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Re: Bozza nuovo Statuto per un coordinamento: Lo scopo socia |
Generale di Divisione
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Arrivo un pò lungo sulla discussione ma volevo riallacciarmi a quanto detto da Luciano Maffeis fino a questo punto della discussione (e ritengo giustamente) si è parlato di mostre , giurie e premi ma ritengo che il Punto D dello statuto sia fondamentale per l'avvenire della nostra passione . Diffondere, promuovere e far conoscere questo nostro hobby ai giovani o a chi ne abbia voglia senza limiti di età dovrebbe essere una costante in ogni manifestazione modellistica cercando di dare maggior spazio possibile alla divulgazione , Luciano dice : "Con questo non voglio dire che non sia possibile fare ciò, solo lo trovo difficile." e ha perfettamente ragione ma secondo me vale la pena insistere . saluti -- Riccardo La Barbera Matricola M+ n. 35
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» 5/11/2008 21:28 |
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Re: Bozza nuovo Statuto per un coordinamento: Lo scopo socia |
Generale di divisione aerea
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Ciao atutti,premetto che è piú che evidente,che ho perso qualcosa.Visto,che x me il modellismo e passare un pò di tempo qui,è,e rimane uno svago ed un'evasione dallo stress quotidiano,quindi evito di intervenire in quei topic dove si urla,mi trovo spaesato. Ero rimasto alla discussione avvenuta sull'elenco premiati a Imola,dove alla fine qualcuno del cims aveva aperto a una rivisitazione/discussione dello statuto. Ora la mia domanda è questa: questa bozza è il risultato dell'apertura,o si vuole creare un nuovo "ente"? Per quel che riguarda i vari punti,in linea di massima sono buoni.Trovo,come già detto da altri,difficile diffondere il nostro hobby nelle scuole o negli adolescenti,hanno altri svaghi e sono molto piú "tecnologici",però da qui dire che sia una bella cosa..... X quel che riguarda il problema mostre,premetto che le "frequento" da 15 anni,e che non me ne può frega....della medaglietta,le trovo un ottima occasione x vedere bei modelli e conoscere altri modellisti x scambiare due chiacchere.Se poi un club organizzatore vuole fare l'open,fare i tre posti,premiare 150 modelli/sti su 149 partecipanti,penso che sia una loro scelta. X gli indipendenti,problema che mi riguarderà dal 1 gennaio....che dire. Nell'ultima mostra concorso fatta del mio club(ex),dove ero giudice x gli aerei,ho premiato due indipendenti,uno con oro+best of class,e l'altro con un argento.Sono(ero) una mosca bianca come giudice?Xchè premiavo i modelli e non i modellisti?Dare delle regole/guide alle giurie,mi sembra vano.Xchè se i giudici seguono i loro "gusti",sai a cosa serve?Fare un ente che faccia da arbitro tra due club o due modellisti?Avrebbe da lavorare "367" giorni all'anno,in quanti,sentendosi defraudati della loro medaglietta,ricorerebbero all'ente x essere "risarciti" Sono stato lungo,questo è il mio modestissimo parere,credo,che il cims possa essere un riferimento x alcuni club,ma guardando le date delle mostre,poco determinante.Un' altro?L'unico? Chiedo scusa. -- Buon modellismo Mauro matricola M+ n°2472 *** Visita le mie Gallerie fotografiche *** |
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» 5/11/2008 22:38 |
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Re: Bozza nuovo Statuto per un coordinamento: Lo scopo socia |
WebCoso
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Da: Fiano Romano
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Mauro (tucano), personalmente ritengo che noi modellisti stiamo per raggiungere "l'intervallo edafico di sopportazione", ossia quella soglia dovuta alle condizioni più disparate raggiunta la quale in natura una specie si estingue. Per evitarlo credo che l'unica via sia quella del rimboccarsi le maniche e cercare di trovare delle soluzioni. Io esempi concreti e positivi di diffusione del modellismo ne ho diversi: ad esempio M+ ha modellisticamente "adottato" una scuola media di S.Ninfa (TP) dove si sono già tenuti due laboratori di modellismo, e speriamo che quest'anno si possa partire con il terzo (Vitullio, se ci sei batti un colpo). A a Monza l'AMCF ha un vivaio di una ventina di Juniores che girano tutte le mostre che possono e l'anno venturo, sempre in una scuola di Monza, dovremmo portare avanti, come M+, un laboratorio per la scuola primaria ed uno per quella media. Per il fatto del giudice "mosca bianca", posso solo dirti che un paio di volte sono stato chiamato come "esterno" a far parte di una giuria e mi sono trovato entrambe le volte a vedere modificate, e non poco, le vautazioni fatte in modo tale da premiare il modellista e non il modello. Avendo chiesto lumi mi è stato risposto che se tizio non fosse stato premiato l'anno dopo non sarebbe tornato e con lui il suo club e molto probabilmente anche qualche altra associazione loro amica e non solo. Inutile riferire la risposta alla mia domanda se si fossero accorti che la blindo non aveva una sola ruota in linea con un altra... Prima della passata edizione delle Voloire, ricevetti una "simpatica" telefonata dal presidente di un Club che mi disse chiaramente che avrebbero partecipato e, valutati i risultati ottenuti, avrebbero deciso se tornare o meno per la prossima edizione. Al che lo invitai a risparmiarsi il viaggio, perchè la mia idea di mostre, concorsi e modellismo in genere differiva evidentemente dalla sua. Per quanto riguarda l'obiettivo del non accavallarsi delle date delle mostre credo si tratti di impresa alquanto ardua, in quanto i club in genere non dispongono di grandi risorse e le date in cui organizzare le manifestazioni sono nella maggior parte dei casi obbligate specie se vogliono disporre dei locali a titolo gratuito o se sono inserite in manifestazioni tipo Militalia, Hobby Model Expo, ecc. A questo punto l'unica via sarebbe quella di imporre a questo o quel club di non organizzarla, ma personalmente credo che questa non sia una soluzione. Riguardo la tua domanda se "...questa bozza è il risultato dell'apertura,o si vuole creare un nuovo "ente"?" direi, al momento né l'uno né l'altro. L'esercizio che stiamo facendo è quello di fare un "nuovo statuto" associativo, che prenda in considerazione i consigli di tutti ed è prematuro al momento dire chi ed in che modo lo utilizzerà. In ogni caso prima di pensarci credo sia opportuno completarlo.. Ciao Fabio -- Le infallibilità muoiono, ma non si piegano (G. Garibaldi) Il saggio coltiva Unix e Linux, Windows si pianta da solo... |
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» 6/11/2008 09:41 |
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Re: Bozza per un nuovo Statuto: Lo scopo sociale |
M+ Staff
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Paolo, dopo aver riflettuto sulla tua risposta ho ancora alcune domande riguardo al certificato revocabile per entrare nella comprensione dei suoi meccanismi A cosa serve il bollino x un commerciante in uno statuto di una associazione di modellismo?? Come la prende il commerciante che viene ignorato per la qualità del rapporto con la sua clientela?? Come la prende il commerciante che a seguito di lamentele della sua clientela si vede togliere il bollino?? Chi attribuisce il bollino, l'associazione?? Come è possibile che l'associazione di modellismo possa essere ago della bilancia nel rapporto diretto commerciante/cliente?? Credo sia opportuno sostituire il termine associazione da me usato con coordinamento, ma insomma ci siamo capiti... Grazie delle risposte -- |
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» 6/11/2008 09:47 |
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Re: Bozza per un nuovo Statuto: Lo scopo sociale |
Generale di Brigata
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Vito, trovo che tu abbia perfettamente ragione, il bollino può essere solo dannoso, in ordine alle seguenti situazioni: - gli operatori commerciali ( commercianti, editori , produttori, distributori ), devono essere totalmente estranei al sistema e non devono avere legami con esso.
- operando nel settore si deve tenere un rapporto che sia chiaro ed inequivocabile
- chiaro che gli operatori commerciali traggono un beneficio dal movimento modellistico, lo devono in qualche modo supportare, ma non avendo da esso vantaggi a scapito di altri o peggio prestare il fianco a valutazioni estra contratto, per meglio spiegarmi se io vendo qualche cosa ad un associato il mio rapporto è diretto e nulla deve legarmi alle associazioni, altrimenti sia io operatore sia io modellista sarei in qualche modo legato ed impossibilitato, nei comportamenti in essere derivanti dal contratto, se un modellista piglia un bidone deve esser libero di agire, cosi come , se un commerciante viene bidonato deve poter fare altrettanto, mentre se metto in mezzo un'associazione, si complica il tutto e si crea confusione.
- chi vuole supportare le manifestazioni lo faccia, chi vuole fare offerte pure, ma alla luce del sole e senza legami che potrebbero essere mal interpretati.
- ricordo sempre che avremmo la possibilità di un uso fraudolento della certificazione vhe potrebbe per qualche furbo essere considerato un " ombrello"
- non ultimo io sono uno di quelli che vuole fuori i mercanti dal tempio e quindi rinuncerei a prescindere al bollino. Del resto non vedo di buon occhio gli " aiutini " agli amici le spintarelle, mi risulta impensabile una certificazione dall' alto.
Ciao Giuseppe -- |
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» 6/11/2008 11:20 |
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Re: Bozza per un nuovo Statuto: Lo scopo sociale |
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L'idea del "bollino" è questa: Si viene a sapere, tramite le segnalazioni dei soci, che il commerciante "Pippo il modellista" è solito venire incontro alle esigenze dei clienti (noi) ad esempio sostituendo senza fare difficoltà una scatola risultata difettosa; praticando una buona politica dei prezzi, avendo un ottimo assortimento e così via. L'associazione dice: da "Pippo il modellista" ti trattano bene, e lo fa consentendo (quindi se a Pippo gli va, se no nisba) a Pippo di fregiarsi di un simbolo (sulle locandine pubblicitarie, sulla porta del negozio ecc.) che significa, piú o meno, noi riteniamo questo un buon negozio, un negozio raccomandato, ossia preferibile. Il tutto ovviamente gratuitamente e con il valore di indicazione ai soci, di suggerimento. Non è un servizio offerto al negozio ma ai soci, tant'è che il negozio non può richiederlo; se gli viene offerto può accettarlo ma non deve pagare nulla, se "sgarra" gli può essere revocato e non può dire niente perchè l'associazione non prende nessun impegno con lui ne' riceve alcunchè in cambio del bollino. O meglio: il negozio, se ha interesse, può segnalare che offre certi servizi. Se quei servizi sono ritenuti meritevoli di attenzione gli si può anche concedere l'uso del bollino. Ma il fine è e rimane quello di dare indicazioni ai modellisti. La mancanza di qualsiasi impegno contrattuale con il negoziante libera l'associazione da vincoli. In sostanza, se il bollino può anche determinare un vantaggio per il negozio, in termini di incremento di clientela o di generica pubblicità gratutita, questo vantaggio è meramente collaterale al fine perseguito e comunque rimane nell'ambito delle liberalitá , proprio perchè io associazione non assumo nessun impegno al riguardo, se non quella di una generica correttezza (per cui non darò il bollino - nel senso spiegato - al commerciante perchè sottobanco mi passa dei soldi o perchè amico di un mio amico, ma solo perchè dalle segnalazioni concordanti dei soci risulta un commerciante "amico"). Si tratta evidentemente di un aspetto marginale di tutta l'intera questione, ma comunque vale la pena discuterne, anche perchè così emerge, e secondo me è altamente positivo perchè evidenzia la "pulizia" di questa operazione, che anche quelli che sembrano stranamente sempre d'accordo, talvolta si trovano su posizioni diametralmente opposte. -- Paolo Del Manzo |
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» 6/11/2008 11:53 |
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Re: Bozza per un nuovo Statuto: Lo scopo sociale |
M+ Staff
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Innanzi tutto spero di non tediare i lettori su un argomento che a me risultava poco chiaro nei suoi meccanismi fino alla spiegazione di Paolo PIGGI' Da quanto leggo, non vedo il pericolo del danno causato dalla certificazione come dice Giuseppe. Sempre che abbia inteso la cosa nel modo giusto, il "bollino" non è altro che il riconoscimento, previa accettazione del commerciante, dello status di "bontà" dello stesso rispetto a determinati parametri di efficienza, adeguatezza, appropiatezza, trasparenza ecc. Se rilasciato da un'associazione che intende effettuare coordinamento di altre associazioni, ho capito che si tratta di servizio ai propri associati piuttosto che aiutino o spintarella nei confronti di "amici" commercianti (in senso lato), né tanto meno si corre il rischio di diventare il sottopanza (scusate il francesismo) di qualcuno proprio perchè si intende - con la discussione in atto - argomentare sulla trasparenza da parte del coordinamento. Se intesa in questi termini, ritengo che sia possibile - attraverso la certificazione (se accettata) - raggiungere dei risultati in grado di soddisfare adeguatamente le esigenze, le aspettative ed i requisiti di tutte le parti interessate, i modellisti come i commercianti. Per aprire un ulteriore rombo su questo argomento chiedo a Paolo: quali difficoltà vedi nel poter applicare il meccanismo della certificazione anche ai modellisti? Partecipare a mostre e/o concorsi significa per un modellista affacciarsi - secondo i propri mezzi e capacità - ad una vasta platea di consimili per mettere in mostra i propri elaborati. Conclamati o ignoti che siano, prima o poi vengono conosciuti dal grande pubblico e la certificazione potrebbe divenire un utile strumento per un ulteriore passo in avanti sulla strada difficile della trasparenza. Saluti -- |
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» 6/11/2008 12:33 |
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Re: Bozza per un nuovo Statuto: Lo scopo sociale |
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La certificazione ai singoli, come vedi, già la rilascio io, in cambio di una modesta somma di denaro (senza ricevuta). Allo stesso prezzo posso rilasciare certificati di mascolinità (senza prove pratiche, ovviamente), di eleganza, di simpatia ecc. ecc. Basta pagare Scherzi a parte: non credo sia opportuno rilasciare certificazioni, ne' ai singoli ne' ai gruppi organizzati. Un conto è dire il tale negoziante è bravo, te lo consiglio; un conto è dire Tizio è bravo e Caio no. Lo troverei anche contrario al dichiarato spirito dello statuto. Oltretutto bisognerebbe organizzare, per omogeneitá , un unico, rigido, regolamento per giudizi e premiazioni, mentre io penso che sia piú opportuno prevedere due o tre tipi di regolamento e lasciare libero chi organizza un evento di adottare l'uno o l'altro. -- Paolo Del Manzo |
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» 6/11/2008 13:19 |
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Re: Bozza nuovo Statuto per un coordinamento: Lo scopo socia |
Generale di divisione aerea
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Ciao Fabio,innanzi tutto complimenti x essere riuscito a "sfondare " le porte di scuole o affini.I tentativi(molti fatti dai gobbi sono naufragati tutti.E come dici tu,il futuro del nostro hobby,sono i giovani,quindi avere aperto dei laboratori è un grande successo,sperando che prenda piede nei giovani che si cimentano. Vista la tua esperienza diretta come giudice,pensi che dare linee guida su come giudicare gli elaborati alle mostre,possa essere seguito? Personalmente,non è che ritenga necessario un ente supremo alle associazioni,che dia indicazioni su come,quando e perchè,ma se lo si ritiene necessario ed è già esistente,questo statuto,vagliato e discusso, non può essere proposto al cims? Non fraintendermi,non sono contrario alla nascita di uno statuto nuovo nè a un ente nuovo,ma non si rischia di creare un altro ente,che entri in conflitto/competizione con l'altro,col risultato di confusione tra i modellisti,e rivalità come tra guelfi e ghibellini? -- Buon modellismo Mauro matricola M+ n°2472 *** Visita le mie Gallerie fotografiche *** |
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» 6/11/2008 13:20 |
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Re: Bozza nuovo Statuto per un coordinamento: Lo scopo socia |
Flight Lieutenant
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Visto che a quanto pare si sta concretizzando qualcosa di interessante vado a fare la mia proposta per la stesura dei regolamenti dei concorsi. Sarebbe interessante creare dei gruppi di lavoro, ovvero delle sezioni di forum dedicate così come si fa per le campagne, dove discutere del regolamento per le varie branche modellistiche: Gruppo di lavoro modellismo aeronautico Gruppo di lavoro mezzi/diorami militari Gruppo di lavoro figurini Gruppo di lavoro sci-fi e fantasy Gruppo di lavoro mezzi civili Gruppo di lavoro modellismo navale Ecc… Ogni iscritto a M+ che vorrà partecipare, potrà iscriversi ad un solo gruppo di lavoro, decidendo quindi qual è il settore a cui tiene maggiormente. Credo che questo sia necessario per due motivi: 1) ogni branca del modellismo è particolare e richiede metodi di giudiziozio differenti. 2) Evitare che chi, ad esempio, è esperto di aerei non si incaponisca nel voler decidere i criteri per la valutazione dei figurini o delle navi ecc… Insomma ognuno curi il proprio orticello Lascerei inoltre la possibilità ad ogni gruppo di trovare la via migliore per la gestione delle categorie neofiti, standard, master, juniores ed anche la gestione dei premi. Alla fine quando ogni gruppo arriverà alla stesura dei propri criteri, si potrà confrontare il tutto per razionalizzare quelle che sono le parti comuni e giungere infine ad un regolamento o a delle linee guida comuni per dove possibile, e a dei criteri di valutazione specifici per ogni brancha del modellismo. Ci sarebbe da decidere se rendere i gruppi di lavoro visibili anche ai non iscritti oppure no, fermo restando che l’inserimento dei post deve essere riservata solo agli iscritti. Un’ ultima domanda; mettiamo il caso che tutti i club d’italia decidano di adottare quanto da noi realizzato, non si rischia di omologare tutte le mostre? Fino ad oggi ogni club ha giudicato secondo i propri criteri e la propria visione del modellismo e quindi capitava di prendere l’oro in una mostra e niente in un'altra, non si rischiera quindi di andare alle mostre con già il giudizio preconfezionato? Se l’idea dei gruppi di lavoravi piace e va in porto io aderisco a quello aeronautico. -- Buon Modellismo Bobbi |
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» 6/11/2008 13:20 |
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