Secondo me esagerate ma comunque grazie...
Una novità. Sono stato contattato dal sign. Francesco Fazio, pronipote di Simone Canepa, uno dei membri dell'equipaggio della Stella Polare che partecipò anche alla spedizione con le slitte dell'allora cap. Cagni verso il Polo. Il sign. Fazio mi ha scritto che si è iscritto a questo forum proprio per potermi contattare e scambiare informazioni con me a proposito del mio modellino, cosa di cui lo ringrazio tantissimo anche qui.
Spero anzi che se mi legge voglia intervenire direttamente in questa discussione.
Tornando al materiale che ho ricevuto, si tratta primariamente di una foto inedita della Stella Polare proveniente dalla Biblioteca nazionale di Oslo. Il sign. Fazio mi informa che secondo la curatrice della Biblioteca la foto, scattata dal famoso fotografo norvegese Narve Skarpmoen, mostra la nave probabilmente nel maggio 1899 nel cantiere di Larvik in uno stato di parziale approntamento per la spedizione, dopo la trasformazione dalla baleniera Jason. La foto è ad alta definizione ed è difficile inserirla qui tutta intera. L'ho divisa perciò in due parti un po' ridotte ma comunque sufficienti per una disamina.
(
cliccare sulle foto per ingrandire)
Le frecce sono mie e sottolineano le mie considerazioni delle quali ho reso partecipe anche il sign. Fazio, che ha scritto a Oslo per il momento senza avere risposta, ma immagino che ne avrà una a breve termine.
Nel frattempo vi illustro le mie impressioni sulla foto.
A mio parere la foto NON mostra la nave nel maggio 1899, bensì nel settembre 1900 e non a Larvik (dove non tornò dopo gli ammodernamenti), ma in un porto norvegese che potrebbe essere Hammerfest a capo Nord o qualche altro sulla via del ritorno.
foto 01 - l'aspetto generale della nave è molto usurato (quasi da demolizione, altro che ricostruzione...) e non nuovo come dovrebbe essere dopo un riammodernamento (la Jason era nera, la vernice chiara dovrebbe essere nuova perciò) , la vernice è usurata e grattata via, il fianco sinistro (freccia azzurra) è fortemente usurato proprio in corrispondenza delle lastre di ghiaccio che avevano serrato la nave a Teplitz. A poppa è presente il grosso verricello già trattato in questa discussione (freccia rossa) mezzo scassato (è il caso di dire così) e una slitta proprio sopra sul cassero. Fumaiolo e maniche a vento sono scure come erano al ritorno della spedizione (perché fossero scure è un mistero visto che alla partenza erano chiare, ma sono così in tute le foto che ho, forse erano semplicemente sporche). E' presente il mulino a vento, che nella nave "nuova" e alla partenza non era ancora montato come abbiamo visto. Si noti a prua l'interessante particolare dei due cannoncini (sulla Jason servivano per le fiocine) a lato delle gru di capone (frecce gialle): sapevo che ce n'era almeno uno (è citato nel diario) , invece sono due.
Si noti a proposito dei colori l'impressione dei fregi e delle scritte a poppa: i fregi sono sicuramente del medesimo colore della nave (non dorati), lo scudetto è palesemente con la croce chiara (è quello sabaudo al 99,99 % direi) mentre il nome e la cornice sono molto scuri (forse oro scuro o bronzo? boh... beh, qui non si può dire di più).
foto 02 - l'alberatura mostra innanzi tutto il solo pennone maggiore di trinchetto, proprio la sola attrezzatura rimasta dopo la spedizione. In conclusione, ripeto, la foto a mio parere è del settembre 1900.
A proposito dell'alberatura, torno un momento sull'annosa questione del colore dei colombieri (& annessi, coffe, maschette etc.) dell'albero di trinchetto e in generale di tutta l'alberatura. Le frecce azzurre indicano queste parti. Come si nota, i colombieri di trinchetto sembrano leggermente più chiari dei tronchi degli alberi e dei colombieri di maestra e mezzana.
Ora si noti il colore del bompresso/asta di fiocco, che è bianco in cima, grigio medio dietro: dunque, bompresso e asta di fiocco sono color legno illuminato dal sole.
Si noti poi il colore del pennone di trinchetto, chiaro sopra e simile a quello del bompresso, quasi nero sotto come il resto dell'alberatura: dunque, le variazioni dipendono dall'incidenza della luce solare.
Si noti infine come cambia, scurendo gradualmente, il colore delle maschette e coffe da trinchetto a maestra a mezzana: è altamente improbabile che solo la coffa (& annessi) di trinchetto fosse bianca e le altre invece no: dunque, sono tutte color legno, cambia solo l'illuminazione solare.
Intendiamoci, ammetto che su questo ho, ancora, qualche minimo dubbio, ma tutto sommato credo che sia lecito ammettere che colombieri e annessi fossero tutti color legno.
****************************
COLORE DELLO SCAFO
Inserisco qui a parte una notizia molto carina che sempre il sign. Fazio mi ha gentilmente comunicato. Si tratta di una descrizione del colore della nave in un articolo de L’illustrazione italiana N° 37 del 16 settembre 1900 (periodico che purtroppo, fino a poco tempo fa, era disponibile digitalizzato in rete (assieme a molti altri d'epoca) ma che ora non lo è più e che non ho potuto consultare in questa ricerca.
Ecco il testo (evidenziato in giallo) così come me lo ha girato in sign. Fazio:
...nell’articolo “il ritorno del Duca degli Abruzzi” a pag. 195 si legge: …Il suo scafo è di quel legno solido, ma pur elastico che chiaman greenhart…Rimessa a nuovo, dipinta di grigio con lo stemma bianco e rosso dei Savoja a poppa… La sistemazione interna della nave era molto comoda. Alle pareti, tinte pure di vernice grigia, pendevano i ritratti di Re Umberto e della Regina Margherita.” e a pag. 198: …Il 31 agosto la Stella Polare lasciò il Capo Flora e proseguì per Hammerfest, dove, in quella rada, incontrò la nave caccia-foche Hertha: i due italiani che erano a bordo di essa, conte Tarsis e cav. Silvestri, abbordarono il brigantino e recarono al duca la luttuosa notizia dell’assassinio del Re d’Italia.(..) Il brigantino issò subito la bandiera a mezz’asta ed è con questo segno di lutto che farà il suo ingresso nei porti della Norvegia, a Trondjem e forse anche a Christiania…” Che sia proprio questo il motivo della presenza dell’asta, sistemata sopra lo specchio poppiero in modo posticcio, per collocare la bandiera tricolore abbrunata? Concludo perciò questo intervento con due note: 1)
il colore dello scafo era proprio grigio chiaro (e non bianco) e meno male perciò che salomonicamente l'ho fatto pure io grigio chiaro usando il bianco solo per le lumeggiature; 2) nella prima foto qui inserita si noti infine l'asta della bandiera all'estrema poppa, che compare solo qui in questa foto e mai in nessun'altra della Stella Polare ed è una stranezza: dal momento che il picco di mezzana non c'era più, fu sicuramente il modo più semplice per mostrare la bandiera italiana al ritorno e forse, proprio come dice il sign. Fazio, per mostrarla anche abbrunata alla notizia della morte di Umberto I.
Nel frattempo ho cominciato a montare qualche pennone, appena ho un attimo metto le foto.
ciao a tutti
--
ciao
Marcello
INDICE realizzazioni (w.i.p.) Marina Italiana sul forum M+ I miei modelli:
Navi Gallerie M+ ultimi cantieri: nave da esplorazione Stella Polare 1899;
cacciatorpediniere Muavenet-i Milliye 1915;
galeone inglese XVI sec.;