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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Quote: ziochicchi ha scritto: Dai che vai bene....non ti preoccupare per il gradino...se tutto fosse perfetto non avresti neanche il gusto di fare modellismo Grazie per l'incoraggiamento, zio... Ma me l'hai un po' tirata Comunque: Gradino sparito, o quantomeno nascosto in modo sufficientemente dignitoso. Fatto questo mi si è presentato un problemuccio un po' più scomodo, almeno per me. La parte posteriore del tettuccio non combacia alla perfezione, e mi crea uno scalino ben più rognoso. Per sistemarlo ho provato a scavare un po' in fusoliera, ma senza risultato, perchè il problema non è che è troppo alto, ma troppo stretto per cui batte ai lati spingendolo in alto. Quindi ho optato per le maniere forti. Ho pressato il vetro per farl oaderire al meglio e l'ho incollato. Ovviamente niente vinavil o simile, ma tappo verde, cercando di stare il più attento possibile. E' andata abbastanza bene, nel senso che poteva andare moooolto peggio, quindi mi accontento. Fatto questo ho staccato il collimatore per colorarlo e incollarlo prima di fissare la parte di tettuccio anteriore. Simpatico, ma lo spessore dei due vetri del collimatore mi hanno dato parecchio da pensare... Quindi ho spremuto le meningi e fatto qualche prova. Le vedete da destra a sinistra. Alla fine ho deciso di montere l'ultimo, cioè quello a sinistra. A questo punto ho incollato anche la parte anteriore del parabrezza e poi la cappottina, quest'ultima con la vinavil, perchè alla fine mi sa che la farò aperta. Volevo iniziare a verniciare sperimentando la tecnica di accentuale le pannellature prima in modo da tenere l'effetto molto leggero e quindi ci sono andato di panel accent tamiya. Poi ho iniziato a ripulire le sbavature con un panno imbevuto di acquaragia, si vede su uno dei due piani di coda. Qui mi sono fermato, perchè ho notato alcune imperfezioni che voglio sistemare prima di procedere. Per ora è tutto. Alla prossima Maurizio |
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» 29/3/2020 19:55 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Quote: gizpo ha scritto: Vedo che anche tu hai le tue rogne ma sei riuscito a risolvere in modo egregio. Ho solo notato una cosa: la fusoliera all'interno del vetrino è nera, prima di incollarlo te ne sei ricordato ? Nelle foto non si vede ma spero che tu lo abbia fatto... Si, si, lo vedi su quello davanti che per mostrare il collimatore ho fotografato prima di chiudere. E' lo stesso nero che userò per il cofano motore, tamiya XF-85, quindi un grigio molto scuro, non proprio nero. Invece, prima della verniciatura devo assolutamente ricordarmi di mascherare la piccola apertura per l'asta porta antenna con un pezzetto di gommapiuma, non vorrei ... Qualche rognetta, si, ma c'è di peggio nella vita Ho provato varie tecniche di mascheratura sul vetro, specie quello davanti, e mi sa che l'ho anche un po' rovinato in alcuni punti spero si vedrà poco. Però alla fine ho affinato una tecnica che per il futuro potrebbe andare benone. Serve nastro tesa, un cutter molto affilato una buona lente e una vagonata di pazienza Maurizio |
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» 30/3/2020 10:04 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Quote: Paolomaglio ha scritto: nulla da criticare sul montaggio, il kit invece mi ha deluso parecchio: la fusoliera appare troppo corta e i piani di coda troppo stretti e allungati, per uno come me che ha montato un centinaio di Zero sono forme che balzano subito all'occhio, peccato davvero, purtroppo non c'è rimedio. per un purista, posso capire che siano cose piuttosto fastidiose, ma io sono un modellista della domenica, per cui posso accontentarmi senza perderci troppo il sonno. Invece, sono ancora indeciso se stuccare alcuni punti delle giunture tra ali e fusoliera e soprattutto tra piani di coda e fusoliera. L'unione è fatta in parte dove c'è separazione delle parti mobili e in parte no e non ho mai trovato una bella foto chiara dove si possa vedere se in quel punto il raccordo è bello liscio o spigoloso, quindi se vale la pena stuccare oppure si può lasciare com'è. Voi queste parti le avete stuccate? Maurizio |
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» 30/3/2020 10:10 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Quote: bar-ma ha scritto: per un purista, posso capire che siano cose piuttosto fastidiose, ma io sono un modellista della domenica, per cui posso accontentarmi senza perderci troppo il sonno. Mi sono accorto che forse la risposta poteva non essere interpretata nel modo corretto. La segnalazione di Pierpaolo è utilissima e apprezzatissima, non volevo minimamente snobbarla, ma semplicemente dire che al difetto evidenziato ci passo sopra. Rileggendola mi suonava troppo come un "non me ne frega nulla" il che non è affatto vero. Scusate la precisazione ma non vorrei fraintendimenti perchè apprezzo sempre ogni osservazione che viene fatta. Maurizio |
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» 30/3/2020 13:43 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Piano piano, ma procedo. Ho finito di pulire le pannellature con panno leggermente imbevuto di acquaragia e poi ho dato la base argento H8 pure io. Ho dato uno strato leggero non proprio coprente al 100%, per non fare troppo spessore. Il risultato non mi dispiace, sono rimaste perfettamente visibili tutte le pannellature nere . Fatto su motore, cofano e modello sopra e sotto. Sul cofano, poi, ho fatto una passata di sale per riprodurre un po' di usura. E' la prima volta e sono stato leggero. Sale fino, vista la scala. Il problema è che quando spargevo il sale, me ne restava un po' dappertutto, per cui, alla fine, ho dovuto ripulire le parti che non volevo salare con un pennellino asciutto, spolverando dolcemente. Sul motore, prima avevo dato una passata di nero opaco e la passata leggera di argento sopra ha dato il risultato desiderato. Mano di lucido per fissare l'argento e renderlo più resistente e poi, a distanza di un paio di giorni ho dato l'aotake sui vani carrello. Infine, a sale asciutto, nero tamiya (il grigio scuro per i pneumatici, in realtà) sul cofano motore e desalinizzazione. Il risultato non mi soddisfa al 100%, però, essendo il primissimo tentativo con il sale, non mi posso lamentare più di tanto. Forse avrei potuto osale leggermente di più. Lo stacco, però, secondo me è troppo netto, quindi vorrei smorzarlo un pelo. E qui ricorro all'aiuto da casa e vi faccio la domanda fatidica: come faccio per smorzarlo un pelo e renderlo più credibile? Pensavo di dare una velatura leggera di nero mooooolto diluito, in modo da scurire e avvicinare un po' il colore, non tanto, appena appena, diciamo per smmrtotr l'argento di un 20% massimo. Quindi una passata di diluente con una goccia di nero dentro in velature leggere o poco più. Che ne pensate? Maurizio |
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» 4/4/2020 18:47 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Siccome hai chiesto: la tecnica del sale è ottima per le scrostature da calpestio, su cofano è chiaro che nessuno poteva, anche volendo, camminare, lì le scostature erano create o da attrito dell'aria, o dai cacciavite usati per smontare e rimontare il cappottone. Il tipo di chippig dovrebbe essere quindi molto diverso, sui bordi stirato nel senso dell'aria e poi intorno alle viti e bulloni principali, sui bordi dei vari panneli, con sottili righe storte. Insomma andrebbe fatto con dry brushing usando un metallico ENAMEL, all'aqua ragia. Il cappottone io lo rivernicerei con un nero più bluastro e sopratutto più lucido. Poi farei le scrostature leggerissime come detto sopra. |
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» 5/4/2020 07:34 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |
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Ma anche se non chiedo Commenti di questo tipo sono sempre utili. Diciamo che l'intento era quello di riprodurre scrostature sui bordi delle pannellature, a simulare le sbeccature che si fanno proprio in quei punti smontando e rimontando i pezzi. Purtroppo, la scala e la mia inesperienza hanno fatto il resto. Sul dry brush sono ancora più scarso, nel senso che non riesco ancora a fare cose realistiche e mi vengono ancora troppo grezze con aumento di spessore, quindi, se riesco, evito. Sul lucido del "cappottone", si, lo darò più avanti, per ora ho dato il colore che avevo che non è affatto lucido e stavo lavorando sull'usura, poi ci sarà una o più passate di lucido finale. Non ho invece capito perchè dici un "nero bluastro", ma il bluastro non era solo per il Mitsubishi? Ora provo a fare dei lavaggi a pennello nel senso del flusso d'aria per mitigare un po' e armonizzare il tutto. grazie per gli spunti. Maurizio |
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» 5/4/2020 13:07 |
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