Io non ci ho ancora capito una mazza con gli acrilici, o perlomeno non ci salto fuori.
Non mi sembra una tecnica speciale, differente da quella di Ruina, se non per il fatto che vanno dal chiaro allo scuro (che in teoria è più complesso).
Con il metodo Ruina, non mi trovo, perchè non riesco a capire cosa stò facendo, il colore è talmente diluito che sullo scuro (dallo scuro al chiaro) non riesco a vedere quanto e come lo stò distribuendo.
Quest'altro metodo ha sicuramente il vantaggio di vedere come stendi il colore, ma si hanno sempre poche videate su quanti passaggi reali facciano sul pezzo e sopratutto non si vede mai il cambiamento di tonalità graduale tra i vari stop di asciugatura.
Sembra poi che in alcuni casi facciano delle velature complete di colore, sul pezzo dove esiste già un forte contrasto di base, tra luci e ombre, in questo modo si fonde e si attenuano gli stacchi di tonalità.
Quello che non riesco a capire è come avviene la sfumatura, es. colore di base, prima passata un pelo più scura su i 3/4 del soggetto, seconda passata ancora più scura sul 1/2 del soggetto, terza passata scura al 1/4 del soggetto, in questo modo dovrei percepire la sfumatura.
Naturalmente ho semplificato i passaggi, che sono tantissimi, ma penso si intenda il tipo di sovrapposizione che si fà, per dare l'idea della sfumatura.
Ruina lo spiega al contrario, Scuro verso il chiaro.
Non mi pare di aver visto miscelazioni di colore, l'acrilico asciuga troppo velocemente e anche con dei ritardanti il colore è troppo diluito per poterlo fondere in una miscela intermedia (di solito lo si fà con gli oli).
Parto comunque sempre prevenuto, dal fatto che con l'aerografo non avrei questi problemi.
Ma non demordo, se ci riescono in tanti prima o poi ci riuscirò anche io.
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Vive L'Empereur