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Mitsubishi H.I. F-4EJ Phantom II early, Senkyio 1982 1/72 |

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 Per sostituire i propri F-84D come intercettore ogni tempo la JASDF scelse il meglio che c'era sul mercato negli anni sessanta, ovvero l'F-4E. Il caccia sarebbe stato costruito dalla Mitsubishi Havy Industries su licenza della MDD, tuttavia all'epoca gli USA si fidavano ancora poco del nuovo alleato giapponese e l'aero fu modificato ad usum delphini: innanzi tutto fu rimosso il sistema di sgancio di ordigni nucleari, poi quello per la guida di missili Bullpup, poi le ECM e il computer per lo sgancio di bombe. La JASDF ci mise del suo per peggiorare le cose: come armamento all'inizio ordinò solo i missili FALCON che in Vietnam si stavano dimostrando del tutto inutili! Oltre a questi missili, al massimo 4, l'F-4EJ portava solo il cannone Vulcan e, come missione secondaria di appoggio tattico, poteva portare 6 razziere per razzi non guidati. In pratica era un aero costoso e zoppo! Come se non bastasse per risparmiare pochi dollari si rese inutilizzabile in volo il sistema di rifornimento in volo, per fortuna la Mitsubishi comprò ed immagazzinò le componenti per rendere operativo questo sistema e le immagazzinò fino al momento in cui la capacità venne richiesta dalla JASDF. Il primo esemplare uscì di fabbrica nel 1971 e il primo reparto divenne operativo l'anno successivo, in totale furono ordinati 104 F-4EJ poi supplementati da altri 24 per armare un nuovo reparto da basare sulla restituita Okinawa. Alla fine si arrivò a 140 F-4EJ per colmare le perdite operative.  L'ultimo Phantom prodotto al mondo uscì proprio dalla Mitsubishi, se non ricordo male nel 1982, ma ancora nella configurazione iniziale quando da tempo la MDD aveva ad esempio aggiunto l'ala con SLAT di manovra per stringere il raggio di virata. Nel frattempo erano stati ordinati anche 14 RF-4E, questi prodotti in USA dalla MDD.  La prima modifica che si rese necessaria, già alla fine degli anni settanta, fu l'integrazione con i missili AIM-9E Sidewinder, già in uso all'F-104J. Questi andarono a sostituire convenientemente i Falcon ma il Phantom giapponese rimase privo di Sparrow da mach 5 fino alla modifica in KAI negli anni novanta! Il 6 settembre 1976 Victor Belenko, un tenente pilota russo, decise di defezionare e atterò in un piccolo aeroporto dell'isola di Hokkaido senza che la JASDF potesse fare alcunchè, Questo fatto fece capire ai giapponesi il pericolo che stavano correndo durante la guerra fredda con una difesa aera affidata a caccia quasi disarmati e batterie di missili aria-aria superati. Cominciò quindi una corsa agli armamenti che perdura tuttora e che da subito si concretizzò nell'ordine per 182 F-15J da affiancare ai Phantom quali intercettori. L'acquisto degli Eagle, dotati di 8 missili, fra cui 4 Sparrow, ritardò di molto il programma di upgrade degli F-4EJ. |
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» 11/6/2022 06:17 |
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Re: Mitsubishi H.I. F-4EJ Phantom II early, Senkyio 1982 1/7 |

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Dunque perchè realizzare un modello di un caccia così poco guerriero? Nel 1983 uscì un numero speciale della rivista AEREI con una copertina simile a questa (ma il muso era girato dall'altra parte)  La rivista era tutta fotografica e mostrava appunto alcuni Phantom con le colorazioni speciali adottate durante l'Air Combat Meet (Senkyio) del 1982. All'epoca ero un liceale in cerca di distrazioni che potessero salvarmi dai verbi irregolari greci e queste foto a colori, molto rare per l'epoca, erano una buona scusa! Per anni ho cercato di riprodurre il modello senza tuttavia riuscire a trovare le decals. Nel 1985 al museo di Le Bourget trovai dei vecchi numeri di Koku Fan con foto molto migliori rispetto ad AEREI, le stesse che vi mostro in questo topic (essendo passati oltre 20 anni il copyrigh è scaduto). Queste foto non fecero che aumentare la voglia di realizzare il modello ma per anni non fu possibile. Nei primi anni novanta riuscii a comprare in USA una scatola Hasegawa in 48 con decals che parevano adatta a realizzare questi esemplari, purtroppo erano adatte solo in parte perchè gli stencils mancavano del bordino grigio che è la caratteristica che ai miei occhi rende tanto attraente queste colorazioni. Ecco perchè siamo arrivati a giugno 2022 per questo WIP e perchè ci tengo tanto a questo modello, sebbene sia in una scala che vorrei abbandonare per limiti di età.  |
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» 11/6/2022 06:29 |
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Re: Mitsubishi H.I. F-4EJ Phantom II early, Senkyio 1982 1/7 |

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Bene ben, i soliti quattro lettori li ho rimediati, quindi togliamo i tacchi e andiamo sù a full AB!  Dunque la scatola è questa e purtroppo non contiene decals per il 347 che è il mio soggetto preferito, dovrò quindi ripiegare sul 407 che ha una bocca di squalo più aggressiva ma comporta alcuni problemi sulla colorazione....  Il modello della Fine Molds è un nuovo stampo, molto simile al Tamiya in 48 ma ovviamente più piccolo. Come il Tamiya nasce per realizzare tutte le versioni e, come il Tamoya è stampato con una plastica tenera e con molti accorgimenti modeler friendly!  il cockpit è dotato sia di pannelli strumenti lisci, per ricevere le decals, che spessorati per chi ha un microscopio per dipingerli a mano, come aftermarket esistono anche belle decals 3D, tuttavia si tratta di un kit già da 50 euro, 7-8 euro in più dell'equivalente Hasegawa, quindi ritengo si debba provare a farlo da scatola a meno che non si punti a vincere un qualche concorso.  personalmente ho scelto di metterci le decals da scatola, c'è tuttavia un problema: manca lo schermo radar nel posto del RIO! Ora va bene che era un Phantom ad usum delphini ma il radar, almeno quello, l'avevano installato!  |
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» 12/6/2022 05:40 |
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Re: Mitsubishi H.I. F-4EJ Phantom II early, Senkyio 1982 1/7 |

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 Il montaggio è più che perfetto, non serve stucco e non servirebbe nemmeno la colla, Fine Moulds è cambiata molto dai suoi esordi: ora ci fornisce pin di riscontro molto grossi che garantiscono un'ottima tenuta, inoltre ci sono adeguati rod per spessorare zone della fusoliera in modo che tutto sia perfettamente allineato.  unica difficoltà per il modellista rimane quella di rimuovere con cura le parti dagli alberi di colata ed eliminare ogni traccia del punto di contatto. Sembra un consiglio inutile, lo so, il fatto è che non c'è il minimo margine per un errore: se un pezzo non combacia o non si allinea perfettamente è solo perchè ci siamo scordati di eliminare per bene l'attacco dell'albero di colata!  anche le ali si montano in 2 minuti netti, per questa colorazione 1982 consiglio di aprire i fori solo per i piloni per i missili e i serbatoi alari. Il serbatoio alla mezzeria all'epoca non era supersonico ed era limitato a 2-3 g, veniva quindi usato solo per i trasferimenti da e per Okinawa. Più tardi venne adottato il serbatoi degli F-15J, senza limiti di velocità e G e allora venne usato molto più spesso, Fine Moulds ce li fornisce entrambi ma per il 1982 meglio ometterli. Da notare che le tubature sotto i portelli la centro a quel tempo erano in metallo naturale, non rosse come nella US NAVY  qui vedete interno fusoliera con il rod e le due paratie piatte che ne garantiscono il perfetto allineamento.  |
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» 12/6/2022 05:53 |
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Re: Mitsubishi H.I. F-4EJ Phantom II early, Senkyio 1982 1/7 |

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 da un modello che costa 50 euro (spedito) mi aspetto che sia perfetto nelle forme e dimensioni, qui non sussistono problemi di sorta, dimensioni perfette e forme anche di più!  per simulare lo schermo radar nel posto del RIO ho tagliato un cerchietto di alluminio adesivo con la fustellatrice e ci ho messo sopra una goccia di arancione traslucido Tamiya  sotto al parabrezza ho aggiunto un vetrino per simulare l'HUD, l'ho fatto in acetato ma c'è anche apposito pezzo in plastica.  E ora si apre il difficile capitolo della colorazione, qui vi chiedo un poco di attenzione e di pazienza. Durante gli Air Combat Meet lo scopo principale addestrarsi al combattimento aria-aria, una sorta di sfida fra tutti i reparti da cacia per stabilire chi è il migliore nel dogfight e nei tiri con cannone ai dardi trainati. Tuttavia se ne approfitta per assegnare anche altri trofei: l'equipaggio che decolla per primo, la colorazione più accattivante e poi c'è la leggenda che dice che nessun velivolo con la bocca di squalo è mai riuscito a vincere la competizione. I giapponesi sono così, se c'è un mito da sfatare loro vogliono essere i primi e quasi tutti i reparti si cimentano nel dipingere le bocche! Ora, la colorazione per l'ACM se la devono pagare i reparti, deve essere lavabile e non dura che pochi giorni. Per facilitare le cose si usa tempera e prima di applicarla, si coprono tutti gli stencils con nastro adesivo, da qui il fondo chiaro intorno ad ogni stencil! Inoltre, per risparmiare tempo e nastro adesivo, si sta lontani dalle prese d'aria e dalle griglie di raffreddamento, Come vedete nella foto sopra questo aereo ha la piastra dello strato limite non verniciata con la mimetica Senkyo ma ancora nello Light Gull Gray tipico di tutti gli F-4EJ dell'epoca.... Prima di cimentarsi in un modello del genere occorre quindi studiare a fondo le foto perchè istruzioni e decals non sono sufficienti a risolver ei problemi e riprodurre i dettagli...  |
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» 12/6/2022 06:16 |
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Re: Mitsubishi H.I. F-4EJ Phantom II early, Senkyio 1982 1/7 |

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 l'operazione più difficile stata mascherare i trasparenti ma solo per le dimensione ridotte e l'età dei miei occhi. Il modello offre canopy aperti o chiusi, per ora ho messo quello chiuso poi vedremo.... Come sul kit Tamiya in 48, i due sedili sono lasciati per ultimi! ADOROOOOO!  ditemi che non sembra un F-4E!!!  il tubo di Pitot è stupendo da scatola, in plastica, sottilissimo! Allora si può fare! E sono 14 euro risparmiati nel tubo in ottone! La volata del cannone Vulcan va forata in cima. Poi si comincia a mascherare, mascherare e mascherare.... Una delle caratteristiche di questi velivoli è che il nastro che delimita i colori tipo nero antiriflesso e nero del radome da quelli Senkyio, non veniva messo a filo, si lasciava un leggero bordino nel colore originale. Il bordino in scala 1/72 sarebbe un terzo di millimetro, impossibile trovare un nastro adatto che stia in posizione, la soluzione è quindi quella di posare il nastro a cavallo della linea di demarcazione in modo che debordi un poco sul Ligh Gull Gray.  Senza montare ali con fusoliera si comincia a delimitare l'andamento della mimetica Senkyio, dapprima con nastro sottile da 1 mm, poi si coprono le parti chiare in modo da lasciare scoperto solo quelle scure. Volendo si potrebbe dare prima il chiaro su tutte le superfici, tuttavia le incisioni sono veramente finissime e non so quanto reggerebbero bene a due mani di vernice.... |
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» 12/6/2022 06:27 |
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