Certo Francesco che nn mollo....certo nn si troverà tutto quello che di ritrova nella terra della Santa Madre Russia...ma ch ben comncia...
....
allego un articolo comparso un pò di tempo fa...
GAZZETTA DI MANTOVA
SUZZARA/BAGNOLO/GONZAGA/PEGOGNAGA/SAN BENEDETTO
domenica 5 maggio 2002, S. Pellegrino
BORGOFORTE
Il panzer affondato sulla via del fronte
I testimoni ricordano: probabilmente il pilota è ancora imprigionato
m.p.
BORGOFORTE.Continua ad affascinare a piú di 50 anni di distanza
dall'ultimo conflitto mondiale, la vicenda del panzer tedesco,
inghiottito dalle acque del Po nei pressi del pennello, sulla strada
per Scorzarolo, di fronte al «Fondo America» e che si è arricchita
di nuovi particolari, grazie alla testimonianza diretta di un
pescatore.
Innanzitutto pare che il cingolato tedesco non sia precipitato nel
fiume durante la ritirata dei nazisti poco dopo la fine della
guerra, nell'aprile del'45, ma che il fatto sia accaduto proprio
mentre il Terzo Reich stava inviando rinforzi nell'Italia centrale
per impedire l'avanzata degli Americani, dopo lo sbarco ad Anzio del
22 gennaio 1944 che culminerà il 15 febbraio dello stesso anno
quando l'aviazione Usa, credendo erroneamente che all'interno del
monastero si nascondessero truppe tedesche ha raso al suolo
l'Abbazia di Montecassino. All'interno del blindato potrebbero
ancora esserci i poveri resti del giovane pilota annegato, rimasto
imprigionato nell'angusto abitacolo. Dante Cortesi, classe 1927,
residente a Borgoforte, ricorda, anche se non precisa la data
esatta, essendo passati molti anni, la circostanza secondo la quale
un carro armato tedesco, probabilmente un «Tigre» si è inabissato
nelle acque del Po, con a bordo il pilota, mentre veniva traghettato
dalle SS tedesche da Borgoforte verso l'altra sponda, nel tratto di
territorio denominato «Le Modrone», in località Torricella di
Motteggiana. Tutti i ponti erano stati bombardati dall'aviazione
anglo - americana e per trasportare mezzi, armi, munizioni e viveri,
i tedeschi avevano costruito una «testa di traghetto» con lo scopo
di passare il fiume ed inviare così tutto il materiale logistico -
militare nella zona di Montecassino per contrastare l'avanzata degli
Alleati. «Da quanto ho potuto sapere, anche perchè non ero presente,
essendo anch'io sotto le armi - ha detto Cortesi - il carro armato
tedesco è tutt'ora nella zona del pennello, di fronte al Fondo
America. Poco piú avanti c'era la casa del guardiano della chiavica
che noi chiamavamo «Ciavgun», un certo Scarmagnani che aveva due
figlie. Una di queste, credo si chiamasse Giuliana, è diventata la
moglie del palombaro che ha tentato varie volte di aggangiare il
panzer tedesco. Purtroppo i ganci costruiti in quel tempo, non erano
così robusti come quelli fabbricati oggi, per cui i tentativi di
recuperarlo andarano tutti a vuoto. Ho paura, che con la recente
costruzione del pennello per deviare il corso delle acque, il carro
tedesco possa essere stato sommerso dalla sabbia». Un primo,
presunto, avvistamento della torretta, era avvenuto negli anni'70.
....appena mi procuro una prfetta tenuta da palombaro....
Stefano
--
Io non ho girato il mondo, ma il mondo ha girato intorno a me.