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Re: SAS e LRDG, Nord Africa WWII: realtà e propaganda |
Ammiraglio di squadra
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Da: Milano
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Quote: mario ha scritto: Ciao, vorrei aprire un topic sui reali successi e insuccessi delle forze speciali del Commonwealth durante la campagna in Nord Africa. La mia prima impressione, senza dati alla mano, è che la realtà sia stata ingigantita dalla propaganda, e che i successi siano stati pochi rispetto alle risorse impiegate. A qualcuno interessa l'argomento? Mario Caro omonimo... bell'idea aprire questo topic..a me interessa molto..visto alcuni kit in costruzione che riguardano proprio questi Corpi Speciali... Il nostro equivalente erano i 'camionettisti' con le AS42 sahariane..e se non ricordo male, ma non vorrei dire una mega-stupidata come mio solito..., le compagnie sahariane questo il link tratto da Wikipedia (a solo scopo divulgativo) http://it.wikipedia.org/wiki/Compagnie_auto-avio_sahariane un salutone ciaooo mario -- M+ Matr.159 |
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» 25/1/2011 10:30 |
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Re: SAS e LRDG, Nord Africa WWII: realtà e propaganda |
WebCoso
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Da: Fiano Romano
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Una delle armi più, e forse meglio, utilizzate della II Guerra Mondiale è stata senza dubbio la propaganda. Quella tedesca, ad esempio, è riuscita a far credere che la loro forza fosse nella meccanizzazione mentre solo il 15% delle unità lo era, mentre il resto era ippotrainato. Questo si percepisce con difficoltà dai filmati dell'epoca, perché per ordine di Hitler dovevano essere filmate solo le truppe meccanizzate. Ho studiato in maniera abbastanza approfondita la guerra nel deserto e da quello che ho avuto modo di vedere unità del tipo LRDG e SAS hanno giocato in maniera più che efficace la loro parte. In questo particolare teatro, agevolati dal fatto di conoscere in tempo reale la situazione delle truppe dell'asse (in quanto in grado di decodificare le comunicazioni nemiche) hanno creato dei reparti ad hoc che fossero in grado da un lato di compiere ricognizioni in profondità e dall'altro di colpire laddove le linee logistiche avversarie erano talmente tirate da non poter dispiegare una difesa adeguata. A momenti sono stati più gli aerei distrutti a terra da tali reparti speciali che quelli in volo. Questo lo si evince non tanto dalle fonti informative ufficiali, ma dallo studio dei diari storici delle unità assai più vicini alla realtà della propaganda. La prima operazione dei SAS (Special Air Service) fu un completo disastro e delle truppe paracadutate dietro le ns. linee furono pochissimi quelli che riuscirono a ritornare; poi l'unità seppe riorganizzarsi avendo il coraggio e la capacità di cambiare completamente l'approccio trasformandosi, in quel teatro da avio trasportata a principalmente terrestre. Gli inglesi, molto più maturi di noi, hanno ad esempio da tempo dismissed l'operato di Montgomery (l'unico che oggi lo difende a spada tratta è il figlio) ma non riescono ad affrancarsi dal luogo comune che ci riguarda e che, purtroppo, ha trovato in noi stessi dopo il conflitto cassa di risonanza: quello di un esercito male equipaggiato, affamato e pronto ad arrendersi. Ma le carte conservate all'IWM (Imperial War Museum) parlano in modo diverso: a El Alamein gli inglesi passarono laddove i tedeschi si ritirarono valutando di non poter continuare a reggere l'urto alleato se non al prezzo di una completa distruzione, mentre noi continuammo a farci massacrare senza che il nostro alleato si degnasse di comunicarcelo. Le stesse carte, confrontate anche con quelle del ns. III Gruppo Corazzato "Monferrato" riportano che Stirling, il fondatore e comandante del SAS, venne catturato da una pattuglia di contadini monferrini che fra loro parlavano in dialetto, mentre ancora ad oggi la versione che viene porposta dalla letteratura e dalla documentaristica è che a catturarlo fossero state truppe speciali tedesche. Quello che emerge dalal lettura dei documenti, e non dal riportare luoghi comuni come spesso sedicenti storici sono usi fare, è di una drammaticità sconcertante: in A.S. gli inglesi hano raccolto molti successi con le loro unità speciali perché sapevano esattamente dove era il nemico, come stava muovendosi e come e dove obiettivi sensibili, quali ad esempio i campi di aviazione, fossero posizionati oltre che difesi. Ciao Fabio -- Le infallibilità muoiono, ma non si piegano (G. Garibaldi) Il saggio coltiva Unix e Linux, Windows si pianta da solo... |
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» 25/1/2011 11:12 |
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Re: SAS e LRDG, Nord Africa WWII: realtà e propaganda |
Obergruppenführer
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Da: OVADA
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Quote: Fabio ha scritto: Una delle armi più, e forse meglio, utilizzate della II Guerra Mondiale è stata senza dubbio la propaganda. Quella tedesca, ad esempio, è riuscita a far credere che la loro forza fosse nella meccanizzazione mentre solo il 15% delle unità lo era, mentre il resto era ippotrainato. Questo si percepisce con difficoltà dai filmati dell'epoca, perché per ordine di Hitler dovevano essere filmate solo le truppe meccanizzate. Gli inglesi, molto più maturi di noi, hanno ad esempio da tempo dismissed l'operato di Montgomery (l'unico che oggi lo difende a spada tratta è il figlio) ma non riescono ad affrancarsi dal luogo comune che ci riguarda e che, purtroppo, ha trovato in noi stessi dopo il conflitto cassa di risonanza: quello di un esercito male equipaggiato, affamato e pronto ad arrendersi. Ciao Fabio Aggiungo un piccolo appunto...Qualcosa seppur lentamente si stà muovendo anche in questo senso, illuminanti sono le ultime righe di "Iron Hearts in Iron Hulls" di Ian Walker dove l'autore dà un giudizio illuminante e caustico sulle accuse di viltà rivolte agli italiani. Egli, in sintesi, si chiede chi è più coraggioso, se un carrista ( inglese) che affronta un carro leggero italiano con un Matilda o un italiano che si fà uccidere caricando un reggimento di Sherman nuovi di zecca con un malandato carro M ? ...L'autore lascia la risposta ai lettori...peccato che, per questa sua difesa basata su dati di fatto oggettivi estrappolati dal raffronto incrociato di rapporti, diari, testimonianze ( cioè un metodo scientifico a mio parere rigoroso e corretto..) e senza nascondere le innegabili debolezze del Regio Esercito, l'autore sia stato crocefisso da diversi commentatori politici e da alcuni storici "allineati" brittannici con accuse di revisionismo, partigianeria, incompetenza e quant'altro.... Oh, magari sarà anche perchè l'autore è uno scozzese, ma tant'è, la perfida albione resta perfida fino all'ultimo ...saranno mica così malmostosi nei nostri confronti perchè il cibo da loro fà schifo, il clima è una chiavica, le donne...beh, cambiamo argomento.... Fabrizio -- Quote:
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» 25/1/2011 12:23 |
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Re: SAS e LRDG, Nord Africa WWII: realtà e propaganda |
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Bhe, le donne albioniche non sono niente male... anzi. Sul cibo concordo parzialmente (ci sono alcune cose buone anche lì); sul clima concordo in pieno. Resta da sciogliere l'annoso dilemma: uno che ha un M13 e va a dichiarare guerra ad uno che ha uno Sherman è un coraggioso o un imbecille? -- Paolo Del Manzo |
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» 25/1/2011 12:59 |
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Re: SAS e LRDG, Nord Africa WWII: realtà e propaganda |
Centurio
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John Keegan, nel suo "La Seconda Guerra Monfìdiale" dice chiaramente che le truppe italiane non erano carenti, ma solo la leadership. In fin dei conti all'inizio della guerra, tutti gli stati erano più o meno sullo stesso piano. I fanti usavano tutti gli stessi fucili della Grande Guerra, la maggior parte dei carri armati erano piccoli e poco potenti (salvo alcuni casi) e gli aerei da caccia, all'inizio, biplani o monoplani come prestazioni grossomodo si equivalevano. Esempio le vittorie polacche subito all'inizio, messe in ombra dall'esiguità del numero di apparecchi disponibili, e con aerei di certo non all'altezza di quelli nazi. Poi le differenze sono diventate sempre più marcate. Non dimentichiamoci anche che la storia di Ultra è diventata di pubblico dominio solo molto tempo dopo che gli storici s'erano fatti un'opinione sullo svolgimento dei fatti e molti ancora oggi sembrano sottovalutare l'importanza di Ultra. E' chiaro che ci fai una figuraccia quando il nemico "per caso" sembra sapere sempre dove sei. Come per la flotta italiana che deve le sue scofitte proprio ad Ultra, mentre per anni, prima, si parlava di superiorità dei radar inglesi e di ammiragli traditori.
-- Starcruiser alias Ares Cosmos alias PCC |
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» 25/1/2011 13:27 |
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Re: SAS e LRDG, Nord Africa WWII: realtà e propaganda |
Obergruppenführer
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Da: OVADA
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Livello: 62
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Quote: pgdm ha scritto: Bhe, le donne albioniche non sono niente male... anzi. Sul cibo concordo parzialmente (ci sono alcune cose buone anche lì); sul clima concordo in pieno. Resta da sciogliere l'annoso dilemma: uno che ha un M13 e va a dichiarare guerra ad uno che ha uno Sherman è un coraggioso o un imbecille? si vede che le cloache le ho incrociate tutte io (oh, non mi meraviglierebbe più di tanto la cosa...) ...Non si discute l'ìimbecillità di chi contro il parere dei propri militari scatena una guerra inutile contro un avversario superiore e la mette in mano a vertici incompetenti ( Graziani potenzialmente aveva mezzi e risorse per arrivare a suez in un attimo , ma non aveva capito niente della guerra moderna.... Wawell si ......) . Qui si discute dell'episodio "spicciolo", o se preferiamo, del comportamento sul campo, a prescindere dalla caterva di errori che su quel campo ci aveva portato e, in conseguenza, faceva di un unico enorme errore lo stesso essere su quel campo. Ciò che irrita o risulta, a 65 anni dalla fine della guerra, incomprensibile è il voler negare che l'aversario, per quanto poco furbo, si sia comunque battuto a dispetto delle sue carenze con valore. E il continuare a farlo per puro pregiudizio ( anche razzista), ancorati a luoghi comuni desueti e contro l'evidenza dei tuoi stessi documenti ...il tutto in nome di cosa poi? ... Fabrizio -- Quote:
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» 25/1/2011 13:38 |
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