Ciao Alessandro (grazie per il tuo apprezzamento
) e ciao Lamberto
Per rispondere alla vostra domanda sui tiranti vi espongo ora come opero io:
Per prima cosa studio bene lo schema dei tiranti per cercare di creare un "percorso" al fine di utilizzare un filo più lungo possibile attraverso tanti punti senza doverlo tagliare, poi:
A) punto di partenza fusoliera: in questo caso pongo una gocciolina di ciano con la punta di uno stuzzicadenti e poi vi appoggio la punta del filo tramite una pinzetta, quindi attendo qualche minuto che secchi bene prima di tenderlo (altrimenti.... Santi cherubini e serafini che precipitano in fiamme dalle bestemmione, tanti da fare invidia al Sig. Von Richthofen in persona)
B) punto di partenza montante: in questo caso dopo aver poggiato la solita gocciolina di ciano, passo attorno al punto col filo, tenendolo con due pinzette, in modo da creare una sorta di "cappio", tengo fermo il tutto per un minutino (poi taglio la parte in eccesso che non mi interessa)
C) punto di arrivo fusoliera: il più rognoso; dopo la solita gocciolina di ciano, con due pinzette appoggio il filo (che deve essere teso), con i due becchi prima e dopo la goccia, poi rimango fermo come un allocco per almeno un minuto in attesa che la ciano faccia presa (poi taglio la parte del filo in eccesso che non mi interessa).
D) punto di arrivo montante: tecnica del "cappio" del punto B).
Spero di esservi stato utile
Alessandro
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