questi wip. Ti seguo interessato.
Pino.

 enrico63 :

29/2/2012 21:27
 Bella Marcello!!!!

avanti tutta :-) :-)

ciao

 marcellodandrea :

29/2/2012 23:35
 Grazie  :-)

Ho messo la prima fiancata e domani penso che metterò la seconda. Le curvature dello scafo sono minime in questa scala (e in queste navi) , incollando un po' per volta e poi fissando in posizione con vari accorgimenti (mollette, piccoli morsetti, nastro adesivo e altro - metto delle striscioline di cartoncino a proteggere la plastica) il tutto aderisce bene.  I due punti più delicati sono la prua e la poppa, ma ugualmente dividendo in passaggi graduali mi sembra sia andata bene.

Probabilmente riuscirò a mostrarvi le foto dello scafo rivestito entro domenica. Riguardo gli oblò, dalle foto del Sauro risultano 13 a poppa (si vedono chiari in una foto con configurazione post 1928) , 21 nella fila superiore e 12 in quella inferiore a prua (in foto con configurazione post 1934). La loro disposizione è apparentemente uguale a quella di diversi disegni di profilo che ho del Sauro (non i piani, dove per quanto mi sforzi non riesco a trovare - nell'intrico della sottocoperta disegnata in trasparenza - gli oblò mancanti), questa è una cosa a cui porre un minimo di attenzione quando li riporterò sulla plastica, nel senso che non sono tutti alla stessa distanza tra loro.

Dando un sguardo di massima alle altre navi della classe, non sono arrivato alla conclusione che le altre 3 avessero lo stesso numero di oblò in ogni settore. Spesso le foto sono confuse e insomma non sono sicuro: potrebbe esserci una differenza di un obò in più o meno a poppa per esempio, ma alla fine per ovvie ragioni mi sono limitato a quelle del Sauro.

Nel frattempo sto pensando a che tipo di basetta fare. La foto del 1934 a Taranto lo mostra in navigazione (lenta ovviamente) e si vedono bene le onde e la scia, potrei una volta tanto farlo in navigazione (invece del solito porto) e mettere un equipaggio (l'Arsenal fa bei figurini in 3D).  Vi farò sapere  :-)

 marcellodandrea :

1/3/2012 19:31
 Beh per non farvi aspettare troppo posto una foto della nave con la prima fiancata in posto.




La seconda si sta incollando ora.   :-)  ci sarà qualcosina da lisciare e forse stuccare, poi ci risentiamo.

PS il bordo inferiore dello scafo non è perfettamente aderente al cartoncino di fondo perchè è il cartoncino a non essere perfettamente in piano  (non la nave)  :-D

 marcellodandrea :

3/3/2012 16:03
 Ho finito di ricoprire lo scafo. E' andato tutto abbastanza bene (con qualche piccola stuccatura sul castello, sui ponti e a poppa).









qui si nota una imprecisione sotto la poppa, ma quel punto è 2 mm sotto la linea di galleggiamento, per cui non avrà molta importanza, sarà sott'acqua nel diorama.






Fotografando la prua si nota che è necessario lisciare e ripulire meglio il tagliamare, soprattutto a destra (sinistra della foto) in modo da renderla del tutto simmetrica.

La foto della poppa è fatta in controluce e la parte nera è il ponte di coperta. Considerando le dimensioni del modello penso che la forma sia abbastanza precisa.

Ora darò una mano di primer per vedere se ci sono altre magagne, poi altra lisciata e quindi vedremo di sistemare gli oblò e gli occhi di cubia per le ancore.   :-) :-) :-)

 alcione :

3/3/2012 22:37
 ti tengo ...d'occhio ;-)
forse una leggera asimmetria a poppa, ho è l'inclinazione del modello fotografato,
ma se guardi la foto nel tuo post si nota; se così fosse un colpetto di lima e sei a
posto.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

3/3/2012 23:13
 si nota con la macro e/o la lente d'ingrandimento...   la "leggera asimmetria" sarà circa 1/10 di mm nella realtà !  :cry:

va bene provvedo... :-)

 enrico63 :

3/3/2012 23:38
 ciao Marcello,

ma è plasticard?? di che spessore?? lo scaldi per piegarlo o è sottile e basta la progressione dell'incollatura??

 marcellodandrea :

3/3/2012 23:56
 plasticard da 0,5 mm.

no non l'ho scaldato perché le curvature sono abbastanza graduali, anche a prua dove bisogna comunque premere (io ho usato mollette e strisce di cartoncino interposte) per farlo aderire alle ordinate.  Comunque a destra ho premuto troppo e in corrispondenza delle ordinate è rimasto qualche piccolo solco che ho dovuto stuccare. Bisogna stare attenti con questi fogli di plasticard della Evergreen perchè si smollano anche solo con una goccia di colla in più.

 marcoaurelio :

4/3/2012 00:07
 Bravo Marcello.. complimenti!!!
Mi viene voglia di autocostruire guardandovi...
Io inizierò con una zattera..
:-(

 marcellodandrea :

6/3/2012 21:13
 Ho fatto gli oblò stampando la murata in scala e applicandola sulla fiancata, poi bucando col trapanino (0,6 mm) in corrispondenza degli oblò - un paio erano (troppo) storti e ho dovuto chiudere con l'attak e rifare. Ho fatto anche gli occhi di cubia, questi rivestiti con un cerchietto in filo di rame.  Ho dato un paio di passate di primer alle fiancate e lisciato un altro po' (con carta 600 e 1000 bagnata), per questo si vedono sfumature più o meno grigie o bianche.






Questo è l'equivalente a prua della foto della poppa in controluce. A questo ingrandimento si nota una leggerissima asimmetria a sinistra, ma tenete presente che lo scafo alla sezione in basso è largo circa 20 mm.... siate buoni  :-)




Ora dovrò pensare al ponte. Tanto per cominciare bene, i piani del Sauro mancano del frangionde davanti al cannone binato a prua (?!?  :-?   ).  Vedrò di risolvere il mistero...

 Maurizio Maggi :

6/3/2012 22:34
 Marcello sulle foto della seconda metè degli anni 30' il paraonde c'è. Mi sembra che l'occhio di cubia sia un poco troppo alto e troppo verso prua, non so se sui piani è disegnato lì ma le foto mostrano una posizione un poco più dietro e quasi a metà altezza della fiancata..
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

7/3/2012 17:58
 usi a obbedir tacendo... tanto più se l'osservazione è giusta.
Ho stampato il disegno in scala e riportato il tutto sulla fiancata, ma qualcosa era sbagliato evidentemente...   (niente di strano che sia stato io a spostare il disegno inavvertitamente - però gli oblò sono al posto giusto, mah...)  :-x

Per gli occhi di cubia corretti dovrete aspettare un paio di giorni  :-)

 euro :

7/3/2012 19:33
 :-o :-o
impressionante cosa vedo fare su questo sito... :-)

 marcellodandrea :

7/3/2012 20:47
 Quote:
euro ha scritto: :-o :-o
impressionante cosa vedo fare su questo sito... :-)


non ho capito se ti riferisci al lavoro o agli errori... :-( :-( :-(

 tonno :

7/3/2012 22:22
 
Quote:
marcellodandrea ha scritto: euro ha scritto: :-o :-o
impressionante cosa vedo fare su questo sito... :-)

non ho capito se ti riferisci al lavoro o agli errori... :-( :-( :-(


solo allo splendido lavoro marcello
;-)

 marcellodandrea :

8/3/2012 16:38
 Ecco i nuovi occhi di cubia   :-)






 alcione :

8/3/2012 20:10
 ...galeotta fu quella cubia ....
un saluto,
Francesco :-)

 frengo :

8/3/2012 21:18
  stai facendo un lavoro bellissimo!

 marcellodandrea :

8/3/2012 23:15
 Quote:
frengo ha scritto:  stai facendo un lavoro bellissimo!




... che costerà sudore e lacrime.

Passando al ponte, sui disegni della Ass Nav Bolognesi manca completamente il frangionde davanti al cannone di prua.
Ho un'unica foto del Sauro in configurazione 1928 (come il disegno)  e purtroppo preso di poppa.
Sul filmato dell'Istituto Luce citato all'inizio di questo wip, dove si vedono i 4 cct della classe in bacino a La Spezia nel 1931, si vede il frangionde degli altri 3 cct ma non del Sauro. Nelle foto post-1933 invece il frangionde ce l'ho su tutti e 4 i cct ed è sempre uguale. Ergo c'era anche prima pure sul Sauro e non è stato cambiato in seguito. Si vede bene ad esempio nella foto che ho postato all'inizio. La mancanza è semplicemente un e/orrore dei piani costruttivi.

Ho il sospetto che ci sia anche un trincarino (cioè, credo che qui si chiami trincarino, lo dico per analogia con le navi in legno - in pratica un bordo rialzato) lungo tutti i bordi dei ponti, e se c'era probabilmente era interrotto in corrispondenza degli ombrinali (gli scarichi dell'acqua dei ponti fuoribordo). Ancora non ho chiarito. Se avete suggerimenti in merito, è il momento di farli  :-)  :-)  :-)

 GS49 :

9/3/2012 00:46
   Ciao Marcello.
Si in gergo viene definito trincarino  ma anche "Mastra " o "Mastretta"  nel caso delle costruzioni navali dell'epoca consisteva in un angolare ad L di vario spessore e di "ala lunga" di 80-100mm. (80x45 o 100x60).
Non veniva mai interrotto quando gli ombrinali scaricavano a livello della linea di galleggiamento e nel caso di ostacoli nel suo percorso veniva raccordato ad essi.
Aveva lo scopo proprio di convogliare le acque sia pivane che di mare verso gli ombrinali.
Era presente in tutte le navi sia militari che mercantili.
A proposito il paraonde era presente già al tempo del varo nel 26 e risulta presente nei disegni di cantiere dell'epoca.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

9/3/2012 07:39
 Quote:
GS49 ha scritto:  A proposito il paraonde era presente già al tempo del varo nel 26 e risulta presente nei disegni di cantiere dell'epoca.
Ciao.
Giulio



il disegno che ho riportato a pg. 4 di questo wip è quello dei piani costruttivi e pensavo fosse tratto pari pari dai piani di cantiere. Solo per curiosità (dalle foto post-1933 il paraonde c'è chiaramente in tutte e quindi il problema non si pone) da dove hai preso le notizie che riporti sopra?

 Maurizio Maggi :

9/3/2012 08:34
 Aveva lo scopo proprio di convogliare le acque sia pivane che di mare verso gli ombrinali.
Era presente in tutte le navi sia militari che mercantili
.

Marcello come ti dicevo vai tranquillo con il paraonde, era presente su tutte le unità. Di forma semicircolare, peccato che ancora non ho la scanner altrimenti ti postavo delle foto, dannazione !
Come ha spiegato Giulio circa il defluire delle acque, anche a livello del ponte venivano fatte delle aperture lungo la mastretta, ed è lì , dove scolava l'acqua, che possiamo fare quelle strisciatine di ruggine che tanto ci piace vedere sui modelli !
Dai che dalle lacrime e dal sangue verrà fuori un bel modello , le premesse ci sono , lo scafo mi sembra  ottimo,  confrontando le tue foto con le immagini dei Sauro ci sei alla grande .
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

9/3/2012 14:39
 Sì per il paraonde non ho problemi, lo so che c'era perché ho le foto post 1933 e sono chiare. La forma andrà studiata bene perché comunque non ho disegni ma solo foto. vedremo.

Per il trincarino o mastretta che sia il problema è, semmai, dove fossero gli ombrinali (lungo la mastretta). Anche qui dovrò vedere con calma, non è detto che riesca a identificare le aperture presenti. Vedrò se i disegni aiutano. Vi farò sapere :-)

 GS49 :

9/3/2012 15:16
 Ciao marcello.
Dal modello di cantiere (al tempo commissionati per ogni unità) e che si trova nel piccolo museo modelli della Fincantieri di Ge Sestri (che ha ereditato armi e bagagli dell'Ansaldo e Odero ecc).
E dai piani di montaggio che ho avuto modo di visionare nello stesso luogo (bellissima rassegna di modelli in varie scale dall'1/50 all'1/200 non accessibile a tutti purtroppo a meno di ottenere  permessi speciali).
Anche alla fondazione Ansaldo di Ge ci sono svariati disegni in etereogenee scale delle navi (quasi tutte) al tempo progettate e o prodotte dai cantieri.
Purtroppo parliamo di un annetto fa e al tempo non era in atto questa discussione ed in più ero sprovvisto di macchina fotografica per cui non posso documentarti la cosa se non come mio ricordo personale ............
Il disegnino profiloe pianta che trovi al link sotto l'ho visto in formato A4 su carta eliografica del tempo con data e caratteristiche generali (se non ricordo male) 1926.
www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/almanacco/Pagine/PQRS/sauro.aspx

Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

9/3/2012 17:09
 scrivendo al suddetto museo non c'è modo di ottenere qualche foto e/o informazione?

 GS49 :

9/3/2012 20:55
 Ciao.
No..... purtroppo trattasi di una raccolta privata non aperta al pubblico (in futuro forse.....).
Non c'è nemmeno modo di contattare qualcuno perche non c'è nessuno che si occupa della raccolta.
L'unica possibilità è quella di fare una visita al museo Ansaldo.....nel quale potrebbero esserci sia foto che sicuramente disegni dell'epoca.
Non ti assicuro però che abbiano tenuto il piano degli scarichi fuori bordo (generalmente non tengono i piani degli impianti).
Provare però non costa nulla...........
Provo a sondare alcune mie conoscenze per vedere se cavo qualcosa................
Ciao.
Giulio.

 marcellodandrea :

10/3/2012 00:30
 Grazie :-)

 marcellodandrea :

10/3/2012 19:23
 Ho messo i salpaancore e il paraonde. Per il paraonde devp decidere se ci sono (come si chiamano?) controventature (?) oppure no. Se ci sono, sono sul lato a poppa perché dalle foto davanti non si vedono. Comunque anche senza rinforzi la curvatura uniforme (è un arco di cerchio) del paraonde dovrebbe permettergli di resistere ugualmente alla forza delle onde.
Nelle ricostruzioni 3D di "italiandestroyers" all'interno del paraonde sono sistemati due avvolgicavi. Anche qui, che ci siano davvero oppure no è un mistero. Vedrò di capire meglio.








 GS49 :

10/3/2012 21:45
  Ciao Marcello.
Solo una cosa, il paraonde aveva delle dimensioni quasi standard e degradava dal centro verso destra e sinistra.
Poteva avere andamento a freccia allargata o circolare come in questo caso
L'altezza della parte finale era di 250mm mentre la parte centrale era di 800mm.
Generalmente aveva una inclinazione verso prora di 10° per impedira all'onda di scavalcarlo.
Nella parte addietro del paraonde erano sempre sistemate delle squadre con andamento cosidetto "a vela" che scaricavano la parte inferiore della vela sulle ordinate longitidinali sottostanti al ponte.
Per gli ombrinali ho chiesto ad un amico se poteva verificare (sempre che sia possibile trovare documentaione in merito) la posizione degli stessi.
Hai fatto un Bel lavoro nella zona di prora.......complimenti.
Ciao.
Giulio

 Maurizio Maggi :

10/3/2012 22:25
 Marcello ti voglio fare partecipe di un mio dubbio. Bada è frutto della mia mente contorta ma non riesco ad immaginare la catena dell'ancora che scorre liberamente fino all'occhio di cubia, in quanto sul ponte cammina quasi parallela poi entra nel condotto ma qui dovrebbe fare un discreto angolo, non mi convince. Guardando il disegno che hai postato e confrontandolo con quello del Turbine che ti ho inviato ho la sensazione che il disegno del Sauro non sia perfettamente accurato. Quello del Turbine mostra le catene che corrono con un angolo diverso e vanno quasi dritte verso l'occhio di cubia. e l'inizio del condotto appare più esterno sul Turbine , con una apertura più piccola e più spostata verso l'esterno. Mah !! Per il paraonde potresti fare riferimento al disegno del Turbine per l'inclinazione e per i supporti posteriori.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

10/3/2012 23:17
 Quote:
GS49 ha scritto: Solo una cosa, il paraonde aveva delle dimensioni quasi standard e degradava dal centro verso destra e sinistra.
Poteva avere andamento a freccia allargata o circolare come in questo caso
L'altezza della parte finale era di 250mm mentre la parte centrale era di 800mm.
Generalmente aveva una inclinazione verso prora di 10° per impedira all'onda di scavalcarlo.





Per l'altezza del paraonde ho fatto riferimento principalmente a queste due foto (e altre simili):

Cesare Battisti pre-1933  e Nazario Sauro post-1933
(foto modificate a scopo discussione modellistica)



Le misure che mi dai tu (da 800 a 250 mm) dicono che al centro doveva essere oltre il triplo che ai lati, ma dalle foto a me sembrava che l'altezza del paraonde fosse praticamente identica per tutta la lunghezza. In quanto all'inclinazione anche quello che ho messo io ha una leggera inclinazione verso prua.

Immagino che se davvero c'erano due avvolgicavi attaccati dietro il paraonde come si vede nella ricostruzione digitale, questi fossero sistemati sulle squadre. Ma - avvolgicavi a parte -  quante erano le squadre?  Sì pensavo anche io di prendere in considerazione il Turbine per questo.

Riguardo i condotti delle catene ci penso su un attimo.



 alcione :

10/3/2012 23:59
 Guarda che i tamburi per i cavi non erano fissati sulle squadrette che erano piene
e generalmente circa in numero di 8, di cui due a cavallo della mezzeria e le altre un
po spostate verso sx e a dx; a volte al riparo del paraonde vi era un'imbacazione di servizio usata
per piccoli lavori sullo scafo; ritocchi di vernice, ruggine etc.etc.
I Turbine sono simili ai Sauro da cui derivano e differeziavano per una maggiore lunghezza
- circa 3 mt  e + 50 tons. del dislocamento standard; il paraonde è lo stesso .
Questo, invece, è il paraonde di un Soldati, simile a quanto ti diceva Giulio , con gli avvolgi cavi
ed il collare per l'impianto binato. 



Da Orizzonte Mare, nuova serie - Bagnasco - classe Soldati -  a solo scopo documentario -
Ciao e buon lavoro,
Francesco :-)

 GS49 :

11/3/2012 02:19
 Ciao Marcello.
In effetti dalle foto che hai postato risulta un paraonde di altezza uniforme di circa 800mm.
Per cui direi che vale quello riportato nelle foto che hai postato..............
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

11/3/2012 15:25
 Sì a me sembrava proprio così. Anche le foto di Nullo e Manin mostrano un paraonde simile, di altezza uniforme, semicircolare e liscio, cioè con i presumibili riinforzi sul lato posteriore (e, per le foto dei classe Turbine che ho io, pure quelli di Turbine, Espero, Aquilone, Nembo, Zeffiro e Ostro hanno il medesimo paraonde di altezza uniforme - l'unica foto dove il paraonde non c'è proprio, curiosamente come i miei piani costruttivi, è quella del varo dello Zeffiro nel 1928, in colorazione grigio medio, dove mancano sia il cannone binato che il paraonde al momento della discesa in acqua).

Il discorso dei condotti delle catene invece va rivisto con calma. Ho chisto lumi anche su betasom.it a questo proposito ma per ora senza risposte.

 Maurizio Maggi :

11/3/2012 15:55
 Marcello prometto che non parlo più ! Altrimenti temo delle macumbe aretine !
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

11/3/2012 21:07
 Non vedo perchè, a me piace lavorare in team così :-)   per favore continuate a fare presenti tutti i vostri dubbi che così facciamo un bel lavoro.

Tornando al condotto, su betasom mi dicono che avevano un andamento a quarto di cerchio e così facendo dovrei trovare il punto esatto, ma di nuovo sono perplesso, cerchio di quale raggio? e comunque sui disegni del Sauro e del Turbine del libro sui cct dell'USMM la disposizione dei condotti è identica per ambedue (confesso che non me ne ero accorto prima). In realtà, sarei intenzionato a rifare i condotti, il lavoro non è granché, affare di un quarto d'ora (salvo il tempo tecnico per aspettare che il milliput secchi, in pratica 24 h) a parte la contrarietà iniziale del fatto che questi "piani costruttivi" vanno ridisegnati ex novo, in pratica.

 Maurizio Maggi :

11/3/2012 22:24
 Marcello sei forte !  Senti, ragionavo  ( uhmm parola grossa, meglio pensavo ! ) , dalle foto delle varie unità, sia Sauro che Turbine, le ancore sono quasi verticali , c'è solo una leggerissima inclinazione verso poppa. Il fusto sale quasi verticale , pensa ad altre navi dove l'ancora è inclinata anche di circa 30/35° , quindi anche il condotto deve salire verticale ( senza fare curve ), l'unica cosa da determinare è l'inclinazione verso il ponte . Ad occhio ho la sensazione che i piani siano poco accurati e che forse sono più realistici i disegni  del Sauro e del Turbine che hai citato. Anche io ho combattuto per anni , nel realizzare i prototipi per la produzione , con piani e disegni delle volte errati. Disegni di un progetto se ne fanno molti, il problema è trovare e catalogare quello di cantiere definitivo dove tutto è esatto, come ha spiegato Giulio , alias GS49  in un'altro post,  si comincia a costruire e in corso d'opera capita che vengano apportate delle modifiche al progetto iniziale ( un esempio sono alcuni disegni del Roma in circolazione  palesemente diversi dalla nave com'era ). Ora questi disegni quanto sono accurati ? Un bel problema capirlo. L'unica sarebbe riuscire a trovare una foto del ponte di prora che mostrasse il cammino delle catene. Mi metto a scartabellare, trovassi qualcosa .
Ciao Maurizio 

 marcellodandrea :

12/3/2012 07:45
 nel frattempo su betasom mi hanno fatto la stessa rettifica (ancore verticali, ergo condotti verticali o quasi).


(disegno modificato dei piani costruttivi dell'Ass Navimod Bolognesi)




questo è il disegno sui piani ed è coerente con i condotti sistemati più indietro sul ponte.

SE NON SBAGLIO, L'INCLINAZIONE NEL DISEGNO SOPRA E' DI CIRCA 20°  (l'ho misurata con un goniometro). NELL'UNICA FOTO AL TRAVERSO CHE HO, IL MANIN SUL CANAL GRANDE A VENEZIA, L'INCLINAZIONE E' 15° (circa).


(Daniele Manin a Venezia, post-1933; dettaglio di foto inserita a scopo discussione modellistica).


Dico subito che la foto finisce proprio lì, tagliando via un pezzo di prua e purtroppo non si capisce gran ché delle catene.

Considerata la distanza e l'inclinazione del punto di ripresa, è possibile che l'inclinazione del condotto sia leggermente inferiore a quella dei piani ma non di tanto. Diciamo che i condotti sul ponte potrebbero aprirsi poco più avanti di come sono disegnati (direi appena davanti la posizione del primo paletto che regge i teli parasole - che però, come si può vedere, è anche la situazione del disegno; forse, c'è una minima differenza).

Aggiungo che anche una foto del Turbine al traverso (preciso, diciamo, in orizzontale) mostra anche più chiaramente la medesima inclinazione dell'ancora di circa 15° indietro - cioè, non esattamente verticale.

Riguardo le foto delle catene sul ponte a prua, non ho trovato nulla per i Sauro salvo la foto del Manin sopra (e infatti neppure le ricostruzioni 3D mostrano questa parte chiaramente).

Secondo me, in conclusione salvo notizie nuove, la posizione deve essere spostata in avanti solo di un paio di millimetri in scala e poco più all'esterno (e non proprio sulla mezzeria come mostrano i piani costruttivi).  La posizione deve essere coerente con un andamento della catena nel suo percorso di andata e ritorno parallelo a partire dal grande argano centrale (si chiama così? quello immediatamente davanti il paraonde).

Fatemi sapere, se no procedo :-)

 alcione :

12/3/2012 15:58
 Se non la conosci QUI trovi una
discussione sui Turbine.
Ciao,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

12/3/2012 16:32
 Marcello con quello che abbiamo concordo con te. Ho cercato molto ma non ho trovato niente di realmente utle per questo dettaglio, comunque anche io credo che l'apertura dei condotti sul ponte sia un poco di più all'esterno. Nel punto di scorrimento della catena devi solo  " addolcire " l'ingresso della stessa non lasciare un angolo vivo. E poi vai tranquillamente avanti se no non ne esci più.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

12/3/2012 18:43
 
Quote:
alcione ha scritto: Se non la conosci QUI trovi una
discussione sui Turbine.
Ciao,
Francesco :-)


belle foto, grazie :-)



Quote:
MAURIZIOMAGGI ha scritto: Marcello con quello che abbiamo concordo con te. Ho cercato molto ma non ho trovato niente di realmente utle per questo dettaglio, comunque anche io credo che l'apertura dei condotti sul ponte sia un poco di più all'esterno. Nel punto di scorrimento della catena devi solo  " addolcire " l'ingresso della stessa non lasciare un angolo vivo. E poi vai tranquillamente avanti se no non ne esci più.
Ciao Maurizio


e allora si va avanti. probabilmente domani sera avremo i nuovi condotti.  :-)

 marcellodandrea :

13/3/2012 13:41
 Facendo i conti sul sostanziale parallelismo delle catene tra argano centrale e punti di entrata e uscita, lo spostamento all'esterno dei condotti è al massimo di 1,5 mm. Facendo lo stesso controllo riguardo l'angolo di 15° dell'ancora, il condotto è spostato di altri 1,5 mm circa verso prua (se vado oltre lo piazzo verticale sopra l'occhio di cubia e non va bene) (se la legge di Murphy non è un'opinione, una foto chiara di questa zona della prua salterà fuori non appena avremo finito il modello).
Comunque ho modificato la cornice di metallo, aprendo il lato posteriore e smussando l'angolo di entrata della catena.




 tonno :

13/3/2012 14:34
 accidente che bel lavoro marcello...mi sei di ispirazione per il diciotti ....solo applausi

 marcellodandrea :

13/3/2012 19:38
 In attesa di lumi per gli ombrinali e prima i fare il punto su passacavi e bitte etc. etc., penso sia il caso di definire i volumi principali (senza incollarli) , cioè le sovrastrutture di prua e le tughe sul ponte di coperta.  Faccio il corpo di listeli di legno e lo ricopro di plasticard.



Ci sarà da fare un po' di lavoro di fino nel definire meglio possibile quale era la situazione post-1933, dal momento che qui si concentrano le modifiche principali rispetto ai piani del 1928.

 GS49 :

14/3/2012 00:23
 Ciao Marcello.
Ho avuto modo di parlare con il mio mentore ex caporeparto dei cantieri che è in possesso di molto materiale e disegni e soprattutto di 42 anni di lavoro in cantiere.....
Uno dei documenti di cui è in possesso è la raccolta dei report che venivano redatti durante le prove in mare dai capisettore allestimento e che servivano poi per le eventuali modifiche da apportare in corso d'opera.
Come sai al tempo non c'erano i sistemi progettuali di oggi tutto era calcolato a mano e gli errori di calcolo erano sempre dietro l'angolo per cui durante le prove in mare se si riscontravano dei diffetti  li si correggeva di conseguenza.
Secondo me.......e bada bene è una opinione personale..........i condotti delle catene erano piu esterni.
I condotti (ad occhio ma potrei sbagliarmi) erano piu piccoli di quelli che hai rappresentato (il tubo pare fosse da 244x12mm) e l'imbocco di raccordo col ponte doveva essere di poco superiore (con andamento ovale verso poppa).
Questo tipo di imbarcaziopni poi erano poco stellate di prora (da quì la tendenza ad immergersi con mare mosso) per cui occorreva posizionare i condotti delle ancore piu vicino possibile alle murate. Le catene poi scorrevano, tra cuffia di uscita dal pozzo catene e occhio di cubia dell'ancora, con un angolo abbastanza piccolo.
Se guardi l'ultima foto che hai postato ed immagini l'imbarcazione con le ancore fuori ti rendi conto di quello che dico.
Corretta l'interpretazione dell'angolo longitudinale di 20° mentre secondo me quello trasversale era meno pronunciato...................
Ora ti ho dato tutti i motivi per mandarmi a c....e
A parte gli scherzi esaminando i  report si è capito perche nei disegni compare un paraonde diverso da quello effettivamente realizzato.
Inizialmente, alle prime prove in mare, il paraonde era del tipo che nel post precedente ti avevo erroneamente indicato con alcune piccole differenze che erano H al centro 650mm H alle estremità delle ali 300mm.
Durante le prove in mare si verificarono inconvenienti di imbarco acqua attraverso la virola del cannone a causa dell'acqua che tracimava copiosamente dal paraonde verso il cannone con imbarcazione ad alta velocità e mare leggermente mosso.
Fu redatto un rapporto dell'inconveniente e si decise di modificare il paraonde realizzandolo come dalle foto.
Anche le misure cambiarono L'altezza al centro fu portata ad 800mm mentre alle ali ds e sn a 650mm.
Siamo riusciti a vedere sul modello di cantiere (che erano sempre  costruiti utilizzando disegni definitivi della nave) come era fatto il paraonde.
Il paraonde ha al suo interno 9  squadre a Vela, una centrale e 4 per lato ed una piattabanda  di 100mm sulla mastra del paraonde.
Le squadre hanno 250mm di "Piede" e scaloppe nella parte di raccordo Ponte-Mastra del paraonde. Le squadre sono sistemate seguendo la curvatura del paraonde idealmente tendendo il piede al centro del semicerchio.
All'interno tra le squadre c'erano due bocchette antincendio che servivano anche per lavare il ponte e ciò lascia supporre che ai lati possano essere stati sistemati tra le squadre due rulli portamanichetta o altro (peraltro non in dotazione).
Per gli ombrinali ti ho mandato una mail con un disegnino che ne indica la posizione su una foto di repertorio. Comunque come vedrai, quelli che scaricavano l'acqua in sentina erano solo i due sul ponte coperta e venivano chiusi con mare mosso. Gli altri erano ricavati sulle mastrette, erano ovali da 100x40mm su una mastretta di 80mm. I due sul castello di poppa scaricavano a murata in verticale rispetto alla captazione.
Vedi tu se ti può servire quanto sopra........
Ciao.
Giulio


 marcellodandrea :

14/3/2012 07:42
 Per i condotti vedrò cosa posso fare.

Per il paraonde darò una lisciatina di carta abrasiva ai lati in modo da ridurre un pochino l'altezza (che ora è esattamente uguale al centro). Per le squadre, sul Turbine sono posizionate nello stesso modo e infatti quello che mi dava da pensare era il numero dispari (9) che prevedeva una squadra proprio sulla mezzeria. Se effettivamente erano 9 anche sul Sauro allora tutto torna  a posto.

ciao grazie  :-)

 marcellodandrea :

14/3/2012 19:18
 GS49, sulla base dei dati di cantiere,  mi suggerisce questa disposizione per gli ombrinali. Penso sia di qualche interesse per tutti così la metto qui.


(Nazario Sauro a Taranto, forse 1934 - foto modificata a scopo discussione modellistica).


 alcione :

15/3/2012 10:05
   :-)
Francesco  

 Patrizio :

15/3/2012 12:39
  Ciao Marcello, è vero ormai ci hai abituato a vedere tali virtuosismi costruttivi, ma devo comunque farti i miei complimenti ed unirmi al coro di approvazione! I tuoi lavori nascono da un'attenta ricerca storica e da una grande competenza personale e questo non fa che aggiungere valore alle tue opere una volta ultimate.
BRAVO 

Pat ;-)

 marcellodandrea :

15/3/2012 16:09
 

grazie ma non esageriamo  :-)   e comunque senza gli altri amici del forum sarebbe tutto molto più approssimativo.

Ultima versione dei condotti delle ancore. Stirando al massimo la faccenda del parallelismo delle catene e sfruttando fino all'ultimo decimo la posizione dell'occhio di cubia sulla murata (devono comunque risultare più arretrate dell'occhio di cubia), più di così non riesco a metterle all'esterno. Ho ridotto la dimensione, comunque.






Secondo me nei disegni sul libro dell'USMM i condotti sono così avanzati sul ponte perchè l'occhio di cubia è erroneamente disegnato troppo avanzato sul fianco, come compare anche in altri disegni ma non è così, sulle foto al traverso è molto più simile a come è ora sul modello. Vedi sotto.


Tutte le immagini inserite a scopo discussione modellistica.

(disegno modificato del Nazario Sauro pre-1933 dal libro sui cct dell'USMM)


Francesco Nullo pre-1933 - foto ribaltata per confrontarla con l'immagine sopra.


Daniele Manin a Venezia post-1933 (foto modificata dal sito www.trentoincina.it)



Penso si noti abbastanza bene come l'occhio di cubia sia realmente più arretrato, rispetto a quello del disegno (disegno che poi condiziona anche la posizione così avanti dei condotti delle ancore).


E' inutile che insistete, non lo modifico più !!!!!!!!!!    8-) 8-) 8-)  :-D :-D :-D :-P :-P :-P 
 

 alcione :

15/3/2012 16:53
 No e dai modifichiamoli ancora una volta :-D
stasera ti posto un disegno d'epoca - da un testo di architettura navale ad uso nautici -
delle sistemazioni di coperta di un ct. classe Dardo, se ricordo bene , e comunque
successivo ai Turbine e quindi ai Sauro :-P
......................................................................................................ti preoccupi ? :-D
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

15/3/2012 19:33
 Quote:
alcione ha scritto: No e dai modifichiamoli ancora una volta :-D


Il "mio" Sauro ha superato indenne una quantità di grandi lavori di ristrutturazione a prua da essere ammesso a pieni voti nelle liste del naviglio militare, fossimo nel 1928 avrebbero cestinato i progetti di cantiere e usato direttamente i miei...   :-D :-D :-D

preoccupato ? no, perché mai ? sono serafico come un angioletto ...    :-x :-x :-x


 alcione :

15/3/2012 20:02
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: alcione ha scritto: No e dai modifichiamoli ancora una volta :-D


Il "mio" Sauro ha superato indenne una quantità di grandi lavori di ristrutturazione a prua da essere ammesso a pieni voti nelle liste del naviglio militare, fossimo nel 1928 avrebbero cestinato i progetti di cantiere e usato direttamente i miei...   :-D :-D :-D

preoccupato ? no, perché mai ? sono serafico come un angioletto ...    :-x :-x :-x




Tiè  :-P



Da Baistrocchi - 1934 - Elementi di Arte Navale - Regia Accademia Navale Italiana -
se serve nella mia galleria - album M.M. ho messo anche una risoluzione maggiore.

Mi spiace solo di non averla trovata prima.....
ciao,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

15/3/2012 20:15
 Marcello ciao, non modificare più nulla ! a me sembra che così e sulla base della poca documentazione esistente, vada bene sia la posizione dell'occhio di cubia che l'ingresso catene sul ponte. Io continuo a vedere le ancore che salgono quasi verticali, questo vuol dire che il fusto dell'ancora all'interno del condotto saliva bello diritto.
Alcione , certe volte è inutile confrontare con altri progetti  c'è il rischio di mettere troppa carne al fuoco e fare confusione.Tra l'altro i ct che citi nascono con le ancore sistemate quasi come i Sauro ma poi vennero modificati e le cubie vennero spostate in coperta come per i successivi Maestrale. Bada non è una critica nei tuoi confronti ma solo la mia opinione, io preferisco cercare i riscontri solo sulla specifica classe oggetto del lavoro. Il problema è che di alcune classi " minori " c'è poco anche come documentazione fotografica.La maggior parte sono viste dell'intera nave , molto difficile che si facessero foto dei particolari, un bel guaio per noi.
Marcello il problema vero è quello successivo , com'era fatta esattamente la plancia ? Ci vorrebbe una magia di Giulio, riuscisse a tirar fuori qualcosa di speciale .
Dai che vai bene ! Ciao Maurizio

 GS49 :

15/3/2012 21:15
  Quoto Maurizio......
Anche per me è perfetta così..........
Ha ancora ragione Maurizio.......le classi successive di ct partirono con molti particolari costruttivi dei Sauro per poi man mano essere modificati.
Proprio la sistemazione delle ancore e relativi salpancore furono oggetto di modifiche consistenti.........i problemi che si volevano evitare erano quelli legati agli angoli di lavoro, sugli occhi di cubia e sugli alloggiamenti  dei fusti delle ancore, risultati alla fine anomali sui Sauro e causa di notevoli problemi.....
La teoria vuole (vedi disegni postati da Alcione) che gli angoli di uscita dagli occhi di cubia e dai tubi di alloggiamento dei fusti siano il piu possibile lineari risultandone un solo angolo di circa (in teoria) 135° della catena scorrente nel salpancore............Nei sauro si avevano ben 3 angoli di scorrimento per cui......fu giustamente modificato il tutto nelle successive classi di Ct.......
Per quanto riguarda la plancia ed il resto sto tentando di rimettere piede nel deposito modelli del cantiere (questa volta munito di macchina fotografica da spia)  per fotografare sia la Littorio che mi interessa non poco ed approfittarne per fotografare tutti i modelli presenti.
Anche alla fondazione Ansaldo dovrebbero esserci delle foto....... conto appena possibile di prenotare una visita anche lì...
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

15/3/2012 22:56
 Sì lo so che il problema è la plancia, così a occhio (a parte telemetri e torrette varie in cima) ho visto altre cose che nei piani 1928 non ci sono.

Se davvero è possile avere delle foto dei modelli originali, allora faccio una sosta di riflessione per così dire... :-)

comunque qualche cosa provo a definire, senza incollare niente, giusto per vedere cosa ci capisco.

Domanda:  il modello di cantiere è prima o dopo le modifiche del 1933?  



 GS49 :

15/3/2012 23:10
  Mi spiace Marcello ma i modelli delle navi sono tutti come le navi sono uscite dal cantiere .......per cui se le stesse hanno subito delle modifiche negli arsenali queste Non compaiono sui modelli...
Eventuali modifiche si devono ricercare dove sono state fatte ma..........nel 99% dei casi non se ne trova traccia documentale....
Ciao.
Giulio

 alcione :

16/3/2012 11:04
 Per carità, non modificare assolutamente niente, ho postato quella tavola solo per 
approfondimento e mi spiace non averlo fatto prima; tra l'altro i Dardo/Freccia sono successivi
ai Turbine e questi ai Sauro.
Non mi sembra che ci sia una grande differenza tra il modello e la tavola, o mi sbaglio ?
Fa piacere confrontarsi con addetti ai lavori ;-)  dovrebbe essere anche lo spirito del GIS, se
parte.
Ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

17/3/2012 10:08
 Non avevo intenzione di modificare niente  :-)


Passiamo a qualcosa di più impegnativo...  la plancia e le tughe dietro (che al confronto i condotti delle ancore sono uno scherzo).

Plancia.
Tutta la struttura bassa, nel piano costruttivo, sembra finire assai prima della plancia vera e propria sopra. Nelle foto non si capisce gran ché, forse si intuisce, più che altro, che le cose non stanno così. Nei disegni e nelle ricostruzioni 3D questa parte è portata al pari con i ponti sopra. Tutta la sovrastruttura sul castello, in altre parole, finisce allo stesso punto dietro, a ridosso del fumaiolo.

I disegni del Turbine sono uguali, e un paio di foto di Turbine (al traverso) e Espero (di 3/4 poppa) mostrano la stessa cosa abbastanza chiaramente.

Ne concludo che o i disegni sono sbagliati o io interpreto male il disegno, cioè interpreto come un pilone (a sostenere la plancia sopra) quello che in realtà è una parete che chiude un comparto interno.

Comunque, nella vista in pianta dei piani costruttivi il primo livello mi sembra che sia disegnato effettivamente più corto, cioè non prendo sempre fischi per fiaschi... anche se poi c'è una linea che disegna un profilo rettangolare verso il fumaiolo che però io avevo interpretato come semplicemente il profilo della plancia al di sopra (considerando che compaiono anche le scalette, che appunto fanno parte della plancia sopra).



Tuga secondo fumaiolo.
La parte che sostiene il fumaiolo è più alta del resto della tuga (con i lanciasiluri). La parte più alta arriva a ridosso delle due piattaforme contraeree. Ai lati di questa parte più alta ci sono due piattaforme per parte (una più avanti, una più indietro) di forma circa semi-ovale nei piani costruttivi (più bombate in avanti, più sfuggenti dietro) ma semicircolari negli altri disegni. A giudicare dai piani costruttivi la sezione è uguale per tutta l'altezza, dalle foto non si vede nulla, nelle ricostruzionoi 3D queste sono state interpretate come una piazzola in alto sostenuta da un piloncino semicircolare (addossato alla tuga) molto più stretto sotto.

Per intenderci meglio, sono le strutture indicate sotto dalle frecce rosse (tutte le immagini inserite a scopo di discussione modellistica).


(disegni modificati dai piani costruttivi Assoc Navimod Bolognesi)
nel primo disegno la freccia verde indica l'ordinata 46 a cui dovrebbe corrispondere la vista in sezione sotto








(disegno modicato dal libro sui cct italiani dell'USMM)



Che ne dite voi ?

 Maurizio Maggi :

17/3/2012 14:09
 Sembrano due navi diverse ! Una curiosità , i disegni sono in scale diverse o hai portato tutto a 1/350 ?
Se hai i disegni in 350 fatti anche una copia su carta lucida ( hai presente il lucido che si usa in architettura ) è più semplice confrontare i disegni. Comincia , ma penso tu lo abbia già fatto, a misurare i disegni, le distanze dovrebbero essere uguali ma ho grossi dubbi. La plancia come si vede nei piani non ci sono dubbi che finisce davanti al punto di appoggio sul ponte dell'albero , la scala esterna sale al locale ? ( non si legge è troppo piccolo ), ma è tutto  totalmente diverso dal disegno del libro. La plancia del libro sembra iniziare due/tre metri prima. Marcello non ti invidio per niente ! Bel problema !
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

17/3/2012 15:22
 I disegni che ho messo qui non sono riscalati, ma solo portati alla misura massima dell'album di 800 pixel per lato. Non mi sembrava necessario, dovendo raffrontare solo la presenza/assenza di questo comparto alla base dell'albero.

Una soluzione potrebbe essere che al varo il comparto non ci fosse (= al piano costruttivo) e in seguito sia stato invece aggiunto (= al disegno) , chiudendo quello spazio con pareti di metallo.

Il fatto è che nelle foto il comparto sembra proprio che ci sia. Confrontate le ombre proprio davanti al fumaiolo, per me si vede una parete verticale, non uno spazio vuoto.

Invito anche a guardare il filmato sui Sauro in bacino a La Spezia nel 1931 dell'Istituto Luce (è linkato all'inizio di questo wip). Proprio alla fine del filmato si vede la plancia del Manin da 3/4 avanti e a mio parere è chiusa.

(tutte le foto modificate e inserite per discussione modellistica)

Sauro



Nullo


Manin


Maurizio, se mi mandi un mp con una tua e-mail ti spedisco i piani costruttivi in una grandezza più che sufficiente a leggere tutto.

Nel frattempo vedo se su betasom possono darmi qualche lume.

 alcione :

17/3/2012 16:38
 Dall'esame delle foto mi sembra chiaro che la parete posteriore della plancia sia ridossata
al fumaiolo, ma non ci è dato sapere l'origine dei disegni sul volume dell'USMM specialmente
se confrontati con quelli di cantiere dell'ANB.
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

17/3/2012 19:13
 Quote:
alcione ha scritto: Dall'esame delle foto mi sembra chiaro che la parete posteriore della plancia sia ridossata
al fumaiolo, ma non ci è dato sapere l'origine dei disegni sul volume dell'USMM specialmente
se confrontati con quelli di cantiere dell'ANB.
ciao,
Francesco :-)



Infatti hai ragione, mi ero dimenticato di segnalarlo ma lo vedevo come secondario, nel senso che chiaramente sia il piano costruttivo che le foto mostrano la plancia a ridosso del fumaiolo e quindi su quello non c'è discussione (è un errore e basta). Anzi, stando al piano, una minima parte della base del fumaiolo dovrebbe stare sotto la parete posteriore della plancia.

Poi c'è questa foto del Sauro anteriore al 1933 (dalla colorazione scura potrebbe essere il 1928 o giù di lì? ) in cui lì, sotto la plancia giusto davanti al fumaiolo, , c'è un'ombra nera che potrebbe e anche essere uno spazio vuoto. Ma se avessi indovinato, a supporre che alle prove in mare quel compartimento non c'era ed è stato aggiunto poi (così come fu modificato il paraonde), e la foto rappresentasse il Sauro alle prove in mare, allora tutto tornerebbe a posto. 


Abbiamo parlato in precedenza delle somiglianze con i Turbine. Nei Turbine la parete posteriore scende chiaramente verticale senza spazi al di sotto MA NON  è addossata al fumaiolo, per quanto la distanza sia piccola. In questo sito c'è una serie di profili di navi militari d'epoca e anche il Turbine, lo cito più per curiosità che altro. Comunque si può vedere l'Aquilone, oppure il Borea, o per finire lo stesso Turbine.  Direi da questo dettaglio che in fin dei conti i Turbine non sono poi così simili ai Sauro, meglio stare attenti anche qui :-)

E' possible che tutti i disegni del Sauro che circolano con la plancia staccata dal fumaiolo siano semplicemente tante fotocopie di un disegno iniziale errato, fatto basandosi sulla situazione del Turbine.

Ovviamente, attendo pareri  :-)

 GS49 :

17/3/2012 21:26
 Ciao marcello.
Scusa se rispondo solo ora ma ero in viaggio di rientro e solo ora ho potuto collegarmi....
Dunque..........per me quello spazio è vuoto.... quello che vedi nella sezione a mezzeria non è altro che il puntello di Sn tanto è vero che si vede la scala della tuga superiore che se ci fosse una parete sulla sn non si vedrebbe........
Gli altri disegnini che girano in rete sono pure e semplici rappresentazioni preliminari di studio che essendo in formato a4 sono sopravissute al macero dei documenti..........infatti ce ne sono almeno un paio che girano e che sono stati redatti chiaramente in tempi diversi........Lasciali perdere e basati su quelli che hai postato per primi.
La sez. sulla ord. 46 poi non dimostra che ci sono le pareti in quella zona perche rappresenta le pareti Ds e Sn della sala nautica.
Il fatto di vedere delle pseudopareti nelle varie foto è anche dovuto al fatto che in quegli spazi venivano ridossate attrezzature varie che traggono in inganno specialmente con foto a bassa risoluzione.
Questo il mio parere...........
Ciao.
Giulio

 alcione :

17/3/2012 21:35
 Quando parliamo di classi di nave coeve parliamo di filisofia costruttiva e non necessariamente
di particolari simili o abbastanza simili; ora se confronti i Sauro con i Sella da cui i primi derivano,
notarei necessariamente delle differenze " architettoniche " ma il principio ispiratore delle due 
classi è simile : ricerca della velocità ( 35 n), artiglieria principale del calibro di 120 mm., armamen-
to silurante da 533 mm, con dislocamento " leggero " di 1050 t.
Ma i Sella avevono un complesso binato a poppa e uno singlo a prua; sui Sauro i complessi binati 
furono due e via discorrendo sulla scia dell'evoluzione del pensiero in Italia sui cctt. da Cavagnari
in poi.
Certo ci sono delle analogie,  ma non troverai un doppione dell'altro se non per particolari minori
come il paraonde o la scudatura dei 120 mm, o per le sistemazioni marinaresche.
Dire che i Sauro sono ai Turbine, come i Freccia sono ai Poeti e ai Comandanti  è parlare del 
pensiero che ha condotto - nel bene o nel male - a quell'evoluzione di un'unità silurante ,  e con
compiti di squadra , a scapito di unità più prestanti e con maggiore vocazione antinave e aa.
Da noi si prediligeva il siluro, vedi anche la sessantina di torpediniere costruite.
Chiedo scusa per il panegirigo polpettone  :-P
Fai come me : cecati gli occhi sulle foto come sto facendo per il semovente, è l'unica e lo sai già :-(
Ciao,
Francesco :-)

 alcione :

17/3/2012 21:44
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:




Manin


.


Guarda meglio questa foto : vedi un tratto di mare attraverso la struttura della plancia ? o sbaglio ?
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

17/3/2012 23:40
 Sinceramente non lo so...  immagino tu intenda la parte nera, dietro la scaletta, che assomiglia al bordo del ponte così come è a destra, tra cannone e plancia. Potrebbe essere l'ombra della plancia soprastante sul ponte vista attraverso uno spazio sotto la plancia? Ma allora che cosa è quel rettangolo grigio a sinistra, a ridosso del fumaiolo?  Comunque devo dire che in effetti qualche dubbio adesso ce l'ho.

Però... guardate anche queste due foto del Battisti (pre e post 1933)

(foto modificate inserite a scopo discussione modellistica)




ammesso che in quello spazio fossero sistemate attrezzature varie che da lontano possono simulare una parete piena, queste c'erano sempre? 

E infine vi ripropongo questa, a costo di essere noioso (poi basta prometto... :-)  



come dicevo, l'unica foto in cui (mi) sembra più vuoto che altro, è quella del Sauro in colorazione grigio medio che ho linkato sopra.

Forse le foto del modello di cantiere potrebbero dirci qualcosa.  Se lo spazio in questione non ci fosse proprio siamo a posto. Se invece c'è, forse, di nuovo, i report delle prove in mare potrebbero aiutarci ? Intendo, se lo spazio sul modello c'è e i report non dicono nulla di eventuali modifiche, allora ci sarebbero buone ragioni per ritenerlo aperto anche in seguito.

Ad un certo punto dovrò prendere una decisione. Forse si può avere qualche indizio in più? Il problema è che questo è un dettaglio abbastanza decisivo per una riproduzione corretta del modello, se lì sotto è pieno o vuoto fa una bella differenza.




Comunque avevo posto un'altra questione, riguardante la forma complessiva delle piazzole semicircolari ai lati della tuga del secondo fumaiolo (vd. qualche messaggio sopra). I piani costruttivi apparentemente le indicano di sezione uniforme per tutta l'altezza della tuga, mentre nelle ricostruzioni 3D di Italiandestroyers erano interpretate diversamente, con un piloncino sotto che le sosteneva di dimensioni più piccole. Non so se la foto sotto è di un Sauro, gli assomiglia molto, direi però che le piattaforme (una indicata dalla freccia) sono di sezione uguale per tutta l'altezza della tuga per cui posso assumere che anche sui Sauro fossero così. Che ne dite?


 alcione :

18/3/2012 08:22
 Quote:
alcione ha scritto: marcellodandrea ha scritto:
Manin


.

Guarda meglio questa foto : vedi un tratto di mare attraverso la struttura della plancia ? o sbaglio ?
Ciao,
Francesco :-)


Tra la parete a ridosso del fumaiolo e prima del sostegno dell'ala di plancia dx. 
E' un vuoto a libera circolazione confinante con la parete del locale adiacente ?
ciao.
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

18/3/2012 09:58
 Scusate ma secondo me state facendo una discussione inutile. Le foto sono una eccellente indicazione quando supportano dei disegni validi. I Sauro nel 33/34' , insomma in quegli anni, sono entrati in bacino e hanno subito profonde modifiche alla struttura della plancia. E' abbastanza ovvio che le strutture siano state necessariamente rinforzate per sostenere le nuove e tanto più pesanti direzioni di tiro. Cosa è stato fatto e come ? Non conoscendo questo possiamo parlare per altri dieci anni ma all'atto pratico non si riesce ad andare avanti. Marcello a questo punto devi scegliere : o fai la nave in base ai piani o metti tutto in stand-by e fai ricerche. Se proprio la vuoi fare nell'aspetto anni 35' o magari anni 40' in AOI dovresti valutare una giornata presso l'Uff. Storico della MMI in Roma a scartabellare nel faldone del Sauro, lì potresti trovare tutto, anche i rapporti di cantiere che descrivono i lavori nel dettaglio. Io sono stato costretto a fare così , a suo tempo, per alcuni modelli di cui si sapeva poco o nulla. Inoltre potresti verificare al raccolta delle foto presso l'Uff: Storico ed avere copia delle stesse.
Ripeto, secondo me è ovvio, solo con le foto non si và da nessuna parte ed è facile commettere errori madornali, anche qui parlo per triste esperienza personale.
Ciao Maurizio

 alcione :

18/3/2012 10:22
 miiiiiiiiiii........reprimenda

 marcellodandrea :

19/3/2012 00:13
 

Quote:

alcione ha scritto:

Tra la parete a ridosso del fumaiolo e prima del sostegno dell'ala di plancia dx. 
E' un vuoto a libera circolazione confinante con la parete del locale adiacente ?
ciao.
Francesco :-)



La plancia di Nembo e Euro in un filmato Luce del maggio 1929


La plancia di Espero in un filmato Luce del dicembre 1932

(in tutti e due quasi all'inizio)

ecco spiegata quella strana faccenda del Manin, dove sembra che ci sia uno spazio sotto la plancia e però sembra pure che ci sia una parete a ridosso del fumaiolo. La somiglianza è grande e sospetto che in effetti si tratti della medesima sistemazione. In effetti, ci sono entrambi, sotto è aperto ma c'è anche un parete di qualche tipo a chiudere lo spazio adiacente il fumaiolo.

(questo, forse, spiega anche un dettaglio del disegno del Sauro che non ho messo in evidenza qui ma che esiste. Indicato dalla freccia rossa, nel disegno di profilo (qualche post più indietro), c'è una linea verticale che chiude lo spazio tra plancia soprastante e ponte proprio a ridosso del fumaiolo, una linea che prolunga quella della parete al di sopra e che è ombreggiata nello stesso modo)

 

 alcione :

20/3/2012 19:44
 

E nell'Espero è ancora più evidente il passaggio e la parete.
Ciao,
Francesco  :-)

 marcellodandrea :

20/3/2012 23:33
 Beh sì, penso anche io.

Ho scritto a un po' di gente per cercare ulteriori info, e pure all'USMM, dove ho trovato un gentile signore che mi ha detto di mandargli i dettagli di quello che cerco sul Sauro, così mi guarda se c'è qualcosa, per non farmi fare un viaggio a vuoto.   :-)

Nel frattempo ho fatto la struttura portante della tuga centrale e di quella di poppa, senza dettagli per il momento. Darò una lisciatina poi posto una foto.

 marcellodandrea :

21/3/2012 23:49
 Ho ricevuto in questi giorni un messaggio dal signor Brescia (di Storia Modellismo) al quale avevo chiesto lumi. Sulla base della documentazione fotografica sua e del com.te Bagnasco, mi ha risposto quanto segue in merito al problema della plancia (ho il suo permesso di citarlo e riportare tutto qui):

"Con ragionevole probabilità, penso di poterLe confermare che il primo livello della sovrastruttura (quello sottostante alla plancia comando) NON arriva sino al fumaiolo: direi che il disegno del libro dell'USMM - molto "datato" e grossolano - è sbagliato in questo senso. Direi che questo primo livello della sovrastruttura non fu mai ingrandito verso poppa, e restò sempre come indicato nella foto 11 da Lei inviatami. Nella foto 12, la linea ombreggiata indicata con una freccia rossa dovrebbe essere - verosimilmente - uno dei supporti verticali che sostengono il livello sovrastante, ma lo spazio tra la paratia poppiera del livello basso della sovrastruttura e il fumaiolo è vuoto. Se così non fosse, la battagliola del ponte di castello visibile tra il fumaiolo e la paratia poppiera del primo livello della sovrastruttura non sarebbe visibile, visto che la tavola raffigura una sezione longitudinale "tagliata" sulla mezzeria dell'unità. Probabilmente potrebbe esserci una paratia che chiude il lato adiacente al fumaiolo come da Lei supposto, ma la cosa non è certa (nel dubbio, nel modello non la metterei)."

Le foto 11 e 12  citate sono i disegni che ho messo anche qui, pochi post sopra (pagina precedente, 17 marzo) , della pianta (11) e del  profilo (12) della plancia nella sezione adiacente al fumaiolo.

In attesa di altri lumi dal gentile signore dell'USMM (mi auguro che mi faccia sapere qualcosa a breve, così vediamo se è il caso di andare a Roma oppure no), ho comunque abbozzato le tughe dei vari ponti, lasciando quella del castello più breve, come da disegno. Le strutture sono solo appoggiate sul ponte.
Ho messo anche le 9 squadre dietro il paraonde, seguendo lo stesso andamento del disegno in pianta dei Turbine.

 tonno :

22/3/2012 00:06
 ciao marcello.. non entro in merito alla discussione sulla paratia , non ne ho le competenze.
volevo chiederti in che materiali sono fatte le sovrastrutture??
che bella siluette ha questa nave :-o

 marcellodandrea :

22/3/2012 08:44
 la nave è piccola, tutta è lunga 26 centimetri e spiccioli.  le sovrastrutture perciò sono blocchettini di compensato rivestiti di plasticard (plancia e tuga di poppa), solo plastica quella centrale.

in quanto alla paratia del Sauro... le competenze ci si fanno discutendo qui e confrontando, a questo servono i forum, no ?   :-)    io non ne sapevo nulla prima di cominciare a interessarmi a queste navi. quando avrai finito il pattugliatore ne saprai un bel po' più di noi. ciao buon lavoro.

 marcellodandrea :

25/3/2012 15:21
 La discussione con Maurizio Brescia è continuata sempre in merito alla sistemazione del primo livello della plancia. Cercando tra le sue foto e quelle del com.te Bagnasco è saltata fuori qualche altra immagine (restano comunque poche) di questi cct, in particolare in livrea grigio medio e che è probabile siano delle prove in mare, dal momento che NON compare il paraonde alto come si vede nelle foto più tarde (in effetti il paraonde non si vede proprio come se non ci fosse, ma assumo che invece fosse montato, per quanto più piccolo, grazie a quanto mi ha detto qui GS49).  In queste navi - in grigio medio, cioè nella livrea originale e quindi più vecchia -  siamo tutti d'accordo che il primo livello della plancia a ridosso del fumaiolo è palesemente vuoto (si vede anche il cielo dall'altra parte).

Non è chiaro però se ci fosse già una paratia iniziale tra lo spazio vuoto e il fumaiolo (questo giustificherebbe comunque la linea ombreggiata presente in quella posizione sui piani costruttivi).

Da qui una prima supposizione di Brescia e cioè che la paratia (forse iniziale) fosse montata a protezione delle bocche degli aspiratori del locale caldaie e il casotto successivo, presente sicuramente in tutti i cct con configurazione post-1933, avesse lo stesso scopo.

Io osservo però che una parete chiusa si nota anche nelle foto pre-1933, su navi in livrea grigio chiaro. La mia ipotesi di lavoro, a questo punto, tenendo a mente anche i report delle prove in mare che mi ha fatto avere GS49, è che inizialmente, durante le prove, la quantità di acqua che la nave imbarcava abbia costretto a montare non solo un paraonde molto più grande, ma anche una paratia per proteggere gli aspiratori.  Poi, a livello di questa paratia, possono essere stati aggiunti dei casotti laterali con varie funzioni aggiuntive, che quindi sono presenti da subito, comunque dal momento in cui le navi vengono verniciate in grigio chiaro.

In attesa di altre considerazioni (e anche di risposte dall'USMM),  ho finito di abbozzare i volumi di plancia e tughe, sistemando anche i ponti superiori. Ho messo le ali di plancia, ma ho dovuto modificare leggermente la posizione degli oblò sottostanti sulla fiancata, che risultavano troppo compressi verso prua in quel settore (altrimenti non tornano con le strutture al di sopra).

Tutte le sovrastrutture sono solo appoggiate le une sulle altre e sui ponti.








Ho preferito non arrischiarmi a fare le finestre della plancia coperta perché il risultato iniziale era abbastanza impreciso per i miei gusti. Le dipingerò utilizzando delle decals nere rettangolari (che poi schiarirò al centro) al momento opportuno, sicuramente verranno molto più precise.



 Maurizio Maggi :

25/3/2012 16:09
 Marcello  in conclusione , in quale configurazione hai deciso di fare il modello ? Anno ?
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

25/3/2012 19:22
 Le varie discussioni e ricerche in corso non sono fatte tanto per un modello preciso, quanto per approfondire la conoscenza di questa classe. Cosa che comunque poi influenza la scelta della versione. Tra l'altro mi pare che se ne sapesse abbastanza poco di questi aspetti, per cui approfondire mi sembra positivo.  Salvo i piani costruttivi, tutti gli altri disegni che girano in rete ad esempio indicano la plancia chiusa dietro, così come sono chiusi i modelli Regiamarina dei Sauro e dei Turbine (mentre anche questi ultimi, come si vede benissimo dal filmato che ho linkato più sopra, sono aperti dietro).

Io ero partito con l'idea di fare la configurazione finale del 1941, ma poi faccio sempre la versione sulla quale credo di avere il maggior numero di informazioni. Poteva anche essere quella iniziale dei piani costruttivi, che però - adesso mi pare di capire - sarebbe stata giusto limitata al varo/prove in mare e tenendo conto che i piani hanno alcuni errori/imprecisioni (la posizione dei condotti ancore , paraonde assente restando a quello che abbiamo visto fin'ora). Già la versione tra le prove in mare e il 1933 è diversa, con qualche aggiunta/modifica. Non è detto che riesca a decifrare completamente la versione finale,  ma almeno quella post-1933 credo di essere in grado di idearla (poi costruirla realmente sarà un altro discorso...) con una buona approssimazione, per questo ho messo le passerelle ai lati della plancia con le due ali, che sono post-1933.

Al momento non ho fatto nulla che mi impedisca di fare la nave come era negli anni dopo  la seconda riconfigurazione (1933 e seguenti - la prima è stata subito dopo le prove in mare) oppure dopo la terza e ultima per operare in AOI. Resta da vedere, per quest'ultima, la questione dei condizionatori d'aria e altre cose. Sto appunto aspettando di sapere se l'USMM ha una cartella sul Sauro e se ci sono disegni o notizie su queste cose, si sono offerti loro di guardare e questo mi eviterebbe un viaggio a vuoto.

Perciò per il momento posso dire di aver impostato "un" Sauro in configurazione post-1933.

Nel frattempo che aspetto, proverò ad abbozzare i fumaioli.  :-)

 marcellodandrea :

25/3/2012 23:54
 cari amici

chiedo un consulto volante a più occhi.

In questo filmato che penso già conosciate, secondo voi quanto è largo il ponte superiore della tuga di poppa (quella che porta i cannoni)?  Arriva o no al parapetto della nave? (=i sostegni del ponte superiore della tuga sono a filo con la murata o almeno con le battagliole del ponte di coperta oppure nettamente più interni?)  (osservate ingrandendo l'immagine ovviamente).

ciao grazie  :-)

 alcione :

26/3/2012 11:21
 In ufficio non vedo il filmato ma , dovendo montare le ferroguide per le missioni di posa mine,
necessariamente la coperta doveva essere libera da impedimenti, quindi i puntali delle ali della
tuga di poppa dovrebbero essere a filo con la mastretta.
Ciao.
Francesco  :-)

 tonno :

26/3/2012 12:57
 ma  aguardare il filmato sembra che la tuga sia leggermente più piccola del ponte di coperta (minuto 1:35) ma è una mia impressione ed noltre è pur sembre un filmato, la prospettiva potrebbe facilmente ingannare
vediamo gli occhi degli altri che dicono

 GS49 :

26/3/2012 15:30
 Ciao marcello.
Ti rispondo sinteticamente col cellulare.......
Ci sono 3 puntelli sulla ord 125 1 centro e 2 laterali (li vedi sul dis che mi hai mandato in pianta).
Per il resto la parte di tuga superiore a sbalzo è sostenuta da sostanziose squadre (le vedi in una sezione mi pare sulla ord 134?).
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

26/3/2012 15:54
 Quote:
GS49 ha scritto: Ciao marcello.
Ti rispondo sinteticamente col cellulare.......
Ci sono 3 puntelli sulla ord 125 1 centro e 2 laterali (li vedi sul dis che mi hai mandato in pianta).
Per il resto la parte di tuga superiore a sbalzo è sostenuta da sostanziose squadre (le vedi in una sezione mi pare sulla ord 134?).
Ciao.
Giulio


No non mi sono spiegato bene.  Intendevo la parte posterire, non quella anteriore dove c'è anche l'albero. A livello dell'ordinata 125 ci sono dei puntelli sì.

Ma dietro, dove ci sono anche le squadre, il ponte superiore va abbondantemente al di fuori della tuga e finisce proprio in mezzo alle rotaie delle mine.

Sulle foto a me pare che ci siano dei sostegni che scendono giù verticali anche da lì, ma non possono finire in mezzo alle rotaie, come dice credo giustamente anche Alcione. A me sembra che siano quasi a filo della murata, il che implica che il ponte superiore, disegnato sui piani costruttivi, è troppo stretto rispetto a come era in realtà (o a come , forse, è stato modificato in seguito; però il filmato è del 1931, quindi non è così recente).

 alcione :

26/3/2012 20:45
 C.BATTISTI sullo scalo del cantiere Odero di Sestri     BT
è la risoluzione migliore che ho; l'originale, da stampa, non è un gran chè, ammesso che
tu non la conosca.
Ho visto il filmato e certo la posizione dei candelieri  per i teli non aiuta molto;
guardando varie analogie per lo stesso particolare - i Sella e i Turbine -  ma anche la foto
del Manin a Venezia - che conosci - il puntale che sorregge l'aletta della placetta è evidente;
non mi sembra a filo della murata - ma più verso l'interno del trincarino/mastretta; sempre
dalla foto del Manin vedi il puntale che sorregge la piazzuola della 40/39 ? quello è a murata,
e mi sembra chiara la differenza tra i due.
Ciao,
Francesco   :-)

 GS49 :

26/3/2012 21:26
 Ciao Marcello.
Anche posteriormente sempre squadre sono...........nella zona delle tramoggie non c'erano puntelli ne a murata ne in mezzo al ponte.
Squadre in lamiera da 6mm forate per alleggerimento con ala da 80mm di rinforzo la parte verticale saldata alla tuga era da 300mm nella parte piu a sbalzo di ds e sn e di 200mm nella parte di poppa meno a sbalzo mentre quella finale era da 60-80mm secondo la posizione.


La prima era in corrispondenza della mezzeria e le altre ad un intervallo di 600mm a 90° con le pareti verticali.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

26/3/2012 23:28
 
rispondo a Alcione e GS 49  :-)


Non avevo questa foto del Battisti, grazie mille  :-)  e grazie anche per i disegni delle squadre.

Ecco, I CANDELIERI potrebbero aver falsato tutta la visione, è un problema con questi aggeggi così alti, però non riuscivo a decidermi proprio.  Sì sono d'accordo sulla foto del Manin, le piazzole infatti finiscono proprio a filo (anche nei disegni) e il sostegno (delle piazzole) si vede bene.

Ho appena ricevuto una mail da Maurizio Brescia che mi dice "Confermo che la larghezza massima del ponte superiore della tuga poppiera era inferiore alla larghezza massima della corrispondente porzione del ponte di coperta, come correttamente evidenziato dai piani costruttivi. I sostegni delle due "ali" si elevavano dal trincarino (costituendo quindi parte delle battagliole) sino al punto più esterno delle "ali" superiori. Erano quindi leggermente inclinati verso l'interno."

Ora, che i sostegni ci fossero o meno, 
vi invito a guardare ancora il filmato in questione, al minuto 47 e 26 secondi. Può darsi che io sia cecato... ma secondo me le ali della tuga di poppa sono perfettamente a filo con la murata. Poi può darsi che non ci fossero sostegni ma solo squadre, e quelli che sembrano sostegni siano solo ed esclusivamente i candelieri dei teli, ma a me le ali paiono finire proprio precise sopra il trincarino (tra l'altro, si nota anche un distinto cavallino del ponte superiore della tuga).

Metto una foto della tuga del Manin alle prove in mare che mi ha mandato Brescia. Si nota un portello aperto dipintodi bianco dentro, e due ruote di timone davanti alla tuga di poppa. Il tondino bianco che sale lateralmente (a destra del portello aperto) può essere un un candeliere?  
Ma sbaglio o ci sono due altri tondini (?) che passano esternamente alla scaletta e finiscono sul trincarino? Che cosa possono essere ?

(Manin alle prove in mare, 1927 - foto modificata inserita a scopo discussione modellstica)



Nel frattempo sono andato avanti col modello, e ho abbozzato i fumaioli. L'anima è di legno, rivestita con due strati di plasticard da 0,25 mm. La base è plasticard da 1 mm.  Tutte le sovrastrutture sono solo appoggiate, non incollate.







Finisco con un'ultima considerazione relativa a tutta la questione della plancia sempre di Maurizio Brescia, che ha gentilmente dato un'occhiata ai piani costruttivi. Mi ha precisato che la tughetta sistemata a ridosso del fumaiolo copre in effetti due osteriggi (che si vedono nella foto del Manin da cui è tratta la parte messa sopra) che danno accesso al locale caldaie, ma non si tratta degli areatori, che hanno già le loro protezioni e si trovano più avanti (e anche più indietro, sistemati su quelle piazzole semicircolari ai lati del secondo fumaiolo).

Mi pongo ora un problema. Quanti tubi di scarico del vapore c'erano dentro i fumaioli? In pratica, lì in cima ai fumaioli dove si vede il legno, quanti tubi dovrò metterci?

 GS49 :

27/3/2012 01:10
  Ciao Marcello...
Per me quelli indicati con le frecce tutto  possono essere tranne che puntelli.........in quella zona poi veniva calata la scaletta di banda............
Per il problema delle ali erano sicuramente piu strette del ponte coperta. (come risulta anche sul modello).
Quelli che si vedono in tutte le foto sono candelieri (molto alti in questo tipo di imbarcazioni) lo dimostra il loro diametro che è sempre uguale e che era da 48.8x3,25mm (ricavati da tubo dalmine di costruzione standard).
I puntelli invece o erano eseguiti con ferri a C da 80x45x6  o erano eseguiti con tubo di diam. minimo di 89x4mm, 90x4mm, 102x4mm, 120x5mm dipendeva molto dal peso che dovevano sostenere.
Da ricordare che per disposizione ministeriale erano da evitare ingombri non strettamente necessari negli spazi adibiti a zone di combattimento, fuga, operative, di ridosso ecc....ivi compresi i puntelli e quant'altro.
Ciau.
Giulio


 GS49 :

27/3/2012 09:33
  Il mattino ha l'oro in bocca..................
Quelli indicati con le frecce nel tuo post sono i sostegni dei canotti..............presenti sia a Ds ( all'ingresso dello scalandrone sul ponte che a Sn nella stessa posizione.......sono leggermente curvi in fuori nella parte in  cui si vede la luce bianca (riflesso del sole sul tubo) per fare in modo che il canotto possa rimanere leggermente inclinato verso l'esterno anzicche verticale tra battagliola della tuga e ponte coperta..
Erano imbullonati sia sulla mastretta deklla coperta che su quella della tuga.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

27/3/2012 10:13
 

D'accordo, mi arrendo....  per il momento  :-) 



Passando ad altro, qualcuno ha idea di quella faccenda dei tubi dentro i fumaioli?

 alcione :

27/3/2012 13:34
 Mi studiavo la foto da te inserita a pag 12 -  quella relativa al lancio di un siluro - e mi
sembra che ci siano tutte le analogie con i Sauro, vedi anche la plancetta di poppa, con
la scaletta per montare sulla stessa ...... ;-) fermo restando il discorso delle squadrette
che sono anche sui disegni dell'USMM.
Ciao,
Francesco    :-)

 GS49 :

27/3/2012 14:04
 Scusa mi ero dimenticato questa tua domanda....................Tubi  di scarico del vapore:
Due nel fumaiolo di prora diam 114mm.
Uno nel fumaiolo di poppa stesso diametro.
Posizione: Uno centrale a prora del fumaiolo a mezzeria.
                  Uno a Sn al centro dell'ovale del fumaiolo.
Nel fumaiolo di poppa l'unico scarico era sistemato a poppamezzeria dell'ovale del fumaiolo .
I tubi facevano capo alle valvole di sicurezza e alle valvola di scarico rapido manuale.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

27/3/2012 14:47
 rispondo di nuovo a tutti  :-)


grazie per informazioni sui tubi dei fumaioli. Quale è la fonte ?
Comincio a prepararli. 

Ed è anche tempo che cominci a pensare ad una basetta. L'idea iniziale questa volta è semplice, in navigazione con un equipaggio a bordo. L'andamento della scia in queste navi è molto "dinamico" e sarebbe carino già da sè. Ci penso su.


Riguardo la foto di pg. 12,  ingrandendo il dettaglio della plancetta a me pare di vedere un sostegno laterale della medesima non esattamente verticale ma leggermente inclinato verso l'interno. Sono quasi certo tuttavia che si tratti dell'Espero durante un'esercitazione nel 1935 o giù di lì. Ho un'altra foto molto simile presa sull'Espero durante la medesima occasione con angolazione appena diversa e ilsiluro che ancora non è uscito. Il dettaglio della plancetta è identico.

Tuttavia, i Turbine sono solo simili ai Sauro, non identici. Anche questo può essere un indizio che la plancetta fosse abbastanza larga, ma non una prova.   :-(  (ma ho qualche altra carta da giocare...)


 alcione :

27/3/2012 15:43
 Ero certo che non ti sarebbe sfuggito il particolare ;-) attendo - con ansia - l'altra carta..... :-o
Il prossimo modello mettilo in cantiere quando sei certo anche ......del locale igiene equipaggio   8-)
numero e posizione latrine :-?
Ciao   :-P :-P :-P
Francesco :-) 

 marcellodandrea :

27/3/2012 15:55
 se le latrine sono in vista mi tocca verificare per forza.... che c'è di strano ?!?    8-)  8-)  8-)

le carte da giocare? presto detto:

1) stamani ho chiamato l'USMM, ma ancora non hanno verificato se ci sono le cose che mi interessano, mi hanno assicurato comunque che me lo faranno sapere tra pochi gionri

2) ho chiamato Cinecittà e chiesto se si poteva acquistare i circa 30 secondi che mi interessano del filmato dei Sauro a La Spezia. Mi hanno detto di sì, ma non so ancora il prezzo, me lo faranno sapere anche qui tra pochi giorni spero. Se è ragionevole (in rapporto al modello) lo considero come una fotoincisione in più e lo acquisto e poi vedremo finalmente a definizione piena. Se no, beh...    mi placo.

 tonno :

28/3/2012 00:44
 marcello"superdettagliato" dandrea

 marcellodandrea :

28/3/2012 09:07
 battute a parte :-)     non è così.

Intanto il modellino per il momento non ha neppure un dettaglio, è nudo e crudo. Poi non si tratta tanto di superdettagli, ma di strutture fondamentali (almeno per ora): sia la struttura della plancia che quella della tuga di poppa sono cose belle grosse. Anche i tubi dentro i fumaioli sono in piena vista là sopra.
Credimi, i superdettagli in 1:350 non si possono fare, è già tanto se riesco a metterci la maggior parte delle cose che almeno diano l'idea corretta di quelle reali.

Ok, al prossimo passo sistemerò i fumaioli e metterò i respingitori delle eliche (in attesa di avere qualche risposta dai contatti "esterni"...).


Comunque approfitto per ringraziare davvero tutti quanti voi del forum dell'assistenza che mi date (a cui aggiungo Maurizio Brescia che è stato molto disponibile) . Tra consigli, pareri, foto e correzioni che ho ricevuto questo modello è fatto davvero in team.

 enrico63 :

28/3/2012 09:16
 

Ciao Marcello.
di solito non intervengo in queste discussioni per la mia totale ignoranza in materia navale, ma visto il perdurare del tuo dubbio mi sono guardato il filmato.
ne ho presi tre fotogrammi e li ho un po' ingranditi (la qualità e le dimensioni originali non permettono di più).
ho evidenziato alcuni punti...forse non ti serve acquistare il filmato.....

(LE IMMAGINI SONO POSTATE A SOLO SCOPO DI DISCUSSIONE MODELLISTICA)

 






le mie osservazioni sono: al 47'30" le linee sembrano indicare che siano a filo
                                                al 47'26" sulla sinistra sembra di no ma potrebbe dipendere dalla
                                                angolazione che evidenzia la parte frontale nascondendo
                                                quella laterale
                                                al 47'17" il sostegno molto ingrandito sembra finire nella parte alta con un
                                                gradino segno di una non verticalità.vero è che è quello più avanti, quello
                                                dietro sembrerebbe dritto.differenza visibile anche negli altri 2 fotogrammi.

A te le conclusioni.
spero di esserti stato utile

 

 marcellodandrea :

28/3/2012 09:24
 E' tutto utile, lo ripeto sempre. Quello che raffiguri te è la stessa sensazione che ho io. Anche Maurizio Brescia, vedendo il filmato, ha correto leggermente la sua opinione e suppone che le ali di plancia possano arrivare se non proprio a filo almeno vicine (comunque siano poco più larghe di quanto disegnato sui piani).

Metti che a Cinecittà mi chiedano un'eresia per uno spezzoncino anche di pochi secondi (cosa che è possible acquistare così mi hanno detto, ma per il prezzo hanno rimandato alla comunicazione scritta) , non lo acquisterei (il modellismo è un hobby e tutto deve essere commisurato a ciò che fai, penso io) e dovremmo comunque decidere sulla base di quello che abbiamo.

Però ci conto su quei pochi secondi di filmato, perché la definizione sarebbe normale (non schifosa come sul sito web) e quindi perfettamente visibile.  

Appena ho notizie vi informo.  grazie :-)

 GS49 :

28/3/2012 10:54
  Ciao Marcello .....
Scusa ma stiamo parlando di apprezzare una distanza di 540mm trà il copertino e la coperta e 880mm tra il copertino e la parte piu larga dello scafo in quel punto (peraltro in parte sommersa) nelle riprese...........di un filmato con risoluzione a dir poco inesistente...........
Io non sprecherei soldi in acquisto di filmati solo per definire se il copertino era o no a filo del ponte coperta...........vista anche la scala si tratta di 1,5mm di differenza............
Vedi tu comunque ho avuto la conferma che nel modellino di cantirere il copertino è piu stretto della coperta (come da disegni in pianta e sezioni) ma questo purtroppo è stato costruito come l'imbarcazione è uscita dal cantiere e non riporta eventuali modifiche eseguite in arsenale..............
Per rispondere alla tua domanda sugli scarichi del vapore.....la fonte sono gli schemi del vapore normalizzati dell'epoca che definivano i diametri degli scarichi delle valvole di sicurezza e di scarico rapido manuale poste sulle caldaie e che (per ovvie questioni di sicurezza) dovevano essere convogliati all'esterno.
Nella nave c'erano 3 gruppi caldaia due nel fumaiolo di prora ed una in quello di poppa. Gli scarichi erano posizionati in conseguenza......(la posizione è verificata sul modello di cantiere  finche dura la pazienza dell'amico che verifica...).
Una cosa da verificare è questa ......dove scaricavano gli impianti della nebbia artificiale???????

Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

28/3/2012 14:46
 Grazie, terrò a mente anche questo. Vediamo, non ho ancora le risposte dagli altri "enti" , se la cifra è piccola per pochi secondi varrà più o meno come acquistare una fotoincisione in più, quindi poi deciderò. D'altra parte, anche un viaggio a Roma (tra treno, metro e bus più pranzo annesso) non costa poco, ben più che una fotoincisione extra, per questo attendo notizie.

Se il tuo amico ha pazienza - che non ringrazierò mai abbastanza - gli chiederei di verificare la presenza di due osteriggi ai lati della plancia, immediatamente davanti il primo fumaiolo.  :-)  :-)  :-)  :-)  :-)

Dove fossero i nebbiogeni non ne ho idea. Se lo scopro li metto, se no pace :-)

 GS49 :

28/3/2012 15:26
  Osteriggi????
Tra le ordinate 45-47 di fianco alla plancia, sul castello ci sono due prese aria dei turboventilatori funzionanti a vapore a bassa pressione........intendi quelli?????
Ci sono due Boccaporti con  portelli apribili e chiudibili con cattivo tempo mediante strettoi......
Ci sono ed hanno dimensioni 1600x1100x320 interasse da mezzeria 1900mm e sono incernierati verso centro nave.
Altri quattro sono piu addietro in corrispondenza delle ordinate 44-48 e 79-82 interesse da mezzeria 1200mm.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

28/3/2012 15:57
 Quote:
GS49 ha scritto: Osteriggi????
Tra le ordinate 45-47 di fianco alla plancia, sul castello ci sono due prese aria dei turboventilatori funzionanti a vapore a bassa pressione........intendi quelli?????
Ci sono due Boccaporti con  portelli apribili e chiudibili con cattivo tempo mediante strettoi......
Ci sono ed hanno dimensioni 1600x1100x320 interasse da mezzeria 1900mm e sono incernierati verso centro nave.
Altri quattro sono piu addietro in corrispondenza delle ordinate 44-48 e 79-82 interesse da mezzeria 1200mm.
Ciao.
Giulio




quelli 45-47 sono ok.  anche quelli più indietro (in tutto sono 6) in posizione 65-68 (non 44-48, lì non vedo niente) e 79-82.  a dir la verità non ho ancora capito bene come sono fatte le protezioni a croce sopra, ma ci sarà tempo.

no, io intendo due osteriggi (uno per lato) che dovrebbero trovarsi in posizione 51-53 (0 52-54, giù di lì), appena al'interno delle scalette che scendono dalla plancia.

me li ha fatti notare Maurizio Brescia su un dettaglio ingrandito del Manin presumibilmente alle prove in mare (comunque con colorazione grigio medio) , il portello è segnato con la linea angolata, il n. 1 indica il boccaporto, il n. 2 il cielo visibile dall'altra parte (palesemente lì dietro non c'è (ancora) nessuna paratia che chiude la plancia dalla parte del fumaiolo).  L'idea era che la tughetta aggiunta in seguito servisse a chiudere e proteggere quei boccaporti.

(dettaglio di foto inserito a scopo discussione modellistica)



 GS49 :

28/3/2012 20:48
 Ciao marcello.
i compartimenti stagni sono trè quindi ci sono tre coppie di turboventilatori con le prese aria esattamente dove ti ho detto 44-48 con asse dei turboventilatori sulla 45. I boccaporti sono a ds e sn della plancia.
C'è un altro boccaportop sulla 56-58 a Sn per servizio cucina uff. ma è solo sulla Sn.
Nella posizione che indichi non risultano esserci boccaporti.
Ciao.
Giulio

 Oberst_Streib :

28/3/2012 21:14
 
Ming, ragaz, vabbe' la ricerca storica, ma qui si va oltre....
In ogni caso, dato il livello delle realizzazioni di Marcello, ci sta tutto.
Attendo di vedere come va a finire, sara' il solito capolavoro.....
:-)

 Nico :

29/3/2012 06:01
  Ciao a tutti

davvero un lavorone di gruppo, a questo servono i siti internet !
Continua col bel modello, ogni tanto dò un'occhiata...

 GS49 :

29/3/2012 09:22
  Ieri ho capito cosa intendevi......... sono un po tardo ultimamente .........non si capisce vero???????
Ho fatto fare un'ultima verifica sul modello di cantiere.............e......
In quella zona ci sono due casse per lo stivaggio delle attrezzature da ponte che sono a ridosso della paratia della plancia, una da 500 dalla 1/2ria verso Sn e l'altra dalla 1/2ria verso Ds, ed hanno dimensioni di 680x400x500h e mi pare invece che quello che si suppone dalla foto dovrebbe avere dimensioni ben piu grandi.
C'è da dire che a volte, durante l'allestimento delle navi, venivano creati portelli di accesso per l'imbarco delle attrezzature che non era possibile imbarcare dalle normali vie di accesso perche di maggior ingombro............ tali portelli venivano poi chiusi ad allestimento completato e prima della consegna nave.
Boh..........altro non saprei....
By.
  Giulio

 marcellodandrea :

29/3/2012 12:37
 ciao GS 49, per le tue interessanti notizie devo verificare.

Per il momento posto una foto con la posizione dei fumaioli corretta, di un pelino ma corretta, (lavoro di un quarto d'ora) perchè nella versione precedente risultavano troppo inclinati.

Già che c'ero ho messo i respingitori delle eliche, ancora senza fasciatura. Nel modello i respingitori sembrano troppo alti, ma in realtà la linea di galleggiamento non è quella dove è tagliato il modello, ma è più in alto di 2 mm. La parte in più l'ho lasciata per avere più libertà di manovra nel caso facessi il modello mentre naviga, quindi con onde più profonde.

 alcione :

30/3/2012 10:15
 
Quote:
GS49 ha scritto: Ieri ho capito cosa intendevi......... sono un po tardo ultimamente .........non si capisce vero???????
Ho fatto fare un'ultima verifica sul modello di cantiere.............e......
In quella zona ci sono due casse per lo stivaggio delle attrezzature da ponte che sono a ridosso della paratia della plancia, una da 500 dalla 1/2ria verso Sn e l'altra dalla 1/2ria verso Ds, ed hanno dimensioni di 680x400x500h e mi pare invece che quello che si suppone dalla foto dovrebbe avere dimensioni ben piu grandi.
C'è da dire che a volte, durante l'allestimento delle navi, venivano creati portelli di accesso per l'imbarco delle attrezzature che non era possibile imbarcare dalle normali vie di accesso perche di maggior ingombro............ tali portelli venivano poi chiusi ad allestimento completato e prima della consegna nave.
Boh..........altro non saprei....
By.
  Giulio



Quindi se ho ben capito quanto dice Giulio ci sono due cofani adiacenti al fumaiolo di prua e non
una paratia che si supponeva fosse chiusa a ridosso dello stesso; quindi ora mi spiego la sottile
linea di ombra tra il cofano ed il primo livello della plancia che notavo nella foto di pag. 12, o
mi sbaglio ?


Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

30/3/2012 19:11
 

vedremo di rimettere assieme tutte queste cose sulla plancia con un po' di calma...



nel frattempo ho messo le piattaforme AA dietro il secondo fumaiolo.   Nel disegno si vede la posizione di un'unica squadra al di sotto, ho messo le altre sui vertici, mi sembrava più o meno logico.




questo è un sistema semplice per farle stare allineate con la murata mentre si incollano. Naturalmente a questo punto la tuga centrale è incollata al ponte.



 Maurizio Maggi :

31/3/2012 11:47
 Marcello ciao, non avendo la giusta documentazione come vedi mi astengo dal parlare per non creare confusione inutile. Una cosa però mi sembra strana e te la voglio segnalare :, io il blocco plancia del Manin(  hai messo la foto ) lo vedo diverso da quello del Sauro. Il Sauro mi sembra più largo all'altezza dell'aletta di plancia, differente nella larghezza  dal blocco plancia del Manin e parliamo delle foto con le direzioni di tiro già modificate. D'altronde  Sauro e Battisti furono costruiti da Odero e quindi il modello di cantiere che ha visto Giulio potrebbe ( dico potrebbe ) avere delle differenze da Manin e Nullo costruiti dai cantieri del Quarnaro a  Fiume. Purtroppo è piena la storia  di navi della stessa classe con differenze, talvolta notevoli, riscontrate  in base al cantiere che le aveva costruite . Pensa solo a quanto erano diversi i fumaioli dei caccia classe Soldati costruiti dai cantieri OTO  rispetto  a quelli costruiti presso altri cantieri o agli Zara tutti differenti tra di loro . Questo potrebbe anche, sempre forse , spiegare le differenza dei disegni.
Perdonami per questo dubbio ma più guardo le foto e più qualcosa non mi convince. In ogni caso bel lavoro, ma pure tu non potevi sciegliere qualcosa di cui sappiamo tutto !
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

31/3/2012 15:28
 Il motivo per cui ritardo sempre al massimo ad incollare le varie parti è proprio lasciare spazio aperto a correzioni varie. Su betasom Secondo Marchetti mi ha consigliato di verificare l'inclinazione dei fumaioli e in effetti ... erano un pelino troppo inclinati, poi ci ho messo un quarto d'ora per rimetterli in sesto.


Veniamo alla plancia. Vuoi dire che la larghezza della plancia coperta (chiamiamola secondo livello) ti sembra  maggiore nel Sauro che nel Manin? immagino tu stia parlando del ponte di comando.

Che potesse trattarsi di una sorta di due serie costruttive (quelli di Genova diversi da quelli di Fiume) era una possibilità che avevo messo nel conto da un certo punto in poi. Ad esempio, i due grossi osteriggi che figurano sulla foto del Manin in grigio medio davanti al fumaiolo anteirore pare che non ci siano sul modello del Sauro, e così via. Ma è solo un'ipotesi.

Ho appena 2 foto del Sauro di 3/4 avanti (più una censurata presumo, cioè senza codici di identificazione ma che la legenda mi dà come "Sauro") dove si vede bene la plancia, e non mi sembra diversa da quella degli altri. Se fosse poca cosa non avrei la possibilità di verificarlo in pratica. Se mi dici che questa è l'impressione che ti dà, vorrebbe dire che in realtà sarebbe sostanzialmente più grande (tanto da essere evidente anche in foto prese da una certa distanza). Tuttavia le dimensioni che ho utilizzato io sono pari pari in scala quelle dei piani costruttivi che dovrebbero essere più o meno quelli di cantiere (e quindi, anche se fossero due serie costruttive, sarebbero comunque quelle di Genova).

Sto aspettando risposte da Cinecittà per diverse ragioni, non solo per la larghezza della plancetta a poppa. 

Entro il filmato c'è anche una fugace inquadratura della prua del Battisti e, se dovessi stare a quello che mi sembra di vedere a me, direi che la posizione e la forma dei condotti delle ancore è molto simile a quella dei piani che ho io, cioè stretti e addossati alla mezzeria, come li avevo fatti all'inizio (ma on-line la definizione è così bassa che non si capisce bene mentre a definizione normale si dovrebbe vedere chiaramente). Ugualmente si vede sfilare la plancia del Manin, e con una definizione normale potrebbe essere più chiaro questa faccenda della larghezza.

Appena tre mesi fa non avevo nemmeno il più pallido sospetto che mi sarei trovato a fare "un" Sauro. 
Ma quando avremo finito sapremo qualcosa di più di queste navi, no?

Peccato solo per il GIS sulla Marina Militare, penso che discussioni così sarebbero state più o meno indicate per una cosa del genere.

 Maurizio Maggi :

31/3/2012 16:20
 Marcello stavo mettendo in ordine un pacco di disegni e mi sono imbattuto nel Nullo . Il disegno fà parte di un vecchio calendario della MMI degli anni 70' ed è stato eseguito da Gay, ho fatto le foto alla tavola e te le posto. Circa la precisione e l'esattezza non posso proprio esprimere un 'opinione. Infine ti chiedo scusa ma mi sono accorto oggi , rileggendo l'argomento Sauro, che mi avevi chiesto un mp . Te lo invio.
Ciao Maurizio













[ Modificato da stebi51 il 2/4/2012 15:41 ]

 marcellodandrea :

31/3/2012 19:04
 

era per spedirti i piani costruttivi del Sauro, così anche tu puoi seguire meglio "i lavori".

Grazie del disegno del Nullo. E' un disegno, tuttavia, con qualche imprecisione, e presenta qua e là il solito strano mix con i Turbine (vedi plancia chiusa dietor e troppo distante dal fumaiolo).

Dammi qualche ragguaglio ulteriore su questa faccenda della plancia di comando più larga, se pensi sia proprio così fammi sapere.

ciao grazie
marcello



 

 marcellodandrea :

1/4/2012 15:14
 Ho sistemato i tubi di scarico del fumo di combustione nei fumaioli, due sul fumaiolo ant, uno in quello post, secondo i disegni che mi ha gentilmente inviato GS49 (quello nel fumaiolo post leggermente spostato verso prua). 

Sopra i tubi dovrebbe esserci un coperchio circolare metallico tenuto sollevato da ferri a forma di C.

Nel supplemento di Storia Militare "In guerra sul mare parte 1a", a pg. 73, c'è la foto (n. 055) del cct Nembo (classe Turbine) rovesciato e in affondamento: si vede benino il singolo grosso tubo di scarico dei fumi di combustione nel fumaiolo posteriore. A mio parere quel tubo è scoperto sopra, senza coperchio circolare.

Ora proverò a sistemare un cerchietto di plastica tenuto sollevato da un minimo spessore sopra i tubi. Vediamo l'effetto che fa, altrimenti li foro.

Nel fumaiolo post c'è anche il tubo di scarico del vapore, in mezzo verso poppa. Gli scarichi del vapore sul fumaiolo ant sono esterni, così come il tubo per le segnalazioni acustiche,  e devo sistemarli dopo aver incollato il fumaiolo ant al ponte.
 
CORREZIONE - avevo messo dei sottili fili di sprue stirato nelle posizioni dove compaiono i cordoni di saldatura delle lamiere esterne, e qui c'era la foto relativa, ma più li guardavo e meno mi sembravano sufficientemente sottili. Inoltre non ero più tanto sicuro che quello che si vedeva nelle foto non fossero soltanto i corrimano (e non i cordoni). Di quelli che avevo messo, perciò, ho lasciato solo quello superiore, parallelo al bordo sup dei fumaioli, dove sono agganciati i cavi di sostegno dei fumaioli stessi. Gli altri li ho tolti e lisciati. METTERO' LA NUOVA FOTO TRA POCO.

 Ho messo anche una cornice esterna intorno al bordo sup del fumaiolo con plasticard da 0.25, per lo spessore ho fatto a occhio tenendo presente che questo ingrossamento in cima è molto visibile anche ad una certa distanza nelle foto. La grata a chiudere i fumaioli sopra la metterò molto più avanti nel lavoro.

 marcellodandrea :

2/4/2012 14:37
 Dopo mio sollecito telefonico mi hanno fatto sapere che il filmato il questione non viene venduto a spezzoni - come invece mi avevano detto all'inizio - e quindi devo prenderlo tutto (una parte o tutto costa sempre uguale).  Il costo sarebbe di 50 euro più IVA (non so in che percentuale) + 20 euro di spese di spedizione.

Ho chiesto chiarimenti. Mi dicono che l'IVA è al 21% e la spedizione avviene SEMPRE tramite corriere (?!?  -  chissà perché: io per spedire un dvd in busta imbottita raccomandata spendo al massimo 4-5 euro...).

Ne consegue che il costo fimale è di 80 euro, un po' troppo per lo scopo a cui sarebbe destinato, vi pare? Coi tempi che corrono penso ci debba essere un minimo di misura anche in queste cose.

Perciò ho deciso di non farne niente.

Vorrà dire che vi prenderete per buone le mie deduzioni sul filmato così com'è 8-) 8-) 8-) :-D :-D :-D


P.S.  speriamo che almeno all'USMM siano più abbordabili...

 marcellodandrea :

2/4/2012 19:18
 Allora proseguiamo con i dettagli possibili, in attesa di avere lumi anche dall'USMM...


Come dicevo più sopra ho lisciato i fumaioi lasciando solo il cordone più alto dove sono attaccati i cavi di sostegno. All'interno i tubi dei fumi di scarico e in quello posteriore anche il piccolo tubo del vapore. I tubi non sono forati perchè dovrebbero essere coperti da un cerchio metallico, tuttavia non sempre (vd. la foto del Nembo citata sopra) quindi può darsi che li fori, vedremo.

Ho fatto anche le 8 maniche a vento ai lati della tuga di centro nave e le ho incollate in posizione. Ho piegato a caldo un tondino di plastica lavorandoli ognuno a misura.







Ecco due foto d'insieme. Ho appoggiato i fumaioli in posizione. Si noti che il secondo fumaiolo a centro nave è spostato a destra rispetto alla mezzeria, la sua base infatti è a filo della tuga sulla destra, mentre a sinistra c'è un po' di spazio.






Nelle foto vedete la plancetta di poppa ancora "piccola". Ma di questo ne riparliamo...

 alcione :

3/4/2012 15:22
 Il fumaiuolo di poppa decentrato ? ho letto che lo hai rilevato dal piano di costruzione, ma
ci sarebbe da vedere il modello di studio; e poi perchè decentrato   :-?
complimenti per la pubblicazione.....alla fine.....   :-P
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

3/4/2012 18:55
 grazie :-)  immagino sia uscito Model Time. Qui ad Arezzo arriva sempre dopo un bel po'...

Tornando al fumaiolo, se controlli i piani lo vedi.

Anzi, a badare al pelo sull'uovo, nei piani il fumaiolo anteriore è spostato a sinistra, quello posteriore a destra rispetto alla mezzeria.

Non so spiegarmelo, ma se non ho alcuna campana contraria lo metto come risulta nei piani.  Piani alla mano, anche l'alberetto a poppa è decentrato nettamente a destra (e l'albero principale appena appena a sinistra) , non so se c'è un legame oppure no.

Vedrò se qualcuno mi dice qualcosa su betasom e vorrei sentire anche i pareri di Giulio e Maurizio.

 alcione :

3/4/2012 20:00
 

Da M.Donnini - USMM - 12/1992 - La prima crociera degli idrovolanti e la cooperazione fra Marina e
Aeronautica - 26 Maggio - 3 Giugno 1928 

Sui disegni del volume " CCTT " dell'USMM - anche se non dettagliati come quelli di cantiere, i fumaiuoli
mi sembrano in asse, come anche per i precedenti Sella; ma sicuramente saranno più attendibili i piani
del cantiere; senti un po anche gli altri. La ricerca continua. 
Ciao,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

3/4/2012 21:20
 

Marcello ho stampato il disegno che mi hai inviato, la pianta, la nave mi è uscita lunga f.t. cm 28,8 quindi scala 1/315 , non c'è dubbio i disegni mostrano sia il fumaiolo prodiero leggermente verso sinistra e l'altro verso destra ; rispetto alla linea di mezzeria la differenza è di 1 mm. O , come capitava, nel corso della costruzione sono state fatte delle modifiche , ma non abbiamo i disegni di fine lavori, oppure i fumaioli erano leggermente disassati. Guarda la foto dello Zeffito affondato nella rada di Tobruch , che se non ricordo male avevi già citato,  mi sbaglio o pure i fumaioli dello Zeffiro non sono perfettamente in asse ? Ci vorrebbe una foto dritta di poppa, senza ostacoli alla visuale. L'alberetto di poppa nel disegno e vs destra per lasciare spazio alla chiesuola ed alla ruota del timone , poi sarà rimasto così ?
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

3/4/2012 21:29
 FUMAIOLI

vi metto la risposta che mi ha mandato Maurizio Brescia al disegno con i fumaioli disassati:

"Le confermo che la posizione dei fumaioli è corretta. Ciò dipende dalla posizione delle caldaie che, al fine di consentire un momento raddrizzante meno marcato (ossia un rollio più dolce e meno "stiff", come dicono gli inglesi), non erano tutte ubicate sulla mezzeria.

Più precisamente la prima verso prora era esattamente centrata sulla mezzeria, quella centrale era ubicata un poco sulla sinistra e quella poppiera un poco sulla dritta: da qui, la posizione non simmetrica dei fumaioli, al fine di consentire un più razionale posizionamento dei condotti del fumo."




E ORA...   RISOLTO IL PROBLEMA DELLA PLANCETTA DI POPPA  !!!

:-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D

non grazie a me, ma grazie a Alcione. Guardate la plancetta del Nullo nella foto che ha messo sopra ...

(nota curiosa, almeno per me: il codice del Sauro, in rosso su fondo grigio medio, è SA e non SU come sarà poco più tardi una volta verniciato in grigio chiaro).

GRAZIE ALCIONE !!!!    anche se non te ne sei accorto....   :bored:

La foto che hai messo è alla massima risoluzione 0 l'hai ridotta? Se ce l'hai più grande me la mandi per mail per favore ?

 alcione :

4/4/2012 10:50
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: (nota curiosa, almeno per me: il codice del Sauro, in rosso su fondo grigio medio, è SA e non SU come sarà poco più tardi una volta verniciato in grigio chiaro).

GRAZIE ALCIONE !!!!    anche se non te ne sei accorto....   :bored:

La foto che hai messo è alla massima risoluzione 0 l'hai ridotta? Se ce l'hai più grande me la mandi per mail per favore ?


E gia' :bored:  LINK alla pagina con due opzioni di risoluzione per la foto.
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

7/4/2012 19:14
 Grazie a qualche consulenza .... ho cominciato a decifrare i dettagli del ponte e così ho messo quelli più chiari, per ora, ho completato le maniche a vento (grandi e piccole), messo una serie di osteriggi (quadrati e cilindrici) e una serie di bocchettoni per il carico di acqua o nafta (i cerchietti piccolini sui ponti).

Il cerchio disegnato a lapis e indicato da due frecce sul lato sinistro della plancia, davanti al fumaiolo, dovrebbe essere lo scarico "a terra" dei cavi della radio dall'albero di trinchetto, se non ho capito male.

Ho messo anche i tubi di scarico del vapore sul fumaiolo anteriore, che a questo punto è incollato al ponte. Il tubo posteriore con una sorta di comignolo in cima è il tromboncino dei segnali acustici, in pratica la sirena.

Anche il secondo fumaiolo è incollato, come si vede sensibilmente spostato a destra.
GS 49 mi conferma che quello anteriore era spostato a sinistra di 155 mm e quello posteriore a destra di 245 mm. Il motivo di tale stranezza è che dopo aver costruito lo scafo ci si accorse che il baricentro della nave era fuori dell'asse di mezzeria, le caldaie furono sistemate decentrate e così i fumaioli, in modo da compensare la situazione.
Il Sauro fu la prima nave impostata di questa classe, sinceramente non si vede nulla dalle foto ma non so dire se nelle altre tre navi la situazione fosse la medesima, sospetto di sì dal momento che lo scafo era sempre quello.

Ho messo infine i portelli sui fianchi delle tughe, sono riciclati da un foglio dove erano già stati primerizzati, così sembrano bianchi.  Ne manca uno, a poppavia della plancia al primo livello, a coprire quel singolo oblò verso il fumaiolo che invece non c'è (infatti c'è un portello - ho confuso io il disegno).










Vista la quantità di notizie storiche anche originali e deduzioni varie che stanno venendo fuori, forse sarebbe carino alla fine del wip scrivere un articoletto "storico" per la parte dei contenuti del nostro forum, riassumendo tutto quanto, no? (figurando come autori tutti quelli che a vario titolo hanno contribuito, si capisce).

Una domanda per finire: che fine ha fatto il forum di betasom.it? sono giorni che non lo trovo più online, qualcuno sa qualcosa?

 marcellodandrea :

7/4/2012 19:43
 Quote:
alcione ha scritto:

Quindi se ho ben capito quanto dice Giulio ci sono due cofani adiacenti al fumaiolo di prua e non
una paratia che si supponeva fosse chiusa a ridosso dello stesso; quindi ora mi spiego la sottile
linea di ombra tra il cofano ed il primo livello della plancia che notavo nella foto di pag. 12, o
mi sbaglio ?
Ciao,
Francesco :-)


No non è di quello che parla Giulio. Le casse a cui si riferisce sono quasi sicuramente quelle segnate una a dx e una a sx dell'albero di trinchetto. Le dimensioni almeno corrispondono. (questo disegno lo avevo messo in precedenza per un altro scopo e le frecce rosse non c'entrano niente con questo discorso).





tuttavia hai ragione quando dici che è difficile spiegare quella linea nera tra la parte chiusa sotto e il livello soprastante della plancia coperta. Credo che le parti chiuse siano non una paratia ma due casotti laterali come suggeriva M. Brescia. Se fossero casotti potrebbero benissimo non arrivare fino al livello superiore.

Ho risposto ora perché mi sono accorto ora di questa osservazione di Alcione. Ma tra poco affronterò questa faccenda della plancia dietro e allora rimetteremo tutto assieme facendo anche qualche disegno apposito (e prenderò delle decisioni per la costruzione ovviamente).

 Oberst_Streib :

8/4/2012 19:24
 
Il solito ignobile lavoro da orologiaio certosino....  che invidia che invidia.....  :-x :-x :-x
pure il fumaiolo spostato a destra di 1 mm.....
:-D

 marcellodandrea :

11/4/2012 19:00
 

meno male che non è da orologiaio pazzo... :-)


ho fatto la torretta telemetrica nuova, costruendola intorno ad un tondino di legno



Per forma e dimensioni ho potuto fare riferimento solo alle foto (anche quelle dei Turbine che ce l'hanno uguale), perché l'unico disegno che avevo era della torretta telemetrica dei cct classe Navigatori. Ho ricavato le misure dalle foto dei vari cct classe Sauro, almeno da quelli dove si vede un po' più di profilo, confrontandola con l'altezza della plancia coperta compreso il ponte soprastante (lo stesso per il diametro). Ho fatto 4 misurazioni in altrettante foto e ho ottenuto valori oscillanti tra 4,5 e 4,8 mm (la plancia coperta ponte compreso è circa 5,5 mm in scala cioè poco più di 1,90 metri).

Questa misura è riferita all'altezza della torretta cupola esclusa e corrisponde, in scala, a circa 1,65 metri. Inserendo anche la cupola si arriva a circa 1,80 metri, che è pressappoco anche l'altezza della torretta telemetrica dei Navigatori. Mi auguro che sia compatibile. Sopra la torretta ci sono dei portelli circolari  di accesso e presumo che gli operatori stessero seduti dentro, quindi dovrebbe essere giusto più o meno.

Quelle che non vedo nelle foto sono le scalette per entrare dai portelli superiori, ma probabilmente erano lungo i fianchi. Vedremo in seguito.

Comunque io l'ho tagliata a 5 mm e poi l'ho lisciata sotto piano piano con la carta vetrata in modo da ridurla un pochino. Adesso è poco meno di 5 mm (direi più di 4,5) e contentatevi così ... 8-)



La plancia superiore e la torretta non sono incollate e non lo saranno fin dopo la verniciatura finale.

 fabrix67 :

12/4/2012 10:24
 
:-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o

tanto di cappello!

fabrizio

 alcione :

12/4/2012 22:21
 Dalle foto non si notano ma vi sono degli appigli - pioli - lateralmente a sx e dx in linea con i
portelli superiori, senza corrimano.
Ho visto un po di foto dei Freccia e Navigatori e vi sono gli appigli alla t.t.; inoltre, sui Navigatori,
ho anche osservato un portello - ovale - circa 80/90 cm lungo -  lateralmente e verso prua della t.t.
sia a sx che a dx .
Su questo particolare non ti saprei dire per i Sauro, ma guardando una foto dell'Euro non vedo
portelli alla t.t., ed 'è la stessa dei Sauro.
Ciao,
Francesco :-)

ps. betasom era in manutenzione......ai voglia ..... :-P

 marcellodandrea :

12/4/2012 23:16
 Sì adesso ho identificato i pioli. Tra l'altro in alcune foto (ad es. il Manin o il Nullo a Venezia)  in quella posizione ci sono degli strani piccoli rettangolini scuri, uno sopra l'altro, ma non credo siano le ombre dei pioli anche perchè sono solo 4...  come se lo spazio tra coppie di pioli fosse stato verniciato di scuro (perciò in totale sarebbero almeno 8 pioli), ma mi sembra un'assurdità...

Solo che non mi viene in mente niente con cui simularli in scala, qualsiasi cosa sarebbe troppo grossa...

I Turbine non avevano tutti la stessa torretta dei Sauro, solo alcuni (ad esempio Borea, Espero, Ostro e Zeffiro ce l'avevano diversa, assai più piccola e più arretrata). Dell'Euro ho un'unica foto al varo e non avevo idea di quale torretta avesse. Hai la possibilità di mandarmi la foto di cui parli?

Io vedo sull'Aquilone, preso da sopra, due portelli (che ho messo) proprio sopra il braccio del telemetro e due oblò (che ancora non ho fatto) dietro il braccio del telemetro. Ho anche una foto del Turbine, preso dall'alto mentre entra a Taranto, in cui si vedono sia i portelli superiori sul cilindro centrale che quelli sul braccio del telemetro.

Ho poi una foto della torretta del Turbine mimetizzata , ripresa nel 1942 al Pireo. E' vista di fianco a sinistra (dal basso)  e non c'è traccia apparente di pioli laterali mentre, a guardar bene, i portelli sopra il braccio del telemetro sono molto più alti e massicci di come li ho messi io sul mio (non ci avevo fatto caso prima, penso che dovrò rifarli più alti sul mio dove invece sono quasi a filo).

In pratica, pioli a parte, sulla mia torretta c'è tutto quello che riuscivo a vedere nelle foto (ma dovrò rimettere quei portelli superiori)


P.S.  a proposito di scalette e pioli... MA I FUMAIOLI NON AVEVANO SCALETTE PER SALIRE IN CIMA ???   :-? :-? :-?

 alcione :

13/4/2012 09:45
 Dicevo della t.t. dell'Euro - uguale ai Sauro - in quanto ho visto una foto con la dizione Euro su
di una rivista ma.......è la stessa foto al Pireo nel '42 che ti avevo indicato alla pag. 2 dove le
lettere al mascone non sono dell'Euro ma .... Turbine  :-? ho provato anche confrontare una foto
del Turbine- ruotandola - con quella del particolare della plancia ( mimetizzata ) per capire se la sequenza degli hublots possa essere compatibile con la posizione delle lettere ma nulla di certo. Comunque sempre sullo stesso link di pag. 2 vedi una foto del Turbine con i rettangolini scuri alla
t.t. ( nave in grigio cenerino ) ; di certo dovevono pur salirci sul cielo della t.t.     
Riguardando le foto del Manin e del Sauro - i rettangolini scuri - potrebbe - dico potrebbe - essere
giusta l'osservazione che fai circa la pittura, dato che la parte era soggetta ad essere sporcata e 
considerando la maniacale pulizia sulle navi........nella tua scala potresti usare una fotinc. o simulare
il tratto di piolo con un pezzetto di sprue filato a caldo .
Mai visto scale e similari per i fumaiuoli. 
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

13/4/2012 12:21
 Come dicevo, a parte quell'unica foto dell'Euro al varo (presa nel medesimo link che mi dai tu) non ne ho viste altre di alcun tipo in giro, comincio a pensare che non ci siano del tutto, strano però, è affondato nel 1943 tempo per qualche foto c'era, almeno quella ufficiale della marina.

non resta che lanciare un appello ai vari forum e vedere se c'è qualche foto in giro di questa nave  :-)

Cominciamo qui:  qualcuno ha foto del cacciatorpediniere Euro  ?  (1927 - 1943)  ;-)

 marcellodandrea :

13/4/2012 19:09
 Due del cct Euro sono state gentilmente postate dietro mia richiesta sul forum di betasom,a questo indirizzo.

La foto del 1942 del Pireo potrebbe anche essere l'Euro (ma pure il Turbine - per altro sono le uniche due unità di tutta la classe ancora a galla nel 1942), stante quello che osservo sempre al link di cui sopra, dove adesso ci sono due foto, una pre-1933 (dal Jane's 1937) e una post-1933 (da A. Fraccaroli, Italian warships of WWII). Quella del jane's era datata male e io avevo interpretato en passant il vecchio telemetro piccolo, coperto da un telo, per uno nuovo del tipo piccolo, appunto. Ma nella foto di Fraccaroli si vede bene la nuova torretta grande sul davanti della plancia.

Chiudo qui salvo necessità questa digressione sui Turbine. Sarebbe interessante eventualmente capire perchè alcuni di loro ricevettero una torretta telemetrica del tipo di quella montata sui Sauro (ma diversa da quella dei successivi Navigatori etc.) mentre altri ne ricevettero una diversa più piccola, nella stessa posizione dove si trovava il vecchio telemetro, a ridosso dell'albero. Va beh, vedremo in seguito ci venisse voglia di fare un Turbine...  :-) 


Tornando al Sauro, metterò mano adesso al "coso" situato dietro la torretta telemetrica e davanti l'albero. A occhio e croce dovrebbe essere una torretta che porta in alto un (ulteriore) visore per il tiro notturno (uno infatti è sul cielo della telemetrica, davanti). Anche dovremo fare qualche conto per capire che dimensioni aveva (più o meno).

 alcione :

14/4/2012 12:06
 L'Euro a Tripoli nel 09/1940 in attesa di essere trasferito in un porto metropolitano per le 
necessarie riparazioni dopo il siluramento avvenuto nella rada di Tobruk ad opera degli
Swordfish dello Squadron 813 della F.A.A. il 05/07/1940 -


da Marina Italiana di E.Ando' e E.Bagnasco - Intergest  1976 - foto inserita a solo scopo ducumentario -

Vedo che ti hanno postato la foto dell'Euro nel 1937; per fortuna ho letto prima di postare .
Turbine : unità costruite dall'Ansaldo (4) torretta t.t. piccola cilindrica e arretrata -
                 unità costruite da Odero (2) e C.Tirreno (2)  torretta t.t. ingrandita - l' Euro è costruzione 
 C.Tirreno ed il Turbine Odero.   
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

14/4/2012 15:32
 Grazie, sapevo dell'esistenza di questa foto ma non la trovavo  :-) :-) :-)


Mi hanno postato la foto dell'Euro PUBBLICATA nel 1937 sul Jane's ma NON è del 1937, è anteriore al 1933 (se è quella a cui ti riferisci e non quella di Fraccaroli).

Eh mi era venuto in mente che la questione delle diverse torrette potesse riguardare i diversi cantieri di costruzione, ma non mi ci sono messo a cercare con calma...

grazie... ci vediamo sul Sauro.



 marcellodandrea :

15/4/2012 21:23
 Prima di andare avanti col Sauro, preciso che nel forum di betasom, al solito link di cui sopra della discussione sul cct Euro, ci sono adesso numerose foto di questa nave e anche la spiegazione del perché nella vita dei cct Turbine siano comparsi due diversi tipoi di torrette telemetriche nuove (prima piccole poi grandi), con tanto di prova fotografica.


Tornando al Sauro, ho fattola torretta dell'APG secondario dietro il telemetro principale. Le misure, ricavate dalle foto, mi danno in tutti i casi un'altezza e una larghezza massima praticamente uguale a quella della plancia coperta (ca. 5,5 mm), escludendo il visore in alto.  Ho fatto la torretta utilizzando un tondino di legno e un cerchio di plasticard in alto, poi ho riempito con una strisciolina di carta e attak e stuccato fino a ottenere la forma tronco conica rovesciata.




Ecco le varie parti della plancia alta, compreso l'albero che ho cominciato ad abbozzare con due tondini metallici rastremati in cima.








Ho forato i fumaioli, perchè dai soliti report delle prove in mare risulta che i cerchi di metallo a protezione furono tolti quasi subito perché impedivano il tiraggio delle caldaie.




Una vista d'insieme con diverse parti solo appoggiate.


 alcione :

16/4/2012 10:12
 

ok  per la  sdt secondaria : riesci a dargli un effetto tela?
ciao,

Francesco :-)


PS. Turbine
ho letto di quanto riferisce M.B. e concordando sul fatto che gli 8 cctt. della classe avevono
all'entrata in servizio il telemetro scoperto;  segnalavo - unicamente - che ai lavori fine anni 
'30 solo 4 unità ( costruite a Sestri - casualità ? ) avevono ricevuto la t.t. cilindrica ed in posizione
arretrata; le 4 unità di Sestri erano il Borea, Espero,Zeffiro e Ostro tutti affondati in porto -AS-
o in azione tra il giugno ed il settembre del '40 -
 LINK BOREA non far caso alle date delle foto che saranno state invertite....

ciao.
 

 marcellodandrea :

16/4/2012 14:54
 Quote:
alcione ha scritto:

ok  per la  sdt secondaria : riesci a dargli un effetto tela?




sob, casco dalle nuvole... perché un effetto tela ?   la struttura tronco-conica in realtà era un riverstimento di tela?

il chè si porta la domanda (comunque): come si entrava dentro? ci sarà stato un portello sul fianco (destro o sinistro) o che altro?

(che io sappia era il telemetro a poppa ad essere ricoperto da una cupola telata ... e già mi preoccupo su come farla)

 alcione :

16/4/2012 15:51
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: alcione ha scritto:

ok  per la  sdt secondaria : riesci a dargli un effetto tela?



sob, casco dalle nuvole... perché un effetto tela ?   la struttura tronco-conica in realtà era un riverstimento di tela?

il chè si porta la domanda (comunque): come si entrava dentro? ci sarà stato un portello sul fianco (destro o sinistro) o che altro?

(che io sappia era il telemetro a poppa ad essere ricoperto da una cupola telata ... e già mi preoccupo su come farla)



Se tanto mi dà tanto......sui Turbine era in tela - la foto centro nave del Turbine/Euro (?)  la conosci -
Io credo che sia stata lasciata la vecchia piattaforma del telemetro principale per la sdt secondaria
dopo l'imbarco della nuova t.t. ; salvo e. & e. ( errori & eccezioni ) :-P
Se in tela, nix portello ;-)
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

16/4/2012 15:56
 Sì d'accordo sulla foto, ma io l'avevo preso per un telone che copre tutto perché anche il visore dell'APG è coperto.

 alcione :

16/4/2012 16:02
 Che la cuffia dell'apg sia coperta e per evitare danni da salsedine; tocca spulciare le solite poche
note di foto :-(
a tempo perso prova a picchiettare con della trielina una superficie di plastica e vedi l'effetto. 
ciao,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

16/4/2012 17:09
 Marcello ciao, esterno qualche dubbio da vecchio rompi....... , ho letto che ipotizzi una direz. tiro secondaria per il tiro notturno ? Di notte nella Regia Marina si dormiva, non era proprio previsto un combattimento , i cannoni  , tra l'altro, non erano dotati di cariche a vampa ridotta e le ottiche dei telemetri non erano adatte alla visione notturna . Pensa a  quello che successe a Matapan , gli Inglesi sparavano noi avevamo i cannoni per chiglia. A parte questo c'è qualcosa che non mi torna dalle immagini, la sensazione è che il primo livello della plancia comando sia un pò piccolo rispetto al secondo ( cfr. foto del Manin a Venezia ), mi sembra che non ci sia uno sbalzo così accentuato. Anche la torretta della DT mi sembra abbia la struttura rettangolare posteriore che conteneva il telemetro un pochini eccessiva, un pò troppo grossa. La DT secondaria l'hai fatta piena, ma all'interno non sarà stata vuota, come un bicchiere diciamo, con la dt fissata ad un fondo ? Potrebbe anche sembrare fatta in lamierino, con un telo coprivano poi l'apparecchiatura che la struttura portava. Ripeto sono solo sensazioni però vedo il modello, vedo le foto e qualcosa mi lascia perplesso.
Senti ma  a forza di confrontare con i Turbine non è che fai un Turbosauro !! aahhh, aahhh . Non dire nulla mi vado a vergognare da solo.
Ciao Maurizio 
 

 marcellodandrea :

16/4/2012 19:35
 No no niente tiro notturno... La torretta dietro è semplicemente un APG secondario, non per il tiro notturno.

Le dimensioni delle varie plance sono pari pari uguali a quelle dei piani costruttivi, non ho interpretato niente qui. Però la plancia sopra è solo appoggiata e nelle foto può darsi che sia leggermente spostata rispetto alla mezzeria così che da qualche vista sembra più grossa del dovuto.

Il braccio del telemetro è anche lui più o meno come quello del telemetro dei Navigatori, l'unico di cui avevo i disegni. Il braccio è solo plastica, a lisciarlo un pochino ci vuole un attimo, ma non so...


Ho approfondito l'argomento della torretta con l'APG secondario.

La torretta in realtà dovrebbe essere una colonna (l'APG) con una piattaforma a metà altezza circolare per i serventi e una battagliola intorno di forma troncoconica rovesciata coperta da un telo, più qualche piolo sulla colonna centrale per salire. In alto perciò è aperta e sbuca fuori il visore APG. 

In teoria andrebbe rifatta nuova. Ma in scala è grande 5,5 x 5,5 mm e non so se sia possibile sagomare una battagliola fotoincisa perché diventi troncoconica in dimensioni così microscopiche.

Proverò a rifarla utilizzando una strisciolina di plasticard per simulare la battagliola rivestita in tela.
L'errore più grave è non aver previsto la piattaforma a metà altezza e aver fatto partire il rivestimento direttamente attaccato alla colonnina.

Se mi riesce bene, altrimenti mi limiterò a risagomare con un po' di stucco la parte troncoconica per far comparire una piattaforma a metà altezza. In alto, dipingerò di nero la parte intorno al visore (sono appena 2 mm per parte).

 alcione :

17/4/2012 09:35
 Ok. Marcello, l'importante è sapere che ti sei reso conto del particolare anche se
- obbiettivamente - riprodurre la struttura in tondino e poi ricoprirla con una cappa mi
sembra di pretendere un pò troppo   :-P
Del resto la scala dovrebbe rendere l'idea dell'immagine che un 'ipotetico osservatore
avrebbe del mezzo reale...  ;-) limitati a creare la piattaforma dell'apg cercando di assottigliare
la parte inferiore.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

17/4/2012 14:54
 Mi ha aiutato anche M Brescia a capire un po' meglio come era fatta...   ripeto ora ci provo a rifarla poi vediamo :-)

 marcellodandrea :

17/4/2012 23:11
 Quote:
MAURIZIOMAGGI ha scritto:
Senti ma  a forza di confrontare con i Turbine non è che fai un Turbosauro !! aahhh, aahhh . Non dire nulla mi vado a vergognare da solo.
Ciao Maurizio 
 


classe Arcosauria
sottoclasse Saurischia
ordine Theropoda
divisione Tetanura
sottordine Coelurosauria
famiglia Maniraptoridae
sottofamiglia Turbosaurinae
generotipo Turbosaurus
specie Turbosaurus nazarii, T. nullii, T. baptisti, T. maninii


dinosauri pennuti carnivori del medio-tardo Cretaceo,  bipedi e di piccole dimensioni, diffusi in Europa e Nord America, strettamente imparentati con gli uccelli (gli unici dinosauri tetanuri esistenti ancora oggi).
:-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P :-P

 marcellodandrea :

19/4/2012 19:15
 Armato di martello, fiamma ossidrica etc. etc. ho rifatto la torretta apg con un'anima interna di plastica e l'esterno sagomato in stucco. Ovviamente l'interno è cilindrico ma comunque è vuoto e contiene la colonnina dell'apg.  Metto alcune foto e una vista con un abbozzo di basetta. Purtroppo non è venuta perfettamente simmetrica rispetto al cilindro centrale in plastica perché ho dovuto correggere l'inclinazione di un lato (era il cilindro centrale leggermente spostato di lato, l'esterno così sagomato è simmetrico rispetto alla colonnina). Comunque sia il bordo con un certo spessore, come se ci fosse un altro telo rivolto verso l'interno, lo vedo in tutte le foto e potrebbe essere un ulteriore telo a protezione dell'apertura, non so.

Sempre con martello e fiamma ossidirica ho dato anche una lisciatina al braccio del telemetro cercando di renderlo più simile possibile all'impressione che mi fa in fotografia.

























 Maurizio Maggi :

19/4/2012 20:21
 Molto, molto meglio indubbiamente. La torretta di DT principale mi sembra ora più armoniosa, tieni presente che il telemetro contenuto nei cuffioni era di 3 mt, questo per la larghezza . Se riesci a togliere spessore alla DT secondaria è meglio, più riesci a farlo sottile meglio è. In caso fai sempre in tempo ad aggiungere qualcosa che possa sembrare tela .
Unica cosa che ancora non mi quadra è la differenza tra i livelli della plancia. Ti ricorderai che abbiamo letto che quando furono installate le nuove DT , la plancia fu allargata e irrobustita per sostenere il maggior peso , purtroppo non si è riuscito a trovare uno straccio di documentazione ma valutando le foto , unica fonte mi sembra di poter dire , a me sembra più massiccia , un pò più larga anche. Però ti ripeto è una mia impressione . In ogni caso mi pare che le forme ci sono, la vista a volo d'uccello è conforme alle immagini della nave, bella , mi piace , bravo Marcello.
Nel lavorare i prototipi aveva preso una abitudine . Prendere una foto tra le migliori con vista di lato , l'optimum sarebbe con un angolo di 90° e farla ingrandire. Fissata poi sulla parete all'altezza del tavolo da lavoro è eccellente per confrontare il modello, come fossero due navi che viaggiano in parallelo. Per  le mie abitudini si è rivelato un sistema ottimo per visualizzare l'armonia delle forme.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

19/4/2012 21:28
 Quote:
MAURIZIOMAGGI ha scritto:

Se riesci a togliere spessore alla DT secondaria è meglio, più riesci a farlo sottile meglio è. In caso fai sempre in tempo ad aggiungere qualcosa che possa sembrare tela .

Unica cosa che ancora non mi quadra è la differenza tra i livelli della plancia. Ti ricorderai che abbiamo letto che quando furono installate le nuove DT , la plancia fu allargata e irrobustita per sostenere il maggior peso , purtroppo non si è riuscito a trovare uno straccio di documentazione ma valutando le foto , unica fonte mi sembra di poter dire , a me sembra più massiccia , un pò più larga anche.




No lo spessore ci vuole, anzi dovrebbe essere tutta spessa come nel punto maggiore, se non fosse per l'asimmetria. Il fatto è che nelle foto lo "spessore" si vede bene ma, siccome si tratta di una battagliola, quello spessore a mio parere non può essere altro che un ulteriore telo messo tutto intorno all'imboccatura in alto per restringerla e aumentare la protezione all'interno. Cioè, nelle foto, io vedo un tronco di cono rovesciato sotto (battagliola con tela) , e uno diritto sopra molto schiacciato (appunto il telo messo intorno, direi).  In questa scala non credo sia il caso di utilizzare cose come i tovagliolini imbevuti per simulare la tela, preferisco dipingere con un tono molto opaco grigio/beige eventualmente schiarendo in corrispondenza dei candelieri sotto, per differenziarlo leggermente dal grigio dello scafo.

Ehm per la larghezza della plancia non ci metto più le mani. Le misure sono come quelle dei piani (ho ricontrollato e la differenza si vede forse con la lente d'ingrandimento).  Se davvero la plancia è stata ingrandita bisognerebbe sapere di quanto, sia quella sotto che quella sopra. Il numero di finestrature della plancia coperta è uguale (1+3+3+3+1 da sinistra a destra) e l'unica cosa che sembra è che abbiano chiuso la parte inferiore delle finestre (da rettangolari a quadrate). In teoria quindi avrebbero dovuto ampliare l'angolo dei lati inclinati anteriori, in modo da avere una maggiore larghezza, ma come si fa a calcolarlo?  :-?   :-)

 marcellodandrea :

21/4/2012 19:22
 Dunque per cominciare i lanciasiluri

Ho fatto una prova e ne ho costruito uno, simulando i vari dettagli. La cosa principale che manca sono le postazioni degli operatori (immagino che ci fossero, forse un seggiolino a lato) che però non so come erano fatte (poi anche le ottiche di puntamento?). Mancano anche le manopole circolari sulle culatte, però sarebbero così piccole che non so proprio come farle, neppure i mirini fotoincisi delle mitragliatrici sono abbastanza piccoli. Per vedere se va bene poi ci vorrà per forza una mano di primer, ma prima volevo mettere almeno il seggiolino.

Le basette circolari sono ruote di un Pz III Revell in 1/72 leggermente lisciate intorno per portarle al diametro in scala con aggiunto un cerchietto di plasticard da 0,5 mm per farle dello spessore giusto.
Ogni tubo al di sotto è rifilato in cima per dargli la forma corretta a lama, ma non sono riuscito a scoprire un metodo per simulare anche il siluro all'interno, perciò ogni tubo è vuoto.







Le ali di plancia invece sono un piccolo problema che sto cercando di risolvere. All'inizio, dal 1933 in poi, foto alla mano, sono dotate di candelieri e corrimano, insomma battagliole normali eventualmente rivestite in tela. Alla fine (dopo il 1936 e verso la guerra), almeno sui Turbine, queste vengono prima dotate di un parapetto anteriore metallico, poi rivestite completamente di metallo oltretutto sagomato (più alto alla base, più basso alle estremità).

Purtroppo, non ho foto del Sauro del periodo bellico  (mi sa che nessuno ce l'ha) e quindi come fossero nel 1940 su questa nave è un mistero. Oltretutto, dettaglio non di poco conto, la torretta con il telemetro tra i due lanciasiluri "dovrebbe" (?)  essere stata tolta nel 1940-41 (almeno così fu nei Turbine) e quindi il Sauro quando è stato affondato ce l'avrà avuta ancora o no ?

ERGO, mi sto indirizzando a riprodurre il Sauro come compare nelle uniche tre foto che ho, quella ufficiale della Marina, quella di Fraccaroli mentre entra a Taranto e quella dell'almanacco navale che, pur essendo datata 1940, quasi sicuramente è del 1935-36, dal momento che il rivestimento dell'ala di plancia sembra completamente di stoffa. In pratica il Sauro negli anni 1934-35, con conseguente eliminazione di alcuni problemi (nuovo armamento, telemetro posteriore assente o no, sistemi per il condizionamento dell'aria, rivestimenti delle ali di plancia).

Aggiungo che in queste foto il Sauro mostra la parte alta dei fumaioli in uno strano colore grigio scuro (nella foto b/n). Tra le varie ipotesi, Maurizio Brescia mi dice che le fasce erano quasi sempre nere e raramente bianche (infatti una foto del Battisti nel 1934-35 le mostra bianche) e quindi quelle che sul Sauro appaiono grigio scuro sono sicuramente nere scolorite (in pratica proprio in color grigio scuro).

Per finire, sono in attesa di notizie dal USMM in merito alle foto che hanno loro. Mi hanno già comunicato di non avere disegni o piani di alcun tipo su eventuali modifiche della nave con le varie configurazioni, ma mi hanno detto di avere diverse foto. Perciò ho fatto richiesta, vediamo cosa mi manderanno.

 alcione :

21/4/2012 20:51
 Ls. trinato tipo S.Giorgio standard cctt. nazionali - la foto - da Basgnasco , Le armi delle navi Italiane -
è del ct.  classe Maestrale, che impiegava gli stessi dei Freccia/Folgore, analoghi ai Turbine e .........





LINK alla pagina dove trovi le stesse in risoluzione maggiore, kliccaci sopra.

ciao,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

21/4/2012 21:05
 Ciao Marcello,
i siluri erano da 533 mm lunghi 7,20 mt. In 1/350 se non erro il diametro e di 1,5 mm , usa un tondino di plasticard  da 1,5 senza farlo della lunghezza totale basta che arriva nel cilindro contenitore. Gli impianti dovrebbero essere uguali a quelli che montavano anche i Sella e anche i Freccia quindi se trovi immagini ti possono fare da riferimento per i dettagli.
Circa la banda visibile sul fumaiolo del Sauro, io ho la foto sull'Almanacco Navale del 1942 del Sauro che non mostra le lettere identificative sulla fiancata ma ha delle bande su tutti e due i fumaioli. Poiche la piccola unghia dei fumaioli e chiaramente nera le bande non sono nere , per me sono rosse . Brescia contraddice se stesso perchè nel volume 14/1 dedicato alle classi Freccia/Maestrale/Oriani serie Navi Italiane 2 gm editore Albertelli scritto insieme al C:te Bagnasco, facendo riferimento a foto con i caccia dove si vedono le bande , scrivono che erano o nere o rosse. Però le bande ai fumaioli venivano dipinte quando dei ct operavano quali Esploratori leggeri, come accadde ai Maestrale per un periodo senza identificativo a prora. I Sauro hanno mai operato , anche per brevi periodi, come esploratori leggeri ? Io non lo so.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

21/4/2012 21:50
 Per Alcione: grazie delle foto. Le manopole dietro sono appunto piccolissime (in scala) io avevo una foto di un'altra fonte ma comunque la medesima cosa e non so come farle vedremo... vedo il sedile e vedo il puntatore ottico, almeno credo, ma erano due disposti sui due fianchi o solo a sinistra come si vede nella foto?

Per Maggi: il siluro è 533 mm di diametro e fa giustamente 1,5 mm in scala 350, ma poi c'è il tubo esterno e questo dovrebbe portare tutto a ca. 2 mm: ho usato un tondino di questo diametro ed è uguale al disegno in scala. Anche i vari dettagli sono più o meno somiglianti, compresa la costola longitudinale anteriore. Mancano i seggiolini, le punterie e la scatola sottostante (cos'è, qualcosa che ha a che vedere con le camere di scoppio per il lancio dei siluri?).
Brescia è fuori sede fino al 26 aprile. Quello che dici è interessante e io non lo sapevo. Quando torna gli citerò il volume in questione e vediamo cosa mi dice. Anche a me sembrava più convincente (dalla foto) che fosse rosso e non nero scolorito ma con la luce incidente del sole non si può mai dire. Forse se ne è dimenticato o forse è cambiato qualcosa (magari qualche nuova info) . Aspettiamo, vi farò sapere: ormai questo è un lavoro di equipe a tutto tondo... :-)

Ora provo a mettere tutto (ma i seggiolini erano due?) poi dò il primer e vediamo insieme l'effetto che fa.
Se è accettabile farò anche il secondo lanciasiluri uguale al primo.

Per ora grazie e ciao

 alcione :

21/4/2012 23:10
 Le postazioni sono due e per quanto riguarda il particolare che chiedevi.... bonbole dell'aria
compressa per il lancio dei siluri, come sui smg.
Ciao,
Francesco :-)

 alcione :

21/4/2012 23:31
 Quote:
MAURIZIOMAGGI ha scritto: .....Circa la banda visibile sul fumaiolo del Sauro, io ho la foto sull'Almanacco Navale del 1942 del Sauro........ I Sauro hanno mai operato , anche per brevi periodi, come esploratori leggeri ? Io non lo so.
Ciao Maurizio


Ma il Sauro non 'è affondato in navigazione di guerra nell'Aprile del '41 ? lo ripartano ancora nel 42 ?
Non mi sembra che i Sauro abbiano operato come esploratori, anche se per un breve periodo, almeno
per quanto leggo in uno studio dei Cernuschi su Gli occhi della flotta - appunto gli esploratori -
Circa i Maestrale, da 1440 tons standard, evvero che fino al 1938 - anche se non ufficialmente - erano
considerati esploratori leggeri e non cctt.,  ma questo perchè l'allora capo di Stato Maggiore della Marina, l'amm. Gino Ducci, spingeva per questo tipo di unità, appunto l'esploratore leggero.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

22/4/2012 00:17
 
Quote:
alcione ha scritto: Le postazioni sono due e per quanto riguarda il particolare che chiedevi.... bonbole dell'aria
compressa per il lancio dei siluri, come sui smg.
Ciao,
Francesco :-)


d'accordo, grazie, vedrò di farle domani, poi mi rifaccio vivo :-)


Anche per la questione "esploratori" potrei chiedere a Brescia, ma quando torna.

 alcione :

22/4/2012 08:12
 Mi correggo :
da foto e disegni dei tubi ls. dei Freccia/Folgore non vi è traccia di quelle che sembrano
delle bonbole sull'analogo complesso dei Maestrale; il lancio avveniva mediante una carica
pirica e non ad'aria compressa come sui smg. 
Ciao,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

22/4/2012 09:48
 beh qualunque cosa ci sia lì sotto sarebbe invisibile una volta montato tutto sulla nave  :-)

 Maurizio Maggi :

22/4/2012 13:53
 Ciao
Francesco sono quasi certo  - al 90% - che i tubi lanciasiluri dei Maestrale erano diversi dai precedenti. Devo ritrovare dove l'ho letto , erano stati " ammodernati " e furono utilizzati per i Maestrale, i Poeti e i classe " Soldati ".
Circa l'ipotesi che i Sauro siano stati utilizzati quali esploratori leggeri , io non ho riscontri di alcun tipo e penso che non abbiano mai svolto quel compito , peraltro erano stati costruiti per questo i Navigatori.
Solo gli  " esploratori " avevano delle bande dipinte sui fumaioli per indentificare la singola nave  all'interno della squadriglia. Quando poi i Navigatori furono riclassificati CT le bande sparirono sostituite dai distintivi ottici di fiancata.
La foto che citavo si trova sull'Almanacco del 1942 per illustrare la classe Sauro. Mi sembra una foto della metà degli aanni 30' , la nave presenta già le modifiche alle DT e via dicendo. Non si vede il distintivo ottico di fiancata e sui due fumaioli sotto la piccola unghia c'è una banda colorata che dal contrasto dei colori , la foto è stampata anche bene , mi sembra rossa. Però : i distin. di fiancata potrebbero essere stati cancellati dalla censura e magari la foto fù presa in occasione di manovre navali e le bande servivano per identificare uno dei partiti contrapposti, chissa ? Non bisogna stupirsi che nel 42' l'almanacco citi ancora  tutti e 4 i Sauro, nessuno ammetteva mai le perdite anche se era un segreto di pulcinella.
Marcello ma in fin dei conti, per te la banda ai fumaioli è di scarsa importanza. La maggior parte delle foto metà anni 30' mostra la nave grigio cenerino chiaro con l'unghia del fumaiolo nero opaco, io la farei così , assolutamente standard.
Piuttosto provo a scartabellare per vedere se riesco a trovare dettagli e immagini dei tubi lanciasiluri.
Ciao e buona domenica  Maurizio

 alcione :

22/4/2012 16:18
 Ben trovato, Maurizio ; e fuori dubbio che il complesso S.Giorgio abbia subito degli
ammodernamenti nel corso degli anni successivi, come - ad es. - l'adozione di una struttura
in lamierino a protezione dell'armamento riscontrabile anche sul vecchio Crispi del '27 -
da cui - I Sella - derivano i Sauro .
Certamente, dall'aver visionato un po di foto dei Freccia/Folgore - che condividono lo stesso
S.Giorgio - i ls. dei Sauro non avevono quelle ....bonbole.... che si vedono nella foto del tipo Maestrale
e che, a detta di Bagnasco/Brescia  sul volume Nuova serie O.mare, erano analoghi ai Turbine.
Certo su tu trovassi una foto dei ls. dei Sauro sarebbe una vera chicca che, da modesto appassionato,
non potrebbe che farmi immenso piacere   ;-)
Ciao e a ben leggerti con la tua Roma,
Francesco :-)

 GS49 :

22/4/2012 17:10
 Ciao.
Le differenze sul lancio dei siluri tra i Sauro e le classi successive (soldati in particolare)  consistevano:
Il lancio dei siluri era coordinato dal teleinclinometro dotato di una centralina di lancio e di un trasmettitore degli ordini di brandeggio e momento del lancio.
Di notte si potevano poi utilizzare i traguardi Panerai e le tabelle precalcolate.
In caso di necessità il lancio poteva essere eseguito localmente come avveniva per la classe di caccia tipo sauro, Sella, mirabello, Turbine, Leone, Dardo, Navigatori e Folgore .
Il lancio avveniva mediante carica a polvere pirica per tutti.
Queste modifiche furono apportate sicuramente agli Oriani ed ai Maestrale (I Soldati naccquero già con questo sistema) successivamente agli anni 1939, non so se le altre classi furono aggiornate in tal senso ma è probabile che tutte quelle che hanno ricevuto in seguito le SDT ed i traguardi per il tiro notturno abbiano asservito il lancio dei siluri al sistema.
I tubi lanciasiluri da 533 sono rimasti sostanzialmente uguali.
Ciao.
Giulio

 Maurizio Maggi :

22/4/2012 22:08
 Ciao  Marcello ho trovato qualcosa che magari già conosci ma tante volte ti facessero comodo ,
questo è un disegno di un ct classe " Freccia " , il tubo lanciasiluri è disegnato con la protezione in lamierino per gli operatori a forma di c che fù aggiunta successivamente per il resto va bene


questi sono disegni dell' Oriani classe Poeti




un dettaglio posteriore dei tubi



le due seguenti sono i tubi di un classe Soldati a parte qualche dettaglio la struttura di base era questa





l'interno dei tubi e due immagini di un classe maestrale per il dettaglio dei seggiolini operatori









Spero che le immagini ti possano essere utili, a parte qualche miglioria apportata negli anni la base dei tubi lanciasiluri da 533 era questa.
Per i volantini , vai a vedere sul sito dell' Arsenal , fanno un set in fotoincisione di volantini in varie grandezze scala 1/350 e mi sembra anche 1/400, l'Arsenal fà anche i Carley a te penso che servano quelli cosidetti " seconda grandezza  " erano tipo D per 20 persone da 3,04 x 1,52 i più piccoli erano il tipo C da 2,43 x 1,52.
Ciao Maurizio 

 Oberst_Streib :

22/4/2012 22:16
 

:-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o :-o   Stupefatto quasi piu' per la ricerca storica approfonditissima che per il gia' straordinario modello.....


 marcellodandrea :

22/4/2012 23:33
 Grazie per i disegni e le foto. Comunque in questa scala non posso mettere più di tanti dettagli, semplicemente non c'è la risoluzione.

Però devo capire

1) sui lanciasiluri dei Sauro c'erano i seggiolini?

2) se c'erano, quanti erano ?

3) se sì come erano sistemati? dalla foto sembrano più avanti rispetto alla base circolare del lanciasiluri e con un predellino basso con una battagliola sul davanti ?


PS   classe Freccia e classe Dardo sono la stessa cosa o si tratta di due serie diverse?

 alcione :

23/4/2012 10:27
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
Però devo capire

1) sui lanciasiluri dei Sauro c'erano i seggiolini?

2) se c'erano, quanti erano ?

3) se sì come erano sistemati? dalla foto sembrano più avanti rispetto alla base circolare del lanciasiluri e con un predellino basso con una battagliola sul davanti ?


PS   classe Freccia e classe Dardo sono la stessa cosa o si tratta di due serie diverse?


1) 2)  due
3) come da foto del Granatiere, +/- dove termina il tubo vero e proprio ed inizia la cucchiaia ;
 la pedana con il corrimano credo che sia un'aggiunta successiva con le varie modifiche -
dalle foto note non si riesce ad apprezzzare quel singolo particolare, ma con buona pace
credo sia successiva -
PS) Freccia( Dardo)  e Folgore sono un'unica classe in due tranches, con varie modifiche tra le due.
Ciao,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

24/4/2012 14:34
 A proposito di fasce colorate sui fumaioli, guardate questa cartolina. Ovvviamente come "prova" vale poco, al massimo un indizio, ma la fascia è effettivamente rossa. Vero è che i Navigatori agivano come esploratori e quindi la cosa ha poco a che vedere coi Sauro... etc. etc.

 Maurizio Maggi :

24/4/2012 15:02
 Ciao Marcello, ti metto un'altro disegno dei tubi lanciasiluri dove si vede chiaramente la posizione dei seggiolini degli operatori ,



ho trovato  questa foto del  Nullo su di un vecchio libro, purtroppo la qualità è scarsa  e questa foto del Manin su di un Jane's del 1938
Ciao Maurizio



 marcellodandrea :

24/4/2012 18:44
 Grazie delle foto. A proposito di fumaioli, ho scovato in rete una foto del Nembo con una scaletta avanti a sx del fumaiolo posteriore, in navigazione.  Perciò anche se non c'erano scalette fisse, effettivamente potevano essere montate volanti, all'occorrenza.

 alcione :

24/4/2012 21:53
 Sicuramente sullo stesso sito avrai visto anche le foto del Sella, tra cui quella dei ls.
Ciao,
Francesco     :-)

 Target :

24/4/2012 22:49
 Sono davvero impressionato, innanzi tutto per l' accuratezza della ricerca che stà alla base di questo spettacolare progetto.

Poi per l'esecuione precisa e pulita.

Qualche hanno fa ho pitturato su commissione una corvetta Gabbiano Monav, in  scala 1/144 o forse 1/200.

Mi era venuta voglia di autocostruirne una uguale, ma la ritenevo opera impossibile per un aeroplanaro come me. Per cui sono ancora più stupito dall' apparente  facilità con cui stai realizzando quest' opera.

Complimentissimi, ti seguirò durante tutto il percorso.

Ciao Roberto.

 marcellodandrea :

24/4/2012 23:03
 Quote:
alcione ha scritto: Sicuramente sullo stesso sito avrai visto anche le foto del Sella, tra cui quella dei ls.
Ciao,
Francesco     :-)




le ho scaricate tutte, ma sul Sella erano binati e comunque come al solito non si vede gran chè...


Volevo poi informarvi che ho avuto le ultime notizie dall'USMM. Oltre al fatto di non avere disegni di eventuali modifiche post varo, a quanto pare non hanno neppure foto. L'unica che hanno, e che mi hanno mandato, è la foto ufficiale, per quanto di dimensioni assai maggiori... :-(   Perciò dobbiamo fare con quello che abbiamo.


Per finire, grazie Roberto. Ma "l'apparente facilità" è solo apparente :-)

 alcione :

24/4/2012 23:46
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
le ho scaricate tutte, ma sul Sella erano binati e comunque come al solito non si vede gran chè...


Si, ma pensavo che avresti potuto definire meglio la foto .........
Ciao,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

28/4/2012 19:38
 Sto facendo i lanciasiluri e saranno pronti tra poco. Nel frattempo, ho chiesto a Maurizio Brescia notizie su quanto scritto nel suo libro 14/1 , 1997 della serie navi Italiane (cct Freccia/Maestrale/Poeti) dove si affermava che le fasce colorate potevano essere anche rosse.
Riporto pari pari la sua risposta:

"Quel nostro volume non è recentissimo (è del 1997): quando nel 2005 siamo stati all'USMM per le ricerche per La mimetizzazione delle Navi Italiane 1940-1945 abbiamo trovato documentazione più specifica con direttive "ufficiali" che parlavano solamente del nero. Ciò non toglie che non possano esservi state applicazioni "personalizzate" dei colori delle fasce ma, proprio per questo motivo, non esiste documentazione in merito."

Nel dubbio, dal momento che anche Brescia ammette che le fasce grigio medio sul Sauro in entrata a Taranto (foto di Fraccaroli 1934, vd. pg 2 di questo topic) non possono essere nero scolorito perchè troppo chiare, credo che utilizzerò come foto di riferimento per il mio modello la foto ufficiale della marina per il Sauro. E' quasi coeva dell'altra: si noti la struttura verticale a destra del fumaiolo anteriore (che devo ancora interpretare pma probabilmente riguarda l'alloggiamento dei carley, anche se non sappiamo se ci fosse pure sul lato sx), il chiarovisore (la sorta di oblò circolare) sulla finestratura di plancia, le due strisce nere parallele sulla plancia bassa anteriore (sembrano proprio verniciate, forse un qualche tipo di insegna per la 3a sqd cct) , ma ha il fumaiolo ant con una chiara fascia nera e quello posteriore senza fascia.

Ripeto che non ho foto più recenti e più vicine al conflitto, anche quella sull'almanacco navale 1942 dovrebbe essere del 1935-36. Se poi in guerra, sui Sauro, abbiano tolto il telemetro posteriore tra i due lanciasiluri come accadde per i Turbine oppure no, è una ulteriore fonte di incertezza che complica troppo la questione. Perciò meglio situare la nave intorno al 1935.

 alcione :

28/4/2012 20:44
 

Il telaio per la messa a mare dei Carley dovrebe essere sia a sx che a dr.; non mi sono andato
a rigurdare tutte le foto  :-P  ma dovrebbe esserci su entrambi i lati.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

30/4/2012 21:29
 Ho fatto i lanciasiluri, con misure e volumi ripresi dai disegni in scala e dettagli dalle foto. Seggiolini e piattaforme sono su entrambe i lati, le fotoincisioni sono recuperate da vecchi fogli. Mi sono dimenticato di fare la foto ma  i tubi del lanciasiluri posteriore scorrono correttamente al di sotto della plancetta della tuga di poppa (ca. 1mm in scala) . Infine sui fondelli dei tubi ho messo delle minuscole manopole fotoincise, anche queste di recupero. Le cerniere dei fondelli si aprono verso sx (quella centrale e di sx) oppure verso dx (quella di dx).










 Alle :

30/4/2012 21:44
 Molto belli. Sono affascinato per la discussione e la raccolta di informazioni che si sta facendo su queste unità.
Pino.

 GS49 :

30/4/2012 22:14
 
Bellissimo lavoro.........bravo marcello.
Ciao.
Giulio

 Maurizio Maggi :

30/4/2012 22:22
 Belli, molto belli , poi sono particolari in primo piano che colpiscono l'occhio.
Devi assolutamente aggiungere i volantini degli operatori, sarebbe un peccato non vederli
Ciao Maurizio

non mi ricordo, te l'ho già detto dei volantini in fotoincisione dell'Arsenal in varie scale ?

 alcione :

30/4/2012 23:17
 ASSOLUTAMENTE ben realizzati, con un colpo d'occhio realistico ed una resa perfetta;
li immagino con il ferzo di canapa sulla parte terminale della cucchiaia per proteggere le teste
dei siluri dal caldo, come a volte ho visto su qualche foto.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

1/5/2012 09:31
 Quote:
MAURIZIOMAGGI ha scritto:
Devi assolutamente aggiungere i volantini degli operatori, sarebbe un peccato non vederli

non mi ricordo, te l'ho già detto dei volantini in fotoincisione dell'Arsenal in varie scale ?


sì conosco l'Arsenal, ma ho parecchi volantini di varie scale rimasti da altri fogli di fotoincisioni. 
Se mi dici dove stavano i volantini provo a metterli.



[quote] alcione ha scritto:
li immagino con il ferzo di canapa sulla parte terminale della cucchiaia per proteggere le teste
dei siluri dal caldo, come a volte ho visto su qualche foto.
quote]

anche qui, se mi dai qualche indicazione in più li potrei mettere, dal momento che al di sotto della cucchiaia non ho potuto mettere la testa del siluro perché non sapevo come fare (in pratica i tubi sono vuoti dentro).



comunque grazie, sono contento che il risultato sia gradevole. :-)

prossimo passo... non lo so, vediamo, l'ultimo volume  notevole da aggiungere sarebbe la torretta del telemetro tra i lanciasiluri. poi devo sistemare i casotti dietro la plancia e rifinire la tuga di poppa.


DOMANDA:   come si faceva a salire sulle piattaforme AA a lato del secondo fumaiolo?

 Maurizio Maggi :

1/5/2012 10:14
 Ciao Marcello,
se guardi i piani c'è una scaletta (2-3 gradini) nel punto dove il lato più corto della piazzola si sovrappone con la tuga sottostante. Immagino ci fosse anche un corrimano-

la posizione dei volantini la vedi sui disegni che ti ho postato, c'è ne uno dove si vede bene.

se fai la nave , mi sembra di aver capito, com'era a metà degli anni 30', gli sferzi di tela sui tubi lanciasiluri secondo me puoi non metterli. Erano usati in tempo di guerra quando i siluri erano sempre in posizione  pronti all'uso  e servivano, bagnati di frequente, ad evitare surriscaldamento delle testate di guerra. In tempo di pace spesso i tubi erano vuoti, i siluri costavano troppo per farli rovinare dalla salsedine. Certo fanno una bella scena !
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

1/5/2012 12:26
 Relativamente ai teli, potrei coprire solo i tubi di un lanciasiluri per mostrare cosa succedeva e lasciare gli altri a terra davanti al secondo (sarebbe strano che uno fosse coperto e l'altro no). Siccome l'idea è di fare la nave in navigazione con l'equipaggio, ho l'occasione di sistemare alcuni marinai indaffarati attorno ai teli.  Però dovrei sapere come venivano montati.

Tornando al resto... (certo che è ancora tanto questo resto), stavo pensando che sarebbe ora di concludere il discorso "casotti" della plancia. Ho ricevuto da Brescia una foto del Nullo nel 1934-35, visto di 3/4 poppa dove si vede benino il casotto sul lato dx della nave. 

Ne metto qui un frammento modificato, a scopo discussione modellistica. Il casotto di dx è quello indicato dalle frecce rosse.

Nullo - la data potrebbe essere il 1933; si noti sul cielo della plancia la mancanza della torretta secondaria coperta, mentre sono già presenti la nuova torretta telemetrica principale e la nuova coffa sotto il proiettore; si noti anche la mancanza dell'ala di plancia - o almeno a me pare che ancora non ci sia, la battagliola della passerella sembra tutta intera e i sostegni dell'ala dovrebbero cadere tra il 7° e l'8° oblò partendo da sinistra. Nella discussione precedente fatta qui sul forum abbiamo già appurato che i casotti erano già presenti prima dei lavori del 1933.



Ho già inserito nella gallery di questo modello i dettagli di foto relativi a questo particolare, per quel poco che si vedeva, ma li rimetto qui in piccolo per averli subito sott'occhio.

Sauro 1935-36 da Almanacco Navale 1942


Battisti 1934 o posteriori (le strane ombre sull'estremità dell'ala di plancia del Battisti sono le luci di posizione, che in questa nave non erano alla base dell'ala).


Nullo 1940 circa (ma non sono sicuro della data)



Manin 1935 dettaglio da Storia militare n 52



La foto che metto del Sauro è oggettivamente quella dove il presunto casotto si vede meglio (sob... immaginatevi le altre). Comunque, avendo indicato con le frecce rosse il casotto dx sul Nullo in alto, credo sia abbastanza facile identificare la medesima struttura su tutte le altre navi.

Si direbbe una sorta di armadio (diciamo così) che non arriva fino alla plancia superiore ma è appoggiato ad un sostegno (c'è uno spazio nero sopra con una specie di colonnina chiara centrale).

L'unico dubbio serio che ho è se fossero effettivamente due "armadi" o una struttura unica da parte a parte. Tuttavia sulla prima foto in alto sembra che l'armadio finisca a ridosso del fumaiolo. Quindi dovrebbero essere due, uno per parte. Le presunte colonnine potrebbero essere due sostegni della plancia coperta al di sopra.

Datemi qualche parere supplementare poi procedo a farli.

 Maurizio Maggi :

1/5/2012 20:59
 Marcello ho trovato qualcosa riguardo i portelli che erano standard , li vedi aperti e chiusi. C'era una maniglia ma non un volantino, generalmente si aprivano ruotando sul lato rivolto verso prua.
Ciao Maurizio




 alcione :

1/5/2012 21:37
 Nel gruppo di foto di Maurizio sui ls. c'è quella -parziale - del ls. dell'Eugenio con il ferzo di canapa;
una striscia drappeggiata per la larghezza del complesso, +/- di circa 100 cm. - venivano usate
anche per le battagliole in funzione antischeggia - 
In merito agli armadi penso che ne siano due - uno per lato -
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

1/5/2012 23:29
 Quote:
alcione ha scritto: Nel gruppo di foto di Maurizio sui ls. c'è quella -parziale - del ls. dell'Eugenio con il ferzo di canapa;
una striscia drappeggiata per la larghezza del complesso, +/- di circa 100 cm. - venivano usate
anche per le battagliole in funzione antischeggia - 
In merito agli armadi penso che ne siano due - uno per lato -
Ciao,
Francesco :-)



Nella foto dell'Eugenio dove si vede il tubo visto di fronte c'è anche un'altra foto tagliata,  a sinistra, dove si nota, in basso, una sorta di telo a coprire i tubi, subito dopo la scudatura metallica. E' di quello che parli? Ma era un semplice telo che ricopriva i tre tubi tutti assieme? E come era fermato ?



Per Maurizio: grazie delle foto, si tratta proprio del medesimo portello dei Sauro. Io ho messo una strisciolina di forma triangolare a simulare la struttura sopra, ma senza maniglia. Farò la maniglia con un minuscolo pezzettino di sprue in posizione, a quanto vedo sul lato dx rispetto alla cerniera di chiusura (lato maggiore del triangolo).

A proposito, ho messo i volantini davanti i seggiolini degli operatori sui lanciasiluri. La prossima volta metterò una foto anche di questo.

 alcione :

2/5/2012 12:27
 [quote] marcellodandrea ha scritto:

Nella foto dell'Eugenio dove si vede il tubo visto di fronte c'è anche un'altra foto tagliata,  a sinistra, dove si nota, in basso, una sorta di telo a coprire i tubi, subito dopo la scudatura metallica. E' di quello che parli? Ma era un semplice telo che ricopriva i tre tubi tutti assieme? E come era fermato ?


Niente di particolare erano semplicemente " drappeggiati " a seguire la curvatura dei singoli tubi
per l'effetto peso dei ferzi di canapa - che tra laltro venivano bagnati - nessuna legatura di sorta;
certo la trama è diversa dalla cappa di tela che veniva usata per proteggere la postazione di lancio
dall'inclemenza della salsedine e da particolari assetti di navigazione con mare mosso;  quella era 
fermata con dei legacci.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/5/2012 12:30
 ciao a tutti

una domanda.  ma su queste navi potevano esserci luci sulle pareti delle tughe ? (la plancia e quella di poppa ovviamente) e c'erano pure cavi esterni di alimentazione?

 alcione :

4/5/2012 16:36
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: ciao a tutti

una domanda.  ma su queste navi potevano esserci luci sulle pareti delle tughe ? (la plancia e quella di poppa ovviamente) e c'erano pure cavi esterni di alimentazione?


Ma ci studi la notte :-P
Scherzi a parte se c'erano lampade i cavi ovviamente passavano dentro delle canaline;
francamente mi vengono in mente foto di lampade sui candelieri - a prua e a poppa -
vedremo   :-?
ciao,
Francesco   :-)

 Maurizio Maggi :

4/5/2012 17:26
 Marcello guarda questa foto che ritrae il Trento ed il Trieste in occasione di una festà della Marina, sono illuminati e anche le fotoelettriche  sono accese. In tempo di pace e in particolari situazioni le navi erano illuminate, erano sistemi amovibili ma c'erano anche lampade a bordo per consentire i spostamenti con un minimo di sicurezza. Se c'erano e dove fossero sul Sauro si dovrebbe rilevare dai piani. Va da se che in periodo di guerra era tutto oscurato.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

5/5/2012 09:38
 Quote:
alcione ha scritto: marcellodandrea ha scritto: ciao a tutti

una domanda.  ma su queste navi potevano esserci luci sulle pareti delle tughe ? (la plancia e quella di poppa ovviamente) e c'erano pure cavi esterni di alimentazione?

Ma ci studi la notte :-P
ciao,
Francesco   :-)




Non solo le luci , ma ci saranno stati anche gli altoparlanti immagino...  8-) 8-) 8-)

 GS49 :

5/5/2012 10:57
 Ciao Marcello.
Certo che c'erano le luci.
Erano sistemate generalmente sotto ai copertini tra le strutture di rinforzo degli stessi in modo che facessero luce in basso ( e non potessero essere viste direttamente a distanza per non confondere i segnali di posizione durante la navigazione notturna). Erano di 5 tipi a luce bianca, a luce blu, a luce rossa (allarmi) , a luce gialla (lampeggiante, fissa, preallarme od allerta generalmente utilizzata all'interno nave)  a luce verde per segnali interni, segnali di via ecc. (il rosso, blu il verde il giallo si ottenevano con il vetro corazzato di protezione).
Le luci asportabili erano generalmente sistemate sui candelieri (nelle zone sprovviste di copertini su cui sistemare le luci fisse)  e riservate all'illuminazione dei ponti durante le manifestazioni o eventi speciali (non erano mai accese durante la navigazione anche se in tempo di pace).
C'erano anche gli altoparlanti sparsi sulla nave sia all'interno che all'esterno  in ragione della dimensione della nave) per la diffusione degli ordini collettivi e le sirene per la diffusione degli allarmi.
Le posizione di quanto sopra erano contenute negli schemi elettrrici relativi al posizionamento e distribuzione apparecchi di comunicazione (telefoni, altoparlanti, sirene, luci di segnalazione, proiettori, sistemi di comunicazione ottica ecc).
Generalmente questi disegni sono stati  giudicati sempre di minimo interesse e quindi "Rottamati" per cui non se ne trova traccia se non frammentaria negli archivi giunti fino a noi.
Se ne conosce l'esistenza attraverso la lista dei disegni ( allegate alle specifiche nave) che dovevano essere forniti ad opera del costruttore al committente in forma As-Built definitiva assieme alla documentazione monografica di tutti gli impianti.
Ciao.
Giulio

 Maurizio Maggi :

5/5/2012 11:07
 Marcello guarda questa immagine dell'esploratore Pantera , vedi le lampade ai lati della tuga centrale ? Come c'erano le lampade c'erano altoparlanti che servivano per svariati motivi : poteva parlare il comandante all'equipaggio,  per  battere il posto di combattimento etc. etc. . La presenza delle lampade era , tra l'altro, necessaria , altrimenti ognitanto ..... pluffff , che cos'è ? niente, niente Uomo a mare !
Il problema è  sapere dove era posizionato il tutto, servirebbe lo schema elettrico della nave, o tutta una serie di foto ravvicinate delle strutture Una cosa facile facile, non trovi ?
Ciao Maurizio.

 marcellodandrea :

5/5/2012 15:45
 Mi sembrava strano che le luci non ci fossero perchè, nella mia limitata esperienza su navi americane (Cannon, Gleaves, Benson)  in periodo bellico le luci ne avevo sempre viste in quantità. Idem per gli altoparlanti.

Mi immaginavo anche che purtroppo non esistesse più traccia di dove potessero essere sistemati, gli uni e gli altri.

Dunque facciamo una ipotesi logica:

altoparlanti (numero minimo):  uno a prua davanti alla plancia (che non vedo in nessuna foto :-) ); uno a poppa del primo fumaiolo (idem); uno a poppa del secondo fumaiolo (idem) ; uno a prua della tuga posteriore, lì dove sta il timone; uno a poppa della tuga posteriore (questi potrebbero essere nascosti sotto la plancetta).

luci fisse sulle pareti delle tughe (qui nelle foto si vedono aggeggi minuscoli in varie posizioni e potrebbero anche essere luci) : intorno al primo livello della plancia;  sulla passerella del secondo livello; intorno alla tuga di poppa e nella postazione del timone sul davanti.

altre luci (probabili): lungo la tuga dei fumaioli (quella del Sauro è molto bassa, non alta come sui Leone, ma comunque un qualche tipo di illuminazione ci sarà stata perchè è molto lunga. Notate che le luci sul Pantera qui sopra sono del tutto allo scoperto. La canaletta di metallo che sostiene la lampadina e porta i fili elettrici forse scorre all'esterno della tuga e collega le varie luci tra loro.


SPARATE PURE SUL PIANISTA ....   :-?


Nel frattempo ho messo i casotti. Ho cercato di lasciare un piccolo spazio in alto, dove si vede sempre lo spazio nero e, nella foto del Nullo di poppa, una specie di pilone centrale. Le ho incollati al ponte ma per trovare la posizione esatta ho dovuto prima fissare con una punta di vinavil la plancia superiore, altrimenti non riuscivo ad allinearli. Poi la staccherò facilmente. Già che ci sono metto la foto dei lanciasiluri con i volantini per gli operatori e con una vista del passaggio sotto la tuga di poppa.

Ora, prima che MM (Maurizio Maggi.... :-)  )  mi faccia un'altra "tirata"   sul fatto che la plancia superiore stacca troppo rispetto al primo livello, dirò due cose.

1) la luce dall'alto crea un'ombra dura che non ho corretto con un cartoncino di schiarita;

2) effettivamente, avendo allineato tutto con precisione, l'effetto "a vista" è comunque un pelino diverso rispetto a quello delle foto.

ERGO...   o lascio tutto così com'è e ignoro MM.... :-D    oppure una volta sollevata la plancia superiore (come dicevo c'è solo una minuscola puntina di vinavil che la fissa) tolgo i portelli sotto e rivesto - attenzione - non tutta la plancia inferiore, ma solo i tre lati anteriori, perché è lì la differenza che si nota,  con plasticard da 0,25 mm.  Poi liscio tutto (per questo devo togliere i portelli) . Questo dovrebbe renderebbe tutto identico alle foto. 
















 Maurizio Maggi :

6/5/2012 13:31
 Marcello detto tra noi, io quel mezzo matto ( la parte sana sono i piedi ) di cui non facciamo il nome, perchè siamo dei signori,  lo ignorerei e andrei avanti.

Le prime tre ipotesi : che dire ? con ciò che conosciamo è proprio complicato.

Ciao, bel lavoro
Maurizio

 marcellodandrea :

8/5/2012 14:46
 Il telemetro di poppa è, così mi sembra, niente altro che la vecchia torretta del telemetro rivestita in tela e con una cupola, sempr ein tela, aprotezione dello strumento. Non so se fosse stato installato un nuovo telemetro, è possibile, ma dal punto di vista del modellino questo ha meno importanza.

La struttura è fatta in legno e poi stuccata fino a fargli assumere i due volumi principali, troncoconico sotto, semisferico sopra. 

Consultandomi con gli amici del forum sembra plausibile che si salisse sulla piattaforma da una scaletta verticale sul lato sinistro, dal bordo della piattaforma al ponte. Si entrava sollevando il telone di copertura. Il pilone centrale è troppo stretto per ipotizzare che ci fossero pioli. Cpmunque ancora non ho messo scalette fotoincise di sorta.









 GS49 :

8/5/2012 19:07
 Ciao Marcello.
Si saliva sulla coffa del telemetro attraverso la porta (che pure hai messo) ed una scaletta a pioli interna al montante.
Era una cosa usuale passare attraverso portelli e o aperture o passi d'uomo con misure di 600x400mm.
Se c'era una scaletta esterna era alquanto pericolosa da usare con imbarcazione in navigazione e mare mosso.
Ciao.
Giulio.

 marcellodandrea :

8/5/2012 19:30
 Quote:
GS49 ha scritto: Ciao Marcello.
Si saliva sulla coffa del telemetro attraverso la porta (che pure hai messo) ed una scaletta a pioli interna al montante.
Era una cosa usuale passare attraverso portelli e o aperture o passi d'uomo con misure di 600x400mm.
Se c'era una scaletta esterna era alquanto pericolosa da usare con imbarcazione in navigazione e mare mosso.
Ciao.
Giulio.




eh, io avevo chiesto il parere di tutti ma mi mancava il tuo...   e comunque vedi che ancora non avevo messo scalette esterne di alcun tipo.

Comunque, la discussione è aperta. Per questi dettagli c'è tempo per cercare ancora.
ciao grazie :-)

 alcione :

9/5/2012 10:41
 A me il montante sembra troppo stretto e la coffa piccola per contenere anche un portello,
dovendo considerare che il telemetro ha anche una piattaforma circolare per il sostegno
dello stesso e per gli specialisti telemetristi; poichè il montante è tronco/conico ne consegue
che il portello d'uscita in coffa risulterebbe sotto il telemetro, o mi sbaglio ? 
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

9/5/2012 12:24
 Quote:
alcione ha scritto: A me il montante sembra troppo stretto e la coffa piccola per contenere anche un portello,
dovendo considerare che il telemetro ha anche una piattaforma circolare per il sostegno
dello stesso e per gli specialisti telemetristi; poichè il montante è tronco/conico ne consegue
che il portello d'uscita in coffa risulterebbe sotto il telemetro, o mi sbaglio ? 
Ciao,
Francesco :-)


questa era la mia prima ipotesi l'avevo scritto più sopra, ma dobbiamo essere sicuri perché la presenza o meno della scaletta esterna è un particolare che si nota fin troppo bene nel modello.

GS, non è che per caso sarebbe possibile dare un'occhiata al modello di cantiere? Questo ci darebbe una indicazione  più concreta...  :-) :-) :-)

 GS49 :

9/5/2012 17:37
 Ciao marcello.
Nel modello di cantiere non c'è nessuna scaletta esterna.
In compenso c'è un portello sulla piattaforma del telemetro che da accesso alla coffa dello stesso.
Dimensioni del portello circa 500x500.
-Dimensioni della colonnina del telemetro 400mm
-Dimensione della virola supporto coffa nella parte superiore 1400mm nella parte inferiore 1700mm.
Come vedi poteva starci benissimo un portello da 500x500 tra la colonnina del telemetro e la virola.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

9/5/2012 18:12
 Quote:
GS49 ha scritto: Nel modello di cantiere non c'è nessuna scaletta esterna.
In compenso c'è un portello sulla piattaforma del telemetro che da accesso alla coffa dello stesso.
Dimensioni del portello circa 500x500.
-Dimensioni della colonnina del telemetro 400mm
-Dimensione della virola supporto coffa nella parte superiore 1400mm nella parte inferiore 1700mm.
Come vedi poteva starci benissimo un portello da 500x500 tra la colonnina del telemetro e la virola.
Ciao.
Giulio



eh beh, allora  credo che ci sia poco da aggiungere... :-)


I familiari della persona che è morta sul Nazario Sauro nel 1941 mi hanno dato questa cartolina, è originale e nuova, l'ho scannerizzata e ve la presento, è comunque interessante. L'immagine, tra l'altro, è la medesima che si trova sull'Almanacco navale del 1942 (e rappresenta il Sauro, probabilmente perché è senza codici, nel 1935-36, più o meno).







 Maurizio Maggi :

9/5/2012 21:45
 Marcello tutto il telemetro mi sembra troppo perfetto, è tutto liscio , preciso non mi sembra reale. La struttura base era di lamierino, credo, la parte superiore era di tela , con lo scopo di difendere dagli agenti atmosferefici gli addetti. La tela non può essere cosi liscia, dovresti cercare di renderla più " viva "
Ciao Maurizio

 alcione :

9/5/2012 22:56
 Quì sull' Aquilone l'accesso è esterno, come ho rilevato in altre foto anche di classi diverse e 
anche per gl'impianti da 120mm

 image

Non sarà che dal cantiere alla pratica le cose siano andate diversamente :-?
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

10/5/2012 18:49
 Allora, per quanto riguarda l'aspetto troppo liscio della cupola sto vedendo quello che si può fare, per esempio dando delle pennellate di stucco semiliquido verso il vertice, in modo da simulare la tela. Non si può fare troppo di più altrimenti si rischia di dare semplicemente un'impressione di sprecisione più che di tela. Per dettagli piccoli preferisco simulare con la verniciatura, comunque vediamo come viene.


Riguardo le scalette di accesso al telemetro posteriore, ho chiesto anche a Maurizio Brescia e il suo parere è che fossero esterne. Però mi cita ad esempio soltanto battelli della classe Turbine (dove potevano essere tanto a sx che a dx della piazzola e nelle foto si vedono pure bene) ma questo secondo me non può essere sufficiente anche per i Sauro, perché la situazione dei Turbine (per l'Aquilone sopra è lo stesso) è piuttosto diversa, con quella piattaforma assai più larga e il telemetro decentrato indietro.

Comunque, se guardo gli ingrandimenti delle foto che ho io:

1) nella foto del Manin alle prove in mare del 1927 la torretta posteriore è ben inquadrata dal lato sinistro ma purtroppo la colorazione è scura e apparentemente non c'è scaletta esterna (però non è detto, c'è uno strano disegno chiaro a scaletta, sul fondo scuro, che potrebbe anche essere la scaletta, appunto).;

2) d'altra parte, nella foto del Battisti qui sotto in colorazione chiara probabilmente del 1930-31, la scaletta esterna a mio parere si vede bene. (ecco in effetti per il Manin citato sopra la situazione è la medesima ma a colori invertiti, scaletta chiara su fondo scuro - però è meno evidente).


Cesare Battisti, circa 1930, dettaglio da:  Carlo de Risio, Cacciatorpediniere in guerra, Rivista Marittima suppl., ottobre 2009.




3) in un'altra foto del Battisti post 1933, quindi con la cupola sopra la torretta, la scaletta esterna non si vede ma, sul lato sx, il telo che copre la battagliola è sollevato proprio nel punto dove potrebbe arrivare la scaletta;

4) in una foto del Nullo ugualmente post 1933 (è datata 1940 ma non so)  la scaletta non si vede ma c'è un rettangolo nero nel medesimo punto a sx del telo sulla battagliola;

5) in quanto al Sauro, tutte le foto sono dal lato dx (e te pareva...   :-x  ).


Di conseguenza secondo me a questo punto la bilancia pende più per la scaletta fuori sul lato sx (questo a prescindere dai Turbine). Ma rimane il problema del modello di cantiere del Sauro, che invece non ce l'ha.

 GS49 :

10/5/2012 23:29
 Ciao Marcello.
Si potrebbe spiegare in questo modo.
Il modello del Sauro è eseguito sulla nave come consegnata.
Il telemetro risulta avere una colonnina o basamento chedirsivoglia piu piccolo rispetto a quelli che si vedono nelle foto.
E' certo che all'inizio venne installato un impianto di prima generazione.
Dato che la nave fu sottoposta ad un paio di refitting, che tra l'altro comportò l'installazione di una centrale generale di tiro prima assente, probabilmente fu sostituito il telemetro iniziale con uno di generazione piu moderna. I telemetri di seconda generazione avevano un basamento decisamente piu largo dei precedenti e questo sicuramente andò ad ostruire la botola iniziale.
Questo potrebbe aver obbligato a modificare l'accesso alla piattaforma spostando la botola di accesso verso l'esterno (nella colonna hanno installato il ripetitore della punteria generale??).
Il modello di cantiere in quanto relativo alla nave come consegnata non fa testo.
Questo quello che sono venuto a sapere.
Per cui direi che è presumibile l'accesso esterno nella parte sn della piattaforma ma, secondo me, sempre tramite una botola ribaltabile che dava accesso diretto alla piattaforma.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

11/5/2012 00:24
 Allora se le cose stanno così, penso che si possa mettere una scaletta sul lato sx senza troppi patemi.

Considerando la scala, la appoggio al bordo e basta. 

In scala più grande si potrebbe anche discutere se effettivamente la scaletta arrivasse al bordo o più all'interno con una botola ribaltabile.

Però se arrivasse dentro con la botola non si dovrebbe vedere il telo aperto sul fianco della battagliola, no? 

Beh, comunque per quanto riguarda il modello penso possa bastare. :-)

di nuovo grazie a tutti  :-)

 alcione :

11/5/2012 12:34
 [quote] marcellodandrea ha scritto: 

............... perché la situazione dei Turbine (per l'Aquilone sopra è lo stesso) è piuttosto diversa, con quella piattaforma assai più larga


Giusto motivo ti ho messo una foto dell'Aquilone per farti notare che anche in presenza di una
piattaforma più grande, sia per armi a/a che per i complessi da 120mm ( x i cctt. ) l'accesso 
era sempre esterno, anche se le condizioni meteomarine fossero di burrasca.
Inoltre qualsiasi apparato e/o armi fanno sempre perno sul montante, indipendentemente
dalla grandezza della piattaforma - vedi foto dell'Euro al varo su Betasom - o la tua precedente
del Battisti .
Circa il tlm. di poppa non ho :-? elementi per confermare o meno la sostituzione con altro
apparato più prestante, ma conoscendo   :-P un po l'ambiente militare e considerando quei
cctt. di transizione, e non particolarmente riusciti  - li mandarono in AO tout court - potrebbero
aver conservato il vecchio apparato :-?
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

23/5/2012 15:52
 Ed eccomi qua, in questo periodo non avevo motlo tempo libero così ho fatto qualche dettaglio (comunque ho lucidato la basetta e mandato a fare la bacheca).


Per cominciare ho corretto la forma della tuga di centro nave, che al castello "sale" verso l'alto (dai piani non era immediatamente chiaro, me ne sono accorto in un secondo tempo). Ai lati, ho messo le tubature che si vedono su una foto del Nullo nel 1933 circa. Sulla tuga ho messo anche gli areatori (i parallelepipedi) ma i sistemi di chiusura sono troppo minuscoli per simularli, penso che dovrò dipingerli.




Poi ho messo il timone al di sotto della tuga di poppa. La prima ruota è in plastica, riciclata da un'altra nave, le altre due dietro sono copie che ho fatto utilizzando lo stampo della prima su stucco da vetro e riempiendo di attack. Ho reso un pochino più corrugata la cupola del telemetro (con stucco sciolto in acetone spennellato verso l'alto e poi lisciato) per simulare la copertura in tela.



Ai lati della plancia ho messo gli armadietti che si vedono sui piani e sulle foto, oltre ai due areatori (i parallelepipedi sul ponte). A prua ho messo i passacavi (ho forato un listello di plastica da 0.5, sagomato e lisciato) e le bitte (due pezzettini di tondino incollati su una base in plastica, poi pareggiati).
A questo punto l'albero di trinchetto è fissato alla plancia alta (ma la plancia alta è ancora libera dal resto della nave) , perchè è tempo che cominci a fare le varie coffe e piattaforme.



Bitte e passacavi sono anche a poppa ovviamente. Comunque una vista d'insieme, ho messo e fissato anche l'albero di maestra alla tuga di poppa (che non è incollata al ponte).



Lo stesso da dietro.



ciao alla prossima   :-)

 marcellodandrea :

24/5/2012 15:30
 Come dicevo sopra ho fissato l'albero di trinchetto alla plancia superiore per costruire la piattaforma del proiettore e le varie coffe.

Da un esame delle varie foto e dei piani costruttivi, si direbbe che la piattaforma del proiettore sia stata modificata durante i lavori del 1933.

In particolare, nel Battisti pre-1933 la piattaforma sembra circolare (nel link si cerchi il Battisti nell'elenco in cima, poi si va automaticamente alla foto), mentre nel Battisti post-1933 (foto ufficiale della marina) sia la piattaforma che la nuova coffa al di sotto sembrano chiaramente poligonali (a occhio direi esagonali, con un lato grande dietro, due lati grandi ai lati, tre lati piccoli davanti).

La foto ufficiale del Sauro post-1933 mostra la medesima situazione del Battisti, così come un'altra a Taranto pressapoco del medesimo periodo (1934-36).

Anche il Nullo (qui intorno al 1933, comunque sotto lavori) mostra la coffa poligonale e in base a questa foto direi esagonale (ingrandite cliccando sulla foto) come detto sopra. (le frecce rosse non c'entrano, riguardano altre cose).




Il NUllo mostra anche un po' meglio del solito la presenza di un traliccio anteriore a sostegno della nuova coffa bassa che, comunque, aveva anche delle squadre (qui si vedeno un po', in altre foto sono più chiare) che la collegavano all'albero. Il traliccio è formato da due piloni verticali laterali e due incrociati  in mezzo.

Un'ultimo problema riguarda la forma della battagliola della piattaforma del proiettore. Nella foto del Battisti pre-1933 (e in altre simili) questa è tronco-conica rovesciata (cioè si allarga verso l'alto), mentre in quelle post-1933 si direbbe che salga su diritta, verticale, dalla piattaforma. 

In quanto alla copertura, è chiaramente in tela per la piattaforma, ma non sono affatto sicuro di come sia per la nuova coffa al di sotto (vd. la foto del Sauro a Taranto linkata sopra). Comunque, in mancanza di prove certe, sarei dellopinione di farla ugualmente in tela (probabilmente ben tesa e fissata). C'è una famosa foto ravvicinata del Turbine (mimetizzato) al Pireo nel 1942 dove tutte queste coperture in tela sono ormai state sostituite da lastre metalliche, ma credo che sia troppo avanti nel tempo (e nella guerra) per essere comparabile coi Sauro del 1936.

 alcione :

24/5/2012 17:08
 Per l'ultimo punto, osservando la foto del SU da te citata direi che la differenza tra la parte in tela
della battagliola del proiettore e la postazione delle vedette sia evidente la chiusura in lamierino
e non in tela, che per quanto ben tesa - in tela - comunque produce delle ombre e delle pieghe,
vuoi anche a causa della spinta del vento sulle strutture o per il telaio di sostegno.
Per una maggiore visibilità detta foto è presente anche a pag. 2 di questo wip.
Ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

24/5/2012 17:52
 cioè secondo te è sicuramente in lamiera eh?

 alcione :

25/5/2012 08:44
 Io la farei in lamierino, foto docet ;-)
ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

25/5/2012 19:27
 premesso che per il momento non ho idea di come realizzare la suddetta nuova coffa in modo che sia giusta di dimensioni, simmetrica, liscia e precisa (sto sperimentando...)  :-)

mi chiedo: come ci salivano sopra?

sulla vecchia piattaforma e sulla coffa superiore si accedeva con una scaletta addossata all'albero. Sarà rimasta quella? (e quindi ci sarà stata un botola nella nuova coffa?). 

Sto prendendo un po' di misure. Ho la sensazione, sia per quanto appare all'occhio sia per qualche conto sulle foto, che la struttura "nuova coffa-piattaforma del proiettore" sia stata spostata in alto di qualche decina di centimetri: altrimenti, semplicemente un uomo in piedi non c'entrava lì sotto se la piattaforma fosse rimasta dov'era (considerando che il pavimento della nuova coffa è situato piuttosto in alto, a circa 2/3 della torretta della direzione di tiro secondaria davanti).

 marcellodandrea :

26/5/2012 12:30
 beh poi l'idea di come farla l'ho avuta e la struttura portante è pronta. Posterò un paio di foto appena possibile. Comunque, guardando le foto delle navi vere, sia i Sauro che i Turbine, ho anche la sensazione che la nuova coffa sia vetrata. Che ne dite?

Nel frattempo forse ho scoperto come salivano sulla coffa in basso. Se si guarda bene la foto postata 5 messaggi più sopra (il Nullo di 3/4 poppa) si nota dietro la coffa, sul lato destro dell'albero, quello che sembra un portello rettangolare (nella foto pure aperto si direbbe).

Se sotto ci sia una scaletta verticale che scende dal portello alla plancia scoperta non si può dire, anche se dovrebbe esserci (se c'è il portello). Sia il traliccio verticale sul davanti della coffa,sia l'albero lì accanto sono strutture che tendono a nascondere l'eventuale scaletta (che io non vedo, appunto).

 alcione :

27/5/2012 00:32
 Non che sia molto semplice apprezzare il particolare della vetratura alla coffa ma osservando
la foto del SU solita direi che era aperta, per il sol fatto che da un'apertura della stessa si vede
lo sfondo posteriore; se ci fosse stato un vetro avremmo un dettaglio scuro......
ciao,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

27/5/2012 15:32
 Però in altre foto quello che vedo è propiro dei quadrati grigio scuro, come se ci fosse il vetro... :-)


Comunque ci torneremo sopra, magari con l'aiuto di altri.


Intanto, di aver trovato anche una prova fotografica che tutto il complesso "nuova coffa-piattaforma del proiettore" era effettivamente spostato verso l'alto di qualche decina di centimetri rispetto alla vecchia piattaforma, mentre la coffa piccola rimaneva dov'era (un po' come mi sembrava a guardare le varie foto delle navi in navigazione, ma senza che potessi essere sicuro).

Cerca cerca, in questa foto dell'Aquilone, Ostro e Espero a La Maddalena, le navi sono colte in un momento in cui il nuovo complesso è già stato montato sull'Aquilone ma non ancora sulle altre due. Aquilone e Ostro affiancati mostrano chiaramente la differenza nella posizione delle piattaforme.

http://www.naviearmatori.net/ita/foto-47913-4.html

 alcione :

29/5/2012 09:43
 In questa discussione al   LINK sul
Saetta c'è una foto del Freccia con un marinaio intento a montare nella coffa vedette, un po
come nei SU; il FR è ripreso in navigazione dall'alto con una buona evidenza anche di altri
particolari assimilabili ai SU.
Ciao,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

29/5/2012 15:15
 grazie Alcione, ma non sono molto convinto della similitudine coi Dardo.

In questa foto del Lampo si vede che la scaletta posteriore porta alla piattaforma del proiettore.

In questa foto del Folgore mimetizzato al Pireo (1942) si vede altrettanto bene che l'accesso alla coffa bassa era dato da un portello laterale sul davanti.


(foto inserita a scopo discussione modellistica)




Eventualmente posso concludere che anche sulla coffa dei Sauro, come mi sembrerebbe anche a me, c'era un portello di accesso (e non una botola intendo), però posteriore.  Se non trovo niente altro credo che mi orienterò così :-)

 alcione :

29/5/2012 16:18
 Se esasperi l'ingrandimento della foto del FR vedrai che il ns. marò sta per entrare in coffa
attraverso un portello, come sui SU. 
Bella la foto del Folgore, da dove proviene ? 
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

29/5/2012 21:34
 Sì, "forse" c'è un portello laterale (tenendo presente che su un cct pariclasse lì c'è una scaletta che sale verticale). Comunque, ci sono altre foto, come quella del Folgore, con portelli laterali simili. Diciamo che un portello laterale, invece di una botola, era tranquillamente ammissibile e questo in fin dei conti è quanto importa per il modello.

La foto del Folgore era su internet ma non ritrovo il link così ho messo quella che avevo io.

Insomma, a questo punto sulla base di quanto abbiamo:

1)  il complesso "nuova coffa-piattaforma del proiettore" risulta certamente spostato verso l'alto rispetto alla vecchia piattaforma., mentre la coffa piccola in alto è rimasta dov'era.

2) il rivestimentodella nuova coffa è quasi certamente in lamierino; è possibile che la coffa sia vetrata, in alcune foto sembra così, in altre no.

3) l'accesso alla nuova coffa è probabilmente dal retro, attraverso un portello sul lato destro dell'albero e una scaletta che scende verticale sulla plancia scoperta.

ho fatto quanto segue.

Intanto la nuova coffa, almeno nella sua parte anteriore. Ho sfalsato tre listelli di legno di dimensioni adeguate per avere uno scasso inclinato da adattare al'albero. Poi ho rivestito il tutto di spessori di plastica fino alle dimensioni (pressapoco, ricavate dalle foto) corrette. Ho fatto il tetto sopra, che poi è la nuova piattaforma del proiettore, un po' più larga e con i bordi a spiovente (anche questo si vede nelle foto). Poi ho incollato tutto all'albero dopo essere impazzito un po' per cercare di calcolare la posizione giusta (anche qui sulle foto). Le grosse squadre di sostegno sotto sono ugualmente ben visibili in foto. Manca ancora il traliccio anteriore.




Ed ecco l'aspetto di fianco.




Lo stesso dopo aver aggiunto la coffa piccola in alto, rimasta nella stessa posizione iniziale. E' fatta con una base circolare di plastica, una strisciolina di carta a formare il corpo principale, un bordo con un filo di sprue stirato e poi stuccato, infine due piloncini a sostegno del tetto ugualmente di plastica sopra. La coffa ha il portello di accesso laterale in carta.

Ho messo anche un abbozzo del proiettore, che è molto grosso stante i disegni. Solo un abbozzo perchè non ho foto di dettaglio e nell'incertezza lo coprirò con un telo, come si vede spesso nelle foto.



Lo stesso da dietro. Non ho ancora messo la parete dietro, che comunque va messa per forza dopo l'incollaggio. Prima devo dipingere dentro e poi sistemerò la parete di chiusura che dovrebbe avere, appunto, un portello a destra - MA bisognerà decidere pure se era tutta chiusa oppure finestrata anche dietro (su alcune foto sembra tutta chiusa).




Il proiettore coperto con telo fatto di pellicola da cucina trasparente incollata con vinavil: è l'unica cosa che conosco che fa pieghe abbastanza piccole e (relativamente) realistiche.


 Maurizio Maggi :

30/5/2012 10:06
 Marcello ti metto un paio di disegni ed una foto del proiettore, modello da 90 cm utilizzato sui caccia, e un disegnino con le misure. Sicuro che la coffa fosse di metallo ? In quegli anni generalmente erano di tela e non vetrate, però non ho certezza alcuna
Ciao Maurizio







 marcellodandrea :

30/5/2012 12:00
 Grazie dei disegni :-)   In questo caso l'ho coperto con un telo ma potranno essere utili per navi future. Comunque li archivio.

In quanto alla coffa, ho cercato per diverso tempo notizie e/o foto su come erano fatte, ma fino a oggi non ho trovato gran ché e dalle foto sembrano proprio di lamiera. Alle brutte, se all'ultimo momento viene fuori che sono di tela, la ripasso con un po' di stucco sciolto in acetone e la rendo appena più irregolare. Gli spigoli visibili, nel caso, sarebbero comunque giusti (sarebbero i candelieri al di sotto).

Resta il problema se dietro la coffa era chiusa oppure finestrata. Vedrò nei prossimi giorni.  :-)

 alcione :

31/5/2012 09:46
 Integrazioni -
Nel capitolo dedicato alle strutture dei cctt. Freccia/Folgore - impostati a cavallo del 1929/30 -
gli autori - Bagnasco e Brescia - citano della piccola tughetta o " casotto " - tra i due complessi
lsl. trinati - e che ospitava il centralino macchina sul cui cielo era collocato un tlm. e i cui addetti
vennero protetti con una leggera struttura metallica rivestita in tela , successiva all'entrata in 
servizio.
Credo che a questo si riferisse l'amico Maurizio.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

31/5/2012 15:14
 Beh il dubbio è legittimo, anche io all'inizio mi chiedevo se fosse in tela o in metallo. Però dalle foto si direbbe proprio metallo.

Piuttosto ditemi, che ve ne pare del retro? Come dicevo in alcune (più uniche che rare, eh!) foto sembra chiuso (cioè non finestrato, diciamo così: vd. Aquilone), in altre sembra aperto (vd. Nullo).

 alcione :

31/5/2012 15:56
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Beh il dubbio è legittimo, anche io all'inizio mi chiedevo se fosse in tela o in metallo. Però dalle foto si direbbe proprio metallo.

Piuttosto ditemi, che ve ne pare del retro? Come dicevo in alcune (più uniche che rare, eh!) foto sembra chiuso (cioè non finestrato, diciamo così: vd. Aquilone), in altre sembra aperto (vd. Nullo).


Ci stò lavorando :-D , e se diamo per buono il portello di entrata dovrebbe essere chiusa.
Comunque, esasperando l'ingrandimento della foto del NU - alla pagina precedente - ci
metto la mano sul fuoco che la coffa vedette era chiusa posteriormente e non vetrata ed
il portello parzialmente socchiuso verso l'interno, data l'ombra sup. a dx dello stesso ; 
tra l'altro si vede anche la scaletta per accedere alla coffa del proiettore di lato all'albero.

ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

31/5/2012 16:29
 Io un'idea di come era me la sono fatta, però prima volgio sentire cosa ne pensate voi.
Ho chiesto anche a Brescia, vediamo cosa mi dice pure lui.
ciao grazie

 marcellodandrea :

2/6/2012 21:22
 Allora, in attesa di altri pareri, vi dico quello che penso io, opinione però basata soltanto su due foto, le uniche in cui si vede il dettaglio in questione.


N.1 - dettaglio della solita foto del Nullo , 1933-35 (tutte le immagini inserite a scopo discussione modellistica). 

Dietro la coffa c'è un portello a destra, semiaperto. A sinistra una scaletta che sale verticale dal ponte di plancia fino alla piattaforma del proiettore. Nella battagliola della piattaforma non si nota alcuna apertura di accesso. Tra l'altro a me la coffa sembra finestrata anche dietro.





N. 2 - dettaglio di una foto dell'Aquilone, stesso periodo del Nullo (1933-35). Dal momento che l'albero è interno, a guardar bene la linea nera verticale dietro la coffa è una scaletta che sale verticale dal ponte di plancia ad una apertura nel rivestimento della battagliola della piattaforma del proiettore, al di sopra. Non si vede il portello della coffa e la parete dietro della coffa medesima sembra chiusa, non finestrata.




Ergo, la situazione dovrebbe essere quella illustrata nel disegno qui sotto. Rimane il dubbio di come potesseropassare dalla scala  al portello della coffa in sicurezza, senza cadere giù (anche avvicinando molto scaletta e portello, fin quasi a far combaciare i due bordi  - nel disegno forse sono troppo distanti). Ho pensato alla possibilità che ci fosse una minuscola piattaforma, ma dalle foto di profilo non si vede nulla del genere. Ho anche pensato che ci fosse un'altra scaletta che portava direttamente al portello, ma non la vedo e mi sembra troppa roba, per così dire.



Non so risolvere il problema con/senza finestre dietro.  Ma se la coffa doveva servire da coffa, secondo me era aperta.   :-)  Però è anche vero che la foto più famosa del Sauro... (di A. Fraccaroli, 1934, da Navi e Armatori)



mostra un fondo nero dietro la finestratura della coffa, come se appunto fosse chiusa dietro. Ma... sob, a che serve una coffa utilizzabile solo a 3/4?

 alcione :

3/6/2012 11:44
 Direi di procedere come da foto del NU per il particolare della coffa vedette posteriore; per
quanto riguarda la scaletta di accesso alla coffa proiettore non credo che la stessa sia anche
per l'accesso alla coffa vedette  anche se non è molto chiaro, a differenza dei FR , che ci sia una
scala dedicata.
La manovra per accedere , come da tuo disegno, mi sembra complicata per un'unica scala.
M.Brescia ti ha dato info in merito, visto la loro collezione di foto ?
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

3/6/2012 14:55
 Secondo Marchetti su Betasom mi suggerisce che la coffa fosse aperta inizialmente e in seguito chiusa per evitare il problema "dell'affumicamento" delle vedette, con vento a favore dai fumaioli.

Ma io penso che se le vedette venivano "affumicate" (e senz'altro lo sarebbero state con finestrature aperte) più logico sarebbe stato vetrare le finestre, non chiudere il lato posteriore (perché il fumo sarebbe passato ugualmente dai fianchi). D'altra parte, nella famosa foto del Turbine al Pireo nel 1942, le aperture sono tutte chiaramente vetrate.

Riguardo l'accesso, Marchetti propone una seconda scaletta che salga al portello della coffa.

Ho rinnovato l'appello per qualche ulteriore foto chiarificatrice, vediamo se salta fuori.


Dal punto di vista del modello, purtroppo sono tutti particolari visibili, sia le scalette, che il portello che l'eventuale vetratura  (un velo di kristal clear diluito tra i vari piccoli montanti che ho messo). Quindi devo cercare di capire meglio possibile come stava la cosa.

 alcione :

3/6/2012 16:32
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Secondo Marchetti su Betasom mi suggerisce che la coffa fosse aperta inizialmente e in seguito chiusa per evitare il problema "dell'affumicamento" delle vedette, con vento a favore dai fumaioli.


Riguardo l'accesso, Marchetti propone una seconda scaletta che salga al portello della coffa.



1) chiusa :  ciò è vero per le classi successive, Maestrale, Oriani..., ma sino ai Freccia/Folgore no;
che poi le avessero vetrate, è possibile......
2) basta ragionarci un po sopra, grazie anche al tuo disegno, per rendersi conto che una sola scala
centrale non potesse essere utilizzata anche per l'accesso alla coffa vedette.
ciao,
Francesco :-)

 alcione :

4/6/2012 10:49
 LINK -filmato R.N. Roma - tecnologia
min. 08,46 - ma tutto il filmato Luce è interessante.
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/6/2012 12:20
 
Grazie :-)    forse dovresti segnalarlo anche nell'altra sezione "Navi", dove stanno costruendo la Roma in 1:350, no?

Ricambio con un altro link, relativo alla recensione del volumetto della warship pictorial dedicato alla Roma. A parte le mie note, soprattutto interessanti sono le osservazioni di M Brescia. :-)

 alcione :

4/6/2012 12:35
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
Grazie :-)    forse dovresti segnalarlo anche nell'altra sezione "Navi", dove stanno costruendo la Roma in 1:350, no?

Ricambio con un altro link, relativo alla recensione del volumetto della warship pictorial dedicato alla Roma. A parte le mie note, soprattutto interessanti sono le osservazioni di M Brescia. :-)


Ho letto :-) ben fatto; hai visto il minuto che ti segnalavo ? è dall'interno di una stazione vedette
e non necessariamente della Roma.
Il link lo avevano segnalato su Beta     ;-)
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/6/2012 15:19
 sì ho visto,  non è vetrata e ha il rivestimento di tela alla battagliola...

ma il tizio al binocolo sembra un ufficiale? non credo che sia una coffa come quelle dei cct.

 alcione :

4/6/2012 17:36
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: sì ho visto,  non è vetrata e ha il rivestimento di tela alla battagliola...

ma il tizio al binocolo sembra un ufficiale? non credo che sia una coffa come quelle dei cct.


Si è un ufficiale - ST. di Vascello , ma la nave?????
Ciao,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/6/2012 19:18
 per capire che nave è ci vuole uno più esperto di me. 

MAURIZIO, DOVE SEI ?????

secondo te quel punto di osservazione è su una Littorio? (Roma o altro). 
:-) :-) :-)

 alcione :

5/6/2012 08:45
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: per capire che nave è ci vuole uno più esperto di me. 

MAURIZIO, DOVE SEI ?????

secondo te quel punto di osservazione è su una Littorio? (Roma o altro). 
:-) :-) :-)


Non è una 35.000, basta guardare il torrione.......
Francesco . 

 marcellodandrea :

9/6/2012 15:47
   Nel mentre finisco di chiarirmi le idee - col vostro aiuto :-)  -  su alcuni altri aggeggi presenti sul ponte, sto cominciando a pensare alle fotoincisioni che mi serviranno.

Vi dico quello che so oppure che ho, se eventualmente avete suggerimenti sono ben graditi.

Come filosofia di partenza, dal momento che non esiste un foglio dedicato in scala 1/350, cerco di capire se posso aggiustare qualcosa che ho già, invece di comprare un sacco di roba di cui poi utilizzerei solo una piccolissima parte.


1) battagliole scoperte A.   -  Foto alla mano (compreso il filmato Luce, quasi in fondo) , sono del tipo a due fili bassi ravvicinati (più uno alla base, da incollare sul ponte) e uno più in alto, come quelle, per intenderci, commercializzate a suo tempo dalla Tauromodel per i suoi incrociatori in 1/400. 

Lo schema sarebbe così :               

____________________

____________________
____________________
____________________ ponte

Il filo più basso viene incollato al ponte.

Ne presi alcune confezioni per tempi futuri, quando costavano £ 13.500 a confezione (= 7 euro circa) . Non so quanto costino oggi  :-)  Il problema (c'è sempre un problema) è che pur essendo in scala 1/400 sono troppo alte. Per mantenere l'aspetto fili bassi e alti a distanze diverse , devo tagliare il primo filo in basso. Così facendo sarebbero giuste (ma con un filo di meno).

Fatto sta che non trovo in rete altre battagliole dello stesso stile di dimensioni corrette. Qualcuno ha idea se ci siano (diverse da quelle tauromodel intendo)?  


2) battagliole scoperte B - queste sono presenti sulle ali di plancia e in parte sulla plancia alta. Sono del tipo a due fili (tre con quello da incollare al ponte

________________________

_______________________

________________________ ponte

Sono più facili da trovare e se non raccatto nulla tra la mia roba potrei prenderne un foglietto, perché servono sempre.



3) battagliole coperte. - sono stato sfortunato, perchè avevo delle ottime battagllole già coperte nello stesso schema di quelle sopra a tre fili, quelle rimaste dai fogli GMM per i Gleaves/Livermore. Purtroppo ho solo una striscia, che basta per la tuga di poppa e forse per le postazioni AA centrali, ma non per la plancia alta e la piattaforma del proiettore.

A questo punto i casi sono due:  o trovo un amico modellista che ha una strisciolina simile da vendermi o barattare con me, così da averne abbastanza, oppure devo ripiegare su coprire delle battagliole normali.


4) candelieri per i teli parasole - A guardare le foto i candelieri sembrano sempre montati, ma pensare di farli con qualcosa che non sia una fotoincisione è follia, sarebbero sempre troppo grossi. Ho trovato un'unico foglio 1/350 con questi candelieri presenti (o almeno mi sembra che ci siano) della White Ensigne, al notevole prezzo di quasi 21 sterline (+ spedizione). Ne consegue che devo ripiegare su pezzettini di fotoinciso ricavati per esempio da battagliole con i fili tra i candelieri abbastanza lunghi, e questo in effetti si può fare.


5) scalette inclinate  -  me ne servono 6, di dimensioni ca. 1,5 mm x 8 mm. Anche qui, ne ho tre perfette per lo scopo e molte altre diverse ma anche troppo grosse, e così le tre che ho diventano inutili. Penso sia giocoforza comprare un foglietto di scalette, ma il problema è sempre quello di capire se le dimensioni (soprattutto la larghezza - l'altezza si aggiusta) sono giuste, perché tutti quanti si guardano bene dal descrivere le dimensioni di questi accessori.


6) scalette verticali - quelle le ho di varie dimensioni e scale e vanno bene.


7) catene per le ancore - qui invece sono fortunato. Mi sono rimasti due spezzoni di catene dei Gleaves/Livermore che sono ok per i miei scopi (mantenendo le ancore sollevate, ovviamente).


Bene, queste sono le mie considerazioni. Si accettano consigli  :-)  :-)  :-)


PS Nel frattempo è arrivata la bacheca e sto cercando di decidere stando alle foto quale aspetto dare alle onde causate dalla nave in movimento. Ne parliamo poi, insieme alle ultime cose da mettere: scialuppe e lance varie e relative gru, mitragliatrici AA e cannoni (e qui la scudatura mi farà lavorare un po').

 marcellodandrea :

12/6/2012 12:35
 Rieccomi qua col modello...

Basetta e bacheca in vetro, con il mare riprodotto con carta da disegno a texture molto grossa. Nella carta ho ritagliato la sagoma dello scafo per farcelo "affondare" dentro di 1 mm.   Arrivato ad un certo punto della costruzione devo fermarmi e fare la basetta, altrimenti non riesco ad andare avanti  :-)





Ho chiuso la coffa bassa dietro, come più volte prospettato e sistemato il traliccio di sostegno davanti (sono "ex" fili di battagliole, tagliati a misura e montati così).  Ricordo che il proiettore è coperto con un telo (pellicola trasparente da cucina).




Dopo l'aggiunta delle scalette, anche queste più  volte discusse nella loro possibile sistemazione (incrociando le dita per quella piccola che scende dal portello della coffa, che non si vede in nessuna foto ma d'altra parte deve esserci per forza).  La scaletta alla coffa superiore è sistemata così come si vede anche in altre classi di navi (ad esempio ho alcune immagini chiare per le torpediniere Orsa, in particolare la Pegaso), presumo fosse sempre uguale.
Davanti al secondo fumaiolo (in plastica bianca) quello che forse è un aspiratore o una presa d'aria di qualche tipo (in realtà non so cosa sia, però c'è sui piani).



Sulle ali di plancia del Sauro si vedono chiaramente due colonnine, una per parte. A che cosa servivano? Forse a sostenere i binocoli? Facendo i calcoli sono sostanzialmente alte quanto un uomo. Comunque le ho messe (plastica nera).




La scaletta per passare oltre il paraonde sul lato destro, così come si vede su alcune foto dei Sella. Sul filmato Luce dei Sauro in bacino a Spezia, si vede un marinaio che scavalca il paraonde da quel lato proprio alla fine del filmato, e dal movimento che fa deve per forza esserci una scaletta così dall'altra parte.  Quello che non posso sapere è se ce n'era una sola oppure due (una a sinistra e una a destra). Anche queste sono fotoincisioni di recupero.







Per finire il timone, la bussola e le ripetitrici della girobussola(? ipotizza M Maggi) ) sulla tuga di poppa.



 marcellodandrea :

14/6/2012 09:37
 

Per completare in maniera ragionevole la nave ho ordinato le fotoincisioni AF38 di Regiamarina (in pratica per usare le battagliole coperte e scoperte, le scalette inclinate e per fare i corrimano ai fumaioli riadattando le scalette verticali). Il referente RegiaM mi ha aiutato molto gentilmente a trovare qualcosa che si adattasse. Purtroppo per le battagliole di castello e coperta non si tova nulla salvo riadattare quelle della Tauromodel in 1/400.


In attesa che arrivino le fotoincisioni, sto dando un'occhiata alle scialuppe. Nella foto solita del Sauro in entrata a Taranto sono messe strane, tanto per cambiare....   Per l'esattezza, la motobarca sul davanti sembra più un motoscafo tutto in legno, mentre la lancia dietro non è al posto atteso (cioè subito dietro) ma posteriore alla postazione AA. Datemi i vostri suggerimenti, se potete  :-)  :-)  :-)  intanto continuo le ricerche...

 alcione :

14/6/2012 17:37
 Quì invece hai il motoscafo e la lancia nelle due posizioni classiche e la lancetta alla base del
fumaiuolo di poppa :-P
qualcuno si divertiva a cambiare l'ordine delle cose ................



Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

14/6/2012 21:05
 Parlami un po' di questa lancetta alla base del secondo fumaiolo...   quale sarebbe? quella cosa chiara sopra la tuga proprio davanti?

 alcione :

15/6/2012 10:34
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Parlami un po' di questa lancetta alla base del secondo fumaiolo...   quale sarebbe? quella cosa chiara sopra la tuga proprio davanti?


Pensavo che ti riferissi a quella nel tuo precedente intervento....è sul ponte di coperta
subito dietro il motoscafo; è una lancetta che veniva utilizzata per i servizi marinareschi,
pittura scafo, servizi vari a terra (posta etc.etc.).....anche le N.B. ne avevono un paio,
generalmente sul ponte di castello e dietro il paraonde.
La disposizione variava, sui Freccia mi sembra che era rizzata in navigazione dietro al
paraonde, sui Turbine la vedo, con la relativa gruetta, dietro la lancia a sx sul ponte di 
coperta.
Forse sui Sauro era rizzata - in navigazione - nella posizione che ipotizza M.B.
Bye,
Francesco 

 marcellodandrea :

15/6/2012 15:03
 Un attimo , facciamo il punto se no perdo il filo. Quello sotto è un disegno neanche tanto giusto dei Sauro (viene dal libro dell'USMM) che avevo già messo qui all'inizio, così non devo caricare un'altra foto. Comunque, errori a parte, la disposizione delle scialuppe è identica a quella che compare sui piani di costruzione e serve a capirsi (le frecce rosse anche qui non hanno niente a che vedere col nostro discorso).

A destra c'è il motoscafo (che nella foto del Sauro 1934 a Taranto sembra color legno lucido). A sinistra alla stessa altezza una grossa scialuppa (che nelle foto si direbbe grigiio chiaro con la chiglia nera, presumo). Dietro, a sinistra come a destra, ci sono due barche più piccole.  La lancetta è quella a destra? E l'altra che cosa è?   Sono tutte qui sui Sauro? Oppure la presenza di una piccola lancia dietro la postazione AA dx del solito Sauro a Taranto indica che potevano essercene altre?



 alcione :

15/6/2012 15:19
 Bisognerebbe conoscere il capitolato di acquisto e le dotazioni imbarcate;
comunque due lancette sono plausibili, visto che per i successivi cctt. ci sono
foto di lancette anche a sx.
Il motoscafo era in color legno - imbarcazione del c.te - e la lancia in grigio cenerino chiaro
- opera morta - e nero - opera viva.    
Stasera guardo per le dotazioni dei Freccia, giusto per fare un parallelo.
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

15/6/2012 18:50
 Ho visto in diverse foto dei Sauro e Turbine che motoscafi e lance erano spesso coperti (come su tutte le navi).  Credo perciò che li farò anche io così, dal momento che sono un tantino minuscoli per pensare di farli con le dotazioni interne plausibilmente realistiche (ammesso di conoscere come erano fatti). Ho modellato delle piccole imbarcazioni col plasticard di dimensioni e forma uguali a quelle presenti sui piani ma ovviamente piene dentro: coperti e dipinti dovrebbero essere ok.

I teli sono di colore chiaro, mi chiedo se fossero bianchi o grigio cenere come tutto il resto.

Comunque noto anche, sempre in diverse foto, che altrettanto spesso le imbarcazioni anteriori mancano, e i paranchi sono incrociati, partendo dalle gruette al ponte. Anche questa sarebbe una "posizione" interessante da riprodurre, almeno su un lato. Dovrei sapere, però, quando succedeva questo, cioè se era una situazione occasionale e contingente oppure avveniva in momenti precisi e programmati.

Grazie delle ricerche e dell'aiuto  :-)  :-)  :-)

 alcione :

15/6/2012 20:15
 Dunque :
Sauro : a pieno carico t. 1580 - equipaggio 145
Turbine : p.c. t. 1715 - eq. 145
Freccia : p.c. t. 1992 - eq. 165
mezzi di salvataggio collettivi dei tipi Freccia :
n. 1 motoscafo da mt. 6,07
n. 1 motolancia da mt. 6,50
n. 1 battello da mt. 4,50 a poppavia del motoscafo
n. 1 battellino da mt. 3,83 a poppavia della motolancia
integrati da n. 2 zattere rigide Carley di II^ grandezza da 20 pax ( mt. 3,04 x 1,52 )
dotazioni all'entrata in servizio.
Penso che dimensionalmente ci siamo così come pure per le dotazioni di salvataggio.
I teli credo siano stati di color grigio o bianco sporco, e poi con i lavaggi frequenti, salsedine,
fumi dei fumaiuoli etc.etc.....
Circa la presenza o meno dei battelli - tutti o solo uno - devi anche mettere in conto l'enventuale
rimessaggio o il fatto che venissero rizzati in navigazione in posizioni più defilate per metterli
a riparo da colpi di mare, visto che erano solo poggiati su delle selle.
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

15/6/2012 21:12
 Sì naturalmente, dimenticavo i carley. Sulla foto del Sauro a Taranto i carley non ci sono, almeno a destra, ma c'è una strana struttura appoggiata a destra del primo fumaiolo (che compare anche nella foto ufficiale della Marina) che potrebbe essere una sorta di sostegno/scivolo per i carley. In foto più avanti nel tempo sui Sauro in generale i carley sono 2 o 4, rizzati in verticale ai lati dei fumaioli  (mentre nei Turbine erano in orizzontale, almeno così vedo dalle foto, curiosa questa cosa).

I carley sui fumaioli danno un'aria molto bellicosa alle navi e sono carini da mettere, ma devo fare i conti con le date e vedere se ci vanno o no, mentre la struttura misteriosa di cui sopra c'era senz'altro.

Un ultimo problema che devo risolvere (sono in attesa che arrivino le fotoincisioni quindi ho tempo per elucubrare...) riguarda la presenza o meno delle battagliole ai lati delle barche e lance varie. Dalle foto mi sembra che ci fossero. Tu che ne pensi?

ciao grazie :-)

 alcione :

15/6/2012 23:10
 Quella del SU a Taranto non l'ho capita - la struttura - con i due piani inclinati....bahhh !
e da quando l'hai postata dall'inizio che ho notato la struttura e non mi torna....

La disposizione variava anche da nave a nave della stessa classe; cantieri diversi il
più delle volte, o  quando andavano ai lavori. 
Se mai deciderai di fare un Soldati, hai voglia dalle fogge diverse delle coffe o dei frangivento
o di altri picoli particolari....

Certo che ci sono candelieri e draglie lungo tutto il perimetro della nave e quindi anche
in corrispondenza delle imbarcazioni; del resto basta ingrandire la foto del SU, è molto
evidente. 
Bye,
Francesco :-)

 alcione :

17/6/2012 22:59
 FIMATO LUCE allestimento esploratori classe Navigatori , particolare stazione di governo secondaria a: 47:51:08
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

18/6/2012 00:18
 Bello :-)

All'inizio non capivo bene che navi fossero, ma poi ho visto che c'è lo Zeno e i fumaioli sono distanti, quindi immagino che siano tutti Navigatori (sì lo so che c'è nel titolo ma non pesanvo si riferisse alla classe).  Se la data è quella (1930) devono essere i lavori per aggiustare un bel po' di problemi di stabilità e altro dopo il varo, almeno a quanto leggo.

II groso timone con le 4 ruote deve essere quello sotto la tuga di poppa (peccato non si veda dietro) e l'altro singolo sarà quello sopra la tuga. In effetti penso che i tubi per le comunicazioni a voce ci fossero anche sui Sauro, ne metterò un paio di fronte al timone. In quanto al resto ci studio.

Grazie  :-D

 alcione :

18/6/2012 10:26
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
Se la data è quella (1930) devono essere i lavori per aggiustare un bel po' di problemi di stabilità e altro dopo il varo, almeno a quanto leggo.
Grazie  :-D


Nel biennio 1930/31 ai lavori per ridurre i pesi in alto - blocco plancia da tre livelli a due e sostituzione
tripode -   nel '32 sostituzione del timone - nel '38 aumento larghezza scafo - 1 mt -  e modifica prua .
Ciao,
Francesco :-)

 alcione :

20/6/2012 13:08
 

Ciao,
sul sito dell'Istituto Luce - ricerca : marina militare italiana , solo documenti fotografici -
ho visionato, al momento, circa 200 foto e - a parte quelle riferite a cerimone varie - ci
sono la serie fotografica dei Navigatori in allestimento a Trieste - di cui al filmato precedente.
In particolare l'affusto sormontato da una forcella, a sx del timone della stazione di governo
secondaria , potrebbe essere il supporto per un proiettorino in quanto su di una foto di
un Inc. legg. tipo Montecuccoli vedo la stessa tipologia di materiale.
Nel filmato e davanti il timone vedo un telegrafo di macchina, da qualche parte doveva pur
esserci.
Non ti fidare delle didascalie che trovi, ad esempio: c'è una bella sequanza fotografica del
R.ct. Bersagliere ed in particolare dell'impianto nebbiogeno che si trovava fuori bordo a poppa;
la didascalia recita in due casi " lancio di un siluro " e in un'altro " apparato per l'ascolto "  :-P
Inoltre la foto di un marinaio telemetrista con l'apparato spalleggiabile da un mt. di base che
Bagnasco mi scriveva venisse usato sulle Gabbiano in luogo del tlm. fisso....
un paio di foto, su di un Inc. legg. - un condottieri da 7000 - dell'impianto lancia siluri e delle
postazioni operatori........e tante altre della Regia Marina.
Ripeto: attenzione alle didascalie che sono a volte fuorvianti   ;-)
Segnalo ciò anche per quanti ci leggono, nel caso tu abbia già provato la ricerca.
Ciao,
Francesco  :-)

ps. dimenticavo : ho visto anche una foto della murata di un inc. con i portelli corazzati chiusi
che sembra interessasse ad enrico per il suo Zara. 

 marcellodandrea :

20/6/2012 19:06
 Ho fatto diverse ricerche e visto molte foto, ma non con la dicitura "marina militare italiana", per cui ce ne saranno altrettante che sicuramente ancora non ho visto. Perciò grazie del suggerimento. Per il resto hai fatto proprio bene a segnalarlo qui.

PS - Le fotoinicisioni sono in arrivo, poi finalmente cominciamo la fase finale  (ma avrete notato che ancora non ho affrontato la questione "scudature dei cannoni", che sono abbastanza complicate  :-)   ....    farò con calma).

 alcione :

21/6/2012 09:35
 nullQuote:
marcellodandrea ha scritto: .............................

(ma avrete notato che ancora non ho affrontato la questione "scudature dei cannoni", che sono abbastanza complicate  :-)   ....    farò con calma).


:hammer: :hammer: :hammer: :-P :-P
è ammesso scherzare, vero :-? :-D
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

21/6/2012 13:18
 come no, scherza, scherza...  :-x :-x :-x   :-D :-D :-D

 marcellodandrea :

30/6/2012 00:10
 

Ho messo le battagliole e preparato la basetta per il diorama.

Ho acquistato il foglio AF38 di Regiamarina, perché era quello con più materiale utilizzabile. Devo dire che sono stati molto gentili e disponibili, tra l'altro mi hanno fornito anche una serie di indicazioni su misure e caratteristiche dei vari dettagli.  E' la prima volta che uso le fotoincisioni di Regiamarina e in effetti sono piuttosto belle.

Per le battagliole rivestite in tela ho utilizzato quelle fornite nel foglio con una retinatura a maglie strette. Non so a che cosa siano riferite in particolare, ma verniciate a smalto la vernice fa "velo" sulla retinae una volta secca simula abbastanza bene un telo di stoffa grezza.









dopo la verniciatura...  



Ho preparato la basetta e il "mare" (cartoncino da disegno a texture grossa, per ora verniciato a due toni di grigio-verde). Il mare è sagomato in modo da ottenere due onde principali, una più alta a prua e l'altra a centro nave: dalle foto dei Sauro in velocità si direbbe che la prua tenda ad affondare e a fare un'onda piuttosto alta. Ovviamente mancano ancora i baffi, le scie e la turbolenza delle eliche, da fare con gel acrilico dopo aver fissatola nave alla basetta (per il momento è solo appoggiata).

Le battagliole del ponte di coperta sono interrotte all'altezza del quinto oblò partendo da prua (accanto alla tuga di poppa), là dove era la scaletta per salire sulla nave. A poppa le ho chiuse, lasciando perdere  ogni tentativo di simulare le rotaie per le mine, che potevano essere montate o smontate a seconda delle missioni. Le battagliole a poppa sono angolate sui candelieri, perchè sono di corda e non è realistico farle curve.






Ho messo le grate (?) sopra i fumaioli, sui Sauro erano semplici, a sei raggi. Per farli ho utilizzato alcuni fili di battagliole di lavori precedenti. Ho rinunciato invece a mettere i corrimano intorno ai fumaioli, sia alla base che in cima, perchè ogni scaletta che ho provato per simularli (tagliandola lungo un lato) mi sembrava sempre enormemente fuori scala. Ho pensato che fosse meglio così, una volta messi i cavi di sostegno tutto l'insieme dovrebbe essere abbastanza simile all'aspetto reale anche senza corrimano.

Ho montato anche le due scalette dal castello alla coperta, sempre dal foglio Regiamarina. Ci sono altre 4 scalette, due sulla plancia e due sulla tuga di poppa, ma devo aspettare di aver fissato queste strutture ai ponti prima di metterle (adesso plancia e tuga di poppa sono solo ancora appoggiate).






 

 GS49 :

30/6/2012 14:01
  Bello.........
Mi sono perso gli ultimi progressi ......... ma devo dire che sta venendo veramente un bel modello.
:pint:  :pint:  :pint:  :pint:  brindiamo al varo.............
Complimentoni.
Giulio

 marcellodandrea :

30/6/2012 15:14
 ehi, il redivivo !!!  :-) :-) :-) ben tornato !

grazie ma per arrivare qui praticamente non c'è stata settimana che non ho pensato almeno una volta di buttare via tutto... se metto in fila tutte le cose che ho fatto e poi rifatto e poi modificato e rifatto ancora per cercare di uniformare tutto il più possibile alle foto etc. etc. (ultima quella dei corrimano ai fumaioli, appunto).


Nel frattempo proprio oggi ho dato la prima verniciatura finale (grigio cinerino e fascia nera al galleggiamento). Per ora niente intoppi, salvo che la satinatura forse è un pelino troppa, nel caso darò una passata di trasparente più opaco, ora vediamo quando è tutto ben secco. Rifinisco, metto le lettere identificative a prua e poppa (speriamo di avere i trasferibili giusti, se no ci vorrà un po' di tempo in più)  e dipingo pure il ponte in grigio ferro poi metto le foto.

A quel punto potrò finalmente fissare la nave alla basetta

QUELLO SARA' IL VARO :-D :-D :-D :-D

sob...    e rifinire gli infiniti particolari che mancano (cannoni a parte - a proposito, sul sito dell'Istituto Luce ci sono alcune foto del Turbine o dell'Espero nel 1942 fatte proprio dietro i cannoni di prua, piuttosto chiare per capire come erano fatte le scudature e l'attrezzatura interna del cannone): candelieri alti per i teli parasole (un bel po'), cavi per i suddetti teli, cavi dei fumaioli, alberetti a poppa e prua, gru per le scialuppe e scialuppe, le gruette per la passerella e per le mine (ma devo capire se le gru rimanevano pur senza rotaie), cesti portacavi sui ponti (3 o 4), alcune scalette qua e là (5: 4 inclinate e una verticale), la scaletta di accesso a poppa, mitragliatrici AA (5) , avvolgicavi (7), tutti gli ombrinali sul ponte di coperta (da fare con striscioline minuscole di carta), le catene a prua e le ancore, la campana (... ho scoperto dove stava :-)  ) , tutti i dielettrici delle radio e le sartie degli alberi, i carley o quel che c'era 8tipo la strana attrezzatura che si vede a fianco del fumaiolo nelle foto del 1934) ...  e qualche altra cosa (tra cui una specie di tubo di stufa a poppa a destra, poco dopo la tuga, che non ho idea che cosa fosse, ma che vedo bene in foto e filmati).  Speriamo di finire per Natale  :-)

 enrico63 :

30/6/2012 16:27
 
Ciao Marcello,
un'altro capolavoro in dirittura d'arrivo!!!!!!!!

Fare e rifare a volte scoraggiano....ma quando guarderai il modello finito la soddisfazione sarà proporzionale al tempo, all'impegno e alla ricerca fatta :-) :-)

Quindi ENORME!

 marcellodandrea :

30/6/2012 19:18
 grazie... se la vuoi fare di carta non fare complimenti...

 marcellodandrea :

1/7/2012 23:53
 Ho trovato in rete, su YouTube, il filmato solito dei Sauro 1931 a La Spezia dell'Istituto Luce, ma sensibilmente più chiaro di quello presente sul sito Luce originario.

Il link è questo (più in basso nella pagina alla sezione "videos") e ci sono anche altri filmati.

Riguardatelo e vi accorgerete di alcune cose (che ormai non posso più cambiare nel modello).

1) 47:26-28  la forma della tuga di poppa appare senz'altro a filo col trincarino, cioè sensibilmente più grande di quanto era nei piani e anche nella foto del Nullo del 1928 pubblicata qui diverse pagine prima (è invece identica, direi, alla situazione dei Turbine). Non c'è - credo - alcuna possibilità di conciliare la foto con quello che mostra il filmato. Ne consegue che la plancia sopra la tuga è stata modificata tra il 1928 e il 1931, allargandola.

2) 47:45.20   la posizione dei condotti delle ancore è molto ravvicinata alla mezzeria e tra di loro, secondo me più vicina alla mezzeria che non al trincarino, simile a quella proposta dai disegni.

Tra le cose da notare, ma non so quanto peso dare qui alla cosa, il colore chiaro dei ponti, che in quel momento (lì in bacino a La Spezia nel febbraio 1931) non è certo grigio ferro.

E per finire... una cosa che invece posso aggiungere nel modello:

3) 49:29  - che cosa è il "tubo di stufa" e l'aggeggio al di sotto? (ammesso che ci sia relazione tra i due) il nebbiogeno?

 alcione :

2/7/2012 10:43
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
E per finire... una cosa che invece posso aggiungere nel modello:

3) 49:29  - che cosa è il "tubo di stufa" e l'aggeggio al di sotto? (ammesso che ci sia relazione tra i due) il nebbiogeno?


Non vedo il filmato - in ufficio - ma quello che definisci " tubo......." è il nebbiogeno; se procedi nella
ricerca delle foto sull'Ist.Luce ci sono una serie dello stesso in funzione sul ct. Bersagliere, dove
viene indicato anche come tubo ls. e altre amenità del genere :-P ricerca : cacciatorpediniere Bersagliere - una foto del nebbiogeno è indicata come" impianto ascolto ".............  
Non ho ben capito cosa tu intenda per " l'aggeggio........" ; sotto il nebbiogeno, altezza linea di galleggiamento, vedo il paraeliche di dr.
Ciao e buon lavoro,
Francesco :-)

 GS49 :

2/7/2012 11:22
 Ciao Marcello.
Il tubo da stufa........(per me) e' un tubo da stufa= scarico all'aria (mobile con innesto a baionetta e chiusura con tappo a vite quando non montato) della cucina ufficiali sottostante al tubo.
La strana apparecchiatura sembra essere un lanciabombe di profondità da  pneumatico con caricamento dall'alto sul centro.
Ciao.
Giulio


 alcione :

2/7/2012 12:06
 Quote:
GS49 ha scritto: Ciao Marcello.
Il tubo da stufa........(per me) e' un tubo da stufa= scarico all'aria (mobile con innesto a baionetta e chiusura con tappo a vite quando non montato) della cucina ufficiali sottostante al tubo.
La strana apparecchiatura sembra essere un lanciabombe di profondità da  pneumatico con caricamento dall'alto sul centro.
Ciao.
Giulio



Il nebbiogeno è fuoribordo a dr. e siccome non vedo il filmato e/o errato la tua interpretazione,
è giusta anche l'osservazione di Giulio, se parliamo di due cose diverse.
Puoi inserire un dettaglio ? 
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

2/7/2012 15:45
 I filmati luce hanno il copyright e non posso mettere qui una foto.

Si tratta del solito filmato dei Sauro a La Spezia, quello che si vede anche sul sito Luce. Sul nuovo sito da me segnalato la risoluzione è maggiore e le immagini sensibilmente più chiare e comprensibili.

Al tempo 49:29-30 si vede sul Nullo, da vicino, un tubo verticale scuro, vicino alla poppa, a dx. Il tubo ha, in cima, una cuffia conica, come quella di un comignolo.

Sotto il tubo, appoggiato sul ponte (a dir la verità qui non si capisce bene se sta sul ponte o su una piattaforma esterna al ponte -  ma è esterno, vd. sotto) , c'è una struttura scura più molto grossa, una sorta di grosso cilindro orizzontale con alcuni marchingegni addosso.

La struttura in questione si vede su tutti i cct  (sapendo cosa guardare, compare anche sulle foto dei vari cct che ho trovato in rete, Sauro compreso). Al tempo 49:01 si vede chiaramente sul Sauro, ad esempio. ed è chiaramente su una piattaforma fuori bordo.

Proprio lì sotto, stando ai piani costruttivi, c'è il riposto ufficiali (cos'è? la cucina? ) sulle ordinate tra 149 e 153. In corrispondenza c'è appunto un piccolo cerchio sul ponte (tra 150 e 151) , potrebbe essere lo scarico in corrispondenza del tubo?. Forse il tubo di stufa è davvero un comignolo. Ma il cilindro orizzontale che cosa è?  Pensavo al nebbiogeno, appunto (poi, si intende, ai fini del modello che cosa è è secondario, lo faccio e basta - ma era interessante saperlo).


PS -  che mi dite del colore chiaro dei ponti? A me pare grigio cinerino come il resto della nave, non grigio ferro.  Comunque, io li farò grigio ferro, perchè nelle foto posteriori del 1934-36 del Nullo e del Manin a Venezia, ripresi dall'alto, i ponti sono scuri.  Ma a quanto pare nel 1931 erano chiari.

 alcione :

2/7/2012 16:36
 Quel tubo lungo potrebbe essere lo scarico della cucina ufficiali; l'altro " tubo" orizzontale e fuori
bordo è il nebbiogeno , inequivocabilmente.
I ponti, che io sappia, sono stati sempre in grigio scuro; poi - forse- dipende dall'incidenza della
luce o dalla qualità della foto.
Bye,
Francesco    :-)

 marcellodandrea :

3/7/2012 16:08
 questo messaggio è doppio. Fabio per favore cancellalo grazie

 marcellodandrea :

3/7/2012 16:09
 Ho cominciato a colorare il modello dando ad aerografo, sopra il primer tamiya di base, il grigio cinerino chiaro (mix di bianco opaco e lucido e una goccia di nero lucido tamiya) e la banda nera al galleggiamento (nero satinato tamiya).

Il colore è leggermente modulato, ma le superfici sono davvero piccole, con grigio di payne satinato acrilico polycolor, diluito verso la base delle sovrastrutture e bianco puro sui dettagli in piena luce.

Ho poi verniciato il ponte a pennello in grigio ferro (mix di bianco, nero e blu vallejo) al momento in colore pieno da desaturare un po' in seguito.

I codici sono decals bianche a prua e trasferibili neri a poppa, poi verniciati a pennello in rosso mattone scuro (mix di marrone e rosso vallejo).

I teli che coprono le battagliole sono nel solito grigio cinerino leggermente scurito con grigio e beige, ho poi evidenziato un pochino i candelieri al di sotto.





La banda nera dietro il secondo fumaiolo è una decal tagliata a misura, ma ora che è in posto ho la sensazione, confrontando le immagini, che sia un pochino larga, nel caso dovrò accorciarla ai lati col solito grigio cinerino. 





A poppa ho messo il tubo di stufa della cucina ufficiali e il nebbiogeno sulla mensola fuoribordo sopra il paraeliche. Se trovo qualche immagine più chiara vedrò di dettagliarlo di più, ora è un po' basico.

La parte bassa dell'albero l'ho dipinta in nero ma non sono sicuro di aver interpretato bene una foto del Sauro. Devo rivedere.



 marcellodandrea :

3/7/2012 16:15
 questo messaggio è doppio. Fabio per favore cancellalo, grazie

 marcellodandrea :

3/7/2012 16:16
 Oggi il sito web fa i capricci, prima è sparito tutto il messaggio che avevo scritto, ora mi ha pubblicato due volte lo stesso messaggio. Mah... forse ci sono troppe foto. Ho chiesto a fabio di cancellarli.

La seconda parte la aggiungo qui separata.

Seguendo dal messaggio precedente, aggiungo qualche foto dell'altro lato del modello.
Ho trovato tra i miei trabattoli di vecchie navi (sarebbe la "banca dei pezzi"...  8-)  )     un paio di ancorine molto simili a quelle dei Sauro e sostanzialmente in scala, così le ho utilizzate.










 RobertoC :

3/7/2012 16:25
 Rimango sempre ammirato dalla pulizia di queste realizzazioni, in scale per me aeroplanaro assolutamente microscopiche.

Prima non sono intervenuto in questo post per pura mancanza di argomenti, vista la specializzazione estrema di questo lavoro: per fortuna altri cultori della Regia Marina, ben più documentati di me, hanno contribuito con passione e competenza.

Mi limito per ora ad imparare, e metter via per il futuro.... .

Complimenti vivissimi a Marcello, per l'ennesimo bel lavoro.

Roberto

 marcellodandrea :

3/7/2012 19:27
 Grazie... :-)

Ho fatto un elenco delle cose da fare/inserire, prima di poter ragionevolmente considerare finito il modello (a prescindere dal "mare"). Eccolo...


20 Ombrinali (10 per parte) sul ponte di coperta e 4 (2 per parte) sulla fiancata del castello  
  4 scalette inclinate (2 sulla plancia, 2 sulla tuga di poppa)
1 scaletta di accesso alla nave, a dx della tuga di poppa
1 Gruetta per la scaletta di accesso
  2 Cannoni da 120/45 binati + scudature
2 Mitragliatrici AA da 40/39
Scatole munizioni per le mitragliatrici dentro le postazioni a centro nave
1 mitragliatrice AA binata da 13,2 (forse)
2 mitragliatrici AA da 13,2 (forse)
2 lanciasiluri trinati da 533 mm (già fatti)
 Candelieri alti per i teli parasole
Cavi di sostegno e teli parasole
  Sostegni alle ali di plancia
Luci di posizione ai due lati del ponte di comando (davanti alle ali di plancia)
Sostegni alla plancia della tuga di poppa
 
  Struttura singola (forse) a dx fumaiolo anteriore di sostegno per i battelli carley (forse)
4 cesti porta cavi sui ponti (forse di più)
7 avvolgicavi
Catene per le ancore
Alberetti a poppa e prua
2 Luci sull’alberetto di poppa
3 Pennoni sugli alberi e qualche altro dettaglio minore
Sartie degli alberi
Dielettrici delle radio sugli alberi
  Cavi di sostegno dei fumaioli
  2 Gruette per le mine (forse)
  5 Gruette per le imbarcazioni e relativi paranchi
1 motoscafo e 1 motobarca
2 lancette
  1 Bandiera nazionale

 Maurizio Maggi :

3/7/2012 20:09
 Ciao Marcello, oggi tira un leggero venticello ed ho trovato la forza per sedermi al pc. Beh, stai abbastanza avanti , nell'elenco non dimenticare i battelli carley. Io però non ho ancora capito a quale anno, più o meno, fai riferimento per realizzare il modello. Non è che corri il rischio di fare un ibrido ? Il filmato dei ct in bacino penso sia della fine degli anni 20', e quindi anche le sistemazioni delle navi : Il Manin che si vede alla fine mi sembra sia un'altro filmato aggiunto al precedente. In bacino ci sono Nullo e Sauro che se fai caso mostrano colori diversi anche nelle sovrastrutture. Guarda il pezzo binato a poppa, uno è scuro l'altro grigio chiaro. Probabilmente ad uno hanno dato una vernice protettiva di fondo e devono ancora ridipingere lo scudo in grigio chiaro. Fai caso anche al paraonde , ha un bordo di legno, dovrebbe essere mogano.Gli sferzi di tela del Nullo e del Sauro non sono dipinti e sono del color telo olona, un beige marroncino e dovrebbero essere così anche quelli delle piazzole AA e quelli delle alette di plancia. Per la colorazione tieni presente che il ponte era sempre in grigio ferro ma sulle unità sottili si usava passare a pennello la " motorina " , la nafta , che dava una patina grassa per maggior protezione dalla salsedine. Anche il grigio chiaro era mescolato con dell'olio di lino, sempre per lo stesso motivo, che dava alla vernice un aspetto semi-lucido. ( una delle primissime misure adottate all'entrata in guerra fù di rendere opache le navi, nelle notti di luna piena " luccicavano " ). Quindi per il ponte un lavaggio con una brodaglia nero-marrone è perfetto. Le battagliole sono forse troppo visibili, il candeliere era grigio chiaro ma il cavo d'acciaio o le catenelle , non so esattamente come era attrezzato il Sauro, non venivano dipinte e tendevano a " sparire  ". Io le dipingo in metal gun, mi dà un'effetto migliore che mi convince di più.Circa le armi AA la nave aveva tre mtg da 40/39, verso la metà degli anni 30' la 40/39  a poppavia della tuga di poppa venne sostituita con una 13.2 binata, mantenendo le 40/39 in piazzola, anche per questa sistemazione dipende dall'anno. Il motoscafo e la lancia, previo controllo delle misure, le potresti prendere dal Roma., tanto sulla corazzata le imbarcazioni erano state tutte sbarcate tranne qualcuna delle grandi e i motoscafi comandante e ammiraglio. Ah ! Non dimenticare i portelli degli hublot sia aperti che chiusi .
Ciao Maurizio
 

 tonno :

3/7/2012 23:42
 posso solo farti i miei più sinceri complimenti e ti ringrazio oltre hce per le spiegazioni sul modello in sè anche sulla incessante ricerca storica... grazie marcello

Ps ora aspetto le aggiunte
:-D

 marcellodandrea :

3/7/2012 23:49
 ciao grazie a tutti. Cercherò di rispondere alle domande/osservazioni di Maurizio meglio che posso:

1) non ho inserito i battelli carley nell'elenco perché nella foto di riferimento non si vedono

2) la foto è quella del Sauro datata 1934 in entrata a Taranto di Fraccaroli, l'ho messa all'inizio di questo wip ed è la più chiara che ho a disposizione. Già quella ufficiale della marina, che dovrebbe essere di poco posteriore, ha dei dettagli diversi pur essendo molto simile (per esempio ha ancora la misteriosa struttura sul lato dx del fumaiolo e niente carley). Mi sono deciso a usare questa foto appunto perché è la più chiara, ma ho pensato parecchio a una qualche scusa che mi permettesse di inserire i carley, perché sono un dettaglio molto bellino da vedere (pur se dipinti in grigio). Ma oggettivamente non saprei come fare per metterli.

3) il filmato dei cct a La Spezia è datato febbraio 1931, precedente ai lavori di aggiornamento dei telemetri ma posteriore alla riverniciatura in grigio chiaro.

4) non c'è ragione per ritenere il Manin estraneo al filmato, in bacino ci sono tutti e 4 i cct, si vedono nelle inquadrature a campo lungo ed escono insieme dopo l'allagamento.

5) sì il paraonde ha un bordo scuro, nelle foto si vede nero e così l'ho verniciato io. Ma potrebbe anche essere legno, vediamo se trovo qualche altra indicazione, in caso lo ritocco in marrone scuro.

6) per il colore della tela devo far riferimento alla foto del 1934 (nel filmato è scura, certo) , dove la tela oscilla a seconda dell'illuminazione da un colore grigio uguale alla nave (a poppa) ad uno leggermente più scuro (sulla plancia) , per questo li ho dipinti in grigio/beige. Nella foto ufficiale della marina succede lo stesso, con i teli della plancia sensibilmente più scuri. Sul modello è ancora tutto smontabile, perciò un lavaggio in un tono un pochino più "grezzo" nel caso sarà facile darlo.

7) Le catenelle delle battagliole devono ancora essere dipinte nel tono finale, in attesa di scoprire (io) quale fosse il tono finale, appunto. Se mi dici che era acciaio scuro le farò così.

8) per le mitragliatrici AA è ancora tutto da fare e quindi c'è tempo di capire come fossero nel 1934. Ho delle ricostruzioni in cui ci sono due armi sulle due piccole ali della plancia scoperta, accanto all'albero, ma non ho idea di quanto siano attendibili.

9) non ho il modello del Roma e non ho i mezzi per duplicare dei dettagli così (se mai farò il Roma, credo proprio che lo farò all'entrata in servizio e quindi credo che le imbarcazioni ce le avrà tutte - ma farò il Roma solo se non ci sarà l'opportunità di fare il Veneto, che preferirei). Ho fatto delle sagome di plastica uguali in forma e dimensioni ai motoscafi e alle lancette, li monterò coperti coi teli, vedo dalle foto che si usava.

10) e dieci per finire, sinceramente non ho proprio preso in considerazione l'idea di fare i portelli degli oblò, aperti o chiusi che fossero, perché mi sembrano troppo piccoli per riprodurli correttamente: non saprei come farli, in altre parole.


Comunque oggi ho desaturato il ponte con grigio medio, poi ho ombreggiato un po' con marrone diluito e ritoccato con grigio chiaro i dettagli (compreso un piccolo accorciamento della banda nera dietro il secondo fumaiolo). Nell'operazione, mi accorgo che non c'è più ragione di lasciare la nave separata dalla basetta, col rischio di danneggiarla. Per cui, dopo aver scurito un po' i teli delle battagliole la incollerò al "mare", procedendo a mettere scie e turbolenza. Ciao e grazie della preziosa consulenza  :-) :-) :-)

 alcione :

4/7/2012 11:32
 
l'apg.  secondaria in c/plancia l'hai sbarcata ? :-P
per il nebbiogeno non consideri sufficienti le foto dello stesso apparato - che ti ho segnalato
precedentemente - del ct. Bersagliere dall'archivio Luce ? a me sembra  il contrario per 
un buon dettaglio......  forse ti è sfuggita la segnalazione....
Interessante la segnalazione della motorina per i ponti......un pò untuosa......io non l'avrei
fatta passare sui ponti.......in E.I. - da responsabile dei mezzi della mia batteria - vietavo
l'uso della nafta e olio stanco per lucidare.......questione di " gusti " .
Buon lavoro,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

4/7/2012 15:34
 non vi sfugge niente, eh? :-D

l'ho tolta per dipingere l'interno, se no non si poteva, ma era attaccata con una punta microscopica di colla in previsione di questo, è venuta via subito al primo tentativo.

I nebbiogeni del Bersagliere me li ero persi, ma anche 5000 e passa foto sono tante.... Grazie, ho cercato direttamente Bersagliere e (finalmente) ho visto, vedrò cosa posso fare.

 marcellodandrea :

6/7/2012 12:25
 Allora, ecco qua. Cominciamo a depennare qualche dettaglio dalla lista della spesa.


Ho messo e dipinto gli ombrinali. Sia quelli sul ponte di coperta, almeno così come si vedono dalla foto di Fraccaroli e che GS49 mi aveva messo tutti in evidenza. Quelli sul ponte sono fatti con una strisciolina di carta dipinta sopra in grigio scuro e poi tagliata a misura con minuscole forbicine che riservo a lavori delicati come questo (se non le incollo prima di tagliarle,sono così minuscole che è impossibile fare un lavoro pulito).




Gli ombrinali sul castello sono due puntini dipinti. Dato che soli soletti là in mezzo sembrano macchie ( cioè errori) e non ombrinali, ho fatto un leggero lavaggio di sozzeria (= verde e smoke vallejo) con la forma che vedo su alcune foto delle navi per far capire che cosa sono in realtà. E' vero, il Sauro a Taranto nella foto di Fraccaroli è pulito, ma immagino che in qualche altra occasione si sarà pure sporcato).

Ho fatto la scia con gel acrilico della Pebeo (belle arti), modellato con un pennello bagnato. Quando è asciutto è quasi trasparente ma opaco. In ogni caso molte cose devono essere ridipinte sul "mare", ma è inevitabile. L'andamento della scia non è tratto dalla foto di Taranto, anche perchè ho l'impressione che ci sia la scia di un'altra nave sovrapposta a quella del Sauro, oppure un'onda riflessa, non so. Comunque volevo qualcosa di più dinamico e così mi sono riferito ad una foto del Nullo.

Ho scurito le catenelle delle battagliole dei ponti. Ho anche dipinto in grigio scuro bitte e passacavi, che erano rimasti chiari (il fatto è che quando si dà il grigio cinerino con l'aerografo diventa tutto chiaro ovviamente) ma che invece sono chiaramente scuri, foto e filmati alla mano.



Ho scurito anche un po' i teli delle battagliole, qui sono incerto, alcuni sembrano chiarissimi e altri più scuri della nave, immagino sia il sole, ma siccome in molte foto sono chiaramente scuretti (e così sono senz'altro su molte altre navi italiane) , ho preferito far vedere bene che erano più scuri (è la stessa filosofia degli ombrinali sopra) per evitare che si pensasse ad un errore o ad una sporcatura venuta male. La tuga di poppa non è incollata.



Per finire ho messo le luci di posizione davanti alle ali di plancia (a destra è verde). La plancia sopra non è incollata.

 RobertoC :

6/7/2012 13:42
 Per ora è uno spettacolo: vedremo alla fine.

Roberto

 euro :

6/7/2012 17:08
 confermo anche io, spettacolo puro!!! :-o :-o

 enrico63 :

6/7/2012 19:38
 Marcello...è inutile che te lo dica.....BELLISSIMA!  così come ti viene stupendo il mare!
quando arriverò a quel punto avrò bisogno dei tuoi consigli :-)
e anche per arrivare a quel punto mi serviranno aiuti :-D
per ora sono arenato sulla finitura dello scafo, sto facendo qualche prova!

 Alle :

6/7/2012 20:24
 

Spettacolare! E non parlo solo del modello, ma di tutta la discussione, della ricerca che c'è dietro, dallo scambio di idee per risolvere i problemi... Ripeto... spettacolare.
Pino.
 

 Maurizio Maggi :

6/7/2012 21:20
 Bello ! per me il colore dei sferzi di tela è perfetto, la tela olona è così. Quel grigio più scuro alla base dei fumaioli è l'effetto della foto o è una sporcatura ? Se è una sporcatura non ci dice tanto con il resto del modello che raffigura la nave in ordine, bella precisa. In tempo di pace è difficile che delle parti così visibili fossero trascurate, conoscendo le tradizioni della nostra Marina i Comandante dell'unità avrebbe sicuramente rimediato una bella lavata di capo. I bittoni ed i passacavi generalmente erano nero semi-lucido, dalle foto riesci a vederli ? Infine le ancore, guarda le foto se erano dritte come le hai messe o più inclinate, dipende dall'inclinazione che aveva il condotto, sono troppo pigro per andare alle foto !
Pure il mare mi piace tanto e anche che non hai fatto baffi e scie da motoscafo ma da nave vera !
Bel lavoro Marcello
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

6/7/2012 23:21
 ogni volta che vedo un intervento di Maurizio Maggi tremo... che avrò combinato stavolta ?

vai !   a 'sto giro è andata meglio...     :-D :-D :-D


Allora:

1) passacavi e bitte erano proprio neri? pensavo fossero grigio ferro. Allora devo scurirli.

2) sui fumaioli in effetti è un lavaggio in grigio di payne. forse è troppo accentuato? questo non so se riesco a rimediarlo con il grigio cinerino. Provo.

3) Ho messo un minimo di attenzione alle ancore, dovrebbero essere inclinate così (non sono diritte, ma inclinate indietro in linea con i condotti delle catene sul ponte).

4) mi sono messo di fronte una foto del Nullo con una scia che mi piaceva e ho cercato di copiare quella. Ora vediamo la colorazione finale, ma lì si può correggere per gradi, in caso.  Comunque, non coprirò tutto con vernidas lucido prima di aver finito la nave, quindi per un po' avremo un "mare" un po' strano, mezzo lucido e mezzo opaco.   Oggi ho appunto cominciato a rifinire il mare, penso di finire domani, vi farò sapere :-)

 GS49 :

7/7/2012 08:34
 Marcello............
Dico solo una cosa............
        S P E T T A C O L A R E
Ti   sta venendo veramente bene....complimenti.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

7/7/2012 22:49
 grazie, ma aspettiamo la fine...  ;-)



Una domanda:  di che colore era la scaletta di accesso alla nave, laterale alla tuga di poppa? Dalle foto ovviamente non si capisce.

 marcellodandrea :

8/7/2012 16:01
 In attesa di scoprire qualcosa di più sulio scalandrone, ho montato i lanciasiluri visto che erano pronti, e finito il mare, almeno credo  :-) (ovviamente ancora è opaco, manca il vernidas lucido sopra). Come al solito la plancia e la tuga di poppa non sono incollate.




In seguito magari metto una foto più chiara apposta, ma a prua si possono comunque notare le tacche sul ponte intorno all'argano principale dell'ancora, le ho dipinte a pennello: ho avuto dagli amici del forum una foto del cct Quintino Sella al varo dove si vedono molto bene (se si rompevano i motori si salpava l'ancora  a mano come nell'800... :-)  .  Non ho assolutamente nulla sui Sauro ma data l'epoca immagino che le avessero anche loro.







Aggiungo una foto in B/N, da confrontare con quella del Nullo da cui ho preso ispirazione, a questo link (dove trovate anche una bella foto del Cristoforo Colombo a Venezia a fine anni '30).



Ah, per finire, ho schiarito l'ombra sui fumaioli in basso, effettivamente era troppo pesante...  :-)

 alcione :

9/7/2012 13:05
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: grazie, ma aspettiamo la fine...  ;-)



Una domanda:  di che colore era la scaletta di accesso alla nave, laterale alla tuga di poppa? Dalle foto ovviamente non si capisce.


Barcarizzo...scalandrone.....
Il piano di calpestio era ed' è in legno con dei " rilievi " per la larghezza del piano in funzione
antiscivolo; la struttura - in ferro - dello stesso e onnipresente grigio cenerino chiaro.
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

13/7/2012 10:49
 In questa fase ho aggiunto i pennoni agli alberi, le scalette, lo scalandrone a dstra della tuga di poppa, gli alberetti a prua e poppa, i sostegni alle ali di plancia e alla tuga di poppa e infine 4 avvolgicavi. Ho ridipinto anche bitte e passacavi in nero satinato.

A questo proposito, devo capire da dove mi sono cavato l'idea che ci siano 7 avvolgicavi e non 4. Sui piani ce ne sono solo 4 (due dietro il primo fumaiolo e due sulla tuga di poppa), e sulle foto dei Sauro (e anche dei Turbine e dei Sella, tanto per gradire) non si vede niente altro. Però mi frulla in testa l'idea che ce ne fossero altri tre, due dietro il paraonde e uno alla fine della tuga di centronave, dietro il secondo lanciasiluri trinato. 

Devo averli visti da qualche parte, ma non ricordo dove. E' che prima di montare un dettaglio lo ricontrollo sempre e ne ho visti solo 4, ma continuo a pensare a dove posso aver visto gli altri tre. QUALCUNO HA QUALCHE IDEA IN PROPOSITO? Prima di montarne altri devo verificare e se non trovo nessun riscontro a questa mia idea rimangono 4.

Adesso nel modello tutto quanto si vede è incollato, comprese la plancia e la tuga di poppa, altrimenti non avrei potuto montare le scalette e i sostegni. In pratica siamo nella fase finale dell'allestimento... wow!   :-)




Ho messo lo scalandrone come lo vedo in una foto del Nullo del 1934-35, con la piattaforma (credo nelle navi moderne si chiami gratile) alzata contro la battagliola e la scaletta alloggiata tra la battagliola e la gruetta.

Dimenticavo, ho messo anche due aggeggi simili a luci (?) sull'albero di mezzana, ma non so che cosa siano. La loro direzione non è esattamente verso prua ma leggermente spostata a sinistra sull'albero. Dalle foto sembrano neri, ma nell'ipotesi che potessero essere di colore diverso vi prego di segnalarmelo  :-)



Le scalette di Regiamarina non sono brutte, ma hanno un difetto importante che va corretto assolutamente: il corrimano ai lati è troppo alto e del tutto fuori scala. Ho dovuto tagliarlo, accorciare i candelieri (un po' a occhio in verità) e poi incollarlo di nuovo ai due lati delle scalette.



Per i sostegni alle ali di plancia ho dovuto risolvere da me: ho utilizzato le catenelle delle battagliole, tagliate a misura e montate a formare la struttura con i due sostegni verticali e i due incrociati nel mezzo.






A questo punto è tempo di montare le scialuppe e relative gru, e infine di terminare le armi di bordo.

 alcione :

13/7/2012 15:33
 Quello dietro al paraonde forse lo hai visto su quella foto dell'Euro di M.B. - Betasom -
I fanali - non saprei dirti se in asse o sghindati - servivono per segnalamenti inerenti
la navigazione notturna, con le opportune luci ...di colore azzurro ?
E' piacevole la senzazione di pace che trasmette l'andatura - per niente forzata - del SU
in navigazione, con i " franchi " dal servizio a godersi il sole e la navigazione.............
Bye,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

13/7/2012 19:18
 Grazie, l'andatura come avevo detto è ripresa dal Nullo a Venezia, ma sono proprio contento se è venuta bene  :-)

I fanali sono certamente sghindati a sinistra  (grazie anche del termine, quando facevo velieri tutti questi termini me li ricordavo di più...) perchè tali sono in tutte le foto. Il colore è un'altra questione...

Giusto, l'Euro !  Sono andato a rivedere le foto che ho salvato e l'ho trovato subito, una foto della collezione Andò, l'Euro in navigazione in convoglio nel 1942, il cannone di prua ripreso da dietro, si vede il retro del paraonde e una parte dell'avvolgicavo di destra.

Grazie di tutto :-)

 euro :

13/7/2012 21:10
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:
Giusto, l'Euro !  Sono andato a rivedere le foto che ho salvato e l'ho trovato subito, una foto della collezione Andò, l'Euro in navigazione in convoglio nel 1942, il cannone di prua ripreso da dietro, si vede il retro del paraonde e una parte dell'avvolgicavo di destra.

Grazie di tutto :-)


che fate mi evocate? :-D
Marcello è spettacolare questo lavoro!!!! :-o :-o

 marcellodandrea :

13/7/2012 21:39
 Quote:
euro ha scritto:
che fate mi evocate? :-D




ebbene sì, .... se eri di scorta ai convogli nel 1942, s'intende  8-) :-D

il modello in sè è discreto ma poteva venire meglio, purtroppo è sempre così, l'esperienza ce l'hai dopo, non prima...

invece la ricerca in equipe è venuta proprio bene, anche tenendo conto della scarsità del materiale, è stata divertentissima oltre che molto interessante. un bel lavoro di squadra. :-) :-) :-)

 Oberst_Streib :

14/7/2012 21:04
 
Marcello, questo thread e' vergognoso... e' quasi offensivo per i modellisti scarcinati medi che ci sono qui.... Che vuoi che dica? fantasmagorico!

Ora pero', appena hai finito 'sto lavoretto, ti metti li e ci fai una bella guidina con foto passo-passo di come si realizza il mare con il tuo metodo. Roba da urlo, per me!
Vedi di fini', e poi al lavoro!
:-D

 marcellodandrea :

14/7/2012 22:00
 Non mi ritengo così bravo da dare lezioni...

Per dirla qui in due parole, nel caso del Sauro ho studiato un po' una foto di una nave pariclasse con un'andamento delle onde e della scia che mi piaceva, ma sostanzialmente calmo perché altrimenti non so se sono capace di farlo (ad esempio onde, cavalloni e schiuma a sfare con il cotone idrofilo etc. non l'ho mai realizzata).

Stabilita la presenza di due onde principali, a prua e centronave, ho messo in corrispondenza degli spessori di cartoncino.

Poi ho preparato prima un cartoncino da disegno a texture molto grossa con la sagoma ritagliata della nave, poi un altro perché uno solo non dava una profondità sufficiente (cioè, il bordo libero della nave era troppo alto, dovevo farla affondare un pelino di più ).

Li ho sovrapposti agli spessori delle onde e ho incollato con vinavil.

Ho dato una prima colorazione con smalto grigio-verde  (verde+nero+bianco - non sono un sostenitore degli azzurri oltremare per il mare...  :-)  ) . Uso lo smalto perchè non "bagna" la carta.  Ho completato la prima colorazione dando un paio di mani  a pennello secco con grigio verde schiarito con crema e poi con bianco. 

Poi ho incollato la nave e ricreato le scie e la turbolenza dell'acqua dietro le eliche con il gel acrilico della Maimeri. La densità è come il dentifricio, io lo lavoro con un pennello piatto  e acqua. Qui bisogna per forza avere di fronte una foto se no si rischia di inventare a casaccio.

Una volta che il gel è asciutto (il giorno dopo) sempre con la foto davanti si comincia a schiarire gradualmente le scie sempre con grigio-verde più chiaro. Poi in genere io dò il bianco sui baffi di prua e sulle scie principali, e infine a pennello secco riempio là dove è necessario (foto alla mano).

Per dare profondità qui nel caso del Sauro ho poi fatto alcuni lavaggi mirati con blu e verde scuro acrilico. Le onde che si allargano ai due lati della nave, a poppa, non sono tridimensionali (mia mancanza di coraggio, avrei dovuto provare anche qui a mettere uno spessore) ma solo dipinte, accostando la massima luce (grigio verde chiaro a pennello secco)  e la massima ombra (lavaggio blu + verde scuro)  per creare una piega simulata (lo stesso sistema che uso in piccolo per i figurini).

Su tutto manca il vernidas lucido, che ricrea profondità e trasparenze. Per il momento è tutto opaco. Ma quello è meglio darlo alla fine.

PS battuta per battuta, qui non ci sono modellisti scarcinati medi, solo modellisti... e io imparo un sacco di cose dagli altri  ;-)

 tonno :

16/7/2012 15:27
 in silenzio..solo applausi marcello

 marcellodandrea :

21/7/2012 12:29
 Un piccolo aggiornamento... ho aggiunto il motoscafo, la motobarca e due lancette con relative gruette.
Ho rinunciato a mettere una lancia dietro la postazione AA di destra come si vede nella foto di riferimento del Sauro a Taranto, perché  è una situazione anomala e particolare, e non si capisce assolutamente dalla foto come venisse manovrata. In un'altra foto del Sauro coeva (ha la stessa attrezzatura sul lato destro del fumaiolo) la lancetta è nel posto standard, per cui ho lasciato perdere.

Le barche sono di plastica tagliata e lisciata nella forma corretta, stante i disegni. Poi le ho coperte perché in questa scala non riuscivo a fare i dettagli dentro in modo ragionevole. Comunque in molte foto si vedono coperte. I cordami sono in sprue stirato. Le gruette grandi sono modificate dal set  AF38 Regiamarina, con qualche piccolo dettaglio aggiunto.
Tutte le barche sono in grigio cinerino e opera viva nera, salvo il motoscafo in legno lucido (marrone satinato).






Prossimo passo mitragliatrici e cannoni  :-)

 alcione :

23/7/2012 18:42
 Dico che è tutto
note di onomastica navale............classe Sauro o degli eroi irredenti nel cui ambito era stato
iserito il garibaldino Francesco Nullo, caduto nel 1863 in terra polacca.........
Bye,
Francesco   :-)

 Oberst_Streib :

23/7/2012 23:45
 
Grazie dello spiegone Marcello, ma non basta.... mica ho ancora capito come hai fatto l'effetto luci/ombre/microonde sulla superficie....   :-/ :-/ :-/ :-/

Quando hai finito il modello me lo rispieghi...?
:-D

 marcellodandrea :

24/7/2012 15:58
 Ho fatto le due mitragliatrici Vickers 40/39 sulle piazzole AA di centro nave. Sono in tondini di plastica di varia misura e fotoincisioni di recupero. La canna è grande dal momento che la Vickers aveva un manicotto (si chiama così?) intorno alla canna vera e propria (vedi questo link).







Aggiungo questa perchè si vedono meglio la colorazione del motoscafo in legno così come alcune piccole scrostature di ruggine alla linea di galleggiamento.

 marcellodandrea :

24/7/2012 16:04
 Quote:
Oberst_Streib ha scritto: 
mica ho ancora capito come hai fatto l'effetto luci/ombre/microonde sulla superficie....   :-/ :-/ :-/ :-/

:-D




Vediamo se così è meglio:

1: parti modellate con il gel acrilico
2: parti con lavaggio verde scuro/blu
3: parti con passaggi a pennello secco grigio verde chiaro (situazione standard iniziale)
onda: parte a centronave alzata con uno spessore al di sotto (lo stesso a prua)

(clicca sull'immagine per ingrandirla)



 Oberst_Streib :

24/7/2012 17:38
  
Cioe'.... mi stai dicendo che tutte quelle cacchio di ondine ( "3" ) le hai fatte una per una a pennello secco?????  :-o :-o :-o :-o :-o :-o
Ma porcccc..... 
E quindi il cartoncino era del colore base "mare" che si vede sotto?? O e' verniciato di un colore omogeneo prima?
Comunque sei fantascientifico.....  :martian: :martian: :martian: :martian:

 marcellodandrea :

24/7/2012 19:36
 Il cartoncino da disegno che uso io ha tutte quelle "ondine" a rilievo. Il colore di base è un bianco sporco tendente al beige.

Per prima cosa ho ritagliato il cartoncino delle dimensioni della basetta. Poi ci ho messo la nave sopra (prima di dipingerla) e ho tracciato a lapis un profilo dello scafo. Poi ho ritagliato il profilo. Ho fatto due cartoncini con questo sistema, per sovrapporli l'uno all'altro.

Poi ho tracciato il medesimo profilo sul legno, sovrapponendoci sopra il cartoncino e seguendo il ritaglio. Così facendo i profili sul cartoncino e sulla basetta coincidono.

Ho studiato la posizione delle onde principali e ho messo gli spessori corrispondenti sulla basetta, avendo come riferimento il profilo tracciato a lapis sulla basetta.

Poi ho incollato il cartoncino sulla basetta, tutti e due gli spessori, avendo cura che le "onde", soprattutto del cartoncino definitivo, quello di sopra, fossero naturalmente graduali, senza scalini..

Ho verniciato il cartoncino (compresi i bordi laterali - essendo due cartoncini sovrapposti c'è un po' di spessore bianco) con un fondo a smalto verde scuro. Ho usato lo smalto per non "bagnare " la carta e proteggerla dal successivo colore acrilico. Una volta asciutto ho dato un altro fondo acrilico mischiando verde scuro, blu e bianco, ottendendo una superficie omogenea grigio verde scuro con una leggerissima tendenza al blu. Poi ho dato il pennello secco con un grigio verde chiaro a smalto/olio (verde e nero a smalto, bianco a olio) e ho ottenuto la condizione n. 3 della foto. Da lì ho fatto tutto il resto. In realtà non ci vuole molto a fare le ondine con il pennello secco, basta avere un pennello largo e fare però con attenzione e gradualità.

 Oberst_Streib :

25/7/2012 08:57
 
Ohhhhhhh adesso mi e' chiaro!!
quelle ondine n.3 sono a rilievo sul cartone!
Non riuscivo a capire come diavolo tu avessi fatto a farle una per una con quella regolarita!
:-)

E dove lo trovo quel cartone???
:-? :-? :-?

 marcellodandrea :

25/7/2012 10:00
 nei  negozi di belle arti.

 marcellodandrea :

26/7/2012 12:28
 Ho fatto anche la Breda binata da 13.2, in pratica con qualche scarto sia di plastica che i fotoincisioni. Le canne sono di uno spillo entomologico di acciaio, il più sottile che avevo.









Ora sto impazzendo coi cannoni... :-) ciao alla prossima

 Maurizio Maggi :

26/7/2012 19:17
 Marcello ma la mtg è finita così  o devi aggiungere ancora qualcosa ?  Perchè altrimenti avrebbe difficoltà a sparare, intendo la 40/39 non la Breda .
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

26/7/2012 20:31
 

In diverse foto è inclinata così in posizione di riposo. Che intendi ?

 alcione :

27/7/2012 11:07
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:

In diverse foto è inclinata così in posizione di riposo. Che intendi ?



Già, a cosa ti riferisci ???? forse alla canna che spunta dal manicotto ??
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

27/7/2012 14:54
 Se è la canna, sto ancora cercando qualcosa in scala, altrimenti è sempre troppo grosso e storto... così almeno era pulito.

 alcione :

27/7/2012 15:04
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Se è la canna, sto ancora cercando qualcosa in scala, altrimenti è sempre troppo grosso e storto... così almeno era pulito.


;-) ciao,

Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

27/7/2012 22:30
 Si, infatti mi sembrava di non vedere la canna . Marcello prova con un ago da siringa, la misura più piccola , forse potrebbe andar bene
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

27/7/2012 22:56
 Che ci crediate o no ho fatto le scudature dei cannoni (tra poco le foto) e mi chiedevo se all'interno fossero dipinte in un colore diverso dal grigio chiaro, magari il blu ?... :-?  (per quanto può valere come paragone, nelle foto dell'Euro nel 1942 sembra grigio scuro, ma potrebbe essere blu - ma qui siamo nel 1935 circa, come saranno state?).

 alcione :

28/7/2012 10:42
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: Che ci crediate o no ho fatto le scudature dei cannoni (tra poco le foto) e mi chiedevo se all'interno fossero dipinte in un colore diverso dal grigio chiaro, magari il blu ?... :-?  (per quanto può valere come paragone, nelle foto dell'Euro nel 1942 sembra grigio scuro, ma potrebbe essere blu - ma qui siamo nel 1935 circa, come saranno state?).


Blu' scuro;......ma, a parte, mi piacerebbe sapere perchè proprio quel colore.......  :-? mi sfugge o forse
non ne ho mai letto del perchè !
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

28/7/2012 12:20
 Domanda interessante  :-)  provo a chiedere su betasom.

 marcellodandrea :

28/7/2012 15:57
 Su Betasom, Secondo Marchetti mi dice che tutti gli spazi parzialmente chiusi e comunicanto con l'esterno erano dipiti di blu. Forse, è una supposizione, perché essendo debolmente illuminati di notte la tinta blu smorzava la luce.

 alcione :

28/7/2012 18:54
 Ha una sua logica, così come perchè le lettere d'identificazione sui masconi delle ns. unità
sono state e sono in rosso.......perchè, forse, era il colore che meglio contrastava con il grigio
cenerino chiaro - che vira in un azzurrino - oltre ad avere una sua estetica migliore dal punto
di vista grafico. Anche all'USMM non ci sono documenti in merito.
Bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

29/7/2012 10:00
 Siccome avevo finito il plasticard sottile, ho fatto la scudatura in carta da 200 gr, poi trattata con l'attak e lisciata. Nelle prime due foto ancora senza trattamento.







In pratica si ricopre di attak liquido e si liscia dopo l'asciugatura. Poi eventualmente si ripete il procedimento finchè non è tutto liscio. Dopo una mano di vernice idem, se ci sono delle irregolarità.

Ho dipinto in colori diversi le varie parti per renderle più visibili. La verniciatura finale invece è il solito grigio chiaro fuori, blu dentro.



Ho cominciato anche i cannoni, che avrebbero però una sezione di diametro più grande da circa metà alla base. Qui sono troppo piccoli per me, così li ho leggermente rastremati verso l'avanti, poi dipingerò il bordo della sezione più grande alla base (così come di quella intorno alla bocca).


 Maurizio Maggi :

29/7/2012 14:25
 Marcello però le canne fatte così sono un pò anomale , forse è meglio un tondino di ottone di misura leggermente più piccola del diametro della canna in 1/350  lasciato diritto. La rastrematura solo alla fine della canna  dà un'aspetto strano, non mi convince molto.
Ti confermo anche io che l'interno delle scudature era blu scuro. La parte che hai evidenziato in blu faceva parte dello scudo " esterno " quindi era dipinta in grigio cenerino. Il Blu scuro era utilizzato su tutte le pareti di locali in diretta comunicazione con l'esterno. Quindi anche plancia comando etc. e serviva per ridurre la visibilità. Il blu dà un'accellente assorbimento di luce riflessa. Gli altri locali delle navi erano invece dipinti in verde chiarissimo.
Ancor oggi le plancie di comando delle unità  sono dipinte in blu scuro.
Ciao Maurizio,

 marcellodandrea :

29/7/2012 15:20
 Dal momento che questi ormai li ho fatti, li completo, è lavoro di un quarto d'ora.. Vediamo quale è l'effetto finale. io penso che possano essere accettabili, una volta completati come me li figuro. Grazie per le altre notizie :-)

 marcellodandrea :

29/7/2012 19:48
 Ho completato i cannoni ma le dimensioni delle scudature non mi convincono molto. Il bello è che, come altre cose in corso d'opera, le misure dei piani sono rispettate esattamente (almeno a occhio nudo, ma penso sia sufficiente) e sovrapponendo i pezzi al disegno questi combaciano. Però le scudature del disegno sono troppo strette e alte rispetto a quelle che si vedono in foto.  Questo anche considerando l'effetto ottico di "innalzamento" dovuto alla cupoletta (chiamiamola così) sul cielo della scudatura di destra. Anche sebza quella cupoletta mi danno sempre l'impressione di essere troppo alte e troppo strette.

Beh, comunque le torri sono fissate con una punta di colla (proprio per valutare questo) e forse potrei provare a rifare la scudatura, riutilizzando i cannoni. certo è che se la rifaccio, di fatto "faccio a occhio", cioè allargo e abbasso sulla base delle impressioni fotografiche e non avendo riscontro sul disegno.













 Oberst_Streib :

29/7/2012 21:34
 
Veh ma che bellezza.....  :-o :-o :-o :-o :-o
Altro che scatole di montaggio....

 Maurizio Maggi :

30/7/2012 09:39
 Ciao Marcello, dalle foto , ad una prima occhiata (  ma le foto talvolta ingannano ) , la scudatura sembrerebbe un poco stretta e un poco troppo alta. Ti ripeto sembrerebbe , è la sensazione che ho guardando le foto della nave,
Ti metto un disegno del pezzo preso da " Le armi delle navi Italiane " del C.te E:Bagnasco editore Albertelli



una foto del pezzo visto di fronte



da alcuni disegni ho provato a prendere delle misure della scudatura, magari ti possono essere utili ; tieni infine presente che il lato sinistro era leggermente più grande del lato destro come puoi vedere dal disegno



le misure che mi sono venute :  A  9.1 mm  ,  B  4.3 mm  , C  3.4 mm  ,  D  6.3 mm



la distanza G sullo scudo di destra mi viene di 4.3 mm mentre il sinistro  5.1 mm .
Marcello ovviamente è lungi dalle mie intenzioni fare il professore o altro, ho pensato che magari avendo vari disegni ti potesse essere utile un controllo delle misure .
Comunque il modello è proprio bello, mi piace in maniera particolare il mare e la scia della nave , dà una sensazione di autenticità che ho visto raramente.
Ti servissero altre foto del pezzo dimmelo , ciao Maurizio

 marcellodandrea :

30/7/2012 10:51
 
La foto che metti da che nave é? Un Leone ?


Come ho già scritto, la sensazione che hai tu è la medesima che ho io e, ora, anche comprovata dai disegni. Confronta, infatti , il disegno che miinvii tu della scudatura con quello che c'era sui piani costruttivi:




Anche a occhio si vede quanto questo sia sproporzionato rispetto al primo.

Riguardo però la diversa misura del pianale dx e sx, questa è appunto solo del pianale, non della scudatura. Le scudature erano uguali a sx e dx, si vedono benissimo sulle foto dell'Euro nel 1942 (e anche su molte altre).

Lo rifarò sui nuovi disegni  :-)

MA A QUESTO PROPOSITO, SEI SICURO DELLE MISURE CHE MI DAI?  Immagino che i numeri che si vedono nel disegno siano le misure in millimetri, giusto? Cioè, per esempio, la distanza tra le due pareti esterne delle scudature, dx e sx, dovrebbe essere 1765 mm x 2= 3530 mm.

Se io stampo il disegno e poi calcolo il rapporto tra la misura reale in millimetri e quella corrispondente del disegno, a qualunque grandezza io stampi il disegno dovrei ottenere sempre il medesimo R.

Invece, su 4 distanze diverse di cui ho le misure nel disegno, ottengo 4 R diversi... :-(  :-(  :-(

Forse è meglio se mi aiutate  a risolvere il mistero...

 Maurizio Maggi :

30/7/2012 15:17
 Si la foto è da un Leone , il pezzo del Leone aveva qualche piccola differenza  era un Canet-Schneider-Armstrong 1916/19 . Il disegno che ti ho postato è invece il Vickers- Terni 1924 /  Odero-Terni 1926. L'Odero-Terni armava i Sella , il Vickers Terni i Sauro ed i Turbine.
Le misure ( stò dando i numeri ! ) mi sembrano giuste e sono in mm.
Riguardo le scudature io sono invece convinto che erano come il disegno, guardando qualche foto sul libro dei ct italiani dell' USMM dove le navi sono di profilo lato destro si vede la sfalsatura delle due piccole casamatte.
Anche la foto ,che mi avevi inviato per mail, dove si vede la prora del Turbine che scorta la Nino Bixio, lascia vedere , mi sembra , lo sfalsamento degli scudi .
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

30/7/2012 17:34
 Qualcosa mi dice che ci stiamo impelagando in un altro problema "stile" coffa e scalette accessorie.

Cominciamo.

1) Il disegno dal libro di Bagnasco riportato più sopra (misure a parte) riporta il pianale delle casematte diverso a sx e dx: quello di dx è più piccolo.

2) Ho chiesto a Brescia, il quale mi dice che le due casematte avevano sì il pianale diverso, ma per il resto erano uguali.

3) Vediamo la documentaizone fotografica  (che poi è quella che conta, salvo effetti ottici).



Prima foto (probabilmente dello Studio Baschetti di Venezia) :  Un dettaglio del Manin a Venezia a metà anni '30.
(Tutte le foto riportate a scopo discussione mdoellistica).



Si vede qualcosa di strano: la casamatta di sx sembra effettivamente più lunga dietro, quella di dx finisce prima (ombra sul cannone)

Seconda foto: quella del Leone riportata sopra: anche lì c'è qualcoas di strano: il profilo della casamatta di sx (a dx della foto) sembra finire più in alto rispetto all'altra (considerando la prospettiva, sarebbe più dietro).

Nelle foto dell'Istituto Luce (purtroppo non posso riportarle qui perché hanno il copyright9 ci sono due immagini di un cct con un impianto simile (forse un Turbine) preso da dietro (le ho trovate scrivendo "marina militare italiana" e la ricerca è lunghetta) , c'è anche un gruppo di marinai che stanno caricando i cannoni. Ebbene in questo caso le due casematte mi sembrano assolutamente uguali.

Un altro dettaglio tratto da una foto della collezione E. Andò: dovrebbe trattarsi dell'Euro in convoglio nel 1942. A me sinceramente sembra uguale anche qui, considerando che la differenza di dimensioni nel pianale è così netta che se fosse lo stesso per la paratia dovrebbe essere del tutto evidente.




Nel ormai famoso filmato dei 4 Sauro a La Spezia (sempre dell'Ist Luce) - udite udite - ad un esame più attento non saprei dire se le due paratie siano uguali o diverse perché non si vede, MA si vede benissimo che il Sauro (il cct è facilmente identificabile per via del codice sulla poppa) HA LA TORRE DI POPPA CON LA CUPOLETTA SUL CIELO DELLA CASAMATTA DI SX E NON DI DX. Chissà come sarà sulla torre di prua, dal momento che non si vede? Invece gli altri cct hanno la cupoletta sul lato dx come al solito...

POI PERO', tranquilli, nella foto del Sauro a Taranto nel 1935 circa le cupolette sono in posizione normale (sulla dx).  :-) :-) :-) 

Per finire, nel disegno - sbagliato nel profilo verticale- dei piani editi dai Navimod Bolognesi, la torre dei cannoni è larga 8,5 mm, mentre dal disegno del libro di Bagnasco la larghezza dovrebbe essere 10,09 mm.  Stasera ho fatto una prova, montando rapidamente un simulacro in cartoncino (pianale + paratie laterali) con le misure del libro di Bagnasco e a prua la torretta ruota con una certa difficoltà, nel senso che c'entra appena dal momento che, piani alla mano, c'è una manica a vento sulla dx che sta a pelo con lo spigolo della torre quando questa, appunto, ruota.

E proprio in fondo, mi sto convincendo che il disegno del libro di Bagnasco abbia un problema, ovvero il profilo in pianta NON riporta il pianale tout court. Secondo me il disegno riporta il pianale a dx E LA VISIONE SUPERIORE DELLA CASAMATTA DI SX  a sx appunto.  Cioè il pianale è uguale a sx e a dx (e probabilmente anche la casamatta).

In effetti, guardate questo dettaglio di una foto dell'Euro in convoglio nel 1942 (collezione E. Andò). Si tratta della compagna della foto precedente, scattate una di seguito all'altra probabilmente. In ambedue, proprio di fronte, c'è la motonave Nino Bixio (mi dice Maggi) ripresa praticamente nella medesima posizione. in questa si nota anche la verniciatura a strisce bianche e rosse della prua, verniciatura piuttosto degradata in verità.




Penso si veda bene che il bordo della paratia di sx rientra curvandosi sotto verso il pianale, che è leggermente più corto della piattaforma del cannone (basta seguire il bordo verso destra, in basso).

Per ora è abbastanza mi sa.... E ORA DITE LA VOSTRA   :-D :-D :-D

 alcione :

30/7/2012 22:12
 Null'altro per dirti che ti ho mandato una delle due foto del Luce, che hai già trovato da quanto
leggo nel tuo post precedente.

"E proprio in fondo, mi sto convincendo che il disegno del libro di Bagnasco abbia un problema, ovvero il profilo in pianta NON riporta il pianale tout court. Secondo me il disegno riporta il pianale a dx E LA VISIONE SUPERIORE DELLA CASAMATTA DI SX a sx appunto. Cioè il pianale è uguale a sx e a dx (e probabilmente anche la casamatta). "

Ma nella vista laterale sembra esserci il tratteggio dello scudo di dx...........
epperò la foto dell'impianto dell'Euro ha le scudature simmetriche.......ma il MA a Venezia sembra
dare credito al disegno sul testo di Bagnasco.......abbiamo due tipi d'impianto ?
bye,
Francesco :-)

 Maurizio Maggi :

30/7/2012 22:24
 Marcello per risolvere i tuoi dubbi hai una sola strada, lascia stare foto o altro e ordina i disegni dell'arma. Era il Vickers Terni mod. 1924. Lavora sui disegni dell'arma e così sei sicuro.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

30/7/2012 23:43
 Per un singolo minuscolo dettaglio non credo sia necessario, mi sembrerebbe di esagerare davvero.

In realtà stante foto e disegni sono arrivato a qualche conclusione.

Per come la vedo io, il pianale era uguale da ambo le parti, e più corto delle pareti verticali laterali delle casematte che infatti si raccordavano curvando verso l'avanti, nell'angolo inferiore.

Le due casematte erano pure uguali, credo che la foto del Manin a Venezia sia frutto di un effetto ottico dovuto alla prospettiva. In altre foto ravvicinate, prese da dietro il cannone (tipo quelle della collezione Luce), le pareti sono uguali.

In quanto alle dimensioni del pianale, la misura di 8,5 mm dei piani costruttivi del Sauro è palesemente poco, la misura di 10,09 mm che mi viene dal disegno del libro di Bagnasco mi sembra un pochino eccessiva altrimenti la torre non gira a prua.

Farò una prova portando la misura a 10 mm esatti e quindi ridimensionando tutto il disegno di conseguenza. Se l'aspetto è soddisfacente lo giudichiamo insieme perché metterò le foto.  :-)




 marcellodandrea :

1/8/2012 19:28
 In questi giorni ho fatto qualche ricerca sulle foto e sui disegni di cui disponevo e ho chiesto un po' di preziose consulenze a M. Brescia e agli altri amici modellisti di Betasom e di Modellismo+ (Maggi, GS49 e Alcione).

Assunto che il disegno del cannone binato Vickers-Terni 120/45 riportato sul piano costruttivo dei Navimod Bolognesi è errato, quello più attinente alle foto risulta essere il disegno tratto dal libro di E. Bagnasco "Le armi delle navi italiane" (ed. Albertelli) a sua volta tratto dai disegni originali (cioè i medesimi che potrei ulteriormente acquistare - perciò penso sia superfluo prenderli).

Tuttavia secondo me anche quel disegno ha qualcosa di poco chiaro. Mi chiedo se questo sia dovuto alla sua derivazione dai disegni "originali", cioè, intendo, se in seguito ci siano state modifiche agli impianti delle varie navi.

Siccome il dubbio era forte, sulla base delle foto di cui disponevo o che ho potuto vedere in rete (ad esempio, alcune nel sito dell'Ist Luce che, avendo il copyright, devono essere consultate alla fonte - la voce che ho immesso era "marina militare italiana", solo foto; se si mette "cacciatorpediniere" non si trovano, anche perché molte didascalie sono sbagliate, i cct sono confusi con gli incrociatori, i nebbiogeni sono descritti come lanciasiluri etc. etc.) ho fatto una modifica di quel disegno, che metto qui.



La situazione mostrata nel disegno di partenza era che il pianale fosse più grande a sx, più piccolo a dx.

Devo dire che le notizie che avevo raccolto mi dicevano pure che le due casamatte (a sx e a dx) erano uguali.

Però a guardar bene, il disegno di partenza mostra invece un profilo tratteggiato più piccolo per la casamatta di dx. Nelle foto, in genere dell'Euro o del Turbine, prese a distanza ravvicinata, da dietro e davanti, o anche davanti (una c'è poco sopra inserita da M Maggi) e di fianco per un Leone (l'ultima purtroppo Ist Luce, purtroppo perché essendo di profilo è chiarissima ma va vista sul loro sito),

o ancora le foto del Manin a Venezia... ad esempio questa (si noti l'ombra sul cannone):

(DETTAGLI DI FOTO INSERITI A SCOPO DISCUSSIONE MODELLISTICA)


 

o quella del Nullo sempre a Venezia... (si noti la diversa posizione dei bordi posteriori delle casamatte)




la casamatta di destra è infatti chiaramente più corta, mentre la cupoletta soprastante (3) sporge un po' dietro oltre il bordo posteriore del cielo della casamatta (questo nelle foto sopra non si vede, ma in altre sì).

Altro dettaglio a dx, il pianale è sorretto (le foto sono molto chiare, sia per i Turbine nelle foto dell'Ist Luce che per una foto del Battisti nel 1930 circa, questa eccola qua:



da una sorta di "staffa" metallica che scende verticalmente dal bordo posteriore della paratia di dx. Il bordo posteriore della paratia ad un certo punto curva in basso e in avanti (2 nel disegno all'inizio di questo post), andando a finire sul pianale piuttosto avanti (si veda la foto del Battisti sopra), ma questo dettaglio è meno chiaro perchè non si vede bene dove va a finire; nel disegno all'inizio ho lasciato la curvatura originale, ma credo che lo "spicchio" mancante fosse maggiore e quindi la curvatura più accentuata, così almeno si direbbe dal Battisti qui sopra.

Il fatto che la staffa si veda sul Battisti agli inizi degli anni '30 fa sorgere il sospetto che anche le altre cose fossero presenti già a quell'epoca, e che quindi, se modifiche ai disegni "originali" ci sono state - rispetto al disegno di partenza - queste siano state fatte prima di quella data.

A sx invece la situazione è diversa. Intanto la paratia esterna della casamatta è più lunga (cioè finisce un po' più posteriormente di quella di dx).  Il pianale di sx, che (molto probabilmente: qui la mia deduzione è basata sul disegno originale) è delle medesime dimensioni di quello di dx (cioè la parte rossa, presente nel disegno originale come parte del pianale, in realtà non c'è o perlomeno, come dicevo prima a proposito del disegno basato su piani "originali", non c'è più nel 1942) , si connette al bordo post della paratia di sx dopo che questa ha curvato in avanti (lato inferiore della paratia: 1 nel disegno all'inizio di questo post) e di conseguenza non c'è nessuna staffa: anche qui la foto che ho messo qualche post indietro dell'Euro nel 1942 della collez. E. Andò è molto chiara.

Ecco non la voglio fare molto lunga. Se ci sono dubbi o riflessioni ulteriori ben vengano. In caso contrario tra qualche giorno credo che farò, finalmente, questi benedetti cannoni del Sauro sulla base del disegno e delle considerazioni qui sopra.

 alcione :

3/8/2012 12:19
 Giusto per.....archivio Luce : solita ricerca ( marina militare italiana - foto ) risultato 33, foto n. 3/4/5
un'esploratore classe Aquila, forse il Falco - la foto è del '33 - con il cambio dell'armamento princi-
pale - anni 1919/20 - in 4 da 120/45 - nota lo scudo.
bye,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

3/8/2012 19:24
 Se i classe Aquila avevano i 120-45 della Vickers Terni (al momento non lo so ma assumo di sì), allora si vede anche qui la scudatura di destra più piccola, no?  Grazie  :-)  mi erano sfuggiti...


PS per chi volesse controllare, aggiungo che si tratta della pg 33 dell'elenco, le foto - appunto - 3, 4 e 5. La dicitura non fa riferimento alla nave in primo piano (Aquila o Falco che sia) , ma ai sommergibili in secondo piano  ("Balilla" e "Millelire").

 Maurizio Maggi :

3/8/2012 20:35
 Cari Francesco e Marcello, come sapete ho scarsa fiducia nelle informazioni che possono dare le foto a meno che non siano esattamente databili e sopratutto si devono riferire alla classe di navi su cui si stà lavorando, il rischio è quello di fare grossolani errori. E', ovviamente, una mia opinione e quindi assolutamente non una verità assoluta, maturata dall'aver avuto esperienze negative in tal senso.
Dico  questo perchè i non è  affatto una polemica con voi, sia chiaro !
Il Falco entrò in servizio per ultimo nel 1920 già con i  120/45 perchè le armi imbarcate sui precedenti Aquila avevano dato pessima prova. Quindi non possono essere i Vickers Terni 1924 ma con ogni probabilità i Canet-Schneider-Armstrong 1918/1919.
L'Aquila sostituì l'armamento nel 1927 , gli altri due Aquila erano stati venduti . Quale complesso sarà stato utilizzato ?  Il Canet-Schneider-Armstrong 1918, il Vickers Terni 1924 o l'Odero  Terni 1926 ?
Ah saperlo, saperlo !
Lo so che sono cocciuto come un mulo , ma secondo me solo i disegni dell'arma montata sui Sauro tagliano  la testa a quel poveraccio del toro.
Ciao Maurizio

 marcellodandrea :

3/8/2012 21:40
 Sì Maurizio hai ragione riguardo ogni altra nave.

Ma come ho mostrato qualche post sopra, le foto delle torri del Battisti, Nullo e Manin (tutte databili alla prima metà anni '30) mostrano esattamente le stesse caratteristiche e quei cannoni sono sicuramente come quelli del Sauro. Purtroppo non ho proprio "il" Sauro nel 1934 perché la foto dove entra a Taranto non ci dice niente in merito, ma credo che - in mancanzo di altro - le tre navi sopra citate siano sufficienti per l'intera classe, no?    :-)

Inoltre, lo aggiungo ora (perché sapendo cosa guardare poi i dettagli si vedono) al tempo 49:49: 26 (più o meno) del solito filmato sui Sauro, si vede la torre di poppa del Nullo vista da dietro e si nota che il bordo posteriore della scudatura di sx non è in continuità con quello di dx, che risulta più basso e quindi, in effetti, più corto.

Ricordo infine, perché forse la cosa è sfuggita, che ANCHE nel disegno di Bagnasco, tratto dai disegni originali dell'arma, il bordo della scudatura di dx è disegnato più corto (vd. il tratteggio all'interno di quello esterno, che invece è il bordo di sx). Non so come sia venuta fuori questa convinzione che le due scudature fossero uguali, forse perché era una cosa che sembrava ovvia.  Ho chiesto a Brescia, il quale ha chiesto a sua volta a Bagnasco, avendo conferma che il disegno del libro è tratto dai disegni originali, così come i piani 2325 dell'Ass Navimod Bolognesi. In pratica sono tutti la stessa cosa. E quindi quella linea tratteggiata c'è su tutti.  Insomma non credo di essermi inventato niente. Ho guardato il disegno, poi ho guardato le foto e ho visto che mostravano tutti la scudatura di dx più corta.

Altro discorso per il pianale. Sulla base delle foto era uguale, per questo in partenza avevo supposto che il disegno mostrasse il pianale solo a dx, e il bordo sup della scudatura a sx. E' possibile che il pianale diverso, più lungo a sinistra, sia quello "originale", cioè iniziale, perchè mi sembra strano un errore così grossolano. Ma certamente nel 1942 (foto di Euro e Turbine) il pianale era più corto a sx (forse è stato accorciato, chi lo sa).

PS ottima discussione, solo partecipasse più gente...

 alcione :

3/8/2012 23:59
 Eccetto il Falco ( 5 x 120/45) gli altri della classe entrarono in servizio con 3 da 152/40: dopo il
1927 l'armamento principale fu portato a 4 da 120/45 - USMM, Esploratori, Fregate.....etc. -
Non entro nel merito, Maurizio, che siano VT o CSA o OT , ma ho voluto segnalare solo la
particolarità dello scudo uguale per le costruzioni del tempo, a prescindere dal tipo di materiale
montato.
Un saluto,
Francesco :-)

 alcione :

4/8/2012 19:04
 :idea: mi sono ricordato di avere un catalogo dei navimodellisti bolognesi - ed. 1983 - 
e per i Falco, Sella, Sauro, Euro  assegna lo stesso impianto da 120/45 CSA  mod. 1918/19......
anche il volume dell'USMM - Eploratori...etc....- per i Falco indica il CSA mod. 1918/19. 
un saluto,
Francesco   :-)

 marcellodandrea :

6/8/2012 16:19
 Ho rifatto i cannoni sulla base del nuovo disegno, sempre in cartoncino perché non ho più il plasticard sottile. Come in precedenza, ho usato l'attack come turapori, lisciando e poi coprendo di nuovo con la colla etc. fino a ottenere una superficie liscia e solida. L'ultima mano di stucco liquido, diciamo così, l'ho data con un paio di mani di vernice a smalto, poi ugualmente lisciate con carta abrasiva.










Metto una foto in B/N simile a quelle del manin e Nullo a Vanezia, tanto per comparare l'effetto della torre con le casematte diverse a quello delle foto reali.

(dettaglio di foto del Manin a Venezia, inserita a scopo discussione modellistica).










 svt67 :

6/8/2012 22:27
 Quote:
marcellodandrea ha scritto: PS ottima discussione, solo partecipasse più gente...



..io sinceramente più che leggere questa MONOGRAFIA che avete scritto a tre mani non potrei, e lo dico con vero piacere,ho apprezzanto il modo in cui avete analizzato e sviscerato la documentazione, un vero esempio per tutti i modellisti.

 anzi, mi avete fatto venire la voglia di fare una nave e per colpa vostra mi sono pure accattato la littorio :-D
 
NB : i complementi per la realizzazione ( dove l'ho sentita questa...fa rima con trasmissione??..bò) li farò alla "consegna" :-D

 GS49 :

6/8/2012 23:13
 Ciao Marcello.
Scusa se ti rispondo solo ora ma ho visto in questo momento il tutto..........
Per tornare alla scudatura diversa tra ds e sn posso dirti che a Sn delle culle c'era un operatore in piu che si occupava dell'alzo azimutale delle BdF.
Puoi vedere nel Dis delle BdF postato precedentemente sopra al sedile e a Ds dello stesso ci sono due volantini appunto manovrati dal puntatore azimutale.
La differenza tra gli scudi parascheggie era dovuta alla necessità risparmiare peso da qui la differenza dimensionale degli scudi.
Bellissimo lavoro .......complimentoni...
Ciao.
Giulio

 alcione :

7/8/2012 10:43
 grazie Giulio per il preciso intervento.
Francesco :-)

 marcellodandrea :

7/8/2012 11:49
 Quote:
GS49 ha scritto: Per tornare alla scudatura diversa tra ds e sn posso dirti che a Sn delle culle c'era un operatore in piu che si occupava dell'alzo azimutale delle BdF.
Puoi vedere nel Dis delle BdF postato precedentemente sopra al sedile e a Ds dello stesso ci sono due volantini appunto manovrati dal puntatore azimutale.
La differenza tra gli scudi parascheggie era dovuta alla necessità risparmiare peso da qui la differenza dimensionale degli scudi.



Grazie, ecco spiegato il tutto...  :-)   immagino che BdF stia per bocche da fuoco ?

Tuttavia nelle foto del retro delle scudature del Turbine (o Euro) che ho visto nel sito dell'Ist Luce vedo due operatori in piedi, uno per parte e non uno solo a sinistra (gli altri due dovrebbero stare seduti sui seggiolini). 

Beh, comunque ormai siamo quasi in fondo ...  8-)

ciao a presto
Marcello

 marcellodandrea :

8/8/2012 15:38
 Siccome non avevo neppure le catene delle ancore fotoincise, ho pensato di farle col sistema che si usa a volte per i tank, avvolgendo e schiacciando col martellino due fili di rame (sottili, in questo caso).





 Lav :

8/8/2012 21:32
 Splendido modello Marcello..
Penso che terrò a mente qualcuna delle tue soluzioni costruttive che sicuramente verranno bene anche a me per i miei carretti
Paolo LAV
;-) ;-) ;-)

 marcellodandrea :

10/8/2012 16:03
 

Grazie ma anche io faccio tesoro dell'esperienza altrui...


Ora volevo mettere i teli parasole avvolti attorno ai loro cavi sulla mezzeria. Non sono obbligatori perché in alcune foto non li vedo (in particolare in quella del Sauro a Taranto che uso come riferimento) ma d'altra parte nella maggior parte ci sono e direi che in tempo di pace li tenevano sempre.

I parasole vanno di pari passo con i candelieri per i medesimi, che invece mi pare di vedere sempre montati (il solito Sauro a Taranto non ha i teli ma ha i candelieri). Per ragioni pratiche devo mettere prima i teli centrali (se li metto) e poi i candelieri.

I cavi centrali dove venivano avvolti i teli erano divisi in 5 sezioni: 1) tra il cannone anteriore e la plancia; 2) tra i due fumaioli; 3) dalle postazioni AA di centronave alla torretta del telemetro; 4) dal telemetro alla tuga di poppa; 5) dalla tuga di poppa all'alberetto di poppa.

Il problema è presto detto.

Dalle foto non si capisce proprio come stavano agganciati i cavi : dietro il primo fumaiolo  (anche se questo forse è il più facile, magari era agganciato dietro al primo fumaiolo, così come lo era davanti al secondo); tra le due postazioni AA; tra i due avvolgicavi sul retro della tuga di poppa.  Forse c'era una sorta di candeliere?

 marcellodandrea :

11/8/2012 11:50
 Dal momento che questo è un wip di ricerca, oltre che modellistico, credo sia giusto mettere anche le cose sbagliate.

Si tratta, ormai è una vecchia storia, della posizione dei condotti delle ancore sul ponte dei cct classe Sauro, a prua.

Chi ha seguito ricorderà che alla fine nel modello i condotti sono stati posizionati vicini alle murate, così:




Una prova diretta che la posizione fosse molto più simile a quella presentata sui piani costruttivi e originariamente fatta nel modello , cioè questa:




era visibile nel solito filmato dell'Ist Luce per i cct Battisti al tempo 47:46:02 circa. Purtroppo io stesso, che pure mi spulcio foto e filmati di solito, non ci avevo fatto caso mentre lavoravo alle ancore. Il filmato sul Luce inoltr non era molto chiaro. La cosa invece è saltata fuori quando ho trovato lo stesso filmato (forse acquistato, non so) su un altro sito dove la risoluzione era assai milgiore e quindi le immagini molto più chiare (l'ho segnalato qualche pagina indietro).

Oggi ho trovato un'altra prova, per quanto meno diretta (fa riferimento al cct Espero) ma ugualmente chiara. Si tratta di questa foto sul sito di Trentoincina, che qui però non posso mettere perchè ha il copyright. Trentoincina (l'incrociatore Trento in missione in Cina, più tutto quanto aveva a che vedere con la nostra marina militare in Cina) ha una quantità di foto molto interessanti, solo ad avere la pazienza di cercarle tutte. Consiglio una visita.

Nella foto si vede chiaramente la prua del cct Espero nel 1930 ca., con i  condotti delle ancore vicini tra loro e alla mezzeria, molto più che non alle murate: la situazione è praticamente uguale a quella della foto qui sopra, che non purtroppo a quella infine adottata nel modello.

 marcellodandrea :

14/8/2012 11:46
 

Beh, nell'attesa ho cercato di capire qualcosa esaminando tutte le foto che ho delle varie classi di cct.
 
Ho trovato un'unica foto (Espero 1936), nella quale si vede come era agganciato il cavo dei teli parasole alla parte posteriore della tuga di poppa. Tra i due avvolgicavi c'era effettivamente un candeliere, che sosteneva due catenelle alte per le battagliole ai lati e il cavo dei teli, appunto. Purtroppo avvolgicavi e battagliole sono coperti da teli e ci sono un bel po' di marinai affacciati sulla tuga, così che non si vede se il candeliere centrale avesse anche un rinforzo posteriore, dal momento che doveva reggere i teli. Forse no, perchè c'erano altri sostegni sotto il cavo, uno subito dopo la mitragliera  AA (si vede in molte foto da lontano), ma comunque non è sicuro.

 Con queste informazioni posso mettere gli ultimi due teli (poppa-tuga e tuga-telemetro) ma non quelli a centro nave (telemetro-fumaiolo e tra i due fumaioli).

 Noto che i candelieri per i teli ci sono comunque in tempo di pace (e di guerra, almeno sui Turbine), anche se i teli non sono montati.

 Perciò i candelieri dovranno essere messi in ogni caso, ma preferirei prima sistemare i teli, per comodità di lavoro.

 marcellodandrea :

16/8/2012 16:43
 Ho fatto un altro passo avanti sulla definizione dei teli para-sole, anche scambiando qualche idea con Maurizio Brescia e con altri modellisti di Betasom.

Nei Turbine ho trovato altre due foto che mostrano alcune cose interessanti.

In questa foto dell'Espero, ingrandendo, si vede benino un candeliere, con relativo rinforzo, posto tra le due postazioni AA di centro nave. Nelle foto da lontano, lì arriva il telo teso sopra il primo lanciasiluri, fino al telemetro.

In questa foto dell'Aquilone, sempre ingrandendo, a centro nave si vede un cavo dotato di teli che parte dalla parte post del secondo fumaiolo e arriva al candeliere di cui sopra (il candeliere si nota appena ma c'è). 

Davanti al secondo fumaiolo c'è un altro cavo e relativi teli, che parte dal fumaiolo e arriva all'altezza del ponte di castello. Che cosa ci sia lì non è molto chiaro, ma l'impressione è che ci sia un altro candeliere proprio lì in mezzo.

Preciso che in questa foto del Nullo (a metà pagina) il medesimo cavo tra i due fumaioli arriva chiaramente sul davanti del secondo fumaiolo.


Sulla base di queste foto avremmo i cavi dei Turbine così disposti:

1) da un candeliere al bordo del castello alla parte anteriore del 2° fumaiolo
2) dalla parte posteriore del 2° fumaiolo al candeliere tra le postazioni AA
3) dal candeliere tra le postazioni AA alla battagliola anteriore del telemetro
4) dalla battagliola posteriore del telemetro alla battagliola anteriore della tuga
5) da un candeliere tra gli avvolgicavi sul lato posteriore della tuga all'alberetto a poppa

Le sezioni in verde sono presenti anche sui Sauro, foto alla mano.

M. Brescia mi fa notare che i candelieri avevano degli arridatoi per tesare i cavi dei teli.

Come dicevo in precedenza, nella foto di riferimento del Sauro a Taranto i cavi dei teli parasole non sono montati. Tuttavia i teli sono quasi sempre presenti (tutti o in parte) in tempo di pace su tutti i Sauro, Di conseguenza volevo vedere se potevo montarli. I candelieri lungo le battagliole invece sono sempre presenti, anche in tempo di guerra e ci vanno in ogni caso.

 marcellodandrea :

21/8/2012 16:13
 Sulla base delle considerazioni di cui sopra, ecco teli parasole e candelieri. Purtroppo le battagliole Regiamarina non sono state pensate per questo tipo di cct., così la distanza tra i candelieri bassi non è quella reale (che era minore) e di conseguenza anche la distanza tra i candelieri alti non è esattamente quella della nave reale. 



I teli sono di carta velina arrotolata e incollata. Si tratta di una approssimazione, In realtà erano doppi, uno per parte.




Tra i cannoni anteriori e la plancia ho sistemato il cavo per la trasmissione dei dati dal telemetro (nella realtà una fodera di tela contenente i cavi, all'aspetto nelle foto piuttosto grossa).

 Alle :

21/8/2012 20:22
 E' sempre più bello... Magistrale...

 marcellodandrea :

1/9/2012 12:36
 

Di ritorno da qualche giorno di mare, veniamo ad un altro problema: i cavi dei fumaioli.

Ho dato un'occhiata preliminare a varie foto. Per il momento, mi sembra di capire che i cavi posteriori del secondo fumaiolo, nei Sauro come nei Turbine, vadano a finire sul bordo anteriore delle piazzole AA. Lì sembra che ci sia un tenditore, ma poi sembra anche che il cavo prosegua giù fino al ponte. Forse ce n'è un altro sotto? Devo capire meglio.

Per tutti gli altri mistero. La posizione sui fumaioli è abbastanza chiara, ma è del tutto oscuro invece dove vadano a fine sui ponti (sono abbastanza fiducioso che anche i due cavi anteriori del secondo fumaiolo vadano a finire sul ponte e non sulla tuga, per quanto, direi, in posizione abbastanza vicina alla tuga (se no ci sono le barche).

Sono ben accetti aiuti vari :-)
ciao a presto

 alcione :

4/9/2012 18:20
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:

Di ritorno da qualche giorno di mare, veniamo ad un altro problema: i cavi dei fumaioli.

Ho dato un'occhiata preliminare a varie foto. Per il momento, mi sembra di capire che i cavi posteriori del secondo fumaiolo, nei Sauro come nei Turbine, vadano a finire sul bordo anteriore delle piazzole AA. Lì sembra che ci sia un tenditore, ma poi sembra anche che il cavo prosegua giù fino al ponte. Forse ce n'è un altro sotto? Devo capire meglio.

Dire di vederti la foto del penultimo intervento a pag. 12 - sembra ancorato alla piazzola della 40mm.
Inoltre si vede la struttura in tubolare sulla piazzola del 120 poppiero; ritenuta per cavi segnali a mezzo
bandierine ?

Per tutti gli altri mistero. La posizione sui fumaioli è abbastanza chiara, ma è del tutto oscuro invece dove vadano a fine sui ponti (sono abbastanza fiducioso che anche i due cavi anteriori del secondo fumaiolo vadano a finire sul ponte e non sulla tuga, per quanto, direi, in posizione abbastanza vicina alla tuga (se no ci sono le barche).

 Osservando i punti di caduta direi sul trincarino del ponte di castello.

Sono ben accetti aiuti vari :-)
ciao a presto





bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

4/9/2012 19:16
 Grazie, penso anche io che dietro sia così come sembra. Ho trovato anche altre foto, ma dell'Espero su Trentoincina e avendo il copyright non le posso mettere. C'è comunque una foto del secondo fumaiolo del Nullo, presa dal castello verso poppa, che mostra abbastanza chiaramente l'ancoraggio alla piazzola AA.

Perciò ho montato i cavi post del 2° funmaiolo alle piazzole AA e quelli anteriori adiacenti alla tuga, sul ponte.

Ora vedrò un pochino per quelli del 1° fumaiolo, e quanto suggerito da Alcione. Poi mettòo le foto di tutto.  :-)

 marcellodandrea :

6/9/2012 21:17
 Ecco qua. I cavi del fumaiolo anteriore con la medesima inclinazione presente sui disegni e portati a ridosso del trincarino. I cavi del secondo fumaiolo: i due anteriori sul ponte di coperta ma adiacenti alla tuga, i due posteriori al bordo anteriore delle postazioni AA, come da numerose foto.





Prossima tappa: le sartie degli alberi...  :-)

 marcellodandrea :

14/9/2012 16:22
 Ho messo le sartie, le sagole e i cavi delle radio. Per la maggior parte sono come da piani costruttivi, salvo qualche aggiustamento dovuto alle solite foto. In particolare il secondo straglio (superiore, dall'alberetto alla torretta del telemetro a centro nave - mi chiedo se anche sulle navi moderne si possa chiamare "straglio di gabbia"...) dell'albero a poppa non c'è sui piani ma nelle foto del Sauro sì. In parte di tratta di filo di lenza (il più sottile che ho trovato: per tutti i cavi aerei), in parte sprue stirato a caldo (stragli e sartie).










simile alla precedente ma si vedono meglio i punti di ancoraggio delle sartie al ponte.

Isolanti, arridatoi e altri ammenicoli vari (in pratica i puntini neri sui cavi) sono gocce di vernice.



Bene, a questo punto resta qualche dettaglio da aggiungere sui ponti (tra cui i due avvolgicavi dietro il paraonde, che mi dimentico sempre di mettere...) , qualcosa che magari salta fuori all'ultimo momento e le bandiere. Vediamo pure se trovo qualche marinaio in scala da aggiungere per l'equipaggio... :-) Ah già, pure i salvagente...

 enrico63 :

14/9/2012 16:26
 Ciao Marcello,
come sempre una realizazione stupenda!!!!!!
Bravissimo :-)

 marcellodandrea :

14/9/2012 19:21
 grazie ma per scaramanzia aspettiamo la fine ormai prossima...  :-)
comunque questo è stato un vero lavoro di squadra.

 marcellodandrea :

21/9/2012 11:50
 Ho aggiunto alcuni dettagli, oltre che dare il vernidas al "mare".

Intanto ho messo le bandiere, due piccole come si vede di solito nelle foto, una a poppa e l'altra in cima all'albero: sono di carta dipinta a mano.



Poi ho messo una cosa di cui ignoro la funzione e per la quale non ho ricevuto, ugualmente, spiegazioni sicure. Si tratta di quella specie di intelaiatura proprio davanti al timone sulla tuga di poppa. E' presente sulle foto del 1927 e anche su quelle del 1933-36, quindi nel modello ci va messa. Forse montava un paravento? Boh, nelle foto si vede sempre e solo l'intelaiatura, mai un telo che la copra. Comunque ho trovato un frame di una vecchia fotoincisione che faceva al caso mio per i tralicci verticali, ho incollato due fili di sprue orizzontali e quindi messo tutto in posizione.



Ho modificato il punto di attacco del primo telo parasole, dietro il fumaiolo anteriore. L'avevo messo troppo basso e se srotolato avrebbe urtato contro le gruette delle imbarcazioni. Ho messo un candeliere più alto, dal momento che una foto dall'alto (l'unica che mostra questa zona bene) dell'Euro (che è un Turbine e non un Sauro, lo so...) mostra che il telo finisce in corrispondenza della battagliola del castello e non arriva al fumaiolo.  Al candeliere centrale ho fatto arrivare due cavi tesi dai candelieri posti all'angolo del castello: questi cavi inclinati si vedono sempre nelle foto e a volte sembra pure che ci siano appese delle lampade: l'inclinazione sul modello è molto simile a quella delle foto e quindi presumo che vadano a finire sul candeliere centrale (ma è un'ipotesi).




Ho messo due cesti portaoggetti (uno per lato) accanto alle scalette delle ali di plancia, nonché un grosso "armadio" (?) a ridosso della battagliola sul bordo del castello, subito dietro il fumaiolo ant. (nella foto qui sopra si vede appena sopra la prua del motoscafo). I cesti sono fatti con un pezzettino di battagliola di recupero più piccola e fitta. Infine mi sono finalmente ricordato di aggiungere i due avvolgicavi subito dietro il paraonde. Non mi ricordo se l'ho scritto in precedenza, i passacavi sono tratti dal set AF043 di Regiamarina in scala 1/700 (qui il diametro è giusto, ca. 2 mm).




Poi ho fatto questa foto in bn per divertirmi un po'. Ora dovrei mettere qualche salvagente (due sulle ali di plancia, due sulla tuga di poppa) e vedere se trovo una dozzina di marinai in scala e tridimensionali per mettere un minimo di equipaggio.

 alcione :

21/9/2012 20:07
 Bella soddisfazione, vero ? :-)

" Poi ho messo una cosa di cui ignoro la funzione e per la quale non ho ricevuto, ugualmente, spiegazioni sicure. Si tratta di quella specie di intelaiatura proprio davanti al timone sulla tuga di poppa. E' presente sulle foto del 1927 e anche su quelle del 1933-36, quindi nel modello ........."

quella serve per dare volta alle sagole delle bandiere di segnalazione, che fanno capo al picco
dell'alberetto di mezzana...........
ciaoooo,
Francesco :-)

 GS49 :

21/9/2012 23:06
 Ciao Marcello.
Bel lavoro....complimenti.
per i figurini dei marinai non troverai molto ..... ci sono quelli della Eduard in fotoincisione art 17513 € 9 circa per 68 figurini gia pitturati (troppo piatti per i miei gusti anche se sono doppi per dargli una parvenza di tridimensionalità).
Ci sono quelli Tamiya in plastica  Iteem 12622 in 144 pezzi da colorare ad € 11 circa (piatti pure loro).
Io però propenderei per il sistema autocostruttivo di Andrea Oneto il quale mi ha gentilmente fatto uno schema di come li realizza a cenrtinaia anche in 1:700 (da strisciolina di plasticard da 0,25x1x2,7mm).
In pratica per l'1:350 tagli una serie di rettangolini da 5x2x0,5mm  poi intagli le braccia e le gambe col cutter dandogli forma e posizioni diverse con una pinzetta appuntita secondo le necessita delle scenette che vorrai rappresentare (vedi nelle mie gallerie le foto fatte a Genova e l'articolo su Model Time 190 di Andrea). I figurini vanno poi pitturati in base alle divise dei vari reparti la testa e le mani vanno arrotondati con goccie di vernice del colore adatto.
In questo modo puoi dare un tocco molto piu realistico al tutto.



Sopra lo schema realizzativo.
Ciao.
Giulio

 marcellodandrea :

21/9/2012 23:31
 Quote:
alcione ha scritto:
quella serve per dare volta alle sagole delle bandiere di segnalazione, che fanno capo al picco
dell'alberetto di mezzana...........
ciaoooo,
Francesco :-)


Questa attrezzatura c'è chiaramente sui Sauro e anche sui Turbine, mentre per i Sella ho un'unica foto dove sembra esserci ma non è affatto chiaro. In tutte queste navi, però, al picco di mezzana (o al pennone di gabbia, che poi sarebbe il belvedere se la terminologia è come nelle navi antiche, ma non lo so...)  io non vedo mai bandiere di segnalazione (solo quella nazionale qualche volta, ma più spesso in testa d'albero) , queste sono sempre sull'albero di maestra, davanti.  Ho dato un'occhiata anche ad altre classi (Leone, Dardo, Soldati etc.) e nelle foto che ho io succede sempre lo stesso, grosse bandiere di segnalazione sulla maestra, bandiera nazionale sulla mezzana. Per finire, anche sulla foto del Sauro che entra a Taranto le bandiere di segnalazione sono sull'albero a prua, credo siano N-2-Z  anche se non so cosa significhi  :-)...  

Quote:
GS49 ha scritto: ci sono quelli della Eduard in fotoincisione art 17513 € 9 circa per 68 figurini gia pitturati (troppo piatti per i miei gusti anche se sono doppi per dargli una parvenza di tridimensionalità).
Ci sono quelli Tamiya in plastica  Iteem 12622 in 144 pezzi da colorare ad € 11 circa (piatti pure loro).
Io però propenderei per il sistema autocostruttivo di Andrea Oneto il quale mi ha gentilmente fatto uno schema di come li realizza a cenrtinaia anche in 1:700 (da strisciolina di plasticard da 0,25x1x2,7mm).
In pratica per l'1:350 tagli una serie di rettangolini da 5x2x0,5mm  poi intagli le braccia e le gambe col cutter dandogli forma e posizioni diverse con una pinzetta appuntita secondo le necessita delle scenette che vorrai rappresentare (vedi nelle mie gallerie le foto fatte a Genova e l'articolo su Model Time 190 di Andrea). I figurini vanno poi pitturati in base alle divise dei vari reparti la testa e le mani vanno arrotondati con goccie di vernice del colore adatto.
In questo modo puoi dare un tocco molto piu realistico al tutto.Ciao. Giulio


Quelli Tamiya ce li avrei, ma non mi piacciono molto perché sono piatti...  Ho una dozzina di marinai tridimensionali della Dragon (dalle scatole dei due caccia da cui ho tratto Aviere e Artigliere), sono pochini ma potrei usare quelli. Poi, cito a memoria ora, credo chel'Arsenal ce li abbia in 3d, devo vedere meglio  :-)




 Maurizio Maggi :

22/9/2012 10:44
 I marinai migliori sono quelli dell' Arsenal , in scala 1/350 ci sono anche figurini interessanti della Preiser. Comunque quelli dell' Arsenal sono molto belli ed in 3d non piatti.
Marcello dai anche un'occhiata alle catene delle ancore che vende l' Arsenal le fà di misure diverse e sono molto belle , io le ho usate sull' Affondatore
Ciao Maurizio

 Patrizio :

22/9/2012 13:13
  Complimeneti Marcello, ci hai regalato un'altro  CAPOLAVORO !!!! :-o
Bellissima magistrale realizzazione!

p.s. come suggerito da Maurizio, opterei per i figurini de Larsenal  sono veramente ben fatti. 

PAT
 ;-)
 

 marcellodandrea :

22/9/2012 16:06
 non sarà esagerato ? :oops: :oops: :oops:

e poi ho scritto (anche su betasom.it) che questo è stato un vero lavoro di squadra ed è stato divertente e interessante anche per questo. Discutendone insieme abbiamo risolto un sacco di problemi.

Io tra l'altro mi sono fatto un bell'archivio di immagini di una quantità di classi di cct italiani degli anni 20-40, così che ora se non altro ci perdo al testa un po' meno di prima tra tutte queste varianti...

 marcellodandrea :

23/9/2012 21:19
 Ed ecco qua per finire qualche altra foto e qualche altro dettaglio.

A prua, appeso alla battagliola di destra, l'asta (sprue stirato e dipinto in bianco-rosso) per la boa del grippiale dell'ancora (la boa che segnala la posizione del'ancora sul fondale). L'asta si vede bene in quella posizione nella foto del Sauro a Taranto.




Uno dei salvagente color arancione qui sulla battagliola dell'ala di plancia. Sono fotoincisioni di recupero anche queste.




Niente di particolare salvo una foto ravvicinata del centro nave. Il cavo post del secondo fumaiolo finisce proprio sulla postazione AA, non è un errore e non stave vedendo male...




La zona dei lanciasiluri con a destra alcuni marinai. ne ho messi 11 in tutto e tutti a poppa del castello, anche se in navigaizone a lento moto e su mare calmo, mi sembrava improprio metterne di più (praticamente non c'è quasi nessuno all'esterno).




La poppa, con altri 4 marinai (tre accanto alla mitragl AA e uno sulla tuga). Si vedono anche gli altri salvagente, sulla tuga e sulle postazioni AA di centro nave (queste ultime sulle foto del Sauro non si vedoono, ma ho fatto per similitudine con le altre pariclasse).





Aggiungo qualche foto dall'alto un pochino ritoccata con Corel Paint ampliando il "mare" ai lati della nave. Nella prima si nota la diversa dimensione delle casamatte del cannone, quella di destra è più corta.





Qui si vede bene la dislocazione dei fumaioli rispetto alla mezzeria, quello post è decisamente spostato a destra, così come le caldaie al di sotto.









Per finire due foto d'insieme.








Ecco qua, salvo errori è proprio tutto direi. In effetti, rispetto alla foto del Sauro a Taranto (nonché di quella ufficiale della Marina, presa pochissimo tempo dopo) manca una cosa: quella specie di aggeggio appoggiato a destra del fumaiolo ant e che, forse (sottolineo forse) poteva essere un iniziale sistema per alloggiare i battelli Carley sui fumaioli. Ma siccome si vede solo in questa foto e non ho la più pallida idea, in realtà, di quale fossero le sue reali fattezze, dimensioni e utilizzo, ho preferito non metterlo, salvo arrangiarlo un po' troppo.

Il modellino poteva senz'altro venire meglio ma confesso di averci sudato parecchio.

Comunque, mi ripeto ma volentieri perché è molto importante, è stato un bel lavoro di equipe divertente e molto, molto interessante, grazie davvero a tutti  :-) :-) :-)

Vi metto anche il link all'album del Sauro.

 RobertoC :

23/9/2012 21:37
 I miei complimenti per il modello, ma anche per il lungo e particolareggiato WIP, che è diventato un vero corso di modellismo sulle navi della Regia Marina.

Quale sarà la prossima?

Roberto

 marcellodandrea :

23/9/2012 23:14
 Quote:
RobertoC ha scritto:
Quale sarà la prossima?

Roberto



mah... sto occhieggiando i Leone...  ma è solo un'ipotesi tra tante.

;-)

 alcione :

26/9/2012 13:20
 Quote:
marcellodandrea ha scritto:

mah... sto occhieggiando i Leone...  ma è solo un'ipotesi tra tante.

;-)


Sempre facili :-x :-P :-P :-P 
Complimenti per la felice navigazione......... :-D
bye,
Francesco :-)

 marcellodandrea :

26/9/2012 15:27
 senza il tuo aiuto così come quello di diversi altri qui nel forum la navigazione si sarebbe fermata assai prima.


In quanto ai Leone, ho detto un'ipotesi tra altre....  :-)  (però è vero che mi piacciono).


 Utente2662 :

26/9/2012 17:24
  lavoro. Resto davvero ammirato per la tua bravura nel creare modelli del genere. Sei un vero Master.
So che sono frasi scontate, ma sincere, credimi. Anche l'effetto acqua è a dir poco stupendo.

Bravo bravo bravo.

Bob:pint:

 marcellodandrea :

26/9/2012 18:04
 

e io ringrazio con uguale sincerità :-)

 marcellodandrea :

19/3/2013 23:55
 Resuscito questo lungo wip per segnalarvi una foto del Cesare Battisti che mi era sfuggita durante la costruzione e che compare in questo sito

Le foto dei Sauro sono così poche che credo valga la pena segnalarle tutte, quando ne salta fuori qualcuna.

Ho chiesto lumi al titolare della foto (data, località). A occhio potrebbe trattarsi di Massaua nel 1940, ma non sono sicuro. SE fosse il 1940, allora la notizia che a volte si trova in letteratura, sulla rimozione nell'ultimo periodo in AOI della torretta telemetrica di centro nave (con la cupola di tela) sarebbe errata, infatti torretta e cupola nella foto sono sempre al loro posto (ciò che si vede, a onor del vero, anche in altre foto dei cctt in AOI, per quanto non datate con sicurezza, ma insomma il periodo è quello...). Se avrò risposta vi metterò al corrente.

 robpag :

20/3/2013 10:22
 Complimenti,realizzazione stupenda!

 marcellodandrea :

20/3/2013 14:37
 Nel frattempo la persona in questione ha risposto. Mi dice che il padre fu a Massaua sulla torpediniera Vincenzo Giordano Orsini (un "tre pipe"  Pattison-Odero della serie Sirtori) dal 1938 al 1941 (quando la Orsini si autoaffondò).  Nel 1941 anche i tre Sauro superstiti (Sauro, Manin e Battisti) furono affondati in combattimento. Di conseguenza la foto dovrebbe risalire agli anni 1938-1940. La località è Massaua.

 raptor :

21/3/2013 21:40
 Mi mancano le parole ! Lavoro immenso , chiamarlo modellismo e' riduttivo , arte allo stato puro , ora sbattilo su modelwarships e stendili tutti !!!!  Complimenti ancora !
Ciao Fabry

 telonyus :

23/3/2013 17:56
 Complimenti per il superbo lavoro! :-) Approfitto per chiedervi una informazione: Vorrei avvicinarni al mondo delle navi da guerra del II conflitto mondiale; scala 1/350 ed anche 700 i fili delle antenne e del gran pavese,hanno un diametro prestabilito o posso improvvisare tenendoli più sottili possibile? Grazie by Marco

 marcellodandrea :

23/3/2013 22:36
 Bella domanda, ma non sono il più adatto per rispondere. E' una domanda che può tranquillamente meritare un topic apposito. Per i modelli, comunque, basta usare quelli più sottili possibile, con un minimo di maggiore tolleranza forse giusto per le sartie degli alberi (soprattutto il trinchetto - ma comunque erano sempre cavi di acciaio)

 telonyus :

24/3/2013 09:27
 Ti ringrazio :-)

 euro :

24/3/2013 19:05
 Questo lavoro è una gioia per gli occhi!!! :-o :-o :-o :-o

 marcellodandrea :

24/3/2013 19:31
 Grazie a tutti, ma questo wip come tale è finito molti mesi fa. L'ho riaperto ora solo per la foto del Cesare Battisti, per mantenere l'uniformità del soggetto (classe Sauro). Chi desidera trovare quella foto la trova linkata pochi post indietro.

 marcellodandrea :

23/8/2014 20:38
 

Riattivo momentaneamente questo vecchio topic per segnalare una cartolina storica reperita sul sito delcampe.it. Si tratta delle 4 navi della sqd "Sauro" , si riconoscono da sinistra chiaramente il Sauro e il Manin, La inserisco qui non solo per segnalare questa foto a me almeno fino ad oggi sconosciuta, MA ANCHE perché_ come sempre succede... sob - questa foto chiarisce direi senza ombra di dubbio il grosso problema che era sorto, durante la costruzione del modello, sulla effettiva larghezza della plancetta (con timoneria ausiliaria) presente sulla sovrastruttura di poppa dei sauro (quella dove è alloggiata anche la torre binata dei cannoni di poppa). Si ricorderà che alcuni indizi e foto dei primi anni di servizio la facevano ritenere più stretta del ponte, in un filmato sull'archivio Luce sembrava invece della stessa larghezza, anche se non era così chiaro.  Ebbene, credo di poter dire che questa foto chiarisce il dubbio e contraddice, purtroppo, la mia scelta finale di fare la plancetta più stretta basandomi sulle foto del primo periodo di servizio (per quanto avessi tanti dubbi proprio guardando il filmato). La plancia della sovrastruttura di poppa è, come sembrava nel filmato, della stessa medesima larghezza del ponte di coperta sotto, e deve quindi essere stata modificata, come tante altre cose in qeuste navi, nei lavori dei primi anni '30.

cartolina disponible su www.delcampe.it


 

 Mario Bentivoglio :

23/8/2014 21:43
 Marcellllloooooooooooooo

SPETTACOLO ALLO STATO PURO !!!!!!!!!!
:-)

grande grande lavoro...SPLENDIDO !!!!!!!!!

COMPLIMENTI !!!!!!!!!!!!!!!!!!
Un salutone
ciaoo
mario

 marcellodandrea :

25/10/2014 15:25
 Continuo nella mia ricerchina personale delle foto esistenti del Nazario Sauro, e da Naviearmatori ne sbuca un'altra, questa poco leggibile per la verità ma si tratta chiaramente del Sauro (codice SU sulla fiancata), ormeggiato alla base navale di Crotone, dietro una fila di "tre pipe" (il primo è il Giuseppe Cesare Abba, più o meno a metà anni '30.

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