Il
Velivoli di fabbricazione estera in uso all’Esercito e alla Marina Giapponese
Argomento: Aerei ed elicotteri : Articoli Data: 24/4/2006
Prima dell’inizio della guerra nel Pacifico e nei suoi momenti iniziali, l’Esercito e la Marina Giapponese acquisirono velivoli provenienti da altre nazioni (Germania principalmente) sia per prove comparative, sperando di ricavare utili informazioni per gli sviluppi di futuri tipi di aerei, sia per l’impiego operativo. In molti casi non venne superata la fase di valutazione del velivolo. Viene di seguito riportata una breve panoramica degli aerei di produzione straniera che vennero testati in Giappone. Tutti i velivoli vennero codificati dagli alleati secondo lo standard di nomi di persona, prevalentemente femminili.


Lockheed 14-38 Super Electra “THELMA”
A partire dal 1938, trenta esemplari vennero venduti al Giappone per usi commerciali e collegamento con la Cina. In rapporto alle sue dimensioni era considerato il più veloce bimotore civile in produzione e poteva trasportare 14 passeggeri. Venne presto impiegato dall’Esercito Giapponese per il trasferimento degli ufficiali.

Seversky P-35 (A8V1 caccia biposto) “DICK”
La versione per l’esportazione venne siglata 2PA-B3 e ne vennero venduti, nel 1937,20 esemplari alla Marina Imperiale Giapponese che lo impiegò come caccia di scorta.
Venne prodotto in serie dalla Mitsubishi e dalla Kawasaki e identificato come Type 98 caccia biposto. Non venne mai incontrato dalla caccia alleata durante la seconda guerra mondiale.

Douglas DC-2 “TESS”
Cinque esemplari vennero assemblati dalla Nakajima che ne acquisì anche i diritti per la produzione,diritti che non vennero mai esercitati perché nel frattempo era stato acquisito il DC-3 che rendeva questo velivolo obsoleto.

Douglas DC-3 “TABBY”
Le importazioni iniziarono a partire dal 1930 e successivamente venne costruito su licenza dalla Nakajima e dalla Showa prima e durante la guerra.
Venne utilizzato non solo come trasporto ma anche come ricognitore.

Fiat BR 20 Cicogna “RUTH”
Ne vennero acquistati 80 dall’Italia nel 1938 per appoggiare l’offensiva terrestre in Cina. Venne siglato come Type I (I per Italia) bombardiere medio.
Il velivolo divenne rapidamente obsoleto tanto che già a metà della guerra nel Pacifico non era più operativo.
Heinkel HE-111 “BESS”
Si sospettò che il velivolo fosse stato acquisito, per la produzione ,dalla Aichi per l’Esercito Giapponese; in realtà l’Aichi ha prodotto velivoli esclusivamente per la Marina.
Non vennero mai importati velivoli dalla Germania né venne mai progettato un modello equivalente Giapponese.

Heinkel HE-112 B0 “JERRY”
30 velivoli vennero acquistati nel 1938 e usati soprattutto in Cina; ebbe numerosi inconvenienti presentava una manutenzione problematica e anche l’approvvigionamento dei ricambi era difficoltoso. Il velivolo venne messo fuori servizio prima dell’inizio della guerra nel Pacifico.

Messerschmitt BF-109 E3 “MIKE”
Nel maggio del 1941 tre esemplari vennero acquisiti dall’esercito Giapponese per test e valutazione. In particolare vennero eseguite prove a confronto con il Ki-43,KI-44,Ki-60 e il Ki-61. Anche in questo caso i test rimasero fini a se stessi.

Messerschmitt BF-110 “DOC”
Il progetto venne importato dalla Germania ma un solo velivolo l’ME-210 A1 venne trasferito in Giappone per le valutazioni ed il confronto con altri velivoli Giapponesi. Non ci furono ulteriori sviluppi.

Focke Wulf FW 190 A5 “FRED”
Un solo modello venne inviato in Giappone nel 1943; venne usato per confronto con altri velivoli Giapponesi sopratutto per quanto riguarda la parte aerodinamica.

Focke Wulf FW-200K “TRUDY”
Un esemplare volò da Berlino alla base aerea di Tachikawa nel novembre del 1938. La visita doveva servire per promuovere il velivolo presso l’Esercito Giapponese nelle configurazioni da trasporto e bombardiere. La visita non portò alcuno sviluppo.

Junkers JU- 87 “IRENE”
Lo Stuka aveva grossi estimatori in Giappone; ne venne importato un esemplare, per i test d’impiego, nel 1940 e ne venne acquisita anche la licenza di produzione.
Che cosa venne acquisito dai test non è chiaro tanto più che nessun velivolo Giapponese aveva delle somiglianze con lo Stuka ne tanto meno suoi particolari vennero impiegati dall’industria aeronautica nazionale.

Junkers JU-88 “JANICE”
Venne importato un solo esemplare di JU-88-4 nel 1940. E’ ragionevole supporre che se ne voleva acquisire la licenza di costruzione, produrlo e renderlo operativo; in realtà non venne poi mai prodotto.

Junkers Ju-52 3/m “TRIXIE”
Il velivolo eseguì una visita dimostrativa in Giappone nel maggio del 1939 senza ulteriori sviluppi.

Fieseler FI-156 Storch “STELLA”
Un esemplare venne inviato in Giappone nel 1941 e l’esercito Giapponese ne progettò uno similare (Kokusai Army Type 3) la cui principale differenza, rispetto alla versione Tedesca, era l’adozione di un motore radiale più potente del motore Argus presente nello Storch. Le prestazioni erano superiori rispetto al velivolo Tedesco eccezion fatta per lo spazio d’atterraggio più lungo.

© 2004-2018 www.modellismopiu.it
https://www.modellismopiu.it

L'indirizzo Web di questo contenuto è:
https://www.modellismopiu.it/article.php?storyid=685