Il
Mitsubishi Ki-67 Hiryu
Argomento: Aerei ed elicotteri : Articoli Data: 24/4/2006
Incontrato per la prima volta durante la battaglia aeronavale di Formosa nel 1944, gli alleati lo identificarono come “nuovo tipo della marina”; un velivolo catturato nelle Filippine rivelò la sua vera identità. Il Ki-67 Hiryu era uno sviluppo successivo del G4M “Betty”. Venne progettato da Ozawa Kyonosuke (ingegnere capo della Mitsubishi) e dal suo team, in risposta ad una specifica del 1941 dell’Esercito Giapponese, che richiedeva un bombardiere pesante in grado di produrre un’elevata velocità, abbinata ad una manovrabilità simile a quella di un caccia; inoltre doveva risultare ben corazzato e possedere i serbatoi di carburante auto sigillanti, per evitare che l’eventuale incendio di uno si propagasse per tutto il velivolo. Alla luce del risultato ottenuto, l’Hiryu può essere considerato uno dei migliori bombardieri prodotti dall’industria Giapponese durante la guerra del Pacifico.




Verso la fine del 1940,mentre il Nakajima Ki-49 era ancora in fase di test, vennero prodotte le specifiche per il suo successore.
La Mitsubishi progettò un velivolo ad ala intermedia, spinto da due motori Ha-104s da 1900 hp; al fine di facilitare e velocizzare la produzione venne progettato per essere costruito in sotto-assemblaggi.
Senza il carico di bombe l’Hiryu poteva eseguire facilmente dei loop e il suo raggio di virata era più stretto di quello dei caccia; i comandi rimanevano regolari ed efficaci anche nei tuffi eseguiti a velocità massima.
Con le sue caratteristiche era comparabile agli equivalenti bombardieri Americani del periodo; secondo la JAAF era considerato un bombardiere pesante ma in realtà era paragonabile con i migliori bombardieri medi Americani come il B-26 Marauder.
Queste prestazioni ispirarono lo sviluppo successivo del velivolo; venne infatti trasformato in caccia pesante (sigla Ki-109) e, unitamente ad un nuovo motore, l’Ha-104ru, sovralimentato con turbocompressore, ricevette un cannone da 75 mm. con 15 colpi in posizione fissa sul muso.
Il motore sovralimentato però non fu disponibile in tempi brevi e sul velivolo continuarono ad essere installati i motori standard, che non permisero all’aereo di raggiungere un’altitudine sufficiente per attaccare i B-29.
Lo sviluppo del KI-67 “Peggy” fu piuttosto caotico; il potenziale così promettente del velivolo, non venne sfruttato al meglio a causa del numero eccessivo di varianti e versioni (ben 17 !) che l’Esercito chiese alla Mitsubishi.
Il velivolo riuscì ad entrare in servizio nell’ottobre 1944.
Venne anche impiegato come aerosilurante e condusse diverse azioni di bombardamento contro i B-29 basati nelle isole Marianne.
Alla prove dei fatti si dimostrò un ottimo velivolo: veloce, manovrabile, aveva un buon raggio d’azione ed era ben corazzato.
Quando la guerra terminò vennero prodotti complessivamente 727 velivoli.


Caratteristiche
Denominazione: Mitsubishi Ki-67 Hiryu “Peggy”
Tipo: bombardiere/aereosilurante
Motori: due Mitsubishi Ha-104s da 1900 hp
Velocità massima: 537 Km/h a 6090 mt.
Quota massima: 9470 mt.
Raggio operativo: 1000 Km a pieno carico di bombe + 2 ore di riserva
2800 Km a vuoto
Apertura alare: 22,5 mt
Lunghezza: 18,7 mt.
Altezza: 5,60 mt
Peso a vuoto: 8649 Kg
Peso massimo al decollo : 13765 Kg
Armamento difensivo: fino a 5 armi da 12,7 mm.
Carico bellico: bombe per 800 Kg
oppure un siluro da 1070 Kg
in configurazione da attacco suicida 2900 Kg
Equipaggio: da 6 a 8 membri nelle versioni I, Ia,Ib,Ic
2 più 21 passeggeri in quella da trasporto

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