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L6/40 autocostruzione in 1/72
Argomento: 1/72 e dintorni : Articoli Data: 16/12/2004
Salve a tutti! L’idea di costruire L6 in scala 1:72 ha varie motivazioni. La prima era quella di disporre di mezzi italiani per il wargame! La ricerca di questi mezzi, in questa scala si è però rivelata alquanto difficile. Mi resi conto infatti che la maggior parte dei kit riguardava i mezzi tedeschi...


... (come se l’avessero fatta solo loro la guerra!) e qualche mezzo americano (ovviamente parlo di kit in plastica a prezzi convenienti per uno studente!).
Tuttavia riuscii a trovare l’M13/40 e il semovente da 75 in resina, prodotti entrambi dalla “Britannia Miniatures”, casa produttrice di miniature e mezzi per il wargame in scala + 1:72! Non vi dico che schifo quei modelli!!! E soprattutto che prezzi, visto che l’unico negozio che li distribuisce in Italia è “Strategia e Tattica” a Roma (via Cavour per chi fosse interessato).
Così, girando per la rete, in cerca di qualche casa produttrice di kit in plastica, incappai nel L3 autocostruito dal nostro Giulio (vedi galleria). Fu allora che mi cimentai anch’io nella costruzione dell’L3, ma in versione lanciafiamme.
Ancora una volta vidi nella rete l’M13/40 di Giulio (vedi galleria) e stavolta decisi di mandargli una mail per chiedergli informazioni riguardo il semovente da 90, che mi sarebbe piaciuto riprodurre.
Qui Giulio, oltre a darmi gentilmente le informazioni che gli avevo richiesto, mi consigliò di visitare questo sito, e qui cambiò la mia vita!!!!!
Visitai subito le schede tecniche in cerca del semovente da 90, senza però trovare nulla, ma i disegni dell’L6 mi colpirono subito e così decisi di costruirmelo da me!
Dopo avervi annoiato con la mia storia modellistica, passerò ad annoiarvi con la mia storia da costruttore. Prendendo come riferimento le immagini di questo sito, ho ridisegnato (tramite autocad) l'L6, scomponendolo in vari pezzi. Fatti i vari calcoli per riportare il disegno in scala, mi sono munito di matita, righello e cartoncino Fabriano 4. Questi sono gli ingredienti principali. La prima cosa che ho assemblato è stata la torretta.



In ogni fotografia ho messo 1centesimo per avere un’idea delle proporzioni. La torretta è assemblata essenzialmente come una piccola scatola, ed incollata tramite Attak. Successivamente sono passato alla costruzione della casamatta, sempre seguendo lo stesso criterio.



Ho costruito poi lo scafo del carro e assemblato questi tre pezzi insieme.





Con santa pazienza ho costruito poi il cannoncino da 20 mm (poveri i nostri carristi!!). Per tale scopo ho utilizzato un chiodo a spillo in acciaio, e in prossimità della base ho aggiunto un filo di rame, ricoprendo il tutto con un piccolo tubicino in gomma (tipo termorestringente). Questo si può trovare nei negozi di articoli elettrici ad un paio di €.



Un cilindro in legno del diametro di 3 mm è stato diviso a metà per riprodurre la bombatura anteriore della torretta. Il passo successivo ha visto l’assemblaggio del treno di rotolamento e delle sospensioni anteriori. Le ruote sono state create con un tornietto da orafo che fu regalato qualche hanno fa a mio padre, santa pazienza e un cilindro di ottone.



Il resto è in plasticard da 0.5 mm e listello tondo in legno, da 1 mm. Completato il treno di rotolamento sono state assemblate le sospensioni interiori. Queste sono composte da un piccolissimo tubicino in ottone e da un altrettanto piccolo filo dello stesso materiale. A questo punto ho iniziato a mettere i particolari. Prima fra tutti la rivettatura, eseguita con il metodo del filtro della caffettiera, descritto nella sezione tecnica di M+.
Devo dire che è un metodo fantastico, anche se necessita di tantissima pazienza e la resa è un po’ fuori scala per i modelli 1:72.
Le griglie del motore non sono nient’altro che cartoncino tagliato con un cutter affilato. La pala sul parafango sinistro è presa dal magazzino personale, in particolare dalla scatola di soldatini della Folgore della Waterloo. Uno di essi infatti è rappresentato nell’atto di scavare. Io ho tagliato la pala dal manico e aggiunto un filo in ottone. Il piccone sul retro del carro è invece fatto con del plasticard.
Ganci e maniglie sono anch’essi di ottone o rame. Anche questi risultano un po’ fuori scala, ma non sono riuscito a farli più piccoli di così.
A questo punto la colorazione! Ho scelto l’L6 del LXVII btg. Bersaglieri in Russia nel 1942, visibile sulla scheda tecnica del carro sul nostro sito. Questo risulta essere color sabbia, per cui ho dato una base di bianco al modello, ed una prima mano di Desert Yellow (977) della Vallejo.
Successivamente ho “lavato” il modello con del Flash Wash della Citadel molto diluito, che oltre a penetrare nelle fessure ed evidenziare i particolari, da anche un senso di “vissuto” al carro. Fatto ciò ho passato del Desert Yellow a pennello asciutto, senza schiarirlo, e poi ho lumeggiato più volte schiarendo il colore di base con del bianco acrilico. Come potete vedere da quanto scritto non sono un mago del colore, e quindi mi sono fermato qui ritenendomi abbastanza soddisfatto.









I cingoli del carro li ho ricavati da un Tigre della Heller (che schifo che faceva), il che rende il nostro L6 ancora più eroico!!! E forse troppo ambizioso!!
Le decals sono state ridisegnate in autocad e stampate con una comunissima inkjet, poi lavate con del Desert Yellow molto diluito. I sacchi di sabbia sono in DAS e la corda è filo di refe per modellismo navale, opportunamente sfibrato per renderlo sottile al massimo. L’elmetto è la testa di un alpino della Italeri! La coperta posteriore invece apparteneva ad una serie in resina, di una casa che non ricordo, per modelli in 1:72. Ora il modello ha solo bisogno di uno scenario. Vorrei adattarlo ad uno scenario urbano in Russia con qualche alpino della Italeri (sono veramente carini) che gli gironzola intorno. A tal proposito vi chiedo aiuto! Sto cercando delle fotografie o comunque delle notizie al riguardo. Ah dimenticavo.... La torretta è girevole, per fare ciò ho semplicemente forato la casamatta e inserito un perno in legno sul fondo della torretta, e il gioco è fatto.
Ciao e… alla prossima!
Alessandro - Caesar

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