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Re: Consigli su figurino 1/35 |

Generale di divisione
Registrato dal: 15/10/2004
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Da: Olgiate Olona
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Livello: 42
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Quote: pgdm ha scritto: Mi sono anche iscritto al sito Figuriniitaly, ma mi ci trovo assai male come ambiente (sicuramente per colpa mia) nel senso che non mi sembra che i "maestri" abbiano poi tanta voglia di veder crescere i pivelli come me. Ma, ripeto, sicuramente è una mia impressione sbagliata. Non è solo un'impressione...qualcuno dispensa consigli ma sono pochi....senza contare chi critica ma non ha mai fatto vedere un pezzo....e non parlo di collezionisti....infatti molta gente...con i controattributi, se n'è andata (atelier pegaso, giusto per citarn qualcuno). per contro si vedono certi lavori che possono essere da spunto. l'importante è passare sopra gli atteggiamenti spocchiosi. Per i consigli (a pennello, non aerografo), sai bene, come già detto anche privatamente, che sono sempre disponibile..l'importante è che non mi dipingi un figurino in giallorosso, poi se ne può parlare Ciao
-- Massimo TouaregMaria - matr. M+ n.485 Sostenitore dalla Federazione Italiana Guide Africane  La pazienza è come un'albero, le radici sono amare, ma i frutti sono dolcissimi (proverbio Touareg) Il sapere è un tronco di baobab. Una sola persona non può abbracciarlo (proverbio senegalese) Dio ha creato i paesi ricchi d'acqua perchè gli uomini ci possano vivere, poi creò i deserti affinchè vi trovassero la propria anima (Proverbio Touareg) Ogni grande viaggio inizia con un piccolo passo (Lao Tze) Se Dio mi dicesse che sto sbagliando...che quello che faccio nn è giusto.... bhè lo ringrazierei del suo punto di vista e saremmo d'accordo sul fatto che io e lui la pensiamo in modo diverso...Sarei sicuramente dispiaciuto per Dio!!!! (il mio amico Einstein)

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» 3/8/2010 10:38 |
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Re: Consigli su figurino 1/35 |

Colonnello
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Da: Parma
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Livello: 27
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Tento di spiegare il tutto dall'inizio alla fine. Parto sempre con una base molto levigata (fino alla 1200 di carta abrasiva) poi do il primer bianco vinilico vallejo ad aerografo. Questi due passaggi li faccio per avere una superfice liscissima senza il minimo grumo o imperfezione (il vallejo l'ho trovato il più fine come pigmentazione). Questo perchè quando si fanno le passate di ombreggiatura a velature, i grumi, le imperfezioni o la grana di pigmento grossa viene "ombreggiata" anch'essa e quindi si mettono in risalto gli errori. Con il passaggio a olio, se hai la superfice liscia sfumi meglio, perchè il colore non fà "il lavaggio" nella pigmentazione o negli errori di stuccatura (con l'humbrol che ha un pigmento grosso è difficile sfumare bene). Dopo il colore di base (che non a caso è bianco) si passa alla prima colorazione (il tutto và calcolato a secondo dell'effetto che si vuol ottenere, cuoio, tessuto, ecc.), proviamo con il tessuto. Il tessuto è molto poroso e opaco (potrebbe andare bene anche l'humbrol), quindi carico l'areografo con un colore rosso che dò diluito ( 1/10) a bassissima pressione (0,4 bar circa) e comincio a fare passate da sotto come se dovessi ombreggiare, intanto il colore comincia a distribuirsi sulle ombre e il residuo cade un pò dappertutto. Poi passo a velare il colore sulle superfici verticali, le ombre si scuriscono sempre più e alle luci comincia ad arrivare il primo colore residuo. Il risultato sarà ombre cariche di colore intenso ,verticali velate ma già del colore di base e luci appena velate di rosso ( importante nei colori primari è non mescolare il colore con un bianco o giallo, ma avere una sovrapposizione velata di colore, non si ha una luce rosa o arancio ma il bianco che traspare sotto il rosso). A questo punto rifinisco le luci o eventuali difetti con il rosso diluito anche 1/ 20 e più ( non predete le diluizioni alla lettera perchè io vado sempre a occhio ) e rifinisco con velature impercettibili. Passiamo alle ombre, un po’ di blu e nero al rosso e tiro fuori un colore abbastanza scuro, che diluisco 1/30 e più ( importante è avere una diluizione tale che anche passando in un punto da non colorare non si veda la passata), poi via di velature solo da sotto. Ottenute le ombre dò l'olio rosso scurissimo molto diluito per le cuciture o tutte le ombre più scure. in questo figurino si vede la lavorazione come l'ho descritta nella pelisse, mentre le scarpe non hanno il passaggio ombra scura e l'olio è stato tirato con un batuffolo di cotone fino ad avere un aspetto semilucido della pelle.  In un post aereonautico "Ventura Academy il mio primo invecchiamento" ho fatto un piccolo W.I.P. fotografico del usura ad olio. Spero di essere stato compresibile e comunque "l'esperienza diretta o le prove poi aiutano". Per PGDM, la tecnica c'è devi solo diluire di più per avere un maggiore controllo del colore, non ti deve finire lo scuro nelle parti verticali (pantaloni) e nel 35 devi contrastare di più luci ombre (giacche). Hai colto una cosa a cui tengo molto cioè vedere il livello dei lavori sempre più alto e quindi sempre più gente che fa delle belle cose. Se non si fa in modo che la gente cresca non si avranno più modellisti in giro (gli ultimi sondaggi ci danno come possibile "ultima Generazione"). Poi a me vedere dei modelli belli è sempre piaciuto ( così posso copiare ) Questa roba è di 12 anni fà ma penso vada ancora bene e dopo questa piccola pausa stò ricominciando a produrre, presto inizierò un Cacciatore della Guardia a cavallo, stò studiando le nuove tecniche ad acrilico e consiglio a tutti "dipingere in miniatura" di Cartacci (anche se non spiega quasi nulla sulle tecniche di sfumatura del colore) Spero di riuscire a fare un W.I.P. con foto dei vari passaggi, sia sulla colorazione che sulla costruzione, unico neo sono i tempi, che tra lavoro, bimbe e il fatto che lo farò sempre in questo modo....  Questo era un 54mm ora che sto guarendo faccio un 75mm
-- Vive L'Empereur
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» 4/8/2010 22:11 |
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Re: Consigli su figurino 1/35 |

Registrato dal: 11/10/2005
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Vediamo se ho capito: intanto mi pare che tu usi un solo colore che, presumo, dovrebbe corrispondere a quello delle parti, diciamo così, verticali, ossia non particolarmente interessate dalla luce. Lo stesso colore lo usi per le parti orizzontali alla luce e per quelle in ombra, affidando alla sola quantità di colore la diversità di effetti (luce - normale - ombra), ossia spruzzate più prolungate per le ombre e spruzzate meno prolungate per le luci. Ma tutto questo senza alterare il colore con aggiunte di scurente o schiarente, cosa che avviene invece in una seconda fase. Il libro l'ho comprato anch'io: lo trovo un manuale perfetto per chi le cose già le sa fare e non ne ha bisogno.  A questo punto, però, date le diluizioni che menzioni (indicative, d'accordo, ma danno chiaramente l'idea) mi sa tanto che abbandono i Vallejo e ritorno ai Brera di Maimeri con i quali già faccio gli aerei. Quelli si che hanno un pigmento veramente finissimo. Adesso la domandina (abbi pazeinza...) quanto scurisci il rosso? Supponendo che la base sia un cadmio medio, aggiungi blu o nero fino a farlo diventare....? Grazie 
--   Paolo Del Manzo |
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» 4/8/2010 22:42 |
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Re: Consigli su figurino 1/35 |

Colonnello
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Da: Parma
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Livello: 27
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Infatti Faccio così, è con il quote che mi sono incasinato perchè non riuscivo più a ricorreggere. Una cosa che non ho scritto (Perchè parlavo solo del colore rosso o per i primari) è che uso l'areografo per avere una base ( su cui lavorerò con gli oli ), con un contrasto luci ombre già sfumato e più contrastato del risultato che voglio ottenere. A questo punto uso gli oli, li diluisco con acquaragia ,poi li stendo su tutta la superfice, quando è asciutto, tiro via l'eccesso con un batuffolo di cotone e poi comincio a rifinire i punti luce ombra, passando le prime con un pennello intinto in aquaragia ( in questo modo togliendo l'olio riaffiora la base chiara acrilica), risfumo con il mio batuffolo di cotone e via di seguito. Perchè faccio tutta questa manfrina, l'olio distribuito dappertutto serve ad amalgamare il colore ( es. se si colorasse un pezzo sfumandolo dal nero al bianco poi lo si velasse di blu a olio il risultato per trasparenze sarebbe un blu chiaroscurito) la difficoltà di questo trattamento è che devi avere un idea di cosa ti salterà fuori da questo miscuglio. Tutti i contrasti di colore della verniciatura acrilica sottostante vengono ammorbiditi e sfruttando il fatto della non compatibilità di solvente tra acrilico e olio, hai la possibilità di togliere sfumare o mettere altro colore. Un esempio pratico è fare le righe o numeri con uno stacco perfetto. Base acrilica verde, dipingi un 7 a mano libera con l'olio o l'humbrol, poi con un pennello intinto nell'acquaragia e asciugato vai a togliere il colore che a sbavato o che c'era in più e rifinisci come vuoi. Non è facile da spiegare è per questo che aspetto di fare un passo passo con il W.I.P. così posso far vedere anche tutte le differenze da colore a colore o quello che si può ottenere variando di poco la tecnica ( es. la pelle, il tessuto, i visi ). Tutto questo lo faccio per essere di spunto agli altri, non che uno debba fare come faccio io, il bello è questo. Io quando leggevo Cartacci non pensavo di rifare quello che insegnava, ma con la testa ero già a cosa sfruttare o migliorare delle sue tecniche e mi sono fatto prendere, consigliandolo, perchè ho trovato un mare di spunti. A proposito di spunti, non c'entra col figurino ma....http://migjimenez.blogspot.com/search/label/1%2F16th%20scale Alessino Ho visto un pò della tua galleria sei un mago, molto bello il dioramone con i piccoli figurini(ho copiato da te la tecnica del sale) adesso mi prendo un giorno di ferie e la guardo tutta. Mi raccomando nella confusione non dipingere il bambino.
-- Vive L'Empereur
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» 5/8/2010 18:33 |
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