Ciao Stephane, la mimetica è molto ben fatta, ma non avevo dubbi... auto, aerei o carri, se uno ha la "mano" con aerografo e vernici, i risultati saranno sempre al top.
Come consiglio generale, posso dirti che i carri non vanno in genere "tirati a lucido" col trasparente, come si fa con gli aerei o le auto. Maestri come Mig Jimenez consigliano di non dare affatto il trasparente lucido, perché gli acrilici resistono già ai solventi come acquaragia o trementina, usati per gli olii o gli smalti impiegati per i lavaggi e le sporcature.
Comunque, una mano di trasparente protettivo, per sicurezza, io la do sempre... 😉
Un'ulteriore mano di trasparente lucido (o anche Future) va solo sull'area dove applicherai le decals, in particolare i numeri (che non possono essere scontornati).
Per il resto, penso che potresti rivedere il colore del blocco di legno tra i due portelli del pilota e del mitragliere...mi sembra un po' troppo rossiccio, mentre era di colore...grigio sporco. Potresti usare un colore beige chiaro (tipo Deck Tan della Tamiya...) e passare sopra del Light Gray, con drybrushing....
Nella parte posteriore sinistra, dove il parafango si aggancia allo scafo, c'è un piccolo pezzo cilindrico...spesso trascurato nelle istruzioni (anche sul mio Tamiya lo era). Beh, è il primo tipo di luce per la marcia in convoglio, le estremità sono gialle come il colore di fondo del carro, la parte centrale è di un color verde scuro, tendente al blu. 😉
Se devi fare il carro operativo, in Tunisia, ricordati di arrugginire anche il tratto di cingolo di scorta... quello del museo di Bovington è verniciato, mentre quelli originali erano in metallo non protetto.
Infine, come puoi vedere dalle foto, il 131 aveva un predellino per salire sul carro saldato sulla staffa che regge il segmento di cingolo di scorta, e una maniglia su un portello di ispezione del cambio/differenziale appena sopra detto predellino.
Ciao
Gianfranco
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