Forum : Veicoli militari

Soggetto : vcc1 e vcc2 in pakistan?

 TRAX :

30/5/2014 22:12
 Dal sito la Nuova Sardegna,

si parla di Ariete, ma credo proprio che sia un'errore del giornalista, come evidenziato dalle foto.

LINK ALL'ARTICOLO

 Moreno :

31/5/2014 09:19
 Probabilmente si tratta di mezzi della brigata corazzata ARIETE per quello si parla del "cornuto" ma si Sa i giornalisti non ne capiscono molto di militaria.
Ciao moreno

 lowland :

31/5/2014 10:26
 Una piccola considerazione da "italico lavoratore in crisi".....

Se i carri sono stati venduti al Pakistan come mezzi efficienti allora OK, se invece, come sembra, sono stati ceduti come rottame da smantellare non era forse il caso di farlo in Italia e far lavorare qualche nostra industria visto il perdurare dei vari problemi che abbiamo??????

Misteri del businnes!!!!!

Ciao Elia

 TRAX :

31/5/2014 15:38
 Moreno. Credo che tu abbia ragione.

A mio avviso non qualificato credo sia stata una vendita di un lotto mezzi almeno in parte da riutilizzare. Forse alcuni erano o sono inefficienti e verranno usati come pezzi di ricambio. sennò non vedo che bisogno ci fosse di fare le cose in sordina con accordo tra due governi, se davvero di fosse trattato della cessione di "ferraglia da smantellare"...

:-? :-? :-?

 uavpredator :

3/6/2014 09:20
 nel giugno del 2013 sono stati firmati accordi che prevedevano (per il 2014) la dismissione di:
164 Centauro alla Giordania
500 Vcc1 e Vcc2 M 113 al Pakistan
120 Leopard 1A5 ( non comunicato ma trattasi di paese NATO)
600 blindati Puma (Libia, Giordania, Gibuti) ,
10 M-109L a Gibuti
80 FH70 (paese sud America forse Messico)
di ciò c'è traccia sui quaderni parlamentari ma solo da pochi giorni c'è stato il nulla osta del Mnistro della Difesa dopo che l'accordo era fermo da mesi - tutti i mezzi sono stati acquistati da un contractors USA che curerà trasporto, manutenzione e post vendita -
Con l'introito economico della vendita (alcune decine di Milioni di euro sarà finanziato il programma SPIKE)
i mezzi sono stati venduti nello stato in cui si trovavano
ciao
Mauro

 Pierantonio :

11/6/2014 22:29
 Gli M109L per Gibuti sono stati già consegnati e da quanto mi risulta sono efficienti.
Ciao
Pierantonio

 giulio_mattei :

12/6/2014 18:35
  Quote:
uavpredator ha scritto:  i mezzi sono stati venduti nello stato in cui si trovavano Mauro



:-o :-o :-o

Giulio

 Oppiogod :

12/6/2014 18:44
 Scusate ma all'esercito che rimane? perchè mi sembra un bel pò di roba data via...

 giulio_mattei :

12/6/2014 20:51
  erano tutti mezzi vecchi/obsoleti/sfasciati.

Rimangono dardo, ariete,  centauro ultime serie, lince,  pzh, freccia. ...

Giulio

 fabiosem :

12/6/2014 22:47
  ....mica robetta! Tranne l'Ariete...ovviamente  ;-)

 Lupo :

13/6/2014 00:32
 Eh, povero il nostro caprone! In realtà io ho parlato con diversi sottufficiali e ufficiali del 132° reggimento corazzato, e loro, pur ricordandone i limiti, non lo descrivono mica così tragicamente...
Per quanto riguarda la ferraglia spedita in Pakistan e Medio Oriente, mi sembra una cosa tutto sommato vantaggiosa: erano in fondo ferrivecchi o mezzi notoriamente discutibili (vedi Puma) o in sovrannumero (M109L): almeno ci abbiam recuperato quattro soldi...

 fabiosem :

15/6/2014 09:28
  In tempi di magra (magrissima......) la politica giusta dovrebbe essere questa. 
Per i limiti dell'ariete .....vecchia storia. E  non si parla più di rimotorizzazione  e di programmi veri di MLU!

Forse adesso con il casino che è nuovamente alle nostre porte ci ripenseranno.....anche se presumo accelereranno su centauro 2 e F 35..... Opposizioni interne permettendo. Ma la Pinotti è ministro serio...speriamo

 Fabio :

15/6/2014 11:54
 Riguardo il cornuto nostrano (aka Ariete) secondo me è una fortuna che non si parli più né di ri-motorizzazione né di aggiornamenti, con i numeri di mezzi coinvolti sarebbe assolutamente anti economico e fine a se stesso.
C'è di molto meglio dell'Ariete a condizioni più vantaggiose di qualsiasi upgrade ;-)...
Per i VCC e le Puma la politica corretta dovrebbe essere proprio quella di "piazzarli" prima che il parcheggio forzato li riduca in ferrivecchi DOCG...
Ciao
Fabio

 vista85 :

15/6/2014 12:53
 Concordo pienamente con chi mi ha preceduto.
La vendita di materiale dismesso dovrebbe essere la norma, come accade in tantissimi altri paesi,invece di lasciar letteralmente marcire mezzi e materiali in depositi che ha loro volta hanno un costo di mantenimento.
Nella lista precedente avrei aggiunto anche i semoventi SIDAM(sempre ammesso che qualcuno li compri) che sono stati uno spreco totale di risorse economiche e tecnologiche.

Concordo anche con Fabio riguardo gli Ariete,spero vivamente che si abbandoni ogni tentativo o progetto di aggiornare una macchina che ha già troppe lacune in partenza e di cui se ne già discusso.
Anzi,considerando l'impiego dei carri nel nostro esercito e nelle missioni a cui abbiamo partecipato o parteciperemo probabilmente,dal mio personalissimo punto di vista eliminerei completamente la linea carri,come ha fatto l'Olanda,riutilizzando i soldi risparmiati della manutenzione e gestione degli Ariete per favorire una maggior diffusione nell'esercito di mezzi di cui abbiamo veramente bisogno(Freccia e varianti,Orso,Lince e Centauro 2).

 Lupo :

15/6/2014 18:05
 Non sono d'accordo. L'Olanda non è stata la prima ad eliminare la linea carri, lo aveva fatto anche il Canada, che aveva buttato i suoi Leopard 1 C2 per sostituirli con gli Striker. Tanto, si diceva, i carri sono ormai inutili, e costano un sacco di soldi. Però, appena messo piede in Afghanistan, i canadesi si sono resi conto che i carri potevano invece essere utili eccome, e hanno ripristinato ed immesso in servizio un certo numero di Leo C2 che erano già stati radiati ed eran pronti per finire in fonderia. Successivamente, resisi conto che eliminare i carri era stato un grave errore, come sappiamo hanno comprato pure loro i Leopard 2, e non mi pare abbiano intenzione di disfarsene. L'Olanda è uno stato piccolo e, abbiate pazienza, non fa testo. Ricordiamo inoltre la lezione della Somalia: quando portammo laggiù quei pochi, vecchi M60A1, gli americani si misero a ridere, salvo poi ricredersi e pentirsene dopo le gravi perdite che subirono a Mogadiscio, e aver visto che i nostri carri, nella tragica giornata del pastificio, erano stati utilissimi, nonostante si trattasse di mezzi obsoleti; allora anche loro portarono giù alcuni Abrams, che, se non sbaglio, non diedero in quel postaccio una prova particolarmente buona... Si sa che ormai i conflitti saranno sempre più asimmetrici, ma mi pare che gli israeliani, che di questi se ne intendono, non abbian mai pensato di rinunciare ai loro carri, anzi. Un Centauro 2, anche se dotato dello stesso cannone, non potrà mai fare il lavoro di un carro, neanche di un carro non eccezionale. Delle caratteristiche dell'Ariete ne abbiamo già parlato: nessuno dice che sia uno dei migliori carri sulla piazza; ma non credo sia solo colpa del progetto, ma anche del fatto che, come al solito, non si è investito nel suo sviluppo, un po' come nel caso dei nostri Leopard 1A2. Un Leopard 2A6M ormai è completamente diverso da un Leopard 2A2... Però, ripeto, parlando con diversi carristi, non ne ho sentito neanche uno che dicesse "sarebbe meglio buttarli e prendere dei Freccia"; sarebbe sicuramente meglio, dico io, buttarli e comprare dei Leopard 2A6, ma rassegnamoci, perché questo non succederà mai. Del resto, sarebbe inutile fare come i greci che hanno comprato non so quanti Leo ultimo grido e poi li lascian chiusi nei depositi perché non hanno i soldi per il gasolio... Alla fine, ricordiamoci che fino a pochi anni fa le nostre truppe corazzate usavano dei Leopard 1 che probabilmente erano i meno aggiornati al mondo, e i Leo 1A5 che comprammo alla fine (e che sembravano a noi già un buon progresso) eran comunque mezzi con aggiornamenti di 25 anni prima... direi che, seppur inferiori ad altri carri, gli Ariete sono sicuramente meglio dei loro predecessori! E comunque, in ogni caso, mi pare che non sia prevedibile che si troveranno mai di fronte ad dei Leclerc (altri mezzi con operatività bassissima) o a dei Leo 2A5, non credo che rischiamo una guerra contro la Francia o l'Austria; certo, probabilmente non resisterebbero ad una IED di 150 kg che gli esplode sotto, ma ho seri dubbi che a questa non resisterebbe nemmeno un Abrams. E se anche così fosse, i talebani potrebber imparare la lezione e, la volta successiva, usare 200 kg di esplosivo invece di 150, che tanto non credo gli manchi... Comunque non credo che sia indispensabile avere il miglior mezzo sulla piazza oppure niente; a volte è molto più importante saper usare bene (e POTER USARE bene) quello che di cui si dispone; non dimentichiamoci che gli israeliani vinsero qualche guerra con degli Sherman modificati contro eserciti arabi che rigurgitavano di T55 e T62, che i pakistani muniti di M47 presero un sacco di legnate dagli indiani che avevano dei vecchi M4 75 mm residuati della seconda guerra mondiale, e che i tedeschi durante la campagna di Russia avevano mezzi tecnologicamente eccellenti, ma che avevano il piccolo difetto di avere motori che, pur avanzati, necessitavano di una grande revisione ogni 700-1000 km e accettavano solo benzina di ottima qualità (che spesso non c'era) mentre i russi vinsero con i T34, scassoni rozzi e scomodi e privi di ogni rifinitura, ma che non si guastavano mai e funzionavano con qualsiasi porcheria gli buttavi nel serbatoio. Ecco, il mio pensiero e questo: i Leo 2A6 non li abbiamo e non li avremo: mi andrebbe già bene se gli Ariete fossero messi in condizione di funzionare senza tanti problemi, non lesinando sulla manutenzione...

 Andrea :

15/6/2014 19:51
 Quote:
Anzi,considerando l'impiego dei carri nel nostro esercito e nelle missioni a cui abbiamo partecipato o parteciperemo probabilmente,dal mio personalissimo punto di vista eliminerei completamente la linea carri,come ha fatto l'Olanda.


Bisogna stare sempre molto attenti quando si valuta di eliminare questa o quella capacità operativa: a tagliare, infatti, si fa sempre molto presto, ma recuperare poi le stesse capacità in caso di bisogno può rivelarsi cosa molto lunga e dispendiosa...

 vista85 :

15/6/2014 20:23
 Mi scuso se stiamo andando un pò off-topic,ma la discussione mi sembra meritevole e interessante

probabilmente non mi sono spiegato bene,ma non sono d'accordo con nessuno dei punti esposti.

La mia ipotesi di un ritiro totale della linea carri non si basa solo sulle caratteristiche tecniche dei nostri materiali,ma anche sul contesto operativo ed economico nel quale sono inseriti.
I canadesi hanno acquistato i Leopard 2A4 e A6(in numero limitato)a causa dell'inadeguatezza dei Leopard 1 spediti in Afghanistan,chiaro segnale che anche nelle guerre asimmetriche di oggi occore un mezzo allo stato d'arte. Mantenere o aggiornare una piattaforma vecchia,progettata in un contesto storico molto diverso ed entrata in servizio con 10-15 anni di ritardo e chiaramente non adeguata alle esigenze odierne costa un mucchio di soldi, che l'EI non ha. In questo perido di tagli alle spese militari,riduzione di reparti e cosi via tutti gli eserciti devono rinunciare a alcune delle loro capacità.....
Stiamo mantenendo in servizio un mezzo che non può essere impiegato in un contesto reale per mancanza di protezione,soprtattutto anti-mina e IED,per mancanza di sistemi di C3 adeguati e,a quanto pare,in numero insufficiente. Un aggiornamento,o meglio una ricostruzione,per raggiungere tali caratteristiche costerebbe come comprare carri nuovi......si tratta di un discorso completamente fuori dalla realtà.

Ai Freccia e Centauro 2 non si chiede di saper affrontare un carro.....si chiede di sopravvivere all'esplosione di una IED,di essere perfettamente integrato nei sistemi di controllo e comando di oggi,di avere alta mobilità ed efficenza operativa....tutte cose che l'Ariete non ha

Ovviamente il carro armato ha ancora ampio spazio in molte situazioni operative ma che non rientrano in quello che l'EI  può ottenere.
In Somalia utilizzammo M60 presi in prestito dall'USMC,nei fatti del pastificio si dimostrarono utili come lo sarebbe stato qualsiasi altro mezzo blindato,proteggendo l'equipaggio e incutendo paura alla gente.Non essendoci un nemico ben definito e a causa di regole di ingaggio confuse non fecero di più.
Nei balcani portammo i Leopard a scopo deterrente(utilizzammo per lo stesso compito anche gli M109)
In Iraq portammo gli Ariete per........per nessun motivo,ne operativo ne deterrente(e già allora vennero installate protezioni aggiuntive).
In Afghanistan non abbiamo portato nulla,ben consapevoli dei limiti del nostro carro.

Ovviamente perdere una componente corazzata pesante non fa piacere ma non vorrei mai si arrivasse,per scarsità di fondi,a continuare a insistere con gli Ariete per poi magari mettere a terra i Mangusta.

Un ultimo appunto sull'Olanda,non facciamoci ingannare dalle dimensioni del territorio,sono molto più interventisti di noi,hanno regole di ingaggio molto aggressive e dispiegano il meglio che hanno in ogni contesto.Hanno rinunciato alla componente corazzata(numericamente non inferiore alla nostra)perchè,a conti fatti,era la più sacrificabile e la meno sfruttata di tutto l'apparato militare.

 Lupo :

15/6/2014 22:23
 saremo anche off-topic, ma è vero, la discussione è interessante...
In realtà le cose in Somalia non andarono così: gli M60 del pastificio non erano quelli presi in prestito dagli americani, ma dei normalissimi M60A1 dell'Ariete risalenti agli anni '60, il cui unico aggiornamento ricevuto negli anni credo fosse una serie di fanali posteriori supplementari; gli M60A1 RISE dell'USMC, ampiamente aggiornati e molto più moderni dei nostri, li chiedemmo in prestito solo successivamente, proprio dopo aver visto che portare quei ferrivecchi in Somalia era stata una buona idea. Non è proprio vero che a Mogadiscio misero solo paura ai somali: furono molto utili quando sfondarono alcune barricate che intrappolavano i nostri soldati, e usarono anche il cannone (pare senza averne l'autorizzazione; ma saggiamente in seguito i comandi non se la presero troppo per la cosa) per distruggere alcune postazioni pericolose dei somali. Uno di essi (si tratta del carro attualmente conservato a Cordenons) venne colpito da un RPG alla torretta, ma la sua corazza resistette ( venne messo fuori uso solo il visore del capocarro)e l'equipaggio non riportò danni: una Centauro, probabilmente, sarebbe stata distrutta da un colpo del genere... e uno dei caduti italiani era a bordo di un VCC che venne letteralmente perforato da un altro RPG, che lo beccò sulla parte frontale. Non so bene perché vennero portati laggiù gli M60 invece dei Leo 1, ma una mia idea (che è solo un'idea) ce l'avrei: non vorrei che il Leo 1 sia in realtà un mezzo sopravvalutato; era nato in un momento storico in cui si pensava che per un carro (che doveva correre nelle pianure dell'europa centrale) la velocità e l'agilità fossero molto più importanti della protezione: la corazza del Leo 1 era di acciaio buono, ma era sottile: in sostanza, il Leo 1 era un carro decisamente poco protetto: veniva comunemente considerato l'erede del Tiger e del Panther, ma secondo me la sua filosofia era più simile a quella del Comet britannico... Della sua agilità, a Mogadiscio, non si sarebbe saputo che farne...
I canadesi furono abbastanza soddisfatti del suo utilizzo in Afghanistan (però i loro Leo eran sempre dei C2, simili agli 1A5, non ai nostri vecchi 1A2), ma lo cambiarono perché, in ogni caso, era un mezzo largamente superato ed inadeguato: erano carri che avevano comunque 30 anni! Comunque tieni presente che, in ogni caso, appena arrivati in Afghanistan i canadesi si sono resi conto che non era neanche pensabile far fare il lavoro dei carri ai pur moderni Striker, della classe del nostro Centauro (lascia stare che il Centauro sia di gran lunga migliore: la classe del mezzo è quella): piuttosto, meglio ripescare dei carri vecchi, poco protetti e superati! Inoltre mi ricollego a quello che ha , secondo me, giustamente scritto Andrea : i canadesi avevano appena radiato i tank, e hanno potuto tornare sui loro passi velocemente; se i carri fossero stati radiati 7-8 anni prima, questo non sarebbe potuto succedere, perché non ci sarebbe stato il personale addestrato... Ricordiamo che il motivo per cui la nostra Marina dopo la guerra tenne in servizio di nascosto 3 sommergibili superatissimi come il Giada, il Vortice e il Bario (praticamente inutili) era proprio questo: non si volle rischiare di perdere -forse definitivamente- una specialità che non sarebbe potuta ripartire facilmente da zero dopo 10 anni. Non sono d'accordo su un'altra cosa: non credo proprio che gli ottimi Freccia e Centauro siano in grado di resistere ad uno IED di 150 kg che li investe in pieno, e che l'Ariete salterebbe in aria sopra una carica che per i blindati ruotati sarebbe sopportabile; ripeto, è concettualmente errato paragonare la capacità di resistenza di un'ottima blindo come Freccia e Centauro (che pesano la metà di un Ariete) a quella di un carro da battaglia, seppur non esaltante. E' vero che in quel teatro non si richiede ad un mezzo la capacità di resistere ad una cannonata di un carro armato; ma non bisogna dimenticare che la corazza della Centauro garantisce la protezione dai colpi di mitragliatrice pesante sui fianchi e -credo- al massimo da 25 mm sullo scudo frontale. La futura Centauro II (che comunque è futura) potrà fare un po' meglio, ma non tanto meglio. E non mi si venga a dire che l'Ariete non ha una protezione superiore... In realtà tutti i carri sono vulnerabili in un combattimento asimmetrico, da sempre; i carristi tedeschi, in Russia, dopo le prime amare esperienze, cercavano di operare sempre con l'accompagnamento di aliquote di fanteria; ricordiamo inoltre che anche gli israeliani in Libano hanno perso dei Merkava (carri progettati proprio per questi scenari) per mine, e che gli americani in Iraq hanno avuti parecchi Abrams distrutti da IED e missili spalleggiabili sparati da breve distanza, possibilmente contro la parte posteriore o superiore del carro. Difatti gli aggiornamenti TUSK per gli M1 e 2A6M per il Leopard sono stati pensati proprio per questo, a riprova che nemmeno questi carri venivano considerati completamente sicuri in questi scenari. Francamente non credo che gli Ariete non siano stati portati in Afghanistan perché non li si riteneva in grado di combattere, quanto per ragioni di natura politica (ricordiamo gli AMX che per 2 o 3 anni potevano solo sparare con il cannone?), economiche e logistico-territoriali: in realtà l'Afghanistan non è un teatro adatto ai carri, infatti Canada e Danimarca ne hanno portati là molto pochi, per utilizzarli solo in situazioni particolari; e, se tutti ricordiamo la storia del Leo 2A6M canadese che ha resistito allo scoppio di una IED senza danni per l'equipaggio, non dimentichiamo che un Leo2A5DK è stato invece pesantemente danneggiato con la morte del pilota, a riprova che i mezzi invulnerabili non esistono... Gli americani solo recentemente hanno portato là pochi M1, ma non mi pare li stiano utilizzando granchè, come accaduto per i nostri Ariete in Iraq... Secondo me l'ideale è una forza armata equilibrata, dotata di mezzi di qualità migliore possibile: certo, si fa quel che si può. Ma privarsi di una componente importante come i reparti corazzati solo perché il carro disponibile è inferiore al Leopard 2 non mi pare una buona idea. Anche se un mezzo non è il top tecnologico, non è detto che non possa essere utile. Se è per questo, anche il Mangusta non ha certo la potenza dell'Apache o del Tigre, ma funziona ed è stato utile in molte occasioni...
Che poi agli Ariete non si faccia manutenzione e pertanto molti siano inefficienti è un altro discorso...

 vista85 :

17/6/2014 18:24
 Scusa il ritardo nella risposta ma ho dovuto sostituire il pc :-( ....

Non sapevo prendessimo in consegna gli M60 ex USMC in un secondo tempo,pensavo non avessimo portato nulla dall'Italia e che impiegammo quelli americani fin da subito.

Sono d'accordo con qualche punto del tuo post, come la perdita di conoscenze ed esperienza nell'utilizzo delle forze corazzate in caso di ritiro della linea carri...
Tuttavia rimango distante su altri aspetti, ue in particolare:

1)nessuno paragona un blindato pesante ad un carro armato, chiaro a tutti che sono sviluppati e utilizzati in ruoli diversi, e nessuno dice che una Centauro 2 è meglio protetta di un Ariete.
Ma nel caso della resistenza alle mine e IED, o più in generale a tutti quegli ordigni che colpiscono la parte bassa/inferiore di un mezzo, il discorso cambia. La capacità di resistere o comunque permettere di sopravvivere all'equipaggio non è data solo dallo spessore della corazza e quindi dal peso, ma soprattutto da una serie di accorgimenti affinati negli ultimi anni come lo scafo a forma di V, l'altezza da terra, sospensioni e meccanica in generale collassabile, fondo rivestito con materiale assorbente, sedili fissati al tetto etc..
Tutti accorgimenti già presenti nei veicoli citati da me precedentemente che forniscono una protezione contro questa tipologia di arma superiore a quanto un Ariete(progettato per contrastare minacce diverse) può permettersi.
E il costo di un upgrade in questa direzione porterebbe ad uno sconvolgimento dell'architettura base del carro con costi stratosferici.

2)in periodi come questo di cronica scarsità di fondi non ci si può permettere di mantenere in linea equipaggiamenti non più al passo con le attuali esigenze; il discorso che potrebbero sempre servire in determinate situazioni non è realistico. Se cosi fosse avremmo potuto mantenere in servizio gli obici da 105 mm, i VCC1 e le 6614, pure i Leopard o gli M110....tutto materiale che in certe situazioni funzionerebbe ancora egregiamente ma che in un contesto generale, considerando tutti gli aspetti(efficienza, logistica, costo...)è superato. E in questo gruppo rientra anche l'Ariete nella sua attuale configurazione.

Indipendentemente dalle nostre opinioni sembra che l'EI sia comunque intenzionato ad aggiornare una aliquota di carri. Si parla di 50 con un kit denominato PSO per operazioni urbani ed il resto con miglioramenti per scontri convenzionali. Non si parla di rimotorizzazione ma non si conoscono ulteriori dettagli a riguardo(il lavoro dovrebbe riguardare 150 mezzi in totale).
Vedremo come andrà a finire, nel frattempo possiamo modificare il Trumpeter :-D

 Lupo :

17/6/2014 22:54
 mi dispiace per il pc, a me è successa la stessa cosa 3 mesi fa: tutti i dati persi, porca miseria :evil: :-x
Si, i primi M60 portati in Somalia erano nostri, dei normali M60A1 (se non sbaglio circa 10) che vennero portati giù tali e quali, senza nessuna modifica... la missione in Somalia era la prima veramente difficile a cui partecipava il nostro esercito (il Libano fu molto impegnativo, ma il contesto era diverso...), e l'organizzazione era lontana anni luce da quella di oggi (non solo l'organizzazione di noi italiani): vennero utilizzati molti militari di leva, in parecchi casi muniti ancora di FAL perché gli AR70 erano ancora pochi... ricordo un filmato riguardante -credo- proprio il giorno del pastificio, in cui si vedeva, se non sbaglio, anche un soldato armato con un Garand (forse da tiratore scelto), un altro con l'elmetto mod. 33... eppure, i nostri seppero fare bene, nonostante i severi contrasti con altri contingenti, tra cui quello USA (che ci guardava con sufficienza, in molti casi con quasi ostilità) e quello pakistano, completamente impreparato a condurre un'operazione del genere. Gli M60, irrisi dagli americani che avevano solo mezzi leggeri, furono molto utili per liberare le colonne italiane intrappolate durante la battaglia del pastificio; in particolare, uno di essi distrusse a cannonate una postazione da cui i somali tenevano sotto tiro un gruppo dei nostri, salvandoli. Intanto i rapporti tra italiani da una parte ed americani e pakistani dall'altra, peggioravano sempre più: un paio di mesi dopo ci fu la battaglia tra americani e somali (quella di Black Hawk Down): gli americani prepararono male l'operazione e si persero dentro le viuzze della città, e tra l'altro erano privi di blindati: morirono una ventina di marines e decine vennero feriti, e vennero uccisi centinaia di somali, tra cui moltissimi civili (pare oltre 1000). Ma gli USA, per queste divergenze, non vollero chiedere l'aiuto dei Mangusta e degli M60 italiani, che sarebbero stati utilissimi, preferendo chiamare in soccorso i pakistani, che arrivarono con pochi blindati su cui c'era spazio solo per una parte degli yankees: gli altri dovettero scappare correndo dietro ai mezzi pakistani. Successivamente, forse perchè gli USA capirono in che guaio si erano cacciati inutilmente, si riappacificarono con noi; fu, credo, in questa fase che ci prestarono i loro 10-12 M60A1 RISE, che erano tutta un'altra cosa rispetto ai nostri: corazze reattive, cannone stabilizzato, nuova elettronica, nuovi cingoli, nuovo motore... Però, appunto, arrivarono parecchio tempo dopo i fatti del pastificio.

Per quanto riguarda gli IED: quello che tu dici è vero. Ma lo stesso problema, ripeto, c'era per gli Abrams e i Leopard 2; infatti le modifiche di cui ti dicevo sono state pensate proprio per questo motivo, e, pare, con buoni risultati. Non credo che una modifica simile a quelle del Leo 2A6M avrebbe costi terrificanti, in fondo si tratta di una corazzatura aggiuntiva, e un Ariete di questo tipo sarebbe, credo, un buon progresso. Certo, ci sarebbe sempre il problema del motore, ma mi risulta che il motore potenziato sia già stato progettato, se poi non ci sono nemmeno i soldi per produrre 100 di questi motori è un altro discorso. Comprendo il tuo punto di vista: tu dici: se non abbiamo i soldi per mandare in missione mezzi completamente sicuri, eliminiamo questi mezzi. Io rilancio: se non abbiamo i soldi per mandare in mezzo mondo mezzi completamente sicuri, facciamo a meno di andare in questi postacci ( o almeno non andiamo dappertutto!) , teniamo i nostri carri a casa e coi soldi risparmiati aggiorniamoli! Tanto, che utilità ha avuto per noi (ma anche per gli africani...), ad esempio, la missione in Libia?

Io comunque non intendevo che è meglio tenere tutto quello che può ancora funzionare: i VCC1 li avrei venduti anche prima, ma perché abbiamo già i Dardo e i Freccia; che ce ne facciamo dei Camillini? Anche i Leopard 1 meglio siano stati eliminati: abbiamo gli Ariete che sono comunque più moderni. I Leo 1 sono, a questo punto, inutili. Se avessimo i Leo 2A6 eliminerei anche gli Ariete, ma oltre agli Ariete non abbiamo niente di meglio, per cui mi dispiace, ma fino a quando non ci sarà altro, secondo me questi benedetti Ariete toccherà tenerli, perché non c'è nulla che possa fare il loro lavoro... Se non avessimo i Dardo avremmo dovuto, giocoforza, tenere i VCC1; certo, a quel punto avrei fatto a meno di andare in Afghanistan; però d'altra parte, se proprio ci si vuole andare, non è che perché i VCC1 sono vecchi manderei i soldati in giro su un pick up...
Buona serata :-)

 TRAX :

18/12/2014 17:05
 Interessa?

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