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Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
Generale di divisione aerea
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Alla fine, l'ho comprato. Il nuovo kit di Italeri del semovente 75/18 su scafo M42. Tra le versioni proposte, mi attira moltissimo quella utilizzata nella difesa di Roma, a porta San Paolo, con targa R.E. 6225. Ho incominciato a studiare un po' le vicende storiche e le foto del mezzo, e volevo l'aiuto degli esperti per alcuni dubbi. Le foto le ho trovate QUI anche se quelle del mezzo abbandonato sono del Bundesarchiv. Innanzitutto, il semovente viene attribuito da Italeri alla 12a Divisione di fanteria "Sassari", XII Battaglione, II Compagnia, la quale effettivamente ebbe in carico alcuni semoventi M42 con funzioni di appoggio alla fanteria e controcarro e partecipò ai combattimenti contro i tedeschi a Roma (8-10 settembre 1943). Il sito indicato invece sotto al profilo a colori lo indica come appartenente al Reggimento "Lancieri di Montebello"... Io non vedo insegne, se l'immagine laterale del semovente "che va incontro al suo destino" come dice la didascalia è effettivamente relativa a quel mezzo, non noto alcun simbolo tattico o numero (mentre il profilo riporta un rettangolo rosso con una barretta bianca e, sovrapposto, la cifra 4). Sulla piastra frontale della casamatta, al lato destro per la direzione di marcia, si vede solo un piccolo rettangolo che dovrebbe essere in giallo (è leggermente più scuro rispetto al bianco della targa...). Comunque, Italeri fornisce solo le targhe.... Sempre se la foto che riprende il semovente di lato corrisponde al veicolo in questione, nella parte posteriore mi sembra di vedere alcuni particolari che erano tipicamente installati sui mezzi tedeschi, ossia la cassetta con il meccanismo di rilascio dei candelotti nebbiogeni e una specie di barra arrotondata sopra i cofani motore, subito dietro la parete posteriore della casamatta, che dovrebbe essere (se non sbaglio) un sistema di ventilazione della camera di combattimento. Italeri fornisce entrambi i pezzi, anche se ne indica il montaggio solo per gli esemplari tedeschi proposti. Qualcuno sa darmi altre informazioni? Ciao Gianfranco -- |
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» 25/10/2020 21:15 |
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Re: Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
Generale di corpo d'armata
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Ciao Gianfranco, mi permetto di risponderti eprchè sono in fase finale con a stesura di un volume proprio sulla resitenza dei reparti corazzati nei giorni dell'Armistizio e conosco molto bene le foto in questione. La risposta al tuo quesito è molto semplice: sono due semoventi diversi. Il profilo a colori del sito usa la targa, che però non è quella relativa al mezzo rappresentato. Questo è il semovente dei "Lancieri di Montebello", nei pressi della stazione Ostiense il 9 settembre: Che come puoi notare ha le insegne laterali e le taniche, come il mezzo rappresentato nel profilo a colori. Questo è il semovente targato "RE 6225" della "Sassari", che non è lo stesso mezzo della foto precedente: Per cui sta a te scegliere quale semovente rappresentare nel tuo modello, non mescolando due cose diverse come fatto in quel sito. Paolino -- |
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» 26/10/2020 09:33 |
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Re: Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
Generale di divisione
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Ciao Gianfranco, Aggiungo solo che il "dispositivo" che menzioni è l'astuccio candelotti fumogeni di riserva....direi che entrambi i mezzi lo avessere, insieme alla cassetta fumogeni vera e propria, sul retro del carro...il primo non è sempre ben visibile a causa di complementi vari (sacchi a pelo, suppellettili, carichi) poggiati sui portelli motore... saluti, Nicola -- "il concetto di dimostrabilitá è piú ristretto di quello di veritá " Hofstadter. "Non abbiate paura" Giovanni Paolo II Per mie gallerie clicca: QUI |
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» 26/10/2020 16:37 |
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Re: Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
Generale di divisione aerea
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Da: Foggia
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Grazie Paolino, e grazie Nicola. Che il profilo fosse errato lo pensavo anch'io, in quanto non corrisponde nemmeno la mimetica (il R.E. 6225 ha larghe chiazze di marrone e di verde che coprono quasi totalmente il fondo nocciola, mentre nel profilo si vedono macchie più rade e più piccole), ma non avevo capito che avevano fatto un miscuglio di due foto di due mezzi simili ma di due unità diverse. Pensavo che vi fossero delle ulteriori immagini dove si vedessero i simboli tattici... Penso che lo realizzerò da scatola, mi piace molto la mimetica e penso che le foto sono sufficienti per fare un modello almeno corretto. Se poi ci fossero altre foto degli M42 della "Sassari" nello stesso periodo (ad esempio nel libro di Paolino in uscita...) sono ovviamente interessato. Grazie Nicola per l'utilissima informazione sullo strano "dispositivo"; non ricordo dove avevo letto di una modifica fatta dai tedeschi per ventilare la camera di combattimento (pare che i nostri fossero costretti a sparare con i portelli aperti...), e mi ero convinto che quel "coso" fosse una specie di filtro per l'aria. Un'ultima cosa, se possibile: lo stemma tondo in bronzo delle unità corazzate che carri e semoventi portavano fissato sulla parte anteriore dello scafo, che riportava tra l'altro un fascio littorio, venne sempre rimosso dopo la caduta del regime? A me pare che il R.E. 6225 avesse qualcosa proprio al centro della corazzatura sul cambio/differenziale, tra i due portelli d'ispezione... o mi sbaglio? So che in genere era messo a sinistra, tra il portello e la piastra verticale della casamatta, ma in una delle foto del mezzo mi pare di vedere l'ombra del bordo di un piccolo disco, in posizione centrale. Italeri l'ha incluso nel piccolo set di fotoincisioni fornito. Grazie ancora per le risposte Gianfranco -- |
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» 26/10/2020 18:56 |
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Re: Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
Generale di divisione aerea
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Ho trovato una foto del dischetto nella posizione centrale, guardate l'M42 restaurato a Bergamo: http://www.cmpr.it/semovente%2075-18%20M%20.42%20-di%20E.Molteni/SMV%2075-18.htm Sembra un piccolo sportellino d'ispezione, ma non c'è nella maggior parte delle foto e nei disegni del mezzo. Penso che OTO MELARA che ha restaurato il semovente conservato a Bergamo, non potendo applicare uno stemma col fascio, ci abbia messo solo un disco di metallo...😉 Gli esperti spero possano confermare la nuova posizione dello stemma negli ultimi esemplari prodotti per il Regio Esercito. Grazie Gianfranco -- |
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» 26/10/2020 21:10 |
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Re: Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
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Quote: GP1964FG ha scritto: guardate l'M42 restaurato a Bergamo: http://www.cmpr.it/semovente%2075-18%20M%20.42%20-di%20E.Molteni/SMV%2075-18.htm Molto interessante il sito che ci hai indicato, con bellissime foto. Però mi ha creato dei dubbi e pongo questi due quesiti: - Mi sembra che è stato ambientato sia per la mimetica che per i simboli (il disco bianco sul cielo della casamatta e il simbolo dell'ariete) in nord africa e credo che un semovente m42 non vi abbia mai messo piede
- I cingoli sono diversi da quelli della serie M39 - 40 - 41, come si vede dall'immagine di raffronto che allego, per la presenza di denti evidenziati nell'immagine di sinistra (M42) rispetto a quella di destra (M40); per cui la produzione dei cingoli con la serie M42 e poi a seguire M43 si è modificata, o questa modifica è avvenuta postuma?
Attendo una risposta dagli studiosi lettori |
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» 27/10/2020 11:12 |
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Re: Semovente da 75/18 su scafo M 42 |
Generale di divisione aerea
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Da: Foggia
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Per quanto riguarda il primo punto, penso di poter rispondere anche io. In una discussione sul sito zimmerit.it un modellista ha posto la stessa questione, basandosi su quanto riportato su una rivista francese, dove era pubblicata la foto di un M 42 che viene dato in Tunisia. Si parla poi di uno sbarco di materiale bellico, tra cui dei semoventi M 42, a metà novembre 1942, a Biserta. Queste notizie sono state confutate, la foto non riporta sull'originale la data e la località dove è stata presa per cui probabilmente è stata inserita una foto non attinente, mentre lo sbarco non trova conferma in altre fonti. Su altri siti ho letto che i semoventi su scafo M 42 furono consegnati al Regio Esercito a partire da Aprile 1943, troppo tardi per essere spediti in Africa. Le foto sono relative al semovente M 42 attualmente posto sulla Rocca di Bergamo, in un parco dedicato ai caduti italiani....per cui la colorazione è una "licenza poetica" fatta in ricordo dei carristi morti in Nord Africa, come riportato su una targa ricordo fissata sul fianco del mezzo. Serviva un M 41, ma avevano un M 42.... hanno restaurato quello. Interessantissima la foto dei cingoli, anche se penso che sia un'evoluzione fatta durante la produzione e non una versione apposita per M 42 e M 43. Ciao Gianfranco -- |
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» 27/10/2020 12:13 |
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