Ciao a tutti, finalmente riesco ad iscrivermi ad una campagna di M+ con un mio progetto. Si tratta dell'Hunter in 1/32 della Revell. La mia idea è di proporlo del 56th squadron in quanto come emblema ha la fenice (sapete com'è...).
Veniamo a noi, il modello devo dire che è molto buono con incisioni fini e dimensioni esatte, ovviamente ha qualche pecca che andremo a cercare di migliorare. Io sono un grande estimatore dell'aftermarket in quanto non mi sento ancora pronto come modellista all'autocostruzione "selvaggia", e per questo progetto ho cercato di trovare il maggior numero di particolari, più precisamente mi sono dotato di:
- Abitacolo in resina True Detail (buono ma non ai livelli Aires)
- Fotoincisioni Eduard (praticamente da usare per l'abitacolo e quindi rersteranno attaccate alle loro schede, userò solo le griglie di cui l'areo è cosparso )
- Carrelli in metallo della SAC (li uso sempre con i modelli in 1/32 perchè il peso finale del modello non è da sottovalutare e non mi fido nel lungo periodo della plastica)
-kit di fotoincisioni Flightpath dedicate al Hunter (ne parleremo a lungo a loro tempo).
Ecco la foto della confezione:
Ecco il primo passo, migliorare le pecche del kit che a mio parere sono i flap e l'aereofreno, troppo piatti analizzando le foto del vero, fortunatamente a questo scopo mi viene in aiuto il kit di miglioramento Flightpath che fornisce le fotoincisioni per ricreare flap e aereofreni più realistici, l'unico problema è che se qualcuno ha mai messo mano a questi detail set saprà che più che fotoincisioni sono lastre in metallo incise praticamente insagomabili se non a prezzo di forzi indicibili dato l'elevato spessore le lamierino usato, dopo una serie incredibile di improperi non ripetibili questo è il risultato:
e questo è il confronto, prima e dopo...
Risolto il problema flap e aerofreni eccomi ad affrontare il problema più grosso: i pozzetti dei carrelli. Quelli del kit sono davvero insufficienti (mancano un sacco di particolari sono troppo piatti e non hanno dei sottosquadri visibilissimi), la buona Aires non mi viene in aiuto. e quindi ho dovuto prendere mano a foto e plasticard e mettermi al lavoro di autocostruzione partendo come base dalle poche fotoincisioni che mi regala la flightpath.
Dopo 7 giorni di lavoro più o meno difficoltoso ecco il risultato del primo pozzetto:
ed ecco il pezzo inserito del suo alloggiamento:
ed ecco la foto del pezzo originale:
sono abbastanza soddisfatto del mio lavoro anche perchè è la prima volta che rifaccio da zero un pezzo così importante.
Adesso prendiamo mano all'altro pozzetto e qui dovrei essere più veloce. Al prossimo aggiornamento.
Bye
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Ivan Bettoni