Stamattina ho sentito lo stagnaro.
E' sempre vivo e lotta insieme a noi.
Dice che ieri je dovevano fa' la risonanza magnetica.
Quando è entrato nella stanza del trattamento, il medico ha borbottato una frase enigmatica tipo:
"Oh cazzo, e mo questo mica c'entra..."
Enrico si guarda intorno con aria maschia e spavalda, il leggero tremore che lo pervade è solo dovuto al freddo dell'aria condizionata.
Il medico contina:
"Chiamate quattro portantini, che cercamo de ficcaccelo dentro...".
Enrico si sdraia sul lettino e lo fanno scorrere dentro l'apparecchiatura.
La testa c'entra, il resto no.
"Ma questo qua da n'do viene, è n'extraterestre, è più largo che lungo, pare un bombolone der gasse..."
Arrivano i portantini e Enrico sente frammenti di frasi come:
"Tu spigni de là"
"Io tiro de qua"
"Vado a pijà la mazzetta da 3 chili, je damo na bottarella."
"No, è mejo er cricche dell'ambulanza".
Spigni e tira e rispigni e ritira, l'essere stagnarolo viene "incarcato" nella macchina infernale.
Il medico:
"Mi raccomando, se soffre di claustrofobia suoni il campanello che la tiriamo fuori".
Enrico:
"Nun se preoccupi, sta clastrocazzia nun so manco che è, da regazzino ho fatto morbillo e scarlattina, vadi puro tranquillo...".
Il nostro affronta l'esame con maschia determinazione e virile sprezzo della clastrocazzia e dopo esattamente 38 secondi suona il campanello urlando, sempre con maschia determinazione:
"Tirateme fori da sto cazzo de tubbo, sennò ve sfrango, ve faccio na filettatura ar cervello, ve infilo un pappagallo là n'dove ve sentite mejio, ve faccio..."
Immediatamente la squadra di recupero si attiva per disincagliare Enrico dalla malefica macchina.
Una mezz'oretta di lavoro.
Lievi i danni alla macchina, circa 5.000 euri, provocati più che altro dai segni dei piedi di porco per l'estrazione del "paziente", si fa per dire, dalla struttura.
Pare che lunedì proveranno a fargli la TAC.
Gli addetti già tremano.
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Ciao, Stefano.
matr. M+ 2085 Quote:
tutto ciò che è tondo si può fare con il tornio
i miei modelli]