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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
M+ Staff
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Mi intrometto nella discussione peraltro molto interessante. Ho guardato a lungo la foto e mi sembra che la zona bianca sul primo mezzo non abbia una corrispondenza diretta con quello del mezzo in secondo piano Ho riportato sulla foto i contorni dei due parafanghi per rendere meglio l'idea Come si vede, nel mezzo in primo piano il rettangolo bianco sembra essere fuori dal parafango e leggermente inclinato. Sul secondo mezzo è perfettamente in linea con lo spiovente del parafango, ed io credo che quel rettangolo bianco sia proprio lo spiovente e non qualcosa di simile a quello che si vede sul mezzo in primo piano. Giustificherebbe anche la diversa tonalità di bianco, o grigio che dir si voglia, rispetto al primo mezzo. Credo che ragionevolmente si possa attribuire il rettangolo del primo mezzo ad opera della censura come già detto da altri. Saluti -- |
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» 22/10/2007 11:32 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
Generale di divisione
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Da: Roma
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Caro Vito...grazie per il contributo e l'elaborazione grafica... in realtà penso (tranne pochi gradi di inclinazione) che i due rettangolini sono nella stessa posizione ed è la differente angolazione dei mezzi (rispetto al fotografo) che li "sposta". se prolunghi le linee bianche da te tracciate, lungo gli spioventi vedrai che per entrambi i mezzi intersecano i vertici del rettangolino... a mio giudizio il riflesso dello spiovente, sul secondo mezzo, è quello direttamente sopra al rettangolino... ciao, Nicola -- "il concetto di dimostrabilitá è piú ristretto di quello di veritá " Hofstadter. "Non abbiate paura" Giovanni Paolo II Per mie gallerie clicca: QUI |
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» 22/10/2007 11:59 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
Generale di divisione
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Da: POLLENA TROCCHIA - NA -
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Ragazzi, piú guardo la foto e piú mi convinco che il "rettangolo bianco" - sul primo mezzo - e' opera di un censore - sembra una mano di " bianchetto"- ma cosa ci fosse sotto e su quella che sembra una struttura tubolare ricurva, e tutta un'altra storia. Le camionette erano della PAI ? se non ricordo male? Saluti, Francesco. -- matr. n° 2660 -- GMT La va a pochi XXXI^ btg. Genio Guastatori |
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» 22/10/2007 12:20 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
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Da: Roma - Genova
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Non so se la foto è rapportabile ai fatti di via Rasella e non so neppure se dall'identificativo del mezzo si possa risalire ai membri dell'equipaggio (come per gli aerei, per capirsi). Se fossero vere entrambe le ipotesi, considerato il rastrellamento ed il successivo epilogo tragico alle Fosse Ardeatine, non mi stupirei se qualcuno avesse voluto cancellare un eventuale identificativo del mezzo (anche se onestamente era forse piú facile far sparire la foto o cancellare direttamente le facce dei militi riconoscibili). Del resto se il positivo è bianco vuol dire che è stato annerito il negativo. Se questo era in 35 mm un piccolo segno di cancellatura avrebbe ben potuto assumere cospicue dimensioni nel positivo ingrandito. A titolo di esempio Del resto non capisco come possa avere una tale luminanza se volto in direzione delle ombre (cfr. con gli elemtti). Naturalmente nulla esclude che possa trattarsi di una mera abrasione sul negativo del tutto involontaria, però non torna con l'analoga targhetta del secondo mezzo. -- Paolo Del Manzo |
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» 22/10/2007 12:39 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
Generale di brigata
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Da: Albano Laziale
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Paolo,
il Barbarigo non era presente a Roma nei giorni della strage di via Rasella, erano o al fronte o a Terracina, come riportato nel brano seguente tratto da " IL BATTAGLIONE BARBARIGO" di Gianfranco La Vizzera, che riporto integralmente Il 28 gennaio la divisione britannica conquistò Aprilia, 17 Km. a nord di Anzio, ma, alla sua sinistra, la 3a divisione di fanteria americana fu respinta davanti a Cisterna. La 14a armata tedesca aveva concentrato le divisioni a semicerchio intorno alla testa di ponte, dal Fosso della Moletta fino al ramo occidentale del Canale Mussolini. Le due controffensive tedesche, quella da Aprilia (16-20 febbraio) e l'altra da Cisterna (28 febbraio - 1 marzo), non erano riuscite a sfondare le linee degli alleati. Il "Barbarigo" arrivò al fronte mentre era in corso la seconda controffensiva, e sostò per breve tempo a Sermoneta: dalla collina si vedevano le linee nemiche, pioveva, e il tempo rimase perturbato fino alla fine di marzo. Il terreno, piatto e paludoso, era percorso da un groviglio di canali, fossi di bonifica e di irrigazione. Il battaglione venne destinato al settore sud, tenuto dalla 715a divisione tedesca di fanteria, che aveva partecipato alle due controffensive di Aprilia e di Cisterna subendo ingenti perdite. Il Comando della divisione credette di poter impiegare i marò come complementi da aggregare alle compagnie. Bardelli ottenne invece, dopo una lunga discussione con i tedeschi, che il battaglione avesse il suo tratto di fronte. La compagnia fu schierata sul tratto alto del Canale Mussolini, la 3a tra il fosso del Gorgolicino e la Strada Lunga, la 4a di qui fino al margine delle paludi: la 2a fu rimandata a Sezze per un corso di addestramento all'uso del panzerfaust e della mitragliatrice MG 42. Il reparto nemico del settore assegnato al "Barbarigo" era il l° Distaccamento della Special Service Force, composto per due terzi da americani e per un terzo da canadesi, con un addestramento equivalente a quello dei "Rangers". La prima ad essere attaccata fu la 3a compagnia. Gli americani impegnarono i marò con un attacco frontale, seguiti dai piú aggressivi canadesi. La 2a compagnia diede il cambio alla 3a. Alla fine di marzo, il battaglione SS italiane "Degli Oddi" rilevò lungo il Canale Mussolini la 1a compagnia, spostata a Terracina per addestramento e sorveglianza costiera. La 3a compagnia tornò in linea davanti al Cerreto Alto, tra la strada Nascosa e la litoranea. Nel frattempo il "Barbarigo" provvedeva a dotarsi di una sua artiglieria, formando la 5a compagnia Cannoni, armata con pezzi da accompagnamento 65/17, prelevati dal Museo dei Granatieri. A La Spezia si stava costituendo il Gruppo Artiglieria "San Giorgio" dotato di pezzi someggiati da 75/13. Il comando della Decima inviò al fronte di Nettuno il tenente di vascello Carnevali, comandante del Gruppo "San Giorgio", per organizzare un gruppo di artiglieria da campagna. Formarono il gruppo una batteria da 105/28, una da 105/32 e una da 75/27. Il 15 aprile ci fu un attacco di mezzi corazzati canadesi nel settore del fronte tenuto dalla 2a compagnia che perse i capisaldi "Erna" e "Dora". Lo stesso giorno, al comando del tenente Giulio Cencetti, i marò riconquistarono i capisaldi persi nel precedente attacco. Il 19 aprile ci fu un altro attacco sul fronte della 2a compagnia. Ai primi di maggio nuovi cambi in linea: la 4a compagnia sostituiva la 2a, la 1a dava il cambio alla 3a che si trasferiva a Terracina per sorvegliare la costa. Il 26 aprile il comandante Bardelli venne richiamato a La Spezia per assumere un incarico superiore. Il tenente di vascello Vallauri sostituì Bardelli al comando del battaglione. Ancora un attacco americano al fosso del Gorgolicino, tenuto dalla 4a compagnia. I marò resistettero agli assalti e contrattaccarono il nemico. All'alba del 23 maggio gli angloamericani attaccarono dalla testa di ponte di Anzio in direzione di Cisterna, impiegando tre divisioni per tagliare la strada statale Casilina, principale via di ritirata della 10a Armata tedesca. Il 24 maggio il battaglione "Barbarigo" e il Gruppo d'artiglieria "San Giorgio" ricevettero l'ordine di ritirarsi. Le tre compagnie in linea si sganciarono in direzione di Sermoneta e Bassiano. La 2a fu attaccata da mezzi corazzati nei pressi di Cisterna, la 4a resistette agli attacchi nemici nell'abitato di Norma. Gli artiglieri del "San Giorgio", dopo aver esaurito tutte le munizioni a loro disposizione, fecero saltare le bocche da fuoco. La 3a compagnia ripiegava da Terracina ricongiungendosi al resto del battaglione. La postazione del plotone comandato dal guardiamarina Alessandro Tognoloni (251 compagnia) venne accerchiata da carri Sherman americani. Al grido di "Decima! Barbarigo", i marò andarono all'assalto dei carri. Tognoloni lanciò una bomba a mano e cadde colpito squarciato nel torace. Prima di perdere i sensi scaricò i colpi della sua pistola e, vuoto il caricatore, la lanciò contro il carro avanzante. Per gli atti di valore compiuti sul fronte di Nettuno gli fu concessa la Medaglia d'Oro. Il 31 maggio il "Barbarigo" giunse a Roma e si radunò nella caserma di Maridist, in Piazza Randaccio. La sera del 4 giugno le avanguardie della 5a Armata americana entrarono in cittá , primo fra tutti il l° Distaccamento della Special Service Force a cui il "Barbarigo" si era opposto strenuamente per tre mesi. La mattina del 5 giugno i resti del "Barbarigo" si inquadrarono e, divisi in piccoli gruppi, marciarono in direzione di La Spezia.
La foto è quindi stata scattata negli ultimissimi giorni di maggio e/o nei primi di giugno quando il battaglione si accasermò presso la caserma di Maridist, in Piazza Randaccio. A suffragio di questa tesi vi è l'assoluta assenza di notizie della presenza delle camionette operative sul fronte di Anzio da parte dei marò o dei loro comandanti, mentre invece sono riportate varie testimonianze relative all'utilizzo di altri mezzi (autovetture, camion , ecc.) e l'abbigliamento dei marò sulle camionette stesse che non è certo quello di un freddo e piovoso febbraio/marzo, come fú nel '44.
Per quanto riguarda le strisce bianche, propendo per una possibile censura, anche se concordo con Daniele per l'inutilità della stessa per una foto del Bundesarchiv.
Salvatore
-- matr. M+ n.1166 "Felix the Cat, the wonderful, wonderful cat! Whenever he gets in a fix, he reaches into his bag of tricks!" |
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» 22/10/2007 13:22 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
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Per me sono le targhe anteriori del velivolo, a volte venivano montate sui canistri perchè nei teatri operativi quando erano poste davanti al centro e leggermente in basso subivano danni irreparabili ( fronte africano) mi sembra di intravedere qualcosa posteriormenta simile ad un numero.....la targa potrebbe essere poi stata cancellata in fase di stampa a mezzo del fotoritocco della lastra ( le targhe dei velivoli erano elemento sensibile di segretezza) specialmente per un esercito come il nostro o quello che ne restava, che ne aveva pochi e li spostava per farli sembrare di piú Mauro -- ho visto cose che voi umani.... non si gioca più perchè si sta invecchiando, ma si invecchia perchè non si gioca più - Chi vola vale, chi non vale non vola, e chi vale e non vola è un vile". |
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» 22/10/2007 14:08 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
Generale di divisione
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Quote: uavpredator ha scritto: Per me sono le targhe anteriori del velivolo, a volte venivano montate sui canistri perchè nei teatri operativi quando erano poste davanti al centro e leggermente in basso subivano danni irreparabili ( fronte africano)
Caro Mauro, Non è che hai documentazione fotografica da postare, dove si veda un esempio di targa apposta sul porta canistri (invece che sul fronte veicolo) ??? grazie in ogni caso, ciao/Nicola -- "il concetto di dimostrabilitá è piú ristretto di quello di veritá " Hofstadter. "Non abbiate paura" Giovanni Paolo II Per mie gallerie clicca: QUI |
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» 22/10/2007 15:00 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
Generale di squadra aerea
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nel sito www.targheitaliane.it c'è una foto la 32 di un veicolo con la targa spostata ed altri interessanti notizie sulle targhe post 8 settembre 1943 dei vari raggruppamenti o corpi RSI. La foto non mostra proprio la targa apposta sul canistro ma il suo spostamento lato del guidatore.Questa modifica comportò che i mezzi che avessero tale cestone anteriormente per logica fissarono la targa al di sopra. La ragione di tale cambiamento oltre a pratica, le targhe si sporcavano e rovinavano meno, era anche di tipo operativo....in fase di incrocio gli autovelicoli potevano leggere le relative targhe agevolmente ma questa mi sembra un aspetto imposto dai Tedeschi Cercherò foto ma non sono sicuro di dare di piú Mauro -- ho visto cose che voi umani.... non si gioca più perchè si sta invecchiando, ma si invecchia perchè non si gioca più - Chi vola vale, chi non vale non vola, e chi vale e non vola è un vile". |
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» 22/10/2007 15:41 |
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Re: aiuto x camionetta metropolitana "Barbarigo" |
Generale di divisione
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Grazie mille Mauro inoltre osservando la foto delle due camionette mi sono accorto che lo spessore del primo rettangolino è maggiore di quello sulla seconda camionetta (come sarebbe logico calcolando la prospettiva e le diverse distanze dei due mezzi) invece, se fosse una "censura", lo spessore del tratto dovrebbe essere lo stesso per entrambe le "cancellature" lo spessore "del bianchetto" non dovrebbe cambiare Lancio quindi un’ultima ipotesi La targa originale del veicolo (in parte si intravede) è coperta e resa illeggibile dalla mimetica a chiazze verdi e marrone rossiccio. A causa di ciò sul veicolo (e su quello che segue) venne aggiunta, prima dell’ 8 settembre, una nuova targa sul porta canistri. Il Barbarigo cancella il logo RE e i (o parte dei) numeri della nuova targa che di fatto viene ad essere un rettangolo bianco. Questo spiega anche perchÈ i riflessi sugli elmetti non corrispondano infatti quello della targa non è un riflesso chiaro ma è proprio il suo colore bianco. Ciao, Nicola -- "il concetto di dimostrabilitá è piú ristretto di quello di veritá " Hofstadter. "Non abbiate paura" Giovanni Paolo II Per mie gallerie clicca: QUI |
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» 22/10/2007 16:02 |
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