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Turkish S-400 Triumf - aggiornamento |

Tribunus Laticlavius
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Da: Singing Wolf (MI)
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PRESENTAZIONE SOGGETTO
Il soggetto che presento per questa campagna è di estrema attualità. Si tratta della piattaforma mobile di lancio del sistema antiaereo S-400 Triumf, codice NATO SA-21 Growler, prodotto in Russia e acquistato tra gli altri anche dalla Turchia.

il sistema è utilizzato con funzioni di “A-2A-D” (sigla che sta ad indicare “Anti-Access-Area-Denial”) per il controllo e la difesa dello spazio aereo, ed è in grado di individuare 80 bersagli simultaneamente posti fino a 400 km di distanza e 30 km di altitudine, offrendo una copertura dello spazio aereo a 360 gradi.
E’ già in grado di abbattere velivoli, AWACS, missili da crociera e missili balistici a medio-raggio, e riceverà a breve il nuovo missile eso-atmosferico a lungo raggio 40N6 progettato per colpire velivoli stealth, bombardieri strategici e missili ipersonici da crociera. Si tratta di uno tra i migliori, se non il migliore, sistema di difesa antiaerea attualmente sul mercato.


La versione S-400E (versione per l'export) sta riscuotendo un notevole successo commerciale: oltre alla Turchia, le forze armate di Bielorussia, Cina, India ed Arabia Saudita hanno già siglato formalmente l'acquisto del sistema dalla Russia.
La Turchia ha siglato un contratto da 2,5 miliardi di dollari con l’obbiettivo di equipaggiare due reggimenti.
Il primo reggimento con batterie mobili, radar e supporto logistico è già operativo e i missili sono già stati testati nei giorni tra il 13 e 16 ottobre scorso, nella provincia affacciata sul Mar Nero di Samsun.
Nella settimana precedente ai collaudi i radar dell'S-400 attivo avevano agganciato e tracciato un F-16 delle forze aeree greche.
L’acquisto di questo sistema ha scatenato una vera e propria crisi diplomatica tra Turchia, NATO e USA. La partecipazione della Turchia al programma F-35 è stata sospesa, i quattro F-35 già pagati e pronti per la consegna sono rimasti negli USA, i piloti turchi addestrati alla base di Luke in Arizona rimpatriati e il restante ordine per 100 velivoli annullato.
Inoltre la NATO spenderà 600 milioni di dollari per produrre oltre 900 componenti per gli F-35 che avrebbero dovuto essere prodotti in Turchia.


(fonti: times.com, army-recognition.com, formiche.net, repubblica.it, difesaonline.it, bbc.co.uk)
IMMAGINI INSERITE A SCOPO DISCUSSIONE MODELLISMO
-- Alberto IPMS Legnano
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» 21/12/2020 10:54 |
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