Il Lockheed T-33A era un aereo da addestramento biposto ,a getto ,monomotore ,monoplano ad ala dritta e bassa ,derivato dall' F-80C con la riduzione dell'armamento da 6 a 2 mitragliatrici e un secondo posto di pilotaggio; i serbatoi interni, da 1 931 litri complessivi, vennero integrati da serbatoi alle estremità alari, molto caratteristici, da ben 870 litri (il predecessore arrivava a 2 da 807 litri). La velocità di salita scendeva da 35 a 26 m/s. Fu prodotto in oltre 6000 esemplari e acquistato da oltre 40 Paesi in tutto il mondo L'Areonautica Militare, nell'ambito del rinnovamento della propria flotta, emise una specifica per affiancare al convenzionale Fiat G-59 un modello da addestramento avanzato dotato di motore a reazione per l'addestramento dei piloti destinati a reparti operativi dotati di modelli che utilizzavano quel tipo di propulsione. Dopo aver valutato varie opportunità, tra le quali il Fiat G-80 di concezione nazionale, la scelta si orientò sul T-33 Shooting Star, acquisendo a partire dall'ottobre 1952 60 esemplari della variante biposto T-33A più altri 14 nella versione monoposto RT-33A da ricognizione fotografica. I primi vennero impiegati prevalentemente nel ruolo di addestratore avanzato, inizialmente come dotazione del Nucleo Addestramento Volo a Reazione per poi essere presi in carico dalla Scuola Aviogetti basata all'Aeroporto di Amendola completando la formazione di centinaia di nuovi piloti destinati ai reparti. Con lo sviluppo del nuovoFiat G-91T, entrato in linea nel 1965, i T-33A vennero trasferiti alle Squadriglie Collegamenti, con le quali operarono fino alla loro radiazione. Oltre che nel ruolo diaereo di collegamento, analogamente ad altre forze aeree mondiali, il T-33A venne utilizzato come aereo da traino bersagli e come "lepre", ovvero come aereo aggressore, nelle missioni di intercettazione simulate per l'addestramento caccia all'uso dei radar che equipaggiavano i F-86K e gli F-104r italiani. Dal 1966 alcuni esemplari operarono con il Centro Radiomisure. L'ultimo T-33 italiano venne radiato nel 1982. Ecco il kit della CzekModel in 1/32,scatola completa di resine e fotoincisioni Le decals sono della Tauro Model e stanno arrivando          Farò questo - grazie alla foto di Paolomaglio LINK alla GALLERIA
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