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Gerat 040 - Odin 1:144
Argomento: 1/72 e dintorni : Articoli Data: 15/9/2005
Prima di analizzare il bellissimo kit della Dragon del Karl Gerat 040-Odin, in 1:144 vediamo un breve resoconto dell'impiego operativo di questi "mostri"dell'artiglieria! Nel Giugno 1937 fu ordinata una versione ad autopropulsione dei mortai da 600mm. Il generale Karl Becker fu interessato dello sviluppo e da questi i cannoni presero il suo nome.


Il mortaio fu sviluppato dalla compagnia Rehinmetall. Questo aveva un calibro di 600mm ed era un arma da fuoco a retrocarica. La canna aveva una lunghezza di 5108mm (L/8.44). I proietti HE erano composti da 348 kg di esplosivo ed avevano un peso di 2180 kg, per una lunghezza di 2511mm. Con la carica propulsiva di 32 kg si aveva una velocità iniziale di 220 m/s ed una gittata di 4300m. Il proietto con 280 kg di esplosivo aveva invece un peso di 1700 kg ed una lunghezza di 1991mm. La carica propulsiva da 36 kg dava una velocità iniziale di 285m/s ed una gittata di 6700m.
Per dotare il mortaio di una migliore gittata fu sviluppato un nuovo affusto da 540mm, con una lunghezza di 6240mm (L/11.5). Nel giugno 1943 furono consegnati i primi pezzi. Le foto mostrano che almeno 3 “Karl” furono equipaggiati con gli affusti da 540mm, (erano un Thor, uno Ziu ed un altro veicolo). Il primo “Karl” con cannone da 600mm fu consegnato nel Novembre 1940, e prese il nome di Adam. Altri tre veicoli furono consegnati alla fine di Maggio 1941, e presero il nome di Eva, Thor, e Odin. Questi quattro veicoli furono utilizzati in Russia con l’ 833 schwere Artillerie Abteilung il 22 giugno 1941. L’Adam e l’Eva furono posizionati nei pressi di Brest-Litovsk.
L’Adam sparò 16 colpi, mentre il primo colpo dell’Eva rimase bloccato nella canna, e l’intero veicolo fu riportato a riparare in Germania. Il Thor e l’Odin furono posizionati nei pressi di Lemberg, e l’Odin fù inutilizzabile per la rottura di uno dei cingoli. Il Thor sparò appena quattro colpi. Nel giugno del 1942 il Thor e l’Odin furono portati sul fronte di Sebastopoli, dove spararono 197 colpi. Nello stesso tempo furono consegnati altri due veicoli alla fine di Agosto 1941, con il nome di Loki e Ziu.
Lo Ziu entrò in azione con la batteria 638 e nell’Agosto 1944 fu utilizzato a Varsavia contro i ribelli. Un veicolo era lungo la strada per bombardare Parigi ma esplose con tutto l’equipaggio quando il treno che lo trasportava fu bombardato dagli alleati.
Il Loki fu perduto in Ungheria, l’Odin fu inutilizzabile perché si incendiò l’affusto e più di due veicoli finirono nelle mani degli americani.
Le munizioni dei “Karl”-Gerat erano trasportate da un veicolo basato sulla scocca del Panzer IV, che poteva trasportare due o quattro proiettili. La lunghezza del “Karl”-Gerat era di 11150 mm, la larghezza di 3160mm e l’altezza di 4780mm. Con un peso di circa 120 tonnellate e i cingoli di 50 cm di larghezza, il veicolo sviluppava una pressione al suolo pari a 1.72kp/cm2. Un motore Daimler-Benz a 12 cilindri da 580 PS, portava il veicolo ad una velocità pari a 10 km/h.
Il serbatoio era da 1200 litri. L’elevazione del cannone era da 0° a +70°, e da –4° a +4° orizzontalmente.
Uno speciale vagone trasporto fu sviluppato per trasportare i “Karl” su lunghe distanze. A questo scopo il “Karl” veniva diviso in più pezzi su due vagoni a 5 assi ognuno.

Come gia detto il modello in questione appartiene alla serie 1:144 della Dragon. Alcuni non saranno daccordo sul fatto che anche per questa scala così ridotta si possa parlare di modellismo, ed effettivamente la realizzazione del piccolo modello è più un divertimento da una serata che la costruzione di un modello con la M maiuscola.
In ogni caso vige sempre la regola... "l'importante è divertirsi". La scatola non è per niente bella. Le istruzioni di montaggio sono minime, il modello fotografato sulla scatola (nel fronte) è montato male, il fondo dell'affusto è infatti assemblato alla rovescia.
Questo non permetterà, in fase di montaggio, di assemblare il proiettile come mostrato nella suddetta foto. Dispiace per la piccola lastra fotoincisa, in quanto non è indicato da nessuna parte dove vanno assemblati questi piccoli pezzetti.
Il resto del kit è invece da sogno. Non ci sono sbavature neanche a pagarle, i pezzi combaciano alla perfezione e a volte non hanno bisogno neanche della colla. Il livello di dettaglio è ottimo, considerata la scala.
Ci sono sei figurini in plastica morbida e sei in plastica dura, per i gusti più svariati. Insomma, per divertirsi nel giro di una serata non troppo lunga, il kit é meraviglioso.
La presenza dell'equipaggio lascia inoltre spazio alla creazione per un piccolo dioramino Russo! Lascio qualche foto del modello da me realizzato!
Ciao e... alla prossima Alessandro.









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