Treni con le stellette
Forze armate e ferrovie sono un binomio inscindibile: i treni carichi di materiale militare, le stazioni affollate di soldati, sono una costante del panorama ferroviario italiano e del mondo intero.
A parte questo quadro immediato e superficiale, va ricordato che Esercito, Marina ed Aeronautica gestiscono complesse reti all'interno delle loro installazioni, spesso di estensione cospicua, e numerosissimi raccordi che, sparsi un po' dovunque, uniscono alla rete FS magazzini e depositi di combustibili isolati.
Su questi binari corre una grande quantità di materiale rotabile - quasi esclusivamente mezzi di trazione - di cui sono proprietarie le Forze Armate, nonchÈ carri a loro esclusiva disposizione, benchÈ immatricolati nel parco FS.
Esercito
La presenza di locomotive militari sui nostri binari risale al secolo scorso; ovviamente, il parco ebbe un eccezionale incremento durante la prima guerra mondiale. Ricordiamo poi le tre locomotive del gruppo 805 cedute dalle FS al Ministero della Guerra nel 1923, e la "Umberto I", in servizio presso il polverificio di Fontana Liri, ricordata da Ogliari, di cui appare una fotografia in "Partiamo insieme", volume IV.
In altri casi, l'Autorità militare fece costruire dei rotabili specifici che, benchèa grandi linee fossero identici a quelli ordinari, erano tuttavia sottratti al traffico civile, come le automotrici a scartamento ridotto per l'Eritrea, destinate al solo trasporto di materiali e personale militare. Sempre per l'esercito, furono approntati i quaranta automotori ad uso esclusivo della linea militare Tobruk-Confine egiziano nel 1942; un allestimento temporaneo fu invece quello di alcune automotrici 556 Breda che, alla vigilia del conflitto, furono sperimentate come posti di comando mobile: al termine di una serie di esercitazioni, con l'allestimento interno ripristinato come in origine, tornarono al servizio pubblico.
Un esempio unico in Italia di vero e proprio "veicolo da guerra", furono le littorine blindate costruite dall'Ansaldo nel 1941 che, denominate "Li. Bli. 1 - 5", furono utilizzate sulle linee slovene. Si trattava di cinque esemplari realizzati su telaio di automotrici 556 FIAT, con una blindatura sull'intera cassa e verniciatura mimetica: l'unica cosa che ricordava le littorine civili erano le griglie dei radiatori alle estremitá , singolarmente simili a quelle delle automotrici diesel-elettriche M2 50 delle Calabro-Lucane. L'armamento principale era costituito da due cannoni da 47 tipo carro armato e da varie mitragliere; su due di esse, le mitragliere erano sostituire da due mortai
Altre unità interessanti e inusuali furono le tre locomotive blindate destinate alla linea di Tobruk che, per il succedersi degli eventi, non raggiunsero mai la loro destinazione e, restate in Italia, vennero piú tardi acquistate dalle Ferrovie Padane, dove, adeguatamente trasformate, prestano ancora servizio.
Al giorno d'oggi, l'Esercito ha in dotazione un cospicuo numero di automotori, il cui nucleo principale è costituito da unità recenti costruite da Greco in diversi tipi, ma quasi tutti riconducibili, quanto ad equipaggiamento e dimensioni, al gruppo FS 214; radiati o in via di radiazione i vecchi Badoni tipo V-NE (analoghi ai 208 FS), e gli Orenstein & Koppel, residuati bellici.
Inoltre, come è noto, fa parte dell'Esercito il reggimento Genio Ferrovieri, erede di quel raggruppamento speciale costituito nel lontano 1873 con la funzione di sovraintendere al movimento ferroviario in zona bellica e provvedere a ripristinare le linee interrotte. Il Reggimento, che ha sede a Torino ed al quale è affidato l'esercizio della Chivasso-Aosta, dispone anche di un grande deposito di materiale e di mezzi a Casalmaggiore, presso Bologna, lungo la linea per Venezia.
Oltre ad un gran numero di mezzi su gomma, attrezzati per interventi di emergenza, a Casalmaggiore hanno sede molti veicoli ferroviari speciali, come gru e carri attrezzi, non sempre di costruzione recente e immatricolati nel parco dei carri di servizio FS.
Adibiti a magazzino o alloggio, vi sono anche normali carri coperti adattati, come quelli immatricolati nella serie U 208309-02000. Va però notato che tutte queste unità sono in gran parte accantonate, avendo lasciato il posto a veicoli progettati piú razionalmente e meno improvvisati., come - ad esempio - il cosiddetto "Treno del genio", realizzato nel 1983 e destinato ad ospitare un nucleo di pronto intervento. Esso si compone di sei veicoli passeggeri, ottenuti con la radicale ricostruzione di vecchie carrozze che, immatricolate nell'ordine Vad 608399 29051-56, sono le seguenti:
• n. 4 vetture alloggio (ex B 30289, 30300, 30403, 30309);
• n. 1 vettura comando (ex B 30335);
• n. 1 vettura mensa (ex B 30105).
Fanno parte del treno anche due bagagliai (ex serie D 80000), adibiti rispettivamente a cucina e magazzino, e due carri cisterna, che assicurano i rifornimenti idrici e di combustibile. A disposizione dell'Esercito sono anche numerosi carri pianale ad elevata capacità di carico, destinati al trasporto di blindati e carri armati che, stante la loro mole, raramente viaggiano su strada con mezzi propri; ne esistono varie serie, e precisamente:
SERIE ANNO DI COSTRUZIONE
Laalp 42 27000-15 (ex Pcar-x 697700) 1943
Laalp 42 27100-58 (ex Pcar-x 697700) 1951
Rlmmp-t 3890300-43 (ex Pcar-z 699300) 1957
Rlmmp-t 90450-78 (ex Pcar-z 699500) 1965
Rlmmp-t 90500-73 1966
Rlmmp 3891000 (ex Poz 690520) 1941-43
Aereonautica militare
Il maggior movimento ferroviario a favore dell' Aereonautica, benchè oggi notevolmente ridotto rispetto al passato, è costituito dal trasporto dei combustibili: per tale compito esiste un nutrito parco di carri cisterna - diverse centinaia -, abbastanza facilmente visibili lungo determinate linee, anche se in parte sono accantonati. Si tratta di unità non recenti, con l'indicazione sulla tabella "A. M. trasporto combustibili" ed immatricolati nel gruppo 2083 0717000.
Per i trasporti entro le proprie installazioni, sono in servizio svariati tipi di automotori di costruzione Badoni, Ranzi, Greco ed Orenstein & Koppel. Abbastanza diffusi i Badoni tipo NLR, che invece presso le FS furono rappresentarti dall'unico esemplare 209 001.
Caratteristica curiosa di queste locomotive è l'immatricolazione. Esse, infatti, sono dotate di una targa automobilistica: su un supporto metallico di colore bianco vi è la sigla "AM", poi le cifre, in nero, relative al proprio numero di immatricolazione e, per ultima, la lettera "L" in rosso, che sta per "locomotiva", seguendo il normale sistema di targazione dei mezzi speciali su strada (nelle cui targhe la lettera "T" distingue i trattori, la "R" i rimorchi, e così via).
Marina Militare
La Marina dispone di due reti ferroviarie, molto estese e complesse, a servizio delle basi e degli arsenali di La Spezia e Taranto.
La rete spezzina risale al 1878 e con il passar degli anni è stata molto rimaneggiata ed ampliata. Al momento della massima estensione era costituita da un ampio semicerchio che, con origine dalla stazione di Migliarina, scendeva verso San Bartolomeo, poi seguiva le banchine e il lungomare, raggiungeva l'arsenale e di qui risaliva verso la Pisa-Genova., immettendovisi a ovest della stazione centrale, mentre su tutto il percorso si incontravano continue diramazioni verso questo o quel deposito.
Su queste linee fino agli anni '50 prestava servizio una serie di locomotive a vapore (ad una di queste si accenna nel numero 44 de "I Treni oggi"; l'Arsenale possedeva anche alcune vetture a terrazzini con le quali venivano effettuati anche regolarti treni che, in coincidenza con i vari turni, portavano alla stazione centrale gli operai pendolari.
La rete di Taranto, la cui ossatura principale risale al 1917, parte dalla stazione di Nasisi e costeggia il lato est del Mar Piccolo. Attualmente non risulta che la Marina disponga di propri mezzi di trazione; da tempo demoliti sono anche alcuni carri cisterna che, come quelli dell' Aeronautica, erano destinati al trasporto dei combustibili.
I carri cisterna sono i piú obsoleti
tipo M
tipo Z e sotto varianti
tutti a 2 assi ora circolano anche mezzi a 4 assi vedi le foto dei post precedenti
l'iscrizione amministrativa è nel parco FS per tutti i mezzi circolanti sulla rete anche se riportano diciture AM o MM o EI secondo codici o tabelle standard, così come la gestion e manutenzione, l'acquisto è a carico dell'amministrazione militare solo per i nuovi mezzi ( da quando esiste Trenitaila da FS) mentre prima i carri erano in uso affitto, che altro dire...all'interno dei sedimi militari la gestione e diretta militare e i loco di manovra sono in genere guidati da personale civile ex FS oppure piú raramente da militari ( ma non genio ferrovieri)
Mauro
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ho visto cose che voi umani....
non si gioca più perchè si sta invecchiando, ma si invecchia perchè non si gioca più -
Chi vola vale, chi non vale non vola, e chi vale e non vola è un vile".