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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |

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Riporto l'introduzione fatta da Pierpaolo perchè descrive proprio il modello che vorrei fare io. Quote: Paolomaglio ha scritto: A pochi giorni dall'inizo dei montaggi vorrei fare qualche considerazione generale, parto da questo modello Hasegawa in 32 perchè porta le insegne che useranno parecchi di noi, quelle del maresciallo Takeo Tanimizu quando era istruttore al 203 Kokutai in Giappone, nel luglio del 1945  Cosa notiamo? - uno Zero A6M5c di fabbricazione Nakajima (linea di separazione dal grigio obliqua in fusoliera) - l'armamento è costituito da 5 armi: 2 cannoni da 20 e 2 mitragliatrici da 13 mm sulle ali più una singola 7,7 mm nel cofano motore, la gemella rimossa per motivi di peso. - le hinomaru, nate di fabbrica, con bordino bianco ridipinto in un colore più scuro, probabilmente un verde Mitsubishi o un verde Nakajima, più nuovo rispetto al resto della fusoliera superiore. - le vittorie riportate su questo specifico Zero da Tanimizu (in totale ne rivendicò 32, più probabilmente si fermò a 18 confermate) che fece dipingere belle grandi e colorate per alazare il morale dei suoi allievi, da notare che si tratta di 5 caccia fra Hellcat e Mustang (più un danneggiato) e 2 B-29 (uno danneggiato) obbiettivi molto difficili per uno Zero - il modello è fatto bene, da scuola, praticamente perfetto ma piatto, senza un minimo di sprint come è giusto che mostrino i fabbricanti a noi starà dargli un poco di vita e qui comincia il difficile!  la foto qui sopra è molto famosa, riprodotta decine di volte in quasi tutti i libri sullo Zero, è appunto del luglio 1945 a poche settimane dalla fine della guerra. Si notano appena delle scrostature a sinistra dell'hinomaru dove il pilota deve mettere i piedi per salire in cabina. C'è poi un cerchietto metallico, probabilmente una riparazione di un foro di mitragliatrice, per il resto il velivolo è in ottime condizioni, ancora lucido, sia sopra che sotto con giusto qualche striatura di olio e, questo si, un notevole effetto stressed skin in fusoliera. Da notare che in una foto ripresa dopo la fine della guerra da un Marine americano, lo stesso Zero appare distrutto all'interno di un hangar ma il verde è ancora solido privo di scrostature in fusoliera, quindi non esagerate con questo soggetto, mi raccomando. Ecco in sintesi la sfida è tutta qui: dare vita e profondità ad una colorazione in verde solido e lucido o semi-lucido. Come fare? Mi viene in mente: fumi di scarico, senza esagerare perchè il Sakae non era molto potente e non aveva turbocompressore, però qualcosa usciva dagli scarichi anche perchè furono appositamente riposizionati in questo modo sul 5 per aumentare di un poco la velocità, poi olio, tanto, specie sotto il motore, sporcare i pneumatici, fumi dai fori di fuoriuscita bossoli ma non dai cannoni, le canne sono troppo lunghe e i fumi non si fissano sulle ali in questi casi. E per finire un tocco artistico, qualcosa di unico che ciascuno di noi dovrà tirare fuori, buona caccia e check six! Tanimizu per la cronaca fu abbattuto solo una volta, in atterraggio, colpito da un paio di Mustang che lo sorpresero alle spalle. Sopravvisse alle feriti e bruciature conseguenti e mori solo il 12 marzo 2008 a 88 anni. Cercherò di finire il modello per il 12 marzo PV per onorare questo grande pilota. |
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» 16/2/2020 10:40 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |

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Riporto anche il riepilogo provvisorio dei colori che avevo inizialmente pensato di utilizzare. Quote: bar-ma ha scritto: Ho studiato un po' partendo dalle indicazioni di Pierpaolo datemi qui e andandomi a vedere cosa suggeriscono in giro le varie case. Interni (verde): Pierpaolo consiglia XF-71, non ho trovato una corrispondenza ufficiale ma in giro ho trovato riferimenti a H89 e H312. Mimetica superiore (verde scuro): Pierpaolo consiglia XF-70 o XF-11, H36 (su kit vecchi) o H59 che dovrebbe essere quello giusto. Mimetica inferiore (grigio chiaro): Pierpaolo consiglia XF-12 ho trovato riferimenti a XF-87, H61 che dovrebbe essere quello giusto per i gunze. Vani carrelli e flap (blu aotake): H63. Se non ho interpretato male, cosa anche probabile. Cofano motore: Nero lucido H2 o grigio scuro per effetto sbiatito. Banda gialla sulle ali: Io sarei per H329, ho trovato riferimenti a H24 su kit hasegawa ma a naso mi parrebbe troppo sull'arancione Ho evidenziato quelli che pensavo di usare io, in base a quel che ho capito fino ad ora. Annotazioni, conferme, commenti, parolacce, ...? Maurizio Dopo le ultime dissertazioni e confronti interessanti in proposito, sono orientato ad andare ad occhio per gli interni, utilizzando una tinta molto più chiara rispetto all'XF-71 o al molto simile H312 per poi scurirlo con lavaggi ed usura. XF-71 era il colore più appropriato per i Mitsubishi non per i Nakajima. EDIT (così tengo tutto nello stesso posto, mi sono interrotto per un cambio cronotermostato guasto e gelo crescente in casa, fortuna avevo già approvvigionato il pezzo di ricambio ): Ho anche provato a schiarire con bianco l'H59, che nelle mie prove veniva troppo scuro. Con una miscela al 20% bianco, il risultato mi soddisfa di più. Per il cofano, sono andato su un grigio scuro, quello tipicamente usato per i pneumatici XF-85 a cui ho aggiunto un 20% di blu XF-8 per dare una luce di blu. Non mi convince molto, anche se è meglio del nero lucido. Mi sa che farò una prova usando l'aotake, magari meno, sperando che il metallico renda meglio. Maurizio |
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» 16/2/2020 10:43 |
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Re: Nakajima A6M5c, Type 52c, Academy 1/72, giugno 1945 |

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Ecco anche i miei primi avanzamenti sul cockpit. Vista la scala, sono un po' di fantasia già in partenza, per cui mi sono tenuto anche io sull'approssimazione creativa e ho dipinto al meglio delle mie capacità. Ho anche ricreato una parte della fusoliera, dietro il vano aperto dietro il sedile. Si intravedono due bombole e un contenitore che ho cercato di riprodurre. La foto da cui ho tratto ispirazione era in bianco e nero, per cui i colori sono molto probabilmente di fantasia  Ho provato a vedere se trovavo delle foto di riferimento dei paracadute usati all'epoca per fare anche io l'imbottitura sui sedili, ma tutto quello che ho trovato non mi ha convinto manco per nulla, quindi ho preferito lasciar stare. E copiare spudoratamente a occhi chiusi non mi è mai piaciuto. La parte interessante era sul dorso, quindi sarebbe stata la parte a contatto con il sedile, il retro, quello a vista sul sedile, l'ho sempre visto molto piatto e poco interessante, per cui ho deciso a questo modo e ho chiesto agli addetti di smontarlo per permettermi di fare le foto     Si vede poco, ma ho abbozzato l'orizzonte artificiale sullo strumento in alto a sinistra  La cintura di sicurezza è fatta con nastro Tesa doppio, due strisce una più larga e una più stretta sovrapposta, il resto è pittura. Ora posso iniziare a fissare alcune parti per poter prendere le misure per infilarci la culatta della mitragliatrice che ho iniziato a riprodurre. Per ora è tutto. さようなら che tradotto è: Sayōnara Maurizio
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» 21/2/2020 14:20 |
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