Caro "Sior" Bartoli, (come si dice a Vr)
vorrei iniziare questo mio ultimo post sull'argomento" Rapporto commerciante-cliente", scusandomi con Lei x l'innopportuno paragone:Quote:
Caro Sor Ligera, cortesemente, per il futuro, evita di paragonarmi o affiancarmi a chicchessia in scetticismo o altro, non per il Sig. Doc ma perchÈ non è "bello" farlo in genere.
Non era affatto mia intenzione recarLe in alcun modo offesa; era solo un tentativo, probabilmente maldestro, x cercare di chiarire la situazione, che a volte x colpa di qualche "furbetto/ ladruncolo" in forza da ambo le parti, ci avvelena un pò gli animi..
E' probabile che entrambe rimmarremo radicati sulle nostre posizioni, e, forse, e giusto così, ma credo che la verità nn.stia mai da una parte sola..
Dai post precedenti, si è capito chiaramente che operano dei commercianti, ed alcune aziende, furbescamente "Ponzio Pilato", altrimenti io e l'amico (virtuale) Zanna di Tn, nn staremo qui a protestare,
come dei professionisti come lei, che, nonostante i comprensibili sospetti, ha reinserito il 70% dei cingoli "mancanti in parte o totalmente"; infatti a tutt'oggi la sua la Vs. attività viaggia ancora a gonfie vele, (proprio nei gg. scorsi un amico mi ha mostrato un CV 33 Criel in metallo bianco risalente ai primi anni "70), mentre quelle di alcuni "furbetti", o stanno languendo esangui, o peggio, il loro ricordo marcisce già da anni nei faldoni di Cancellazione Attività della loro Camera di Commercio.
Chi si comporta in modo professionale non è MAI, cito sue parole, un "testicolo".
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Il fatto che chiudano o diminuiscano i negozi di modellismo è dovuto alla drastica diminuzione di gente interessata a fare modelli. I "vecchi" clienti scompaiono per decesso o perchÈ saturi di modelli, i giovani si divertono in altri modi quindi non c’è ricambio o rotazione di acquirenti. Diminuendo il numero di clienti, rimanendo lo stesso numero di negozi a spartirsi una cifra minore si hanno situazioni insostenibili anche per gli "appassionati" o missionari che dir si voglia
Sono solo in parte d'accordo con Lei riguardo questa affermazione;
sono sicuramente diminuiti i bambini, e quanti avevano un rapporto "ludico" con il modellismo; adesso sono rimasti gli appassionati: nn mi spiego altrimenti il proliferare di artigiani e aziende specializzate che offrono ogni ben di Dio in materia, dalle fotoincisioni ai kit di miglioria in resina ed in qualsivoglia materiale.
Logico che il cliente finale giustamente pretenda, entro ragionevoli limiti, sia dal commerciante che dalle aziende, un servizio altamente professionale, in linea con i prezzi, nn. certo "popolari", esborsati.
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Il voler credere che i propri comportamenti siano quelli della maggioranza della categoria a cui si appartiene è abbastanza usuale anche se, spesso, il fatto deriva dalla necessità e desiderio di vivere fra persone affidabili che danno un senso di sicurezza ed anche di orgoglio.
Forse... Ma non nel mio caso, poi le spiegherò il perchè;
in questa affermazione, se permette, Lei sta ricadendo nello stesso errore commesso dal sottoscritto quando l'ha paragonato x scetticismo al sig. Doc.
Come Lei, comprendo, e giustifico un certo Orgoglio di Appartenenza, ma il fatto che Lei sia un professionista che esercita con impegno, passione, ed onestà la propria attivitá , non è certo attestato di garanzia e di serietà x tutta la Vs. categoria.
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Io personalmente sono uso mettermi nei "panni" dell’altro e vedere quanta esperienza e conoscenza ho nel settore in questione prima di esprimere pareri, trarre conclusioni o muovere obiezioni. Il non farsi prendere da simpatie o antipatie personali è fondamentale. Pur essendo stato preparato ad esercitare tutt’altra professione ( in casa, da quasi due secoli, abbiamo avuto solo insegnanti ed Ufficiali di tutte le armi meno la Marina) mi sono trovato, per una serie di concomitanze (ed anche per passione), a fare il "commerciante" di modellismo. Pensate quanti modellisti io abbia potuto vedere considerata (non prendete il mio dire seguente come un vanto o cosa simile) l’etá , l’ubicazione e la struttura della mia attivitá
Mettermi nei panni dell'altro (il commerciante..) è una cosa che faccio da sempre; ora Le spiego xkè:
Vedo che in comune abbiamo una cosa; una discendenza di lunga tradizione..
Nella mia famiglia, a diffrenza della Vs., dalla metà del "800 in poi, chi non intraprendeva la carriera ecclesiastica, o la professione medica, faceva l'artigiano, od il commerciante, od entrambe; nemmeno io mi sottraggo a questo destino; infatti da circa 25 anni faccio, x passione, il barbiere, e da 20 gestisco, con grande soddisfazione, un negozio con annessa licenza di profumeria;
Da piccolo, causa gli impegni professionali, e le turnazioni ospedaliere dei miei genitori, sono stato cresciuto dalla nonna, poi dalla sorella di un compagno di scuola, i cui genitori gestivano un negozio di casalinghi e gocattoli; tra un anno sposerò una ragazza, la cui famiglia gestisce una grande rivendita, con annesso ingrosso, di casalinghi e giocattoli dalla fine dell' 800.
Sono, praticamente, cresciuto in bottega..
Non sono, è vero, un commerciante di modellismo, però servendo anch'io qualche migliaio di clienti l'anno da quasi un quarto di secolo, credo di conoscere abbastanza bene i delicati meccanismi che regolano il rapporto commerciante/artigiano-cliente finale; finora, i furbetti che m'hanno fatto "testicolo", ho avuto la fortuna di contarli sulle dita di una mano; idem dicasi x i fornitori.
Se uno ti frega, x la "Legge del Contrappasso", c'è sempre un'altro ti gratifica... Perlomeno a me è sempre successo così...
Il bene piú prezioso x un artigiano-commerciante come noi, Sig. Bartoli, sono i clienti; per guadagnare la loro fiducia occorrono anni, per perderla, pochi istanti..
Purtroppo, molti nostri colleghi, non fanno tesoro di questa regola.
L'incognita dell'errore, x stanchezza, distrazione, e mille altri motivi, è sempre in agguato, ma la possibilità di rimediare è sempre a portata di mano.
Per questo, gli atteggiamenti di certi commercianti, ed aziende, mi fanno imbestialire;
Mi sorge sempre il pensiero "Se credi che ti voglio fregare, nn è perchè lo fai abitualmente tu col prossimo?"
Vi lascio con un curioso dato:
La " Differenza Inventariale x Furti o Truffe" (ergo; danni causati dai "furbetti"), si attesta dallo 0,4 al 1,2% in Veneto; 0,8/1,6% su base europea (Dati della Confcommercio del Veneto)
Non ho, purtroppo i dati su base nazionale..
Vorrei salutare ora il Sig. Bartoli, che spero di aver presto il piacere di conoscere, mi auguro che Zanna ci faccia sapere come andrà a finire la storia...
So' stato breve, o no..?!?
Buona serata a tutti..
Lele
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