Quote:
Righettone ha scritto:
Te sei deciso Cavaliè!! Sta botta me sà che a Roma nevica.
L'abbiamo scampata bella... per ora.... Di questi tempi la
neve non è proprio un tema
allegro...
Comunque, visto che sono "salito a bordo", BANDO ALLE CIANCE!!
Dopo un doveroso periodo di studio mi sono messo all'opera decidendomi su quale dei tre profili eseguire...
Questo che segue alla fine ha VINTO sul filo di lana...
immagine postata per discussione modellistica ...E' un "M6", ossia l'ultima versione del volatile....
Prima di proseguire credo sia il caso di fare un sunto della mia ricerca storica.
Nel 1939 la Marina Imperiale Giapponese emise una specifica (14-Shi) con la quale si richiedeva una fornitura di un caccia basato a terra, destinato alla difesa del territorio interno da eventuali bombardieri nemici. La Mitsubishi studiò un monoplano ad ala bassa in grado di ragiungere la velocità di 600 Km/h in meno di 5 minuti e mezzo ad una altezza di 6000 metri. L'armamento era costituito da due mitragliatrici calibro 7,7 mm + due cannoni da 20 mm( le varie versioni hanno avuto diversi allestimenti). Esigenze belliche fecero a lungo slittare lo sviluppo dell'aereo in quanto gli fu preferito all'ASM2 ZERO che per necessità tattiche risultava più versatile in quanto di possibile impiego anche dalle portaerei, senza contare la maggore autonomia di volo. Le prime versioni del J2M, che comunque aveva un rispettabilissimo motore radiale a 14 cilindri Mitsubishi Kasei 23a da più di 1800 Hp, non furono molto gradite dai piloti della Marina Imperiale in quanto la struttura esasperatamente aerodinamica con tettuccio a goccia distorceva la visuale e la stessa era anche molto limitata. La vita di questo velivolo fin dall'alba dei primi voli fu turbata da non pochi incidenti: il primo prototipo si schiantò a terra dopo il decollo, il secondo a causa di una interferenza del carrello con i comandi di volo, ebbe la stessa sorte ma il pilota si salvò. Nel 1943 ci fu il battesimo del fuoco sulle Marianne. Dal 1944 entrò a pieno titolo a far parte della "difesa metropolitana" contro i B29 che iniziarono a imperversare sui cieli del sol levate. In buona sostanza ebbe miglior vita operativa solo quando lo scacchiere bellico vedeva il Giappone stretto ad un angolo anche perchè i suoi antagonisti Kawanishi N1K e Mitsubishi A7M dimostrarono problemi tecnici di gran lunga peggiori. Per farvela breve: 45 minuti di autonomia, scudature del pilota ridotte al minimo (solo quella dietro al seggiolino), serbatoi di carburante anch'essi ridotti per aumentare la velocità... Mi ricordano tanto la parabola di alcuni velivoli nazisti impegnati a contrastare i bombardamenti alleati nello scenario europeo proprio all'epilogo del conflitto...
Di sicuro le versioni del RAIDEN, definito JACK dagli americani, sia "M5" e l'ultima "M6" (della quale si nutrono dubbi su reali impieghi operativi) ebbero maggior successo. Sembrebbe, poi, non essere mai stato utilizzato come Kamikaze...
Come di consueto il primo STEP sono stati gli interni
Credo sia doveroso aggiungere due paroline sullo
stile SWORD (già conosciuta con la realizzazione del RE2001 e RE2002): come anticipato sul mio primo post, il kit è uno short-run di lusso che mette in difficoltà chi è VIZIATO come il sottoscritto dalla precisione di altre Case più blasonate. Ciò vuol dire che ogni fase di montaggio deve essere preceduta da molteplici prove a secco alla ricerca della reale posizione dei singoli componenti... Le istruzioni sono una sorta di.... Consiglio
....
....Quindi mai fidarsi...
Con questo spirito ho proceduto alle fasi successive di montaggio
Per rendere la realizzazione più gradevole alla vista, ho poi deciso di tagliare il trasparente
Infine il tutto l'ho trattato con una prima mano di alluminio di base
Per il momento è tutto.
A presto nuovi aggiornamenti
Ciao
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MARC 062
IL MIO FIDO SCUDIERO
...Uno ne faccio... 100 ne penso!!! (...di modelli)