Da "Il Giornale di Brescia" del 27 maggio 2003:
"«Sono il sottotenente Ciampi», gli ha detto, emozionato e un pò impacciato. E il capo dello Stato, che in quel ragazzo in uniforme d’epoca forse ha davvero rivisto se stesso, a vent’anni, lo ha abbracciato e, con un sorriso, ha risposto: «Con qualche anno di meno...». Un episodio che «mi ringiovanisce di qualche secolo», ha aggiunto Ciampi piú tardi. Per il presidente della Repubblica - per la prima volta in visita al Museo storico della motorizzazione militare, alla Cecchignola - è stato un tuffo nel passato: ha rivisto la Fiat 18 BL del 1915 su cui si addestrò alla guida dei veicoli militari, diventando poi ufficiale istruttore del Corpo automobilistico. Il presidente ha passato in rassegna alcuni dei mezzi che componevano la sua sezione durante la guerra, e non ha resistito davanti ad una rombante Fiat 508C 1100 del ’39. Si è messo al volante, ma ha tranquillizzato chi gli stava davanti: «Non preoccupatevi, non metto la marcia...». Ciampi - che ha compiuto la visita in occasione del centenario della Motorizzazione - era accompagnato dal ministro della Difesa, Antonio Martino, dal Capo di Stato maggiore della Difesa, Rolando Mosca Moschini, e da quello dell’Esercito, il generale Gianfranco Ottogalli. Al museo del Corpo automobilistico (che oggi si chiama Arma dei Trasporti e materiali), si è intrattenuto per circa un’ora. In un enorme spazio espositivo «sono raccolti - gli ha spiegato il direttore del museo, il tenente colonnello Giacomo Matteace, che lo ha guidato nel percorso - tutti i veicoli che hanno caratterizzato un secolo di motorizzazione»: piú di 300 tra automobili ed autocarri civili e militari d’epoca, 60 tra mezzi cingolati blindati e corazzati e 60 moto. Ciampi non si è perso i pezzi piú pregiati: dalla rarissima Lancia Astura Lince del ’42 all’autoambulanza di «Addio alle armi», alla Fiat 513 ’4’ del 1910, utilizzata da Vittorio Emanuele III per gli spostamenti sul fronte della Prima guerra mondiale. Il capo dello Stato ha scherzato davanti ai mezzi piú recenti, come una Lancia Ardea degli anni ’50 («ma questi sono mezzi moderni»), ha reso omaggio al Sacrario degli autieri d’Italia, firmato il registro d’onore, fatto domande e - davanti ad una foto d’epoca che lo ritrae in divisa da ufficiale, nel ’41 o ’42, intitolata «Autiere Doc» - ha ricordato qualche aneddoto della sua esperienza, come l’ha definita, «da sottotenentino». Ciampi ha parlato, ad esempio, delle autocolonne sul fronte albanese - «in testa c’era un veicolo camuffato da mezzo corazzato e gli altri autocarri erano protetti solo da lamiere e qualche uomo armato. Quella era la nostra sicurezza...» - e di quei plotoni ha rivisto in moto i mezzi che li componevano, come gli autocarri Spa 38 e Ceirano 50. Proprio davanti ad uno di questi veicoli del passato c’è stato l’incontro con il suo clone di 60 anni fa. «Quanti ricordi», ha commentato Ciampi a chi lo ha accompagnato in questa visita".
[http://66.249.93.104/search?q=cache:OmPHaaRn2-EJ:www.giornaledibrescia.it/giornale/2003/05/27/03,INTERNO/T6.html+%22ceirano+50%22&hl=it&gl=it&ct=clnk&cd=16]
Qualcuno sa a che tipo di mezzo si riferiva Ciampi in questo passaggio:
"Ciampi ha parlato, ad esempio, delle autocolonne sul fronte albanese - «in testa c’era un veicolo camuffato da mezzo corazzato e gli altri autocarri erano protetti solo da lamiere e qualche uomo armato. Quella era la nostra sicurezza...»".
Era uno SPA-38 il veicolo camuffato da mezzo corazzato? |