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Re: Steel Art n° 66.... |
Generalleutnant
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A me questo numero è piaciuto, ma io non potevo non apprezzarlo, a me piacciono i mezzi tedeschi e quindi... Noto però che in effetti i modelli sono sempre quelli, Tigre II , Sd kfz 251, 222... è pur vero che sono realizzati tutti con tecniche diverse, però alla fine sono sempre gli stessi mezzi... secondo me una ricerca di qualche mezzo un po' più atipico, realizzato sempre con tecniche diverse, sarebbe la benvenuta... un po' per cambiare... E' difficile trovare modelli realizzati con tecniche innovative... per forza di cose qualcosa si dovrà sempre ripetere alla fine, l'unica cosa che può cambiare più spesso è il soggetto, il modello, ma spessissimo i mezzi atipici non sono neanche presi in considerazione... Chi di voi realizza modelli particolari? io ne vedo pochi anche sul forum... Alla fin fine ci si lamenta sempre che non c'è innovazione sulle riviste, ma anche da altre parti, tipo alle mostre o qua sul forum, c'è innovazione? la risposta è no... a parte qualche caso i modelli sono sempre gli stessi.. Sherman, Tigre, SDKFZ 251, Kubelwagen, M13/40, Stug ecc... ecc... mentre per la parte moderna ci sono sempre T55, Abrams, T62 ecc... Di cosa ci lamentiamo se siamo noi i primi a fare sempre le stesse cose? E' vero che, ad esempio per i carri moderni, certe categorie sono un po' sacrificate e dovrebbero essere un po' più considerate, ma anche il giorno che queste venissero messe più in luce, ci si lamenterebbe sempre perchè i modelli, alla fine, sarebbero sempre gli stessi. Visto che alla fine le riviste le scriviamo noi modellisti "comuni" e non si fanno riviste solo di "professionisti" dovremmo essere noi ad innovarci un po' e a proporre modelli nuovi e sperimentare nuove tecniche... Questo è il mio pensiero, ciao a tutti Simone -- Simone Filippone "Il mio è un modellismo ruspante" "O famo strano?". "Famolo!" (di cosa parlo? di modelli ovviamente!) Per le mie gallerie (più di 900 foto dei miei modelli) https://www.modellismopiu.net/m+gallerie/main.php?g2_itemId=88145 |
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» 17/6/2009 10:34 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
Maresciallo
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Caro Vittorio Il problema sollevato non è se siano modelli fatti bene o meno. Infatti io stesso ho già detto di aver acquistato il n° 65 dedicato interamente allo sherman, proprio perchè i modelli erano ben fatti e con tecniche e modalità di costruzione/pittura interessanti. ma sugli argomenti trattati dalle riviste e sulla prevalnze quasi monopolistica di un determinato periodo e settore. Caro fabrizio, se la tua chiosa finale era riferita al sottoscritto, me ne scuso, posso avere interpretato male un post, e non è mia intenzione attribuire frasi non dette a chicchessia In ogni caso debbo osserevare che, posto come lo hai detto tu "Secondo uno studio di marketing citato tempo fa su Missing Lynx il 65% circa (dicesi sessantacinque per cento..) di tutto quanto viene immesso sul mercato modellistico mondiale rigarda le forze armate tedesche nell'ultimo conflitto mondiale... Il 65% di libri, modelli, articoli su riviste etc etc...e si tratterebbe di un trend molto stabile dettato dalla domanda , ovvero i modellisti vogliono quello. Nello stesso studio si effettuava una "graduatoria" dei gusti dei medesimi da cui traspariva come i "modernisti" non arrivassero (purtroppo...) al 12% del totale" , non si comprende se è il mercato a dettare la liena o sono i modellisti. Infatti se si afferma che il mercato SFORNA il 65 % di modelli e annessi rigurdanate materiale tedesco della WWII, e che tale scelta RISULTEBBE DAL TREND della domanda, io, ma è la mia opinione, in questa tua affermazione ci vedo, la prima come una certezza e la seconda come una supposizione (infatti hai o, è stato usato da chi ha rilevato la cosa, il condizionale). Ora , sperando di non avere male interpretato le tue parole, e senza volerti mettere in bocca alcunchè, che letta così, letteralmente (scusa il gioco di parole), siamo scuri che sono imodellisti a fare il mercato e non il contrario? Questo è il vero problema sollevato da questo e da altri post, oltre agli interessi diretti ed indiretti che nell'uso di materiali, tecniche etc., le spesse riviste o gli autori che vi pubblicano i loro lavori, posso avere nel presentare certi modelli piuttosto che altri Non che i modellisti, i cui modelli sono stati pubblicati sulle rivise citate, non siano all'altezza o non le loro non siano realizzazioni mirabili sotto tutti punti di vista. Ancora, e cito sempre Te:"A costo di sembrare ripetitivo ( ma quanto pare non sono l'unico...) chiediamoci anche una cosa: sono meglio quettro carri tedeschi costruiti con quattro tecniche diverse e innovative o quattro mezzi diversi realizzati con la stessa tecnica convenzionale senza considerare fattori quali ambiente operativo, impiego, clima, periodo storico?..... io personalmente preferisco la prima ipotesi..." ovvero i modernisti fanno modelli sempre uguali e senza alcuna innovazione tecnica o pittorica?. Ho interpretato male le tue parole? Ti ho messo in bocca, o nella tastiera, anche in questo caso parole che non ha detto?. Sarà, ma a me la frase pare chiara edunivoca. E naturalmente non posso che dissentire. A mio stretto parere il problema dei modernisti e dei loro lavori, è semplicemente che, essendoci solo il 12 % di appassionati di quel settore, c'è anche il 12 % di gente che li sa valutare, mentre il restante 88 %, evidentemente, non è in grado di valutare seriamente nulla che non porti una croce tedesca o una stella bianca (in italia ci sono anche i mezzi del R.E.), dato che, sempre, per stare alle statistiche da Te proposte, non si interessa per nulla nè ai miezzi reali del periodo ne alle cronache di guerra che, ahimè ci coinvolgono molto più da vicino (il che di per sè la dice lunga sugli interessi della gente in generale). Io non ho la presunzione, nè mai l'avrò, di dire che i modelli della WWII sono, perchè non piaccino a me, anonimi ed imemritevoli di esser contemplati (e pubblicati), ma forse è una differenza di stile la mia. Detto questo, e sperando di non avere offeso Fabrizio, che mi sono permesso di chiamare direttamente in causa con i miei appunti critici, (se fosse così me ne scuso di nuovo con lui anticipatamente), mi rimane solo da confermare la mia impressione che, a toccare le linee editoriali delle riviste con critiche poste costruttivamente, nel senso di invitarle ad uscire dalla solita routine, pare si tocchino nervi scoperti. Non ne comprendo molto i motivi, ma tent'è, ogni volta che si ciritica una rivista (qui si parla di steel art ma mezzi corazati non è da meno) per le scelte che fa, c'è qualcuno che ne prende un pò aprioristicamente le difese, giustificando tutto con il "mercato", questo guru dei nostri giorni che a tutti impone e tutto giustifica. Beh qui c'è uno che si permette di dissentire dalla conformità della line del "mercato". Spero che non sia un delitto di lesa maestà. -- Giuseppe 2S6M-Maria M+3391 "La vecchiaia incipit" |
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» 17/6/2009 10:42 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
Divisionar
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Che se poi davvero il "mercato" giustifica tutto e tutto comprende (come lo spirito di Hegel ) non si capisce come mai la Academy è uscita con un magnifico kit del Merkava IV. Fanno un kit che interessa solo a 12 modellisti su 100? Cosa sono, dei suicidi? A parte questo, io non voglio fare polemiche con nessuno e con niente; semplicemente dico che io faccio modellismo perchè mi interessa la storia contemporanea e l'attualità. la storia contemporanea non è solo 2 G.M. ma anche Viet Nam, Corea, Afghanistan, Guerra Fredda, ex Jugoslavia... e questi sono i periodi che mi piacciono. Chiaro che a questo punto, se una rivista mi propone solo mezzi del 40-45 non la critico, avrà i suoi motivi, ma certo non mi riconosco nella sua linea editoriale. Pazienza! -- venite a trovarmi sul mio blog: http://millennium-klaus.blogspot.com |
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» 17/6/2009 11:15 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
WebCoso
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Da: Fiano Romano
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Senza alcun intento polemico, credo che la discussione per così com'è impostata porti poco lontano, in quanto mi sembra ci si finisca sempre per "accartocciare" sul cosa c'è che non va e senza fare proposte invece su cosa ci piacerebbe avere... Mi sembra di aver sentito da più parti lamentarsi del fatto che le riviste non propongono articoli di "tecnica pura", che mi sembrano però essere regolarmente pubblicati (e per quanto mi sembra anche ben fatti) da molto tempo in qua su Model Time. Altra lamentela costante è quella relativa ai "soliti" soggetti tedeschi; non ho risposte precise se non quella scontata del fatto che se la produzione punta lì sia perchè e quello che si vende di più. Riguardo Marketing & C. ricordo al riguardo una vera "perla" di saggezza donataci da uno dei titolari quando andai qualche anno fa con un amico a visitare un nota ditta produttrice di modelli in plastica che sollecitato dall'amico in questione, nonostante avessi tentato invano di dissuaderlo dal farlo, con tonnellate di documentazione alla mano a rivolgere la sua attenzione verso questo o quel soggetto. Ero convinto che il titolare se lo mangiasse sul momento, invece con mia sorpresa, gli mise una mano sulla spalla e ci portò a fare un giro in produzione facendogli di volta in volta notare quali soggetti fossero o meno in stampa. Alla fine del giro gli disse pacatamente: "Ha visto quanta gente lavora qui? Se dessi retta a lei per quanto tempo crede riuscirebbero a portare a casa lo stipendio? Di un camion in 1/24 se ne vendono decine di migliaia di copie l'anno e con modifiche marginali allo stampo lo si fa andare per anni. Di un carro inedito, se va bene se ne vendono 5.000 copie il primo anno e dopo due o tre lo si toglie dal catalogo perchè non va più. Su cosa punterebbe quindi lei?". Ho aperto un nuovo thread in cui mi piacerebbe ci si concentrasse su quali siano i nostri desiderata per una ipotetica "rivista ideale"... Ciao Fabio -- Le infallibilità muoiono, ma non si piegano (G. Garibaldi) Il saggio coltiva Unix e Linux, Windows si pianta da solo... |
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» 17/6/2009 11:33 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
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@ Giuseppe sulla predominanza dei mezzi tedeschi della 2 gm non posso che essere d'accordo con te, ma d'altronde per un merkava che esce escono 2 dicker max!, 2 panzer 3 due panzer 2, non so quanti semicingolati etc....... qualche anno fa scrissi ad una ditta di modelli proponendole di realizzare il centurion (all'epoca c'era solo il vecchio tamiya) evidenziando che a causa dell'utilizzo operativo e da parte di diversi eserciti sarebbe potuto essere un modello accattivante anche dal punto di vista del mercato, mi fu risposto che non era nei progetti della società... probabilmente le logiche industriali sottese al settore del modellismo ci sfuggono. intanto posso dire che, per quanto possibile, mi asterrò dal realizzare Tigre...... ciao, a presto Vittorio -- www.ambbrescia.com il mio blog Vittorio Arena AMB Brescia |
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» 17/6/2009 13:31 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
Generale di C.A.
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[quote] Fabio ha scritto: ..ricordo al riguardo una vera "perla" di saggezza donataci da uno dei titolari quando andai qualche anno fa con un amico a visitare un nota ditta produttrice di modelli in plastica... sarà mica una certa ditta italica dal nome vagamente italico che si e fatta soffiare da Trumpeter le riproduzioni dell' Ariete con e senza armature addizionali,della Centauro italiana e spagnola e sembra,forse, anche della VM90 perchè qui non avevano mercato??...mooooolto lugimiranti i dirigenti di tale ditta per non dire coraggiosi...per fortuna ci pensano i cinesi. ciao -- Quote: l'intelligente sa tanto,el saggio sa poco...el mona sa tutto. Le mie gallerie |
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» 17/6/2009 20:45 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
Maresciallo
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@ Roby. Meno male che ci sono i cinesi e i coreani, se no noi modernisti starmmi freschi (o dovremmo autcostruirci tutto da soli) Io non ritengo che questi produttori come trumpeter, Hobby boss, in buonamisura anche AFV , e Academy siano dei suicidi, ma solo che, forse, sono un po più aperti di visione a pensanoin grande, alivello globale e, come del resto è logico al solo al mercato italiano, che, a stare ai contenuti delle riviste, appre maggiormente chiuso di atri a questi soggetti @Vittorio Hai ragione la porprosriozne e di 1 a 6/8, come minimo, ma il fatto che tu non ti farai attrarre dalla sirena tedecsa e ti stia dedicando ad un M51 (o è un M 50, non mi ricordo) è già una notizia che mi conforta. A presto. @Fabio La ditta di cui parli ha fatto una gran pensata. lo sappiamo e ci siamoritriovati cone tanti sogegtti nostrani (moderni) fatti dai cinesi !!. E tutto naturalmente perchè il citato signore dirigente della nota ditta, aveva, evidentemente, fiutato il "mercato". Comunque ho apperzzato la tua iniziativa di creare una topic per le proposte di noi modellisti per una rivista più vicina ai nostri desideri, ed ho giò inserito la le mie, modeste e, come sempre, di parte (modernista), idee. un saluto a tutti. P.S. @simone. Nel campo del moderno non tutti fanno le stesse cose. Lagu fa modelli spesso non comuni, come l'Objekt 167T o il Merkawa III LICdi cui c'è il WIP in corso (che sta facendo anche Hoot). Io, mi scuserete se mi cito, ho fatto un T 72 Era, forse proprio comune sulle riviste di questi tempi, e sto facendo un T 80mmodel 1991 (quasi un prototipo tanto pochi ne hanno fatti). Guido Adorino a presentato su quetso forum il suo merkawa III, di un'altra versione, Topo sta fcendo una T 72 e diversi hanno emsso mani a varie versioni del T 55. Ancora, ai concorsi si vedono parecchi mezzi moderni diversi come Stryker, M939, M113 di varie versioni e nazioni, shilka, tunguska, centurion e chellenger etc etc. Ora come vedi, i modelli non comuni, anche tra i soggetti moderni, si sono, basta cercarli (e magari pubblicarli. -- Giuseppe 2S6M-Maria M+3391 "La vecchiaia incipit" |
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» 18/6/2009 01:14 |
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Re: Steel Art n° 66.... |
Generalleutnant
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Ciao Giuseppe, prima di tutto voglio fare una precisazione, ognuno è libero di fare ciò che gli piace, alla fine il modellismo è un hobby e di conseguenza è giusto che se a uno piace fare solo Tigre o T55 faccia solo quelli. Detto questo, (non volevo che la mia frase fosse percepita male) direi che in linea generale sono d'accordo con te sul discorso che i carri moderni sono dimenticati nelle riviste (per carri moderni intendo dal 1945 in poi) e probabilmente anche dalle case modellistiche... io per mezzi "diversi" intendo anche mezzi logistici tipo camion, jeep, autovetture, ecc.., pensa solo ai mezzi utilizzati in Jugoslavia da Croati e Serbi, sono mezzi stranissimi, con mimetiche interessantissime, ma che nessuno considera... io se sfoglio una rivista e vedo un carro moderno lo vedo sempre con mimetiche quasi sempre simili, monocromatiche... può essere anche che magari i carri moderni sono poco appetibili (commercialmente) proprio per questo? Riguardo a voi del Forum che fate modelli moderni hai pienamente ragione, io me ne intendo poco, ma le versioni che riproduce Lagu (per esempio) sono molto particolari e spesso con mimetiche accattivanti... Che dire, io pur apprezzando maggiormente i mezzi tedeschi non ho quelle "fisse" per cui se la rivista contiene solo mezzi Americani non la prendo, anzi, io la rivista la prendo per leggerla, per passarmi il tempo al lavoro e comunque mi interessano anche gli articoli sui mezzi alleati e moderni.. però appoggio pienamente chi vorrebbe una maggior varietà di mezzi sia come nazionalità sia come epoca e anche per i mezzi tedeschi, più varietà (tenendo conto che i tedeschi hanno avuto migliaia di tipi di veicoli di tutte le nazionalità ed erano i maestri del riutilizzo e delle conversioni) Ciao a tutti Simone -- Simone Filippone "Il mio è un modellismo ruspante" "O famo strano?". "Famolo!" (di cosa parlo? di modelli ovviamente!) Per le mie gallerie (più di 900 foto dei miei modelli) https://www.modellismopiu.net/m+gallerie/main.php?g2_itemId=88145 |
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» 18/6/2009 09:21 |
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