Forum : Aeronautica Militare

Soggetto : Storia AM e spunti modellistici - Logistica

 uavpredator :

14/8/2013 12:57
 Sperando di fare cosa gradita vorrei introdurre, a fini modellistici ed di ambientamento, un nuovo filone di approfondimento delle tematiche aeronautiche quello della logistica della AM - inizierei con

I moduli logistici abitativi MORTEO

In molte basi dell’AM ci si può ancora imbattere in capannoni metallici oramai obsoleti, che facevano parte di una fornitura di materiale logistico acquistato dall'AM negli anni '50 per il supporto alle linee del G-91R. Furono costruiti dalla ditta "Morteo" di Genova ed avevano, come requisito standard la capacita di trasporto su strada, la facilità di montaggio e smontaggio su superfici non preparate (non avevano bisogno di basamento), oltre che riconfigurabilità interna, possibilità di essere utilizzati come officina, dormitorio, uffici, mensa, bagni, depositi e di essere accoppiate di lato o di testa, coibentate, con finestre e possibilità di riscaldamento. .
Tutto ciò nacque dal fatto che i reparti equipaggiati con il G91R doveva avere la possibilità, prevista dalla NATO, di rischieramento su piste semi preparate (in erba) poste in Friuli, ed in Veneto.
Fu così che ha Treviso S. Angelo, dove operava il 2° Stormo, che in caso di necessità si dovevano rischierare in piste erbose, fu individuta la esigenza di predisporre infrastrutture di supporto mobili, realizzate da Strutture logistiche MORTEO che furono acquisite in un numero non inferiore ai 150 moduli completi ( seguì un ulteriore ordinativo di 50 moduli per rischieramenti complessi ma non trasportabili "facilmente")–
Il progetto redatto dalla Divisione Genio AM fu sviluppato in pochi mesi e la assegnazione alla ditta di Genova avvenne per procedura diretta senza gara in quanto tali moduli erano coperti dal segreto militare essendo considerate “strutture logistiche di 1° livello di rischiaramento in caso di guerra”.
Tale dicitura peraltro molto utilizzata al tempo permise il mantenimento dei livelli di segretezza sino alla consegna dei materiali, ma al momento dei primi montaggi per addestrare il personale, tale velo di segretezza decadde e i moduli ebbero il loro momento di massima celebrità venendo utilizzati per campi estivi, ampliamenti di basi, uffici temporanei, depositi ed addirittura infermerie nonchè prestati anche ad altri Enti per esigenze temporanee.
Dunque tali moduli persero la loro funzione originale peraltro di difficile attuazione operativa e furono utilizzati per tutt’altro scopo e quando con gli anni'65 venne meno il requisito del rischieramento tali componenti logistiche mobili furono distribuite "fra tutti" i vari reparti ed enti della AM e qualcuno si disperse in località di campagna non propriamente militarizzate.
Molti di tali moduli sono sopravvissuti al tempo ed alle modifiche operative ed ancora è possibile scorgerne i profili in qualche sito militare, altri sono stati messi in vendita altri ancora dismessi e rottamati –
La questione più imbarazzante era che l’intercapedine fra la struttura metallica esterna e la parete in truciolato interno era coibentata con materassini di lana di vetro, poi lana di roccia, mentre per il tetto si utilizzavano lastre di amianto – Ad oggi sui moduli ancora operativi, utilizzati in genere come depositi ,sono state realizzate bonifiche e riordini tecnici visto le stringenti normative di legge ma a breve saranno emanate disposizioni che prevederanno l’alienazione di tutte le strutture che, ancorchè bonificate, hanno contenuto sostanze ritenute nocive alla salute – Quindi un’altra parte di un mondo AM scomparirà a breve (chi non ha mai frequentato un modulo Morteo non saprà mai cosa fosse il caldo estivo ed il freddo invernale,il pavimento mai a livello e che ti si apriva sotto i piedi improvvisamente, le finestre in ferro e le porte che non si chiudevano mai, gli impianti elettrici a vista con piattina, poi tubo, avvitati direttamente sul legno e quell’odore di disinfettante anti tutto probabilmente creosoto….)
Mauro
 

 Alessandro-tigre86 :

14/8/2013 15:29
 Caspita oltre tutte le problematiche da te elencate, pure i tetti in amianto e il creosoto entrambi cancerogeni...il massimo della vita :-P
Penso comunque di averne visti alcuni durante diverse visite in aeroporti militari a cui ho partecipato, ma non ci ho mai fatto molto caso, la prossima volta li cercherò con lo sguardo :-) Pero ci sto lontano :-P Grazie per la storia ;-)

 uavpredator :

14/8/2013 17:59
 purtroppo in campo militare l'utilizzo dell'amianto come di altre sostanze tossiche e nocive c'è sempre stato e credo che ci vorranno anni per bonificare e chissà quanti si ammaleranno - la cronaca e la stampa sono pieni di casi al riguardo ultimo quello sui freni rotori degli elicotteri o su alcune guarnizioni ma non voglio intristirmi oltre modo a volte ripensando al passato ci si rende conto che veramente per alcuni i rischi sono stati enormi pensiamo ai campi elettromagnetici presenti in un aeroporto fra radar, tlc e altre attività...riguardo ai MORTEO ( il nome sembra quasi presagire chissà cosa) quello era lo stato dell'arte a quei tempi, ma se pensiamo per esempio alle ferrovie (e chi non ha viaggiato in treno ???) le carrozze passegeri erano coibentate in amianto, avevano freni in amianto e lungo i binari era passato come disinfettante il creosoto che aveva quel piacevole odore "di ferrovia" ma dove si posava non faceva crescere più nulla.
Mauro

 daniele RN :

15/8/2013 00:50
 Di freni rotore e pasticche freni carrello ne so qualche cosa!! :-D :-D
Mi pare anche di aver visto da qualche parte questi moduli, ma non ricordo dove. Faro' piu' attenzione.

 uavpredator :

16/8/2013 08:59
 si bisogna fare molta attenzione Daniele
Mauro

per approfondire la questione ora pubblica

http://www.huffingtonpost.it/2013/08/08/elicotteri-amianto-10-domande-interrogazione-m5s_n_3727217.html?utm_hp_ref=italy

 fabrizio_1960 :

16/8/2013 09:25
  A proposito dell'amianto c'è da ricordare che fino alla prima metà degli anni '80 e forse anche oltre, tutte le pastiglie freno di auto, moto e camion erano a base di amianto e quindi molto tossiche in quanto l'amianto diventa pericoloso quando si polverizza o comunque si sbriciola, Pensate a quanto amianto abbiamo respirato tutti in città o autostrada ad ogni frenata dei veicoli che ci precedevano o che si muovevano intorno a noi; e che dire della miriade di cisterne eternit ancora disseminate nel mondo adibite a serbatoi per l'accumulo di acqua potabile, almeno quelle dovrebbero essere integre e non diffondere il loro "veleno" nell'aria e nell'acqua. Si potrebbe andare avanti con i milioni di vecchie canne fumarie coibentate con amianto che ancora oggi, almeno nelle stagioni fredde, disperdono amianto nell'aria insieme con il loro fumo... non facciamo finta di niente ma meglio non pensarci troppo, rischieremmo di tapparci in casa. :-(
Ciao. 

 uavpredator :

16/8/2013 11:16
 l'amianto era utilizzato, non esistendo alternativa per le tute o coperte delle squadre antincendio l'unica accortezza che non dovevano essere indossate "a pelle" e che non devono avere strappi o lacerazioni - solo da poco ci sono corredi in KANOX (fibre aramidiche) e NOMEX che mi dicono costino una enormità
ciao
Mauro

 erganapi :

16/8/2013 21:04
  Daniele,
se sei stato a Trapani la palazzina ARS era una di quelle strutture e noi la chiamavamamo semplicamente "il Morteo".
Ora, dopo tanti anni, capisco da cosa deriva!

Passando alla faccenda amianto sento il solito rumorone di questi giorni sui "colpevoli silenzi" ma ricordo benissimo che negli anni '90 ricevemmo vari avvisi di dismissione di pasticche freno, tubazioni etc contenenti amianto, ci diedero istruzioni precise su come trattarlo e fecero le misurazioni delle polveri aerodisperse duranti i vari "eventi" di manutenzione e di assistenza di linea.

Il vero lato negativo è che, perlomeno nei freni carrello, le nuove pasticche erano molto meno performanti di quelle "nocive"...

Disgustano come al solito i titoli tipo "elicotteri all'amianto".

Ricordo anche che a Rimini, allora 5° Stormo, venne smantellata la cappella aeroportuale sul viale d'ingresso perchè la struttura in Eternit iniziava a sfaldarsi. In pratica vennero ad "imballare" la costruzione, a sua volta la chiusero in an'altra bolla e piano piano sembrava "implodere" fino a quando non si sono portati via pochi metri cubi di "cubetti"!
Bye

Ernesto 

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