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Re: Bette MZ |

Tenente Colonnello
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Si, Marcello, quelle sono delle motozattere, anche se dall'aspetto e armamento mi paiono quelle tedesche. I tedeschi, in vista dell'invasione della Gran Bretagna, allestirono centinaia di questi mezzi le Marinefährprahm (MFP), per una produzione complessiva di oltre mille esemplari. Anche la numerazione italiana, che parte da 701, seguiva per l'appunto la numerazione tedesca, che lascio' a noi a disposizione la numerazione da 700 a 800. I tedeschi ne realizzarono varie serie (type a, b, c, d), soprattutto in versione antiaerea per integrare le loro batterie flak con 2 cannoni da 88, ma ne esistevano versioni per la posa di mine (con i fianchi allargati, di questa versione non so se ne esisteva anche una versione italiana: uno degli esemplari sopravvissuti presenta infatti questa modifica, ma non so se sia stata costruita cosi' in origine o se sia una modifica del dopoguerra. Le nostre Mz furono infatti profondamente modificate), cacciasommergibile e batterie costiere dotate di torrete con cannoni da 10,5. La versione italiana corrispondeva alla versione A, anche se con delle modifiche, infatti, anzicche' i motori Deutz da 130 cv, le nostre montavano dei diesel Om da 150, tratti dalla versione utilizzata sulle nostre Littorine ferroviarie. Le nostre MZ furono costruite in due serie, da 60 (701-760) e da 40 (761-800) esemplari, le ultime riconoscibili per la prua rialzata e un maggior armamento in posizione protetta. Erano lunghe 47 m, larghe 6,50 con una disloccamento di 220 t. Furono attive soprattutto durante l'avanzata fino ad El-Alammein, potendo sbarcare in luoghi non attrezzati, in convogli da Creta sino a Tobruk (dove si misero in luce come unita' combattenti), nei convogli della morte per la Tunisia e infine nella ritirata dalla Sicilia, anche qui rendendo la vita difficile alle Pt-boat. Queste ultime, che tanto avevano dato nel Pacifico, furono un fallimento nel Mediterraneo: per gli storici anglosassoni, la ragione e' da ricercarsi nella presenza dei nostri MAS, che diedero vita a furiosi e sanguinosi combattimenti, e proprio delle MZ. Costruite nel 1942, furono radiate nel 1987, utilizzate, se non erro, per i rifornimenti d'acqua a Pantelleria e Lampedusa (ma potrei sbagliarmi). Ad ogni modo, Buon Natale! |
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» 23/12/2013 12:00 |
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Re: Bette MZ |

Tenente Colonnello
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Be', che dire? DI fronte a cotanto ospite, MZ 759 sia! Ora che il grosso e' fatto, restano da fare gli accessori. Avevo gia' realizzato alcuni di essi per gli altri modelli che avevo realizzato, per cui gli importero' per il modello finito (scialuppe, mitragliere e cannone da 76/40), restano da realizzare solo poche cose, ovvero il supporto per il cannone e la mitragliera e, come chiamarlo?, la "guaina" dell'elica. Tutto il resto si puo' realizzare con Gimp o Paintshop... visto che poi il modello deve essere aperto, e' meglio non complicarlo piu' di tanto. Giusto un consiglio... visto che i modelli sono per lo piu' simmetrici, vi consiglio di realizzare solo meta' modello, dupplicando e "riflettendo" poi il resto con Paint o Gimp... vi risparmierete un sacco di lavoro in progettazione e, sopratutto, in fase di apertura. I coni sono stati creati col commando cone, che vi chiedera' il radius (raggio) inferiore e superiore, l'altezza e il numero di suddivisioni... meglio creare una base, spostarla sul piano, e poi digittare questi valori a tastiera fino a quando corrispondono coi disegni. Il ponte di comando e' un semplice cubo a cui ho tolto il coperchio e smussato gli angoli  |
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» 24/12/2013 14:08 |
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Re: Bette MZ |

Tenente Colonnello
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Ora si arriva al bivio... come mettere le texture (i disegni) al modello? Ci sono due vie: La prima e' di aprire il modello con pepakura, si otterranno le forme base e si disegnera' su quelle con GIMP/Paintshop. La seconda e' di mettere direttamente le texture al modello 3d, di modo che, una volta aperto, le texture siano gia' sul modello. su Personalmente andro' sulla prima via, ma vi spieghero' anche come effettuare la seconda. Allora, il modello e' diviso in vari Object, oggetti tridimensionali. Per effettuare questo lavoro, possiamo selezionarli uno ad uno e affidarli un materiale (una texture) gia' creata precedentemente, con materials, che abbiamo gia' visto. Se invece dobbiamo creare un disegno su piu' face, selezioniamo l'oggetto, andiamo su Modify list, quindi su "Unwrap UVWs". Andiamo su "Map Parameters". Ci sono varie opzioni, tra cui Cylinder, Box, planar ecc... funzionano piu' o meno, come le proiezioni geografiche (scusate, insegno geografia), per questo oggetto useremo BOX, che in pratica, effettuera' 4 foto all'oggetto (su un viso o un corpo, invece, useremo Cylinder). Andiamo su Edit e vi apparira' una finestra nuova, con tanti triangolini confusi o, se siete fortunati, direttamente con quattro viste del vostro modello ordinate. Se cosi' non fosse, andate su "Mapping" in alto e provate le tre opzioni (Flatten, Normal, Unfold mapping) finche' non otterrete un insieme ordinato. Una volta ottenuto un insieme ordinato, salvate le UVW su File e poi andate su Tools, "Render UVW template", salvate come Jpg. In pratica salverete un'immagine nera con le viste del modello rese con dei traingolini verdi. Ora importate questi jpg su Paintshop e modificateli con le texture che avete creato: Bastera' creare piu' texture per cambiare aspetto al vostro modello. Qui ci sono degli esempi tratti dal mio vecchio Re 2000.  |
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» 24/12/2013 14:40 |
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Re: Bette MZ |

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Ciao Zailan, questa é la foto di cui parlavo. A me é servita molto per la costruzione dello scafo e della stiva. Sono MZ della 1^ serie in allestimento a Monfalcone. Buon lavoro ! Stefano Bagnasco ESSEBIEMME   |
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» 27/12/2013 10:32 |
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Re: Bette MZ |

Tenente Colonnello
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E' un po' che non aggiorno questo forum, ma non perche' sia rimasto con le mani in mano... piuttosto stavo disegnando le varie texture del modello tentando di districarmi tra le varie foto e modifiche campali. Tornando a noi... se il modello e' stato completato, e' ora di aprirlo e di stamparlo. Per Sketchup e Blender esistono alcuni plug-in appositi, ma una delle soluzioni piu' semplici e' usare Pepakura. Il programma costa 38 $, e si possono poi scaricare plug-in per l'alta definizione e per la taglierina elettronica Cameo (in pratica, una volta stampato il foglio, basta rimetterlo nella taglierina e la macchina tagliera' i pezzi per voi). Pepakura e' molto semplice e intuitivo da usare, prima pero' dovrete esportare il modello 3d in un formato riconosciuto dal programma. Andate quindi su file, export, e scegliete di salvare il file in formato .3ds. Ora lanciate Pepakura e aprite il file. Ci mettera un po', poi vi apparira' una finestra che vi dira' che qualche migliaio di vertici e' stato fuso assieme per semplificazione e che, poiche' ci sono molti poligoni, sara' molto difficile costruire il modello. Fregatevene e andate avanti. Se il modello e' gia' stato dotato di texture, dovrebbe apparirvi con esse gia' caricate, ma in alcuni casi sara' necessario ricaricarle manualmente (Settings, Texture settings, in alto a destra). Ora il modello apparira' al centro, e potrete ruotarlo e zoomarlo facilmente col mouse. Se passate il mouse sopra il modello, vedrete illuminarsi i bordi del poligono in verde. Cliccate sulla taglierina in alto (specify open edges). Ora, se cliccherete sui bordi verdi, rimaranno sottolineati di arancione: in pratica state indicando al programma dove volete che esso tagli il modello. Ci sono altre funzioni, come taglia il bordo e rendilo liscio (Split edges and make them smooth), o taglia i bordi in maniera speculare (Pick Simmetrical Edge). Ci vorra' un po' per tagliare il modello. Quando sarete piu' o meno soddisfatti del lavoro svolto, cliccate su Unfold: lo schermo si dividera' in due, a sinistra ci sara' il modello 3d, a destra il vostro modello aperto su fogli a4.... in una accozzaglia incredibile di pezzi sparsi, triangolini ecc... tanto che non ci capirete assoluttamente nulla e penserete che il programma non funzioni... Non disperate... c'e' ancora del lavoro da fare! |
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» 24/1/2014 22:53 |
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