Salve a tutti, mi chiamo Gianfranco Pelliciari e sono un Tenente Colonnello "Centaurino" in fanteria carrista (mi raccomando, non in "cavalleria carrista"!!! Mi dispiace, caro Fabio, ma non me ne volere per questa precisazione) in servizio presso l’Accademia Militare di Modena con l’incarico di "Insegnante Titolare" della Cattedra Universitaria di "Topografia e Cartografia Militare". Ho frequentato il 157° Corso dell’Accademia Militare nel lontano 1975, per poi venire trasferito nel 1979 a Bellinzago Novarese, prima al 101° btg. cr. "M.O. ZAPPALA’" e poi al 1° btg. cr. "M.O. CRACCO", dove ho prestato servizio in tutti gli incarichi di battaglione fino al 1990. Terminata la Scuola di Guerra, sono stato trasferito a Roma presso il 4° Reparto dello Stato Maggiore dell’Esercito fino al 1993, anno in cui ho richiesto ed ottenuto il trasferimento preso l’Accademia Militare di Modena, città in cui risiedevano la mia famiglia e, tutt’ora, alla morte di mia madre due anni or sono, il mio "antico" genitore (ex Maresciallo Maggiore Aiutante in fanteria carrista, classe 1916, per moltissimi anni Capo Officina presso l’Officina Leggera del II° btg. cr. dell’ex 31° Rgt. Carri in Bellinzago che, in seguito al suo scioglimento, nel 1976 venne ridenominato per l’appunto 101° btg. cr. "M.O. ZAPPALA’"). Al termine del periodo di comando di battaglione, che ho svolto quale Comandate del btg. Spt. Tat. Log. della Scuola Allievi Sottufficiali in Viterbo, sono stato ritrasferito all’Accademia di Modena, dove presto tutt’ora servizio. Orbene, terminata l’esposizione dei titoli, di cui ovviamente e naturalmente vado fiero, passiamo al modellismo. Ho iniziato a costruire i miei primi modelli fin da piccolo. Mi ricordo che essi furono ben 4 Lightning della Airfix in bustina (l’anima del collezionista incominciava già a permeare la mia carriera di modellista) acquistati al 50% con mia madre (metà con la mia paghetta e metà con una sua "elargizione straordinaria"). Sono subito dopo passato a realizzare i miei primi carri armati, sempre Airfix in bustina, che poi coloravo con vernici "prelevate" (termine molto poetico per dire "sottratte con destrezza") direttamente dall’Officina Leggera in cui prestava servizio papá , divenendo ben presto la disperazione del suo magazziniere e di mamma. In seguito, causa il lavoro e i continui trasferimenti, ho dovuto sospendere il modellismo per una quindicina di anni circa , ritornando a "modellare" – o meglio, a collezionare scatole di montaggio – solo dopo il mio trasferimento a Modena. Prediligo il modellismo terrestre, specie di mezzi italiani, ma non disdegno realizzare modelli di aerei, peraltro rigorosamente italiani o che hanno prestato servizio nella nostra aeronautica. Non partecipo a mostre, pur visitandole abbastanza assiduamente, perchÈ non ne sento la necessitá . Ammiro comunque, sempre e molto, i modelli degli altri, specie quelli che adottano autocostruzioni a qualsiasi livello, sia con articoli after-market, sia con particolari in scratch-built. Attualmente, oltre ai normali incarichi di servizio, collaboro come "cultore in uniformologia e oplologia" (specialista in armamenti e/o sistemi d’arma) con il Museo Storico dell’Accademia Militare, che ospita nelle sue sale numerosi cimeli e armi di ex Allievi che hanno frequentato questo Istituto. Sono, pertanto, a disposizione di chiunque senta la necessità di contattarmi per qualsiasi quesito a cui io possa dare una risposta, sia di carattere modellistico (in questo caso poco esperto, vista la mia assenza dal panorama modellistico per parecchio tempo) sia di altro carattere. Spero tuttavia di dare un contributo costruttivo a questo forum, cercando comunque di compendiare la mia scarsa esperienza modellistica con la mia esperienza di vita militare. Un saluto modellistico – Gianfranco "Von Pellix" Pelliciari |