Il
Synthaglass
Argomento: Colorazione : Visti per voi Data: 23/4/2006
Nella selva dei prodotti per modellismo, uno nuovo sta per essere messo sul mercato. Il suo nome è Synthaglass e serve per la riproduzione dei trasparenti. Sul mercato ci sono altri prodotti che servono a questo scopo, come il Cristal Clear della Superscale od il Clear Fix dell’Humbrol. Il vantaggio del Synthaglass rispetto ai sopraccitati sta nel fatto che non ci sono limiti alla superficie trasparente che si può riprodurre. Purtroppo attualmente la distribuzione del prodotto è ancora agli inizi, ed ora è reperibile solamente in pochi posti. Tra questi che conosco uno a Milano, Revelli utensileria, ed uno a Cinisello Balsamo, La Fragola Blu, negozio di decoupage. Oltre a questi negozi è distribuito in poche altre città italiane.


Descrizione del prodotto e suo utilizzo.
Come già detto, il Synthaglass, serve per riprodurre delle parti trasparenti dei modelli, come finestre, oblò, od altre superfici vetrate. A differenza dei prodotti sopra menzionati, non ha le limitazioni di limitarsi a piccole superfici, di solito qualche millimetro quadrato. Con questo prodotto si possono anche riprodurre degli ampi spazi vetrati. Per farlo è necessario costruirsi un telaietto delle dimensioni della superficie vetrata da riprodurre, chiuderlo da un lato con della plastica polietilenica, cui questo prodotto non aderisce, fissandolo con del nastro adesivo, com’è stato fatto nella foto con il nastro adesivo posto sul lato inferiore del telaietto. Una volta che il telaio è pronto ci si versa dentro un po’ di prodotto, distribuendolo in modo da farlo aderire ai bordi ed agli spigoli e con spessore uniforme. Se lo spessore ci soddisfa, il vetrino è finito, altrimenti dopo che si è solidificato, si può stenderne dell’altro, in modo che raggiunga lo spessore voluto ed eliminando altresì l’effetto lente. Una volta che si è soddisfatti del risultato, lo si lascia asciugare per almeno 24 ore, dopodiché si può staccare la plastica antiaderente.
Come si vede anche dalle immagini, il procedimento è molto semplice ed il forte ginocchio ottenuto nel telaio utilizzato, dipende dal fatto che il listello di legno è un listello quadro di 3 mm di lato. Usando spessori minori il ginocchio rimane inferiore e in ogni modo si potrebbe far sparire efficacemente con altre applicazioni del prodotto fino a portare il prodotto allo stesso spessore del telaio.
Il Synthaglass si può anche colorare, miscelandolo con vernici. Nella foto allegata è stato miscelato con un blu della linea di colori Puravest, sempre dello stesso produttore del Synthaglass.
Ho fatto altri esperimenti e devo dire che al posto di colori opachi, la soluzione è di miscelarlo con dei colori trasparenti. La mia prova è stata fatta con dei trasparenti Tamiya ed il risultato è stato ottimo.
Nell’esempio illustrato la superficie è ancora abbastanza piccola, perciò basterebbe versare il prodotto ed aspettare che si autolivelli. Nel caso di superfici più grandi, per esempio togliendo i due divisori, conviene aiutarsi con qualcosa per stendere il prodotto. Un pennello può essere sicuramente un ottimo utensile per questo scopo.
Naturalmente il vecchio uso che si faceva con il Crystal Clear si può tranquillamente ancora fare, cioè stendere il prodotto su piccoli finestrini aiutandosi con uno stuzzicadenti, pennello od altro utensile. Non solo si può ma ho riscontrato che la stesura risulta più facile dato che il prodotto è più viscoso e denso.
Ora veniamo all’uso innovativo di questo prodotto. Data la sua elevata viscosità si presta anche a formare delle superfici non solamente piane. Spinto da una prova fatta dal produttore, ed avendo in costruzione un piccolo peschereccio dotato di due oblò convessi verso l’esterno, ho deciso di provarlo in questo nuovo tipo di utilizzo. Mi ero già preparato un tondino di ottone di 5mm di diametro arrotondando una estremità e tagliandolo leggermente più lungo del necessario per poter vacuformizzare tali oblò. Dato il tipo di applicazione da fare, ho allungato il master incollandogli un pezzo di sprue lungo circa 20cm.
Ricoperto il master così ottenuto con del polietilene (ho usato un sacchetto del supermercato) e fissandolo con del nastro adesivo sullo sprue, ho semplicemente immerso il master nel prodotto e l’ho fatto sgocciolare un po’. Dopodiché l’ho lasciato asciugare qualche ora. Per dargli spessore ho ripetuto l’applicazione tre volte, controllando col calibro lo spessore ottenuto, Arrivato a 0.6 mm ho lasciato asciugare il tutto per almeno 24 ore, dopodiché ho tolto il nastro adesivo che fermava il polietilene e l’oblò così ottenuto si è staccato molto facilmente dal polietilene. Nelle foto si possono vedere i risultati del lavoro eseguito.
Concludendo mi sembra un ottimo prodotto e l’unica sua pecca è la scarsa reperibilità. Per informazioni su disponibilità sul prodotto ci si può rivolgere direttamente al suo produttore, Lorenzo Toffano, al seguente indirizzo email toffanol@tin.it.

Rodolfo Mattavelli (aka Rudy-F104)













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