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Yak 15 |

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Interventi: 5471
Da: Ferenginar
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Livello: 53
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Tipico aereo di transizione, lo Yak 15 altro non era che uno Yak 3 a pistoni con l'unità di propulsione sostituita da un reattore Jumo di origine tedesca. Volò per la prima volta nel 1946 e rimase in prima linea per brevissimo tempo. I 280 esemplari costruiti servirono più che altro come utile addestramento in previsione al passaggio su di una nuova, e ben più performante, generazione di reattori. Il principale difetto fu la scarsa autonomia. Il modello è un PM models, ma lo stampo è un vecchio KP, già proposto con scatole e marchi diversi più volte.  Le stampate hanno diversi problemi di ritiri e sbavature, e presentano linee in rilievo.  Per la prima volta incido le linee principali, a dire il vero con molte 'svirgolate'... speriamo risultino poco visibili alla fine. Gli interni sono pessimi, ci adatto la vaschetta di un similare Yak della KP che ho nello scrapbox, essendone andati persi diversi pezzi. L'innesto sembra riuscire. A parte lavorerò su cruscotto e sedile. Trovo anche un pilotino, un vecchio Airfix che devo avere da almeno trenta anni... Le fusoliere combaciano davvero da schifo, mi sa che dovrò usare tonnellate di stucco quando saà ben asciugato il tutto, e le ali, dal montaggio a secco, non promettono affatto meglio...  Al momento sono indirizzato verso la livrea rossa della pattuglia acrobatica, proposta dalla box art, ma potrei cambiare in corso d'opera... Salute e Latinum per tutti !
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» 13/10/2009 14:36 |
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Re: Yak 15 |

Coordinatore
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Da: Ferenginar
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Livello: 53
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Attenzione ! Quanto segue è ovviamente il soliloquio di una personalità disturbata; chi continua la lettura lo fa a proprio rischio. Stasera torno nella stanza lavoro, con l'idea di iniziare a stuccare... Mi metto a guardare il modello... No, Kru, proprio non ci siamo... Le linee sono incise malissimo, sembrano il prodotto di un parkinsoniano in debito di dopamina. L'innesto dell'abitacolo dello Yak 23 è approssimativo, mal fatto. Tutto lascia supporre che, continuando, ne ricaverò ben poco di buono... L'analisi è semplice ed impietosa: sto tradendo il mio concetto di 'modellismo alla buona' con qualcosa che sarebbe meglio definire 'modellismo cialtrone'. No, non va bene. Come diceva un mio famoso conterraneo... 'L'è tutto sbagliato, l'é tutto da rifare...' Stavolta la fortuna mi assiste. Ricordo di avere nello scrapbox i resti dello stesso modello, abbandonati per la perdita del tettuccio molto tempo fa. Li recupero... non senza fatica e... meraviglia ! La plastica è assai migliore dello stampo su cui stavo lavorando, non ha seri ritiri e neppure gravi sbavature. Decido di abbandonare definitivamente l'idea di incidere le linee... prima devo vedere 'de visu' come si fa, inutile improvvisare senza saper usare una dima (Gobbi, ricordatelo per la prossima volta che verrai a trovarmi). La scelta della livrea rossa da parata mi facilita, conosco altri trucchi per evidenziare le pannellature, più alla mia portata al momento. A questo punto mi metto a lavorare seriamente sull'abitacolo: studio le foto, uso il Dremel più volte... ecco, ora mi piace. Faccio delle prove e le due semifusoliere, a secco, si uniscono incomparabilmente meglio. Rinuncio al pilotino, lo metterò nel diorama. Ora è tutto ad asciugare... con calma, nei prossimi giorni, mi dedicherò alla pittura degli interni. Mi sento molto più soddisfatto...   Ci sarà da lavorare anche di stucco per riempire certi vuoti, comunque nulla in confronto alla voragine che avrebbero lasciato i disgraziatissimi interni originali. Ovviamente devo aggiungere anche le cinture. Salute e Latinum per tutti !
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» 13/10/2009 20:08 |
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