Ciao a tutti,Il 79 della SIAI è in assoluto l aereo che preferisco, quindi un po alla volta ( inventandomi il posto in cui poi poterli mettere) ho intenzione di cercare di riprodurlo nelle varie versioni, questa volta iniziando da questo ammasso di plastica
proverò a riprodurre il primo esemplare con motorizzazione Piaggio , in pratica si potrebbe dire il prototipo del prototipo visto che ci si rese conto che molto presto che l aereo aveva delle potenzialità maggiori che potevano essere espresse con una motorizzazione più potente e si passo quasi subito alla motorizzazione Alfa Romeo
Due righe su alcuni aspetti tecnici :
fece il suo primo volo il 2 ottobre del '34 con il collaudatore Adriano Bacula sull aeroporto di Cameri,il 20 luglio del '35 dopo numerosi voli di collaudo ottenne ottenne il certificato di navigabilità dal R.A.I
num. di immatricolazione1749
num. certificato di classe 1721
classe di appartenenza, turismo
num certificato di navigabilità 2731
data di prima classificazione 29 11 1935
I motori Piaggio IX RC 40 con la loro potenza di 660 CV al decollo e 610 CV a livello del mare permisero al Com Bacula il 14 6 1935 di compiere il volo Milano Linate - Roma Urbe in 1 ora e 10 minuti alla media di 410 km/h
Ovviamente queste prestazioni destarono interesse per un impiego militare e dopo l istallazione dei più potenti motori Alfa 125 RC 35 l aereo divenne di proprietà del Ministero dell Aeronautica immatricolandolo con la matricola MM 260 dislocandolo a Guidonia dove rimase di stanza fino all 11 9 1943 dopo di che non se ne sa più nulla , forse requisito dai tedeschi forse demolito...curiosità; nell ultimo periodo ho trovato una testimonianza su di un testo , di un motorista di base a Guidonia dove dice che l I-MAGO era nella livrea bianca e nera
Di differenze tra la versione civile e quella militare che seguì ce ne sono e le tratterò mano a mano che le affronterò sul modello...
Scusate il pippotto ma ho creduto giusto parlare un po di questo esemplare che è stato un tassello importante per la storia dell aviazione Italiana
Ciao
Gianfranco