Ciao,
la lunghezza della catena dell'ancora da dare quando si ormeggia in rada e` pari a 3 volte la profondita` dell'acqua, in realta` infatti a tenere ferma, cioe` ancorata la barca non e` l'ancora, ma il peso della catena stessa (non a caso nelle barche a vela piu` piccole solo i primi 3-4 metri di catena a partire dall'ancora sono effettivamente di catena, mentre il resto e` cima). Se si da` troppa poca catena o se le condizioni peggiorano (il vento in particolare e` micidiale) succede che la catena si tende e si solleva dal fondo, e l'ancora (tranne che su fondali scogliosi,che pero` presentano altri inconvenienti) ARA e la barca si sposta.
Sia l'ancora (la forma, il modello e il peso) sia la catena sono dimensionate in funzione del natante che devono tenere fermo (la catena di un traghetto e` piu` grande, piu` spessa e con anelli diversi rispetto ad una barchetta a vela di 8 metri).
Consideriamo un'altra "regola aurea" dell'ormeggio in rada: si deve dar fondo all'ancora ("gettare l'ancora") dove il fondale sia circa il doppio del pescaggio del natante. Se consideriamo che una nave da guerra peschera` circa 6m (
circa), dara` fondo su un fondale di circa 12m , 12x 3= 36 metri, piu` un po` di catena di scorta per buona misura o per situazioni particolarmente disagevoli e il conto e` presto fatto: considero abbastanza attendibile una stima di 50-60m di catena per ancora a bordo di una nave da guerra.
Quando da piccolo sono salito sull'incrociatore Vittorio Veneto nella rada di Portoferraio il comandante ci disse di aver dato 40m di catena (da ecoscandaglio il fondale era 12m).
Un'ultima curiosita`: un natante in mare aperto non sta fermo, ma si muove soprattutto in virtu' del vento che batte sull'opera morta (effetto vela). Per tenere ferma una barca e` consigliabile gettare a mare un secchio legato alla barca. Questo si "ancorera`" nel fluido in cui e` immerso (l'acqua) contrastando il movimento della barca...provare per credere!!!
Hope usefull
Giulio
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Fortior ex adversis resurgo !!
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