Il
Panzerjager I
Argomento: 1/72 e dintorni : Articoli Data: 12/7/2005
Modello che ha partecipato alla campagna "Africa Settentrionale 1940-42" di M+ conclusasi nel Giugno del 2005


Cenni storici
Quando, alla fine del 1940, la maggior parte di PzKpfw I venne radiata dal servizio operativo, molti degli scafi rimasti inutilizzati furono trasformati in semoventi di artiglieria.

 


Furono montati dei cannoni controcarro Pak 35/36 da 3,7 cm ma ci si rese presto conto che il cannoncino da 37 mm non era di potenza tale da poter affrontare le future corazze dei carri. Al suo posto fu montato un cannone controcarri cecoslovacco da 47 mm - un'arma che impiegava un proietto capace di perforare quasi tutte le corazze di quel periodo.
Il nuovo carro fu denominato Panzerjäger I für Pak(t) 4,7 cm (cacciatore di carri I per cannone controcarri [cecoslovacco] da 4,7 cm).
Lo scafo più usato per la trasformazione era quello del PzKpfw I Ausf B. Il lavoro di adattamento era semplice: rimozione della torretta, creazione di una piccola piattaforma di lavoro sul cofano del motore, montaggio di una piastra corazzata sulla parte anteriore, Il cannone aveva uno scudo aperto nella parte superiore e in quella posteriore.
L'equipaggio comprendeva il pilota e due serventi per il cannone.
La dotazione normale a bordo del mezzo per il cannone era di 74 colpi. Il Panzerjäger I prestò servizio nell'Africa del Nord e durante le prime fasi della campagna dell'Unione Sovietica. Benché avesse una potenza di fuoco tale da mettere fuori combattimento i carri avversari, la mancanza di protezione per l'equipaggio lo rendeva un bersaglio molto vulnerabile.

Il modello
Il modello ESCI del Panzerjager I in 1/72 giaceva nel mio armadio da tempo immemorabile.
La poca documentazione che avevo trovato, non mi permetteva neanche di capire se dovevo aprire la piastra superiore del kit o lasciarla chiusa come proposto dal modello Esci. Ho affrontato la costruzione perché era l’unico modello che avevo che potesse partecipare alla Campagna d’Africa.
Devo dire che tutti gli amici di Modellismo Più mi hanno aiutato, chi con consigli, chi con critiche, chi con suggerimenti, ma un aiuto fondamentale l’ho avuto ricevendo una monografia con le foto degli interni. A tal proposito vorrei ringraziare Giovanni (izzuB) per l'aiuto. Quindi ho iniziato la costruzione, anzi la demolizione, del modello, tagliando, limando e modificando. Ho ricostruito gli interni del mezzo, aggiungendo il sedile di guida, il cruscotto, il blocco cambio, il contenitore dei proiettili, particolari vari. A scafo aperto, sembrava che mancasse sempre qualcosa….dopo, però, a scafo chiuso e cannone montato, ho scoperto che era possibile vedere solo lo schienale del sedile del pilota…..
Anche il cannone è stato dettagliato nella culatta e negli organi di rinvio…ho evitato di riprodurre la canna al tornio perché troppo piccola. Ho autocostruito la struttura porta taniche il lamina di rame e il cestello porta oggetti con lo stesso lateriale e tulle. Gli accessori come scatole, taniche, bidoni, provengono da un kit Academy, dal quale ho prelevato anche la Kubelvagen, costruita da scatola a parte il dettaglio dei sedili (avevo bisogno di rilassarmi un poco).
I figurini sono delle ESCI (non saprei dirvi da quale scatola provengono, si tratta di una singola stampata donatami da Claudio di Mailmodel che ringrazio, scusandomi con voi per la pubblicità occulta). A due figurini ho cambiato le teste, con altre della Preiser e uno è stato modificato per rappresentarlo nell’atto di raccogliere una tanica (qua l’ispirazione me l'ha data Marcello con la sua estesa conversione del figurino).
Modelli, figurini e accessori sono stati dipinti con acrilici Tamiya, con i soliti procedimenti di sporcatura, invecchiamento e usura che tutti noi conosciamo e che io applico con la stessa meticolosità e perfezione di un ….bambino di un anno con un cucchiaio in mano e un piatto di minestrina davanti……
La base è stata realizzata in gesso, piccole pietre e fazzoletti di carta per riprodurre la tenda.

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