Sono contento della conclusione alla quale mi associo e senza voler sollevare ulteriori aperture d'opinioni forse abbiamo dimenticato che le sorti delle nostre navi con tutto quello che riguarda comandi e comandanti, sono legate alle tediose e burocratiche vicende politiche per cui ad ogni legislatura crrisponde quasi sempre un taglio ai fondi Difesa quindi meno spese per rifacimenti, riparazoni e peggio ancora nuove costruzioni.
Se poi ci aggiungiamo che a certi vertici se non hai agganci politici non sei "papabile" il risultato eè la somma dei concetti che avete già espresso
IO credo che di tutto ciò che apprendono per l'arte del comando (sia Uff/li che Sott/li) mancauna lettura del "Principe " del Machiavelli del quale non è soltanto "il fine giustifica i mezzi", ma molto di piú.
Egli asseriva che un Principe (inteso come colui che è chiamato a comadare il suo regno) esprime le sue qualità se si verificano alcuni elementi contemporaneamente:
- essere portati al comando
- conoscenza dei propri subordinati e delle proprie qualitá
-. conoscenza del territorio che ti circonda
- conoscenza delle capacità tecniche del proprio esrcito
-conoscenza del nemico ( problematiche varie)
- un pizzico di fato (fortuna)
Sono stato prolisso? e come facevo altrimenti...
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Giovanni
Nitor in adversum