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Re: Gli zero in verde: iniziano le danze |

General der Flieger
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Da: Livorno
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Ok vi espongo il mio dubbio. A prescindere da differenze tra aerei prodotti in Mitsubishi e aerei prodotti in Nakajima, che se mai è esistita era probabilmente causata da diversi fornitori delle vernici stesse, quello che mi lascia perplesso è il colore delle superfici inferiori. Ripeto, non voglio fare il purista, anche perche' io sono dell'idea che i colori siano una "realtà alquanto aleatoria" e che differenze specialmente in saturazione e luminosità possono essere dovute a mille fattori. E glisso sulle differenze anche in tonalità che possono essere dovute agli agenti atmosferici o anche solo al primer... Dicevo: il grigio delle superfici inferiori degli A6M5. Leggendo il resume che Lansdale fa nel 2013 sui colori degli Zero , traendo insieme a Nohara le info dal Report 266 del Yokosuka Kaigun Kokutai, si legge:  Insomma, vengono identificati 2 verdi scuri (D1 e D2) e 3 grigi i J2 e J3 e il famoso "colore degli Zero iniziali". E fin qui, ok, ma il bello viene ora. Leggete cosa dice nello stesso articolo:  La frase centrale: Mitsubishi mette il verde scuro sopra ma continua ad applicare il "grigio oliva pallido" (= il colore degli A6M2) alle superfici inferiori degli Zero. E prosegue: Nakajima sembra fare la stessa cosa. E quindi riassume:  Come vedete, qui non si parla di utilizzo dei grigi J2 e J3. Lansdale sembra dire che il colore degli Zero, sotto, rimane sempre il famigerato "grigio oliva pallido". Ma quindi un cambio di colore non c'è mai stato? Se invece guardo dentro il Model Art Special n.510, dedicato ai caccia IJN, l'ipotesi e' altra: gli A6M5 avevano il ventre di colore grigio chiaro-neutro-celeste (FS 26496-36357), come vedete sotto:  I colori indicati sono appunto il D1 o il D2 (34077-34092) e il J3 (36496-36357) o anche il J2 (36307)  Ora, ribadisco, qui si parla di A6M5, quindi di aerei prodotti dal 1943 in poi, e non di A6M2 e A6M3, che ragionevolmente potevano avere la mimetica indicata sopra da Lansdale (D1 o D2 sopra grigio oliva chiaro). Qual'è la interpretazione piu' corretta? Mi e' rimasto il dubbio...  (NOTA: tutti gli estratti sopra copyright J.Lansdale o Model Art Magazine e qui solo per discusisone modellistica)
-- Alessandro ( Matricola M+ = 3315 ) |
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» 10/2/2020 19:30 |
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Re: Gli zero in verde: iniziano le danze |

Generale di squadra aerea
Registrato dal: 9/3/2014
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Da: Riccione
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Costruisco modellini di Zero dal 1977, ne avrò fatti più di 100 e mai due con lo stesso colore. Questo è il bello e il brutto di modellare i Jap WWII bisogna accettarlo. Negli anni settanta gli Zero A6M2 erano bianchi, come nel telefilm Ba Ba Baa Black Sheep (per la cronaca Robert Conrad ci ha lasciato proprio l'altro ieri). Se lo erano inventato ? Non proprio, ci sono delle foto di Zero precipitati sulle spiagge del Pacifico che paiono bianchi. Peccato che le foto siano molto sovraesposte e che l'affidabilità delle prime pellicole a colori fosse scarsa, aggiungiamo il sole cocente e il riflesso del mare e della sabbia, pure bianca, e otteniamo uno Zero in bianco.

Poi si passò all'IJN gray che per quasi tutti gli anni ottanta l'ha fatta da padrona. Negli anni novanta salta fuori l'amehiro o color caramello e giù di Zero in marrone traslucido. Poi ancora il verde oliva chiarissimo, quasi subito contraddetto da una miscela più simile alla canapa che al verde.... Avrò 50 volumi giapponesi comprati fra il 1982 e il 2019, non ce ne sono due che riportano la stessa tinta, la ricerca va avanti, sempre più scientifica e approfondita. Lo scambio di informazioni fra ricercatori giapponesi e americani ha aiutato molto. I pezzi di Zero ritrovati a distanza di 50 o 70 anni invece non sono sempre atati inerpretati nel modo giusto. Un pezzo di lamiera vernciato non può conservare la tinta per tutto quel tempo, specie quando è esposto alle intemperie, sole, salsedine, piogge, etc... Occorre grattare la superfice e sperare che la tinta sotto sia rimasta più integra. Il modellista ha il dovere di informarsi, di non fermarsi al primo libro che trova, quello di Thorpe oggi fà ridere però ha il pregio di essere stato il primo ad affrontare l'argomento in inglese, e poi di prendere una decisione ponderata. La mia decisione relativamente a questo montaggio in compagnia è stata questa: 1- la IJN nella primavera del 43 emana una specifica che prevede l'utilizzo di un verde scuro su tutti i velivoli. Il colore è decisamente verde, volendo con riflessi bluastri ma non marroni, niente olive drab. 2- sugli A6M2 ancora in produzione presso la Nakajima si adotta il verde sopra al grigio-verde già in uso che rimane sulle superfici inferiori. 3 - Mitsubishi fà la stessa cosa con l'A6M3 che ha sulle sue catene di montaggio. 4- gli aerei già in linea ricevono il verde sopra e rimangono in grigio verde sotto. E l'IJN gray? Di sicuro è esistito. Di sicuro era il colore delle superfici inferiori di bombardieri e idrovolanti. Quando fu adottato nelle catene di produzione dello Zero? Difficile dirlo. Per dover scegliere io ho pensato che portrebbero aver cominciato con l'A6M5. Un'ipotesi che vale quanto un'altra. Qui sotto vedete un femo immagine di un video ben conservato, i colori paiono ben conservati, non alterati, il grigio che sta sotto è decisamente grigio, non ha nulla di verde o hemp:

Il resto sta a voi, fate una scelta, che sia motivata dalla documentazione esistente, e nessuno potrà dirvi che avete sbagliato. |
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» 11/2/2020 05:42 |
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