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Re: Kawanishi N1K1 - Un WIP a 4 mani |

Generale di squadra aerea
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Allora per tutti e tre: secondo Mikesh l'interno del cockpit era verde, assimilabile al FS 34082, steso con mai diverse sui vari componenti così d asembrare più scuro sulla corazza posteriore e meno denso sulle pareti laterali. Il pannello strumenti era in legno dipinto di nero semi-lucido. All'esterno le superfici inferiori rimanevano in metallo naturale (esclusi i prototipi) mentre il dorso ricevette l'IJN green Nakajima. Questo coloro è stato recenteente prodotto dalla Mr. Color nella sola gamma alla nitro. E' comunque del tutto simile al Tamiya IJN green, solo un pochino più chiaro. Se verniciate il modello tutto di alluminio e poi date una mano sottile di IJN green dovrebbe bastare, altrimenti schiaritelo con un poco di bianco. La banda di identificazione sul borod di entrata alare viene spesso indicata in orange-yellow, in verità con le arance non ci sono similitudini, è un giallo pieno e scuro, lo stesso delle decals per i numeri di coda, nulla di più. L'elica era in marrone scuro, a volte con la faccia interna dipinta di nero opaco. Le 4 superfici di governo delle ali e dei piani di coda erano rivestite in tela e, nella parte inferiore, erano colorate in IJN gray. Claudio concordi? |
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» 14/10/2019 06:24 |
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Re: Kawanishi N1K1 - Un WIP a 4 mani |

Generale di squadra aerea
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Mi scrive Carlo che, essendo a Roma, non riesce ad accedre al forum in questi giorni dal suo telefonino. Carlo concorda con quanto da me scritto sopra: con ogni probabilità gran parte degli Shiden avevano in ventre in metallo naturale e il dorso in verde assimilabile all'FS 34077 ( ma ritengo che le codifiche USA mal si adattino a vernici usate in altre nazioni). Ad aggiungere confusione ad un non facile studio, Carlo riporta una nota dello studioso Jim Landsdale il quale ha evidenziato come la Kawanishi fosse solita usare un primer antiruggene di colore rosso sui suoi idrovolanti, spesso questa tinta, nelle superfici inferiori, era poi coperta con una tinta metallica, una specie di white alluminium dove però la parte metallica si perdeva tanto da apparire più come un grigio chiaro. Per intenderci l'effetto doveva essere simile agli F-104G della Marineflieger, per chi li consoce. Sempre Jim ipotizza che anche sui primi lotti di Shiden la Kawanishi possa aver seguito questa strada; ovvero primer, poi verde sopra e white alluminium sotto. Dalle foto d'epoca è ovviamente impossibile distinguere un white alluminium da un metallo naturale. Tutto quanto sopra, mi ripeto, cozza con l'evidenza fotografica di esemplari di Shiden trovati dopo la guerra con ampie zone da cui il verde era saltato via. Questo effetto si verifica solo in assenza di primer, se poi il primer rosso ci fosse stato, se ne dovrebbe vedere qualche traccia intorno alle scrostarture, invece non si nota nulla. Scendendo nello specifico gli Shinden con numero costruttivo 5368 e 7431, i cui resti furono anaizzati da Jim, hanno entrambi le superfici inferiori in metallo naturale. Quindi, se proprio volete farlo grigio o white alluminium, dovete andare su esemplari costruiti prima. Il numero costruttivo di solito si trova scritto, molto piccolo, in una targhetta rettangolare con caratteri kanji e numeri arabi, sinceramente le ho viste leggibili solo nei modelli in 32, purtroppo non ho più i due in 48 che vi accingete a montare quindi non sono in grado di verificare se sulle decals si legge qualche cosa.  |
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» 15/10/2019 07:56 |
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