Martedì 27/09 Mattina partenza per Roma per poter partecipare alla udienza del Mercoledì con il Santo Padre.
Visto che si va a Roma ho pensato (non conoscendo le distanze romane) di cercare di far visita a quanti piú amici modellisti romani mi fosse stato possibile.
Luogo dell'appuntamento dal Sor Criel (dopo un tempio della Cristianità un tempio del modellismo). Terminata l'udienza con il Santo Padre lascio il mio gruppo di amici esco dal Vaticano e munito della Mappa dell’ATAC fornitami da Felix_the_Cat (Salvatore Iorio) prendo il mio bravo mezzo che mi avrebbe portato alla meta.
Lo immaginavo piú difficile invece grazie anche all'aiuto del conducente del mezzo sono sceso alla fermata indicatami nella mappa, ho chiesto della via del negozio e sono entrato sparato senza soffermarmi alle vetrine. Dentro ti trovo appunto Felix e il Sor Criel che discutevano e quando mi hanno visto si son detti "ma è lui? si è lui".
Anch'io li ho riconosciuti subito e dopo un inchino di fronte al Sor Criel e una sua classica risposta, saluti e strette di mano. Li ho lasciati discutere mentre mi facevo un giro dentro e su uno scaffale le mitiche scatolette Criel bianche con le etichette di colore diverso ad indicare la nazionalità del mezzo. Poi congedati un paio di clienti ci siamo messi un po’ a discutere, e siamo usciti per dare un'occhiata alla vetrina. E li ti vedo il lavoro di Fabio per la campagna Africa giustamente vincitore perchÈ visto dal vivo (come dice spesso Francesco Tedeschi) è tutta un'altra cosa.
Mi sembrava di stare su un aereo e di vedere la scena reale mentre si svolgeva sotto di me. Poi ho allargato il campo visivo e mi sono perso, la vetrina contemplava molti altri lavori, tutti veramente belli, come non ne ho mai visti, alcuni di nostri amici del forum, poi il Sor ne ha mostrati altri in un cartone, altri gia visti e discussi sul forum ma ripeto visti dal vivo mostrano veramente tutta la loro bellezza.
Abbiamo (fortunatamente per me perchÈ incominciavo a sentirmi piú piccolo di quanto già non mi senta normalmente) chiuso il negozio e siamo andati a mangiare insieme in una trattoria.
Pranzo tipicamente Romano e poi caffè di fronte al negozio.
Ci siamo intrattenuti ancora in discussione per diverso tempo (il tempo volava via così) fino a quando mi sono fatto accompagnare da Salvatore alla fermata del mezzo che mi avrebbe portato prima a Termini e poi cambiando al luogo dove mi aspettavano i miei amici di viaggio.
Stefano Ancarani
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Stefano Ancarani