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Re: Dudat del regio corpo truppe coloniali - Somalia 1939 |
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Quote: Hoot ha scritto: Ieri sera leggendo il post ho avuto l'impressione che fosse un altro figurino rispetto a quello visto a Novegro....ma chi ti ha "imparato" a fare le foto?????????? Ma mica è stato... Scherzi a parte confermo ad esempio, anche se non ce n'è bisogno, che il colore della pelle è mooolto più scuro... Purtroppo, purtroppo! Mi ha Imparato il Sommo, illustrissimo, eccellentisimo, mastro Del Manzo. Credo che domenica, cercando di consolarmi per il FURTO perpetrato ai ns danni la sera prima, mi abbia instillato il virus della sua nobile arte figurativa. -- Massimo TouaregMaria - matr. M+ n.485 Sostenitore dalla Federazione Italiana Guide Africane Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo (Lao Tze) Visita la mia gallery a questo Link |
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» 29/9/2010 14:30 |
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Re: Dudat del regio corpo truppe coloniali - Somalia 1939 |
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Quote: pgdm ha scritto: Sarà stato molto più scuro perchè dopo che è stato completato e ha preso vita si è guardato allo specchio e si è in...nervosito nero Massimino: lo sai che ti voglio bene. Ma se tu provochi con le foto (io insegno, ma se l'allievo non capisce niente...) io rispondo Però confermo che, secondo me, il tuo standard abituale è molto più elevato. bel modo di volermi bene lo sai che sono un testone...che ce ne metto di tempo a farmi entrare le nozioni in zucca però hai ragione...lo Zulù, per restare sui negretti, m'è venuto meglio! se farai un pupazzetto così, non sempre quei noiosi napoleonici, sei autorizzato a non seguire i miei consigli Ciao mon Ami -- Massimo TouaregMaria - matr. M+ n.485 Sostenitore dalla Federazione Italiana Guide Africane Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo (Lao Tze) Visita la mia gallery a questo Link |
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» 29/9/2010 14:34 |
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Re: Dudat del regio corpo truppe coloniali - Somalia 1939 |
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Grazie maestro per aver usato la sua arte per dar risalto ad una mia schifezza (sia pittorica che fotografica) La prossima volta mi raddrizzi il fucile please! Scherzi a parte come hai fatto a renderla accettabile? Ciao -- Massimo TouaregMaria - matr. M+ n.485 Sostenitore dalla Federazione Italiana Guide Africane Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo (Lao Tze) Visita la mia gallery a questo Link |
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» 29/9/2010 15:07 |
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Re: Dudat del regio corpo truppe coloniali - Somalia 1939 |
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Così? Mia trop! (mica tanto) -- Massimo TouaregMaria - matr. M+ n.485 Sostenitore dalla Federazione Italiana Guide Africane Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo (Lao Tze) Visita la mia gallery a questo Link |
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» 29/9/2010 17:09 |
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Re: Dudat del regio corpo truppe coloniali - Somalia 1939 |
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Ciao Massimo, il figurino sembra ben equilibrato e soprattutto la tua bravura ha saputo sapientemente dare buoni risultati su due colori fondamentalmente difficili, il bianco ed l'incarnato marrone/nero del dubat. Anche prima dei correttivi con fotosciop Qualche cosa da dire invece sulla storia dei Dubat ci sarebbe, soprattutto sulla faccenda dei pozzi di Ual Ual. Ma visto che le info si fermano a quelle del foglietto del figurino e di qualche ricerca sul web, capisco che sono striminzite e non del tutto corrispondenti al vero. A proposito dell'incidente di Ual Ual, questo non fu provocato dai Dubat di guarnigione ai pozzi, ma da un attacco di un numeroso gruppo di armati etiopici (le fonti storiche su questo punto sono varie, c'è chi parla di 800 ma anche chi fa salire il numero fino a 1.000-1.200), che accompagnati da un osservatore britannico, si erano colà recati per parlamentare !! in merito alla questione del confine fra Etiopia e Somalia, mai demarcato in modo certo fin dal trattato di Uccialli (seguito alla nostra sconfitta di Adua del 1895). In buona sostanza presentarsi in svariate centinaia per parlamentare era solo un pretesto per arrivare a rivendicare i pozzi di Ual Ual (svariate decine) e il controllo della pista carovaniera. E che fosse un pretesto lo attesta la presenza del rappresentante britannico. Serviva da testimone su un affare già combinato fra il Negus e il governo britannico. Numerosi sono i documenti diplomatici italiani che si riferiscono a questa tesi, così come molti sono i documenti di carattere militare che ho consultato in archivio. Ad ogni modo, a seguito dello scontro armato fra i Dubat del nostro presidio e gli abissini, si ebbe l'intervento di 3 nostri CV di stanza a pochi chilometri e di pochi nazionali la presenti. Un resoconto dettagliato (ma quasi certamente di parte) fu fatto dall'allora Capitano Cimmaruta (che ha anche scritto un libro sull'argomento, ma bisogna con cautela estrarre i fatti dal verboso linguaggio propagandistico). L'evento ebbe una risonanza straordinaria ed arrivò anche in discussione alla Società delle Nazioni a Ginevra, dove la tesi italiana fu anche, inizialmente, accettata ma poi contrastata. Questa situazione dette poi adito a Mussolini di farne il casus belli per concretizzare la guerra all'Etiopia che già stava preparando. Se interessa ho copia di alcune relazioni e dei disegni della mappa recante il percorso fatto dai nostri CV in difesa del presidio di Ual Ual. Saluti -- |
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» 29/9/2010 17:43 |
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Re: Dudat del regio corpo truppe coloniali - Somalia 1939 |
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PS riporto alcune informazioni relative ai gradi, all'uniforme e all'armamento dei Dubat che sono state prese da un altro forum (Miles) e la fonte è il nostro sempre ben informato Gabriele Zorzetto. Inclusa una nota molto interessante a chiusura del suo intervento: Gradi. La gerarchia di grado prevedeva, inizialmente, le categorie di Sottocapo Banda e Capo Banda; in seguito, con il D.G. del 4/IX/1926 veniva introdotto il grado di Capo Banda Comandante. Questi graduati vestivano come la truppa, ma distinguendosi per un cordoncino appeso al collo con due grossi fiocchi di lana, a cui era anche attaccato il fischietto. Cordoncino e fiocchi erano di colore nero per il Sottocapo, rosso per il Capo e verde per il Capo Comandante. Per i Carani (gli scrivani-interpreti in servizio nelle Bande) era invece previsto un distintivo simile a quelli di grado, e consistente in un cordoncino giallo appeso al collo, con due fiocchi di lana pure gialli; se l’individuo era anche provvisto di un grado, i fiocchi assumevano il colore corrispondente, pur restando il cordoncino di colore giallo. Di fiocchi blu onsetamente non ho mai sentito parlare. Uniforme. Per gli uomini delle Bande Armate non erano previste uniformi né equipaggiamento, ad eccezione di un turbante di tela bianca; per il resto, i gregari vestivano “all’indigena”, con una futa avvolta intorno alle gambe e serrata in vita dalla cartucciera, e un’altra portata arrotolata a tracolla, dalla spalla destra al fianco sinistro (e utilizzata per coprirsi, durante le ore più fresche). Normalmente queste fute erano di tela di cotone bianco, anche se talora alcuni reparti (come accadde per le Bande del Nogal nel 1926) utilizzarono largamente stoffe variopinte a trama scozzese provenienti dal libero mercato, ma sempre con il dub (turbante) bianco; questo veniva avvolto al capo secondo l’uso della cabila di appartenenza; a norma di regolamento, il turbante doveva avere un capo pendente per 40 cm dietro la nuca. Per le fute quindi non possiamo escludere bordature colorate, ma ho visto dalle foto che nel caso di pezze bianche, non vi era nulla all'estremità. Va da sè che la futa intorno al petto era al 99% bianca; non era una fascia, e non poteva nè doveva essere in alcun modo distintiva del reparto (il 1° Gruppo Bande di confine di cui citi la fascia biancorossa non era un reparto Dubat, bensì una unità cammellata dell'Amara Settentrionale...). Dal dicembre 1935, le fute divennero cachi. Armi. In un primo tempo i Dubat vennero armati con fucili Wetterly mod. ’70/87, ben presto sostituiti con i Männlicher mod. ’95 (p.b.), con le relative quattro giberne in cuoio rossiccio per le 40 cartucce in dotazione, talora integrate da un’altra cartucciera di uguale capacità, da portare a tracolla sulla spalla sinistra; sovente erano tuttavia adoperate diverse cartucciere in cuoio, di fabbricazione locale. Per graduati, mitraglieri, Dubor e Carani l’arma di ordinanza era invece il moschetto mod. ’91 T.S., nonostante dalle fotografie dell’epoca sembri comunque maggiormente utilizzato anche da queste categorie (ad eccezione dei Dubor) il Männlicher mod. ’95. Nessuna baionetta; a chi sapeva maneggiare lame, bastava il billao. Quindi se stai facendo il bel figurino della Meridiana, devi sostituire il '91 con un Mannlicher... Saluti -- |
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» 29/9/2010 18:01 |
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